Fisica 1 - P. Mandracci
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario
●
Grandezze fisiche e leggi fisiche
●
Unità di misura
●
Misurazione di grandezze
●
Strumenti di misura
●
Incertezze ed errori di misura
●
Caratteristiche di una misura
●
Espressione di una misura
Fisica 1 - P. Mandracci
Grandezze fisiche e leggi fisiche
Grandezze fisiche
●
Per la descrizione di un fenomeno fisico dobbiamo utilizzare
esclusivamente termini che siano
m=1⋅kg
v =(10 ^i +5 ^j + 7 k^ ) m s
−1
⃗
Grandezze fisiche e leggi fisiche
Leggi fisiche
●
Le leggi fisiche sono espresse attraverso relazioni matematiche tra
grandezze fisiche
●
Le leggi fisiche
– descrivono un fenomeno fisico oppure una intera classe di
fenomeni
– permettono di prevedere il comportamento di un sistema fisico
– la loro validità può essere falsificata attraverso il confronto tra le
previsioni da esse ottenute e le misurazioni effettuate
– ogni legge fisica ha un definito ambito di validità all'interno del
quale è corretto il suo utilizzo e all'esterno del quale non lo è
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario
●
Grandezze fisiche e leggi fisiche
●
Unità di misura
●
Misurazione di grandezze
●
Strumenti di misura
●
Incertezze ed errori di misura
●
Caratteristiche di una misura
●
Espressione di una misura
Fisica 1 - P. Mandracci
Unità di misura
Misurazione e misura
●
La misura di una grandezza fisica è il rapporto tra la grandezza e una
unità di misura ad essa omogenea
X = m · um
●
La scelta delle unità primitive definisce il sistema di unità di misura
Unità di misura
Unità di misura primitive del SI
●
Nel Sistema Internazionale (SI) sono definite 7 grandezze
fondamentali, a cui sono associate le unità di base:
– lunghezza metro m
– massa kilogrammo kg
– tempo secondo s
– temperatura termodinamica kelvin K
– intensità di corrente elettrica ampere A
– quantità di materia mole mol
– intensità luminosa candela cd
Unità di misura
Unità di misura primitive del SI
●
Le unità di misura primitive del SI sono ora tutte definite sulla base di
alcune costanti fondamentali:
– Frequenza della transizione iperfine del Ce133: ∆νCs = 9192631770 Hz
– Velocità della luce nel vuoto: c = 299792458 m s-1
– Costante di Planck: h = 6,62607015 10-34 J s
– Carica elementare (catrica dell’elettrone): e = 1,602176634 10 -19 C
– Costante di Boltzmann: k = 1,380649 10-23 J K-1
– Costante di Avogadro: NA= 6,02214076 10 23 mol-1
– Efficienza luminosa della radiazione di frequenza 540 10 12 Hz
Kcd= 683 lm W-1
Unità di misura
Unità di misura primitive del SI
●
Per lo studio della meccanica è sufficiente l'utilizzo di 3 grandezze
fondamentali
– lunghezza (L) m
– massa (M) kg
– tempo (t) s
●
Tutte le altre unità di misura utilizzate in meccanica sono derivate da
queste tre
●
Per lo studio della termodinamca ne occorrono altre due
– temperatura (T) K
– quantità di sostanza (n) mol
Unità di misura
Analisi dimensionale
●
L’unità di misura di una qualsiasi grandezza X può quindi essere
espressa attraverso una relazione monomia delle unità primitive
a1 a2 an
X=m up1 ⋅up2 ⋅...⋅up n
●
Le parentesi quadre indicano l’operazione di estrazione delle
dimensioni della grandezza X
●
Esempi
- velocità [v] = L t-1
- energia [E] = M L2 t-2
Unità di misura
Analisi dimensionale
●
Un’equazione dimensionale esprime la relazione esistente tra le
dimensioni di grandezze fisiche diverse
[ X ]=[Y ][ Z ]
●
Esempio: energia cinetica
1 2
Ec= m v
2
2 −2
[ E c ]= M⋅L ⋅t
2
[ v ]= L⋅t
−1 [ E c ]=[m ][ v ]
[m ]=M
Unità di misura
Analisi dimensionale
●
E’ buona pratica effettuare sempre l’analisi dimensionale di ogni risultato
●
Le operazioni di somma e differenza sono possibili solo tra grandezze
omogenee, ovvero che abbiano le stesse dimensioni
●
Le funzioni trascendenti come sin, cos, exp, log possono avere come
argomento solo quantità adimensionali: in caso contrario lo sviluppo in serie
sarebbe dato dalla somma di quantità non omogenee
X2 X3
exp ( X )≈1+ X + + +.. .
2 6
●
Fanno eccezione le differenze tra logaritmi perché esprimibili come rapporti
log ( X )−log (Y )=log ( )
X
Y
●
Tutte le operazioni che coinvolgono funzioni trigonometriche devono essere
effettuate esclusivamente con angoli epressi in radianti
Unità di misura
Unità di misura derivate del SI
●
Esempi di unità derivate nel SI:
– velocità m s-1
– accelerazione m s-2
– superficie m2
– volume m3
– densità volumica kg m-3
– momento d'inerzia kg m2
Unità di misura
Unità di misura derivate del SI, con nomi speciali
●
Unità SI derivate con nomi speciali, utilizzate in meccanica:
– angolo piano radiante rad = m m-1 = 1
– angolo solido steradiante st = m2 m-2 = 1
– frequenza hertz Hz = s-1
– forza newton N = kg m s-2
– pressione, sforzo pascal Pa = N m-2 = kg m-1 s-2
– energia, lavoro joule J =Nm = kg m2 s-2
– potenza watt W = J s-1 = kg m2 s-3
Unità di misura
Unità di misura derivate adimensionali
●
Le unità adimensionali (le cui dimensioni sono tutte pari a 1):
– angolo piano radiante rad = m m-1 = 1
– angolo solido steradiante st = m2 m-2 = 1
è lasciata libertà se indicarle oppure ometterle, a seconda della
convenienza in base al contesto
Esempio:
─ velocità angolare: [ω] = rad s-1
─ frequenza: [f] = s-1 = Hz
In contesti dove è necessario utilizzare entrambe le unità di misura,
omettere l’unità rad può portare ad ambiguità
Unità di misura
Unità di misura non SI, ammesse
●
Unità non appartenenti al SI, il cui uso è consentito:
– tempo, durata minuto min = 60 s
– tempo, durata ora h = 3600 s
– tempo, durata giorno d = 86400 s
– angolo piano grado
sessagesimale ° = π/180 rad
– angolo piano minuto di angolo ' = π/10800 rad
– angolo piano secondo di angolo ” = π/648000 rad
– volume litro l,L = 10-3 m3
– massa tonnellata t = 103 kg
– pressione, sforzo bar bar = 105 Pa
Unità di misura
Unità di misura non SI, ammesse
●
Unità non appartenenti al SI, il cui uso è consentito
e il cui valore in unità SI è ottenuto sperimentalmente:
– energia elettronvolt eV = 1, 60217733 (49) 10-19 J
– massa unità unificata di
massa atomica u = 1,6605402 (10) 10-27 kg
– lunghezza, unità
distanza astronomica ua = 1,49597870691 (30) 1011 m
●
Il numero tra parentesi esprime l’incertezza con cui è determinata
l’unità di misura
Unità di misura
Regole di scrittura
●
I nomi delle unità di misura (es: ”metro”, “ampere”, “kelvin”)
– non devono essere utilizzati in associazione a valori numerici
es: non scrivere “1 metro”; ma “1 m”
– devono essere scritte in lettere minuscole e non in corsivo
es: non scrivere “pochi kelvin” o “pochi Kelvin”; ma “pochi kelvin”
– fa eccezione l'unità derivata “grado Celsius”, dove Celsius è
maiuscolo
– i nomi stranieri delle unità di misura restano invariati al plurale
es: non scrivere “alcuni volts”; ma “alcuni volt”
– i nomi italiani invece vengono declinati al plurale
es: “alcuni metri”
Unità di misura
Regole di scrittura
●
Nomi di unità di misura che variano al plurale (in italiano)
– metro → metri
– grammo → grammi
– mole → moli
– candela → candele
– radiante → radianti
– steradiante → steradianti
Unità di misura
Regole di scrittura
●
Nomi di unità di misura che variano al plurale (in italiano)
– grado Celsius → gradi Celsius
– minuto → minuti
– ora → ore
– giorno → giorni
– grado → gradi
– litro → litri
– tonnellata → tonnellate
Unità di misura
Regole di scrittura
●
I simboli delle unità di misura (es “m”)
– si usano sempre e solo in associazione a valori numerici
es: non scrivere “alcuni K”; ma “alcuni kelvin” oppure “10 K”
– non mutano al plurale
– non sono abbreviazioni e quindi non sono seguiti da un punto
es: non scrivere “17 s.”; ma “17 s”
Unità di misura
Prefissi
●
Prefissi per la formazione di multipli delle unità SI:
– deca da 101 es: decagrammo dag
– hecto h 102 es: hectopascal hPa (mbar)
– kilo k 103 es: kilometro km
– mega M 106 es: megamole Mmol
– giga G 109 es: gigapascal GPa
– tera T 1012 es: terasecondo Ts
– peta P 1015 es: petagrammo Pg
– exa E 1018 es: exametro Em
– zetta Z 1021 es: zettamole Zmol
– yotta Y 1024 es: yottagrammo Yg
Unità di misura
Prefissi
●
Prefissi per la formazione di sottomultipli delle unità SI:
– deci d 10-1 es: decimetro dm
– centi c 10-2 es: centigrammo cg
– milli m 10-3 es: millinewton mN
– micro μ 10-6 es: microsecondo μs
– nano n 10-9 es: nanometro nm
– pico p 10-12 es: picopascal pPa
– femto f 10-15 es: femtosecondo fs
– atto a 10-18 es: attosecondo as
– zepto z 10-21 es: zeptogrammo zg
– yocto y 10-24 es: yoctosecondo ys
Unità di misura
Prefissi
●
Caso particolare: il kilogrammo (kg)
– è l'unica unità di misura fondamentale il cui nome contiene
un prefisso
es:
●
non si scrive “7 mkg = 7·10-3 kg”; ma “7 g = 7·10-3 kg”
●
non si scrive “7 μkg = 7·10-6 kg”; ma “7 mg = 7·10-6 kg”
●
non si scrive “3 Mkg = 3·109 kg”; ma “3 Gg = 3·109 kg”
Unità di misura
Regole di scrittura
●
I prefissi utilizzati per formare multipli o sottomultipli
– non devono essere scritti in carattere corsivo
es: non scrivere “1 nm”; ma “1 nm”
– non devono mai essere combinati tra loro per formare prefissi
composti
es: non scrivere “1 mμs” o “1 μms”; ma “1 ns”
Unità di misura
Regole di scrittura
●
Il gruppo prefisso+unità, costituisce un nuovo simbolo, che può
essere elevato a esponente o combinato con altre unità,
per formare unità derivate
es:
●
1 cm3 = (10-2 m)3 = 10-6 m3
●
1 cm-1 = (10-2 m)-1 = 102 m-1
●
1 μs-1 = (10-6 s)-1 = 106 s-1 = 1 MHz
●
1 V cm-1 = 1 V (10-2 m)-1 = 102 V m-1
Unità di misura
Domanda
Quale di queste grandezze è adimensionale?
A) Il metro
B) Il secondo
C) Il radiante
D) Il kelvin
Unità di misura
Domanda
Quale di queste grandezze è adimensionale?
A) Il metro
B) Il secondo
C) Il radiante
D) Il kelvin
Unità di misura
Domanda
Quali sono le dimensioni fisiche dell’accelerazione?
A) [a] = t-2
B) [a] = L2 t-2
C) [a] = L t-2
D) [a] = L2 t-1
Unità di misura
Domanda
Quali sono le dimensioni fisiche dell’accelerazione?
A) [a] = t-2
B) [a] = L2 t-2
C) [a] = L t-2
D) [a] = L2 t-1
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità; a = accelerazione
A) v2 + a2 t2
B) x2 - v2 t2
C) x2 - a2 t2
D) 1 + x / (v t)
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità; a = accelerazione
A) v2 + a2 t2
B) x2 - v2 t2
C) x2 - a2 t2
D) 1 + x / (v t)
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità, a = accelerazione
A) sin(v t / x)
B) exp(a t / v)
C) cos(a t / x)
D) log(x)-log(v t)
Unità di misura
Domanda
Quale di queste espressioni non è corretta dimensionalmente?
x = spazio; t = tempo; v = velocità, a = accelerazione
A) sin(v t / x)
B) exp(a t / v)
C) cos(a t / x)
D) log(x)-log(v t)
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario
●
Grandezze fisiche e leggi fisiche
●
Unità di misura
●
Misurazione di grandezze
●
Strumenti di misura
●
Incertezze ed errori di misura
●
Caratteristiche di una misura
●
Espressione di una misura
Fisica 1 - P. Mandracci
Misurazione di grandezze
Metodi di misurazione
●
Nella misurazione di una grandezza si distinguono tre metodi
principali:
●
Occorre definire dei criteri univoci per realizzare la procedura di
confronto
●
Viene detto anche metodo relativo, perchè il risultato della
misurazione dipende dalla scelta del campione di riferimento
●
Una procedura di misurazione diretta è il metodo del punto di zero:
si cerca la situazione di equilibrio tra la grandezza ed un campione di
riferimento (es: bilancia a due bracci)
Misurazione di grandezze
Misurazione indiretta
●
Nella misurazione indiretta (o assoluta) la grandezza misuranda Y è
funzione di N altre grandezze Xi attraverso una relazione nota
Y = f ( X 1 , X 2 , ... , X N )
●
La misura della grandezza Y può essere ottenuta indirettamente
dalle misure (dirette o indirette) delle grandezze X
●
Il metodo viene detto assoluto perchè non occorre fissare un unità di
misura per Y: essa sarà conseguenza delle unità utilizzate per le Xi
Misurazione di grandezze
Misurazione indiretta
●
Esempio: misurazione indiretta del volume di un parallelepipedo,
attraverso misure dirette delle lunghezze degli spigoli
V =a⋅b⋅c
b
a
Misurazione di grandezze
Misurazione con strumenti tarati
●
La misurazione con strumenti tarati prevede l'utilizzo di
strumenti di misura
●
Il risultato della misura verrà generalmente letto su una scala
graduata (o un display digitale)
●
La relazione tra valore letto sulla scala e valore misurato è detta
taratura
●
Gli strumenti sono tarati attraverso misure dirette o indirette
●
La taratura dello strumento deve essere ripetuta periodicamente
Misurazione di grandezze
Misurazione con strumenti tarati
●
Esempio: misura di un intervallo di tempo mediante cronometro
Fisica 1 - P. Mandracci
Strumenti di misura
Caratteristiche generali degli strumenti di misura
●
Gli strumenti di misura sono apparati che permettono di effettuare la
misura di una certa grandezza
●
Trasduttori: trasformano una grandezza in un altra
– termocoppia: trasforma una differenza di temperatura in una
differenza di potenziale elettrico
– termometro a mercurio: trasforma una temperatura in una
differenza di volume
●
Amplificatori: modificano (in modo noto) il valore di una grandezza
per renderla più accessibile alla misura
Strumenti di misura
Caratteristiche generali degli strumenti di misura
●
Ogni strumento di misura è dotato di una scala, sulla quale viene letto il
valore del misurando, espresso in una unità di misura specificata
●
La portata dello strumento è il massimo valore della grandezza che esso è
in grado di misurare
●
La risoluzione dello strumento è la minima variazione
della grandezza misuranda che produce una Valore grandezza
variazione di lettura apprezzabile sulla scala
●
Il tempo di risposta τ dello strumento è il tempo
che intercorre tra una variazione della
grandezza misuranda e la corrispondente Lettura scala
variazione del valore letto sulla scala
t
Strumenti di misura
Caratteristiche generali degli strumenti di misura
●
Quando si misura una grandezza che varia nel tempo in modo
periodico, è importante che il tempo di risposta τ sia molto piccolo
rispetto al periodo T del segnale
●
In caso contrario lo strumento non sarà in grado di seguire in modo
adeguato le variazioni della grandezza misuranda
Grandezza
t
Introduzione alle operazioni di misurazione
Sommario
●
Grandezze fisiche e leggi fisiche
●
Unità di misura
●
Misurazione di grandezze
●
Strumenti di misura
●
Incertezze ed errori di misura
●
Caratteristiche di una misura
●
Espressione di una misura
Fisica 1 - P. Mandracci
Incertezze ed errori di misura
Grandezze d'influenza
●
Le grandezze fisiche che non sono oggetto di misurazione,
ma influenzano la misura, vengono dette grandezze d'influenza
●
Esempio: durante la misurazione della lunghezza di una sbarra
sono grandezze d'influenza
- temperatura della sbarra
- vibrazioni meccaniche (sorgenti di rumore )
- rugosità delle superfici terminali della sbarra
Incertezze ed errori di misura
Grandezze d'influenza
●
Alcune grandezze hanno una influenza di tipo sistematico, nel senso
che è possibile isolare il loro effetto da quello delle altre
●
Esempio: effetto della temperatura T sulla misurazione della
lunghezza di una sbarra
- è possibile evidenziare
una correlazione tra i
valori della grandezza
d'influenza e del misurando T
Incertezze ed errori di misura
Grandezze d'influenza
●
Altre grandezze hanno una influenza di tipo casuale, nel senso che
non è possibile distinguere il loro effetto da quello delle altre
●
Esempio: effetto delle vibrazioni sulla misurazione della lunghezza di
una sbarra
●
L'incertezza può manifestarsi in diversi modi
– se ripetiamo più volte la stessa misurazione, nelle stesse
condizioni, non otteniamo sempre lo stesso risultato
– se effettuiamo una misurazione della stessa grandezza con
strumenti diversi, otteniamo risultati diversi
– la misurazione effettuata con lo stesso strumento, ma da
operatori diversi, può portare risultati diversi
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura
●
Il risultato di una misurazione, essendo sempre affetto da incertezza,
non è mai un valore unico, ma è sempre un intervallo di valori
●
L'incertezza di una misura viene comunicata attraverso la definizione
di un intervallo detto banda d'incertezza
●
Se un altro sperimentatore ripetesse la misurazione, avrebbe una
elevata probabilità di ottenere un valore compreso in quell'intervallo
●
Il valore centrale dell'intervallo è considerato la migliore stima
possibile della grandezza misuranda
Banda d'incertezza
x best
x
Valore centrale
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura
●
La notazione standard per indicare l’incertezza associata alla misura
di una grandezza X è u(x), dove la “u” rimanda all’inglese uncertainty
●
Tuttavia sono utilizzate anche altre notazioni: in particolare,
molto spesso viene utilizzata la notazione δx, che si riferisce alla
semiampiezza della banda d’incertezza
●
Nel seguito useremo più spesso la notazione δx, poiché rimanda in
modo più intuitivo alla banda d’incertezza
dove
- xbest è il valore centrale della banda d'incertezza
- xbest- x e xbest+ x sono gli estremi della banda d'incertezza
- u.m. è l'unità di misura, che deve sempre essere riportata, a meno
che la grandezza misuranda sia adimensionale (per esempio il
rapporto tra due grandezze omogenee)
x best −δ x x best x best +δ x
x
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura
●
Nemmeno l'incertezza con cui è nota una misura può essere
conosciuta con esattezza, ma soltanto stimata
●
In altre parole, anche l'incertezza non è certa
●
Di solito si stima che la banda d'incertezza sia nota con una
indeterminazione pari a circa il 10% della sua ampiezza
●
Esempio: abbiamo misurato la lunghezza di un corpo, ottenendo un
valore centrale xbest = 10 cm e una incertezza x =1 cm
si stima allora che l'incertezza sia nota con una indeterminazione di
circa 0,1 cm, ovvero sia compresa approssimativamente
tra 0,9 cm e 1,1 cm
Incertezze ed errori di misura
Incertezza di una misura
●
Poiché l'incertezza non è nota con precisione assoluta, nel comunicarla
non è corretto riportare tutte le cifre calcolate, ma occorre effettuare un
arrotondamento al massimo a 2 cifre significative
●
Una prassi spesso usata è: se la cifra meno significativa è
- maggiore o uguale a 5: si riporta una sola cifra significativa
- minore di 5: si riportano 2 cifre significative
●
Il valore centrale non deve mai essere riportato con un numero di cifre
superiore a quelle coperte dall’incertezza
●
Esempi
– x = (35 ± 7) cm (ok) x = (35,5 ± 7) cm (no!)
– x = (35,3 ± 3,2) cm (ok) x = (35,33 ± 3,25) cm (no!)
– x = (3570 ± 60) cm (ok) x = (3570 ± 60,1) cm (no!)
– x = (3571 ± 12) cm (ok) x = (3571,3 ± 12) cm (no!)
Incertezze ed errori di misura
Incertezza assoluta e relativa
●
La semiampiezza δx della banda d’incertezza viene chiamata
incertezza assoluta associata alla misura della grandezza
x=(x best ±δ x)u.m.
●
Il valore dell’incertezza assoluta è da valutare in rapporto alla entità
del valore più probabile
Esempio
- la misura di una lunghezza sia affetta da incertezza δx = 1 cm
- se il valore centrale della misura è xbest = 1 m, l’incertezza è circa
l’1% del valore centrale
- se il valore centrale della misura è xbest = 5 cm, l’incertezza è circa
il 20% del valore centrale
- se il valore centrale della misura è xbest = 1 km, l’incertezza è circa
lo 0,001% del valore centrale
Incertezze ed errori di misura
Incertezza assoluta e relativa
● Il rapporto εx tra l’incertezza assoluta δx e il valore centrale xbest
della misura prende il nome di incertezza relativa
●
La incertezza strumentale deve essere comunicata dal costruttore
●
Se non conosciamo l'incertezza strumentale possiamo usare come
sua stima (in difetto) la risoluzione dello strumento
Incertezze ed errori di misura
Incertezze di tipo A e B
●
E' una classificazione ufficiale definita nella norma UNI CEI 70098-3
Guida all'espressione dell'incertezza di misura
●
Non riguarda la natura delle fonti di incertezza; ma il metodo con cui
sono state stimate
●
Incertezze di tipo A: stimate con l'analisi statistica di una serie di
misurazioni
●
Incertezze di tipo B: stimate con mezzi diversi dall'analisi statistica,
ad esempio:
– incertezze strumentali fornite dal costruttore di uno strumento
– certificati di taratura
– risoluzione dello strumento
Incertezze ed errori di misura
Incertezza intrinseca
●
Quando ci apprestiamo a misurare una grandezza spesso siamo
portati a pensare
– che sia possibile definire un valore univoco ed esattamente
determinato della grandezza misuranda
(talvolta detto valore vero)
– che l'incertezza sia dovuta esclusivamente a fonti di incertezza
strumentali (limitazioni nella risoluzione degli strumenti, rumore,
etc..)
– che non esista un limite assoluto alla riduzione dell'incertezza con
cui la grandezza può essere misurata
●
Tuttavia queste affermazioni non corrispondono, in generale,
alla situazione reale
Incertezze ed errori di misura
Incertezza intrinseca
●
Anche se fosse possibile (ma non lo è) eliminare completamente le
altre fonti di incertezza, non sarebbe comunque possibile definire in
modo univoco un valore della grandezza misuranda
●
Esiste sempre una incertezza intrinseca nella definizione stessa di
ogni grandezza fisica, dovuta a diversi fattori, tra i quali
– imprecisioni del modello utilizzato per definire la grandezza
– indeterminazione intrinseca nel modello teorico che definisce la
grandezza
– incertezza nella definizione dell'unità di misura
Incertezze ed errori di misura
Incertezza intrinseca
●
Esempio: definizione della grandezza “larghezza di una stanza”
– le pareti della stanza non sono
perfettamente parallele l1
l 1≠l 2
l2
– le pareti della stanza non sono rettilinee
●
In molti casi l’entità dell'incertezza intrinseca è molto inferiore a
quella strumentale pertanto
- non è possibile evidenziarla con gli strumenti a disposizione
- può essere trascurata
- si riporta esclusivamente l’incertezza strumentale
Incertezze ed errori di misura
Errori e incertezze
●
In certi contesti per errore di misura si intende la differenza tra il
risultato di una misura e il cosiddetto “valore vero” della grandezza
●
L'utilizzo del concetto di “valore vero” presume che sia possibile
indicare un valore assolutamente corretto della grandezza in esame
●
Tuttavia, a causa della presenza inevitabile di una incertezza
intrinseca, il “valore vero” è sempre indeterminato
●
Di conseguenza gli errori di misura, definiti in questo modo, sono
indeterminati ed inconoscibili
Incertezze ed errori di misura
Errori e incertezze
●
In alcuni casi è possibile definire un valore vero convenzionale,
come la migliore stima della grandezza che è possibile ottenere
con i mezzi tecnici attuali
●
Allora il concetto di errore assume significato tramite il confronto tra
la misura effettuata con certi mezzi ed una effettuata con mezzi
ritenuti più affidabili
●
Talvolta il termine “errore” viene utilizzato per indicare
- una stima dello scarto che in media è prevedibile ottenere
ripetendo una misurazione della stessa grandezza
- come sinonimo del termine incertezza
si tratta di un uso improprio del termine, che sarebbe meglio evitare
Incertezze ed errori di misura
Domanda
Cos’è una grandezza d’influenza?
Fisica 1 - P. Mandracci
Caratteristiche di una misura
Compatibilità tra misure
●
Diciamo che due misure sono compatibili o congruenti se esiste una
sovrapposizione tra le bande di incertezza ad esse associate
– x1 e x2 sono misure compatibili
x 1 x 1 x 2− x 2
x1 x
x2
Sovrapposizione tra
le bande d'incertezza
– x3 e x4 sono misure incompatibili
x 1 x 1 x 2− x 2
x3
x
x4
Caratteristiche di una misura
Compatibilità tra misure
●
La compatibilità tra misure non gode della proprietà transitiva
– x1 è compatibile con x2
x1 x2 x
Sovrapposizione tra
– x2 è compatibile con x3 le bande d'incertezza
x2 x3 x
– x1 non è compatibile con x3 Separazione tra
le bande d'incertezza
x1 x
x3
Caratteristiche di una misura
Ripetibilità
● Diciamo che una misura è ripetibile se sono tra loro compatibili i
valori ottenuti da diverse misurazioni effettuate:
– con lo stesso metodo di misurazione
– dallo stesso operatore
– con lo stesso strumento di misurazione
– nello stesso luogo
– nelle stesse condizioni di utilizzazione
– entro un breve periodo di tempo
Caratteristiche di una misura
Riproducibilità
●
Diciamo che una misura è riproducibile se sono tra loro compatibili i
valori ottenuti da diverse misurazioni effettuate cambiando:
– il metodo di misurazione
– l'operatore
– lo strumento di misurazione
– il luogo di misurazione
– le condizioni di utilizzazione
– il momento in cui viene effettuata la misurazione
Caratteristiche di una misura
Ripetibilità e riproducibilità
●
Supponiamo di effettuare in laboratorio la misurazione della
accelerazione di gravità g, operando una serie di molte misure
ripetute del periodo di un pendolo
●
Se otteniamo una serie di misure poco disperse (con piccoli scarti)
– possiamo dire che la misura è ripetibile
– non abbiamo alcuna informazione sulla riproducibilità della misura
●
Per dire che la misura è riproducibile dovremmo ripeterla con altri
strumenti (es. un altro pendolo), in altri luoghi (altri laboratori di altre
università), da altri operatori, etc..
Caratteristiche di una misura
Precisione
●
Diciamo che una misura è precisa se è scarsamente influenzata
dalla presenza di grandezze d'influenza di tipo casuale
●
Ad esempio, se cerchiamo di misurare la lunghezza di una sbarra
mentre siamo su un vagone di treno sottoposto a forti vibrazioni,
difficilmente potremo ottenere una misura precisa
●
La precisione di una misura può essere messa in evidenza
attraverso la ripetizione della misurazione, nelle stesse condizioni
sperimentali
– le grandezze d'influenza casuali provocheranno spostamenti del
valore misurato in modo casuale
– la media dei valori misurati sarà una buona stima del misurando
Caratteristiche di una misura
Incertezza e misurazioni ripetute
●
Uno dei modi per ridurre l'incertezza da cui è affetta una misura a
causa delle grandezze d'influenza di tipo casuale è ripetere molte
volte l'operazione di misurazione
●
L'effetto delle grandezze di influenza di tipo casuale può essere
allora ridotto mediando tra loro i risultati di molte misure
●
In questo modo è anche possibile stimare l'incertezza dovuta
all'effetto delle grandezze d'influenza casuali, attraverso
un'analisi statistica della dispersione delle misure
●
Non è possibile in questo modo stimare l'incertezza dovuta alle
grandezze d'influenza di tipo sistematico
Caratteristiche di una misura
Precisione
●
La dispersione delle misure ripetute di una grandezza fisica è un
indice della precisione della misura
N. di misure
●
Ad esempio, se cerchiamo di misurare la temperatura di un corpo
utilizzando un termometro starato, la misura risulterà poco accurata
●
Per mettere in evidenza la presenza di grandezza di influenza di tipo
sistematico, è possibile effettuare la misura della stessa grandezza
– utilizzando diversi strumenti (basati su principi fisici diversi)
– da diversi operatori
●
Ripetere la misura nelle stesse condizioni sperimentali non è
sufficiente a garantire l'accuratezza della misura
Caratteristiche di una misura
Accuratezza
●
In alcuni casi è possibile stimare la accuratezza di una misura,
determinando lo scarto rispetto ad un campione di riferimento
considerato più affidabile:
– un campione primario del SI (casi molto rari)
– un campione secondario, (ad es. di un centro di taratura)
– una misura effettuata con mezzi tecnologici molto più affidabili
●
Non sempre è disponibile un campione di riferimento
●
E' importante condurre un’accurata analisi delle condizioni di misura,
per evidenziare la presenza di grandezze di influenza di tipo
sistematico
Caratteristiche di una misura
Domanda
Quando due misure sono compatibili tra loro?
A) No
B) Sì
C) Sì, ma solo per le incertezze di tipo A
D) Sì, ma solo per le incertezze di tipo B
Caratteristiche di una misura
Domanda
La compatibilità tra misure gode della proprietà transitiva?
A) No
B) Sì
C) Sì, ma solo per le incertezze di tipo A
D) Sì, ma solo per le incertezze di tipo B
Caratteristiche di una misura
Domanda
Quando una misura è detta ripetibile?
Fisica 1 - P. Mandracci
Espressione di una misura
Risultato di una misurazione
●
Vediamo ora come dobbiamo esprimere il risultato di una operazione di
misurazione di una grandezza X nei tre casi seguenti:
– misurazioni ripetute in numero elevato
– misurazioni ripetute in numero scarso
– misura singola
●
In ogni caso dovremo riportare sempre:
– la migliore stima della grandezza X, xbest
– l’incertezza associata alla misura di X, u(x)
– l’unità di misura, a meno che non sia una grandezza
adimensionale
√
N
1
s= ∑ (
N −1 i=1 i
x − x̄)
2
●
L’incertezza standard di tipo A associata alla misura di X è l’incertezza
con cui è stata determinata la stima di X, ossia la media delle xi.
Tale stima è data da s divisa per la radice quadrata del numero di misure N
ed è detta deviazione standard empirica della media
√
N
s 1
u(x)=s x̄ =
√N
=
N ( N −1)
∑ ( x i − x̄)
2
i=1
●
L’incertezza (di tipo B) può essere stimata in vari modi: molto spesso è
utilizzata la metà del massimo scarto tra le misure ottenute
max (x i )−min( x i )
u(x)=
2
anche in questo caso, se il valore ottenuto è minore dell’incertezza
strumentale, useremo quest’ultima
Espressione di una misura
Misurazione singola
●
Se la grandezza X è stata misurata una sola volta useremo il valore
misurato come migliore stima e l’incertezza strumentale come incertezza di
tipo B associata alla misura
●
E’ possibile che, ripetendo più volte la misurazione della grandezza X, si
ottenga sempre lo stesso valore
●
In tal caso, gli effetti delle grandezze d’influenza di tipo casuale producono
scarti inferiori alla risoluzione dello strumento e l’incertezza di tipo A
non può essere determinata
●
In questa situazione si riporterà come incertezza l’incertezza strumentale
Espressione di una misura
Conclusioni: stima dell’incertezza
●
Se il numero di misurazioni è elevato (indicativamente almeno 30)
utilizziamo la maggiore tra
- deviazione standard empirica della media
- incertezza strumentale (o, se questa non è nota, risoluzione)
u(x)=max (s x̄ ,u strum )
●
Se il numero di misurazioni è piccolo utilizziamo la maggiore tra
- semidifferenza tra il massimo e minimo dei valori misurati
- incertezza strumentale (o, se questa non è nota, risoluzione)
u( x)=max [
max (x i )−min(x i )
2
,u strum ]
●
Per una singola misurazione, utilizziamo l’incertezza strumentale
(o, se questa non è nota, la risoluzione)
u( x)=ustrum
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.0843 s; s=0.0256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.154 ± 0.026) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.1543 ± 0.0026) s
D) T = (2.154 ± 0.042) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 100 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.0843 s; s=0.0256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.154 ± 0.026) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.1543 ± 0.0026) s
D) T = (2.154 ± 0.042) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 5 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Espressione di una misura
Domanda
Abbiamo effettuato 5 misurazioni del tempo T impiegato da un pendolo a
compiere 2 oscillazioni, usando un cronometro avente risoluzione 0.01 s.
Abbiamo ottenuto come valore medio, massimo scarto e
deviazione standard empirica:
T̄ =2.1543 s ; Δ T =0.843 s; s=0.256 s
Come riportiamo il risultato della misurazione?
A) T = (2.15 ± 0.26) s
B) T = (2.15 ± 0.01) s
C) T = (2.154 ± 0.026) s
D) T = (2.15 ± 0.42) s
Introduzione alle operazioni di misurazione
Siti web
In italiano
●
Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM)
http://www.inrim.it
In inglese
●
National Institute of Standard and Technology (NIST)
http://www.nist.gov
– Guide for the Use of the International System of Units (SI)(SP 811)
http://physics.nist.gov/cuu/Units/index.html
– Guidelines for Evaluating and Expressing the Uncertainty (TN 1297)
http://physics.nist.gov/cuu/Uncertainty/index.html