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Dispensa 01 - Unitá di misura e analisi dimensionale

I. GRANDEZZE FISICHE E UNITÀ DI MISURA

A. Il metodo sperimentale di Galileo

- Le Scienze Naturali studiano la natura con metodi descrittivi (metodo classificatorio, metodo misuratorio, ecc.)
ovvero metodi essenzialmente induttivi.
- La Matematica si sviluppa con un metodo che è essenzialmente deduttivo.
- La Fisica si fonda invece sul metodo sperimentale o Galileiano il quale è sia induttivo che deduttivo.

Il metodo Galileiano si basa su tre premesse:

• filosofica: i fenomeni della natura si ripetono in modo regolare se vengono mantenute le stesse condizioni iniziali
ed ambientali.

• tecnica: è possibile modificare tecnicamente la scala dei fenomeni senza alterare le leggi che li governano.
Questo allo scopo di rendere l’osservazione dei fatti più accessibile alla misura.

• matematica: se una legge è vera le conseguenze che si ricavano matematicamente da essa si devono verificare
nei fatti.

Esso si articola in 4 fasi (due sperimentali e due mentali):

1. osservazione qualitativa dei fenomeni naturali, confrontandoli con altri oggetti o fenomeni di riferimento (fase
sperimentale);

2. schematizzazione del fenomeno isolando gli aspetti fondamentali da quelli irrilevanti (fase mentale);

3. prova e riprova del fenomeno esaminato anche in modo artificiale (fase sperimentale);

4. formulazione quantitativa della legge che governa il fenomeno (fase mentale).

B. Grandezze fisiche e unità di misura

Misura di una grandezza fisica

Alla base del metodo scientifico c’è il concetto di misura. Misurare una grandezza fisica significa stabilire un numero
che rappresenti il rapporto tra la grandezza considerata e una grandezza omogenea scelta come unità di misura.
L’insieme delle operazioni necessarie a stabilire tale rapporto si chiama misurazione ed il risultato che si ottiene è
detto misura.
In questo modo ogni grandezza fisica è definita operativamente attraverso la precisazione delle modalità con cui viene
effettuata una misura. Per esempio: chiameremo tempo ciò che si misuriamo con un orologio, chiameremo temperatura
ciò che si misura con un termometro, ecc.

Perché una misura fisica abbia significato è necessario che:

1. due grandezze possano essere confrontabili;

2. due grandezze si possano sommare;

3. si possa definire l’unità di misura.


2

Pertanto, misurare una lunghezza avrà un unico significato, cioè confrontare l’oggetto da misurare con la grandezza
scelta come unità di misura.

In generale, sia O una grandezza fisica da misurare. Se indichiamo con O


b la corrispondente unità di misura si
scriverà

O = mO
b

il cui significato è: la grandezza O è m volte la sua corrispondente unità di misura O.


b
Cosı̀, il valore numerico m della grandezza O rappresenta la misura espressa nelle unità O.
b

Misura diretta e indiretta

Riconosciamo due metodi di misurazione:


1. diretta (o relativa): si ottiene confrontando la grandezza in esame con una grandezza campione, omogenea
con la prima, assunta come grandezza di riferimento. La misura che si ottiene è sempre un numero positivo
razionale. Il suo valore dipende dalla grandezza campione assunta come unità di misura.

2. indiretta (o assoluta): si ottiene quando è nota una relazione che ne stabilisce il legame con una o più grandezze
che vengono misurate direttamente. Es. il volume di un cubo V = L3 .
In linea di principio, con l’eccezione di LUNGHEZZA, MASSA e TEMPO, tutte le altre grandezze sono sempre
misurate in maniera indiretta.

Le grandezze fisiche si differenziano in FONDAMENTALI e DERIVATE.


Si considerano grandezze FONDAMENTALI 7 grandezze che si riferiscono alle misure di lunghezza, massa, intervallo
di tempo, temperatura, quantità di sostanza, corrente elettrica e intensità luminosa. Tutte le altre grandezze misura-
bili saranno considerate grandezze DERIVATE.

Per esempio:

lunghezza
velocità =
tempo
velocità
accelerazione =
tempo

f orza = massa · accelerazione

lavoro = f orza · lunghezza

C. Grandezze scalari e grandezze vettori

Le grandezze fisiche si classificano in scalari e vettoriali:

- le grandezze scalari sono completamente individuate da un unico numero (oltre che da una unità di misura).
Tale numero altro non è che il rapporto tra la grandezza osservata e la grandezza assunta come unità di misura.

Sono grandezze scalari, ad esempio:


• la temperatura e la pressione

• la massa

• l’energia

• la viscosità di un liquido
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- le grandezze vettoriali trasportano invece un maggior numero di informazioni poichè sono caratterizzate oltre
che da un numero anche da una direzione e da un verso.

Sono grandezze vettoriali, ad esempio:


• velocità e accelerazione

• forza

• il momento delle forze

• la tensione superficiale di un liquido

D. Campi scalari e campi vettoriali

- Se in ogni punto dello spazio è associato uno scalare o un vettore avremo un campo scalare o un campo
vettoriale.

Sono campi scalari:


• la distribuzione delle temperature di un corpo

• la distribuzione delle densità in un corpo non omogeneo


Sono campi vettoriali:
• il campo elettrico e magnetico

• il campo delle linee di velocità di un fluido

E. Unità di misura

Le grandezze fondamentali sono misurate nel sistema MKS rispettivamente in metri (m), chilogrammi (Kg) e
secondi (s) sebbene spesso possono essere utilizzate, per scopi pratici, unità di misura differenti. Per esempio, in
elettromagnetismo le grandezze fondamentali sono misurate nel sistema CGS ovvero in centimetri (cm), grammi (g)
e secondi (s).

Sistema Internazionale delle unità di misura (SI)

Il Sistema Internazionale (SI) delle unità di misure consiste nelle unità di misura delle 7 grandezze fondamentali
più quelle di 2 grandezze adimensionali e di 2 grandezze indipendenti dal sistema di base).

Unità di misura delle grandezze fondamentali:

• Metro [lunghezza]

• Chilogrammo [massa]

• Secondo [intervallo di tempo]

• Kelvin [temperatura]

• Mole [quantità di materia]

• Amprere [intensità di corrente elettrica]

• Candela [intensità luminosa]


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A queste vanno aggiunte due grandezze adimensionali:

• Radiante [angolo piano]


• Steradiante [angolo solido]

e due grandezze indipendenti da sistema di base

• Massa atomica [massa]


• Elettronvolt [energia]

F. Sistema Internazionale (SI) delle unità di misura fondamentali

tempo secondo s Durata di 9192631770 periodi della radiazione


corrispondente alla transizione tra i livelli iperfini
(da F = 3, mF = 0 a F = 4, mF = 0) dello stato
fondamentale dell’atomo di Ce133

lunghezza metro m Lunghezza pari a 1650763, 73 volte la lunghezze


d’onda nel vuoto della radiazione corrispondente alla
transizione fra i livelli 2p10 e 5d5 dell’atomo di kripton-86.

Tragitto percorso dalla luce nel vuoto in un tempo


di 1/299792458 di secondo

massa chilogrammo kg Massa del campione Pt-Ir, conservato nel Museo


Internazionale di Pesi e Misure di Sèvres (Parigi)

temperatura termodinamica kelvin K Valore corrispondente a 1/273.16 della temperatura


termodinamica del punto triplo dell’acqua

quantità di sostanza mole mole Quantità di materia di una sostanza tale da contenere
un numero di Avogadro di particelle elementari
(pari a 0.012 kg di C12 )

intensità di corrente elettrica ampere A Quantità di corrente che scorre all’interno di due fili
paralleli e rettilinei posti nel vuoto ad una distanza
di un metro, induce in loro una forza di 2 ∗ 10−7 N
per ogni metro di lunghezza

intensità luminosa candela cd Intensità luminosa di una sorgente che emette una
radiazione monocromatica con frequenza 540 · 1012 Hz
e intensità energetica di 1/683 W/sr
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Unità supplementari

angolo piano radiante rad angolo al centro di una circonferenza che sottende un
arco di lunghezza pari al raggio: 1 rad = 180◦

angolo solido steradiante sr angolo che su di una sfera con centro nel vertice dell’angolo
intercetta una calotta di area uguale a quella di un quadrato
avente lato uguale al raggio della sfera stessa

Unità indipendenti dal SI

massa unità di massa atomica u l’unità di massa atomica è pari a 1/12 della massa di
un atomo del nuclide C12

energia elettronvolt eV l’elettronvolt è l’energia cinetica acqusita da un elettrone


che passa nel vuoto da un punto ad un altro che abbia un
potenziale superiore di 1 V

G. Grandezze fisiche fondamentali

La lunghezza

Il metro [m] è la lunghezza del cammino percorso dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299 792 458 di
secondo.
La definizione originaria del metro, del 1791, era la distanza fra due tacche impresse in una barra di forma opportuna, realizzata
in una lega di Pt e Ir, che “corrispondeva” alla decimilionesima parte di un quadrante (1/4 di circonferenza) del meridiano
di Parigi. Nel 1960 la lunghezza del metro fu definita come 1 650 763.73 volte la lunghezza d’onda della luce rosso-arancione,
emessa dagli atomi di Kr86 .
Nel 1983 la definizione spettroscopica del metro è stata abbandonata e i metrologi hanno adottato una definizione basata sulla
velocità della luce e la misura del tempo essendo la velocità della luce nel vuoto costante, e vale esattamente 299 792 458 m/s.

L’intervallo di tempo

Il secondo [s] è la durata di 9 192 631 770 periodi della radiazione elettromagnetica corrispondente alla transizione tra i due
livelli iperfini dello stato fondamentale dell’atomo di Ce133 .
La definizione originale, risalente all’epoca della “Rivoluzione Francese”, era che il secondo corrispondeva alla 86 400 parte del
“giorno solare medio”. Misure sufficientemente accurate mostrarono ben presto come siano presenti irregolarità nel moto di
rotazione della Terra.

La massa

Il chilogrammo [kg] è l’unità di massa; essa è uguale alla massa del campione di Pt-Ir conservato presso il BIPM di Parigi.
L’unità di massa coincide con la massa del cilindro, avente il diametro uguale all’altezza, sotto vuoto. Nelle intenzioni dei
costruttori, la massa del cilindro doveva essere uguale alla massa di un litro d’acqua a 4◦ C. Il campione originario, è stato
riprodotto in numerose copie che sono state trasmesse ai vari Centri Metrologici delle diverse Nazioni che adottano il SI.
A partire dal 2019 (!!!) si adotterà una nuova definizione di chilogrammo determinato attraverso l’uso della bilancia di Watt
che permette di mettere in relazione la massa di un corpo con la costante fondamentale di Plack h = 6.6 · 10−34 kg m2 /s.
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La temperatura

Il Kelvin [K] è l’unità termodinamica della temperatura, ed è uguale alla frazione 1/273.16 della temperatura del punto triplo
dell’acqua.

La quantità di sostanza

La mole [mole] è la quantità di sostanza di un sistema che contiene tante entità elementari quanti sono gli atomi in 0.012 kg
di C12 . In questa definizione molto generalizzata è presente il “numero di Avogadro” N = 6.023 · 1023 entità per mole.

La corrente elettrica

L’Ampere [A] è la corrente costante che, mantenuta in due conduttori rettilinei indefiniti, di sezione trascurabile, posti a 1 m
di distanza, produce tra questi due conduttori una forza di 2 π · 10−7 N per metro di lunghezza.

L’intensità luminosa

La candela [cd] è l’intensità luminosa, in una data direzione, di una sorgente che emette radiazione monocromatica di
frequenza 540 · 1012 Hz e che ha in quella direzione un’intensità raggiante di 1/683 W/sr.
Prima del 1982, anno in cui fu introdotta l’attuale definizione, la candela era definita come l’intensità luminosa, nella direzione
perpendicolare ad una superficie di 1/600 000 m2 di un “corpo nero” alla temperatura di fusione del Pt, alla pressione di
101 325 N/m2 (la pressione atmosferica standard).

L’angolo piano

L’angolo piano rappresenta la porzione di piano delimitata da 2 semirette aventi l’origine in comune ed è pari alla lunghezza
di un arco di circonferenza di raggio unitario che sostiene il dato angolo.
L’unità di misura è il radiante [rad] definito come l’angolo sotteso da un arco di una circonferenza che ha la stessa lunghezza
del raggio del cerchio

l
α=
r

Il radiante è un numero puro (non ha una dimensione fisica) essendo definito dal rapporto di due grandezze che hanno la
dimensione di una lunghezza.

L’angolo solido

L’angolo solido rappresenta la porzione di spazio delimitata da un cono ed è pari all’area di una calotta sferica di raggio
unitario che sostiene il dato angolo.
L’unità di misura è lo steradiante [str] definito come l’angolo sotteso da una calotta sferica che ha un’area pari al quadrato del
suo raggio.

A
Ω= (1)
r2

Anche lo steradiante è un numero puro poichè risulta dal rapporto di due grandezze che hanno la dimensione di una superficie.
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H. Multipli e sottomultipli

1024 yotta Y 1 000 000 000 000 000 000 000 000
1021 zetta Z 1 000 000 000 000 000 000 000
1018 zexa E 1 000 000 000 000 000 000
1015 peta P 1 000 000 000 000 000
1012 tera T 1 000 000 000 000
109 giga G 1 000 000 000
106 mega M 1 000 000
103 chilo k 1 000
102 etto h 100
101 deca da 10
10−1 deci d 0.1
10−2 centi c 0.01
10−3 milli m 0.001
10−6 micro µ 0.000 001
10−9 nano n 0.000 000 001
10−12 pico p 0.000 000 000 001
10−15 femto f 0.000 000 000 000 001
10−18 atto a 0.000 000 000 000 000 001
10−21 zepto z 0.000 000 000 000 000 000 001
10−24 yocto y 0.000 000 000 000 000 000 000 001

Alcuni ordini di grandezza

- Lunghezza
• Dimensione di un protone 10−15 m = 1 f m
• Diametro atomo H 10−11 m = 10 pm
• Diametro elica DNA 10−9 m = 1 nm
• Diametro della Terra 1.274 · 107 m = 12.74 M m
• Distanza del sole 1.49 597 · 109 m = 1.49 Gm

- Massa
• Massa dell’elettrone 10−31 Kg
• Massa cellula umana 10−12 Kg = 1 ng
• Massa di un litro di H2 O 1 Kg = 1000 g
• Massa uomo 50 − 100 Kg
• Massa della Terra 5.9 · 1024 Kg
• Massa del Sole 1.9 · 1030 Kg

- Tempo
• Periodo di rivoluzione dell’elettrone 10−20 s = 10 zs
• Periodo di rotazione della molecola d’aria 10−12 s = 1 ns
• Vita media di un uomo ∼ 1010 s = 10 Gs
• Vita media del C14 1012 s = 1 T s
• Tempo trascorso dall’era dei dinosauri 1015 s = 1 P s
• Età della Terra 1018 s = 1 Es
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II. ANALISI DIMENSIONALE

Dimensione di una grandezza fisica

Con l’eccezione delle grandezze fondamentali in cui la scelta delle unità di misura è arbitraria, le unità di misura delle
grandezze derivate sono univocamente determinate. In genere, la definizione stessa di una grandezza consiglia l’unità di misura
più appropriata. Per esempio, quando definiamo la velocità di un punto materiale scrivendo
∆s
v=
∆t
è contemporaneamente definita anche l’unità di misura della velocità in modo dipendente dalle scelte delle unità di lunghezza
e di tempo.

Simbolicamente scriveremo

[v] = [L] [T ]−1

per indicare che la velocità è un’unità derivata data da una lunghezza [L] per un tempo [T ] alla −1 (o diviso un tempo [T ]).
Pertanto l’unità di misura della velocità nel SI sarà il metro al secondo [m/s].

Un altro esempio utile

[F orza] = [M assa] · [Accelerazione] [Accelerazione] = [Spostamento] · [T empo]−2

per cui

[F ] = [M ] [a] = [M ] [L] [T ]−2

Quindi nel SI la forza si misura in chilogrammo · metro · secondo−2 . A questa grandezza si da il nome di Newtorn [N]

1 N = 1 kg m s−2

A. Analisi dimensionale

Più in generale, se una grandezza derivata Q dipende da una o più grandezze fondamentali (o eventualmente derivate ma
opportunamente definite) X1 , X2 , X3 , . . . di cui si siano gia fissate le unità di misura, scriveremo

[Q] = [X1 ]a [X2 ]b [X3 ]c [. . .]

per indicare che la grandezza Q si misura in X1 unità alla a-esima potenza, X2 unità alla b-esima potenza, ecc.
In questo modo il volume V è misurato in unità [V ] = [L]3 ovvero come una lunghezza al cubo, la densità ρ è misurata in unità
[ρ] = [M ] [V ]−1 ovvero come una massa su di un volume (o per un volume alla −1), ecc.

Le unità di misura possono essere moltiplicate tra loro, sostituite e semplificate come in una comune espressione matematica.
Per esempio

[ρ] = [M ] [V ]−1 [V ] = [L]3 ⇒ [ρ] = [M ] [L]−3

- Un altro esempio un pò più complesso

[Lavoro] = [F orza · spostamento] [F orza] = [massa · accelerazione]


[Accelerazione] = [Spostamento] · [T empo]−2
(2)

per cui

[L] = [F ] [L] = [M ] [a] [L] = [M ] [L] [T ]−2 [L] = [M ] [L]2 [T ]−2 (3)

Quindi nel SI il lavoro si misura in chilogrammo · metro2 ·secondo−1 . A questa grandezza si da il nome di Joule [J]

1 J = 1 kg m2 s−2 (4)

• Le unità di misura non omogenee non possono essere sommate o sottratte. Non si può sommare un tempo con una
lunghezza o una temperatura con una viscosità.
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• Tutte le leggi fisiche sono relazioni tra grandezze omogenee: I due membri di OGNI equazione DEVONO avere la stessa
dimensione (cioè la stessa combinazione di grandezze fondamentali)
Pertanto, l’analisi sulle unità di misura può mettere in luce la presenza di errori. Tali errori sono evidenziati da:

• la presenza di fattori non omogenei;


• un risultato dimensionalmente sbagliato.
Ovvero, ogni qualvolta si scrive un’equazione (per es. nella soluzione di un problema) si fa il controllo delle dimensioni dei due
membri.

• Se hanno dimensioni diverse ⇒ l’equazione è certamente sbagliata!


• Se hanno la stessa dimensione ⇒ l’equazione potrebbe essere giusta!!!
Infatti, vi sono, grandezze che hanno dimensione nulla rispetto alle grandezze fondamentali. Queste sono grandezze adi-
mensionali o numeri puri che abbiamo già incontrato nel caso degli angoli (radiante e steradiante).
In particolare, tutte le grandezze che compaiono negli argomenti delle funzioni speciali (es., esponenziale, logaritmo, seno e
coseno, ecc.) devono essere grandezze adimensionali.
Pertanto, ogni qualvolta si scrive un’equazione (per es. nella soluzione di un problema) in cui compaiono funzioni speciali il
controllo delle dimensioni del loro argomento può segnalare la presenza di errori.

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