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Soluzioni della prima prova del concorso di ammissione alla

Scuola Superiore di Catania (A.A. 2022-2023)


Corsi di Laurea in Matematica, Fisica, Informatica e Ingegneria

1. Ovviamente i multipli di 11 si presentano uno ogni 11 interi consecutivi. Fra i 100 interi di
6 cifre con prime 4 cifre fissate, quindi, uno ogni 11 è multiplo di 11. Fissate le prime 4 cifre
abcd abbiamo allora 9 multipli di 11 (in quanto 100/11 = 9, . . .), oppure 10, e questo secondo
caso si verifica solo se i multipli di 11 in questione sono abcd00, abcd11, abcd22, . . . , abcd99.
Mostriamo che in effetti il secondo caso non si verifica mai: per il criterio di divisibilità per
11, il numero abcd00 è multiplo di 11 se e solo se è multiplo di 11 il numero a − b + c − d.
Siccome le cifre a, b, c, d sono scelte nell’insieme {1, 2, 3, 9}, la quantità a + c − (b + d) è al
minimo 1 + 2 − (3 + 9) = −9 e al massimo 3 + 9 − (1 + 2) = 9, quindi è multipla di 11 se e
solo se è 0. D’altro canto, è facile verificare che non si riescono ad ordinare le cifre 1, 2, 3, 9 in
modo che a − b + c − d = 0: un modo semplice di vederlo è che a − b + c − d ha la stessa parità
di a + b + c + d = 1 + 2 + 3 + 9 = 15, e quindi è dispari, per cui non può essere 0. Il caso
in cui ci siano 10 multipli di 11 con prime 4 cifre {1, 2, 3, 9} perciò non si verifica. Per ogni
scelta delle prime 4 cifre abbiamo allora 9 numeri multipli di 11; infine, le possibili scelte delle
prime 4 cifre sono le permutazioni delle cifre {1, 2, 3, 9}, e sono quindi 4! = 4 · 3 · 2 · 1 = 24.
La risposta è perciò 24 · 9 = 216.
2 2 2
2. Scriviamo x0 = 1 + t con t positivo. Si ha x1 = (1+t)2 +1 = 2+2t+t
2
= 1 + t + t2 . Dimostriamo
2
che in generale xn ≥ 1 + t + n t2 , procedendo per induzione. Abbiamo già verificato i casi
n = 0, 1; sfruttando poi l’ipotesi di induzione si ottiene
1 + x2n 1 + (1 + t + nt2 /2)2
xn+1 = ≥
2 2
1 + (1 + t + n t /4 + 2t + nt2 + nt3 )
2 2 4
=
2
1 + (1 + t2 + 2t + nt2 )

2
t2
= 1 + t + (n + 1) .
2
2
Siccome t2 /2 è positivo (e in particolare non nullo), t2
è un certo numero reale positivo, e
basta scegliere k ≥ t22 per ottenere
t2 2 t2
xk ≥ 1 + t + k ≥ 1 + t + 2 · = 2 + t > 2.
2 t 2
3. Sia k il numero di partecipanti al convegno. Consideriamo le k coppie
(nazione di P , nazione del vicino destro di P )
al variare di P fra i k partecipanti seduti a tavola. Ci sono n2 possibilità per tali coppie, e la
regola del convegno afferma esattamente che tutte queste coppie sono distinte. Si ha perciò
k ≤ n2 come voluto. Una disposizione valida per n = 4 e k = 16 è data ad esempio da
AABCDDADBDCCACBB,

1
dove si intende che ogni lettera A, B, C, D rappresenta una nazione, e l’ultimo partecipante
provieniente dalla nazione B è adiacente al primo partecipante proveniente dalla nazione A.
4. Il punto chiave è quello di mostrare che il quadrilatero XB1 OA1 è un quadrato. Ammesso
questo fatto (che dimostreremo sotto), è facile rispondere ad entrambe le domande: l’area
ombreggiata è data dalla differenza fra il quadrato OA1 XB1 (di area OA21 = 9) e del segmento
circolare OA1 B1 , la cui area è un quarto di quella del cerchio di raggio OA1 = 3 (ovvero è
1
4
· π · 32 ). L’area voluta è quindi 9 − 49 π.
Per quanto riguarda l’area del triangolo ABX, si può osservare che, dal momento che la figura
è chiaramente invariante per rotazione di 90◦ , tracciando anche le tangenti uscenti da C e D
si formano 4 triangoli uguali ad ABX, ovvero ABX, DAX2 , CDX3 , BCX4 in figura:

Questi quattro triangoli, insieme al quadrato XX2 X3 X4 , formano il quadrato ABCD. Ne


segue che l’area voluta è un quarto della differenza fra l’area di ABCD e l’area di XX2 X3 X4 .
Siccome XX2 X3 X4 è circoscritto alla circonferenza ω1 , di raggio 3, il suo lato è 6√
e la sua√area
36. Invece ABCD
√ è inscritto in ω2 : la sua diagonale è allora 10, il suo lato 10/ 2 = 5 2, e
la sua area (5 2)2 = 50. L’area voluta è quindi 50−364
= 72 .
Per dimostrare infine che XA1 OB1 è un quadrato, come affermato all’inizio della soluzione,
basta ripetere l’osservazione che la figura è invariante per rotazione di 90◦ , il che implica
chiaramente che le rette AA1 e BB1 siano perpendicolari. D’altro canto, per le proprietà delle
tangenti anche gli angoli XA
\ 1 O e XB1 O sono retti. Quindi XA1 OB1 è un quadrilatero con
\
almeno tre (e quindi 4) angoli retti, e coppie di lati adiacenti uguali (OA1 = OB1 perché raggi,
XA1 = XB1 perché segmenti di tangenza alla stessa circonferenza), ed è quindi un quadrato.
Nota. Ecco una soluzione alternativa per il calcolo dell’area del triangolo ABX. Abbiamo
già dimostrato che esso è rettangolo in X, quindi – considerando AX come base e XB come

2
altezza – la sua area è 12 · AX · XB. Possiamo calcolare le lunghezze di AX e XB come
segue. Innanzitutto, il triangolo BOB1 è rettangolo in B1 , come già osservato, per cui il
teorema di Pitagora fornisce BB12 + OB12 = BO2 , cioè BB12 + 9 = 25, da cui BB1 = 4.
Inoltre, XB1 è uno dei lati del quadrato OA1 XB1 , e quindi la sua lunghezza è pari a quella
di OA1 = 3. Otteniamo perciò XB = XB1 + B1 B = 3 + 4 = 7. Infine, osserviamo√ che√AB è
2
il lato di un quadrato la cui diagonale è AC = 2AO = 10, e quindi AB = 2 AC = 5 2. Il
segmento AX si può allora ottenere
√ 2 dal teorema di Pitagora, applicato al triangolo ABX: si
ha AX = AB − BX = (5 2) − 72 = 1, cioè AX = 1. L’area del triangolo ABX è quindi
2 2 2

1 7
· AX · XB = .
2 2

5. Nella soluzione useremo il termine (tecnicamente più corretto) partizionare come sinonimo di
suddividere (e partizione come sinonimo di suddivisione).

(a) Si verifica facilmente che gli insiemi A = {2, 3, 8, 9} e B = {4, 5, 6, 7} sono una partizione
di {2, 3, . . . , 9} in cui né A né B sono sommosi. Questo mostra che n0 ≥ 10. D’altra parte,
prendiamo n ≥ 10. Dimostreremo che per ogni partizione A, B di {2, . . . , n} almeno uno
dei due insiemi è sommoso. Supponiamo per assurdo che non sia cosı̀. A meno di
scambiare A e B possiamo supporre che 2 appartenga ad A, e quindi 4 appartenga a B
(in caso contrario A è sommoso, perché 2 + 2 = 4). Similmente, 8 deve appartenere ad A,
in quanto altrimenti B sarebbe sommoso (4 + 4 = 8), e 10 deve appartenere a B, perché
altrimenti A sarebbe sommoso (2 + 8 = 10). Ma allora il numero 6 non può appartenere
né ad A né a B: in effetti, se appartenesse ad A questo sarebbe sommoso (2 + 6 = 8), e
viceversa, se appartenesse a B, allora B sarebbe sommoso (4 + 6 = 10). Per n ≥ 10 non
si riesce quindi a costruire una partizione in cui né A né B siano sommosi. L’intero n0
voluto è quindi n0 = 10.
(b) Possiamo prendere C = {45, 46, 47, . . . , 2022}. In effetti |C| = 2022 − 44 = 1978, e
C non è prodottoso, in quanto il prodotto di due qualsiasi elementi di C vale almeno
45 · 45 = 2025 > 2022 e quindi non appartiene a C.
Sia ora D un sottoinsieme non prodottoso: mostreremo che esso ha al massimo 1978 ele-
menti. Distinguiamo due casi: se D non contiene alcun elemento nell’insieme {1, 2, . . . , 44},
allora chiaramente |D| ≤ 2022−44 = 1978. viceversa, supponiamo che D contenga alme-
no un elemento k con k < 45. Consideriamo tutte le coppie (a, ka) con a intero positivo,
ka ≤ 2022, e a non multiplo di k. Queste coppie sono in numero di b 2022 k
c − b 2022
k2
c (il
2
numero dei multipli di k fino a 2022, meno il numero dei multipli di k ; qui il simbolo
bxc indica il più grande numero intero minore o uguale ad x). L’ipotesi che D non sia
prodottoso ci dice che D contiene al massimo un elemento preso da ognuna di queste
coppie, e quindi D ha cardinalità al massimo
 
2022 2022 2022 2022 2022 2022
2022 − b c + b 2 c ≤ 2022 − − 1 + b 2 c = 2023 − + b 2 c.
k k k k k k

Affermiamo che (dato che k < 45) tale numero è minore o uguale a 1978: questo si
verifica con un facile studio di funzione. Abbiamo cosı̀ dimostrato che se un insieme non
prodottoso contiene uno dei numeri 2, 3, . . . , 44, allora la sua cardinalità è al massimo
1978. Infine, per k = 1 osserviamo semplicemente che ogni insieme che contiene 1
è prodottoso (1 · 1 = 1), e quindi nessun insieme non prodottoso può contenere 1, a
prescindere dalla cardinalità di D.
Abbiamo cosı̀ dimostrato che ogni sottoinsieme non prodottoso di {1, . . . , 2022} ha car-
dinalità minore o uguale a 1978.

3
6. (a) Calcoliamo esplicitamente qualche termine nello sviluppo di

f (x+1)−f (x) = an (x + 1)n + an−1 (x + 1)n−1 + · · · + a0 − an xn + an−1 xn−1 + · · · + a0 .


 

Chiaramente non ci sono termini di grado maggiore di n. Gli unici (eventuali) termini
di grado n provengono dallo sviluppo di an (x + 1)n e da −an xn . Tuttavia, lo sviluppo
di an (x + 1)n inizia an (xn + nxn−1 + termini di grado ≤ n − 2), per cui i termini di
grado n si cancellano. Questo prova che f (x + 1) − f (x) ha grado al massimo n − 1.
Consideriamo ora i termini di grado esattamente n − 1: essi provengono da

an (x + 1)n + an−1 (x + 1)n−1 − an xn + an−1 xn−1 ,




perché tutti gli altri termini hanno grado inferiore. Procedendo come sopra otteniamo

an (xn + nxn−1 + termini di grado ≤ n − 2)


+ an−1 xn−1 + termini di grado ≤ n − 2 +


− an xn + an−1 xn−1


= nan xn−1 + termini di grado ≤ n − 2.

Il coefficiente del monomio di grado più alto di f (x + 1) − f (x) è quindi nan .


(b) Poniamo f0 (x) = x3 , f1 (x) = f0 (x + 1) − f0 (x) e f2 (x) = f1 (x + 1) − f1 (x). Per calcolo
diretto (o basandosi sul punto (a)) si ottiene

f1 (x) = 3x2 + 3x + 1, f2 (x) = 3(x + 1)2 + 3(x + 1) + 1 − 3x2 − 3x − 1 = 6x + 6.

Abbiamo allora ottenuto l’uguaglianza

6(x + 1) = f1 (x + 1) − f1 (x)
= (f0 (x + 2) − f0 (x + 1)) − (f0 (x + 1) − f0 (x))
= (x + 2)3 − 2(x + 1)3 + x3 .

In particolare, posto x = n − 1 si ha

6n = (n + 1)3 + (−n)3 + (−n)3 + (n − 1)3 .

Si può allora scegliere a = n + 1, b = −n, c = −n, d = n − 1 per rispondere alla prima


parte della domanda. Per quanto riguarda la seconda, scriviamo n = 6k + r con r ∈
{0, 1, . . . , 5}. Dalla prima metà della domanda sappiamo che esistono interi x6 , . . . , x9
tali che 6k = x36 + x37 + x38 + x39 ; scegliamo poi x1 , . . . , xr = 1 e xr+1 , . . . , x5 = 0 (cioè
scegliamo r di queste variabili uguali ad 1 e 5 − r uguali a 0). Si ha allora

x31 + x32 + · · · + x35 + x36 + x37 + x38 + x39 = r + 6k = n,


 

come voluto.
Nota. In realtà, per ogni intero n si risolve addirittura l’equazione n = x31 + x32 + x33 + x34 + x35 ,
usando solo 5 (e non 9) cubi. Per far questo basta prendere x5 = n e verificare che n − x35 =
n − n3 = n(1 − n)(1 + n) è multiplo di 6. Questo è chiaro, perché almeno uno dei tre numeri
n − 1, n, n + 1 è pari, ed esattamente uno è multiplo di 3.

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