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Calcolo vettoriale

Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Grandezze vettoriali
Spostamento di un corpo

In Fisica esistono grandezze che non possono essere rappresentate
solo mediante un numero ed una unità di misura

Il caso esemplare di tale tipo di grandezza è lo spostamento

Consideriamo un corpo che si trovi in un punto dello spazio A

Esso si può spostare da A in infiniti punti (es: B, B’, B’’,...) che si
trovano tutti alla stessa distanza da A

Tali punti formano una superficie sferica centrata in A

Lo spostamento S che subisce il corpo quando viene portato da A a B
non può quindi essere completamente identificato
conoscendo solo la distanza tra i due punti B B'''
⃗ S
A

B'
B''
Grandezze vettoriali
Spostamento di un corpo

Per identificare lo spostamento S del corpo da A a B dobbiamo
aggiungere due altre informazioni, oltre alla distanza:
- la direzione dello spostamento, identificata dalla retta che passa
per i punti A e B (ma anche per il punto B’, opposto a B)
- il verso dello spostamento, che identifica l’orientazione della retta:
ossia se lo spostamento va da A verso B o da A verso B’

Lo spostamento S è univocamente determinato soltanto se sono note
queste 3 informazioni:
- distanza
- direzione
- verso
B ⃗S B'''
A

B'
B''
Grandezze vettoriali
Vettore spostamento

Definiamo il vettore (libero) spostamento S come l’insieme di tutti gli
spostamenti che può subire un corpo caratterizzati da
- stessa direzione
- stesso verso
- stessa distanza

Il vettore spostamento non dipende dall’origine da cui parte il corpo

I segmenti orentati AB, CD, EF, rappresentano tutti lo stesso vettore
spostamento S
⃗S≝ AB=
¯ CD=¯ EF=...
¯

Possiamo considerare il vettore spostamento come un fascio di
segmenti orientati

F ⃗S D ⃗S B ⃗S
E C A
Grandezze vettoriali
Definizione di vettore (libero)

Lo spostamento costituisce il prototipo delle grandezze vettoriali

In generale un vettore libero (o semplicemente vettore) è definito, in
analogia allo spostamento, se sono note tre informazioni
- il modulo o intensità, che è un numero reale non negativo
- la direzione, che è identificata da un fascio di rette parallele
- il verso, che determina la direzione di percorrenza delle rette

Graficamente, rappresentiamo un vettore libero come una freccia, la cui
lunghezza è pari al modulo del vettore
- la “coda” della freccia è detta origine (es. A, C, E)
- la “punta” della freccia è detta estremo libero (es. B, D, F)
F ⃗v

La “freccia” (es. AB), anche se ha origine ed estremo libero
E
specifici, rappresenta l’insieme di tutti i segmenti orientati D
che condividono modulo, direzione e verso ⃗v
C
⃗v ≝ AB=CD=EF=... B ⃗v
A
Grandezze vettoriali
Definizione di vettore (libero)

Alcuni esempi di grandezze fisiche descritte tramite vettori liberi sono
- la velocità di un corpo che si muove nello spazio
- l’accelerazione di un corpo che si muove nello spazio

La velocità o l’accelerazione di un corpo ad un certo istante hanno
una intensità, una direzione ed un verso specifici

Tuttavia esse non sono caratteristiche associate ad un punto specifico
dello spazio, ma allo stato di moto del corpo
Grandezze vettoriali
Definizione di vettore (libero)

Un vettore può venire rappresentato tipograficamente in diversi modi:
- usare un carattere grassetto: v
- porre un tratto orizzontale sopra ( v ) o sotto ( v ) la lettera
- porre una freccia sopra la lettera:

In ambito fisico, il modulo di un vettore viene rappresentato ponendolo tra
due barre verticali, in modo analogo al valore assoluto di un numero reale

v=|⃗v|


In ambito matematico, viene più spesso rappresentato ponendolo tra
doppie barre e viene più spesso chiamato norma del vettore F ⃗v
E
v=‖⃗v‖ D ⃗v
C
B ⃗v
A
Grandezze vettoriali
Definizione di vettore (applicato)

Un vettore applicato (v, O) è definito come un vettore libero v associato ad
un punto O dello spazio, detto origine o punto di applicazione del vettore

L’origine O determina, all’interno del fascio di rette orientate che identifica
la direzione del vettore libero, una specifica retta, detta retta d’azione
(retta r1 in figura)

Nel caso di un vettore applicato, quindi, la freccia rappresenta un solo
segmento orientato e non è equivalente agli altri che condividono stesso
modulo direzione e verso

r1 r2 r3 r4 r5

⃗v
O
Grandezze vettoriali
Definizione di vettore (applicato)

Un tipico esempio di grandezza fisica descritta tramite vettore applicato
è la forza agente su di un corpo

La forza ha una intensità, una direzione ed un verso specifici

Essa è anche applicata in un punto specifico dello spazio
ad esempio la forza peso è applicata al baricentro del corpo

r1 r2 r3 r4 r5

⃗v
O
Grandezze vettoriali
Grandezze scalari e vettoriali

Una grandezza fisica descritta attraverso un numero ed una unità di
misura è detta grandezza scalare

Esistono grandezze scalari adimensionali, prive di unità di misura,
ad esempio perché definite come rapporto tra grandezze omogenee
(es: coefficiente d’attrito radente)

Una grandezza fisica descritta attraverso un vettore (libero o
applicato) ed una unità di misura è detta grandezza vettoriale

Esistono anche grandezze vettoriali adimensionali, ad esempio
perché il loro modulo è dato dal rapporto di grandezze omogenee
 tipico esempio sono i versori, di cui tratteremo più avanti
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori
- uguaglianza e opposizione
- somma e differenza
- prodotto scalare-vettore
- versori e scomposizione
- prodotto scalare (interno)
- proiezione ortogonale e scomposizione
- prodotto vettoriale (esterno)

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Operazioni tra vettori
Uguaglianza e opposizione tra vettori

Due vettori liberi a e b si dicono uguali tra loro se hanno:
- stesso modulo
- stessa direzione ⃗a ⃗b
- stesso verso

L’uguaglianza tra 2 vettori a e b si indica come ⃗a =⃗b

Due vettori liberi a e b si dicono opposti tra loro se hanno:
- stesso modulo
- stessa direzione ⃗a ⃗b
- verso opposto

L’opposizione tra 2 vettori a e b si indica come ⃗a =−⃗
b

Vettori uguali e vettori opposti devono necessariamente
rappresentare grandezze omogenee tra loro
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori
- uguaglianza e opposizione
- somma e differenza
- prodotto scalare-vettore
- versori e scomposizione
- prodotto scalare (interno)
- proiezione ortogonale e scomposizione
- prodotto vettoriale (esterno)

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Operazioni tra vettori
Somma tra vettori

La somma tra due vettori può essere definita usando gli spostamenti:
- un corpo percorre uno spostamento da A a B, descritto dal vettore a C
- poi percorre uno spostamento da B a C, descritto dal vettore b
⃗b

b⃗
- il risultato finale è lo spostamento da A a C,

⃗a +
descritto dal vettore c

⃗c =
B
⃗c =⃗a + ⃗b
⃗a
A

Il procedimento può essere esteso a più di 2 spostamenti D ⃗c C

d=⃗a + ⃗
b+⃗c

⃗c
⃗b

+ b⃗+

Il vettore somma (o risultante) di più vettori si ottiene quindi B

d⃗= ⃗a
mettendo in successione i vettori da sommare, ponendo ⃗a
la “coda” di ciascuno di essi sulla “punta” del precedente A


La somma tra vettori ha senso solo se rappresentano
grandezze omogenee tra loro, ossia espresse con le stesse unità di misura
Operazioni tra vettori
Somma tra vettori

b⃗ |b⃗|

Il modulo della somma di due vettori

⃗a + |⃗a|+
- in generale non è uguale alla somma dei moduli ⃗b

|<
+ b⃗
- non può mai essere maggiore di essa

|⃗a
|⃗a + ⃗b|≤|⃗a|+|⃗b| ⃗a

l’uguaglianza si verifica solo se i vettori hanno +|⃗b|


- stessa direzione ⃗ |= |⃗a|
|⃗a + b

- stesso verso ⃗a + b
⃗b

La somma tra due vettori gode delle seguenti proprietà ⃗a

- commutativa ⃗a + ⃗
b=⃗b+⃗a
- associativa ⃗a +( ⃗b+⃗c )=(⃗a + ⃗
b)+⃗c
Operazioni tra vettori
Domanda
Se a e b sono due vettori e c è la loro somma, quale di queste
relazioni tra vale tra i loro moduli a, b, c?

A) c=a+b
B) c≤a+b
C) c≥a+b
D) c2=a2+b2
Operazioni tra vettori
Domanda
Se a e b sono due vettori e c è la loro somma, quale di queste
relazioni tra vale tra i loro moduli a, b, c?

A) c=a+b
B) c≤a+b
C) c≥a+b
D) c2=a2+b2
Operazioni tra vettori
Differenza tra vettori

La differenza tra due vettori a e b può essere definita come la somma tra il
vettore a e l’opposto del vettore b
⃗b

⃗a −⃗b≝⃗a +(−⃗b) −⃗
b
⃗a
⃗c = ⃗a − ⃗
b


La differenza tra due vettori uguali fornisce il vettore nullo che possiede le
seguenti proprietà:
- modulo pari a zero
- direzione indefinita
- verso indefinito ⃗a

⃗a −⃗a ≝⃗0 a
−⃗
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori
- uguaglianza e opposizione
- somma e differenza
- prodotto scalare-vettore
- versori e scomposizione
- prodotto scalare (interno)
- proiezione ortogonale e scomposizione
- prodotto vettoriale (esterno)

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Operazioni tra vettori
Prodotto tra scalare e vettore

Data una grandezza scalare λ ed un vettore v, il prodotto a tra λ e v è
definito come
⃗a ≝λ ⃗v

Se λ=0, allora a è il vettore nullo, qualunque sia v 0 ⃗v =⃗0 ∀ ⃗v

Se λ≠0, allora a è un vettore avente queste caratteristiche
- modulo pari al prodotto tra valore assoluto di λ e modulo di v |λ ⃗v|=|λ||⃗v|
- stessa direzione di v
- se λ>0 stesso verso di v ; se λ<0 verso opposto a v

Proprietà notevoli ⃗v

λ (μ ⃗v )=μ(λ ⃗v )=(μ λ)⃗v |λ|>1


⃗a =λ ⃗v (λ<0) ⃗a =λ ⃗v (λ>0)
(λ+μ)⃗v =λ ⃗v +μ ⃗v
λ (⃗a + ⃗b)=λ ⃗a +λ ⃗
b |λ|<1
⃗a =λ ⃗v (λ<0) ⃗a =λ ⃗v (λ>0)
λ ⃗v =⃗0 ⇒ λ=0 oppure ⃗v =⃗0
Operazioni tra vettori
Quoziente tra vettore e scalare

Dato un vettore v ed una grandezza scalare λ non nulla il quoziente
tra v e λ è definito come il prodotto tra l’inverso di λ e il vettore v
⃗v 1
λ λ
≝( )⃗v ; λ≠0


Espressioni miste, contenenti soltanto operazioni di
- somma e differenza tra vettori,
- prodotto e quoziente tra vettore e scalare
possono essere combinate tra loro usando le regole dell’algebra ordinaria

⃗a + λ ⃗
b=⃗c ⃗b= ⃗c −⃗a
λ
⃗a ⃗
α +β b=γ ⃗c ⃗a =α( γ ⃗c −β ⃗b)
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori
- uguaglianza e opposizione
- somma e differenza
- prodotto scalare-vettore
- versori e scomposizione
- prodotto scalare (interno)
- proiezione ortogonale e scomposizione
- prodotto vettoriale (esterno)

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Operazioni tra vettori
Versori

Il versore associato ad un vettore v (diverso dal vettore nullo) è definito
come il quoziente tra il vettore v ed il suo modulo

Esso viene rappresentato tipograficamente in uno di questi modi:
- sovrapponendo alla lettera un accento acuto: v^
- usando la lettera u con pedice la lettera del vettore: uv

Un vettore non nullo può sempre essere
espresso come il prodotto tra ⃗v
il suo modulo ed il versore associato v^ ≝ ⃗v =|⃗v| v^
|⃗v|

Il versore associato ad un vettore v quindi
- contiene solo le informazioni relative alla direzione ed al verso di v
- è sempre adimensionale per definizione

ATTENZIONE: un vettore avente modulo unitario, espresso in una certa
unità di misura non è un versore; infatti non è adimensionale.
Es: v = (1 m s-1) uv non è un versore
Operazioni tra vettori
Versori

È possibile definire un versore anche senza partire da un vettore

Possiamo infatti introdurre un versore per definire una direzione
ed un verso nello spazio

In tal caso, dal punto di vista geometrico, il versore u è equivalente ad un
fascio di rette orientate

Il versore u in figura
- è equivalente al fascio di rette r1, r2, …
- definisce una direzione ed un verso nello spazio
- è privo di dimensioni fisiche (come ogni versore)

r5 u^
r3 r4
r1 r2
Operazioni tra vettori
Versori

Dato un vettore v ed un versore u che siano tra loro paralleli, è sempre
possibile esprimere v nella forma
⃗v =v u u^
● La quantità vu è detta parte scalare del vettore v rispetto al versore u
- il suo valore assoluto è pari al modulo di v: |vu|=|v|
- ha segno positivo se v ed u hanno lo stesso verso
(in questo caso coincide con il modulo di v)
- ha segno negativo se v ed u hanno versi opposti

Non va confusa con il modulo di v, che è sempre positivo
⃗v ⃗v

u^ u^
Parte scalare positiva Parte scalare negativa
⃗v =v u u^ ; v u =|⃗v|>0 ⃗v =v u u^ ; v u =−|⃗v|<0
Operazioni tra vettori
Domanda
Un vettore ha modulo pari a 1 m e direzione e verso definiti: è un
versore?

A) Sì, perché ha modulo unitario


B) No, perché non è adimensionale
C) No perché ha modulo maggiore di zero
D) No, perché ha direzione definita
Operazioni tra vettori
Domanda
Un vettore ha modulo pari a 1 m e direzione e verso definiti: è un
versore?

A) Sì, perché ha modulo unitario


B) No, perché non è adimensionale
C) No perché ha modulo maggiore di zero
D) No, perché ha direzione definita
Operazioni tra vettori
Scomposizione di un vettore nel piano
● Siano dati due versori u1 e u2, non paralleli tra loro
● Tra i due fasci di rette orientate rappresentati da u1 e u2, scegliamo due
rette r1 ed r2 che si intersecano, identificando un piano
● Consideriamo un vettore v complanare a r1 ed r2

Possiamo sempre esprimere v nella forma ⃗
v =⃗v 1 + ⃗v 2=v 1 u^ 1 + v 2 u^ 2

- i vettori v1 e v2 sono i vettori componenti di v rispetto a u1 e u2


- le grandezze scalari v1 e v2 sono le componenti di v rispetto a u1 e u2

v 1 >0 r2 v 1 <0 r2
u^ 2 u^ 2
v 2 >0 ⃗v =⃗v 1 +⃗v 2 v 2 >0
⃗v ⃗v 1=v 1 u^ 1
⃗v 2 ⃗v
r1 ⃗v 2 =v 2 u^ 2 ⃗v 2 r1
⃗v 1 ⃗v 1
u^ 1 u^ 1
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori
- uguaglianza e opposizione
- somma e differenza
- prodotto scalare-vettore
- versori e scomposizione
- prodotto scalare (interno)
- proiezione ortogonale e scomposizione
- prodotto vettoriale (esterno)

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Operazioni tra vettori
Prodotto scalare (o interno) tra vettori

Il prodotto scalare tra due vettori a e b fornisce come risultato una
grandezza scalare, data dal prodotto tra i moduli dei due vettori,
moltiplicato per il coseno dell’angolo compreso tra essi

Tipograficamente l’operazione si rappresenta tramite un punto
(o circoletto pieno) tra i due vettori: c = a ∙ b

⃗a⋅⃗b≝|⃗a||⃗
b|cos θ

A seconda dell’angolo compreso, il risultato è nullo, positivo o negativo
θ=π/2 ⇒ ⃗a⋅⃗
b=0
θ∈[ 0 , π /2[ ⇒ ⃗a⋅⃗b>0
θ∈] π/2, π ] ⇒ ⃗a⋅⃗b<0

⃗b θ ⃗b ⃗b θ
θ
⃗a ⃗a ⃗a
⃗a⋅⃗
b=0 ⃗a⋅⃗
b >0 ⃗a⋅⃗
b <0
Operazioni tra vettori
Prodotto scalare (o interno) tra vettori

Le dimensioni del prodotto scalare tra due vettori a e b sono date dal
prodotto tra le dimensioni dei 2 vettori
[⃗a⋅⃗b] = [|⃗a|] [|⃗b|]

Il modulo di un vettore può essere espresso usando il prodotto scalare
|⃗v|2=⃗v⋅⃗v ⇒ |⃗v|= √ ⃗v⋅⃗v


Il prodotto scalare tra due versori
- è pari al coseno dell’angolo tra loro compreso
- è adimensionale (ovviamente)

u^ 2 θ u^ 2 θ
θ u^ 2

u^ 1 u^ 1 u^ 1
u^ 1⋅u^ 2 =cos θ=0 u^ 1⋅u^ 2 =cos θ>0 u^ 1⋅u^ 2 =cosθ<0
Operazioni tra vettori
Prodotto scalare (o interno) tra vettori

Il prodotto scalare tra un vettore v ed un versore u è pari al
modulo di v moltiplicato per il coseno dell’angolo θ compreso tra v ed u
- è nullo se θ=π/2
- ha segno positivo se θ<π/2
- ha segno negativo se θ>π/2

Ha le stesse dimensioni del vettore v, poiché u è adimensionale
[⃗v⋅u]
^ = [|⃗v|]

⃗v θ ⃗v θ
θ ⃗v
u^ u^ u^
⃗v⋅u=
^ |⃗v|cos θ=0 ⃗v⋅u=
^ |⃗v|cos θ>0 ⃗v⋅u=
^ |⃗v|cos θ<0
Operazioni tra vettori
Prodotto scalare (o interno) tra vettori

Proprietà notevoli del prodotto scalare

- commutativa ⃗a⋅⃗b= ⃗
b⋅⃗a

- distributiva (rispetto alla somma) ⃗a⋅( ⃗b+⃗c )=⃗a⋅⃗b+⃗a⋅⃗c

- prodotto scalare-vettore ⃗a⋅(λ ⃗b)=λ ⃗a⋅⃗b


Esempi di grandezze fisiche definite attraverso il prodotto scalare:
- lavoro di una forza lungo uno spostamento
Operazioni tra vettori
Prodotto scalare (o interno) tra vettori

L’operazione inversa del prodotto scalare non è definita

Dati un vettore v ed uno scalare λ esistono infiniti vettori x tali per cui
il prodotto scalare tra v ed x sia pari a λ

⃗x 4
⃗x 3
⃗v⋅⃗x =λ ⇒ |⃗v||⃗x //|=|⃗v||⃗x i|cos θi=λ
⃗x 2
⃗x 1
θ1
⃗x // u^ v
⃗v
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori
- uguaglianza e opposizione
- somma e differenza
- prodotto scalare-vettore
- versori e scomposizione
- prodotto scalare (interno)
- proiezione ortogonale e scomposizione
- prodotto vettoriale (esterno)

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Operazioni tra vettori
Proiezione ortogonale
● Siano dati un vettore v e una retta orientata r, rappresentata dal versore ur
- θr sia l’angolo compreso tra le direzioni di v e di ur
● Costruiamo il vettore v// = OP nel seguente modo
- prendiamo le rette ro ed rp ortogonali ad r e passanti rispettivamente per
l’origine e per l’estremo libero di v
- consideriamo come origine ed estremo libero di v// i punti O e P
dove le rette ro ed rp intersecano la retta r
● La proiezione ortogonale vr di v lungo r è definita come la parte scalare
del vettore v// rispetto a ur
⃗v // ≝v r u^ r
ro ⃗v rp rp ⃗v θr
θr
u^ r ro u^ r
O ⃗v // P r P ⃗v // O r
Operazioni tra vettori
Proiezione ortogonale

La proiezione ortogonale di v lungo r è quindi data dal prodotto scalare
tra il vettore v ed il versore ur

v r =⃗v⋅^u r v r =|⃗v|cos θ r
● La proiezione ortogonale vr di v lungo ur è quindi
- positiva se θr < π/2
- negativa se θr > π/2
- nulla se θr = π/2

v r =|⃗v|cos θ r >0 v r =|⃗v|cos θ r <0


ro ⃗v rp rp ⃗v θr
θr
u^ r ro u^ r
O ⃗v // P r P ⃗v // O r
Operazioni tra vettori
Proiezione ortogonale

L’operazione inversa della proiezione ortogonale non è definita
● Dati un versore ur ed uno scalare λ esistono infiniti vettori v tali per cui
la proiezione ortogonale di v lungo ur sia pari a λ

⃗v
⃗v // =λ u^ r

r u^ r
⃗v //
Operazioni tra vettori
Scomposizione lungo assi ortogonali
● Consideriamo due rette orientate r1 ed r2 complanari ed ortogonali tra loro
● Siano u1 ed u2 i versori associati alle due rette
● Sia v un vettore giacente sul piano delle rette r1 ed r2

Il vettore v può sempre essere espresso come somma di due
vettori componenti v1 e v2 parelleli rispettivamente ad u1 ed u2
⃗v =⃗v 1 + ⃗v 2=v 1 u^ 1 + v 2 u^ 2

● Le componenti di v rispetto a u1 ed u2 sono


r2 u^ 2
v 1=⃗v⋅^u1=|⃗v|cos θ1
v 2=⃗v⋅u^ 2 =|⃗v|cos θ2 u^ 1

θ2 ⃗v
⃗v 2
θ1 r1
⃗v 1
Operazioni tra vettori
Domanda
In quale di questi casi il prodotto scalare tra due vettori è nullo?

A) Quando sono paralleli


B) Quando sono antiparalleli
C) Quando sono ortogonali
D) Quando l’angolo compreso è pari a 45°
Operazioni tra vettori
Domanda
In quale di questi casi il prodotto scalare tra due vettori è nullo?

A) Quando sono paralleli


B) Quando sono antiparalleli
C) Quando sono ortogonali
D) Quando l’angolo compreso è pari a 45°
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Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori
- uguaglianza e opposizione
- somma e differenza
- prodotto scalare-vettore
- versori e scomposizione
- prodotto scalare (interno)
- proiezione ortogonale e scomposizione
- prodotto vettoriale (esterno)

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Operazioni tra vettori
Prodotto vettoriale (esterno)

Dati due vettori a e b il loro prodotto vettoriale o esterno è un vettore c
avente queste proprietà
- modulo pari al prodotto tra i moduli di a e b e il seno dell’angolo θ
compreso tra essi, preso in valore assoluto
|⃗c|=|⃗a||⃗b||sin θ|
- direzione ortogonale al piano che contiene a e b, posti con origine comune
- verso tale che i tre vettori a,b,c formino una terna destrorsa
⃗a ∧⃗b=⃗c

Se immaginiamo di porre i tre vettori sulle dita della mano destra
- a è sul pollice ⃗b
- b è sull’indice θ
- c è sul medio ⃗c
⃗a

Se osserviamo il piano dove giacciono a e b in modo
che la punta di c sia diretta verso di noi,
per spostare a su b dobbiamo effettuare una rotazione in senso antiorario
Operazioni tra vettori
Prodotto vettoriale (esterno)

Casi notevoli di prodotto vettoriale

- vettori paralleli ⃗a // ⃗b ⇒ ⃗a ∧⃗
b=⃗
0
⃗b
- vettori uguali ⃗a ∧⃗a =⃗0 θ
⃗c
- vettori opposti ⃗a ∧(−⃗a )=⃗
0 ⃗a
|⃗c|=|⃗a||⃗b||sin θ|
- vettori ortogonali ⃗a ⊥ ⃗
b ⇒ |⃗a ∧⃗
b|=|⃗a||⃗b|


Proprietà notevoli

- anticommutativa ⃗a ∧⃗b=− ⃗b∧⃗a

- distributiva (rispetto alla somma) ⃗a ∧( ⃗b+⃗c )=⃗a ∧⃗b+⃗


a ∧⃗c

- prodotto scalare-vettore ⃗a ∧(λ ⃗b)=λ (⃗a ∧⃗b)


Operazioni tra vettori
Prodotto vettoriale (esterno)

Possiamo dare un’interpretazione geometrica del prodotto esterno
tra due vettori a e b

Poniamo i due vettori su un piano, in modo che condividano la stessa
origine O

Prendiamo il segmento AP, parallelo ad a, di lunghezza pari a |a|
e con origine in A

Prendiamo il segmento BP, parallelo a b, di lunghezza pari a |b|
e con origine in B

I due vettori a e b e i segmenti AP e BP A P
delimitano un parallelogramma, la cui ⃗b
area S è pari al modulo del prodotto S
θ
vettoriale tra a e b O B
⃗a
S=|⃗a ∧⃗b|=|⃗a||⃗b||sin θ|
Operazioni tra vettori
Pseudovettori

Nella definizione del prodotto vettoriale
⃗a ∧⃗b=⃗c
il verso del vettore c è conseguenza di una scelta convenzionale,
legata all’orientazione dello spazio

Se avessimo richiesto che la terna a, b, c fosse sinistrorsa (regola della
mano sinistra invece che destra), il verso di c sarebbe stato opposto

Un vettore viene chiamato pseudovettore o vettore assiale se il suo verso
- non dipende da proprietà intrinseca della grandezza che rappresenta
- ma dipende da una scelta convenzionale

Un vettore non assiale viene anche detto polare

Esempi:
- forza: vettore polare (il verso dipende da proprietà della forza)
- momento di una forza: vettore assiale (il verso è convenzionale)
Operazioni tra vettori
Prodotto vettoriale triplo

Dati 3 vettori a, b, c, il loro prodotto vettoriale triplo è dato dall’espressione

d≝⃗a ∧( ⃗
b∧⃗c )
- il prodotto vettoriale b ^ c è un vettore avente direzione ortogonale
al piano su cui giacciono b e c
- il vettore d è ortogonale sia ad a che a b ^ c, pertanto giace sullo stesso
piano in cui si trovano b e c

Per il prodotto triplo vale la relazione
⃗a ∧( ⃗
b∧⃗c )=(⃗c⋅⃗a ) ⃗b−(⃗a⋅⃗b)⃗c

Grazie alle proprietà del prodotto vettoriale, valgono anche le relazioni
⃗a ∧( ⃗
b∧⃗c )=−( ⃗b∧⃗c )∧⃗
a =−⃗a ∧(⃗c ∧ ⃗
b)
Operazioni tra vettori
Prodotto misto

Dati 3 vettori a, b, c, il loro prodotto misto è uno scalare, dato da
a⋅( ⃗
λ≝⃗ b∧⃗c )

Dalle proprietà dei prodotti interno ed esterno abbiamo le relazioni
⃗a⋅( ⃗b∧⃗c )=( ⃗
b∧⃗c )⋅⃗a =−⃗a⋅(⃗c ∧⃗b)

Per il prodotto triplo vale la proprietà ciclica

⃗a⋅( ⃗b∧⃗c )=⃗b⋅(⃗c ∧⃗a )=⃗c⋅(⃗a ∧⃗


b)

Se i tre vettori a, b, c non sono complanari,
delimitano un trapezio, di cui |λ| è il volume

⃗b
⃗c

a ∧⃗b)|
V =|⃗c⋅(⃗
⃗a
Operazioni tra vettori
Pseudoscalari

Nel prodotto misto a⋅( ⃗
λ≝⃗ b∧⃗c )
il segno dello scalare λ è conseguenza del verso di b^c, ossia di una scelta
convenzionale, legata all’orientazione dello spazio

Se avessimo richiesto che la terna a, b, c fosse sinistrorsa, il verso di b^c e
quindi il segno di λ, sarebbero stati opposti

Uno scalare viene chiamato pseudoscalare se il suo segno
- non dipende da proprietà intrinseca della grandezza che rappresenta
- ma dipende da una scelta convenzionale
Operazioni tra vettori
Domanda
In quale di questi casi il prodotto vettoriale tra due vettori è nullo?

A) Quando sono paralleli o antiparalleli


B) Quando sono paralleli, ma non se antiparalleli
C) Quando sono ortogonali
D) Quando l’angolo compreso è pari a 45°
Operazioni tra vettori
Domanda
In quale di questi casi il prodotto vettoriale tra due vettori è nullo?

A) Quando sono paralleli o antiparalleli


B) Quando sono paralleli, ma non se antiparalleli
C) Quando sono ortogonali
D) Quando l’angolo compreso è pari a 45°
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Rappresentazione cartesiana ortogonale
Assi cartesiani

Chiamiamo asse una retta orientata r sulla quale è stato definito un punto
specifico O detto origine

Consideriamo 3 assi ortogonali tra loro che si intersechino nei punti di
origine e abbiano versi divergenti

I versori associati ai tre assi formano una terna cartesiana ortogonale
^i → asse x ; ^j → asse y ; k^ → asse z
z
che gode delle proprietà seguenti k^
^j
^i⋅^j= ^j⋅k=^ ^i⋅k^ =0 (condizione di ortogonalità)
^i
^i ∧ ^j= k^ ^j∧ ^i=− k^
^j∧k^ = ^i k^ ∧ ^j=− ^i y
k^ ∧ ^i = ^j ^
^i∧ k=− ^j

x
Rappresentazione cartesiana ortogonale
Assi cartesiani

Un qualsiasi vettore v può sempre essere espresso nella forma
⃗v =⃗v x +⃗v y +⃗v z =v x ^i + v y ^j+v z k^
● v xy =⃗v x + ⃗v y
Possiamo anche definire il vettore vxy come ⃗
e quindi esprimere v nella forma
⃗v =⃗v xy + ⃗v z
● vx, vy, vz sono i vettori componenti di v rispetto a i, j, k z
● vx, vy, vz sono le componenti di v rispetto a i, j, k k^
^j
^i
⃗v z
⃗v y y
⃗v x
⃗v xy
x
Rappresentazione cartesiana ortogonale
Assi cartesiani
● Le componenti vx, vy, vz di v rispetto a i, j, k possono essere espresse
attraverso i coseni direttori
v x =|⃗v|cos α ; v y =|⃗v|cosβ ; v z =|⃗v|cos γ
dove α, β, γ sono gli angoli compresi tra la direzione del vettore v e gli assi
x, y, z rispettivamente

Direzione e verso di v possono quindi essere espresse tramite il versore
⃗v
^v ≝ =cos α ^i +cos β ^j+cos γ k^ z
|⃗v| k^
^j
2 2 2

v|= v + v + v
Il modulo di v è dato da |⃗ √ x y x ^i

Quindi i coseni direttori possono essere espressi come ⃗v
vx vx vy vy γ
cos α≝ = 2 2 2 cos β≝ = 2 2 2 β
|v| √ v +v +v |v| √ v +v +v y
x y x x y x α
vz vz
cos γ≝ = 2 2 2
|v| √ v +v +v x
x y x
Rappresentazione cartesiana ortogonale
Operazioni tra vettori
● Possiamo esprimere le operazioni tra vettori usando le componenti vx, vy, vz

Somma b=(a x +b x ) ^i +(a y +b y ) ^j+(a z +b z ) k^
⃗a + ⃗


Prodotto scalare-vettore λ ⃗v =λ v x ^i + λ v y ^j+λ v z k^


Prodotto scalare ⃗a⋅⃗b=a x b x +a y b y +a z b z

2 2 2 2

Modulo ⃗v⋅⃗v ≝|v |=v x +v y + v z


Prodotto vettoriale
^i ^j k^
⃗a ∧⃗b=(a y b z −a z b y ) ^i−(a x b z −a z b x ) ^j+(a x b y −a y b x ) k^ = a x ay az
bx by bz
Calcolo vettoriale
Sommario

Grandezze vettoriali

Operazioni tra vettori

Rappresentazione cartesiana ortogonale

Vettori applicati e momenti
Vettori applicati
Definizione di vettore applicato

Un vettore applicato (v, P) è definito come un vettore libero v associato ad
un punto P dello spazio, detto origine o punto di applicazione del vettore

Un tipico esempio di grandezza fisica descritta da un vettore applicato
è la forza

Infatti una forza, come vedremo nello studio della dinamica,
è caratterizzata da
- una intensità (modulo del vettore)
- una direzione (retta d’azione del vettore)
- un verso (verso del vettore)
- un punto in cui è applicata (punto d’applicazione del vettore)
⃗v
P
Vettori applicati
Momento polare

Si definisce momento polare (o semplicemente momento) di un
vettore applicato (v, P) rispetto ad un punto dello spazio Ω detto polo
il vettore libero dato dalla relazione

M⃗Ω ≝Ω P∧⃗v

Il vettore ΩP, che va dal polo al punto di applicazione,
viene spesso detto braccio
● Dalla definizione risulta evidente che il momento MΩ è nullo se
- il vettore v è il vettore nullo
- ΩP è il vettore nullo, ossia Ω coincide con P
- ΩP è parallelo al vettore v ⃗v
θ
P

ΩP d =Ω P
Ω
|M⃗ Ω|=|Ω P|v sin θ
Vettori applicati
Momento polare

Se trasliamo il punto di applicazione lungo la retta d’azione del vettore v,
per esempio dal punto P al punto P’, il momento polare non cambia
- infatti il momento può essere scritto come
⃗ Ω=Ω P '∧⃗v =(Ω P+ P P ' )∧⃗v =Ω P∧⃗v + P P '∧⃗v =Ω P∧⃗v ⃗v
M θ
dove PP’ ^ v = 0 poichè PP’ // v P
PP'
- tutti i punti di applicazione che si trovano sulla retta P'
uv sono quindi equivalenti ai fini del calcolo di MΩ ΩP
ΩP' Ω
● Possiamo allora scegliere di calcolare MΩ usando come punto di
applicazione di v il punto C per il quale ΩC ⊥ v
⃗ Ω=ΩC∧⃗v
M
da cui vediamo come il modulo del momento è il prodotto
tra intensità del vettore e distanza tra polo e retta d’azione θ ⃗v
C
⃗ Ω|=ΩC |⃗v|=d v
|M
ΩC
Ω
Vettori applicati
Momento assiale

Si definisce momento assiale di un vettore applicato (v, O) rispetto ad asse,
definito da un versore u, lo scalare dato dalla relazione
θ ⃗v
P
M u≝(C P∧⃗v )⋅u^
CP
u^
C

Il momento assiale non dipende dalla scelta dello
specifico punto C sull’asse
- se calcoliamo Mu usando un altro punto C’ otteniamo lo stesso risultato
(C ' P∧ ⃗v )⋅^u=[(C P−C C ' )∧ ⃗v ]⋅^u=(C P∧ ⃗v −C C '∧ ⃗v )⋅^u=(C P∧ ⃗v )⋅^u
⃗v
dove (CC’ ^ v) ∙ u = 0 poichè (CC’ ^ v) ⊥ u P
C P=C C ' +C ' P

Il momento assiale è nullo se v ed u sono

'P
complanari CP
C
u^
C' CC' C
Vettori applicati
Momento assiale in coordinate cartesiane

Possiamo sempre scegliere di orientare gli assi cartesiani in modo tale che
l’asse rispetto cui è calcolato il momento assiale coincida con l’asse z
u^ ≡ k^
● L’espressione del momento assiale Mu= Mz diventa allora

^i ^j k^
⃗ v )⋅k^ =
M z =( R∧⃗ Rx Ry ^ R x v z −R z v x ) ^j⋅k^ +(R x v y −R y v x ) k⋅
R z =( R y v z −R z v y ) ^i⋅k−( ^ k^
vx vy vz
z
=( R x v y −R y v x ) k^
^j
● Quindi il momento Mz è indipendente dalla componente P ^i
R
⃗ ⃗v
z del vettore v
y
O

C ⃗v xy
x
Vettori applicati
Momento assiale in coordinate cartesiane
● Poiché Mz non dipende da vz, ma solo dalle componenti x ed y di v,
possiamo calcolarlo usando vxz al posto di v ottenendo l’espressione
^ ⃗
⃗ v )⋅k=(
M z =( R∧⃗ R∧⃗v xy )⋅k^ =(OC∧⃗v xy )⋅k^

dalla quale si vede che Mz è nullo in questi casi


- se v // k poiché in tal caso R ^ v ⊥ k
- se v ha retta d’azione che incontra l’asse z,
perché in tal caso si ha che OC // vxy
z

Vedremo che il momento assiale assume particolare k^
^j
importanza nello studio della rotazione dei
corpi rigidi P ^i
R
⃗ ⃗v

y
O

C ⃗v xy
x

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