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IL CALIBRO
Dispense integrative al libro di testo
Classi 1°
IIS Baldelli Città di Castello
METROLOGI
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Prima di entrare nel dettaglio sul funzionamento del calibro, vediamo dei
concetti fondamentali non solo per l’utilizzo del calibro ma per tutti gli
strumenti di misura:
. Campo di Indicazione
. Campo di Misura
. Accuratezza
. Precisione
. Incertezza della misura
. Sensibilità
. Risoluzione
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Campo di Indicazione e misura ( range) : è dato dall’intervallo Valore Max - Valore Min di valori
che lo strumento è in grado di misurare.
PORTATA: massimo valore misurabile
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Proviamo a capire in maniera semplice la differenza fra i due termini:
supponiamo di avere una bilancia che possa pesare al massimo 200kg
e che come pesata minima abbia 5 kg. Quindi se ad esempio pesassi un
corpo con massa 2Kg la bilancia non si muoverebbe.
In maniera analoga, se pesassi un corpo con massa 400 Kg, la bilancia
200 Kg non darebbe una lettura corretta perché oltre i 200 Kg non riesce a
pesare. Quindi:
Portata = valore max misurabile = 200Kg
Campo di misura = Valore Max -Valore Min = 200 - 5 = 195 Kg
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Accuratezza : esprime di quanto si scosta la misura dal valore vero o di riferimento. Si può migliorare
facendo frequenti tarature.
Precisione: variabilità che ottengo dai dati di misure ripetute. Se eseguo dieci misure dello stesso pezzo
e ottengo dieci misure diverse ho poca precisione, se ottengo dieci misure uguali ho ottima precisione.
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INCERTEZZA : intervallo di valori entro cui si trova il valore vero (es 5mm ± 0,03mmm).
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ERRORE
Non esistono misurazioni perfette, nella realtà, tutte le misure che vengono effettuate si
portano dietro delle imperfezioni dovute a fattori operativi, strumentali e ambientali.
Operativi: l’operatore con un posizionamento non corretto dello strumento può generare
errore (es. obliquo/perpend. )
Pressione eccessiva: premendo troppo si può deformare l’oggetto da misurare
Presenza di sporco: lo spessore dei residui altera la misura
Errore di Parallasse: l’operatore legge lo strumento di misura in posizione non corretta.
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Prima di misurare una dimensione con il calibro è necessario considerare la portata dello strumento,
ossia la massima dimensione misurabile con lo stesso calibro Vernier. Sostanzialmente, la parte fissa dello
strumento dove è riportata la riga graduata ha un valore massimo in millimetri o pollici di fine corsa, che
rappresenta proprio la massima distanza di apertura dei becchi; in alternativa la portata può essere
espressamente indicata tramite incisione o stampaggio sul corpo stesso del calibro.
Il secondo passo è identificare che dimensione si vuole misurare, che, come detto, può essere una
dimensione esterna, una dimensione interna o una profondità:
1. se la dimensione è esterna si devono utilizzare i becchi principali, ossia quelli che hanno le superfici
piane rivolte verso l’interno;
2. se la dimensione è interna si devono utilizzare i becchi della parte superiore, ossia quelli che hanno
le superfici piane rivolte all’esterno dello strumento;
3. se la misura è di una profondità, allora si deve utilizzare l’asta uscente dalla parte bassa del calibro a
corsoio.
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MISURA DI PROFONDITA’
Le misure di profondità sono realizzate utilizzando l’asta agganciata al corsoio del calibro,
che spostato verso l’esterno fa uscire l’asta dal corpo fisso dello strumento.
La misura di profondità si realizza appoggiando la parte inferiore piana del calibro su una
superficie a sua volta piana che funge da riferimento; poi si spinge verso il basso il corsoio fino
a quando l’estremità dell’asta non raggiunge la seconda superficie di riferimento.
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DECIMALE 10 1:10=0,1 mm
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Decimale
9 mm 10 parti 0,9 mm 0,1 mm
semplice
Decimale
19 mm 10 parti 1,9 mm 0,1 mm
doppio
Percorso A • La metrologia 1
Lo 0 e il 10 del nonio sono allineati perfettamente con un trattino della scala fissa, il quale individua
ra in millimetri: si tratta allora di un numero intero. In questo caso lo 0 del nonio coincide con la grad
8 mm dell’asta fissa: dunque la misura è 8,00 mm.
Cinquante-
49 mm 50 parti 0,98 mm 0,02
simale
Ecco come si procede nel rilevamento di una misura con il nonio ventesimale, quello di solito più adop
Si effettua la lettura sulla scala fissa millimetrica in corrispondenza dello 0 del nonio: se quest’ultimo co
esattamente a una tacca millimetrica, allora la lettura è terminata e la misura è intera; se invece lo
nonio non corrisponde perfettamente a una tacca della scala millimetrica fissa, vuol dire che la misura
cimale. Il suo valore sarà pari ai millimetri (letti sulla scala fissa) che precedono lo 0 del nonio + il
della tacca (è unica) del nonio che corrisponde precisamente a una tacca millimetrica fissa.
Esempio 1
Lo 0 e il 10 del nonio sono allineati perfettamente con un trattino della scala fissa, il quale individua la
ra in millimetri: si tratta allora di un numero intero. In questo caso lo 0 del nonio coincide con la gradu
8 mm dell’asta fissa: dunque la misura è 8,00 mm.
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1) nella prima si leggono i millimetri interi a sinistra dello 0 del nonio (la linea
blu sul 22 nell’esempio di slide 29);
2) si leggono poi i decimi di millimetro, cercando quale asta del nonio coincide
con quella della parte fissa. Nel nostro caso la coincidenza avviene in
corrispondenza della prima linea dopo il 5 (ovvero 11 tacche dopo lo 0)
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4 0.45 0.5 0.55 0.6 0.65 0.7 0.75 0.8 0.85 0.9 0.95 1
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Sempre più diffusi sono i calibri digitali, dove il risultato della misura è mostrato su un display che
tipicamente ha risoluzione di 0,01 mm. Oltre al display sono presenti alcuni tasti che consentono
l’accensione e lo spegnimento della schermo (all’interno dello strumento c’è una batteria a
bottone che lo alimenta), l’azzeramento o settaggio dello zero in qualsiasi posizione e, infine,
anche il salvataggio delle misure per i modelli più avanzati.
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ESERCITAZIONE
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Esempi Di Misurazione Con Il Nonio Decimale
Esempio 1
Lo 0 e il 10 del nonio sono allineati perfettamente con un trattino della scala fissa, il
quale individua la misura in millimetri: si tratta allora di un numero intero. In questo
caso lo 0 del nonio coincide con la graduazione 3mm dell’asta fissa: dunque la misura
è 3,00 mm.
Esempio 2
Lo 0 del nonio è posto tra due tratti della scala fissa: pertanto la misura è decimale.
Immediatamente a sinistra dello 0 del nonio si legge il tratto della scala fissa: 10
mm. Quindi s’individua il tratto del nonio che coincide con un tratto della scala
fissa, nel nostro caso la decima tacca dopo lo zero (ovvero sia il 5). Il risultato della
misura è: 11 mm + 0,5 mm = 11,5 mm.
0 1 2 3 4 5 6 7
0 0 0 0 0 0 0
0 5 100 1/20
=
0,05
DOMANDE
GRAZIE
DELL’ATTENZIONE