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LE FIGURE PIANE

Una figura piana occupa una superficie cioè una parte di piano. E ‘caratterizzata
dall’avere solo due dimensioni la lunghezza e larghezza.

FIGURE PIANE CONGRUENTI: due figure piane si dicono congruenti se,


sovrapposte una sull’altra, coincidono punto per punto. E’ facile riconoscere
due figure congruenti perché hanno la stessa forma e occupano la stessa
parte di piano, cioè hanno la stessa superficie o estensione .

Le due figure sono


CONGRUENTI perché
perfettamente sovrapponibili
Fig. 1 Fig. 2
Osserviamo le due figure A e B.

Fig A Fig B

Possiamo notare che le due figure non sono congruenti, perché non sovrapponibili,
ma hanno la stessa superficie perché entrambe sono formate da 10 quadretti.
Tale figure si dicono EQUIVALENTI.

RICORDA : DUE FIGURE CONGRUENTI SONO SEMPRE EQUIVALENTI


Domanda: Due figure equivalenti sono necessariamente anche isoperimetriche
(cioè con lo stesso perimetro)?

Ricorda : il perimetro è la somma


di tutti i lati

Risposta: Osservando le figure sopra riportate possiamo facilmente verificare che


FIGURE EQUIVALENTI NON NECESSARIAMENTE sono ISOPERIMETRICHE
Domanda: Due figure isoperimetriche sono necessariamente anche equivalenti
(cioè con la stessa superficie)?

Risposta: Osservando le figure sopra riportate possiamo facilmente verificare che


FIGURE ISOPERIMETRICHE NON NECESSARIAMENTE sono EQUIVALENTI
PRINCIPIO DI EQUISCOMPONIBILITA’
Prendiamo una figura A e scomponiamola in tre parti

Figura A

Disponiamo ora le tre parti in modo diverso, otteniamo le figure B e C

Le figure A, B e C sono
EQUIVALENTI perché
risultano composte da
Figura B parti congruenti
Figura C
FIGURE EQUICOMPOSTE: due figure piane si dicono EQUICOMPOSTE
se sono composte dallo stesso numero di parti congruenti.

PRINCIPIO DI EQUICOMPONIBILITA’ : figure piane composte da


uno stesso numero di parti congruenti, cioè equicomposte, sono equivalenti .

RICORDA : se si addizionano o sottraggono parti congruenti da figure


congruenti si ottengono figure EQUIVALENTI.
IL TANGRAM
Il tangram è un antico gioco cinese. ll suo nome in cinese
significa “le sette pietre della saggezza”. Si tratta di
un quadrato scomposto in 7 forme geometriche: 5
triangoli, un quadrato e un parallelogramma.
La leggenda del tangram racconta di un giovane che ha
ricevuto in dono una tavoletta di pietra su cui
rappresentare tutte le cose belle che avrebbe incontrato
nel corso del suo viaggio per il mondo. Emozionato, il
giovane fa cadere la tavoletta che si rompe in sette
pezzi. Nel tentativo di ricomporre il quadrato iniziale, il
giovane rappresenta diverse figure, che sono tutte figure
equivalenti, cioè con la stessa area.
Utilizzando gli stessi sette pezzi, infatti, qualsiasi figura
disegniamo occuperà sempre la stessa superficie, uguale
a quella del quadrato iniziale. Sono tutte figure
equivalenti.
LA MISURA DI UNA SUPERIFICE
Sai già che il perimetro di una figura geometrica piana è la lunghezza del suo
contorno.
L’AREA invece è la misura della superfice occupata dalla figura. Per
calcolare l’area di una superficie bisogna trovare quante volte l’unità di
misura, o un suo multiplo o sottomultiplo, è contenuta nella superficie
stessa.
Nel sistema metrico decimale l’unità fondamentale di misura della
superficie è il metro quadrato (m2) e corrisponde alla superficie occupata da
un quadrato con il lato lungo 1 m.
TABELLA CONVERSIONE TRA MULTIPLI E
SOTTOMULTIPI DEL m2

: 100 : 100 : 100 : 100 : 100 : 100

MULTIPLI Unità di base SOTTOMULTIPLI


Km2 hm2 dam2 m2 dm2 cm2 mm2
Kilometro Ettometro Decametro Metro Decimetro Centimetro Millimetro
quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato
1 000 000 m2 10 000 m2 100 m2 1 m2 0,01 m2 0,0001 m2 0,0000001 m2

x 100 x 100 x 100 x 100 x 100 x 100

Esempio: 8 m2 = 800 dm2 8 m2 = 0,08 dam2


b = base

IL RETTANGOLO h = altezza

Perimetro (2p) Superficie (A)

❖ Formula diretta: 2p = 2 (b+h) ❖ Formula diretta: A = b ∙ h

❖ Formule inverse: ❖ Formule inverse:

2𝑝−2∙𝑏 𝐴
▪ Conosco 2p e b h= ▪ Conosco A e b h=
2 𝑏

𝐴
▪ Conosco 2p e h b=
2𝑝 −2∙ℎ ▪ Conosco A e h b=
2 ℎ
D C

IL QUADRATO l l = lato

A B

Perimetro (2p) Superficie (A)

❖Formula diretta: 2p = 4∙ l ❖Formula diretta: A = l 2

❖Formula inversa: ❖Formula inversa:

▪ Conosco 2p l=
2𝑝 ▪ Conosco A l= 𝐴
4
IL PARALLELOGRAMMA

Disegniamo un PARALLELOGRAMMA
ABCD e tracciamo dal vertice D l’altezza
DH relativa alla base AB.

Figura 1

Otteniamo un RETTANGOLO che ha la


stessa base e la stessa altezza del
parallelogramma. Le figure 1 e 2 sono
Figura 2 costituite da poligono congruenti , pertanto
sono equicomposte e quindi equivalenti tra
loro. Pertanto l’area del parallelogramma
si ottiene moltiplicando la base per
l’altezza.
b = base

l
IL PARALLELOGRAMMA h h = altezza

b
l = lato obliquo

Perimetro (2p) Superficie (A)

❖ Formula diretta: 2p = 2 ( b+l ) ❖ Formula diretta: A = b ∙ h

❖ Formule inverse: ❖ Formule inverse:

𝐴
▪ Conosco 2p e b l=
2𝑝−2∙𝑏
▪ Conosco A e b h=
2 𝑏

𝐴
▪ Conosco 2p e l b=
2𝑝 −2∙𝑙 ▪ Conosco A e h b=

2
TRIANGOLO C D

Consideriamo il triangolo ABC e costruiamo il l3


parallelogramma ABDC. Possiamo osservare l1
h
che il triangolo ABC è esattamente la metà
del parallelogramma avente per base la
l2
stessa base e per altezza la stessa altezza. A B

Superficie (A) Perimetro (2p)

𝑏∙ℎ ❖ Formula diretta: 2p = l1 + l2 + l3


❖Formula diretta: A =
2
❖ Formule inverse: ❖ Formule inverse :

2∙𝐴 ▪ Conosco 2p, l1 e l2 l3 = 2p-(l1 + l2)


▪ Conosco A e b h=
𝑏
▪ Conosco 2p, l2 e l3 l1 = 2p-(l2 + l3)
2∙𝐴
▪ Conosco A e h b= ▪ Conosco 2p, l1 e l3 l2 = 2p-(l1 + l3)

C
TRIANGOLO RETTANGOLO

CATETO2 (C2)
Nel triangolo rettangolo è presente un angolo retto. h
L’ipotenusa è sempre il lato opposto all’angolo retto
A CATETO1 (C1) B
Superficie (A)
Perimetro (2p)
𝑐1 ∙𝑐2
❖Formula diretta: A = ❖ Formula diretta: 2p = 𝑐1 + 𝑐2 + 𝑖
2
❖ Formule inverse:
❖ Formule inverse :
2∙𝐴
▪ Conosco A e 𝑐1 𝑐2 = ▪ Conosco 2p, 𝑐1 e 𝑐2 i =2p-(c1 + c2)
𝑐1
▪ Conosco 2p, 𝑐1 e i 𝑐2 = 2p-(𝑐1 + i)
2∙𝐴
▪ Conosco A e 𝑐2 𝑐1 =
𝑐2 ▪ Conosco 2p, 𝑐2 e i 𝑐1 = 2p-(𝑐2 + i)
TRIANGOLO RETTANGOLO
ALTEZZA RELATIVA ALL’IPOTENUSA
Per calcolare l’altezza relativa all’ipotenusa si utilizza la seguente formula:

►Formula diretta:
i
c1 𝑐1 ∙𝑐2
h h=
𝑖
c2

c1 = cateto 1 ►Formule inverse:


𝑖∙ℎ
c2 = cateto 2 ▪ conosco h , c1 e i 𝑐2 =
𝑐1
i = ipotenusa 𝑖∙ℎ
▪ conosco h, c2 e i 𝑐1 =
𝑐2
Formula di Erone
La formula di Erone, consente di calcolare l’area di un triangolo QUALSIASI
conoscendo le misure dei suoi lati. Indicando con a, b e c le misure dei suoi
lati e con p il semiperimetro (perimetro diviso due) del triangolo, si ha:

A= 𝒑 ∙ (𝒑 − 𝒂) ∙ (𝒑 − 𝒃) ∙ (𝒑 ∙ 𝒄)
ROMBO
H C G
Se osserviamo il disegno, notiamo che il
rettangolo EFGH è scomposto in otto D B
triangoli congruenti e che quattro di essi
formano il rombo. Ne consegue che il rombo è
equivalente alla metà del rettangolo che ha la E A F
base congruente alla diagonale maggiore e D = diagonale maggiore DB
d = diagonale minore CA
l’altezza congruente alla diagonale minore del
rombo. Superficie (A)
𝐷∙𝑑
Perimetro (2p) ❖ Formula diretta : A =
2
❖ Formula inversa:
❖ Formula diretta: 2p = 4∙ l
2∙𝐴
• Conosco l’A e D d=
❖ Formula inversa: 𝐷
2∙𝐴
• Conosco l’A e d D=
▪ Conosco 2p l = 2𝑝/4 𝑑
ALTEZZA DEL ROMBO
Per calcolare l’altezza del rombo si
utilizza la seguente formula:

𝐴
Formula diretta: ℎ=
𝑙
Dove :
▪ A = area del rombo
▪ l = lato del rombo

Formula inversa:
𝐴
▪ conosco h e A l=

▪ conosco h e l A=h∙𝑙
b = base minore
D C F

TRAPEZIO h

A B E
B=BASE MAGGIORE

Disegniamo un trapezio ABCD e prolunghiamo la base


maggiore AB di un segmento BE congruente alla base minore
DC e la base minore BE di un segmento CF congruente alla
base maggiore AB. Otteniamo un parallelogramma la cui base
è congruente alla somma della base maggiore e della base
minore del trapezio, e l’altezza congruente all’altezza del
trapezio. Pertanto un trapezio è equivalente ad un
parallelogramma che ha per base la somma delle basi del
trapezio e per altezza l’altezza del trapezio.
TRAPEZIO
Superficie (A)
Perimetro (2p)
(𝐵+𝑏)∙ℎ
❖Formula diretta: A = ❖ Formula diretta: 2p = B + b+ l1 + l2
2

❖ Formule inverse: ❖ Formule inverse :

2∙𝐴 ▪ Conosco 2p, l1 e l2 e B b = 2p-(l1 + l2 + B)


▪ Conosco A e b+B h=
𝑏 ▪ Conosco 2p, l1 e l2 e b B = 2p-(l1 + l2 + b)
2∙𝐴
▪ Conosco A e h b+B = ▪ Conosco 2p, l1 , B e b l2 = 2p-(l1 + B + b)

▪ Conosco 2p, l2 , B e b l1 = 2p-(l2 + B + b)
AREA DEI POLIGONI REGOLARI
L’area dei poligoni regolari è data dal prodotto del perimetro (2p) per
l’apotema (a) diviso 2 (ricorda : l’apotema di un poligono regolare è l’altezza
comune di tutti i triangoli da cui è composto)
𝐹𝑜𝑟𝑚𝑢𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒
Formula diretta 2∙𝐴
2𝑝 ∙ 𝑎 ▪ conosco A e 2p a=
2𝑝
𝐴=
a 2
a = apotema ▪ conosco A e a 2p =
2∙𝐴
2𝑝

Ricorda : a = f ∙ l
h
- f = numero fisso
- l = misura del lato
2p
AREA DI UNA QUALSIASI FIGURA PIANA
Come posso calcolare l’area di un poligono qualsiasi? Basta scomporre il
poligono in poligoni di cui si può calcolare l’area.
D

E C

A B

L’area del poligono ABCDE si troverà sommando le aree del


trapezio ABCE e del triangolo ECD.
AREA DI UNA QUALSIASI FIGURA PIANA
Supponiamo ora di voler determinare l'area di una figura a
contorno curvilineo.
Si contano i quadretti interi interni alla figura (colorati di
rosa): sono 21, per cui l’area è 21 u2.
Si contano poi i quadretti che contengono la figura
(colorati di verde) : sono 55, per cui l’area è 55 u2.
Assumendo 1 quadretto = 1 cm, possiamo affermare che
l’area della figura data è compresa tra 21 cm2 e 55 cm2

21 cm2 < A < 55 cm2


I valori 21 e 55 sono valori approssimati, in particolare :
- 21 valore approssimato per difetto
- 55 valore approssimato per eccesso
Il valore approssimato dell’area della figura è dato dalla
media aritmetica dei due valori approssimati:

21+55
A= ≅ 38 𝑐𝑚2
2

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