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GEOMETRIA EUCLIDEA NELLO SPAZIO

Postulati dello spazio


1.Per tre punti non allineati passa uno e un solo piano.
2.Fissati due punti in un piano, la retta passante per i due punti giace interamente sul piano.
3.Postulato di partizione dello spazio: un qualunque piano divide l’insieme dei punti dello spazio che non
gli appartengono in due regioni dette semispazi con le seguenti proprietà:
-due punti qualsiasi della stessa regione sono gli estremi di un segmento che non interseca il piano;
-due punti qualsiasi di regioni diverse sono gli estremi di un segmento che interseca il piano.

Dimostrazione. Due rette sghembe non hanno punti in comune


ip:∄ π ∈∑│ r ∪ s ⊆ ∑
th:r ∩ s=∅
(per assurdo) ∃ P ∈∑│ P=r ∩ s
Sia R ∈r S ∈ s ∃ π 1 ⊆ ∑│ P , R ∈ π 2
∃ π 2 ⊆ ∑│ P , S ∈ π 2
∃! π ⊆ ∑│ P , R , S ∈ π (postulato 1)
P , R ∈ π ⟹ r ⊆π (postulato 2) r ⊆π s ⊆ π ⟹ r,s complanari: assurdo per ipotesi
P , S ∈ π ⟹ s ⊆ π (postulato 2) dimostrato.

Posizione di due piani nello spazio


Teorema. Due piani distinti, che si intersecano in un punto, hanno in comune una retta che passa per quel
punto.
Dimostrazione.
ip:α ≠ β │ P=α ∩ β
th:α ∩ β=r P
Siano A,B due punti appartenenti ad α in regioni opposte rispetto a β ⟹ C=r AB ∩ β (postulato di
partizione dello spazio)
r AB ∈ α C ∈r AB ⟹ C ∈ α (postulato 2 )
P ,C ∈α P , C ∈ β ⟹ P , C ∈ r │ r PC ∈ α r PC ∈ β (postulato 2)
α , β non possono avere altri punti in comune oltre a quelli di r. Se avessero in comune tre punti non
allineati, per il postulato 1, coinciderebbero (assurdo per ipotesi).
Perpendicolarità tra retta e piano
Teorema. Se per un punto P di una retta s si mandano due rette a e b perpendicolari a s, allora s è
perpendicolare a ogni altra retta r passante per P e giacente sul piano delle rette a e b.
Dimostrazione.
ip: P ∈ s
a ⏊ s b ⏊ s │ P=a ∩ s P=b ∩ s a , b ∈ α
th: s⏊ r │P ∈ r ⋀ r∈α
Siano P,N due punti appartenenti a s in semispazi opposti rispetto α ,tali che PM ≅ PN
Siano A,B due punti appartenenti rispettivamente ad a e a b; sia r una qualunque retta appartenente a α
,passante per P ⟹ R=r AB ∩ r

{ MP ≅ PN (costruzione)
a ⏊ s(ipotesi)
⟹MNA triangolo isoscele⟹ MA ≅ AN

{ MP ≅ PN (costruzione)
b ⏊ s(ipotesi)
⟹MNB triangolo isoscele⟹ MB ≅ BN

{
AB∈comune
I triangoli ABM e ABN hanno : MA ≅ AN ⟹ congruenti (terzo criterio)⟹ A ^B N ≅ A B
^M
MB ≅ BN

{
RB∈comune
^ N ≅ RB
I triangoli RBM e RBN hanno : R B ^ M ⟹ congruenti (primo criterio)⟹ RN ≅ RM
MB ≅ BN

Il triangolo MRN ha : { MP ≅ PN (costruzione)


RN ≅ RM (già dimostrato)
⟹isoscele con RP mediana di MN⟹RP altezza di MN

⟹ s⏊ r
Teorema delle tre perpendicolari
Se dal piede di una perpendicolare a un piano si manda la perpendicolare a una qualunque retta del
piano,quest’ultima risulta perpendicolare al piano delle prime due.
Dimostrazione.
ip:r ⏊ α │ H=α ∩r
s ⏊r s∈α
s ⏊t t∈α
r ,s∈ β
th: t ⏊ β
A=s ∩ t P∈ r B , C ∈ t │ AB ≅ AC

HBC isoscele:{ AB ≅ AC(costruzione)


HA altezza e mediana di BC(ipotesi e costruzione )
⟹ HC ≅ HB

I triangoli rettangoli PHB e PHC congruenti: {HC ≅ HB(già dimostrato) ⟹ PC ≅ PB


PH ∈comune
BPC è dunque isoscele⟹ PA ⏊ t ⟹t è perpendicolare al piano di PA e PH, cioè al piano di r e s.

DIEDRI E PIANI PERPENDICOLARI


Diedro
Dati nello spazio due semipiani aventi la stessa retta origine, si chiama diedro ognuna delle due parti
(compresi i semipiani) in cui essi dividono lo spazio.
Sezione di un diedro
Una sezione di un diedro è l’angolo che si ottiene come intersezione fra il diedro e un qualunque piano non
parallelo allo spigolo che interseca il suo spigolo.
Teorema. Sezioni parallele di uno stesso diedro sono congruenti.
Sezione normale di un diedro
La sezione normale di un spigolo è l’angolo che si ottiene come intersezione fra il diedro e un qualunque
piano perpendicolare al suo spigolo.
Ampiezza di un diedro
L’ampiezza di un diedro è l’ampiezza della sezione normale del diedro.
Teorema. Due diedri sono congruenti se e solo se sono congruenti le loro sezioni normali.
Piani perpendicolari
Due piani si dicono perpendicolari quando dividono lo spazio in quattro diedri retti.
Teorema. Se una retta contenuta in un piano α è perpendicolare a un piano β, allora i due piani α e β sono
perpendicolari.
Teorema. Dati un piano α e una retta r non perpendicolare ad α, esiste ed è unico il piano passante per r e
perpendicolare ad α.

POLIEDRI
Un poliedro è una figura solida, limitata da un numero finito di poligoni appartenenti a piani diversi e tali
che il piano di ogni poligono non attraversi il solido.
Prisma (definito)
Poliedro costituito dalla parte di prisma indefinito compresa fra due piani paralleli che lo intersecano.
Prisma retto
Un prisma è retto se gli spigoli laterali sono perpendicolari ai piani delle basi.
Prisma retto regolare
Un prisma retto si dice regolare quando le sue basi sono poligoni regolari.
Parallelepipedi Un parallelepipedo è un prisma le cui basi sono poligoni regolari
Teorema. Le facce opposte di un parallelepipedo, ossia quelle che non hanno vertici in comune, sono
congruenti e parallele.
Teorema. Le diagonali di un parallelepipedo si incontrano in uno stesso punto che le divide in due segmenti
congruenti.
Parallelepipedo rettangolo
Un parallelepipedo rettangolo è un parallelepipedo retto le cui basi sono rettangoli.

d= √ a + b +c
2 2 2

Cubo
Un cubo è un parallelepipedo rettangolo con le tre dimensioni congruenti. d=s √3
PIRAMIDI
Angloide
Consideriamo un poligono convesso e un punto V non appartenente al suo piano. Chiamiamo angloide il
solido costituito da tutte le semirette di origine V che passano per i punti del poligono.
Piramide
Una piramide è la parte di angloide compresa fra il suo vertice e un piano che interseca tutti i suoi spigoli.
Piramide retta
Una piramide è retta quando nella sua base si può inscrivere una circonferenza, il cui centro è la proiezione
ortogonale del vertice della piramide sul piano della base.

Teorema. In una piramide retta le altezze delle facce laterali passano per i punti di tangenza
dei lati di base con la circonferenza inscritta e sono tra loro congruenti. Una qualunque di
queste altezze si chiama apotema.

Piramide retta regolare


Una piramide retta si dice regolare quando la sua base è un poligono regolare.

Poliedro regolare
Un poliedro regolare è un poliedro in cui le facce sono poligoni regolari congruenti, gli angloidi sono tutti
congruenti e anche i diedri sono tutti congruenti.
cubo(6) tetraedro(4) icosaedro(20) dodecaedro(12) ottaedro(8)

AREE DEI SOLIDI


Prismi retti e parallelepipedo rettangolo

Atot = ( a+b+ c+ d ) ∙ h+2 A b=2 P ABCD ∙ h+2 A b

Piramide retta
2 P ABCD ∙ a
Atot = + A b=P ABCD ∙ a+ A b
2

Tronco di piramide retta


(2 P ¿ ¿ BCDA+2 PWUSR )∙ a
Atot = + A BCDA + A WUSR ¿
2

¿(P ¿ ¿ BCDA+ PWUSR )∙ a+ A BCDA + A WUSR ¿

Cono

2 πr ∙ a 2 2
Atot = + π r =πr ∙ a+ π r
2

Tronco di cono

( 2 πr + 2 πR ) ∙ a 2 2
Atot = +π r +π R
2
¿ π ( r+ R ) ∙ a+ π r 2 + π R 2

Sfera
2
S=4 π r =2 πr ∙ 2 r La superficie di una sfera è equivalente alla superficie laterale del suo cilindro
circoscritto.
Calotta e zona sferica

S=2 π r ∙ h

S=2 π R∙ h

Fuso sferico
2
Sfuso : 4 π R =α rad : 2 π
ESTENSIONE DEI SOLIDI
Volume di un solido
Data la relazione di equivalenza tra solidi, definiamo volume di un solido la classe di equivalenza alla quale il
solido appartiene.
Postulato di De Zolt
Un solido non può essere equivalente a una sua parte.
Postulato. Legge di esclusione
Dati due solidi A e B qualunque, o A è equivalente a B oppure A è prevalente a B o A è suvvalente a B.
Postulato. Due solidi congruenti sono sempre equivalenti (non è detto il contrario).
Postulato. Solidi ottenuti come somma o differenza di solidi congruenti o equivalenti sono equivalenti
Teorema. Due solidi equiscomponibili sono equicomposti.
Principio di Cavalieri
Due solidi che possono essere disposti in modo che ogni piano parallelo a un altro piano fissato, scelto
come riferimento, li tagli secondo sezioni equivalenti, sono equivalenti (condizione sufficiente ma non
necessaria).
EQUIVALENZA DI SOLIDI NOTEVOLI
Teorema. Due prismi che hanno basi equivalenti e altezze congruenti sono equivalenti.

Teorema. Una piramide è equivalente alla terza parte di un prisma che abbia base e altezza congruenti a
quella della piramide.

Teorema. Un prisma e un cilindro che hanno basi equivalenti e altezze congruenti sono equivalenti.
Teorema. Una piramide e un cono che hanno basi equivalenti e altezze congruenti sono equivalenti
Anticlessidra
Data una sfera di centro O, a essa circoscriviamo un cilindro equilatero e consideriamo i due coni
di vertice O con le basi coincidenti con quelle del cilindro. Definiamo anticlessidra il solido otte-
nuto dalla differenza fra il cilindro e i due coni.
Teorema. La sfera è equivalente alla sua anticlessidra.

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