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Fenomeni Radioattivi
M. Bassani (2086894) R. Brienza (2088378)
F. Annese (2061981) E. Bergantino (2070382)
2 Maggio 2023

Abstract
In questa esperienza usiamo un contatore Geiger per effettuare misure di radi-
azione di un blocco di tufo. Prendiamo le misure impostando timer diversi sul
contatore, t1 = 6 s, t2 = 60 s e t3 = 600 s, posizionandolo in 2 configurazioni
diverse (lontano dalla sorgente e sulla sorgente). Per verificare che i dati speri-
mentali siano validi, li analizziamo i dati riportandoli in opportuni istogrammi
e ad ognuno sovrapponiamo una distribuzione di Poisson di media µ e varianza
σ 2 opportune. In questo modo possiamo descrivere il numero di eventi negli in-
tervalli di tempo precedentemente elencati. Ricaviamo quindi il rateo di fondo
degli eventi come il rapporto tra la media dei conteggi e l’intervallo di tempo
di ogni misurazione. Per t = 6 s il rateo vale Rtf = (0.96 ± 0.08) Hz e per
t = 60 s Rtf = (1.12 ± 0.04) Hz. Il rateo di fondo è però atteso essere la media
µ della distribuzione di Poisson di ogni misura che massimizza la likelihood delle
osservazioni. Ca

1 Introduzione
In ogni punto della Terra si misura un certo grado di radioattività naturale,
parzialmente dovuto ai raggi cosmici (particelle di alta energia provenienti dallo
spazio che, interagendo con i nuclei dell’atmosfera, generano altre particelle che
si osservano fino al livello del mare) e parzialmente al fatto che nella crosta
terrestre sono presenti nuclei instabili che si trasformano in nuclei di energia
minore emettendo particelle di varia natura: α (nuclei di elio), β (elettroni)
e γ(fotoni). Questa radiazione si può osservare con opportuni strumenti. Gli
scintillatori, per esempio, sono materiali che hanno la proprietà di emettere una
debolissima luce proporzionale all’energia depositata in essi dal passaggio di
una particella. La luce prodotta è amplificata e si può cosı́ rivelare il passaggio
di queste particelle e contarle. In questa esperienza utilizzeremo proprio un di
questi contatori, che useremo prima per misurare le radiazioni ambientali e poi
quelle emesse da un blocco di tufo con periodi di conteggio differenti; per poi
confrontare i risultati con delle Poissoniane e ricavare i vari ratei di conteggio.

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2 Apparato sperimentale
L’apparato sperimentale utilizzato per effettuare le misure è composto da:

• Un contatore di radiazioni;

• Un Blocco di Tufo;

3 Misure
Per le misurazioni abbiamo sempre utilizzato il contatore che, in primo luogo,
abbiamo posto lontano dal blocco di tufo ed impostato con un timer di 6s.
rilevando cosı̀ un numero di cpm (unità di misura del contatore: conteggi per
minuto) che corrisponde al conteggio delle radiazioni in quel determinato inter-
vallo di tempo. Abbiamo ripetuto il procedimento per altre 30 volte; riportiamo
l’istogramma dei conteggi qui sotto:

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Abbiamo ripetuto per altre 10 volte il conteggio ma questa volta con un
timer di 60s. Riportiamo sempre l’istogramma qui sotto:

In seguito abbiamo fatto altre 2 misurazioni: la prima, posizionando il con-


tatore sopra il blocco di tufo e la seconda posizionandolo al lato di esso. Il timer
impostato per queste 2 operazioni è di 600s.

Con contatore sopra Con contatore al lato


Cpm 1242 1095

4 Analisi Dati
Come prima analisi dei dati abbiamo preso in considerazione i due istogrammi
ricavati nelle misuree ne abbiamo calcolato la media, la moda, la varianza e la
deviazione standard.

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Media Moda Varianza Deviazione standard
Istogramma 6s. 5.77 8 7.31 2.75
Istogramma 60s. 67.50 62 67.90 7.95

In seguito abbiamo cercato una distribuzione di Poisson che descriva al


meglio i due istogrammi presentati prima; nella forma:
1
P (x) = µx e−µ
x!

(dove, µ rappresenta la media della distribuzione, ed x i possibili conteggi)

Come µ abbiamo scelto la media dei dati e su x abbiamo inserito tutti i


numeri interi compresi fra il minimo della distribuzione di conteggi ed il suo
massimo. Riportiamo i due istogrammi con le Poissoniane sovrapposte:

Dai grafici notiamo che le distribuzione di Poisson hanno un massimo in x =


5.77 CPM la prima e x = 67.50 CPM la seconda. Questi valori corrispondono ai
valori medi dei dati raccolti in precedenza. Al fine di visualizzare meglio quanto
detto, risulta interessante esaminare gli stessi istogrammi con ampiezza dei bin
pari a 2 e 4 volte i conteggi.

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Come possiamo osservare dai precedenti grafici, la distribuzione di Poisson
presenta il valore massimo sempre in corrispondenza dei valori medi dei conteggi.
In questo caso però notiamo che la funzione di distribuzione ha una forma più
”discreta”, siccome abbiamo ridotto il numero di bin su cui viene calcolata ed
inoltre notiamo che tende ad accumularsi, quindi ha il massimo, in prossimità
della moda di ogni istogramma.
Per confrontare al meglio i risultati, abbiamo convertito i conteggi in CPS
(counts per second), quindi abbiamo diviso ogni conteggio fatto per il loro peri-
odo di aquisizione (Conteggi6i /6, Conteggi60i /60), in modo tale da unire tutti
i conteggi del fondo.

Di questa lista di conteggi ne calcoliamo il valor medio, assimilabile al rateo


dei conteggi del fondo (Rf ). In seguito abbiamo calcolato l’incertezza (σf ), come
deviazione standard sulla media dei conteggi di fondo (N ), ovvero
1
σf = √ = 0.16 (1)
µN
Quindi possiamo esprimere il rateo degli eventi, ottenuto unendo i conteggi
effettuati per t = 6 s e t = 60 s, come:
X [xi (6 s) + xi ((60 s)]
Rf = = 1.01 ± 0.16 (2)
i
N(6 s) + N(60 s)

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Mentre per quanto riguarda le misurazioni dei conteggi, presi con il conta-
tore vicino al blocco di tufo, bisogna considerare il fatto che esso rileva sia le
radiazioni emesse dal blocco di tufo(Rt ) che quelle di fondo (Rf ); quindi:
Rtot = Rf + Rt
isolando Rt →
− Rt = Rtot − Rf

Per trovare Rtot abbiamo usato lo stesso metodo di prima, ma sulle 2 mis-
urazioni da 600 secondi fatte con il contatore attaccato al blocco di tufo; perciò
dividendo i 2 conteggi per 600:
Rtot1 = 2.07
Rtot2 = 1.83

− Notiamo che da queste 2 misure non possiamo ricavarci un incertezza, dato
che non conosciamo l’errore strumentale e avendo fatto una sola misura per lato,
la varianza è 0

Adesso andiamo a sottrarre a questi due numeri Rf , cosı̀ da trovare Rt :


Rt1 = 1.07
Rt1 = 0.82

quindi σt1 = σt2 = σf = 0.16.

In fine abbiamo trovato una funzione della Likelihood (ζ) del rateo di fondo
al variare di µ avendo fatto N misurazioni di conteggi (ni ), in modo tale da
verificare che il µ che massimizza la funzione corrisponda a quello trovato da
noi.
N  ni 
Y µ
L(µ) = (3)
i=1
ni !
Abbiamo costruito i grafici delle due funzioni corrispondenti ai due periodi
diversi (∆t6 e ∆t60 ) e visto quale era il valor medio del massimo(µmax ):

I loro µmax6 e µmax60 uguali rispettivamente a 0.96 e 1.13 corrispondono


esattamente ai ratei di fondo dei 2 periodi.

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5 Conclusione

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