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DISTINTE BASE

DISPENSA AD USO INTERNO

1. Distinte ad albero e distinte scalari

Sapere creare, interrogare e interpretare le distinte base sono

competenze assolutamente indispensabili per un operations manager
o per un supply chain manager. Le distinte base sono infatti tra gli
elementi fondamentali dei sistemi di gestione dei dati sugli articoli ac-
quistati, prodotti e commercializzati dallimpresa. In termini generali
sapere interpretare la distinta base di un codice significa potere dispor-
re di una serie informazioni riguardanti il numero di componenti e sot-
toassiemi che lo costituiscono, la quantit necessaria di ognuno di essi,
la sequenza con cui essi vengono impiegati, ecc. La corretta gestione
di queste informazioni vitale non solo per i responsabili della produ-
zione, ma anche per gli acquisitori, i progettisti e i commerciali, per-
ch tutti i processi delloperations e del supply chain management ri-
chiedono in un modo o nellaltro la gestione di codici di articoli,
siano essi materie prime, semilavorati o prodotti finiti.
Da un punto di vista grafico, una distinta base pu essere rappre-
sentata in forma ad albero oppure in forma scalare. Si consideri, ad
esempio, il caso del prodotto finito orologio da polso. In figura 1.1
ne viene rappresentata la distinta base ad albero. Si noti la struttura
a pi livelli: il prodotto finito, ossia lorologio da polso compreso il
cinturino, convenzionalmente indicato come codice di livello 0.
Esso viene detto codice padre dei codici posti al livello immediata-
mente sottostante: i codici di livello 1. Questi sono lorologio vero e
proprio e il cinturino e vengono detti codici figlio del codice di li-
vello 0. Per avere il codice padre di livello 0 sono necessari entrambi i
codici figlio di livello 1.

Livello 0 Orologio da polso

Livello 1
Orologio Cinturino

Figura 1.1 Distinta base ad albero del codice orologio da polso.

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Con dei semplici passaggi, a partire dalla distinta ad albero pos-

sibile costruire la distinta in forma scalare che non altro che una
lista di tutti i codici che compongono il prodotto finito, per ognuno dei
quali viene specificato il livello (tabella 1.1).

Tabella 1.1 Distinta base in forma scalare del codice orologio da polso.
Livello Codice Descrizione
0 123 Orologio da polso
.1 278 Orologio
.1 279 Cinturino

Quella che si appena considerata una distinta base ad un unico

livello, nel senso che, oltre al livello 0 compare solo il livello 1. Nella
tabella 1.2 viene invece riportato un esempio di distinta base a pi li-
velli. Per ricostruire la distinta ad albero partendo da quella scalare
conviene partire dal prodotto finito, ossia il codice di livello 0 orolo-
gio da polso. Si passa poi a individuare i suoi figli, rispettivamente i
codici orologio e cinturino. Essendo tali codici di livello 1, essi
devono essere posizionati a tale livello in figura 1.2.
A questo punto il procedimento si ripete: il codice orologio
(codice di livello 1) padre dei codici cassa, lancette e vetro di
protezione (codici di livello 2). Analogamente il codice cinturino
padre dei codici cinghia in pelle e fibbia in metallo. Questi ultimi
codici vanno posizionati al livello 2 e vengono anche denominati co-
dici nipoti del codice orologio da polso.
In generale, si noti che i codici che hanno pi figli vengono otte-
nuti per assemblaggio, i codici che hanno un solo figlio vengono otte-
nuti per fabbricazione, e i codici che non presentano figli sono acqui-
stati dai fornitori.
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Tabella 1.2 - Distinta base a pi livelli del codice orologio da polso

(esplosione scalare).
Livello Codice Descrizione
0 123 Orologio da polso
.1 278 Orologio
..2 347 Cassa
..2 378 Lancette
..2 398 Vetro di protezione
.1 279 Cinturino
..2 323 Cinghia in pelle
..2 371 Fibbia in metallo

Livello 0 Orologio
da polso

Livello 1
Orologio Cinturino

Livello 2
Vetro di Cinghia in Fibbia in
Cassa Lancette
protezione pelle metallo

Figura 1.2 Distinta ad albero a pi livelli del codice orologio da polso.

1.1. Coefficienti di impiego

Talvolta pu accadere che siano necessarie pi unit del codice

figlio per la produzione del codice padre. Si pensi, ad esempio, ai pro-
dotti dimensionali, ossia quelli che richiedono unit di misura di tipo
appunto dimensionale, come chilogrammi, quintali o metri invece di
pezzi. Se unazienda produce succo di frutta, pu essere utile specifi-
care la quantit dei codici figlio, ossia gli ingredienti (grammi di sci-
roppo, di coloranti, di acqua, ecc.) da utilizzare per produrre un litro di
succo di frutta. Analogamente, per i prodotti integrali, ossia quelli che
si misurano in pezzi, fondamentale che la distinta base evidenzi il
quantitativo di ciascun codice figlio necessario per produrre il codice
padre. Per esempio, se unazienda produce porte, bisogna specificare
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il numero di maniglie, di viti, di pannelli di laminatino, ma anche i

grammi di collante richiesti per produrre ogni unit di prodotto finito.
Per coefficiente di impiego o di utilizzo si intende la quantit del
codice figlio che viene impiegata per produrre o assemblare una sin-
gola unit del codice padre.
A titolo di esempio, la tabella 1.3 presenta la distinta base del co-
dice confezione di caff in scatola in cui stato evidenziato il coef-
ficiente di impiego. Si noti la differenza tra i codici il cui coefficiente
dimpiego unitario (confezione di caff in scatola, scatola completa,
coperchio e scatola) e quello, la polvere di caff, in cui espresso il
coefficiente di utilizzo che risulta essere pari a 250 grammi. In parti-
colare, i due codici di livello 1, la scatola completa e il caff in polve-
re, contribuiscono a formare il codice padre di livello 0. I codici di li-
vello 2, la scatola e il coperchio, sono figli del padre che li precede
immediatamente nellesplosione scalare della distinta base, cio la
scatola completa.

Tabella 1.3 Utilizzo del coefficiente di impiego nella distinta base del codi-
ce confezione di caff in scatola.
Livello Descrizione Coefficiente di impiego
0 Confezione di caff in scatola 1 pezzo
.1 Scatola completa 1 pezzo
..2 Coperchio 1 pezzo
..2 Scatola 1 pezzo
.1 Caff in polvere 250 grammi

In tabella 1.4 viene proposto un ulteriore esempio dellutilizzo del

coefficiente di impiego, riguardante il prodotto finito automobilina
giocattolo. In questo caso, il coefficiente di impiego viene utilizzato
per un codice integrale, le ruote, di cui vengono impiegate quattro uni-
t per ciascun codice padre.
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Tabella 1.4 - Utilizzo del coefficiente di impiego nella distinta base del codi-
ce automobilina giocattolo.
Livello Descrizione Coefficiente di impiego
0 Automobilina giocattolo 1 pezzo
.1 Fondo 1 pezzo
.1 Carrozzeria 1 pezzo
.1 Ruote 4 pezzi
Il coefficiente di impiego deve essere indicato anche nella distinta
ad albero, almeno laddove non si sottintenda un impiego unitario. La
distinta ad albero di figura 1.3 evidenzia il coefficiente di impiego nel
caso del prodotto automobilina giocattolo.

Livello 0 Automobilina
giocattolo

Livello 1
Ruote
Fondo Carrozzeria
(4 pezzi)

Figura 1.3 Distinta base in forma ad albero del codice automobilina gio-
cattolo.

2. Esplosione scalare

Lesplosione scalare loperazione che permette di ottenere la

distinta in forma scalare di un codice. Data la distinta ad albero di un
codice, viene creata una distinta in forma tabellare o scalare che con-
tiene il codice padre e, ordinati dopo di questo, tutti i figli e i nipoti
con rispettivo coefficiente di utilizzo. Per convenzione, la sequenza
con cui vengono elencati i codici figlio e nipote nella distinta scalare
rispetta lordine con cui sono presentati nella distinta ad albero:
dallalto verso il basso e da sinistra verso destra. Lesempio seguente
permetter di chiarire il funzionamento della logica di esplosione. Si
consideri la distinta base in forma ad albero del prodotto contenitore
per lenti a contatto rappresentata in figura 1.4. Si richiede di effettua-
re lesplosione scalare del codice contenitore per lenti a contatto. La
soluzione presentata in tabella 1.5.
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Livello 0 Contenitore per

lenti a contatto
(1 pezzo)

Livello 1 Scatola Assieme Assieme Base

cilindrica coperchio dx coperchio sx (1 pezzo)
(2 pezzI) (1 pezzo) (1 pezzo)

Livello 2
Polietilene Guarnizione Coperchio Guarnizione Coperchio Polietilene
(7,5 grammi) (1 pezzo) (1 pezzo) (1 pezzo) (1 pezzo) (12 grammi)
Livello 3

Polietilene Polietilene
(5 grammi) (5 grammi)

Figura 1.4 - Distinta base ad albero del codice contenitore per lenti a con-
tatto.

Tabella 1.5 - Esplosione scalare del codice contenitore per lenti a contat-
to.
Livello Codice Descrizione Coefficiente di impiego
0 8271 Contenitore per lenti a contatto 1 pz
.1 2243 Scatola cilindrica 2 pz
..2 3332 Polietilene 7,5 g
.1 1223 Assieme coperchio DX 1 pz
..2 3331 Guarnizione 1 pz
..2 2241 Coperchio 1 pz
3 3332 Polietilene 5g
.1 1224 Assieme coperchio SX 1 pz
..2 3331 Guarnizione 1 pz
..2 2241 Coperchio 1 pz
3 3332 Polietilene 5g
.1 2242 Base 1 pz
..2 3332 Polietilene 12 g

Si noti che per realizzare lesplosione a scalare stato necessario

ordinare in tabella 1.5, dopo il codice padre, tutti gli altri codici (figli e
nipoti) che devono essere utilizzati per realizzarlo, avendo cura di evi-
denziare sia il livello che il coefficiente di utilizzo. importante rifar-
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si alla distinta ad albero di figura 1.4, poich la sequenza con cui sono
stati elencati i codici figlio e nipote in tabella 1.5 rispetta lordine con
cui sono presentati nella distinta ad albero: dallalto verso il basso e da
sinistra verso destra. Dopo il codice padre si deve elencare il primo fi-
glio di livello uno che sta pi a sinistra ossia la scatola cilindrica - e
dopo di lui i suoi figli di livello pi basso ossia il polietilene fino
ad esaurirne il ramo, secondo la logica dallalto verso il basso. Una
volta terminata lesplosione del primo figlio pi a sinistra si proceder
con quello appena pi a destra e via di seguito fino ad ottenere
lesplosione scalare di tabella 1.5.
Si noti che la distinta in tabella 1.5 indentata, ossia i livelli ven-
gono raffigurati con un rientro maggiore a mano a mano che si scende
lungo la distinta. Per questo motivo il livello 1 si indica con .1, il li-
vello 2 con ..2 e cos via.