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LABORATORIO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

Alunno: Ilic Andrea Classe: 3^BEA A.S: 2021/2022

Attività svolta il: 01/12/2021 Consegna relazione: 16/12/2021

Gruppo: Melotto Christian, Franco Caterina, Matteo Zanella, Arsego Leonardo

RELAZIONE DI LABORATORIO
“Misura di potenza”

Scopo dell’ esperienza: Effettuare vari tipi di misurazioni per dimostrare quale dei due
circuiti al di sotto allegati conviene usare per la misura di una potenza incognita Px.

Tramite la prova “misura di potenza” si vanno ad effettuare le misure di una potenza Px su


una resistenza Rx. Per eseguire questa prova sono stati utilizzati diversi strumenti di cui uno
dei principali è stato l’analizzatore di potenza, che serve a fornire l'immediata misura della
potenza con una percentuale di errore molto bassa.

Lo scopo dell’esperienza è proprio quello di effettuare una serie misurazioni di potenza


tramite una serie di calcoli con diversi voltaggi, confrontando infine i risultati ottenuti con
quelli ricavati dall’analizzatore.

Le misurazioni di potenza verranno effettuate con entrambi i due tipi di circuiti (equivalenti
tra di loro) e determinando la media tra la differenza della potenza misurata col analizzatore
e quella calcolata siamo in grado di determinare quale dei due circuiti conviene usare
maggiormente.

Nel primo collegamento il wattmetro è posizionato a valle rispetto all'amperometro, mentre


nel secondo il wattmetro è a monte dell'amperometro.

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Definizioni/Acronimi:

- A (Ampere): Unità di misura della corrente - Ea: Errore assoluto


- V (Volt): Unità di misura della tensione - Er: Errore relativo
- Ω (Ohm): Unità di misura della resistenza - Er%: Errore relativo percentuale
- Vfs: Valore fondo scala - K: Costante strumentale

In laboratorio ogni strumento utilizzato rappresentava differenti caratteristiche, tuttavia quelle


prese in considerazione sono:

- Portata: è la massima quantità misurabile da uno strumento


- N° divisioni fondo scala
- Una costante strumentale K da determinare
- Sensibilità: è la minima quantità che uno strumento può misurare

Formula per il calcolo della potenza: P= V * I → P= R * I * I → P= R * I2

K= Valore letto: K * N° divisioni lette

Strumenti necessari:

Il materiale occorrente per svolgere l’esperienza sono un generatore di tensione


alternata/continua, un Reostato ossia una resistenza variabile, un Analizzatore, un
Amperometro, un Voltmetro, un Wattmetro e dei cavetti necessari per collegare le varie
apparecchiature tra di loro.

↑ ↑ ↑
Voltmetro Wattmetro Amperometro

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Reostato Analizzatore

↓ ↓

Definizione e caratteristiche degli strumenti:

- Amperometro: serve per misurare l'intensità di corrente elettrica →

● Portata: 3 A
● Numero divisioni fondo scala: 3
● Costante K ricavata: 0,05

- Voltmetro: serve per misurare differenze di potenziale (tensione) →

● Portata: 240
● Numero divisioni fondo scala: 240
● Costante K ricavata: 2,5

- Wattmetro: serve per la misura di una potenza elettrica →

● Portata voltmetrica: 150 V


● Portata amperometrica:2,5 A
● Numero divisioni fondo scala: 375
● Costante K ricavata: 2,5

- Reostato: è un resistore a resistenza variabile →

- Generatore di tensione continua/alternata →

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Wattmetro caratteristiche:

Il wattmetro come detto prima è un strumento che serve per la


misura della potenza elettrica (watt), ha una struttura particolare in
quanto al suo interno presenta una sezione voltmetrica e anche una
sezione amperometrica che, combinate assieme, riescono a restituire
in uscita un valore di potenza. Questo strumento (data la propria struttura)
prevede la presenza di due selettori rotativi, uno per la scelta della
portata della sezione voltmetrica e l’altro selettore per quella amperometrica.

Teoria degli errori:

In un laboratorio durante la misurazione di un qualsiasi valore esso può essere soggetto a


varie tipologie di errore. Possiamo considerare tre diverse tipologie di errori:

- Errore assoluto: si definisce errore assoluto di una misura la differenza tra il valore
misurato e il valore vero della grandezza che si sta considerando.

Errore assoluto (Ea) = Valore misurato (Vm) – Valore vero

- Errore relativo: si definisce errore relativo di una misura il rapporto tra l’errore
assoluto e il valore vero della grandezza che si sta considerando.

Errore relativo (Er) = Errore assoluto (Ea) / Valore vero

- Errore percentuale: L’errore percentuale è calcolabile moltiplicando l’errore relativo


per 100.

Errore percentuale (e%) = Errore relativo (Er) * 100

Proseguimento della prova:


Facendo tutti gli collegamenti degli strumenti come illustrato negli due schemi iniziali e
azionando il generatore di tensione continua andiamo a compilare le tabelle raccolta ed
elaborazione dati nei seguenti modi:

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Tabelle raccolta dati con wattmetro a MONTE:

Voltmetro:

- Vfs: Valore fondo scala


- Kv: Costante voltmetro
- Nd: Numero divisioni
- Vm: Tensione misurata

Amperometro:

- Vfs: Valore fondo scala


- Ka: Costante amperometro
- Nd: Numero divisioni
- Im: Corrente misurata

Wattmetro:

- Vfs: Valore fondo scala


- Kw: Costante wattmetro
- Nd: Numero divisioni
- Pm: Potenza misurata

Le tabelle sono state suddivise in tre sezioni dove in ognuna si trovano le misurazioni
ricavate da ogni strumento. Come si può vedere dalle tabelle, sono state effettuate più
misurazioni con diverse misure di voltaggio, in modo tale da poter eseguire alle fine una
media la quale ci fornirà un risultato più corretto.
Le costante Kv, Ka e Kw sono state ricavate mediante la formula illustrata precedentemente
per calcolare la costante strumentale, mentre il restante dei valori sono stati ricavati dagli
strumenti utilizzati.

Tabelle elaborazione dati con wattmetro a MONTE:

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In questa tabella possiamo rivelare vari dati che sono stati calcolati tramite seguenti formule:

- Rm (resistenza misurata): Vm / Im

- Ra (resistenza amperometro): La resistenza dell’amperometro è stata ricavata da


esso ed vale: 0,06Ω

- Raw (resistenza amperometrica del wattmetro): La resistenza amperometrica del


wattmetro è stata ricavata dal wattmetro ed vale: 0,28Ω

- Rx (resistenza incognita): Rm - Ra - Raw

- Eaa (errore assoluto): Rm - Rx

- Er% (errore relativo percentuale): (100*Eaa) / Rm

Tabelle potenze con wattmetro a MONTE:

In questa tabella sono illustrate tutte le potenze che sono state per calcolate o ricavate per
determinare successivamente in conclusione la media della δp. Le formule usato sono state:

- cosφ (coseno fi): sfasamento tra tensione e corrente

- Pm (potenza misurata): Kw * N° div lette (wattmetro) * cosφ

- Pautoconsumo A (potenza autoconsumo del Amperometro): Ra*Im^2

- Pautoconsumo W (potenza autoconsumo del Wattmetro): Raw*Im^2

- Px (potenza incognita su Rx): Pm - Ra*Im^2 - Raw*Im^2

- Px ideale (potenza misurata dal analizzatore)

- δp (delta p): Differenza tra Px ideale e Px, posta in modulo: Px ideale - Px

La Px ideale è stata ricavata dal analizzatore all'inizio della prova in corrente alternata
poiché in corrente alternata l’analizzatore indica il valore più preciso di un decimale.

Andremmo a determinare in conclusione la media delle δp per scoprire quale tra le due (δp
a valle o a monte) è minore.

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Tabelle raccolta dati con wattmetro a VALLE:

Voltmetro:

- Vfs: Valore fondo scala


- Kv: Costante voltmetro
- Nd: Numero divisioni
- Vm: Tensione misurata

Amperometro:

- Vfs: Valore fondo scala


- Ka: Costante amperometro
- Nd: Numero divisioni
- Im: Corrente misurata

Wattmetro:

- Vfs: Valore fondo scala


- Kw: Costante wattmetro
- Nd: Numero divisioni
- Pm: Potenza misurata

Come nelle tabelle precedenti le tabelle sono state suddivise in tre sezioni dove in ognuna si
trovano le misurazioni ricavate da ogni strumento. Come si può vedere dalle tabelle, sono
state effettuate più misure con diverse misure di voltaggio, in modo tale da poter eseguire
alle fine una media la quale ci fornirà un risultato più corretto.
Le costante Kv, Ka e Kw sono state ricavate mediante la formula illustrata precedentemente
per calcolare la costante strumentale, mentre il restante dei valori sono stati ricavati dagli
strumenti utilizzati.

Tabelle elaborazione dati con wattmetro a VALLE:

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In questa tabella possiamo rivelare vari dati che sono stati calcolati tramite seguenti formule:

- Rm (resistenza misurata): Vm / Im

- Rv (resistenza voltmetro): La resistenza dell’voltmetro è stata ricavata da esso ed


vale: 48000Ω

- Rvw (resistenza voltmetrica del wattmetro): La resistenza voltmetrica del


wattmetro è stata ricavata dal wattmetro stesso ed vale: 50000Ω

- Rx (resistenza incognita): 1 / (1 / Rm + 1 / Rv + 1 / Rvw)

- Eaa (errore assoluto): Rm - Rx

- Er% (errore relativo percentuale): (100*Eaa) / Rm

Tabelle potenze con wattmetro a VALLE:

In questa tabella sono illustrate tutte le potenze che sono state per calcolate o ricavate per
determinare successivamente in conclusione la media della δp. Le formule usato sono state:

- cosφ (coseno fi): sfasamento tra tensione e corrente

- Pm (potenza misurata): K * N° div lette (del wattmetro) * cosφ

- Pautoconsumo V (potenza autoconsumo del Amperometro): Vm^2/Rv

- Pautoconsumo W (potenza autoconsumo del Wattmetro): Vm^2/Rvw

- Px (potenza incognita su Rx): Pm - ( Vm^2/Rv+ Vm^2/Rvw )

- Px ideale (potenza misurata dal analizzatore)

- δp (delta p): Differenza tra Px ideale e Px, posta in modulo: Px ideale - Px

Descrizione della prova:

Mediante tutte le formule elencate siamo stati in grado a definire entrambi gli δp, di seguito
sono allegati gli grafici e le tabelle con gli δp misurati in media, per poter determinare in
conclusione quale dei due circuiti è più conveniente usare.

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Grafici con wattmetro a monte:

Grafici con voltmetro a valle:

Considerazioni finale:

Grazie a queste due tabelle conclusive possiamo notare come con il circuito con wattmetro a
valle abbiamo una media del δp pari a 2,19 mentre con il wattmetro posto a monte abbiamo
una media di 3,43. Da questi due valori possiamo determinare che è più conveniente usare
un circuito con wattmetro a valle per effettuare la misura di una potenza Px su resistenza
Rx.

Medie con wattmetro a valle: Medie con wattmetro a monte:

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