Sei sulla pagina 1di 4

Soluzioni ai problemi proposti

Pietro Zoppetti
June 1, 2023

27.

28. Un classicone, ma neanche troppo

Claim
A, O, D sono allineati

Per dimostrare questo claim, definiamo un punto D′ che sia allineato con
A, O e giaccia su BC e cerchiamo di dimostrare che D′ ≡ D:

• ∠KAB = ∠ABC perché angoli insistenti sullo stesso arco


• ∠KAO = 90◦ per ipotesi, quindi KAD′ C è ciclico
• Quindi ∠KD′ C = ∠KAC = ∠ABC, pertanto KD′ è parallelo ad AB.
• In conclusione D ≡ D′
Quindi AD è perpendicolare a OP .
Notiamo poi che AOB ∼ AHD, e che in particolare AO : AH = AP : AD.
Per il teorema dei seni, però, sappiamo che
AB
AO = 2sin(∠ACB)

1
e
AH = ABsin(∠ABC)
quindi
AP : AD = 1/2sin(∠ACB)sin(∠ABC).
Sempre per il teorema dei seni
sin(∠ABC) sin(∠ACB) AB
AC
= AB
⇒ sin(∠ACB)sin(∠ABC) = sin2 (∠ABC) · AC

Ma dato che, per il teorema del coseno,


2 2 2
−BC −AB
cos(∠ABC) = − AC 2BC·AB

allora per la relazione fondamentale della trigonometria


2 2 2 2 2
4BC ·AB −(AC −BC −AB )2 AB
sin(∠ACB)sin(∠ABC) = 2 2 · AC
= 105/128
4BC ·AB

Quindi
p
AP : AD = 1/2sin(∠ACB)sin(∠ABC) = 64/105 = q

quindi, dato che M CD(64, 105) = 1, il risultato è 169.

29. Invarianti La strategia più diretta per risolvere questo esercizio è ap-
punto cercare un’invariante, ovvero un parametro che non varia ad ogni mossa.
In questo caso, numerando i settori in senso antiorario da 1 a 6 e chiamando
f (i) il numero nell’i-esimo settore in un determinato turno notiamo che S =
f (1) − f (2) + f (3) − f (4) + f (5) − f (6) è invariante.
Infatti dato che ogni mossa consiste nell’aggiungere 1 a due settori adiacenti
avremo che qualsiasi mossa si faccia S decrescerà di uno e allo stesso tempo
aumenterà di uno, rimanendo in questo modo invariata.
Nella condizione finale ricercata S è certamente 0, per cui per quanto affermato
in precedenza S dovrebbe essere 0 anche nel caso iniziale illustrato nel testo del
problema perchè sia possibile raggiungere lo stato finale descritto (tutti i settori
con uguale valore).
Questo però è certamente impossibile, dato che nel caso iniziale S è diverso da
zero.
La soluzione è quindi 0000.

30. Grafi Politici Consideriamo lo stato s20 che intrattiene più relazioni fra
tutti i venti e chiamiamo k il numero di relazioni da questo intrattenute; chiami-
amo s1 , s2 , s3 , · · · , sk gli stati con cui intrattiene una relazione e sk+1 , · · · , s19
gli stati a cui non è collegato.
Dividiamo ora gli stati nell’insieme A = {s1 , s2 , s3 , · · · , sk } e l’insieme B =
{sk+1 , · · · , s19 , s20 }.
All’interno dell’insieme A non possono essere intrattenute relazioni dato che gli

2
elementi sono già in relazione con s20 , per cui questi possono intrattenere re-
lazioni solo con gli elementi di B.
Sappiamo che però k è il massimo numero di relazioni intrattenute da un solo
stato, per cui se uno degli elementi di B intrattiene k relazioni non può intrat-
tenerne altre.

Da qui possiamo ottenere che non vi possono essere più di k·(20−k) relazioni
(si fa riferimento al caso in cui tutti gli elementi di B intrattengono k relazioni).
Notiamo che poi k · (20 − k) = 100 − (k − 10)2 ≤ 100 pertanto in assoluto non
possono esserci più di 100 relazioni ; adesso è necessario trovare una configu-
razione per la quale vi sono esattamente 100 relazioni.
Si dispongano i 20 stati sui vertici di un 20-agono e si colorino alternatamente di
bianco e di nero; si colleghi poi ogni vertice a quelli del colore opposto (ogni seg-
mento indica una relazione fra i due stati collegati); in questo modo ogni stato
sarà collegato ad altri 10 senza che si formino triangoli (che è un’interpretazione
geometrica della condizione posta dal problema, e le relazioni totali (i segmenti
disegnati) saranno pertanto 10 · 20/2 = 100.
Da questo ricaviamo che le relazioni complessive sono al più 100, e dato che
ovviamente per ogni relazione si creano 2 ambasciate (una per stato) abbiamo
che la risposta al problema è 200.

31. Buon Anno!!

Claim
Scegliendo 16 numeri fra 1 e 2023 (estremi esclusi) si sceglierà sempre un numero
primo

Possiamo dimostrare questa intuizione per assurdo: possiamo affermare che


se un numero non è primo ha un fattore primo minore o uguale della sua radice
quadrata all’interno della sua scomposizione (infatti se non fosse in questo modo
avremmo due o più numeri maggiori della radice stessa che moltiplicati danno
il numero sotto radice).
Da questo abbiamo che, per scegliere 16 numeri compositi - ovvero non primi -
è necessario che esistano 16 primi diversi minori o uguali della radice quadrata
di 2022, altrimenti si avrà che uno è in comune alla scomposizione di due o più
numeri scelti.
La radice di 2022 però è sicuramente minore di 45, e i primi minori di 45 sono
15: 2,3,5,7,11,13,17,19,23,29,31,37,41,43. Pertanto il claim è dimostrato, e la
risposta è quindi 2 in quanto un primo ha come divisori 1 e sè stesso.

32. Teorema di Wilson? Io non credo. . .

• Poniamo t = p − 1: l’equazione diventa

3
t! + 1 = (t + 1)k
t! + 1 = t + k · tk−1 + · · · + k · t + 1
k

(t − 1)! = tk−1 + k · tk−2 + · · · + k [1]

• Sappiamo per certo che, eccetto per il caso t = 2 o t = 1, t è sempre un


numero composito in quanto sicuramente pari.
• Se poi abbiamo che t divide (t − 1)! allora t divide anche tk−1 + k · tk−2 +
· · · + k per quanto ricavato nell’equazione [1]; da questo segue che t divide
k.
Da questo abbiamo k = n(p−1) con n numero intero; sostituendo nell’equazione
originaria abbiamo

(p − 1)! = pn(p−1) − 1 [2]

• Si nota facilmente però che p(p−1) > (p − 1)! + 1 per p > 2; dato che per
n = 0 l’uguaglianza non può che essere falsa abbiamo che per ogni p > 2
tale che p − 1 divide (p − 2)! l’uguaglianza iniziale è impossibile.
• Resta solo da capire per quali primi p − 1 non divide (p − 1)!:
– Poniamo di nuovo p − 1 = t: per ogni primo pt che divide t possiamo
scrivere pq+1 > t ≥ pq per un qualche q ∈ N
– Notiamo che (t − 1)/pt ≥ ptq−1 − 1 ≥ q per t > 4 con t diverso da
un primo dispari, che ci assicura che t divide t! per t > 4 quindi è
necessario controllare i casi t = 4 e t = 2; questi rispettivamente
restituiscono le uguaglianze 4! + 1 = 5k e 2! + 1 = 3k soddisfatte
rispettivamente per k = 2 e k = 1
• Pertanto i casi p = 5 ∨ 3 hanno soluzioni; resta da controllare il caso p = 2
che è soddisfatto per k = 1.
• Per quanto dimostrato in precedenza abbiamo come unici casi che resti-
tuiscono soluzioni p = 5 ∨ 3 ∨ 2 per cui la risposta è 3.

Potrebbero piacerti anche