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Sommario
●
Funzioni di più variabili
●
Definizione di derivate parziali
●
Metodo di calcolo
●
Gradiente
●
Differenziale totale
Funzioni di più variabili
Funzione di più variabili
●
In Fisica è frequente la situazione in cui una grandezza Y è funzione
di un certo numero di altre grandezze X1, … , Xn
●
La grandezza è quindi espressa con una funzione di più variabili
detta anche funzione di variabile vettoriale
Y =f ( X 1 , X 2 ,... , X n )
●
Il valore assunto (in una specifica unità di misura) dalla grandezza Y
è noto solo se sono noti i valori di tutte le grandezze X1, … , Xn
di cui essa è funzione
Funzioni di più variabili
Funzione di più variabili
●
Esempi:
- la velocità media di un corpo è funzione dello spazio percorso
e del tempo impiegato a percorrerlo
s
v=f ( s ,t )=
t
- il periodo di oscillazione di un pendolo è funzione della sua lunghezza e
dell’accelerazione di gravità
T =f (l , g)=2 π
√ l
g
- la pressione di un gas perfetto è funzione del volume e della temperatura
nRT
p=f (V ,T )=
V
- la distanza di un punto dall’origine di un sistema di riferimento è funzione
delle coordinate cartesiane del punto
d=f ( x , y , z)= √ x + y + z
2 2 2
Funzioni di più variabili
Sommario
●
Funzioni di più variabili
●
Definizione di derivate parziali
●
Metodo di calcolo
●
Gradiente
●
Differenziale totale
Definizione di derivata parziale
Rappresentazione di una funzione a 2 variabili
●
Per semplicità, consideriamo una grandezza Z che sia funzione(*) soltanto
di altre due grandezze X e Y
Z=f ( X ,Y )
●
Rappresentiamo in un grafico i valori assunti dalle grandezze X, Y e Z
●
Se X e Y assumono i valori x0 e y0, Z assume il valore z0=f(x0, y0)
●
La terna di valori x0, y0, z0=f(x0, y0) identifica il punto dello spazio P0
●
Il luogo geometrico di tutti i punti P definiti dalle terne z
x, y, z=f(x, y) definisce una superficie nello spazio
z0
P0
y0 y
(*) assumiamo implicitamente che tutte le funzioni o
che tratteremo siano monodrome, continue e derivabili
x0
x
Definizione di derivata parziale
Rappresentazione di una funzione a 2 variabili
●
Consideriamo il piano, parallelo al piano xz, che passa per il punto P0
●
L’intersezione tra il piano e la superficie determinata dalla funzione z=f(x,y)
identifica una curva (linea rossa continua nel disegno)
●
Questa curva corrisponde alla funzione (di una sola variabile) che si ottiene
fissando y=y0 e facendo variare soltanto x
f y (x)≝f ( x , y 0 )
0
z
z0
P0 z
f ( x , y 0 )=f y (x)
0
P0
z0 f ( x , y 0 )=f y (x)
y0 0
y
x0 (x 0 , y 0 )
x x0 x
Definizione di derivata parziale
Derivata parziale di una funzione a 2 variabili
●
Definiamo la derivata parziale della funzione f(x,y) rispetto alla variabile x
nel punto (x0, y0) come la derivata della funzione fyo(x) nel punto x0
[ ]
∂f
∂x (x , y )
0
≝
d
dx
0
[
f y ( x) =
x
d
dx 0 ] [
f ( x , y0 )
0
]
x0
●
Essa rappresenta quindi la pendenza della superficie, valutata
- nel punto P0
- nella direzione parallela all’asse x
z
z0
P0 z
f ( x , y 0 )=f y (x)
0
P0
z0
y0
y f ( x , y 0 )=f y (x)
0
x0 (x 0 , y 0 )
x x0 x
Definizione di derivata parziale
Derivata parziale di una funzione a 2 variabili
●
Ora consideriamo il piano, parallelo al piano yz, che passa per il punto P0
●
L’intersezione tra il piano e la superficie determinata dalla funzione z=f(x,y)
identifica una curva (linea verde continua nel disegno)
●
Questa curva corrisponde alla funzione (di una sola variabile) che si ottiene
fissando x=x0 e facendo variare soltanto y
f x ( y)≝f (x 0 , y)
0
z
z0
P0 z
f ( x 0 , y)=f x ( y )
0
P0
z0 f ( x 0 , y)=f x ( y )
y0 0
y
x0
(x 0 , y 0 )
x y0 y
Definizione di derivata parziale
Derivata parziale di una funzione a 2 variabili
●
La derivata parziale della funzione f(x, y) rispetto alla variabile y nel punto
(x0, y0) è la derivata della funzione fxo(y) nel punto y0
[ ]
∂f
∂y ( x0 , y 0 )
≝ [ d
dy
f x ( y) =
y
0
d
dx] [
f ( x0 , y)
0
] y0
●
Essa rappresenta quindi la pendenza della superficie, valutata
- nel punto P0
- nella direzione parallela all’asse y
z
z0
P0 z
f ( x 0 , y)=f x ( y )
0
P0
z0
y0 f ( x 0 , y)=f x ( y )
0
y
x0
(x 0 , y 0 )
x y0 y
Definizione di derivata parziale
Derivata parziale di una funzione
z
●
Dal punto di vista geometrico le derivate parziali z0
●
Lo stesso concetto vale per una funzione di 3 variabili w=f(x, y, z)
- le derivate parziali, valutate nel punto P0=(x0, y0, z0) sono
[ ] [
∂f
∂x P0
≝
d
dx
f ( x , y 0 , z 0) ] [ ] [
x0
∂f
∂y P0
≝
d
dy
f ( x0 , y , z 0) ] [ ] [
y0
∂f
∂z P0
≝
d
dz
f ( x 0 , y 0 , z) ] z0
[ ] [
∂f
∂ x1 P0
≝
d
d x1
0 0
f (x 1 , x2 ,... , x n )
]
x1
0
Funzioni di più variabili
Sommario
●
Funzioni di più variabili
●
Definizione di derivate parziali
●
Metodo di calcolo
●
Gradiente
●
Differenziale totale
Metodo di calcolo
Derivata parziale di una funzione a n variabili
●
Data una funzione di più variabili f(x1,…,xn) per calcolare la derivata parziale
rispetto alla variabile x1 valutata nel punto P0=(x10,…,xn0) procediamo così
●
Calcoliamo la funzione derivata parziale di f, che otteniamo applicando le
normali regole di derivazione e trattando x1 come variabile rispetto a cui
derivare e tutte le altre (x2,…,xn) come costanti
∂f d
(x 1 ,... , x n )= f (x 1 , x 2=cost ,... , x n=cost )
∂ x1 dx1
●
Nella funzione derivata parziale così ottenuta, sostituiamo i valori
x1=x10,…, xn=xn0
[ ]
∂f
∂ x1 P0
=
∂f 0
∂ x1
0
( x 1 ,... , x n )
Metodo di calcolo
Derivata parziale di una funzione a n variabili
●
Esempio: derivata parziale della funzione f(x,y,z)
2 2
f ( x , y , z)=2 x−3 x y + x sin ( z)
nel punto (x=1, y=2, z=π)
∂f
∂x
2
( x , y , z)=2−3 y +2 x sin ( z) [ ]
∂f
∂x ( x=1 , y =2 , z= π )
2
=2−3⋅2 +2⋅1⋅sin ( π )=−10
(y=cost; z=cost)
∂f
∂y
( x , y , z)=−6 x y
[ ]
∂f
∂y ( x=1 , y=2 , z=π )
=−6⋅1⋅2=−12
(x=cost; z=cost)
∂f
∂z
(x=cost; y=cost)
2
( x , y , z)=x cos( z)
[ ]
∂f
∂z ( x=1 , y=2 , z= π )
2
=1 ⋅cos ( π )=−1
Funzioni di più variabili
Sommario
●
Funzioni di più variabili
●
Definizione di derivate parziali
●
Metodo di calcolo
●
Gradiente
●
Differenziale totale
Gradiente
Gradiente di una funzione a 2 variabili
●
Data una funzione di 2 variabili f(x, y), il suo gradiente in un punto P0
è il vettore che ha come componenti le derivate parziali di f
valutate in quel punto
⃗
[ ]
grad f (x 0 , y 0 )≝ ∇ f ( x 0 , y 0 )≝
∂f
∂x ( x0 ,y )
0
[ ]
^i + ∂ f
∂y (x0 , y0)
^j
●
Dal punto di vista geometrico, il vettore gradiente
z
identifica direzione e verso nel piano (x,y) nei quali k^
z0
la superficie determinata dalla funzione z=f(x, y)
P0
presenta la massima variazione
(massima “pendenza”) ^j
y0
y
(x 0 , y 0 )
x0
^i ⃗ f (x , y )
∇ 0 0
x
Gradiente
Gradiente di una funzione a n variabili
●
Analogamente, per una funzione di 3 variabili f(x,y,z), il suo gradiente in un
punto P0 è il vettore
grad f ( x 0 , y 0 , z 0 )≝ ∇ 0 0 0[ ]
⃗ f ( x , y , z )≝ ∂ f
∂x (x , y , z )
0 0 0
[ ]
^i + ∂ f
∂y ( x0 , y0 ,z )
0
[ ]
^j+ ∂ f
∂z ( x0 , y0 , z0 )
k^
●
Nel caso più generale di una funzione di più variabili y=f(x1,…,xn), il suo
gradiente in un punto P0 è
∂f
[ ]
n
⃗
grad f ( x ,... , x )≝ ∇ f (x 1 ,... , x n )≝∑i=1
0 0 0 0
u^ i
1 n
∂ xi 0 0
( x ,... , x )
1 n
[ ]
∂f
∂x
=−10
( x=1 , y =2 , z= π )
[ ]
∂f
∂y ( x=1 , y=2 , z=π )
=−12 [ ]
∂f
∂z ( x=1 , y=2 , z= π )
=−1
[ ]
df ( x 0 )≝
df
dx x0
dx
●
Tale operazione può essere effettuata in un qualsiasi y
punto generico x per cui possiamo scrivere
più in generale y 0+dy
df (x 0 )
df y0
df ( x )≝ dx
dx
x0 x 0 + dx x
Differenziale
Differenziale di una funzione a 2 variabili
●
Data una funzione z=f(x, y), consideriamo le funzioni fy0(x)=f(x, y0) e
fx0(y)=f(x0, y) definite prima: i loro differenziali nel punto (x0,y0) sono
df y ( x 0 )≝
0
df y
dx [ ] [ ]
0
x0
dx=
∂f
∂x (x 0 , y 0 )
dx 0 [ ] [ ]
df x ( y 0 )≝
dfx
dy
0
y0
dy=
∂f
∂y ( x 0 , y 0)
dy
●
Questi differenziali parziali forniscono la variazione di z nel punto P0 quando
soltanto una delle variabili indipendenti varia z
di un tratto infinitesimo (dx o dy) z0
P 0 f ( x , y )=f (x) 0 y0
df y (x 0)
0
z
z0
P0 x0 x 0 +dx x
z
P 0 f ( x 0 , y)=f x ( y ) 0
y0 z0
df x ( y 0 )
y
0
x0
(x 0 , y 0 )
x y0 y 0+dy y
Differenziale
Differenziale di una funzione a 2 variabili
●
Il differenziale totale della funzione z=f(x, y) in un punto (x0, y0) è la
variazione della variabile dipendente z in corrispondenza di variazioni
infinitesime di entrambe le variabili indipendenti x e y
●
Si dimostra che è pari alla somma dei differenziali parziali visti prima
df ( x 0 , y 0 )≝ [ ]
∂f
∂x (x 0 , y 0 )
dx + [ ]
∂f
∂y ( x 0 , y 0)
dy
●
Possiamo esprimerlo in forma più compatta usando il gradiente
⃗ f ( x , y )⋅d ⃗r
df ( x , y )= ∇
0 0 0 0
dove
z z
d ⃗r ≝dx ^i +dy ^j z0
P 0 f ( x , y0 )=f y (x) 0
z0
P 0 f ( x 0 , y )=f x ( y )
0
df y (x 0) df x ( y 0 )
0
0
x0 x 0 +dx x y0 y
Differenziale
Differenziale di una funzione a n variabili
●
Possiamo estendere la definizione di differenziale totale al caso di una
funzione a 3 variabili w=f(x, y, z)
[ ]
df ( x 0 , y 0 , z 0 )≝
∂f
∂x ( x0 , y0 , z0 )
dx + [ ]
∂f
∂y ( x0 , y0 , z0 )
dy + [ ]
∂f
∂z ( x0 , y0 , z0 )
⃗ f ( x , y , z )⋅d ⃗r
dz= ∇ 0 0 0
●
Nel caso più generale di n variabili y=f(x1, …,xn)
[ ]
∂f
n
df ( x ,... , x )≝∑i=1
0
1
0
n dx i
∂ xi 0 0
( x1 ,... , y n )