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Seconda Universit

degli Studi di Napoli

Universit degli Studi


Suor Orsola Benincasa

Scuola di Specializzazione in Archeologia


Filippo Terrasi
Dipartimento di Scienze Ambientali
Seconda Universit di Napoli

Limportanza delle metodologie fisiche per larcheologia


Argomenti generali di fisica utili alla comprensione

Filippo Terrasi
Laboratorio CIRCE
Sito: www.sa.unina2.it; - ind. mail: filippo.terrasi@unina2.it
Link dip. scienze ambientali
Link personale
Link Professori di I fascia
Link i
Link CORSI
Fisica Applicata ai Beni Culturali Scuola di Specializzazione in
Archeologia
Files power point dei lucidi
Testo consigliato: Elementi di Archeometria, a cura di Martini,
Castellano e Sibilia, 2 edizione - Egea

Ruolo delle Scienze dure


per i Beni Culturali
In generale, le interazioni fra Scienze dure
e Beni Culturali hanno luogo in due fasi:
1) conoscenza e diagnosi
2) intervento sulle opere

Ruolo della Fisica per lArcheologia:


campi di interesse

datazioni
indagini di provenienza

indagini sulla composizione dei materiali

diagnosi dei problemi di conservazione e deterioramento

analisi delle condizioni microclimatiche di mantenimento

Ruolo della Fisica per lArcheologia:


caratteristiche
il grande vantaggio della quasi totalit delle tecniche
fisiche nella fase conoscitiva-diagnostica sta nella

non invasivit
(possibilit di rispondere al problema senza effettuare
prelievi o comunque danneggiare il reperto)

Ruolo della Fisica per lArcheologia:


output
conoscenze puntuali su un singolo reperto per chiarire
dubbi di attribuzione e cronologia e portare informazioni
sulla specifica tecnica impiegata dallautore
indagini pi generali per tendenze storiche, fonti di
approvvigionamento dei materiali, canali di scambio in
varie epoche, etc.

conoscenza dello stato di degrado delle opere


conoscenza del materiale su cui intervenire per
evitare incompatibilit e irreversibilit nella fase
di restauro

Fisica Nucleare
e Archeologia
datazioni di reperti di interesse

storico-archeologico
(metodo del 14C, termoluminescenza)

Fisica Nucleare
e Archeologia
ricostruzione dieta popolazioni antiche

(uso di isotopi stabili ed assorbimento


atomico)
analisi di materiali
(Ion Beam Analysis XRF, PIXE, PIGE, BS
Interazioni particelle - atomi)

Principi di Base
Teoria della Misura e Analisi Statistica dei dati

Misura di Grandezze Fisiche


Errori di misura sistematici e casuali
Valore medio e Deviazione Standard

Principi Fisici di Base

Metodo Scientifico
(G. Galilei)
Induzione:
a) ruolo fondamentale dellosservazione sperimentale nel
processo cognitivo
b) individuazione degli aspetti essenziali di un fenomeno
c) generalizzazione del comportamento dei sistemi fisici

formulazione di una legge fisica

Procedimento deduttivo
dalla formulazione di una legge fisica
previsioni su altri casi
soggette a verifica sperimentale
RUOLO IMPORTANTE DELLA
INCERTEZZA SPERIMENTALE

DEFINIZIONE OPERATIVA DI UNA


GRANDEZZA FISICA

valore numerico
unit di misura
incertezza sperimentale (errore):
a) errore di sensibilit ( o errore massimo)
b) errore sistematico
c) errore statistico

Definizione operativa di una grandezza e


teoria degli errori.
Grandezza fisica , tutto ci che pu essere determinato
quantitativamente, ovvero misurato .
* Unit campione , Unit di misura ; stabilita convenzionalmente ,
costante nel tempo e facilmente riproducibile. [Es: Metro campione
di platino-iridio , m .]
Definizione Operativa ; stabilire come si misurano e con quali
dispositivi le grandezze fisiche e metterle in relazione con altre
grandezze gi definite dette Unit campione.

Definizione operativa di una grandezza e


teoria degli errori.
Misura diretta: il confronto diretto di una grandezza
fisica con lunit campione , o una sua copia .
Misura indiretta: si ha quando non possibile effettuare
una misura diretta , si ricava il valore di una grandezza
fisica utilizzando opportune relazioni analitiche , leggi
geometriche e fisiche (ecc) tra la grandezza oggetto della
misura e altre grandezze di cui possibile ricavare una
misura diretta . [Es: area di una lamina quadrata = l x l , dei
quali possibile effettuare una misura diretta ]

Definizione operativa di una grandezza e


teoria degli errori.
Una caratteristica degli strumenti tarati la Sensibilitdefinita come il
valore minimo della grandezza che pu essere apprezzato con uno
strumento tarato , ovvero il valore che determina lo spostamento
dellindice di un intervallo : S0 = 1/a0 , dove S0 la sensibilit e a0 il
valore minimo della grandezza che pu essere apprezzato .
Errore di sensibilit , dovuto alla sensibilit dello strumento usato per le
misure .[Es: avendo uno strumento con sensibilit di 1 intervallo/cm ( cio
un metro sul quale sono segnati 1cm,2cm,3cmN cm) il risultato della
misura in generale compreso tra due valori ,quindi sar: X = ( x x ) =
x - x < X < x + x , x considerato errore di sensibilit].
Errore casuale o statistico , prodotto da molteplici cause non bene
individuabili che possono agire per eccesso o per difetto . [Es. errore di
parallasse ]
Errori sistematici , avvengono sempre nello stesso verso (eccesso o
difetto) e possono derivare da deficienze strumentali o metodi di misura
errati.

Definizione operativa di una grandezza e


teoria degli errori.
A seconda della sensibilit dello strumento utilizzato possiamo
riscontrare due casi:
Strumento a bassa sensibilit ; x x = P(x-x <X<x +x) =1 ;
dove la percentuale che X sia presente nellintervallo x x del
100% .
Strumento con elevata sensibilit; vengono messe in evidenza le
variazioni casuali .
Dopo una serie di misurazioni che hanno risultati diversi ,
il valore pi attendibile quello che si ricava
facendo la media aritmetica di tutte le misurazioni:
__
M = (x1 + x2 + x3 +xn )/ n = X

Definizione operativa di una grandezza e


teoria degli errori.
M = (x + x + x +x )/ n [media delle misurazioni x ]
1

Scarto , differenza tra singole misure e il valor medio ; (x M ) , il


valore medio degli scarti uguale a 0.
i

Scarto quadratico medio


______________________________________________
sx = [( x - M )2 + ( x - M )2 + (x - M )2 +(x - M)2 ]/ (n-1)
1

P (M - sx < x < M + sx ) 68% ; aumentando lintervallo M sx


anche il valore della P aumenta , cio aumenta la probabilit che x si
trovi allinterno dellintervallo. P (M - 2sx < x < M + 2sx ) 95%

Definizione operativa di una grandezza e


teoria degli errori.
Ripetendo pi volte le misurazioni si possono ottenere tante medie Mn , facendo la
media di queste si avr quello che definito come rappresentativa del valor vero
__
M1 + M2 + M3 +Mn / n = M
__
__
P ( M - M < M < M + M ) = 68%
*SM = scarto quadratico medio della media (errore standard) .
__
Teorema : Sx / n = M , ovvero uguale allerrore standard . Quindi basta fare una
sola serie di misurazioni.
Aumentando lintervallo M M aumenter la probabilit che X cada in esso .
P( M - M < X < M + M ) = 68%
P( M - 2M < X < M + 2M ) =95%
P( M - 3M < X < M + 3M ) =99%

Gli atomi
Ratomo = 10.000 Rnucleo
Mnucleo = 4000 Matomo
10-8 cm

sfere da un metro a
distanza di 100 chilometri !!
Il nucleo e composto da
Protoni e neutroni
interagenti tramite le forze nucleari

10-13 cm
Le energie in gioco sono decine di milioni di volte
piu elevate delle energie chimiche (elettroni)

Numero atomico Z (n di elettroni negativi) = n di protoni


positivi nel nucleo
Numero di neutroni N
Numero di massa A = Z + N
Masse atomiche misurate in a.m.u.
1 amu corrisponde a 1.66 10-27 kg
Equivalenza massa-energia: E = m c2 1 amu-> 1.5 10-10 J
Energia guadagnata da un elettrone in un campo elettrico
E = e V; e = 1.6 10-19 C; 1 amu -> 931.5 MeV
Me = 0.511 MeV

Peso molecolare la somma dei numeri di massa degli atomi


costituenti; es H2O: M=1+1+16=18; CO2: 12+32=44
Se abbiamo una massa m di una sostanza di peso molecolare M,
quale sar il numero di molecole?
n. di moli n = m/M dove la massa espressa in g
Legge di Avogadro: una mole di una sostanza contiene un
numero di molecole pari al numero di Avogadro NA=6*1023
Per un gas una mole occupa un volume di 22 l
Calcolare la massa di C contenuta in un litro di aria:
Volume di CO2: 4x10-4l -> n = 1.8 10-5 mol -> N= 1019;
N di atomi di C = 1019 ; N14 = 1.2 107 = 12 milioni
mC = 1.2 1020 amu = 2 10-4 g = 0.2 mg

Atomi e Isotopi
ISOTOPI: atomi dello stesso elemento, con uguale
numero di protoni ma con differente numero
di neutroni
12
13
14
C (98.9%)
C (1.1%)
C
6

protoni (z)
neutroni (n)
elettroni (z)

stabile

radioattivo

Fisica degli Isotopi: Premesse


Un atomo composto da nucleo (protoni e neutroni) ed elettroni

Le propriet chimiche di un elemento sono principalmente determinate


dal numero di elettroni (Z) (strutturazione in shell elettroniche) tavola
periodica degli elementi

In un atomo neutro il numero di protoni (P) uguale al numero di


elettroni (Z)
Importante il ruolo dei neutroni (N) con massa simile a quella del
protone, ma con carica nulla
A = numero di massa = P + N
Isotopo: un nuclide cha ha lo stesso numero di protoni ma diverso
numero di neutroni
A

ISOTOPI
1

H, 21H e 31H

14
16
206

82

12

N e 157N

O, 178O e 188O

Pb, 20782Pb, 20882Pb

C, 136C e 146C

Idrogeno

Deuterio

Isotopi stabili: qualche regola


Nellintervallo dei numeri atomici da 1 (H) a 83 (Bi) ci sono
nuclidi stabili di tutte le masse ad eccezione dei numero
atomici 5 ed 8 (numeri magici)

La stabilit del nucleo caratterizzata da alcune importanti


regole:
Regola di simmetria
se numero atomico piccolo P = N;
se numero atomico > 20 il rapporto N/Z >>1 (la repulsione
elettrostatica fra i protoni cresce con Z e quindi per mantenere la
stabilit del nucleo bisogna che intervengano un numero maggiore di
neutroni)
- Regola pari-dispari
i nuclidi stabili di numero atomico pari sono pi abbondanti dei
nuclidi stabili di numero atomico dispari

Tavola degli isotopi


Noti: 114 elementi
260 nuclidi stabili
Prodotti artificialmente
2600 nuclidi radioattivi

Naturalrarestableandradioactiveisotopesof
abundant(light)elements
StableIsotopes:

Techniques:

IsotopeRatioMassSpectrometry(IRMS)
Infraredlaserabsorptionspectrometry

Radioactiveisotopes:

Techniques:

Decaycounting
AccelaratorMassSpectrometry(AMS)

Fisica degli Isotopi: Premesse


Ruolo sempre pi importante in ricerche interdisciplinari e
applicate (ambientale, beni culturali, agro alimentare,
industriale, biomedico)
Metodi e tecniche di misura che si fondano sulla
grande selettivit dei processi di natura atomica o
nucleare
grande capacit di discriminazione dei metodi di
rilevazione e di analisi impiegati

Fisica degli Isotopi: Premesse

ISOTOPI STABILI E RADIOATTIVI

ISOTOPI STABILI RADIOGENICI (composti dal decadimento


radioattivo di un nuclide radioattivo) NON RADIOGENICI (formati
al momento della nucleosintesi e la loro abbondanza non funzione
del tempo ma ..attenzione !!)

E proprio la variazione della abbondanza relativa di questi nuclidi


stabili non radiogenici causata da alcuni processi fisici-chimicibiologici rende interessante lo studio degli isotopi.!!!....tale
variazione molto molto piccola..dobbiamo avere le strumentazioni
gisute per osservarla !!!

Leabbondanzedeglielementiedegliisotopinelsistema
solaresonoilrisultatodellanucleosintesistellare.

C98.89%

14

C1.11%

15

12
13

13

C
1.11
13
R 12
0,0112
C 98.89
15

15

N99.634%

H99.985%

N0.366%

H0.015%

H
0.015
R 1
0,00015
H 99.985

N
0.366
R 14
0,00367
N 99.634

ISOTOPI:
Definizioni e Nomenclatura
13

cs

13

C
R 12
C

Rc
Rc Rs
1000
1 1000
00
Rs
Rs
13C

12
C

13 R

campione
campione
13C
1 1000
1 1000
13 R

13C

standard

12

C standard

Isotopi: definizioni

In genere le misure di rapporti isotopici si esprimono rispetto a


standard di riferimento

Gli standard possono essere primari o secondari


Standard primario per C : PDB (Pee Dee Belemnite, la formazione Pee
Dee di calcare della South Carolina);
Standard primario per N : ARIA;
Standard primario per O e H : SMOW (standard mean ocean water)

Bisogna sempre riportare la misura rispetto allo standard primario

Rca Rca R sl ca sl sl st
ca sl sl st ca sl sl st

1
1 1

R st R sl R st 1000 1000
1000 1000 1000 2

Carbonio
12
C

Anidride carbonica
C16O16O

44

CO2

C16O17O
13 16 16
C O O

45

CO2

C16O18O
12 17 17
C O O
13 16 17
C O O

46

12
12

13

Ossigeno
16
O

17

18

12

45

46

CO2

45

CO2 13
17
R 44
R 2 R
CO2
46

CO2 18 17 13
R 44
R R R 1
CO2

Gli isotopi stabili


Se labbondanza degli isotopi in natura fosse invariabile (nel
tempo e nello spazio) il loro studio avrebbe applicazioni molto
limitate. Al contrario si verifica sperimentalmente che
labbondanza degli isotopi in natura variabile nel tempo e
nello spazio (da una matrice ad unaltra). Ma qual la causa di
questa variazione?

FRAZIONAMENTO ISOTOPICO: discriminazione


tra gli isotopi di un elemento a seguito dei processi di
traslocazione e di trasformazione dei composti
dellelemento da un comparto ambientale ad un altro.

A seguito dei processi che causano frazionamento, le matrici


ambientali godono della propriet di avere isotopi
caratteristici,
lo studio che
delle
differenze
rapporto
possono
essere nel
utilizzati
comeisotopico
segnali perdi
una
un dato
elemento
diversi comparti ambientali
grande
quantit
di studi.tra
Periesempio:

che scambiano composti dellelemento stesso, pu


portare alla determinazione dellentit del
frazionamento;
lo studio delle variazioni nel tempo della
composizione
isotopica
di
due
matrici,
caratterizzate da diversi isotopici e che danno
vita a scambi di materia, fornisce informazioni
circa lentit degli scambi di materia avvenuti tra le
due matrici.

Variazionidelleabbondanzeisotopichehannoluogo
perquasituttiiprocessifisici,chimiciebiologici:
isotopicomemarkers
6CO2+6H2O+

C6H12O6+6O2

13C=8

da13a28

CO2

12

CO2

CO2

13

CO2

13

12

12

Rubisco

13

Differenzeinabbondanzeisotopichetradifferentisostanze,o
differentifasidiunasostanzasonocaratteristichedellaloroorigine:
isotopicometraccianti
Atmospheric CO2 Pool

Less
Discrimination
Against 13C

More
Discrimination
Against 13C

13C ~ -8

C3-Trees

C4-Grasses
More 13C in
C4 Tissues

C
13

~ -13

~ -28

Less 13C in C3
Tissues

Il Frazionamento del 13C


Piante C3

Melo, pero, ciliegio,

vite,
Ecc...

da -30 a -23

/00

Piante CAM

Piante C4

Agave, ananas,
cactus.

Canna da
zucchero,
granoturco.

-18 a -12
13C (vs V-PDB)

/00

-10

/00

Esempio: Il Frazionamento del 18O

Determinazione della Paleodieta tramite


Analisi del Frazionamento Isotopico
Il seguente diagramma di dispersione, nel quale sono rappresentati i valori
dei 13C e dei 15N tipicamente misurati per le diverse specie animali (per
un sito mediterraneo), rappresenta la chiave di lettura comunemente
utilizzata per determinare il tipo di dieta seguito in tale ambito territoriale.

15
18

carnivori marini che


mangiano vertebrati

16

carnivori terrestri
che si cibano di
consumatori di
piante C4

carnivori marini che


mangiano invertebrati
carnivori terrestri
che si cibano di
consumatori di
piante C3

erbivori marini
erbivori terrestri che
mangiano pianteC4

erbivori terrestri che


mangiano piante C3

carnivori terrestri
che si cibano di
consumatori di
legumi

carnivori della barriera


corallina che si cibano
di invertebrati

12
10
8
6
4

erbivori terrestri che


mangiano legumi

13C
-25

14

0
-20

-15

-10

-5

Determinazione della Paleodieta:


Spettrometro di Massa

Lo strumento utilizzato per effettuare misure dellabbondanza relativa


degli isotopi di un elemento lo spettrometro di massa.

Allinterno dello spettrometro gli atomi (o le molecole) che costituiscono


il campione vengono ionizzati in maniera tale da poter far agire su di
essi campi elettrici e magnetici che fungono da separatori di ioni.
Successivamente, gli ioni vengono rilevati tramite un rivelatore e i
segnali elettrici da essi prodotti vengono elaborati e tradotti in un
segnale in uscita costituito da uno spettro di massa

AMBIENTE E DIETE DEL PASSATO E DEL PRESENTE: UNINDAGINE


BASATA SULLA MISURA DEL FRAZIONAMENTO ISOTOPICO

IRMS

EA + MS
consente
analisi
isotopica dei
campioni solidi

SECONDA
DEGLI
STUDI DI NAPOLI
METODOLOGIE
DI UNIVERSITA
INDAGINE DI
PALEODIETA
(IRMS E AAS)

Center for Isotopic Research on Cultural and Environmental heritage

AMBIENTE E DIETE DEL PASSATO E DEL PRESENTE: UNINDAGINE


BASATA SULLA MISURA DEL FRAZIONAMENTO ISOTOPICO

piante acquatiche

Caratterizzare
il sito

INDICAZIONI
PER LAUNIVERSITA
DIETA DALLEDEGLI
MISURE
DEI RAPPORTI
SECONDA
STUDI
DI NAPOLIISOTOPICI
DEL CARBONIO E DELLAZOTO E DAGLI ELEMENTI IN TRACCIA (Sr, Zn, Ca)

Center for Isotopic Research on Cultural and Environmental heritage

ISOTOPI RADIOATTIVI

a)

Il Radiumator: pompava aria


attraverso una sorgente di
Radio e la faceva
gorgogliare nellacqua da
bere

b)

Il Revigator (1912): un
pezzo di roccia radioattiva
veniva posto nel
distributore di acqua
potabile

c)

Compresse radioattive per


la cura del mal di testa e
considerate un potente
analgesico

RADIOATTIVITA AMBIENTALE
Un nucleo atomico un sistema quantistico costituito da Z
protoni e N neutroni (A=Z+N) interagenti con energia totale
negativa -> sistema legato
Lenergia di legame totale (Etot = U(<0) + K) equivalente alla
differenza tra la somma delle masse dei costituenti e la massa
del sistema B = mi-Mnuc = ZMp+NMn- Mnuc
1 a.m.u. (1/12 della massa del 12C) equivale a 932 MeV
In una reazione nucleare, se la massa dei costituenti finali
minore della massa dei reagenti, la differenza viene liberata
sotto forma di energia cinetica
Tutti i nuclei tendono ad uno stato di energia minima: se un
nucleo pu trasformarsi in un altro con uno stato finale di massa
pi piccola subisce un decadimento radioattivo accompagnato
dallemissione di radiazioni ionizzanti

Leggi del decadimento


Ciascun nucleo ha una probabilit di decadere nel tempo t
costante e indipendente dagli altri: p = t ( costante di
decadimento s-1)
Se al tempo t sono presenti N(t) nuclei, si pu calcolare la
probabilit che ne decadano n(<N): binomiale. Il valor medio di n
N p = Nt
La variazione di N (dN) uguale al numero di decadimenti:
dN/dt = - N(t); N(t) = N(t=0) exp(-t)
In media un nucleo vive un tempo = t N(t) dt / N(t) dt
= 1/ T1/2 = * ln2
Lattivit il numero di decadimenti per unit di tempo (Bq):
A(t) = N(t) = N(t=0) exp(-t) = A0 exp(-t)
Se i nuclei radioattivi vengono prodotti (p.e. da una reazione
nucleare) al tasso di R (s-1): dN/dt = - N(t) + R;
N(t) = (R/)[1- exp(-t)]

La legge del decadimento radioattivo

A t A0 e

A0e

t /

Si definisce
tempo di
dimezzamento
( 1/2) il tempo in
cui lattivit si
dimezza, cio
A( 1/2) = 0.5 A0
1/2 = 0.693

Unit di misura della radioattivit


1 Bequerel (Bq) = 1 decadimento al secondo.
Attivit di una sorgente: A(t)= Ao * e-t = N(t).
Attivit relativa allunit di massa o di volume, detta
attivit specifica espressa in Bq/kg o Bq/l

Un concetto importante
La vita media ha importanti conseguenze sulla
radioprotezione:
A parit di Attivit iniziale una sorgente a vita
media lunga emette radiazioni (ed quindi
potenzialmente pericolosa) per molto tempo.
Una sorgente a vita media breve si esaurisce
rapidamente ma concentra lemissione di
radiazione in un tempo breve con possibilit di
produrre danni rilevanti anche per esposizioni
limitate nel tempo.

RADIONUCLIDI IN NATURA
I radionuclidi prodotti al tempo della formazione del sistema
solare sono sopravvissuti fino a oggi solo le la loro vita media
dellordine dellet della terra (miliardi di anni): radionuclidi
primordiali
Radionuclidi a vita media pi breve sono prodotti
naturalmente per bombardamento dellatmosfera da parte dei
raggi cosmici e la loro abbondanza (quasi) allequilibrio:
radionuclidi cosmogenici
Radionuclidi a vita media breve (in misura minore anche lunga)
sono prodotti artificialmente per vari scopi (produzione di
energia, armamenti, controlli industriali, diagnostica e terapia
medica, etc): radionuclidi antropogenici

Decadimenti radioattivi
Z

A-4

Z-2 +

1
0

A-4

Z+1 +

1
0

1+
0+

Q
A

(Z-1)

Z-1 +

(Z+1)

(Z-2)

Alcuni casi tipici


ISOTOPO

Co

60

Cs

137

15

RAD.
EMESSA

1/2

elettroni e
gamma
elettroni

5.27 anni

elettroni e
gamma
elettroni e
gamma

30 anni

12.3 anni

123
secondi

La famiglia
radioattiva
dell238U

Le radiazioni ionizzanti
Ionizzare un atomo significa strappare uno o pi
elettroni dalla loro orbita intorno al nucleo: latomo
non pi neutro ma diventa carico positivamente
e si chiama ione. Il comportamento chimico dello
ione diverso da quello di un atomo neutro e
questo altera il materiale (ad es. una cellula) di cui
lo ione fa parte.
Ci sono modi diversi per ionizzare un atomo: in
tutti i casi si tratta di colpire latomo con un
proiettile, quello che cambia la natura del
proiettile (o, pi correttamente, della radiazione)

RADIAZIONI IONIZZANTI
Direttamente
ionizzanti
Indirettamente
ionizzanti

Interazioni della radiazione con la materia


Danno biologico (dose, dose efficace)
Schermatura (attenuazione)
Rivelazione (analisi qualitativa e quantitativa)

Particelle alfa ed altri ioni


Possono essere emessi
da sostanze radioattive
o dagli acceleratori per
radioterapia
Attraversando
un
materiale
seguono una traiettoria rettilinea
perdendo la loro energia cinetica
(e quindi ionizzando gli atomi) in
tutto il percorso. Quasi tutta
lenergia viene persa quando la
particella quasi ferma


Si pu quindi definire
uno
spessore
di
materiale
(range)
sufficiente a bloccare
tutte le particelle di
una data energia

Range (mm)

Questo tipo di radiazioni ha


ranges molto piccoli:
0,1

0,01

SONO MOLTO FACILI DA


SCHERMARE (in genere
bastano
pochi
mm
di
materiale)

Elettroni
Possono essere prodotti da sostanze radioattive, da
acceleratori ma anche da tubi per raggi x. Attraversando
un materiale perdono energia con una sequenza continua
di urti ma, poich sono molto leggeri (un protone pesa
circa 2000 volte pi di un elettrone) seguono una
traiettoria casuale e non possibile definire con
precisione un range come per le particelle cariche pi
pesanti. Inoltre gli elettroni irraggiano, cio producono x
e gamma

Circa 0,1 mm

Tubo a
raggi x

Anche in questo caso


comunque
gli
spessori di materiale
attraversati
sono
relativamente brevi:
elettroni
da circa
20
MeV
sono
assorbiti in circa 10
cm di acqua, le
particelle vengono
fermate in 1-2 cm
di acqua.

Dose Equivalente = DE = D x Q
e si misura in Sievert
1 Sv = 1 Joule per chilogrammo (Q non ha dimensioni)
Prima si usava, per misurare DE, il rem: 1 rem = 0.01 Sv.

Attenzione: per raggi X, raggi gamma ed elettroni Q=1


quindi DE=D: Dose e Dose Equivalente coincidono.
Invece Q maggiore di 1 per neutroni (Q= 5-20), protoni
(Q=5) e particelle alfa (Q=20)

Center for Isotopic Research on Cultural and Environmental


heritage

Le applicazione del
Carbonio 14 in Archeologia:
Datazione !!

Datazioni col metodo del

14

Decadimento radioattivo (del 14C)


C

14

_
14
N + e-+

[14C]t = [14C]0 e -t/


con tempo di dimezzamento T1/2= 5730 anni
e vita media del 14C pari a T1/2 / Ln (2)

Datazioni col metodo del


Sistema isolato_
14
C 14N + e-+

14

Produzione continua

1.E+09

N+n

14

14

C+ p

100000

150000

6.E+08

1.E+09

4.E+08

8.E+08
n di atomi

n di atomi

8.E+08

2.E+08

0.E+00
0

10000

20000

30000

40000

50000

6.E+08
4.E+08

t (anni)

n di decadim enti/giorno

2.E+08
4.E+02

0.E+00
3.E+02

50000

2.E+02

1.E+02

0.E+00
0

10000

20000

30000

40000

50000
t (anni)

T1/2

200000
t (anni)

Datazioni col metodo del

14

Il 12C stabile; il n di atomi di 12C rimane costante nel tempo


La produzione di 14C iniziata al tempo 0 ed cessata dopo 200.000
anni
1.5E+09

1.5E-12

12C

14C/12C

rapporto

n di atom i

14C

1.0E+09

1.0E-12

5.0E+08

5.0E-13

0.0E+00

0.0E+00

200000

0
t (anni)

Il n di atomi di 12C diviso per 1012


[14C]0 / [12C]0 =1.1810-12,

200000

t (anni)

Willard F. Libby

Nel 1947, lamericano Libby intuisce che lisotopo 14C si produce


in natura e che pu essere usato come cronometro naturale per
datare resti di organismi morti negli ultimi 60.000 anni.

Datazioni col metodo del

14

La collisione della radiazione


cosmica con latmosfera produce
neutroni ad alta energia
I neutroni urtando nuclei
di azoto formano piccole
quantit di carbonio 14C
n+14N p+14C
14

C e ossigeno si combinano
in 14CO2 radioattivo

Tutte le piante della nostra terra


assimilano CO2 normale e accanto
ad essa CO2 radioattivo

Lanimale mangia
Luomo mangia le piante che
gli animali e le contengono 14C
piante che
contengono 14C

Dopo la morte delluomo, dellanimale e della pianta il 14C decade con tempo di
dimezzamento di 5730 anni. Il rapporto tra 14C e 12C permette di trarre conclusioni
circa let della materia organica

C : principio della datazione

14

C : principio della datazione

14

Ipotesi: Ratm = R0 ( hp forte !!!!)


Misuro: Rm
Dalla

[14C]t = [14C]0 e -t/ ottengo

let di un reperto di origine organica


et convenzionale di radiocarbonio (Radiocarbon Age),

trC = ln([14C]0 / [14C]t)


per motivi storici, si assume convenzionalmente per la determinazione della
radiocarbon age - = 8033 y; inoltre, sempre convenzionalmente, si intende per
present lanno 1950

C : principio della datazione

14

Assunzioni schematiche (non necessariamente esatte):


Uniforme distribuzione spaziale del 14C in atmosfera.
Esatta conoscenza del tasso di decadimento del 14C.
Nel passato la concentrazione in atmosfera di
costante, uguale allattuale valore (!!!)

14

C stata

Ogni organismo finch vivente, ha una concentrazione


atomica 14C/(Ctotale) in equilibrio con quella atmosferica
attuale (uguale quindi a 1.18 10-12) (R0 = Ratm !!!)
Assenza di frazionamento isotopico !
Dallistante della morte di un organismo il sistema diviene
chiuso
Assenza di contaminazioni

Errore sulla radiocarbon age


Radiocarbon Age
trC = ln([14C]0 / [14C]t)
Errore sulla radiocarbon Age
| trC| = ln[14C]t = [14C]t/[14C]t
ad esempio, un errore di 0.3% nella misura della
concentrazione [14C]t ( (Rm) produce un errore assoluto di 25
anni (5 ) nella determinazione della radiocarbon age,
indipendentemente dal fatto che il reperto sia pi o meno
vecchio.

C : principio della datazione

14

La radiocarbon age
trC = ln([14C]0 / [14C]t)
non coincide con la migliore stima del tempo ad oggi passato dalla morte
dellorganismo cui apparteneva il reperto datato:

perch non lo sono le assunzioni schematiche fatte sopra (!!!).


Perci occorre applicare delle correzioni per passare dalla radiocarbon age
alla migliore stima effettiva della datazione: la calendarial age.
Attenzione: lerrore totale sulla data finale risentir anche delle incertezze
sulle correzioni da applicare per passare dallet di radiocarbonio t rC alla
data effettiva (et calendariale)

C : principio della datazione (1)

14

Assunzione
Nel passato la concentrazione in
atmosfera di 14C stata costante,
uguale allattuale valore.

Limiti sulle assunzioni fatte


Non possibile inoltre escludere che nel passato pi lontano
fenomeni naturali o antropici abbiano indotto variazioni della
[14C] in atmosfera:

variazione attivit solare

variazione del campo magnetico terrestre


effetto Suess

test nucleari in atmosfera

(prima del trattato di non proliferazione del 1963)

Produzione e ciclo del

14

Suess
effect
carbon
fossile

Produzione e ciclo del

14

bomb
carbon

C in atmosfera CO2 (bomb carbon)

14

Limiti sulle assunzioni fatte


Lipotesi di costanza nel passato della concentrazione
[14C] nei viventi, a un valore uguale a quello
convenzionale attuale, di 1.1810-12,

non corretta (!!!!!).

Occorre perci poter conoscere indipendentemente il


valore [14C]0 nel passato, con laccuratezza e il dettaglio
temporale migliori possibile

Ricalibrazione della et radiocarbonica alla et vera

Dendrocronologia
dalla misurazione della radiocarbon age degli
anelli di accrescimento di tronchi di alberi datati
in dendrocronologia si pu avere una curva di
calibrazione accurata fino a circa 104 anni fa

Misure su reperti datati storicamente, o


comunque in modo indipendente

Ricalibrazione della et radiocarbonica alla et vera

Ricalibrazione
dalla et
radiocarbonica
allet vera

Metodologia di rilevazione del 14C


DATAZIONE CON METODO DEL RADIOCARBONIO
CONVENZIONALE:
si contano i decadimenti !!!!!!
grande massa del campione (tipicamente decine di grammi)
tempi di misura + lunghi (giorni o settimane per campione)
DATAZIONE CON SPETTROMETRIA DI MASSA CON
ACCELERATORE (AMS):
si contano quanti 14C sono rimasti nel campione !!!!!
piccola massa del campione (tipicamente 1 5 milligrammi)
tempi di misura corti (meno di 1 ora per campione)
preparazione del campione (att.ne contaminazioni !!!)

Datazioni col metodo del

14

LA SPETTROMETRIA DI MASSA CON ACCELERATORE


Tecnica analitica che consente la misura dellabbondanza di
isotopi rari a livelli dellordine di 10 -15 rispetto ai corrispodenti
isotopi abbondanti;
Le differenze di massa relativa fra coppie isobariche (14C-14N,
14
C- 13CH, 12CH2) sono dellordine di 10-3, 10-4: ma anche se
questi contaminanti sono presenti in traccia nel campione, essi
saranno di molti ordini di grandezza pi abbondanti dellisotopo
raro.
Si usa una analisi dispersiva per ridurre il fondo di isobari ed
isotopi interferenti

Datazioni col metodo del

14

LA SPETTROMETRIA DI MASSA CON


ACCELERATORE

Preparazione del campione

Misure con Acceleratore

Datazioni col metodo del

LA PREPARAZIONE
DEL CAMPIONE
PER MISURE AMS

14

Scheletro Tomba 8055

Le fasi di preparazione del campione


Puliziameccanica
meccanica
Pulizia

Pretrattamento
Pretrattamento

Pretrattamentochimico
chimico
Pretrattamento
Pirolisi
Pirolisi

Combustione
Combustione

Grafitizzazione
Grafitizzazione

Pressatura
Pressatura

Materiali e quantit per il trattamento


Materiale

Quantit

Legno

20 - 30 mg

Carbone

1 - 10 mg

Osso

1-2g

Torba

5 - 30 mg

Paleosuolo

20 500 mg

Semi carbonizzati

Conchiglie

5 - 10 mg

20 - 50 mg

Datazioni col metodo del

LA MISURA CON
ACCELERATORE

14

IlsistemaAMSdiCaserta:larealt.....CIRCE

Caratteristiche:
Pelletron 3 MV SNICS 40 campioni
14
C/12C bkg 510-16
< 0.3% a 10-12
(circa 60000 anni)

C/12C

13

Altri isotopi:

< 0.2%
Be, 26Al, 127I, 236U

10

Applicazioni in archeometria e scienze dellambiente


14C: archeologia, studio del ciclo del carbonio (GC)
bomb spike: applicazioni forensi
10Be: inquinamento atmosferico
26Al: biomedicina
236U: controllo del traffico illegale di combustibile

AMS: Sorgente di ioni

Campione: la grafite bombardata con Cs+.


Sono prodotti ioni negativi (14C-, 14N-, 12CH2-, 13CH-).
14N- non stabile (fortunatamente).
Preaccelerazione E = 10 100 KV

AMS: Magnete di analisi

Magnete (o filtro) di analisi devia il fascio di ioni (ME/q2)


Gli ioni pi pesanti sono meno deviati di quelli pi leggeri
e quindi non passano per la slit di focalizzazione.

AMS: Acceleratore

Ioni sono accelerati a 2 MeV (Tandem).


Gli ioni molecolari si rompono, 14C- 14C3+.
14C3+ positiva riaccelerata
Gli ioni interferenti (es. 12CH2) sono portati in stati instabili

AMS: Separazione isotopica e rilevazione

13

14

C
Le slit di focalizzazione concentrano il fascio.
Il magnete di analisi separa gli ioni (ME/q2)
La corrente misurata correlata ai rapporti isotopici.
12

14

Matrice di
identificazione
degli ioni sul
rivelatore finale a
doppio anodo

14

13

200

[ channel ]

150

50

100
150
E RES [ channel ]

200

La preparazione dei campioni


Massa tipica del campione: 0.5-10 mg
Blank tipico: 49 ka eq: (.3 pMC)
Varie (papiri, gas
fossili, carbonati, ..)
6%
piante e torba
9%

Circa
300
campio
ni in 18
mesi

Osso
19%

Legno
13%

Carboni
28%

Blank
10%
Standard
15%

Aumento delle potenzialit del laboratorio


preparazioni di Caserta con linea multicampione
e accoppiamento con EA . - ->

Rete di laboratori di preparazione campioni


Throughput CIRCE: circa 3000
campioni/anno
Necessit di laboratori diffusi per
preparazione campioni
Potenzialit locali e rete nazionale
Coordinamento nazionale
Coinvolgimento imprese ->

Datazioni col metodo del

Il

RADIOCARBONIO

in

ARCHEOLOGIA

14

La datazione con AMS in archeologia


Il carbonio contenuto nel reperto proviene da processi biochimici di cui si data la
cessazione, in relazione al contesto archeologico (carbonio organico);
Il carbonio contenuto in materiali estranei contaminanti deve poter essere
separato chimicamente mediante trattamento, che pu introdurre contaminazioni (!);
Levento archeologico deve risalire a meno di 40-50.000 anni. La precisione
strumentale ottenibile al pi di 20-30 anni;
La piccola quantit di materiale necessaria per la datazione con AMS (1-7 mg in
alcuni casi e da 1000 a 10000 volte minore di quello necessario per il radiocarbonio
tradizionale) rende:
lanalisi praticamente non distruttiva;
una migliore selezione di cosa scegliere esattamente per la datazione;
possibile effettuare datazioni multiple di frazioni dello stesso oggetto o di
oggetti in relazione tra loro

Studio delleruzione delle pomici di Avellino


Scoperta di un villaggio del
Bronzo Antico in localit Croce
del Papa - Nola, interessato
dalleruzione delle Pomici di
Avellino, avvenuta circa 4000
anni fa ( denominata la vecchia
POMPEI) .
Il rinvenimento di un gruppo di
tombe in localit Monticello-San
Paolo Belsito, scoperto al di sotto
della medesima eruzione.

Leruzione delle
Pomici di Avellino
una tra le pi
importanti eruzioni
di tipo pliniano della
storia del SommaVesuvio che incise
profondamente sul
destino dei primitivi
insediamenti delle
comunit campane.
Gruppo interdisciplinare di ricerca per
caratterizzare limpatto di questa eruzione sul
territorio e le comunit che lo occupavano e i

Scopo dello studio


Interpretare cronologicamente
questo paleoambiente attraverso la
preparazione e la datazione
radiocarbonica di reperti di natura
organica (legno, carbone, osso)
rinvenuti nellarea interessata
dalleruzione.

Confermare la data delleruzione, di cui si posseggono


indicazioni da fonti archeologiche e da precedenti
datazioni.

Individuare il periodo della ripresa delle attivit


antropiche nelle aree colpite dalleruzione.

Caratterizzare cronologicamente la necropoli di


San Paolo Belsito.

Il villaggio del Bronzo Antico a Croce del Papa


La ripresa
delladi vita dopo leruzione
Impronta
spiga di
farro

Resti di capanne, in
ImprontaRossalocalit Masseria
di spiga di
Via Cimitile.

Dopo
un
primo
sottile
deposito di sabbia bianca,
larea viene coperta da un
forte spessore di pomici
grigie di caduta (1 m circa).

Mandorl
a

orzo

Seguono diversi depositi di caduta


di
cenere
fine
(5/7cm)
rimaneggiata
localmente
e
Reperti
ossei
e
carboni
provenienti
dallacqua piovana.

Capanna 4

da una fossa
Forno
relativa ad una unit abitativa e dalla paleosuperficie di
questa stessa capanna (S.Paolo Belsito) Scala
Silo

Ghianda
carbonizzata

Cesta

Blu

fase abitativa pi antica

Rosso

eruzione

Verde

ripresa

Marrone

Carbone Sg3 US27 sup. Palma


Camp.
Osso Capra Nola Croce del Papa
Carbone QQ AB /5 strut.5,Nola
Croce del Papa
Carbone U.S.132 Nola Croce del
Papa
Carbone ITG S8 US 28 Nola via
Cimitile
Carbone ITG S.8 U.S. 20 Nola via
Cimitile
Osso ITG S.7 Nola via Cimitile

Carbone US6 SPBS

Osso US 25 <SPBS

1000

1100

1200

1300

1400

1500

1600

CAL age (BC)

1700

1800

1900

2000

Conclusioni
Periodo probabile delleruzione 1782-1686 B.C
Risultati completamente in accordo, allinterno
degli errori sperimentali, con quelli ottenuti da
precedenti datazioni.

Tempi della
ripresa

220-390 anni S.Paolo Belsito


60-250 anni Masseria Rossa-Nola

Fase abitativa pi antica


Le et ottenute suggeriscono che non sia passato
un lungo arco di tempo tra questi insediamenti e
quelli successivi

La necropoli del Bronzo antico a S.Paolo Belsito


13 sepolture, databili archeologicamente ad una fase non terminale
del Bronzo Antico.

Scheletri di un bambino e di un adulto,


appartenenti alle tombe 7 e 8
rinvenute in localit Monticello.

Scheletro di donna deceduta durante leruzione


che ha permesso di datare precedentemente let
delleruzione.

Osso SP B T13
Osso SP B T12
Osso SP B T10
Osso SP B T9
Osso SP B T7
Osso SP B T6
Osso SP B T8
Osso SP B T5
Osso SP B T4
Osso SP B T3
Osso SP B T2
Osso SP B T1

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 2600 2800 3000
Cal age (BC)

Conclusioni
Dalla analisi dei dati si evince che tutti i campioni datati
risultano essere precedenti o al pi coevi con la data
presumibile di datazione delleruzione delle Pomici di Avellino.

Si riscontra un valore per la datazione del reperto denominato


tomba 7 e tomba 8 pi antico rispetto agli altri. Per tali
reperti, sono in corso indagini per la verifica di eventuali
contaminazioni subite dal reperto

E infine in corso una indagine dei diversi tessuti ossei dei


campioni in modo da evidenziare il tipo di dieta praticato ed
eventuali carenze fisiologiche derivanti da stress alimentari o di
natura infettiva.

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