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golo ABC.

3 Luca e Claudia devono calcolare il valore di una certa espressione contenente logaritmi. Trovano come ri-
sultati rispettivamente: log2 27 � log2 12 e 2 � log2 81.
Ammesso che il risultato ottenuto da Luca sia esatto, si può concludere che quello ottenuto da Claudia è
ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO
sbagliato? Fornire una risposta esaurientemente motivata.
CORSO SPERIMENTALE P.N.I. • 2005
4 Dimostrare che ogni funzione del Sessione
tipo y � a sen2straordinaria
x � b sen x cos x � c cos2 x, dove a, b, c sono numeri reali
non contemporaneamente nulli, ha di regola per grafico una sinusoide. C’è qualche eccezione?

5 Enunciare il principio d’induzione matematica e applicarlo alla dimostrazione della seguente relazione:

� i 3 � �i� i� ,
n n 2

i�1 �1
la quale esprime una proprietà dei numeri naturali conosciuta come «teorema di Nicomaco » (da Nicoma-
co di Gerasa, filosofo e matematico ellenico, vissuto intorno all’anno 100 d.C.).
Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti in cui si articola il questionario.
� �
1 x
6 Il limite della funzione 1 ��� per x → � � è:
2x
A) e,
� PROBLEMA 1 1
B) �� ,
e
Considerato un triangolo ABC, acutangolo e isoscele sulla base BC, si chiami D il piede della sua altezza
condotta
C) �e� , per C e si costruisca, dalla stessa parte di A rispetto a BC, il punto E in modo che il triangolo
ECD1sia simile ad ABC.
D)�� ,
��
a) Dimostrare
e che:
dove EC” è perpendicolare
1) “e la base dei logaritmi
a CB;naturali.
Una2)solai triangoli EFC e AFD individuarla
risposta è corretta: – dove F è eil fornire una esauriente
punto comune spiegazione
ai segmenti della– scelta
ED e AC operata.
sono simili e, di conse-

guenza, anche i triangoli EFA e CFD sono simili dtgli angoli AEˆF e FCˆD sono congruenti;
2x e
7 Calcolare la derivata, rispetto a x, della funzione: �� .
3) EA è parallela a CB; �x sen t
8 Dopo 4) ilaver spiegato,AECD
quadrilatero attraverso una dimostrazione
è inscrivibile o una interpretazione geometrica, perché l’equazione
in una circonferenza.
x 3 �x � 1 � 0 ammette una e una sola soluzione reale, esplicitare un algoritmo idoneo a calcolarne 24 un va-
b) Ammesso
lore che le misure di BC e CD, rispetto a un’assegnata unità di misura, siano 6 e �� , dopo aver
approssimato.
riferito il piano della figura a un conveniente sistema di assi cartesiani, determinare: 5
9 Un’urna contiene delle palline che possono
1) il seno e il coseno dell’angolo BCˆD; essere bianche o nere, di vetro o di plastica. Precisamente: 135
sono bianche, 115 di vetro; inoltre 45 palline di vetro sono bianche e 80 palline di plastica sono nere. Si
2) le equazioni della similitudine che trasforma il triangolo ABC nel triangolo EDC.
estrae a caso una pallina: qual è la probabilità che sia nera e di vetro?
� PROBLEMA
10 Nelle ultime 210 estrazioni non è uscito il «47» sulla Ruota di Napoli. Qual è la probabilità che non esca
neppure nelle
Nel piano, prossime
riferito 10 estrazioni
a un sistema di assied esca invece
cartesiani nell’11-esima
ortogonali (Oxy), estrazione?
sono assegnate le curve di equazione:
Durata massima
[1] y � xdella
4 prova:
� ax 3
� bx62ore.
� c.
È consentito soltanto l’uso di calcolatrici non programmabili.
Non è a) Dimostrare
consentito che, nel
lasciare puntoprima
l’Istituto in cuiche
secano
sianol’asse y, hanno
trascorse 3 oretangente parallela
dalla dettatura delall’asse
tema. x.
b) Trovare quale relazione deve sussistere fra i coefficienti a, b affinché la curva [1] volga la concavità ver-
so le y positive in tutto il suo dominio.
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c) Determinare i coefficienti a, b, c in modo che la corrispondente curva [1] abbia, nel punto in cui seca
l’asse y, un flesso e la relativa tangente inflessionale la sechi ulteriormente nel punto di coordinate (2; 2).
d) Dopo aver verificato che la curva K presenta un secondo flesso, calcolare l’area della regione finita di
piano delimitata da K e dalle due tangenti inflessionali.
e) Determinare le equazioni della traslazione che, lasciando sull’asse y il flesso di K con tangente orizzon-
tale, porti il minimo di K sull’asse x.

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2c
� � arctg ��.
b

� �

Se a � � c � 0, b � 0, la funzione si riduce alla forma: y � c cos2x → y � c sen 2x � �� , con A � c,
� 2
� � 2 e � � �� quindi essa è ancora sinusoidale.
2 SOLUZIONE DELLA PROVA D’ESAME
Si può allora concludere che per a e c diversi da zero e a � � c, la funzione non è sinusoidale. Ugualmente,
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Sessione
• per b � c � 0 l’equazione si riduce a y � sen2xstraordinaria
non sinusoidale;
2
• per a � b � 0 l’equazione si riduce a y � cos x non sinusoidale.

5
� IlPROBLEMA
principio d’induzione
1
matematica si può formulare nel seguente modo. Data una proposizione P (n) il
cui enunciato dipenda da n, con n � 1 naturale, se:
a1. Considerato il triangolo acutangolo isoscele ABC (figura 1), con CD altezza A E
• P è vera per n � 1;
condotta per C, si costruisce il triangolo isoscele ECD di base CD, simile al
• supposta P vera per n, è vera anche per n � 1,
triangolo ABC. Pertanto i triangoli ABC ed ECD hanno gli angoli ordinata- F
alloramenteessa ècongruenti.
vera per qualsiasi n � 1. D

� �
n n 2 1
Nel triangolo ora la rettangolo
relazione � BCD i 3 �l’angolo DB̂C è complementare BCˆD. Poi-rispettivamente
adiventano
Si consideri
ché l’angolo DCˆE è congruente i�1
�a
i�1
i
DB̂C
. Se
per
n � 1, i due
costruzione,
membri
risulta che DCˆE è

i�1
i3�1 e

� �
1 2
complementare a BC ˆD. Pertanto l’angolo BCˆE è retto perché somma di due
� i � 1. Essi sono uguali e si deduce che la proposizione è vera per n � 1. Supposta
i�1 angoli complementari ed EC è perpendicolare a CB.
B
vera la relazione
C

� � � �
n n 2 n�1 n�1 2 � Figura 1.
� � � i , bisogna
a2.i 3Considerati i triangoli
ˆ
EFC e AFD,
dimostrare
ˆ
che essi �
valehanno: i 3 �AF� ˆD � . ˆC perché angoli op-
i EF
i�1 posti i�1al vertice; DA F � FE C per costruzione. i�1 I triangoli
i�1 sono simili per il pri-
n�1
mo criterio di similitudine e quindi hanno i lati ordinatamente in proporzione. In particolare risulta:
Si consideri
AF � DFla �somma �Ora,
EF � CF.i�1 i 3. Essa può essere
i triangoli EFA escritta
CFD come:hanno due lati ordinatamente proporzionali e gli angoli
compresi AFˆE e DFˆC congruenti perché opposti al vertice. Quindi, per il secondo criterio di similitudi-
� �
n�1 n n 2

i�1
nei 3
�i � i
triangoli
i�1
3
� (n
EFA � 1)
e 3
CFD
� �sono
i�1
i (n
simili
� �e,1)in3. particolare, AEˆF e FCˆD sono congruenti.
a3. I triangoli
n
nEFA
(n � CFD sono simili per la dimostrazione precedente, quindi FAˆE è congruente a FD̂C. Ma
e 1)
Poiché FD̂C ��i BC
i�1
� ˆ� A per
2
� per il teorema
costruzione, pertanto, sullapersomma
la proprietà di n transitiva ˆE �progressione
termini diFAuna BCˆA. Considerati
aritmetica,
i segmenti risultaEA
n e2 CB, essi formano con la trasversale AC angoli alterni interni congruenti e quindi, per il teorema in-
� �
2 2
n (n � 1)

i�1
iverso
� � delle
4
�rette e l’espressione
parallele, i sopra
segmenti diventa:
EA e CB sono paralleli.
a4. Si osservino gli angoli del quadrilatero2 AECD. Poiché EA è parallelo a CB e BCˆE è retto per dimostra-
� �
n�1
n (n � 1)2
2
(n � 1) (n 2 � 4n � 4) (n � 1)(n � 2) 2
� i � �4� � (n � 1)ˆ � ���
zioni
3 precedenti, l’angolo 3 ˆC è anch’esso retto per il teorema delle rette parallele. L’angolo AD̂C del
AE � �� .
i�1quadrilatero, opposto a AE C, è retto per 4costruzione, pertanto il2quadrilatero AECD ha gli angoli oppo-
sti AEˆC e AD̂C supplementari. Tenendo conto che la somma degli angoli interni di un quadrilatero è
� � � �
n�1 2
(n � 1)(nDAˆ�E2)
2
e ECˆ�
pari a due
Applicando angoli piatti,
nuovamente anche ipoc’anzi
il teorema
plementari. Per il teorema inverso dei quadrilateri
restanti angoli
ricordato, interni
valee opposti
��
10 inscritti, il quadrilatero
2 AECD
� , pertanto
D del iquadrilatero sono sup-
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i�1 è quindi inscrivibile in
una circonferenza.
� �
n�1 n�1 2

b1. � i 3 � � i , come si voleva dimostrare.


Si fissa i�1
i�1 un sistema cartesiano ortogonale centrato nel punto C e tale che il lato BC sia sull’asse negativo
delle ascisse (figura 2). Le coordinate ndei 2punti B e C sono quindi: B (�6; 0) e C (0; 0).

� �
n
In conclusione,
Il triangolo laBCD proposizione
è rettangolo � 3
iper � i è verae per
� costruzione sono il principio
note le di induzione.
24 i�1 i�1 y
misure del cateto � CD� � ��1 e dell’ipotenusa �C
B � � 6. Quindi il
� �
x y
6 Considerato il limite lim 1 �5�� , si tratta di una forma indeterminata 1�. Posto y �A 2x, ovvero x E� �� ,
coseno dell’angolo x→�� BCˆD si2determina
x applicando il teorema di 2
e, poiché per x → �
trigonometria si ha anche
sui�,triangoli y → � �, il limite diventa:
rettangoli: D
y 1

� � � � �� ��
1 x 1 �� 1 y ��
lim 1 � �� � lim 1 � �� 2 � lim 1 � �� 2 . 24
x→�� 2x y→�� y y→�� y �� 1
�D
C� 5 4

C�
D �� B�C � cos (BCˆD) → cos (BC ˆD) � � � � � �� . B x
�C�
� � � �
1 y B 6 5 1 x O�C
� �� �H�e�.
Applicando il limite notevole lim 1 � �� � e, ne consegue che lim 1–6 –1
y→�� y x→�� 2x
La risposta esatta è pertanto C. � Figura 2.

1
7 Si considera inizialmente x � 0 per cui si può scrivere �x � 0 ∧ 2x � 0. La funzione integranda f (x) � ��
sen x
non è continua nei punti x � k �, con k intero. Si prenda un punto x0, con �x � x0 � 2x, e si applichino le
proprietà dell’additività dell’integrale e dello scambio degli estremi d’integrazione:
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� 1
� 1
� 1
� 1
� 1
2x x0 2x �x 2x
�� dt � �� dt � �� dt � � �� dt � �� dt.
�x sen t �x sen t x0 sen t x0 sen t x0 sen t

� 1 1
x
Considerata la funzione integrale F (x) � �� dt, con f (x) � �� continua nell’intervallo di integra-
x0 sen t sen x
zione [x0 ; x ], risulta:
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1
2x
�� dt � F (2x) � F (�x).
�x sen t
Derivando membro a membro rispetto alla x e applicando il teorema fondamentale del calcolo integrale si

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