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MISURA DELL’IMPEDENZA IN CORRENTE ALTERNATA

L’esercitazione si propone di ricavare il valore dell’impedenza con il metodo


volt-amperometrico.
Con questa misura si ricavano i valori dell’induttanza e della resistenza,
alimentando il circuito alla frequenza e alla tensione di rete.
Utilizzando la tensione V=220 V, è necessario fare molta attenzione alle
manovre. Si deve alimentare il circuito dopo averlo collegato, e staccare
l’alimentazione ogni qualvolta si vuole intervenire per variare i collegamenti.
Per misurare l’impedenza Z si devono usare le seguenti formule:

V P X X
Z= ; cosϕ = ; R = Z cos ϕ ; X = Zsenϕ ; L= = ;
I VI ω 2πf

Il circuito di misura, rappresentato in figura, comprenderà pertanto un


wattmetro, un voltmetro, un amperometro e un frequenzimetro; tutto il circuito è
collegato a valle di un variac monofase, per poterlo alimentare con diversi valori
di tensione.

Fig. 1

I valori ottenuti possono essere influenzati da vari errori. Occorre scegliere


con attenzione il collegamento più idoneo degli strumenti, in modo che
l’autoconsumo non influisca sensibilmente sulla misura ( nello schema è stata
ipotizzata un’impedenza Z piccola, per cui tutte le bobine voltmetriche sono state
collegate a valle, questo perchè l’errore sistematico percentuale
V
e% = 100 ⋅ dove Rvt è dato dal parallelo di Rvw e Rv è tanto minore
Rvt ⋅ I ⋅ cosϕ
quanto più grande è il prodotto (RvtI) rispetto alla tensione V del circuito, quindi
questo schema è particolarmente indicato per circuiti con correnti elevate e
tensioni basse).

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Fabio Grossi Misura dell’impedenza in corrente alternata
Strumenti e apparecchi adoperati:

Denominazione Ditta costruttrice Caratteristiche


Classe: 0,5; Numero divisioni 100; Portate 0,5-1-2 A;
Amperometro C.G.S RA 8-1-0,5 Ω;
Classe: 0,5; Numero divisioni 150; Portate 150-300 V;
Voltmetro C.G.S RV 12-24 KΩ;
Classe: 0,5; Numero divisioni 150; Portate 30-75-150-300-
Wattmetro SAMAR 450 V; 1-2 A; IVW=40 mA; RAW=2,34-5,86 Ω;
Frequenzimetro SAMAR Classe 0,5 Portata 50Hz

Variac BELOTTI Vi= 220V; Vu=0-280 V; 4,5 A;

Induttanza DE LORENZO 220 V; 1,25 A;

Svolgimento della prova

La prova si è svolta alimentando il circuito di misura con diversi valori di tensione,


ottenuti mediante il variatore a induzione monofase (variac).
Il wattmetro è stato scelto del tipo a basso fattore di potenza, in considerazione
dell’elevato sfasamento del circuito dovuto all’effetto induttivo del carico.
Per ogni prova sono stati rilevati, mediante i corrispondenti strumenti, i valori
della tensione, della corrente e della potenza. La frequenza misurata si è
mantenuta costantemente al valore di quella di rete, pari a 50 Hz.

Tabelle delle misure

I valori letti sono stati riportati nella tabella seguente. Nella tabella compaiono
anche gli autoconsumi delle bobine a valle (voltmetro e bobina voltmetrica del
wattmetro), calcolati in base alle resistenze interne, a loro volta dipendenti dalle
portate usate.
La resistenza Rvw si ricava dalla corrente Ivw con la relazione Rvw=Vfs/Ivw.

N° V (V) W (W) I (A) Rv (KΩ) Rvw (KΩ) V2/Rvw (W) V2/Rvw (W)
1 230 28.9 1.26 24 7.5 7.05 2.2
2 200 21.8 1.08 24 7.5 5.33 1.67
3 170 19.6 0.92 24 3.75 7.71 1.2
4 140 13.3 0.76 24 3.75 5.23 0.82
6 110 8.8 0.6 12 3.75 3.23 1.01
6 80 6.4 0.44 12 1.87 3.41 0.53
7 50 2.5 0.28 12 1.87 1.33 0.21
8 30 1.6 0.18 12 0.75 1.2 0.07

dove con Vfs è stata indicata la tensione di fondo scala e Rvw la resistenza
voltmetrica interna del wattmetro

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Fabio Grossi Misura dell’impedenza in corrente alternata
Tabelle dei risultati

Con le formule indicate inizialmente si calcolano, in base ai valori misurati, quelli


dell’impedenza, di X, di R di L, valori che sono riportati nella tabella seguente. La
potenza attiva P è stata calcolata sottraendo alle indicazioni del wattmetro (W) gli
autoconsumi delle due bobine a valle. Nella tabella sono riportati anche i valori
calcolati delle potenze S e Q.

P cosφ=P/VI φ Z=V/I X=Zsenφ R=Zcosφ L=X/(2πf) S=VI Q=Ssenφ


(W) (Ω) (Ω) (Ω) (H) (VA) (var)
19.63 0.068 86.1 183.1 182.7 12.44 0.582 289.8 287.9
14.76 0.068 86.1 184.5 183.5 12.55 0.584 216 215.9
10.65 0.068 86.1 184 183.5 12.47 0.584 156.4 156.6
7.25 0.068 86.1 183 182.6 12.39 0.581 106.4 106.6
4.56 0.068 86.1 182.7 182.3 12.58 0.58 66 66.04
2.46 0.069 86.02 180.6 180.1 12.53 0.574 35.2 33.35
0.98 0.069 86.02 176.7 175.8 12.23 0.56 14 14.11
0.38 0.07 85.99 167.6 167.2 11.83 0.532 5.4 5.36

V2 V2
dove la potenza attiva è: P = W − − ; la potenza apparente è: S = VI ; e la
Rvw Rv
potenza reattiva è: Q = S ⋅ senϕ ;
nella rappresentazione grafica si ha: S
Q
φ
P

Considerazione sui risultati ottenuti

Dai valori ottenuti si osserva la sostanziale costanza dei valori di Z,R,X ed L


durante le varie prove; si può quindi affermare che si tratta di un induttore avvolto
in aria, altrimenti, a causa della saturazione del nucleo magnetico, l’induttanza
variata con la corrente. Si osserva una sola discrepanza (misura 8), dovuta
certamente alla lettura egli strumenti e in particolare al voltmetro, la cui
indicazione è stata ottenuta in una zona della scala dove maggiore è l’influenza
dell’errore relativo.
Facendo la media aritmetica dei valori L, si ottiene: Lmedio=0.57 H.
È possibile tracciare, i grafici delle potenze, disponendo i relativi valori sull’asse
delle ordinate e quelli della tensione sull’asse delle ascisse.

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Fabio Grossi Misura dell’impedenza in corrente alternata
25,00

20,00

15,00
P (w)

10,00

5,00

0,00
230 200 170 140 110 80 50 30
V (v)

350,0
300,0
250,0
200,0
S (va)

150,0
100,0
50,0
0,0
230 200 170 140 110 80 50 30
V (v)

350,00
300,00
250,00
Q (var)

200,00
150,00
100,00
50,00
0,00
230 200 170 140 110 80 50 30
V (v)

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Fabio Grossi Misura dell’impedenza in corrente alternata

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