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Sommario
Quando un problema geometrico è difficile, complicato o presenta calcoli laboriosi molto
spesso risulta vantaggioso sottoporre la figura o parte di essa ad una trasformazione geometrica
e, se si individua quella più efficace, di solito le difficoltà risultano letteralmente abbattute.
Con questo intervento, dopo un rapido richiamo delle proprietà fondamentali di alcune tra-
sformazioni geometriche, ho come obiettivo presentare una raccolta di problemi che ben si
prestano a questo approccio: alcuni di essi sono problemi classici della geometria, altri sono
tratti da competizioni matematiche.
1 Traslazione
Definizione. Definiamo traslazione di vettore → −
v che associa
v la trasformazione geometrica T−
→
0
−−→0 →
−
ad ogni punto P del piano il punto P tale che P P = v .
P'
Principali proprietà:
• una retta è fissa se la sua direzione coincide con quella del vettore di traslazione;
1
Problemi risolti
Soluzione.
−−→
• Applicando la traslazione di vettore →
−
v = BE
abbiamo: A A'
−−→ −−→
B → E, D → C, A → A0 , AA0 = BE
• ∴ AB = EA0 = AC
2. Consideriamo un fiume il cui bordo è costituito da due rette parallele di larghezza d. Da parti
opposte fissiamo due punti A e B. Dove dobbiamo costruire un ponte perpendicolare alla riva
in modo da minimizzare il tragitto per andare da A a B?
Soluzione.
→
−
• Indichiamo con d un vettore avente direzio-
ne perpendicolare alle rive del fiume e modulo
uguale alla sua larghezza;
2
3. Siano date più strisce di direzioni e larghezze differenti e siano A e B due punti situati in modo
tale che il segmento AB le attraversi tutte. Trovare il tragitto più corto con la condizione che
gli attraversamenti delle strisce avvengano perpendicolarmente ai bordi delle strisce.
Soluzione.
s t
B
A'
A'' A'''
Soluzione.
−−→
• Eseguendo la traslazione di vettore →
−
v = BC
abbiamo: P'
P → P 0, A → D, B→C
D C
• P P 0 CB è un parallelogramma per cui
∠P 0 P C = ∠P CB;
3
5. Costruire un quadrilatero conoscendo i quattro lati ed il segmento che congiunge i punti medi
di due lati opposti.
Analisi.
D
• Supposto il problema risolto ed eseguendo una E
−→
traslazione di vettore →
−
v = AE abbiamo: A d/2
A → E, B→G
a G m c
per cui AEGB è un parallelogramma;
B b/2
• eseguendo una traslazione di vettore −→−
v =
−−→ F
DE, il punto C viene mandato nel punto H per
C
cui EDCH e BHCG sono parallelogrammi; H
• il triangolo 4GEH è costruibile (esercizio!) es-
sendo noti i lati EG = a, EH = c e la mediana
EF = m
Costruzione.
Discussione.
Poichè γ e γ 0 in generale hanno due punti di intersezione, il quadrilatero non è unico!
4
2 Riflessione e simmetria centrale
Definizione. Sia s una retta del piano. Una riflessione1 Rs rispetto alla retta s è la trasfor-
mazione geometrica che manda ogni punto P nel punto P 0 tale che s sia l’asse del segmento
P P 0.
P'
Principali proprietà:
• gli unici punti fissi di una riflessione sono i punti della retta s;
• se s ∦ t ed α denota l’angolo formato dalle rette s e t allora la composizione delle due riflessioni
Rs e Rt è la rotazione di centro C = s ∩ t ed angolo 2α.
Definizione. Sia C un punto del piano. Una simmetria centrale SC di centro C è la trasforma-
zione geometrica che manda ogni punto P nel punto P 0 tale che C sia il punto medio del segmento
P P 0.
P'
Principali proprietà:
• una simmetria centrale non è altro che una rotazione di 180◦ , pertanto essa gode di tutte le
proprietà delle rotazioni;
−−→
• la composizione di due simmetrie centrali SC e SD è la traslazione di vettore →
−
v = 2 · CD.
1
Una riflessione è detta anche simmetria assiale.
5
Problemi risolti
M
1. Se il punto A della figura accanto dista 30 cm dal
segmento ON e 40 cm dal segmento OM , men-
tre il punto B dista 50cm dal segmento ON e B
20cm dal segmento OM calcolare la lunghezza del A
percorso minimo BCDA espressa in cm. P
(Coppa D’Ignazio 2014)
O Q N
Soluzione.
AP + P Q + QB = A0 P + P Q + QB 0 ≥ A0 B 0 D
2. Come si devono scegliere tre punti P , Q, R sui tre lati di un triangolo acutangolo 4ABC
affinchè sia minimo il perimetro del triangolo P QR.
(Problema di Fagnano2 )
6
A
P''
R
Q
P' K
B P C
P Q + QR + RP = P 0 Q + QR + RP 00
P 0 P 00 = 2 · AP · sin α
P'
B P C
R0 R00 = 2 · BR · sin β
7
3. Su un tavolo da biliardo a forma di esagono regolare ABCDEF di lato 4 viene lanciata una
biglia dal punto medio del lato F E. Essa colpisce consecutivamente i lati AB, BC e CD
prima di ritornare al punto di partenza. Calcolare la lunghezza di tutto il percorso.
(Dutch MO 2005, First Round)
Soluzione.
F M E
F' S
D
A
P Q
E'
B N C
N'
r
D' C'
• Per la simmetria della figura la biglia passerà per il punto N , punto medio di BC;
• eseguiamo una simmetria assiale intorno alla retta r = AB, ottenendo ABC 0 D0 E 0 F 0 l’esa-
gono simmetrico dell’esagono di partenza;
• detto N 0 il simmetrico di N rispetto alla retta r, osserviamo che il segmento M N 0 interseca
AB nel punto P avente le seguenti proprietà:
P N 0 = P N, ∠AP M = ∠N 0 P B = ∠BP N
da cui deduciamo che nel punto P l’angolo di incidenza coincide con quello di riflessione;
• in conclusione la lunghezza del percorso cercato è:
` = 2(M P + P N ) = 2(M P + P N 0 ) = 2 · M N 0
F 0 C 0 + AB 8+4
SN 0 = = =6
2 2
• pertanto …
0
√ Ä√ ä2 √
2 · M N = 2 · SM 2 + SN 02 = 2 · 4 3 + 62 = 4 21
4. Sia dato un triangolo ABC e sia P un suo punto interno tale che ∠P AB = ∠P BA = 10◦ ,
∠P BC = 20◦ , ∠P AC = 100◦ . Trovare ∠P CA.
Soluzione.
100
10
P 100
10 x
100
20
B 80 C
30
30
A'
9
3 Rotazione
Definizione. Siano dati nel piano un punto O ed un angolo orientato3 . Una rotazione di centro
O ed ampiezza α è la trasformazione geometrica piana che lascia fisso O e ad ogni punto P 6= O fa
corrispondere il punto P 0 tale che OP = OP 0 e ∠P OP 0 = α.
P'
α
O P
Principali proprietà:
• ogni retta r forma con la sua immagine r0 un angolo α uguale a quello di rotazione;
• per individuare una rotazione basta assegnare le immagini A0 e B 0 di due punti A e B distinti
con AB ∼ = A0 B 0 e AA0 ∦ BB 0 ;
3
Dicesi angolo ciascuna delle due parti in cui il piano è diviso da due semirette aventi la stessa origine O; il
punto O si dice vertice dell’angolo e le due semirette (OA e OB) si dicono lati. Per eliminare l’intrinseca ambiguità
di tale definizione è necessario estendere il concetto di angolo, assumendo una delle due semirette che lo generano
(per esempio OA) come origine e definendo il senso di rotazione antiorario come senso positivo per le rotazioni. Un
angolo di vertice O e semiretta origine OA = a si dice orientato positivamente quando questa deve ruotare in senso
antiorario intorno a O per sovrapporsi al lato OB = b (lato estremo). Si dice orientato negativamente se la stessa
rotazione avviene in senso orario.
10
Problemi risolti
1. Sia 4ABC un triangolo equilatero e siano D ed E due punti sul lato AC (con D più vicino ad
A ed E più vicino a C) tali che ∠DBE = 30◦ , AD = 3 e EC = 5. Determinare la lunghezza
del segmento DE.
Soluzione.
∠ABD = ∠BD0 C
D
• il triangolo 4BDD0 è equilatero e la bisettrice
BE interseca DD0 in H per cui BH è asse di
DD0 ;
Soluzione.
11
3. Siano date tre circonferenze concentriche α, β e γ e un punto A ∈ α.
Soluzione.
• in conclusione:
√
2 2 2 1 3 √
AB = 10 +4 −2·4·10· = 76 ⇒ [ABC] = ·76 = 19 3
2 4
12
4. Dati un punto A, una retta b e una circonferenza γ in modo che A ∈/ γ, A ∈/ B e b ∩ γ = ∅,
trovare due punti B ∈ b e C ∈ γ in modo che il triangolo ABC sia equilatero.
Soluzione.
Soluzione.
Q P
• Osserviamo che ∠DAB = ∠M DQ ;
13
6. Sia P un punto interno ad un triangolo equilatero 4ABC tale che P A = 4, P B = 3, P C = 5.
Trovare l’area di 4ABC.
3 60
(Hong Kong Preliminary Selection Contest 1994)
4 -60
Soluzione.
3 5
Pa
Pc
5
4 5
4
P 4
4 3
A 3 B
5 3
Pb
6. Due circonferenze γ1 , γ2 si intersecano nei punti A, B. Una retta r passante per A interseca
◦
• Siano Pa , Pi bdue
ulteriormente , Pc cerchi
le immagini di rispettivamente.
in C, D P tramite le rotazioni
Siano MR(A,
, N60 ), R(B, 60◦ ), R(C,
, rispettivamente, 60◦ )
i punti
rispettivamente;
medi ¯ e BD
degli archi BC ¯ che non contengono A e sia K il punto medio del segmento CD.
Calcolare ∠M KN
• osserviamo . (Iran MO
il triangolo 4AP1999-2000 )
Pa è equilatero per cui P Pa = 4 da cui segue che i lati di
4CP Pa formano una terna pitagorica e quindi ∠CPa P = 90◦ ;
Soluzione.
• analogamente si ha che 4BP P e4CP P sono triangoli equilateri e
b c
Soluzione.
γ2
γ1
C A K D
B
M
N
K'
K
K''
M
15
4 Omotetia
Definizione. Sia O un punto del piano e k un numero reale non nullo. Una omotetia è una
−−→ −→
trasformazione geometrica piana che manda il punto P nel punto P 0 tale che OP 0 = k · OP .
O e k sono detti, rispettivamente, il centro e il rapporto di omotetia.
Essa si indica con hO = H(O, k).
Principali proprietà:
• A0 B 0 /AB = k;
• AB k A0 B 0 ;
• le rette unite di un’omotetia sono tutte e sole quelle passanti per il centro;
• se due triangoli non congruenti hanno i lati orientati tali che ciascun lato dell’uno è parallelo
al corrispondente lato dell’altro allora esiste una omotetia che manda un triangolo nell’altro;
• la composizione di due omotetie con lo stesso centro e rapporti k1 e k2 è un’omotetia con lo
stesso centro e di rapporto il prodotto k1 · k2 ;
• la composizione di due omotetie con centri diversi e rapporti k1 e k2 con k1 · k2 6= 1 è una
omotetia con centro sulla retta passante per i due centri e rapporto k1 · k2 ; se k1 · k2 = 1 allora
la composizione è una traslazione.
Si possono generare meccanicamente due linee omotetiche mediante un parallelogramma artico-
lato. Consideriamo un siffatto parallelogramma e denotiamolo con ABCD.
B P
N
M γ'
C
Se sopra i lati AB, BC, CD, DA o sui loro prolungamenti prendiamo, nell’ordine, quat-
tro punti L, M , N , P allineati e supponiamo che essi restino fissi mentre il parallelogramma
si deforma, il rapporto delle distanze di uno qualunque di questi punti da altri due resta co-
stante, come risulta dalla considerazione di opportuni triangoli omotetici: per esempio, abbiamo:
LM/N M = BM/CM = costante; allora, se durante il movimento si tiene fermo M , i due punti L
ed N descrivono due linee, γ e γ 0 , omotetiche; il centro dell’omotetia è M , il rapporto è BM/CM .
Su questa proprietà è basato il pantografo, che permette di riprodurre rapidamente un disegno,
ingrandendolo o riducendolo secondo il rapporto desiderato.
16
Problemi risolti
1. Nel triangolo 4ABC siano A0 , B 0 , C 0 i punti medi dei lati BC, CA, AB rispettivamente. Sia I
l’incentro di ABC, sia G il suo baricentro ed S (centro di Spieker ) il centro della circonferenza
inscritta nel triangolo mediale 4A0 B 0 C 0 . Dimostrare che S, G, I sono allineati e IG = 2 · GS.
Soluzione.
B' A'
I
G S
A C' B
• Considerata l’omotetia hG = H(G, −1/2) di centro G e rapporto −1/2 per la proprietà del
baricentro abbiamo
A → A0 , B → B 0 , C → C 0
• hG trasforma la circonferenza γ inscritta in 4ABC nella circonferenza γ 0 inscritta in
4A0 B 0 C 0 ; inoltre il centro I di γ ha come immagine il centro S di γ 0 ;
• ∴ I, G, S sono allineati ed essendo il rapporto di omotetia uguale a −1/2 deduciamo che I
ed S sono da parti opposte rispetto a G con IG = 2 · GS.
Soluzione.
DM : N C 0 = M D0 : N C ⇔
20 : x = x : 45 ⇔ x = 30
A B
17
3. Sia ABCD un trapezio con AB k DC, sia M il punto medio di DC e sia P un punto sulla
retta BC. Sia X = AP ∩ DC, Q = P M ∩ BD e Y = AQ ∩ DC. Sapendo che XY = 14
calcolare la lunghezza di M Y .
Soluzione.
hQ (Y ) = A, hP (A) = X
Q
• detta h = hP ◦ hQ la composizione di hP ed hQ
abbiamo:
A B
h(D) = C, h(Y ) = X
• pertanto h trasforma DY in CX e manda la retta DC in se stessa: questo implica che il
suo centro di omotetia appartiene alla retta DC;
• ma il centro dell’omotetia h appartiene anche alla retta che congiunge i centri P e Q, quindi
M = DC ∩ P Q;
• essendo M punto medio di DC, h ha rapporto di omotetia −1 ed essendo h(Y ) = X ne
segue che M è il punto medio di XY ;
• ∴ M Y = 7.
Soluzione.
T
V
E M P F
S
I
A N Q B
18
• Siano E = AC ∩ r, F = BC ∩ r;
• indichiamo con γ 0 la circonferenza inscritta in 4EF C e siano P = γ 0 ∩ EF , T = γ 0 ∩ EC,
V = γ 0 ∩ F C, R = γ ∩ AC, S = γ ∩ BC, Q = γ ∩ AB, EM = a, M P = b, P F = c, T C = d;
• consideriamo l’omotetia hC di centro C tale che E → A, F → B (e dunque T → R e
V → S);
• poichè CR = CS abbiamo:
a + a + b + d = d + c + c + +b ⇒ a=c ⇒ EM = P F
• poichè segmenti congruenti hanno come immagine segmenti congruenti abbiamo
AN = hC (EM ) = hC (P F ) = QB
• dunque per valutare AN è sufficiente valutare QB. A tal fine posto BQ = x, AQ = y e
CR = z abbiamo
x + y + z = 11
x=2
x+6=6 ⇒ y=4 ⇒ ∴ AN = QB = x = 2
x+z =7 z=5
5. Sia γ una circonferenza di diametro AB, sia T un punto esterno a γ, siano T Q e T P i segmenti
di tangenza e sia r la retta tangente a γ nel punto B. Detti M , S ed N i punti di intersezione
della retta r con AP , AT e AQ rispettivamente, calcolare SN sapendo che M S = 5.
Soluzione.
A X
γ
Q
Q'
T
α P
B M S N
P'
• Consideriamo l’omotetia hA di centro A tale che T → S;
• osserviamo che Q → Q0 e P → P 0 con la proprietà che SQ0 k T Q e P 0 S k P T ;
• essendo T Q = T P abbiamo SQ0 = SP 0 ;
• dalle proprietà delle omotetie e dei triangoli rettangoli abbiamo:
∠P 0 M S = ∠BM P = ∠ABP = ∠AP T = ∠M P 0 S ⇒ M S = SP 0
• analogamente abbiamo:
∠Q0 N S = ∠ABQ = ∠AQX = ∠T QN = ∠SQ0 N ⇒ SQ0 = SN
• dalle uguaglianze precedenti risulta che: SN = M S = 5
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Problemi proposti
1. Nel quadrato ABCD di lato unitario siano E, F i punti medi di DC e BC rispettivamente.
Indichiamo con P il punto di intersezione di AF con BE. Calcolare l’area del triangolo
4BP F .
2. Sia ABCD un parallelogramma, P un punto interno tale che ∠AP D+∠CP B = 180◦ . Provare
che ∠P DC = ∠P CB.
3. Sia 4ABC è un triangolo isoscele rettangolo con ∠C = 90◦ . Se M ed N sono due punti
appartenenti all’ipotenusa AB per cui ∠M CN = 45◦ , AM = 4 e BN = 3 calcolare la misura
di M N .
4. La circonferenza passante per i punti medi di un triangolo 4ABC passa anche per i piedi delle
altezze e per i punti medi dei segmenti che uniscono l’ortocentro ai vertici. Tale circonferenza
si chiama circonferenza dei nove punti e il suo centro è indicato con N . Provare che:
5. In un triangolo 4ABC con ∠A, ∠B, ∠C minori di 120◦ , esiste un unico punto P interno
al triangolo tale che la sommma AP + BP + CP sia minima. Tale punto è detto punto di
Fermat.
9. Sia 4ABC un triangolo e A0 , B 0 , C 0 tre punti per cui 4A0 BC, 4AB 0 C e 4ABC 0 siano
triangoli equilateri esterni ad 4ABC. Siano A1 , B1 , e C1 i centri di tali triangoli equilateri.
Provare che 4A1 B1 C1 è equilatero. (Teorema di Napoleone.)
10. In un trapezio ABCD con AB k CD siano M ed N i punti medi dei lati obliqui. Sapendo
che AC = 16, DB = 30, M N = 17 trovare l’area del trapezio.
√
11. In un triangolo 4ABC l’angolo ∠B = 60◦ e l’altezza relativa alla base AC misura 10 3.
Siano M , N , Q i vertici del triangolo inscritto di minimo perimetro. Calcolare tale perimetro.
12. Due punti E ed F giacciono sui lati AB e CD, rispettivamente, di un quadrato ABCD.
Se il perimetro del triangolo 4EBF è il doppio della lunghezza del lato di ABCD, trovare
l’ampiezza dell’andolo ∠EDF .
13. ABCD è un trapezio se e solo se M N = (AB + DC)/2 dove M ed N sono i punti medi dei
lati obliqui.
20
14. Sia ABCD un quadrato di lato 1 e siano P , Q, M , N dei punti appartenenti rispettivamente
ai lati AB, BC, CD, DA e tali che AP + AN + CQ + CM = 2. Dimostrare che P M ⊥ QN .
16. Date tre rette generiche (anche non parallele) costruire un triangolo equilatero avente un
vertice su ciascuna retta.
18. Sia dato il quadrilatero ABCD con BC = CD, AB = AD e sia O il punto sul prolungamento
di AB dalla parte di B tale che O, C e D siano allineati. Se le bisettrici degli angoli ∠BOC
e ∠BAD si intersecano in Q e ∠CDA = 100◦ calcolare l’ampiezza di ∠OBQ.
19. In un triangolo rettangolo 4ABC, con ∠ACB = 60◦ e ∠BAC = 90◦ inscrivere un quadrato
P QM N tale che P, Q ∈ BC, BM ∩ CN = O e la distanza di O da BC è 10 cm. Calcolare la
distanza di O da AB.
20. Costruire un trapezio conoscendo la lunghezza delle diagonali, della linea mediana e un angolo
alla base maggiore.
Riferimenti bibliografici
[1] Massimo Gobbino, Schede olimpiche,
U.M.I, Bologna (2010)
[3] Italo D’Ignazio, Ercole Suppa Il problema geometrico, dal compasso al Cabri,
Interlinea Editrice (2001)
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