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Alcune brevi osservazioni sulle coniche

Date due rette r, s, incidenti in un punto P , che formano tra loro un angolo α, si definisce
cono la superficie generata dalla rotazione della retta r attorno alla retta s. Chiameremo
rispettivamente r retta generatrice ed s asse del cono.
Definiamo conica la curva che si ottengono intersecando il cono con un piano che non contiene
P . Detto β l’angolo formato tra il piano e l’asse del cono (in particolare con β = 0 si intende
che piano e retta sono paralleli), chiameremo la curva intersezione

(1) ellisse se β > α,

(2) iperbole se β < α,

(3) parabola se β = α.

s r s r

P P

Figura 1: Le coniche

Sul piano contenente la conica possiamo assegnare un sistema di riferimento in modo da poter
esprimere la curva mediante un’equazione.
Iniziamo assegnando un sistema di coordinate polari e poi dall’equazione in coordinate
polari deduciamo l’equazione della conica in coordinate cartesiane.

1 Le equazioni dell’ellisse
Si dimostra che esistono due punti del piano (detti fuochi) tali che la somma delle distanze
di ogni punto dell’ellisse da essi è costante. Ovvero (vedi 2) se A e B sono i fuochi e X è un
generico punto dell’ellisse si ha

|AX| + |BX| = 2a, a > 0. (1.1)

1
E
X

ρ
θ

A O B D

Figura 2: Costruzione dell’ellisse

Si osservi in particolare che se indichiamo con D l’intersezione della retta passante per AB con
l’ellisse, si ha |AD| = |AB| + |BD|, che sostituita in (1.1) ci dà

|AB| + 2 |BD| = 2a. (1.2)

Se poniamo 2c = |AB|, da (1.2) segue

|AB| + 2 |BD| = 2c + 2|BD| = 2a ⇐⇒ |OD| = c + |BD| = a (1.3)

Da questa relazione otteniamo che a > c. Indichiamo poi con E l’intersezione dell’asse del
segmento AB con l’ellisse e con O il punto medio di AB, quindi |AE| = |BE| e |AO| = |OB| = c.
Per quanto visto sopra risulta |AE| + |EB| = 2a =⇒ |EB| = a Il triangolo EOB è rettangolo
in O, se poniamo |OE| = b, dal teorema di Pitagora si ha

b 2 = a2 − c 2 . (1.4)

Ricaviamo ora l’equazione dell’ellisse in coordinate polari prendendo come origine del sistema
di riferimento il punto B (vedi figura). Indicato con θ l’angolo formato dai segmenti BX e BD
applichiamo il teorema di Carnot al triangolo ABX :

|AX|2 = |AB|2 + |AX|2 − 2 |AB||AX| cos(θ − π) = 4c2 + ρ2 + 4 c ρ cos θ. (1.5)

Sostituendo in (1.1) si ha
q q
4c2 + ρ2 + 4 c ρ cos θ + ρ = 2a ⇐⇒ 4c2 + ρ2 + 4 c ρ cos θ = 2a − ρ
⇐⇒ 4c2 + ρ2 + 4 c ρ cos θ + ρ = (2a − ρ)2
⇐⇒ 4c2 + ρ2 + 4 c ρ cos θ = 4a2 + ρ2 − 4a ρ (1.6)
2 2 2
⇐⇒ a ρ + ρ cos θ = a − c = b
b2
⇐⇒ ρ =
a + c cos θ
Abbiamo così ottenuto l’equazione dell’ellisse in coordinate polari. Ponendo
b2 c
p = , e =
c a
2

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