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Lossodromia
La lossodromia, si ottiene utilizzando le carte maggiormente in uso nella
navigazione, le carte di Mercatore (o meglio: la proiezione cilindrico
centrale conforme). In pratica, sulla carta nautica, sufficiente collegare con
una retta il punto di partenza ed il punto di arrivo per conoscere direttamente
il valore dell'angolo di prua vera. In questo modo l'angolo di rotta calcolato
rimane costante dall'inizio alla fine del percorso, tagliando tutti i meridiani
con il medesimo angolo.
Come si pu intuire dalla figura la lossodromia in realt una curva che
taglia i meridiani con angolo costante.
Attraverso le seguenti relazioni infine possibile risolvere un qualsiasi
problema di navigazione lossodromica. Come ausilio alla risoluzione
necessario disporre di una calcolatrice scientifica e della tavole nautiche
(Tavola 4, latitudini crescenti).
= m cosRv
= m senRv
= cos
Lossodromia.
= c tgRv
Da ricordare, inoltre, che la rotta, quadrantale, ha due segni; il primo sempre quello della , mentre il secondo sempre
quello della . I casi possibili sono i seguenti:
1Pb della lossodromia:
Qualora risulti che 2, oppure m 500 miglia e 60 , oppure se Rv 90, per ovvie ragioni conviene utilizzare le
cosiddette relazioni approssimate:
= m cosRv a = p + ;
= m senRv = secm a = p +
2Pb della lossodromia:
Qualora risulti che 2, oppure m 500 miglia e 60, oppure se Rv 90, per ovvie ragioni conviene utilizzare le
cosiddette relazioni approssimate:
= cos tgRv =/
m = sec Rv (se Rv < 87)
m = cosec Rv (se Rv > 87)
Pu essere infine di un certo interesse essere in grado di determinare il punto di incontro tra due lossodromie (, ). E'
necessario conoscere le coordinate di due punti appartenenti alle due lossodromie, siano A(1, 1) e B(2, 2), nonch le
rispettive rotte R1 ed R2.
Si ha che risulta:
c = [(2 -1)' + c1tgR1 - c2tgR2]/(tgR1- tgR2)
= 1 + (c - c1)tgR1
Dove c rappresenta la latitudine crescente del punto di incontro.
Cenni di trigonometria sferica
Per poter risolvere i problemi relativi alla navigazione ortodromica necessario avere una conoscenza di base dei principali
teoremi di trigonometria sferica, in particolare:
Teorema del coseno (formule di Eulero).
Teorema del seno.
Teorema delle cotangenti.
Stella di Nepero per triangoli sferici rettangoli e rettilateri.
Vale la pena osservare che questi stessi teoremi tornano utili nell'affrontare i triangoli di posizione in astronomia nautica.
Teorema del coseno: il coseno di un lato uguale al prodotto dei coseni degli altri due lati pi il prodotto dei seni moltiplicati
per il coseno dell'angolo opposto.
Ma. - 03/02, 10/12 Stampa del: 14/10/2012
Ortodromia.
cosdo = senp sena + cosp cosa cos
Si pu osservare, in merito al primo membro, che esso risulta positivo se la latitudine di partenza e di arrivo hanno lo stesso
segno; diversamente negativo. Il secondo membro invece positivo se < 90. Se > 90 negativo.
La determinazione della rotta iniziale si effettua a partire dal teorema delle cotangenti, ottenendo:
cotgRi = tga cosp cosec - senp cotg
Anche in questo caso, dalla discussione sui segni si ha che il primo membro risulta positivo se la latitudine di partenza e di
arrivo hanno lo stesso segno; diversamente negativo. Il secondo membro, a causa del segno - invece positivo se > 90.
Se <90 negativo. La rotta ottenuta semicircolare e presenta due segni: il primo sempre quello della p mentre il
secondo sempre quello della .
Osservazioni
La differenza tra il percorso lossodromico e quello ortodromico su una traversata, per esempio, tra Roma e New York di
circa 180 miglia nautiche (~333km).
Nei casi pratici uso comune seguire i percorsi lossodromici, nel caso di brevi traversate. Nel caso di traversate oceaniche
o comunque lunghe, non essendo di fatto possibile seguire il percorso ortodromico, si procede per spezzate lossodromiche,
stabilendo un cammino fisso per ogni spezzata (per esempio 300 miglia), oppure una fissa (di solito ogni 10), oppure
ancora un intervallo di tempo (ad esempio t = 12h).
Si introducono cos:
1) Metodo per Secanti (perch seco lortodromia con delle lossodromie)
2) Metodo per Tangenti (perch il percorso lossodromico tangente nel Ppi allortodromia. In sostanza mantengo la Ri
inalterata per il periodo prefissato. Questo metodo ha il vantaggio di poter essere abbandonato in un qualsiasi
momento, ma ha lo svantaggio di salire troppo in latitudine, addirittura pi a nord del vertice)
In entrambi i casi occorre, come vedremo, calcolare innanzitutto i c.d. way pointsullortodromia. In entrambi i casi, per, si
sale troppo in latitudine, il che non sempre possibile a causa delle condizioni meteo marine. Ecco perch unulteriore
soluzione quella fornita da:
3) Navigazione Mista o con Latitudine Limite (perch si impone una latitudine limite (L) da non superare nel corso
della traversata e si naviga un po per ortodromia e un po per lossodromia)
Coordinate del Vertice V(V, V)
Pu pertanto essere interessante calcolare le coordinate del vertice (ogni ortodromia ne ha due e logica vuole che si cerchi il
vertice pi vicino a p). Il vertice il punto dellortodromia avente latitudine pi elevata. Per convenzione il vertice di
riferimento quello pi vicino al Pp.
Problemi di questo tipo, come pure i successivi, si risolvono a partire dalla Stella di Nepero applicata ai triangoli rettangoli
o rettilateri.
Ma. - 03/02, 10/12 Stampa del: 14/10/2012
Considerata la difficolt a seguire il percorso ortodromico lusanza quella di navigare per punti intervallati, per poi
procedere, tra un punto e quello successivo per lossodromia. In particolare, in ordine di importanza e/o utilizzo:
1) Punti intervallati in rispetto al vertice;
2) Punti intervallati in d rispetto al vertice;
3) Punti intervallati in rispetto al Pp;
4) Punti intervallati in d rispetto al Pp.
In relazione al primo caso (punti intervallati in rispetto al vertice), si tratta, a partire dal vertice di risolvere altrettanti
triangoli rettangoli di cui noto il valore di vx oppure di dvx, calcolando perci, una volta individuato il triangolo rettangolo:
tgx = tg v cos vx
tg dvx = cosv tg vx
Naturalmente, sar opportune tenere in considerazione il fatto che il vertice sia interno oppure esterno.
In relazione al secondo caso (punti intervallati in d rispetto al vertice):
cotg vx = cosv cotgdvx
senx = sen v cosdvx
Come si vede questa volta sono due le coordinate da calcolare.
In relazione agli ultimi due casi, infine, si pu facilmente osservare che le relazioni da utilizzare sono, rispettivamente, le
medesime dei due casi ora analizzati.
Navigazione Mista - Latitudine Limite (L)
d//
Si osservi che 1 esprime la differenza di longitudine tra il Pp ed il primo vertice (V1); 2, similmente, esprime la
differenza di longitudine tra il secondo vertice (V2) ed il Pa. 3 esprime la differenza di longitudine tra i due vertici (V1 e V2).
d// esprime infine il cammino per parallelo.
Pu essere di un certo interesse calcolare le coordinate di un punto sullortodromia, data la latitudine:
cosx = cotgv tgx
cosdx = cosecv senx
Le conoscenze in campo climatologico consentono poi, attraverso la consultazione delle "Pilot Charts" o delle "Routing
Charts" di tracciare delle rotte climatologiche, che tengono conto dei dati climatologici medi relativi all'area da attraversare,
consentendo di ottimizzare la pianificazione della traversata.
L'avvento dell'informatica ha infine reso la possibilit lo sfruttamento dei dati relativi agli elementi meteo marini
consentendo l'elaborazione della cosiddette rotte brachistocroniche attraverso le quali possibile minimizzare il tempo della
traversata (rotte di minimo tempo).
Riferimenti Bibliografici
Istituto Idrografico della Marina "Manuale dell'Ufficiale di Rotta"
Nicoli Navigazione tradizionale Ed. Quaderni marinari
Rizzo "Navigazione di Base" Ed. Ferrari
www.iaso.net
www.nauticoartiglio.lu.it
http://www.meccanismo.it/blog/show/teorema-del-coseno-e-delle-cotangenti-per-triangoli-sferici.html
http://www.itaer.it/lavori/trigonsfer/PropOrtr.htm