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REGOLA:
➢nei risultati e calcoli intermedi tutte le cifre che vogliamo
➢giunti al risultato finale, dopo il calcolo dell'errore, bisogna
troncare il risultato al livello dell’errore stimato ed arrotondarlo
(generalmente 1 o max 2 cifre significative sull'errore)
esempio lunghezza L:
risultati intermedi arrotondamento
12.34567 ± 0.231 m 12.3 ± 0.2 m o 12.34 ± 0.23 m
12.34567 ± 0.00789 m 12.346 ± 0.008 m o 12.3457 ± 0.0079 m
CLASSIFICAZIONE DELLE MISURE
Strumento di misura
●Sensibilita`: minima variazione apprezzabile (e.g. 0.5 mm per regolo)
●Precisione: legata alla riproducibilita` dei risultati
●Accuratezza: capacita` di fornire valori realmente corrispondenti al
valore vero della grandezza in esame
●Intervallo d'uso: condizioni di lavoro (e.g. Intervallo di temp.) e di
valori misurabili
Errori Sistematici
Errori sistematici Agiscono sempre nello stesso verso
(sottostima o sovrastima)
errore
raffigura simultaneamente sia il larghezza
valore medio x che la larghezza
della distribuzione che forniranno
una stima del valore vero e
dell`errore associato a ciascuna valore
misura vero
x
Alcune definizioni
Proprieta`:
S
Varianza S (o media del
quadrato degli scarti)
ni
Frequenza dell'evento i F i = (sperimentale)
N (e.g. 10/100 per l'uscita di 1)
Nel limite per N->∞ le fluttuazioni statistiche
della frequenza divengono trascurabili
DISTRIBUZIONE UNIVERSALE
DESCRITTA DALLA FUNZIONE
DI GAUSS (o distribuzione
normale) * 2
( x−x )
Per N->∞ 1 −
2σ
2
F ( x)= e
σ √2 π
Distribuzione normale o di GAUSS
* 2
( x−x )
1 −
2σ
2
F ( x)= e 2σ
σ √2 π
F(x)
{
Probabilita` P(a<x<b) che
x sia compreso tra a e b
b
P (a<x<b)=∫ F ( x)dx
b x a
a
a (σ ) P(-a<x<+a)
1-P δ
Entro +- 3 σ oltre il
1 0.6827 0.3173 1σ 99.7% delle misure
4.55 x 10-2 2σ oltre questo valore
2 0.9545
2.7 x 10-3 3σ i dati vengono
3 0.9973 6.3 x 10-5 4σ esclusi errori
5.7 x 10-7 5σ grossolani
Propagazione degli errori: somma di due grandezze
S
Propagazione degli errori: somma di due grandezze
media F=x+y
varianza SF= Sx + Sy
Media
F=F ( x 1 , x 2 , x 3 , ... , x n )
n 2
2 ∂F 2
Scarto quadratico medio μ =∑ (
F ) μi
i=1 ∂ x i
n
μ =∑
2 1 2
μ
μ
x 2 μ x=
i=1 n √n
Si riduce l'errore sulle singole misure con 1/√n
Propagazione degli errori relativi
Funzione omogenea c1 c2 cn
y di n variabili x1...xn y=x . x .... . x
1 2 n
∂y c −1 c ∂y
=c i x i ∏i≠ j x j
i j −1
=c i x i y
∂ xi ∂ xi
E dalla formula generale si ottiene la formula di propagazione degli
errori relativi
n 2 2 n 2
2
μx 2 μ μx
μ y =∑ (c i ) y i
=∑ (c i )
y i
i=1 xi 2
y i=1 xi
Supponiamo che:
y=a+bx
i=1 i=1
n n n n n n n
∑ x ∑ y i −∑ x i ∑ x i y i
2
i
n ∑ x i y i −∑ xi ∑ y i
i=1 i=1 i=1 i=1 i=1 i=1 i=1
a= n n
b= n n
2 2
n ∑ x −( ∑ x i )
2
i ∑ x −(∑ x i ) 2
i
i=1 i=1 i=1 i=1
Metodo minimi quadrati (4): stima errori parametri
Il metodo consente la stima degli errori dei parametri
Prendiamo come esempio il caso lineare
y=a+bx
n
∑x 2
i
2 2 n
2 2 i=1
σ =σ
a y n n
σ =σ
b y n n
2 2 2
n ∑ x −( ∑ x i )
2
i
n ∑ x −( ∑ x i )
i
i=1 i=1 i=1 i=1
Nel caso σy non sia noto, puo` essere stimato dai dati stessi
a partire dai residui δyi del fit
√
n
2
∑ (δ y i ) δyi=yi-(a+bxi)
σ y=
√
Q
n−2
= i=1
n−2
Media Pesata
n misure xi della stessa grandezza x con diversa precisione
(ad es. Ottenute con diversi metodi di misura)
➢non e` corretto usare la media (che tratta tutte le misure allo stesso modo)
➢si deve invece dare maggiore importanza alle misure piu` precise
n
Si dimostra che la stima del valore vero che rende xi
minimo l'errore e` data dalla media pesata:
∑ 2
i=1 i
x = n
1
se ciascuna xi e` gaussiana con larghezza σi il peso ∑ 2
i=1 i
e` pari a 1/σi2 (pesano di piu` le misure piu` precise)
vs
x
vs