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9.

F 0, 0315 0, 316
10. 525.000 80,7
11. F 0,156 0,538

OPERAZIONI COMBINATE

Molti problemi comprendono espressioni simili a v ab, o (a sin 6) , ecc.


Facendo un po d’attenzione, molti di tali problemi comprendenti opera­
zionicombinate si possono facilmente calcolare. La lista delle possibilità
è estesa, e non vi è una regola che sostituisca il ragionamento necessa­
rio nella soluzione. Conseguentemente, saranno dati solo pochi esempi.
Le scale A e B si usano perla moltiplicazione e la divisione esattamente
nello stesso modo delle scale C e D. Poiché le scale sono più corte, vi è
qualche perdita in precisione, dopo nostante, la maggior parte dei calco­
latoriusa le scale A e B (unitamente alle scale C e D) per evitare ulteriori
passaggi che condurrebbero lo stesso a perdite di precisione.

Esempi:
(a) Trovate J3, 25 x 4,18. Primo trovate il prodotto 3, 25 x 4,18 usando
la parte sinistra delle scale A e B. Ponete l'indice sinistro della B su 3,25
della A. Muovete l'indicatore su 4,18 della B. Leggete la radice quadrata
di questo prodotto sotto il traguardo sulla D. Il risultato è approssimativa­
mente 3, 69.
(b) Trovate 1, 63x5,41^. Ponete l’indice sinistro sulla B sotto 1, 63 della
A. Muovete l’indicatore su 5,41 sulla C. Leggete il risultato 47,7 sotto il
traguardo sulla A.
(c) Trovate 5^/^ossia 5!’^. Questo è lo stesso di ( Quindi ponete
l’indicatore su 5 della scala sinistra A. Leggete 11,2 sulla parte centrale
della scala K sotto il traguardo.
(d) Trovate 24^/3 ossia (^24)^. Ponete l’indicatore su 24 della parte
centrale della scala K. Leggete il risultato dopo l’elevamento al quadrato,
come 8, 3 sulla scala A sotto il traguardo.

LA SCALA L: I LOGARITMI

La scala L rappresenta i logaritmi in base 10, ossia i logaritmi comuni.


Il logaritmo di un numero è l’esponente al quale si deve innalzare una data
base per produrre il numero. Per esempio, log 10 = 2; log 10 = 3, ecc.
Un logaritmo consiste di due parti. La caratteristica è la parte alla sinistra
della virgola. La mantissa è la parte decimale alla destra della virgola.
La scala L si usa per trovatela mantissa del logaritmo (in base 10) di qual­
siasi numero. La mantissa del logaritmo è la stessa per qualsiasi serie di

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cifre non badando alla posizione della virgola. La posizione della virgola
nel numero dato determina la caratteristica del logaritmo, ed inversamen­
te. Le regole seguenti si applicano per determinare la caratteristica.
1. Perl, e per tutti i numeri maggiori di 1, la caratteristica è uno meno
il numero di posti alla sinistra della virgola nel numero dato.
2. Per i numeri minori di 1, cioè per le frazioni decimali, la caratte­
ristica è negativa. Il suo valore numerico è uno più il numero di zeri fra
la virgola e la prima cifra significativa nel numero dato.
L’applicazione di queste regole è illustrata dal seguente prospetto:

Cifre alla sinistra della virgola Zeri alla destra della virgola *

Cifre nel numero 12345678 Zeri nel numero 012345678


Caratteristica 01234567 Caratteristica -1-2-3-4-5-6-7-8-9
Il metodo descritto a pag. 11 è anche facile ad usarsi.
* Nota: Contate solo gli zeri fra la virgola e la prima cifra significativa.

Regola: Localizzate il numero sulla scala D (quando la scala L è sulla


parte fissa superiore o inferiore), e leggete la mantissa del suo logaritmo
(in base 10) sulla scala D. Determinate la caratteristica. Se la scala L è
sullo scorrevole, usate la scala C invece della scala D.

Esempio: Trovate il logaritmo di 425.


Ponete il traguardo su 425 sulla scala D. Leggete la mantissa del logari­
tmo (0, 628) sulla scala L. Poiché il numero 425 ha 3 cifre, la caratteristica
è 2 ed il logaritmo è 2, 628. Se si conosce il logaritmo di un numero, si
può trovare il numero invertendo il procedimento sopra citato. La carat­
teristica viene ignorata fino a che si mette la virgola nel numero.

Esempio: Trovate X, se log X = 3, 248.


Ponete il traguardo su 248 sulla scala L. Sopra di esso leggete il numero
177 sulla scala D. Poiché la caratteristica è 3, vi sono 4 cifre nel nume­
ro, X = 1770.

Esempio: Trovate il logaritmo di 0, 000627.


Opposto a 627 sulla scala D trovate 0,797 sulla scala L. Poiché il nu­
mero ha 3 zeri, la caratteristica è - 4 ed il logaritmo è -4 + 0, 797 e si
scrive, generalmente, 6,797 - 10.
Notate chela mantissa di un logaritmo e sempre positiva, ma la carat­
teristica può essere sia positiva che negativa. Nei calcoli, le caratteri­
stiche negative sono complicate e frequentemente sono una sorgente di er­
rore. Si usa affrontare la difficoltà non facendo contemporaneamente fi­
gurare la caratteristica negativa e la mantissa positiva. Per esempio, seia
caratteristica è -4 e la mantissa è 0, 797, il logaritmo si può scrivere
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0,797-4. Questo stesso numero pud anche essere sellilo n, 797 - 10, ossia
5,797-9 ed in altri modi come risulta comodo. In ognuna di queste forme
se le parti intere sono combinate, il risultato ì -4. l'riclò 0 - 4 ■ “4;
6-10 = -4; 5 - 9 = -4. La forma che mostra che il iiiiiiirio 10 il deve sot­
trarre è la più comune.

Esempi:
Log 1 = 10, 000 - 10
Log 0,4 9, 602 - I 0
Log 0, 0004 = 6, 602 - 10

PROBLEMI RISPOSTE

Log 3, 26 0,513
Log 735 2, H(ili
Log 0, 0194 8, 288 - 10
Log 54800 4, 739
Log X = 2, 052 X = I 1 2, 7
LogX = 9, 831 - 10 X = 0, 678
Log X = 0, 367 X = 2, 28
Log X = 1, 598 X = 39, 6
Log X = 7, 154 - 10 X = 0, 001426

LE SCALE S, T, E ST: TRIGONOMETRIA

La parte della matematica chiamata trigonometria nacque storicamente


in connessione alla misurazione dei triangoli. Ciononostante, ora ha molti
altri usi nei vari campi scientifici.
Alcune importanti formule di trigonometria sono riportate per facile re­
ferenza. I rapporti trigonometrici possono essere definiti in termini di un
triangolo rettangolo come segue:
lato opposto * a
Seno dell’angolo A (si indica Sin A = —);
ipotenusa h
lato adiacente * b
Coseno dell’angolo A (si indica Cos A = —);
ipotenusa
lato opposto * a
Tangente dell’angolo A (si indica Tang A =*);
lato adiacente
lato adiacente * b
Cotangente dell’angolo A (si indica Cotang A =—);
lato opposto a
a ipotenusa
Secante dell’angolo A (si indica Sec À =—);
lato adiacente
ipotenusa * h
Cosecante dell’angolo A (si indica Cosec A = —);
lato opposto 3

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Questi rapporti sono funzioni di un angolo. Le definizioni possone essere
estese per trattare casi nei quali l'angolo A non e un angolo interno di un
triangolo rettangolo, e quindi può essere maggiore di 90 gradi. Notate che
il seno e la cosecante sono reciproci, come lo sono il coseno e la secante
e la tangente e la cotangente.
Perciò ,
1 1
sin A ~ — t • c cosec A = -----*
cosec A sin A
1
tang A = -------- * • c
cotang A tang A

1 * 1
cos A =: » e icc A = ----- *
a

sec A cos A

Quando la somma di due angoli è uguale a 90°, gli angoli sono com­
plementari.

sin A ■ cos (90° - A)


cos A ■ sin (90° - A)
tang A ■ cotang (90° - A)
cotang A ■ tang (90° - A)

Quando la somma di due angoli è uguale a 180°, gli angoli sono sup­
plementari.

sin (180° - A) = sin AA

cos (180° - A) = — cos A


tang (180° - A) =—tang A

Le leggi seguenti sono applicabili a qualsiasi triangolo.


A +B +C = 180°
sin A „ s^n B sin C
Legge dei seni:
c

Legge dei coseni: a 2 = + c 2 - 2bc cos A

LA SCALA S: SENI E COSENI

La scala contrassegnata S si usa per trovare il seno ed il coseno approssi­


mati di qualsiasi angolo fra 5,7 gradi e 90 gradi. Poiché sin X = cos (90-x),
le stesse graduazioni servono sia per i seni che per i coseni. Cosi sin 6° =
cos (90° - 6°) = cos 84°. I numeri segnati alla destra delle graduazioni più

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