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Introduzione al metodo sperimentale

Indice degli argomenti



Introduzione alle operazioni di misurazione

Introduzione alla propagazione delle incertezze

Introduzione all’analisi delle incertezze

Procedure di adattamento ai dati (fit)

Fisica 1 - P. Mandracci
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario

Grandezze fisiche e leggi fisiche

Unità di misura

Misurazione di grandezze

Strumenti di misura

Incertezze ed errori di misura

Caratteristiche di una misura

Espressione di una misura

Fisica 1 - P. Mandracci
Grandezze fisiche e leggi fisiche
Grandezze fisiche

Per la descrizione di un fenomeno fisico dobbiamo utilizzare
esclusivamente termini che siano

– esprimibili in modo quantitativo

– definibili in modo operativo, attraverso una operazione di


misurazione
Grandezze fisiche e leggi fisiche
Grandezze fisiche

Le grandezze fisiche sono delle quantità espresse attraverso

– un numero (o più numeri, ad es. se grandezze vettoriali)

– una unità di misura

m=1⋅kg
v =(10 ^i +5 ^j + 7 k^ ) m s
−1

Grandezze fisiche e leggi fisiche
Leggi fisiche

Le leggi fisiche sono espresse attraverso relazioni matematiche tra
grandezze fisiche


Le leggi fisiche
– descrivono un fenomeno fisico oppure una intera classe di
fenomeni
– permettono di prevedere il comportamento di un sistema fisico
– la loro validità può essere falsificata attraverso il confronto tra le
previsioni da esse ottenute e le misurazioni effettuate
– ogni legge fisica ha un definito ambito di validità all'interno del
quale è corretto il suo utilizzo e all'esterno del quale non lo è
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario

Grandezze fisiche e leggi fisiche

Unità di misura

Misurazione di grandezze

Strumenti di misura

Incertezze ed errori di misura

Caratteristiche di una misura

Espressione di una misura

Fisica 1 - P. Mandracci
Unità di misura
Misurazione e misura

La misura di una grandezza fisica è il rapporto tra la grandezza e una
unità di misura ad essa omogenea

X = m · um

grandezza misura unità di misura



La misurazione è la procedura necessaria per ottenere la misura di
una grandezza fisica

Le grandezze fisiche vengono definite operativamente, attraverso la
definizione della procedura per la loro misurazione
Unità di misura
Unità di misura primitive e derivate

Le unità di misura si distinguono in:
– unità fondamentali o primitive, scelte in modo arbitrario
– unità derivate, definite attraverso relazioni monomie tra le unità
primitive
a1 a2 an
ud=up1 ⋅up2 ⋅...⋅up n

ud è l'unità derivata, up1 ...upn sono le unità primitive,


ai ...an degli esponenti numerici
– nel SI gli esponenti sono sempre interi (positivi, negativi o zero)


La scelta delle unità primitive definisce il sistema di unità di misura
Unità di misura
Unità di misura primitive del SI

Nel Sistema Internazionale (SI) sono definite 7 grandezze
fondamentali, a cui sono associate le unità di base:
– lunghezza metro m
– massa kilogrammo kg
– tempo secondo s
– temperatura termodinamica kelvin K
– intensità di corrente elettrica ampere A
– quantità di materia mole mol
– intensità luminosa candela cd
Unità di misura
Unità di misura primitive del SI

Le unità di misura primitive del SI sono ora tutte definite sulla base di
alcune costanti fondamentali:
– Frequenza della transizione iperfine del Ce133: ∆νCs = 9192631770 Hz
– Velocità della luce nel vuoto: c = 299792458 m s-1
– Costante di Planck: h = 6,62607015  10-34 J s
– Carica elementare (catrica dell’elettrone): e = 1,602176634  10 -19 C
– Costante di Boltzmann: k = 1,380649  10-23 J K-1
– Costante di Avogadro: NA= 6,02214076  10 23 mol-1
– Efficienza luminosa della radiazione di frequenza 540  10 12 Hz
Kcd= 683 lm W-1
Unità di misura
Unità di misura primitive del SI

Per lo studio della meccanica è sufficiente l'utilizzo di 3 grandezze
fondamentali
– lunghezza (L) m
– massa (M) kg
– tempo (t) s

Tutte le altre unità di misura utilizzate in meccanica sono derivate da
queste tre

Per lo studio della termodinamca ne occorrono altre due
– temperatura (T) K
– quantità di sostanza (n) mol
Unità di misura
Analisi dimensionale

L’unità di misura di una qualsiasi grandezza X può quindi essere
espressa attraverso una relazione monomia delle unità primitive
a1 a2 an
X=m up1 ⋅up2 ⋅...⋅up n

grandezza misura unità di misura


● Gli esponenti a1... an sono le dimensioni della grandezza X rispetto
alle unità primitive

Esempi −1
- velocità v=10 m⋅s
2 −2
- energia E=10 J=10 kg⋅m ⋅s
Unità di misura
Analisi dimensionale

L’analisi dimensionale di una grandezza fisica è un procedimento
che serve a identificarne la dimensioni
a1 a2 an
[ X ]=up1 ⋅up2 ⋅...⋅upn


Le parentesi quadre indicano l’operazione di estrazione delle
dimensioni della grandezza X

Esempi
- velocità [v] = L t-1
- energia [E] = M L2 t-2
Unità di misura
Analisi dimensionale

Un’equazione dimensionale esprime la relazione esistente tra le
dimensioni di grandezze fisiche diverse

[ X ]=[Y ][ Z ]


Esempio: energia cinetica
1 2
Ec= m v
2
2 −2
[ E c ]= M⋅L ⋅t
2
[ v ]= L⋅t
−1 [ E c ]=[m ][ v ]

[m ]=M
Unità di misura
Analisi dimensionale

E’ buona pratica effettuare sempre l’analisi dimensionale di ogni risultato

Le operazioni di somma e differenza sono possibili solo tra grandezze
omogenee, ovvero che abbiano le stesse dimensioni

Le funzioni trascendenti come sin, cos, exp, log possono avere come
argomento solo quantità adimensionali: in caso contrario lo sviluppo in serie
sarebbe dato dalla somma di quantità non omogenee
X2 X3
exp ( X )≈1+ X + + +.. .
2 6

Fanno eccezione le differenze tra logaritmi perché esprimibili come rapporti
log ( X )−log (Y )=log ( )
X
Y

Tutte le operazioni che coinvolgono funzioni trigonometriche devono essere
effettuate esclusivamente con angoli epressi in radianti
Unità di misura
Unità di misura derivate del SI

Esempi di unità derivate nel SI:
– velocità m s-1
– accelerazione m s-2
– superficie m2
– volume m3
– densità volumica kg m-3
– momento d'inerzia kg m2
Unità di misura
Unità di misura derivate del SI, con nomi speciali

Unità SI derivate con nomi speciali, utilizzate in meccanica:
– angolo piano radiante rad = m m-1 = 1
– angolo solido steradiante st = m2 m-2 = 1
– frequenza hertz Hz = s-1
– forza newton N = kg m s-2
– pressione, sforzo pascal Pa = N m-2 = kg m-1 s-2
– energia, lavoro joule J =Nm = kg m2 s-2
– potenza watt W = J s-1 = kg m2 s-3
Unità di misura
Unità di misura derivate adimensionali

Le unità adimensionali (le cui dimensioni sono tutte pari a 1):
– angolo piano radiante rad = m m-1 = 1
– angolo solido steradiante st = m2 m-2 = 1
è lasciata libertà se indicarle oppure ometterle, a seconda della
convenienza in base al contesto
Esempio:
─ velocità angolare: [ω] = rad s-1
─ frequenza: [f] = s-1 = Hz
In contesti dove è necessario utilizzare entrambe le unità di misura,
omettere l’unità rad può portare ad ambiguità
Unità di misura
Unità di misura non SI, ammesse

Unità non appartenenti al SI, il cui uso è consentito:
– tempo, durata minuto min = 60 s
– tempo, durata ora h = 3600 s
– tempo, durata giorno d = 86400 s
– angolo piano grado
sessagesimale ° = π/180 rad
– angolo piano minuto di angolo ' = π/10800 rad
– angolo piano secondo di angolo ” = π/648000 rad
– volume litro l,L = 10-3 m3
– massa tonnellata t = 103 kg
– pressione, sforzo bar bar = 105 Pa
Unità di misura
Unità di misura non SI, ammesse

Unità non appartenenti al SI, il cui uso è consentito
e il cui valore in unità SI è ottenuto sperimentalmente:
– energia elettronvolt eV = 1, 60217733 (49) 10-19 J
– massa unità unificata di
massa atomica u = 1,6605402 (10) 10-27 kg
– lunghezza, unità
distanza astronomica ua = 1,49597870691 (30) 1011 m


Il numero tra parentesi esprime l’incertezza con cui è determinata
l’unità di misura
Unità di misura
Regole di scrittura

I nomi delle unità di misura (es: ”metro”, “ampere”, “kelvin”)
– non devono essere utilizzati in associazione a valori numerici
es: non scrivere “1 metro”; ma “1 m”
– devono essere scritte in lettere minuscole e non in corsivo
es: non scrivere “pochi kelvin” o “pochi Kelvin”; ma “pochi kelvin”
– fa eccezione l'unità derivata “grado Celsius”, dove Celsius è
maiuscolo
– i nomi stranieri delle unità di misura restano invariati al plurale
es: non scrivere “alcuni volts”; ma “alcuni volt”
– i nomi italiani invece vengono declinati al plurale
es: “alcuni metri”
Unità di misura
Regole di scrittura

Nomi di unità di misura che variano al plurale (in italiano)
– metro → metri
– grammo → grammi
– mole → moli
– candela → candele
– radiante → radianti
– steradiante → steradianti
Unità di misura
Regole di scrittura

Nomi di unità di misura che variano al plurale (in italiano)
– grado Celsius → gradi Celsius
– minuto → minuti
– ora → ore
– giorno → giorni
– grado → gradi
– litro → litri
– tonnellata → tonnellate
Unità di misura
Regole di scrittura

I simboli delle unità di misura (es “m”)
– si usano sempre e solo in associazione a valori numerici
es: non scrivere “alcuni K”; ma “alcuni kelvin” oppure “10 K”
– non mutano al plurale
– non sono abbreviazioni e quindi non sono seguiti da un punto
es: non scrivere “17 s.”; ma “17 s”
Unità di misura
Prefissi

Prefissi per la formazione di multipli delle unità SI:
– deca da 101 es: decagrammo dag
– hecto h 102 es: hectopascal hPa (mbar)
– kilo k 103 es: kilometro km
– mega M 106 es: megamole Mmol
– giga G 109 es: gigapascal GPa
– tera T 1012 es: terasecondo Ts
– peta P 1015 es: petagrammo Pg
– exa E 1018 es: exametro Em
– zetta Z 1021 es: zettamole Zmol
– yotta Y 1024 es: yottagrammo Yg
Unità di misura
Prefissi

Prefissi per la formazione di sottomultipli delle unità SI:
– deci d 10-1 es: decimetro dm
– centi c 10-2 es: centigrammo cg
– milli m 10-3 es: millinewton mN
– micro μ 10-6 es: microsecondo μs
– nano n 10-9 es: nanometro nm
– pico p 10-12 es: picopascal pPa
– femto f 10-15 es: femtosecondo fs
– atto a 10-18 es: attosecondo as
– zepto z 10-21 es: zeptogrammo zg
– yocto y 10-24 es: yoctosecondo ys
Unità di misura
Prefissi

Caso particolare: il kilogrammo (kg)
– è l'unica unità di misura fondamentale il cui nome contiene
un prefisso

– i multipli e sottomultipli si formano unendo il prefisso opportuno


al nome “grammo” e non al nome completo “kilogrammo”

es:

non si scrive “7 mkg = 7·10-3 kg”; ma “7 g = 7·10-3 kg”

non si scrive “7 μkg = 7·10-6 kg”; ma “7 mg = 7·10-6 kg”

non si scrive “3 Mkg = 3·109 kg”; ma “3 Gg = 3·109 kg”
Unità di misura
Regole di scrittura

I prefissi utilizzati per formare multipli o sottomultipli
– non devono essere scritti in carattere corsivo
es: non scrivere “1 nm”; ma “1 nm”
– non devono mai essere combinati tra loro per formare prefissi
composti
es: non scrivere “1 mμs” o “1 μms”; ma “1 ns”
Unità di misura
Regole di scrittura

Il gruppo prefisso+unità, costituisce un nuovo simbolo, che può
essere elevato a esponente o combinato con altre unità,
per formare unità derivate
es:

1 cm3 = (10-2 m)3 = 10-6 m3

1 cm-1 = (10-2 m)-1 = 102 m-1

1 μs-1 = (10-6 s)-1 = 106 s-1 = 1 MHz

1 V cm-1 = 1 V (10-2 m)-1 = 102 V m-1
Unità di misura
Domanda
Quale di queste grandezze è adimensionale?

A) Il metro
B) Il secondo
C) Il radiante
D) Il kelvin
Unità di misura
Domanda
Quale di queste grandezze è adimensionale?

A) Il metro
B) Il secondo
C) Il radiante
D) Il kelvin
Unità di misura
Domanda
Quali sono le dimensioni fisiche dell’accelerazione?

A) [a] = t-2
B) [a] = L2 t-2
C) [a] = L t-2
D) [a] = L2 t-1
Unità di misura
Domanda
Quali sono le dimensioni fisiche dell’accelerazione?

A) [a] = t-2
B) [a] = L2 t-2
C) [a] = L t-2
D) [a] = L2 t-1
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità; a = accelerazione

A) v2 + a2 t2
B) x2 - v2 t2
C) x2 - a2 t2
D) 1 + x / (v t)
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità; a = accelerazione

A) v2 + a2 t2
B) x2 - v2 t2
C) x2 - a2 t2
D) 1 + x / (v t)
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità, a = accelerazione

A) sin(v t / x)
B) exp(a t / v)
C) cos(a t / x)
D) log(x)-log(v t)
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità, a = accelerazione

A) sin(v t / x)
B) exp(a t / v)
C) cos(a t / x)
D) log(x)-log(v t)
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario

Grandezze fisiche e leggi fisiche

Unità di misura

Misurazione di grandezze

Strumenti di misura

Incertezze ed errori di misura

Caratteristiche di una misura

Espressione di una misura

Fisica 1 - P. Mandracci
Misurazione di grandezze
Metodi di misurazione

Nella misurazione di una grandezza si distinguono tre metodi
principali:

– misurazione diretta (o relativa)

– misurazione indiretta (o assoluta)

– misurazione con apparecchi tarati


Misurazione di grandezze
Misurazione diretta

Nella misurazione diretta (o relativa) si effettua il confronto diretto tra
la grandezza da misurare e un campione di riferimento


Occorre definire dei criteri univoci per realizzare la procedura di
confronto


Viene detto anche metodo relativo, perchè il risultato della
misurazione dipende dalla scelta del campione di riferimento


Una procedura di misurazione diretta è il metodo del punto di zero:
si cerca la situazione di equilibrio tra la grandezza ed un campione di
riferimento (es: bilancia a due bracci)
Misurazione di grandezze
Misurazione indiretta

Nella misurazione indiretta (o assoluta) la grandezza misuranda Y è
funzione di N altre grandezze Xi attraverso una relazione nota

Y = f ( X 1 , X 2 , ... , X N )


La misura della grandezza Y può essere ottenuta indirettamente
dalle misure (dirette o indirette) delle grandezze X


Il metodo viene detto assoluto perchè non occorre fissare un unità di
misura per Y: essa sarà conseguenza delle unità utilizzate per le Xi
Misurazione di grandezze
Misurazione indiretta

Esempio: misurazione indiretta del volume di un parallelepipedo,
attraverso misure dirette delle lunghezze degli spigoli

V =a⋅b⋅c

b
a
Misurazione di grandezze
Misurazione con strumenti tarati

La misurazione con strumenti tarati prevede l'utilizzo di
strumenti di misura


Il risultato della misura verrà generalmente letto su una scala
graduata (o un display digitale)


La relazione tra valore letto sulla scala e valore misurato è detta
taratura


Gli strumenti sono tarati attraverso misure dirette o indirette


La taratura dello strumento deve essere ripetuta periodicamente
Misurazione di grandezze
Misurazione con strumenti tarati

Esempio: misura di un intervallo di tempo mediante cronometro

– il tempo trascorso dall'attivazione del cronometro viene letto



su una scala graduata (cronometro analogico)

su un display (cronometro digitale)

– il cronometro è stato tarato dal costruttore, che dovrebbe


fornirne il certificato di taratura
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario

Grandezze fisiche e leggi fisiche

Unità di misura

Misurazione di grandezze

Strumenti di misura

Incertezze ed errori di misura

Caratteristiche di una misura

Espressione di una misura

Fisica 1 - P. Mandracci
Strumenti di misura
Caratteristiche generali degli strumenti di misura

Gli strumenti di misura sono apparati che permettono di effettuare la
misura di una certa grandezza


Trasduttori: trasformano una grandezza in un altra
– termocoppia: trasforma una differenza di temperatura in una
differenza di potenziale elettrico
– termometro a mercurio: trasforma una temperatura in una
differenza di volume


Amplificatori: modificano (in modo noto) il valore di una grandezza
per renderla più accessibile alla misura
Strumenti di misura
Caratteristiche generali degli strumenti di misura

Ogni strumento di misura è dotato di una scala, sulla quale viene letto il
valore del misurando, espresso in una unità di misura specificata


La portata dello strumento è il massimo valore della grandezza che esso è
in grado di misurare


La risoluzione dello strumento è la minima variazione
della grandezza misuranda che produce una Valore grandezza
variazione di lettura apprezzabile sulla scala


Il tempo di risposta τ dello strumento è il tempo
che intercorre tra una variazione della
grandezza misuranda e la corrispondente Lettura scala
variazione del valore letto sulla scala

 t
Strumenti di misura
Caratteristiche generali degli strumenti di misura

Quando si misura una grandezza che varia nel tempo in modo
periodico, è importante che il tempo di risposta τ sia molto piccolo
rispetto al periodo T del segnale

In caso contrario lo strumento non sarà in grado di seguire in modo
adeguato le variazioni della grandezza misuranda

Grandezza 

t
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario

Grandezze fisiche e leggi fisiche

Unità di misura

Misurazione di grandezze

Strumenti di misura

Incertezze ed errori di misura

Caratteristiche di una misura

Espressione di una misura

Fisica 1 - P. Mandracci
Incertezze ed errori di misura
Grandezze d'influenza

Le grandezze fisiche che non sono oggetto di misurazione,
ma influenzano la misura, vengono dette grandezze d'influenza


Esempio: durante la misurazione della lunghezza di una sbarra
sono grandezze d'influenza
- temperatura della sbarra
- vibrazioni meccaniche (sorgenti di rumore )
- rugosità delle superfici terminali della sbarra
Incertezze ed errori di misura
Grandezze d'influenza

Alcune grandezze hanno una influenza di tipo sistematico, nel senso
che è possibile isolare il loro effetto da quello delle altre


Esempio: effetto della temperatura T sulla misurazione della
lunghezza di una sbarra

- se ripetiamo la misurazione della lunghezza l della sbarra


a diverse temperature T, possiamo evidenziare
l'effetto della temperatura l
sulla misura

- è possibile evidenziare
una correlazione tra i
valori della grandezza
d'influenza e del misurando T
Incertezze ed errori di misura
Grandezze d'influenza

Altre grandezze hanno una influenza di tipo casuale, nel senso che
non è possibile distinguere il loro effetto da quello delle altre


Esempio: effetto delle vibrazioni sulla misurazione della lunghezza di
una sbarra

- anche se ripetiamo la misura con diversi livelli di vibrazione,


l'effetto delle vibrazioni non può
essere isolato dalle altre l
grandezze d'influenza

- non è possibile evidenziare una


correlazione tra i valori della
grandezza d'influenza
e del misurando Intensità vibrazioni (rumore)
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura

La misura di una grandezza è sempre affetta da una incertezza,
ovvero non è mai completamente determinata (certa)


L'incertezza può manifestarsi in diversi modi
– se ripetiamo più volte la stessa misurazione, nelle stesse
condizioni, non otteniamo sempre lo stesso risultato
– se effettuiamo una misurazione della stessa grandezza con
strumenti diversi, otteniamo risultati diversi
– la misurazione effettuata con lo stesso strumento, ma da
operatori diversi, può portare risultati diversi
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura

Il risultato di una misurazione, essendo sempre affetto da incertezza,
non è mai un valore unico, ma è sempre un intervallo di valori

L'incertezza di una misura viene comunicata attraverso la definizione
di un intervallo detto banda d'incertezza

Se un altro sperimentatore ripetesse la misurazione, avrebbe una
elevata probabilità di ottenere un valore compreso in quell'intervallo

Il valore centrale dell'intervallo è considerato la migliore stima
possibile della grandezza misuranda

Banda d'incertezza

x best
x
Valore centrale
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura

La notazione standard per indicare l’incertezza associata alla misura
di una grandezza X è u(x), dove la “u” rimanda all’inglese uncertainty

Tuttavia sono utilizzate anche altre notazioni: in particolare,
molto spesso viene utilizzata la notazione δx, che si riferisce alla
semiampiezza della banda d’incertezza

Nel seguito useremo più spesso la notazione δx, poiché rimanda in
modo più intuitivo alla banda d’incertezza

x best −δ x x best x best +δ x


x
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura

Le notazioni più usate per riportare il risultato di una misurazione
sono le seguenti

x=( x best ±δ x) u.m. x= x best (δ x ) u.m.

dove
- xbest è il valore centrale della banda d'incertezza
- xbest- x e xbest+ x sono gli estremi della banda d'incertezza
- u.m. è l'unità di misura, che deve sempre essere riportata, a meno
che la grandezza misuranda sia adimensionale (per esempio il
rapporto tra due grandezze omogenee)
x best −δ x x best x best +δ x
x
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura

Nemmeno l'incertezza con cui è nota una misura può essere
conosciuta con esattezza, ma soltanto stimata


In altre parole, anche l'incertezza non è certa


Di solito si stima che la banda d'incertezza sia nota con una
indeterminazione pari a circa il 10% della sua ampiezza


Esempio: abbiamo misurato la lunghezza di un corpo, ottenendo un
valore centrale xbest = 10 cm e una incertezza x =1 cm
si stima allora che l'incertezza sia nota con una indeterminazione di
circa 0,1 cm, ovvero sia compresa approssimativamente
tra 0,9 cm e 1,1 cm
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura

Poiché l'incertezza non è nota con precisione assoluta, nel comunicarla
non è corretto riportare tutte le cifre calcolate, ma occorre effettuare un
arrotondamento al massimo a 2 cifre significative

Una prassi spesso usata è: se la cifra meno significativa è
- maggiore o uguale a 5: si riporta una sola cifra significativa
- minore di 5: si riportano 2 cifre significative

Il valore centrale non deve mai essere riportato con un numero di cifre
superiore a quelle coperte dall’incertezza

Esempi
– x = (35 ± 7) cm (ok) x = (35,5 ± 7) cm (no!)
– x = (35,3 ± 3,2) cm (ok) x = (35,33 ± 3,25) cm (no!)
– x = (3570 ± 60) cm (ok) x = (3570 ± 60,1) cm (no!)
– x = (3571 ± 12) cm (ok) x = (3571,3 ± 12) cm (no!)
Incertezze ed errori di misura
Incertezza assoluta e relativa

La semiampiezza δx della banda d’incertezza viene chiamata
incertezza assoluta associata alla misura della grandezza
x=(x best ±δ x)u.m.

Il valore dell’incertezza assoluta è da valutare in rapporto alla entità
del valore più probabile
Esempio
- la misura di una lunghezza sia affetta da incertezza δx = 1 cm
- se il valore centrale della misura è xbest = 1 m, l’incertezza è circa
l’1% del valore centrale
- se il valore centrale della misura è xbest = 5 cm, l’incertezza è circa
il 20% del valore centrale
- se il valore centrale della misura è xbest = 1 km, l’incertezza è circa
lo 0,001% del valore centrale
Incertezze ed errori di misura
Incertezza assoluta e relativa
● Il rapporto εx tra l’incertezza assoluta δx e il valore centrale xbest
della misura prende il nome di incertezza relativa

x=(x best ±δ x)u.m. ε x≝ | |


δx
x best
spesso viene espressa in percentuale

Poichè incertezza assoluta e valore centrale hanno le stesse dimensioni si
tratta sempre di una quantità adimensionale
● Ovviamente se xbest è pari a zero, l’incertezza relativa perde di significato

Anche l’incertezza relativa è una quantità non certa quindi va arrotondata
seguento principi analoghi a quelli usati per l’incertezza assoluta
Esempi
- x = (35 ± 7) cm  εx = 0.2 = 20%
- x = (35,3 ± 3,2) cm  εx = 0.09 = 9%
- x = (3570 ± 60) cm  εx = 0.017 = 1.7%
Incertezze ed errori di misura
Incertezza strumentale

Quando utilizziamo uno strumento per effettuare una misurazione,
esso introduce inevitabilmente delle incertezze nella misura, dovute
ad es. a:
– imprecisioni nella taratura dello strumento
– rumore introdotto dall'elettronica dello strumento
– difficoltà di lettura della scala


La incertezza strumentale deve essere comunicata dal costruttore


Se non conosciamo l'incertezza strumentale possiamo usare come
sua stima (in difetto) la risoluzione dello strumento
Incertezze ed errori di misura
Incertezze di tipo A e B

E' una classificazione ufficiale definita nella norma UNI CEI 70098-3
Guida all'espressione dell'incertezza di misura

Non riguarda la natura delle fonti di incertezza; ma il metodo con cui
sono state stimate

Incertezze di tipo A: stimate con l'analisi statistica di una serie di
misurazioni

Incertezze di tipo B: stimate con mezzi diversi dall'analisi statistica,
ad esempio:
– incertezze strumentali fornite dal costruttore di uno strumento
– certificati di taratura
– risoluzione dello strumento
Incertezze ed errori di misura
Incertezza intrinseca

Quando ci apprestiamo a misurare una grandezza spesso siamo
portati a pensare
– che sia possibile definire un valore univoco ed esattamente
determinato della grandezza misuranda
(talvolta detto valore vero)
– che l'incertezza sia dovuta esclusivamente a fonti di incertezza
strumentali (limitazioni nella risoluzione degli strumenti, rumore,
etc..)
– che non esista un limite assoluto alla riduzione dell'incertezza con
cui la grandezza può essere misurata

Tuttavia queste affermazioni non corrispondono, in generale,
alla situazione reale
Incertezze ed errori di misura
Incertezza intrinseca

Anche se fosse possibile (ma non lo è) eliminare completamente le
altre fonti di incertezza, non sarebbe comunque possibile definire in
modo univoco un valore della grandezza misuranda


Esiste sempre una incertezza intrinseca nella definizione stessa di
ogni grandezza fisica, dovuta a diversi fattori, tra i quali
– imprecisioni del modello utilizzato per definire la grandezza
– indeterminazione intrinseca nel modello teorico che definisce la
grandezza
– incertezza nella definizione dell'unità di misura
Incertezze ed errori di misura
Incertezza intrinseca

Esempio: definizione della grandezza “larghezza di una stanza”
– le pareti della stanza non sono
perfettamente parallele l1
l 1≠l 2
l2
– le pareti della stanza non sono rettilinee

– esiste una arbitrarietà (e quindi una incertezza) nel decidere come


dobbiamo definire questa grandezza
Incertezze ed errori di misura
Incertezza intrinseca

L'incertezza intrinseca viene messa in evidenza solo se la sua entità
è comparabile all'incertezza strumentale e alle altri fonti d’incertezza
– es: se la differenza tra l1 e l2 è dell'ordine di qualche mm, non
sarà possibile evidenziarla con un metro di risoluzione 1 cm


In molti casi l’entità dell'incertezza intrinseca è molto inferiore a
quella strumentale pertanto
- non è possibile evidenziarla con gli strumenti a disposizione
- può essere trascurata
- si riporta esclusivamente l’incertezza strumentale
Incertezze ed errori di misura
Errori e incertezze

In certi contesti per errore di misura si intende la differenza tra il
risultato di una misura e il cosiddetto “valore vero” della grandezza


L'utilizzo del concetto di “valore vero” presume che sia possibile
indicare un valore assolutamente corretto della grandezza in esame


Tuttavia, a causa della presenza inevitabile di una incertezza
intrinseca, il “valore vero” è sempre indeterminato


Di conseguenza gli errori di misura, definiti in questo modo, sono
indeterminati ed inconoscibili
Incertezze ed errori di misura
Errori e incertezze

In alcuni casi è possibile definire un valore vero convenzionale,
come la migliore stima della grandezza che è possibile ottenere
con i mezzi tecnici attuali


Allora il concetto di errore assume significato tramite il confronto tra
la misura effettuata con certi mezzi ed una effettuata con mezzi
ritenuti più affidabili


Talvolta il termine “errore” viene utilizzato per indicare
- una stima dello scarto che in media è prevedibile ottenere
ripetendo una misurazione della stessa grandezza
- come sinonimo del termine incertezza
si tratta di un uso improprio del termine, che sarebbe meglio evitare
Incertezze ed errori di misura
Domanda
Cos’è una grandezza d’influenza?

A) Una grandezza che influenza la misura e che viene misurata durante


il processo di misurazione
B) Una grandezza che influenza la misura, ma che non viene misurata
durante il processo di misurazione
C) Una grandezza che influenza in modo trascurabile l’operazione di
misurazione
D) Una grandezza che che influenza la misura ed è nota a priori, prima
dell’operazione di misurazione
Incertezze ed errori di misura
Domanda
Cos’è una grandezza d’influenza?

A) Una grandezza che influenza la misura e che viene misurata durante


il processo di misurazione
B) Una grandezza che influenza la misura, ma che non viene misurata
durante il processo di misurazione
C) Una grandezza che influenza in modo trascurabile l’operazione di
misurazione
D) Una grandezza che che influenza la misura ed è nota a priori, prima
dell’operazione di misurazione
Incertezze ed errori di misura
Domanda
L’operazione di misurazione fornisce come risultato
A) Un solo valore numerico, che costituisce la misura della grandezza
ed è sempre adimensionale
B) Due valori numerici, il valore centrale e la semiampiezza della
banda d’incertezza, che sono sempre adimensionali
C) Due valori numerici, il valore centrale e la semiampiezza della
banda d’incertezza, che hanno sempre le stesse dimensioni
D) Due valori numerici, il valore centrale e la semiampiezza della
banda d’incertezza, che in genere hanno dimensioni diverse
Incertezze ed errori di misura
Domanda
L’operazione di misurazione fornisce come risultato
A) Un solo valore numerico, che costituisce la misura della grandezza
ed è sempre adimensionale
B) Due valori numerici, il valore centrale e la semiampiezza della
banda d’incertezza, che sono sempre adimensionali
C) Due valori numerici, il valore centrale e la semiampiezza della
banda d’incertezza, che hanno sempre le stesse dimensioni
D) Due valori numerici, il valore centrale e la semiampiezza della
banda d’incertezza, che in genere hanno dimensioni diverse
Incertezze ed errori di misura
Domanda
Quale dei seguenti modi di riportare una misura è corretto?
A) x = (12.7809 ± 1.357) cm
B) x = (12.78 ± 1.3) cm
C) x = (12.8 ± 1.3) cm
D) x = (12.78 ± 1.35) cm
Incertezze ed errori di misura
Domanda
Quale dei seguenti modi di riportare una misura è corretto?
A) x = (12.7809 ± 1.357) cm
B) x = (12.78 ± 1.3) cm
C) x = (12.8 ± 1.3) cm
D) x = (12.78 ± 1.35) cm
Incertezze ed errori di misura
Domanda
L’incertezza relativa associata ad una misura è

A) La differenza tra il valore centrale e l’incertezza assoluta


B) Il rapporto tra il valore centrale e l’incertezza assoluta
C) Il rapporto tra l’incertezza assoluta e il valore centrale
D) Il prodotto tra il valore centrale e l’incertezza assoluta
Incertezze ed errori di misura
Domanda
L’incertezza relativa associata ad una misura è

A) La differenza tra il valore centrale e l’incertezza assoluta


B) Il rapporto tra il valore centrale e l’incertezza assoluta
C) Il rapporto tra l’incertezza assoluta e il valore centrale
D) Il prodotto tra il valore centrale e l’incertezza assoluta
Incertezze ed errori di misura
Domanda
La differenza tra incertezze di tipo A e B è legata
A) Alla natura delle grandezze d’influenza che ne sono la causa
(casuali o sistematiche)
B) Al metodo con cui le incertezze sono state stimate
(statistico o non statistico)
C) Sia alla natura delle grandezze d’influenza che ne sono la causa
che al metodo con cui le incertezze sono state stimate
D) Al fatto che siano assolute o relative
Incertezze ed errori di misura
Domanda
La differenza tra incertezze di tipo A e B è legata
A) Alla natura delle grandezze d’influenza che ne sono la causa
(casuali o sistematiche)
B) Al metodo con cui le incertezze sono state stimate
(statistico o non statistico)
C) Sia alla natura delle grandezze d’influenza che ne sono la causa
che al metodo con cui le incertezze sono state stimate
D) Al fatto che siano assolute o relative
Incertezze ed errori di misura
Domanda
L’incertezza intrinseca

A) Dipende dal processo di misurazione utilizzato


B) E’ legata alla definizione della grandezza fisica o dell’unità di misura
con cui è espressa
C) E’ nota a priori e quindi eliminabile
D) Non è nota a priori, ma è eliminabile
Incertezze ed errori di misura
Domanda
L’incertezza intrinseca

A) Dipende dal processo di misurazione utilizzato


B) E’ legata alla definizione della grandezza fisica o dell’unità di misura
con cui è espressa
C) E’ nota a priori e quindi eliminabile
D) Non è nota a priori, ma è eliminabile
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario

Grandezze fisiche e leggi fisiche

Unità di misura

Misurazione di grandezze

Strumenti di misura

Incertezze ed errori di misura

Caratteristiche di una misura

Espressione di una misura

Fisica 1 - P. Mandracci
Caratteristiche di una misura
Compatibilità tra misure

Diciamo che due misure sono compatibili o congruenti se esiste una
sovrapposizione tra le bande di incertezza ad esse associate
– x1 e x2 sono misure compatibili
x 1 x 1 x 2− x 2

x1 x
x2
Sovrapposizione tra
le bande d'incertezza
– x3 e x4 sono misure incompatibili

x 1 x 1 x 2− x 2

x3
x
x4
Caratteristiche di una misura
Compatibilità tra misure

La compatibilità tra misure non gode della proprietà transitiva
– x1 è compatibile con x2

x1 x2 x
Sovrapposizione tra
– x2 è compatibile con x3 le bande d'incertezza

x2 x3 x
– x1 non è compatibile con x3 Separazione tra
le bande d'incertezza

x1 x
x3
Caratteristiche di una misura
Ripetibilità
● Diciamo che una misura è ripetibile se sono tra loro compatibili i
valori ottenuti da diverse misurazioni effettuate:
– con lo stesso metodo di misurazione
– dallo stesso operatore
– con lo stesso strumento di misurazione
– nello stesso luogo
– nelle stesse condizioni di utilizzazione
– entro un breve periodo di tempo
Caratteristiche di una misura
Riproducibilità

Diciamo che una misura è riproducibile se sono tra loro compatibili i
valori ottenuti da diverse misurazioni effettuate cambiando:
– il metodo di misurazione
– l'operatore
– lo strumento di misurazione
– il luogo di misurazione
– le condizioni di utilizzazione
– il momento in cui viene effettuata la misurazione
Caratteristiche di una misura
Ripetibilità e riproducibilità

Supponiamo di effettuare in laboratorio la misurazione della
accelerazione di gravità g, operando una serie di molte misure
ripetute del periodo di un pendolo


Se otteniamo una serie di misure poco disperse (con piccoli scarti)
– possiamo dire che la misura è ripetibile
– non abbiamo alcuna informazione sulla riproducibilità della misura


Per dire che la misura è riproducibile dovremmo ripeterla con altri
strumenti (es. un altro pendolo), in altri luoghi (altri laboratori di altre
università), da altri operatori, etc..
Caratteristiche di una misura
Precisione

Diciamo che una misura è precisa se è scarsamente influenzata
dalla presenza di grandezze d'influenza di tipo casuale


Ad esempio, se cerchiamo di misurare la lunghezza di una sbarra
mentre siamo su un vagone di treno sottoposto a forti vibrazioni,
difficilmente potremo ottenere una misura precisa


La precisione di una misura può essere messa in evidenza
attraverso la ripetizione della misurazione, nelle stesse condizioni
sperimentali
– le grandezze d'influenza casuali provocheranno spostamenti del
valore misurato in modo casuale
– la media dei valori misurati sarà una buona stima del misurando
Caratteristiche di una misura
Incertezza e misurazioni ripetute

Uno dei modi per ridurre l'incertezza da cui è affetta una misura a
causa delle grandezze d'influenza di tipo casuale è ripetere molte
volte l'operazione di misurazione


L'effetto delle grandezze di influenza di tipo casuale può essere
allora ridotto mediando tra loro i risultati di molte misure


In questo modo è anche possibile stimare l'incertezza dovuta
all'effetto delle grandezze d'influenza casuali, attraverso
un'analisi statistica della dispersione delle misure


Non è possibile in questo modo stimare l'incertezza dovuta alle
grandezze d'influenza di tipo sistematico
Caratteristiche di una misura
Precisione

La dispersione delle misure ripetute di una grandezza fisica è un
indice della precisione della misura

Bassa precisione Alta precisione


N. di misure

N. di misure

Valori misurati Valori misurati


Caratteristiche di una misura
Accuratezza

Diciamo che una misura è accurata se è scarsamente influenzata
dalla presenza di grandezze d'influenza di tipo sistematico


Ad esempio, se cerchiamo di misurare la temperatura di un corpo
utilizzando un termometro starato, la misura risulterà poco accurata


Per mettere in evidenza la presenza di grandezza di influenza di tipo
sistematico, è possibile effettuare la misura della stessa grandezza
– utilizzando diversi strumenti (basati su principi fisici diversi)
– da diversi operatori


Ripetere la misura nelle stesse condizioni sperimentali non è
sufficiente a garantire l'accuratezza della misura
Caratteristiche di una misura
Accuratezza

In alcuni casi è possibile stimare la accuratezza di una misura,
determinando lo scarto rispetto ad un campione di riferimento
considerato più affidabile:
– un campione primario del SI (casi molto rari)
– un campione secondario, (ad es. di un centro di taratura)
– una misura effettuata con mezzi tecnologici molto più affidabili


Non sempre è disponibile un campione di riferimento


E' importante condurre un’accurata analisi delle condizioni di misura,
per evidenziare la presenza di grandezze di influenza di tipo
sistematico
Caratteristiche di una misura
Domanda
Quando due misure sono compatibili tra loro?

A) Quando i valori centrali delle bande d’incertezza coincidono


B) Quando i valori centrali delle bande d’incertezza si discostano tra
loro di meno del 10%
C) Quando esiste una sovrapposizione tra le bande d’incertezza
D) Quando non esiste una sovrapposizione tra le bande d’incertezza
Caratteristiche di una misura
Domanda
Quando due misure sono compatibili tra loro?

A) Quando i valori centrali delle bande d’incertezza coincidono


B) Quando i valori centrali delle bande d’incertezza si discostano tra
loro di meno del 10%
C) Quando esiste una sovrapposizione tra le bande d’incertezza
D) Quando non esiste una sovrapposizione tra le bande d’incertezza
Caratteristiche di una misura
Domanda
La compatibilità tra misure gode della proprietà transitiva?

A) No
B) Sì
C) Sì, ma solo per le incertezze di tipo A
D) Sì, ma solo per le incertezze di tipo B
Caratteristiche di una misura
Domanda
La compatibilità tra misure gode della proprietà transitiva?

A) No
B) Sì
C) Sì, ma solo per le incertezze di tipo A
D) Sì, ma solo per le incertezze di tipo B
Caratteristiche di una misura
Domanda
Quando una misura è detta ripetibile?

A) Quando è tecnicamente possibile ripeterla più volte


B) Quando, ripetendola più volte, si ottiene sempre lo stesso valore
centrale
C) Quando, ripetendola più volte, si ottengono misure compatibili tra
loro
D) Quando, ripetendola più volte, si ottiene un andamento delle misure
nel tempo che segue una specifica legge
Caratteristiche di una misura
Domanda
Quando una misura è detta ripetibile?

A) Quando è tecnicamente possibile ripeterla più volte


B) Quando, ripetendola più volte, si ottiene sempre lo stesso valore
centrale
C) Quando, ripetendola più volte, si ottengono misure compatibili tra
loro
D) Quando, ripetendola più volte, si ottiene un andamento delle misure
nel tempo che segue una specifica legge
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario

Grandezze fisiche e leggi fisiche

Unità di misura

Misurazione di grandezze

Strumenti di misura

Incertezze ed errori di misura

Caratteristiche di una misura

Espressione di una misura

Fisica 1 - P. Mandracci
Espressione di una misura
Risultato di una misurazione

Vediamo ora come dobbiamo esprimere il risultato di una operazione di
misurazione di una grandezza X nei tre casi seguenti:
– misurazioni ripetute in numero elevato
– misurazioni ripetute in numero scarso
– misura singola

In ogni caso dovremo riportare sempre:
– la migliore stima della grandezza X, xbest
– l’incertezza associata alla misura di X, u(x)
– l’unità di misura, a meno che non sia una grandezza
adimensionale

x=[ x best ±u ( x )] u.m.


Espressione di una misura
Misurazioni ripetute molte volte

Ogni qualvolta sia possibile, è bene effettuare un’analisi statistica,
ripetendo la misuazione della grandezza molte volte nelle stesse condizioni

Se X è la grandezza misuranda, otterremo una serie di N misure
{ x1 , x2 , … , xN-1 , xN } (N grande)
Tanto maggiore è N, tanto più precisa sarà la stima della grandezza
misuranda e dell’incertezza: in genere è opportuno che sia almeno N≥30

In questo caso la migliore stima della misura della grandezza X è data dalla
media aritmetica delle singole misure ottenute
N
1
x best = x̄=
N
∑ xi
i=1
Espressione di una misura
Misurazioni ripetute molte volte

La deviazione standard empirica s delle N misure fornisce la migliore stima
dell’incertezza associata ad ogni singola misura xi


N
1
s= ∑ (
N −1 i=1 i
x − x̄)
2


L’incertezza standard di tipo A associata alla misura di X è l’incertezza
con cui è stata determinata la stima di X, ossia la media delle xi.
Tale stima è data da s divisa per la radice quadrata del numero di misure N
ed è detta deviazione standard empirica della media


N
s 1
u(x)=s x̄ =
√N
=
N ( N −1)
∑ ( x i − x̄)
2

i=1

Se questo valore risulta inferiore all’incertezza strumentale, allora sarà


necessario riportare quest’ultima, in quanto gli effetti casuali sono
trascurabili rispetto ad essa
Espressione di una misura
Misurazioni ripetute molte volte

Se abbiamo misurato N≥30 volte la grandezza X avremo pertanto che

xbest è sempre la media aritmetica delle misurazioni

Per u(x) abbiamo due situazioni possibili:

- se la deviazione standard empirica della media è maggiore dell’incertezza


strumentale, riporteremo la prima (che è di tipo A)

- se la deviazione standard empirica della media è minore dell’incertezza


strumentale, riporteremo la seconda (che è di tipo B)
Espressione di una misura
Misurazioni ripetute poche volte

Se la grandezza X è stata ripetuta nelle stesse condizioni un numero di volte
insufficiente per effettuare un’analisi statistica
{ x1 , x2 , … , xN-1 , xN } (N piccolo)

La migliore stima della misura della grandezza X è sempre data dalla media
aritmetica delle singole misure ottenute
N
1
x best = ∑
N i=1
xi


L’incertezza (di tipo B) può essere stimata in vari modi: molto spesso è
utilizzata la metà del massimo scarto tra le misure ottenute
max (x i )−min( x i )
u(x)=
2
anche in questo caso, se il valore ottenuto è minore dell’incertezza
strumentale, useremo quest’ultima
Espressione di una misura
Misurazione singola

Se la grandezza X è stata misurata una sola volta useremo il valore
misurato come migliore stima e l’incertezza strumentale come incertezza di
tipo B associata alla misura

E’ possibile che, ripetendo più volte la misurazione della grandezza X, si
ottenga sempre lo stesso valore

In tal caso, gli effetti delle grandezze d’influenza di tipo casuale producono
scarti inferiori alla risoluzione dello strumento e l’incertezza di tipo A
non può essere determinata

In questa situazione si riporterà come incertezza l’incertezza strumentale
Espressione di una misura
Conclusioni: stima dell’incertezza

Se il numero di misurazioni è elevato (indicativamente almeno 30)
utilizziamo la maggiore tra
- deviazione standard empirica della media
- incertezza strumentale (o, se questa non è nota, risoluzione)

u(x)=max (s x̄ ,u strum )

Se il numero di misurazioni è piccolo utilizziamo la maggiore tra
- semidifferenza tra il massimo e minimo dei valori misurati
- incertezza strumentale (o, se questa non è nota, risoluzione)

u( x)=max [
max (x i )−min(x i )
2
,u strum ]

Per una singola misurazione, utilizziamo l’incertezza strumentale
(o, se questa non è nota, la risoluzione)

u( x)=ustrum
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.0843 s; s=0.0256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.154 ± 0.026) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.1543 ± 0.0026) s
D) T = (2.154 ± 0.042) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.0843 s; s=0.0256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.154 ± 0.026) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.1543 ± 0.0026) s
D) T = (2.154 ± 0.042) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 5 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 5 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Introduzione alle operazioni di misurazione
Siti web
In italiano

Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM)
http://www.inrim.it

In inglese

National Institute of Standard and Technology (NIST)
http://www.nist.gov
– Guide for the Use of the International System of Units (SI)(SP 811)
http://physics.nist.gov/cuu/Units/index.html
– Guidelines for Evaluating and Expressing the Uncertainty (TN 1297)
http://physics.nist.gov/cuu/Uncertainty/index.html

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