Bruno Picasso
Riferimento bibliografico
In questi esercizi useremo la scrittura [FdA] per riferirci al libro di testo adottato nel corso, ossia:
P. Bolzern, R. Scattolini e N. Schiavoni, Fondamenti di controlli automatici 4a edizione McGraw-Hill.
Prerequisiti
1.1
Equazioni differenziali
x(t)
3
2x(t)
x(0) = 2.
(1)
3
2t+ 23
3t + 4
x(t) = 3t + 1.
x(t) =
3. Si dica se esiste una condizione iniziale x(0) = x0 R tale che il corrispondente problema di
Cauchy (1) abbia per soluzione una funzione costante x(t) x0 cio`e, x(t) = x0 t 0 .
1.2
Algebra lineare
Esercizio 2
1. Siano M Rhk , N , P Rij e Q matrici tali che vale la seguente uguaglianza:
M N P = Q.
Si dica qual `e la dimensione delle matrici N e Q.
2. Siano U Rmn , V e Z matrici tali che vale la seguente uguaglianza:
U V = Z.
Sapendo che Z ha h colonne, si dica qual `e la dimensione delle matrici V e Z.
1
1 1
0 2
, A2 =
1
1
2
2
, A3 =
3 0
0 3
, A4 =
1
1
4
3
, A5 =
1 5
2 3
e sia s C un parametro.
0
1
0
M = 0
0
1
18 3 6
1.3
Numeri Complessi
z1 = 3 + j
z2 = 3j
z3 = 1 3j
j/4
z6 = 2ej/2
z7 = 3ej0
z5 = 2 2e
z4 = 4
z8 = ej2/3 .
4. Scrivere lespressione di z14 = z5 e rappresentare anchesso sul piano Complesso. Calcolare poi
z5 z6 e z5 /z6 .
5. Scrivere i numeri Complessi zi , i = 1, . . . , 4, in forma polare.
6. Scrivere i numeri Complessi zi , i = 5, . . . , 8, in forma cartesiana.
7. Calcolare z1 + z5 e
z1
z3 z8
.
z5
S3 :
x(t)
= 5x(t)
p
y(t) = x(t)
1. Classificare ognuno dei sistemi dati specificandone lordine e compilando la seguente tabella (alle
domande 3. e 4. si risponda solo se il sistema non `e autonomo):
1. Il sistema `e lineare?
S`
I
NO
2. Il sistema `e autonomo?
I
S`
NO
S`
I
NO
4. Il sistema `e SISO?
S`
I
NO
(2)
= 2 v(t), (t) ,
dove si suppone che le funzioni 1 e 2 siano note. Si vuole impiegare tale modello per lo studio di
come luso della manopola influenzi lo stato di carica della batteria.
1. Scrivere una rappresentazione in forma di stato per il modello del sistema considerato (dunque,
in particolare, si specifichino le variabili di stato x, le variabili dingresso u e di uscita y).
2. Classificare il sistema specificandone lordine e compilando la Tabella (2).
dove k > 0 `e il coefficiente di attrito e `e langolo compreso fra lasta del pendolo e la verticale. Si
supponga di essere interessati a studiare landamento nel tempo sia della posizione del pendolo che
della sua energia cinetica.
1. Scrivere una rappresentazione in forma di stato per il modello del sistema considerato (in
particolare, si specifichino le variabili di stato x, le variabili dingresso u e di uscita y).
2. Classificare il sistema ottenuto specificandone lordine, compilando la Tabella (2) e indicando la
dimensione della variabile di uscita.
3. Sulla base della propria esperienza (quindi, senza fare conti) tracciare un disegno qualitativo
della traiettoria dello stato nei due casi seguenti:
t+
lim y(t).
t+
4. Si risponda nuovamente alla domanda precedente nel caso in cui k = 0 (cio`e, in assenza di
attrito).
Esercizio 9 Sulla base della propria conoscenza, esperienza ed intuizione, si dica quali dei seguenti
esempi sono sistemi statici e quali sono sistemi dinamici:
A. Un conto in banca (ingresso: u = versamenti/prelievi; uscita: y = il saldo del conto);
B. Un rubinetto (u = posizione della manopola; y = portata dacqua);
C. Il prezzo di un bene (u = tasso di produzione del bene stesso; y = prezzo del bene);
D. Un ghiacciaio (u = accumuli di neve; y = posizione della fronte del ghiacciaio);
E. Il sistema che descrive la relazione che esiste fra la forza agente su un corpo di massa m e
laccelerazione del corpo stesso (u = la forza; y = laccelerazione).
Esercizio 10 Con riferimento ad uno stato di equilibrio x
Rn per un sistema dinamico autonomo
x(t)
= f x(t) ,
x Rn ,
si diano le definizioni di: stato di equilibrio stabile, stato di equilibrio instabile, stato di equilibrio
asintoticamente stabile e stato di equilibrio semplicemente stabile.
Esercizio 11 Si consideri il seguente sistema dinamico:
(
x(t)
= x(t)u(t)
y(t) = x2 (t).
4
= Ax(t),
x(0) = x0 .
x Rn
2
2
x(t)
=
x(t)
2 3
x(0) =
.
1
= ax(t) + bu(t),
x R, u R.
(3)
u
per 0 t < t
0 per t t.
(4)
2. Landamento nel tempo del numero di impiegati in una grossa azienda in funzione del tasso
di assunzioni `e modellizzato dalla seguente equazione differenziale:
(t)
= (t) + (t),
Supponendo che (0) = 0 e
(t) =
> 0, > 0.
per 0 t < 10
0 per t 10,
h(t)
= h(t) + p(t),
Supponendo che h(0) = h0 e
p(t) =
> 0, > 0.
p per 0 t < 2
0 per t 2,
v(t) + F (t),
m
m
F
0
per 0 t < 3
per t 3,
Si scriva lespressione del movimento forzato dello stato corrispondente al generico segnale
dingresso nellinsieme considerato. Si indichi tale movimento con xF, t(t) (dove la presenza
dellindice t richiama il valore del parametro t che individua il segnale dingresso che ha
generato tale movimento forzato) e, nel caso in cui a < 0, si tracci un grafico qualitativo
della funzione xF, t(t).
Per ogni fissato t > 0, si calcoli il seguente limite1 :
lim xF, t(t)
t0+
1 Questa
quindi, posto gx (t) = limt0+ xF, t(t), si tracci il grafico di gx (t) nei tre casi a > 0, a = 0 e
a < 0 (la funzione gx (t) rappresenta la risposta forzata del sistema ad un ingresso del tipo
considerato in (4) nel limite per t 0+ [ ]).
Esercizio 14 Analizzare la stabilit`
a del sistema lineare scalare x(t)
= ax(t) al variare di a R.
Esercizio 15 Siano Ai , i = 1, . . . , 5, le matrici definite nellEsercizio 3, si ponga inoltre:
A6 = A2 ;
1 0 2
A7 = 1 1 1 ;
2 0 1
2 17 0
A8 = 1 6
0 .
0
0
3
v(t)
= v 2 (t) + g,
m
dove > 0 `e il coefficiente di attrito viscoso e g = 9.8 m/s2 `e laccelerazione di gravit`
a.
7
x(t)
= x3 (t) x(t)u(t)
y(t) = sin x(t) + u2 (t).
1. Supponendo che sia la variabile di uscita, si dia una rappresentazione in forma di stato del
sistema dato.
2. Calcolare i valori di equilibrio delluscita in corrispondenza dellingresso costante u(t) 4 e
si analizzi la stabilit`
a dei corrispondenti stati di equilibrio.
Esercizio 21 Si consideri il seguente sistema dinamico:
(5)
2
0
x (t) = x2 (t)
1
g
1
k
x 2 (t) = ml
2 x2 (t) l sin x1 (t) + ml2 u(t)
y(t) = x1 (t),
dove k > 0 `e il coefficiente di attrito.
h(t)
= h(t) + p(t),
> 0, =
1
> 0.
Siamo interessati a studiare landamento nel tempo del volume di liquido presente nel serbatoio.
1. Scrivere un modello in forma di stato per tale sistema.
Si supponga da ora in avanti che = 5/12, = 1/2 (ossia, = 2).
2. Determinare il valore u
della portata p tale che la corrispondente uscita di equilibrio sia y = 8.
3. Scrivere le equazioni del sistema linearizzato attorno a tale equilibrio e si valutino le propriet`
a
di stabilit`
a dellequilibrio.
1
sca(t): impiegare il modello linearizzato trovato
4. Si supponga che h(0) = 4 e che p(t) = u
+ 10
nel punto precedente per determinare limt+ h(t). Calcolare poi limt+ h(t) impiegando il
modello non lineare. Perche i due risultati sono differenti? Quale dei due risultati `e da ritenersi
pi`
u attendibile?
Esercizio 24 Si consideri il sistema lineare che appare nella soluzione dellEsercizio 17.
1. Calcolare il movimento dello stato a partire dalla condizione iniziale
x(0) =
1
2
x 1 (t) = x1 (t) x2 (t) + 1 + x2 (t)
1. Determinare gli stati di equilibrio del sistema e lespressione del sistema linearizzato attorno a
tali equilibri.
2. Sia x(t)
3 1
x(t)
x(t)
2 1
.
x(0)
=
x Rn , u Rm , w Rq ,
dove A `e una matrice i cui autovalori sono tali che e() < 0. Sia x
,
x
: R+
t
Rn
7
x(t),
il movimento dello stato determinato da una data condizione iniziale x(0) = x0 , da un dato segnale
dingresso u,
u
: R+ Rm
t 7 u(t),
10
Esercizio 30 Si supponga che le seguenti funzioni di trasferimento Gi (s) abbiano lo stesso ordine del
sistema lineare i che esse rappresentano:
2
;
s3
s+2
G4 (s) = 2
;
s 2s 3
s+1
;
G7 (s) =
s2
G1 (s) =
G2 (s) =
1
;
s
G3 (s) =
1
;
(s 1)(s + 2)2
s
G8 (s) = 2
.
(s + 4)(s2 + s + 1)
G5 (s) =
G6 (s) =
s1
;
s+1
s3
s2
;
+ 73
4 s + 25
7s2
1. Per ognuno dei sistemi i , si dica se esso sia asintoticamente stabile, semplicemente stabile
oppure instabile.
2. Scrivere lespressione dei modi naturali associati ai sistemi i (per il sistema 6 , si usi linformazione aggiuntiva che esso ammette il modo naturale 1 (t) = e4t , t 0).
3. Per i sistemi che risultano essere asintoticamente stabili, si calcoli il tempo Ta di assestamento
a 0 del movimento libero dello stato.
4. Nei casi G1 (s), G2 (s), G3 (s), scrivere un sistema lineare i in forma di stato la cui funzione
di trasferimento sia Gi (s).
Esercizio 31 Sia
g(t) = e2t + tet sca(t) + (t)
la risposta allimpulso di un sistema lineare e sia (A, B, C, D) una sua rappresentazione in forma di
stato.
1. Si dica se si tratta di un sistema SISO oppure MIMO e se il sistema `e proprio o strettamente
proprio. Determinare la matrice D.
Si supponga dora in avanti che il sistema (A, B, C, D) sia di ordine minimo compatibilmente con
lavere la risposta allimpulso specificata.
2. Elencare tutti i modi naturali del sistema, analizzare la stabilit`
a di (A, B, C, D), dire qual `e la
dimensione della matrice A e scriverne il polinomio caratteristico.
3. Calcolare la funzione di trasferimento del sistema.
4. Calcolare luscita forzata yF (t) in corrispondenza di ognuno dei seguenti quattro segnali di
ingresso:
) u1 (t) = sca(t);
) u2 (t) = e3t sca(t);
) u3 (t) = sca(t) e3t sca(t);
0.3
yF (t)
0.2
yF (t)
0.1
0
2
1
0.1
0.2
0
0.5
1.5
2
t
2.5
3.5
0
0
0.5
1.5
0.4
0.4
0.3
0.3
0.2
0.1
0
0
10
t
12
14
16
18
0
0
20
0.5
1.5
2
t
2.5
3.5
2.5
3.5
2.5
3.5
(d)
4
3
yF (t)
yF (t)
3.5
0.1
2
1
1
0.5
1.5
2
t
2.5
3.5
0
0
0.5
1.5
(e)
2
t
(f)
0.3
4
yF (t)
3
yF (t)
0.2
(c)
2
0
2.5
(b)
yF (t)
yF (t)
(a)
2
t
0.2
0.1
1
0
0
10
t
12
14
16
18
0
0
20
(g)
0.5
1.5
(h)
Figura 2: Con riferimento allEsercizio 32.3, grafici ipotetici della risposta allo scalino.
12
Esercizio 32 (Variazione dellEsercizio 2 del compito del 7-9-2012) Sia dato il seguente sistema dinamico:
3. Sia yF (t) la risposta allo scalino del sistema ossia, luscita forzata corrispondente allingresso
u(t) = sca(t) . Calcolare limt0+ yF (t), limt0+ y F (t) e dire quale tra quelli riportati in Figura 2
`e il grafico corretto di yF (t).
4. Sia g(t) la risposta allimpulso del sistema: determinare limt0+ g(t) e limt+ g(t). Inoltre,
sfruttando opportunamente la conoscenza del grafico della risposta allo scalino determinata al
punto precedente, si tracci un grafico qualitativo dellandamento di g(t).
Esercizio 33 Sia dato il sistema lineare
(6)
(7)
1. Calcolare la funzione di trasferimento Tyu (s) del sistema e specificarne i valori dei poli e degli
zeri; calcolare il guadagno statico del sistema.
2. Considerare il sistema come linterconnessione di due sottosistemi, il primo di equazione (6)
(con variabile di uscita y1 = x1 ), il secondo di equazione (7) (con variabile di uscita y2 = x2 ).
Rappresentare i due sottosistemi mediante uno schema a blocchi, quindi rappresentare il sistema
complessivo mediante lo schema a blocchi ottenuto interconnettendo i due schemi relativi ai
sottosistemi. Infine, impiegare tale schema per il calcolo della funzione di trasferimento Tyu (s).
3. Calcolare luscita forzata del sistema nei seguenti casi e tracciarne un grafico qualitativo che ne
evidenzi landamento per t + e per t 0+ :
u1 (t) = (t);
u2 (t) = et sca(t);
4. Analizzare le propriet`
a di stabilit`
a dei tre movimenti forzati dello stato corrispondenti ai tre
ingressi considerati sopra.
13
12(s + 1)
2(1 s)
; G2 (s) =
;
(s + 2)(s + 3)
(s + 2)(s + 3)
G3 (s) =
12(1 s)
1200(1 s)
; G4 (s) =
.
(s + 2)(s + 3)
(s + 20)(s + 30)
y(t)
2 Variazione
1
0
1
0
0.5
1.5
2.5
3.5
14
Figura 4: Rappresentazione mediante schema a blocchi del sistema considerato nellEsercizio 35.
3. Tra i sistemi R(s) determinati al punto precedente, si consideri quello in cui = 5: sapendo
che in tal caso il polinomio caratteristico del sistema retroazionato si fattorizza nella forma
pcl (s) (s + 10.05)(s2 + 0.95s + 0.50),
(8)
100(s + 5)
;
(s + 1/2)(s + 10)
G4 (s) =
1
;
(s + 1)(s 1)
G2 (s) =
90s(s 2)
;
+ 12s + 180
5s2
G5 (s) = 20
s2
s+2
;
+s+4
G3 (s) =
2s 1
;
(s 15 )2 (s + 1)2
G6 (s) =
100(s2 + 1)
.
(s + 0.1)(s2 + 2s + 100)
15
Spettro di ampiezza
1.5
f (t)
1
0.5
0
0.5
0
20
40
60
80
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
10
100
10
10
Frequenza [rad/s]
(a)
(b)
Spettro di ampiezza
1.5
1
p(t)
0.5
0
0.5
1
1.5
0
0.1
0.01
0.001
0
10
10
20
30
40
50
60
70
80
Frequenza [rad/s]
(a)
(b)
u1 (t) = sin(t);
u2 (t) = sin(10t).
Si commentino i risultati ottenuti.
Esercizio 37 Si `e interessati a studiare landamento nel tempo di una certa grandezza f . A tal
fine sono state raccolte delle misure di f a vari istanti di tempo t: in Figura 7 `e rappresentato il
corrispondente grafico di f (t). Le misure di f sono state effettuate per mezzo di uno strumento
che introduce sulla misura un disturbo additivo la cui banda si trova a frequenze superiori a 10 rad/s.
Inoltre, la grandezza misurata presenta delle oscillazioni nella banda [0, 0.01] rad/s dovute a variazioni
stagionali e di cui non si vuole tenere conto. Ai fini dello studio di f , risulta quindi dinteresse solo
la componente del segnale f (t) il cui spettro insiste nella banda [0.1, 1] rad/s.
Si costruisca un sistema lineare in modo tale che, ponendo in ingresso a tale sistema il segnale f (t), la
corrispondente uscita di regime replichi le caratteristiche di f (t) allinterno della banda di interesse.
Esercizio 38 In Figura 8 `e rappresentato il grafico del segnale p(t) che colleziona i valori delle misure,
effettuate a vari istanti di tempo t, della posizione p della testina di riproduzione in un lettore CD.
Allinterno di tale lettore CD `e presente una ventola di raffreddamento che ruota a3 3.98 Hz e che
genera una perturbazione della misura di p esattamente alla propria frequenza di rotazione.
Si costruisca un sistema lineare in modo tale che, ponendo in ingresso a tale sistema il segnale
p(t), nella corrispondente uscita di regime risulti cancellata la perturbazione causata dalla ventola
di raffreddamento e tale uscita possa essere considerata una stima dellandamento effettivo di p.
3 Conversione
Hz rad/s: poich
e x Hz significa x giri completati in 1 s ed 1 giro corrisponde a 2 rad, allora
[x]Hz
1
=
.
[x]rad/s
2
16
2. In Figura 9.(bd), sono riportati gli spettri di tre segnali. Si dica quale di questi spettri `e quello
del segnale w(t).
3. Si considerino i seguenti filtri:
G1 (s) =
5
,
s+5
G2 (s) =
10
,
s+5
G3 (s) =
50s
(s + 5)(s + 50)
G4 (s) =
3s(s + 10)
.
(s + 50)2
Per ognuno di essi si tracci il diagramma di Bode del modulo, si dica di che tipo di filtro si tratta
e se ne calcoli la banda passante.
4. Si consideri il sistema rappresentato in Figura 10 nei 4 casi in cui G(s) = Gi (s), i = 1, . . . , 4:
per ognuno di essi, landamento delluscita forzata corrispondente al segnale dingresso w(t) `e
rappresentato in Figura 11 con una linea rossa. Si determini la giusta associazione fra i sistemi
Gi (s) e i 4 grafici in Figura 11.
Esercizio 40 Si considerino le seguenti funzioni di trasferimento:
L1 (s) =
100(s + 5)
;
(s + 1/2)(s + 10)
L2 (s) =
L4 (s) =
12(1 s)
;
(s + 2)(s + 3)
L5 (s) = 10
L7 (s) =
L10 (s) =
1
;
(s + 1)(s 1)
10
;
s(s + 1)2
L8 (s) =
L11 (s) =
100(s + 1/2)
;
(s + 5)(s + 10)
1 0.5s
;
(1 10s)(1 + 0.01s)2
3s(s + 10)
;
(s + 50)2
0.1(1 2s)
;
s(1 + 10s)(1 + 0.1s)
L3 (s) =
s + 100
;
2(s + 5)(s + 10)
L6 (s) =
L9 (s) =
2s 1
;
(s 51 )2 (s + 1)2
1
;
s(s + 1)2
L12 (s) =
3(s + 1)
.
s
1. Tracciare su fogli di carta semi-logaritmica i diagrammi di Bode del modulo e della fase di tali
funzioni (sia quelli asintotici che, qualitativamente, quelli reali).
2. Si considerino adesso le 5 funzioni Li (s) corrispondenti a i = 4, 5, 9, 10, 11. Si indichi con
il valore della pulsazione in corrispondenza della quale Li (j) = 180. Nei 5 casi
considerati, determinare approssimativamente il valore di e si calcoli |Li (j )|.
Al fine di stimare , si pu`
o procedere nel modo seguente:
I. A partire dai diagrammi della fase tracciati al punto precedente, si compia una prima stima
ad occhio di (indichiamo tale stima con 1 );
II. Si calcoli il valore effettivo di Li (j1 ) e, se significativamente diverso da 180, si
compia una nuova stima 2 basandosi sullandamento del diagramma di Bode della fase;
17
30
w(t)
20
10
0
10
0
10
(a)
4
3
2
1
0
0
20
40
60
Frequenza [rad/s]
80
100
120
80
100
120
80
100
120
(b)
4
3
2
1
0
0
20
40
60
Frequenza [rad/s]
(c)
2.5
2
1.5
1
0.5
0
0
20
40
60
Frequenza [rad/s]
(d)
Figura 9: Con riferimento allEsercizio 39.1-2, grafico del segnale w(t) (a) e grafici ipotetici del
corrispondente spettro di ampiezza (bd).
18
30
yF (t)
20
10
0
10
0
10
10
10
10
(a)
40
yF (t)
30
20
10
0
10
20
0
(b)
30
yF (t)
20
10
0
10
0
(c)
30
yF (t)
20
10
0
10
0
(d)
Figura 11: Con riferimento allEsercizio 39.4, grafico dei segnali yF (t) (linea rossa) in corrispondenza
del segnale dingresso w(t) (linea blu tratteggiata) e dei filtri Gi (s), i = 1, . . . , 4.
19
4 Si
ricorda che il regolo delle fasi permette di determinare i contributi alla fase solo di poli e zeri eali.
tutti i casi, si determinino le intersezioni richieste ricavando opportunamente le informazioni dai diagrammi di
Bode e facendo meno conti possibile.
5 In
20
dB
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
21
10
dB
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
0
45
90
135
180 1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
22
10
dB
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
deg
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Figura 15: Diagrammi di Bode di G6 (s) = 100(s2 + 1)/ (s + 0.1)(s2 + 2s + 100) .
23
24
G(s)
H(s)
Figura 17: Sistema retroazionato dellEsercizio 44.
n
yo
du
R(s)
G(s)
Esercizio 44
10s
(1 + s)2
H(s) =
1
.
(1 + s)2
2
(1 + 0.1s)3
R(s) =
1 + 0.1s
.
1 + 10s
3
10
sca(t) e du (t) =
1
5
sca(t).
3. Calcolare Tun (s). Mediante le usuali approssimazioni, scriverne poi la risposta in frequenza
Tun (j), se ne tracci il diagramma di Bode asintotico del modulo e si scriva la corrispondente
espressione Tun (s). Infine, impiegando tale Tun (s), determinare 0 tale che, per n(t) = sin(0 t),
si abbia che lampiezza di uR (t) `e pari a 0.1.
Si supponga adesso che R.
4. Determinare linsieme dei valori < 0 tali che il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
6 Esercizio
7 Esercizio
25
yo
H(s)
s(s 5)
.
(s + 10)2
1. Si tracci il diagramma polare di H(s) e se ne determinino le intersezioni con lasse eale e con
la circonferenza unitaria. Nel caso k = 1, si pu`
o applicare il Criterio di Bode per analizzare
lasintotica stabilit`
a del sistema retroazionato?
2. Determinare i valori di k R tali che il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
3. Al variare dei k trovati sopra, determinare eR (t) quando y o (t) = sca(t).
4. Posto k = 21 , tracciare un diagramma di Bode approssimato della funzione di sensitivit`
a
complementare Tyyo (s).
5. Sempre per k = 21 , valutare lampiezza di yR (t) quando y o (t) = sin(100t).
Esercizio 47 Con riferimento al sistema retroazionato in Figura 18, si consideri la funzione di anello
L(s) = R(s)G(s) i cui diagrammi di Bode reali e asintotici sono riportati in Figura 20.
1. Sapendo che L(s) ha solo singolarit`
a Reali, scrivere lespressione di L(s).
2. Analizzare lasintotica stabilit`
a del sistema retroazionato.
3. Determinare eR (t) in presenza di y o (t) = sca(t) e d(t) = ram(t). Stimare il tempo di assestamento dellerrore.
4. Stimare lampiezza dellerrore di regime in presenza di y o (t) = ram(t), n(t) = sin(10t) e d(t) =
sca(t).
Esercizio 48 (Principio del modello interno) Con riferimento al sistema retroazionato in Figura 18 e supponendo che tale sistema sia asintoticamente stabile, mostrare che se y o (t) = sin(0 t),
condizione necessaria e sufficiente affinche eR (t) = 0 `e che la funzione di anello L(s) = R(s)G(s)
1
abbia una coppia di poli in j0 ossia, che contenga il fattore s2 +
2 .
0
26
dB
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
deg
10
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Figura 20: Diagrammi di Bode reali (linea blu tratteggiata) e asintotici (linea verde continua) della
funzione danello L(s) dellEsercizio 47.
27
x(k + 1) = f x(k), 1
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1
2
2 1 0
2 3
x(k)
Figura 21: Con riferimento allEsercizio 49.5-6, grafico di f (x, 1) (linea continua) e della bisettrice
del I III quadrante (linea tratteggiata).
Esercizio 49 (Variazione dellEsercizio 4 del compito del 7-9-2012) Sia dato il seguente sistema dinamico a tempo discreto:
(
x(k + 1) = 2u(k) + 3 x2 (k) u(k)x(k)
y(k) = x(k).
(9)
28
dire quanto vale la matrice A del sistema linearizzato attorno alla coppia di equilibrio
, u = 1) ed analizzare le propriet`
(x
a di stabilit`
a di tale sistema linearizzato;
dire se lo studio del sistema linearizzato permette di concludere lanalisi di stabilit`
a della
, u = 1) per il sistema non lineare;
coppia di equilibrio (x
29
SOLUZIONI
Soluzione degli esercizi sui prerequisiti
SOLUZIONE ESERCIZIO 1.
1.1- La funzione x(t) che risolve il problema di Cauchy dato deve essere tale che sia soddisfatta la
condizione iniziale x(0) = 2 e lequazione differenziale x = 3/(2x).
Calcoliamo dapprima il valore per t = 0 delle tre funzioni candidate a risolvere il problema.
Caso (a) : x(0) =
3
= 2;
0 + 3/2
0 + 4 = 2;
0 + 1 = 1.
Possiamo dunque affermare che la funzione data in (c) non risolve il problema.
Per discriminare quale sia la soluzione fra le funzioni date in (a) e in (b), calcoliamo la derivata rispetto
3
.
al tempo di tali funzioni e vediamo quale delle due soddisfa la relazione x = 2x
Caso (a):
!
d
1
3
6
d
1
x(t)
=3
=3
2t +
=
(10)
2
2 .
3
3
dt 2t + 2
dt
2
2t +
2t + 3
2
`e uguale a
2t +
3
3
=
=
3
2x(t)
2
2 2t+3/2
3
2x(t) :
si ha
3
2
=
(3t + 4) =
.
(11)
dt
2 3t + 4
2 3t + 4
In questo caso risulta evidente il fatto che lespressione trovata per x(t)
3
2x(t) ,
da cui x(t) =
3
2x(t)
Rt
Rt
R x(t)
x(t)x(t)
= 32 0 x(t)x(t)dt
= 0 32 dt x(0) xdx = 23 t
2 x(t)
x2 x(0) = 32 t x2 (t) = 3t + x(0)2
=
x(0)
30
3
2x(0)
3
.
4
e, essendo x(0) = 2, si ha
valutandola
per t = 0 si ottiene x(0)
= 230+4 = 43 .
1.3- Supponiamo che x(t) x0 sia una soluzione del problema (1) con condizione iniziale x(0) = x0 .
3
Poiche per tale ipotetica soluzione si ha x(t)
= 2x(t)
sia soddisfatta, deve valere che
3
0=
.
2x0
Tale equazione, tuttavia, non `e risolta per nessun valore di x0 R e dunque non esiste nessuna
condizione iniziale che dia origine ad una soluzione costante.
SOLUZIONE ESERCIZIO 2.
Si ricordino, preliminarmente, i seguenti fatti:
31
det(A2 ) = 1 2 1 2 = 0;
det(A3 ) = 3 3 0 0 = 9;
pA3 (s) = s2 6s + 9;
1 = 0, 2 = 3
1 = 2 = 3
1 = 2 = 1.
Nel caso A5 , il discriminante del polinomio pA5 (s) `e dato da 4 = 9. Tale matrice ha quindi una
coppia di radici Complesse coniugate date da 1,2 = 2 3j. In definitiva:
pA5 (s) = s2 4s + 13 = (s 2 3j)(s 2 + 3j) 1 = 2 + 3j, 2 = 2 3j.
Osservazione: come immediatamente verificabile dai conti appena svolti, si ricorda che:
1. la traccia di una matrice `e uguale alla somma degli autovalori della matrice stessa, il determinante `e uguale al prodotto degli autovalori;
2. tranne casi particolari, gli autovalori di una matrice non sono gli elementi sulla diagonale della
matrice stessa (vedi le matrici A2 , A4 e A5 );
3. un caso particolare in cui gli elementi sulla diagonale di una matrice coincidono con gli autovalori
della matrice stessa `e rappresentato dalle matrici triangolari (vedi le matrici A1 e A3 , nel caso
di A3 si tratta di una matrice diagonale, cio`e un caso particolare di matrice triangolare).
32
3.2- Una matrice `e invertibile se e solo se il suo determinante non `e nullo. Equivalentemente, una
matrice `e invertibile se e solo se essa non ha 0 tra i suoi autovalori. In conseguenza di ci`o, tutte le
matrici date, tranne A2 , sono invertibili.
a
c
b
d
det(A) 6= 0,
d
c
di dimensione 2, si ha
1
1
=
det(A)
b
a
Ossia, si scambiano di posto gli elementi sulla diagonale, gli elementi fuori dalla
diagonale si lasciano dove sono ma si cambiano di segno, si divide il tutto per
il determinante di A det(A) = a d c b .
Di conseguenza
A1
4
2 1
0
1
3 4
;
=
1 1
1
A1
1 = 2
1
0
1/2
1/2
1/3 0
;
0 1/3
3/13 5/13
3 5
1
.
=
= 13
2/13 1/13
2 1
; A31 =
A1
5
Diagonalizzabilit`
a e diagonalizzazione di matrici
Autovalori: molteplicit`
a algebrica e geometrica. Data una matrice A Rnn , il
suo polinomio caratteristico pA (s) `e un polinomio di grado n e a coefficienti Reali le cui
radici sono gli autovalori della matrice A.
In virt`
u del Teorema Fondamentale dellAlgebra, `e sempre possibile fattorizzare un polinomio
pA (s) di grado n e a coefficienti Reali nella seguente forma:
pA (s) = (s 1 )n1 (s 2 )n2 (s r )nr
(12)
P
con i C (i = 1, . . . , r), ri=1 ni = n e i 6= j . In altre parole, un polinomio di grado n a
coefficienti Reali ha esattamente n radici in C (purche si tenga conto della loro molteplicit`
a).
Di conseguenza, una matrice A Rnn ha esattamente n autovalori (contati con
la loro molteplicit`
a). Con riferimento alla fattorizzazione (12), il numero ni si dice
molteplicit`
a algebrica dellautovalore i e si indica con
a (i ).
33
Data una matrice A Rnn e un suo autovalore Reale i R, un autovettore per la matrice
A relativo allautovalore i `e un vettore v Rn , v 6= 0, tale che
Av = i v.
Portando il termine i v al primo membro, tale equazione `e equivalente a
(A i I)v = 0.
(13)
Dunque, risolvendo il sistema lineare (13), `e possibile determinare tutti gli autovettori per la
matrice A relativi allautovalore i . Linsieme delle soluzioni del sistema lineare (13) `e un
sottospazio vettoriale di Rn la cui dimensione `e detta molteplicit`
a geometrica dellautovalore
i e si indica con
g (i ).
Diagonalizzabilit`
a. Sia A Rnn una matrice i cui autovalori sono tutti Reali. Una
tale matrice si dice che `e diagonalizzabile se esiste una matrice invertibile T Rnn tale
che T 1 AT = DA , dove DA Rnn `e una matrice diagonale. In tal caso, la matrice DA
ha sulla diagonale gli autovalori di A.
Valgono i seguenti risultati:
1. Se i R `e un autovalore Reale di una matrice A Rnn , allora
1 g (i ) a (i );
(14)
2. Una matrice A Rnn i cui autovalori i , i = 1, . . . , r, sono tutti Reali `e diagonalizzabile se e solo se tutti i suoi autovalori hanno molteplicit`
a geometrica uguale a quella
algebrica cio`e, i = 1, . . . , r, g (i ) = a (i ) .
3. Come diretta conseguenza dei due risultati precedenti, una condizione sufficiente di
diagonalizzabilit`
a di una matrice A Rnn `e che essa abbia n autovalori Reali e
distinti infatti, avere autovalori distinti significa che, i, a (i ) = 1 e dunque, in
virt`
u delle disequazioni (14), non pu`
o che essere g (i ) = a (i ) = 1 .
Caso Complesso. Nel caso di autovalori Complessi, i C, quanto detto sopra resta
sostanzialmente immutato pur di considerare autovettori Complessi v Cn .
Alla luce dei risultati sulla diagonalizzabilit`
a, possiamo dunque concludere che: le matrici A1 e A2 sono
diagonalizzabili in quanto hanno autovalori Reali e distinti; la matrice A3 `e certamente diagonalizzabile
in quanto gi`a diagonale (in altre parole, T3 = I `e la matrice diagonalizzante). Resta da analizzare in
34
2
1
4
2
2v2
v2
ossia
v1
v2
0
0
ossia
0
0
1
3
v1
0
v1
v2
0
0
1
0
che costituir`
a la prima colonna della matrice T1 .
In corrispondenza dellautovalore 2 = 2, il sistema (13) prende la forma
(A1 + 2I)v = 0
ossia
3 1
0 0
v1
v2
0
0
v1
3v1
1
3
35
che costituir`
a la seconda colonna della matrice T1 .
Ponendo quindi
1 1
,
T1 =
0 3
si ha
T11 A1 T1
= D A1 =
1 0
0 2
(nota bene: lordine con cui appaiono gli auotovalori sulla diagonale di DA1 `e conforme con lordine
in cui sono disposti gli autovettori nelle colonne di T1 ).
Diagonalizzazione della matrice A2 : calcoliamo T2 e DA2 .
Procedendo in modo analogo a quanto fatto per la matrice A1 , si ottengono i seguenti risultati: nel
caso 1 = 0, le soluzioni del sistema (13) sono i vettori v della forma
v=
2v2
v2
al variare di v2 R; nel caso 2 = 3, le soluzioni del sistema (13) sono i vettori v della forma
v=
al variare di v1 R; si pu`
o quindi porre
T2 =
v1
v1
2
1
ed ottenere
T21 A2 T2
= D A2 =
1
1
0 0
0 3
1 3j
2
5
1 3j
v11 + jv12
v21 + jv22
0
0
(15)
Al fine di semplificare i calcoli, possiamo fissare la prima componente del vettore v ad un valore a
piacere purche non nullo. Ad esempio, possiamo porre v11 + jv12 = 1 (questo passaggio `e lanalogo
dellaver scelto v1 = 1 nel calcolo della matrice T1 ). Con questa scelta, il sistema (15) diventa
1 3j
2
5
1 3j
1
v21 + jv22
36
0
0
ossia
1 3j + 5(v21 + jv22 ) = 0
2 + (1 3j)(v21 + jv22 ) = 0.
(16)
v21 =
v22 =
3
5
le due equazioni che definiscono il sistema (15) sono equivalenti la seconda si ottiene dalla prima
moltiplicando ambo i membri per unopportuna costante c C in quanto il sistema (15) deve avere
infinite soluzioni non nulle corrispondenti agli autovettori per A5 relativi a 1 ; di conseguenza, come
peraltro facilmente verificabile, i valori trovati per v21 e v22 risolvendo la prima delle due equazioni (16)
risolvono anche la seconda equazione del sistema (16) .
Possiamo quindi porre la prima colonna di T5 uguale al vettore
v=
1
5
1
+ 53 j
1
5
1
+ 53 j
ed ottenere
T51 A5 T5 = DA5 =
SOLUZIONE ESERCIZIO 4.
4.1- Si ha:
pM (s) =
(a)
1
5
1
53 j
2 + 3j
0
0
2 3j
s 1
0
det(sI M ) = det 0
s
1 =
18 3 s + 6
0
1
s 1
=
(1) det
s det
18 s + 6
3 s+6
s(s2 + 6s + 3) + 18 = s3 + 6s2 + 3s + 18,
dove nelluguaglianza (a) abbiamo usato lo sviluppo di det(sI M ) rispetto alla prima riga.
37
ij = (1)
det(Aji )
det(A)
(17)
s 1
det
3 s+6
s2 + 6s + 3
1
2
(sI
M
)
=
(1)
=
11
s3 + 6s2 + 3s + 18
s3 + 6s2 + 3s + 18
1
0
det
3 s+6
s 6
1
3
= 3
(sI M )12 = (1) 3
2 + 3s + 18
2 + 3s + 18
s
+
6s
s
+
6s
..
cosicche
(sI M )1
s + 6s + 3
s+6
1
1
= 3
18
s2 + 6s
s .
s + 6s2 + 3s + 18
18s
3s 18 s2
38
SOLUZIONE ESERCIZIO 5.
Numeri Complessi
Un numero z C `e rappresentato nella cosiddetta forma cartesiana se
z = a + bj
o, indifferentemente,
z = a + jb,
dove a R si dice parte eale di z a = e(z) , e b R si dice parte mmaginaria di z
b = m(z) . La rappresentazione in forma polare di z C, z 6= 0, `e
z = ej ,
dove > 0 `e il modulo di z = |z| ed `e uguale alla distanza di z dallorigine, e R `e
la fase (o argomento) di z = (z) e rappresenta langolo compreso fra il semiasse Reale
positivo e il segmento che congiunge z allorigine.
Conversione da forma polare a forma cartesiana.
ej = cos() + j sin() = cos() + j sin().
z = a + jb = |z| ej(z) ,
dove:
p
|z| = a2 + b2
arctan(b/a)
arctan(b/a)
(z) =
/2
/2
se
se
se
se
a>0
a<0
a=0 e b>0
a = 0 e b < 0;
z = a + jb z = a jb
In forma polare:
z = ej
z = ej .
39
3 j,
z10 = 3j
z11 = 4 = z4 .
z1 + z3 = ( 3 + j) + (1 3j) = ( 3 1) 2j
z1 + z4 z3 = ( 3 + j) 4 + (1 + 3j) = ( 3 3) + 4j
(1 3j) = 3 3 3j j 3j 2 =
z1 z3 = ( 3 + j)
= 3
(3 3 +
1)j 3(1) =
= (3 3) (3 3 + 1)j
2 z1 = 2 ( 3 + j) = 2 3 + 2j
z1 = ( 3 + j) = 3 j
z1 z1 = ( 3 + j) ( 3 j) = 3 + 1 = 4
1 3j
1 3j
3j
z3 /z1 =
=
=
3+j
3+j
3j
( 3 + 3) + (1 3 3)j
3+3 13 3
=
=
+
j
4
4
4
z3 /z2 =
1 3j
1
3j
1 j
1
=
= 1 = 1 + j.
3j
3j
3j
3j j
3
Osservazione: nel calcolo di z3 /z1 abbiamo moltiplicato numeratore e denominatore per z1 in modo
tale che la frazione risultante, cio`e (z3 z1 )/(z1 z1 ), avesse per denominatore un numero Reale.
5.4- Si ha:
z5 = 2 2 ej/4
2 2 ej/4
z5 /z6 =
= 2 ej( 4 + 2 ) = 2 ej3/4 .
j/2
2e
5.5- Si ha:
|z1 | = 3 + 1 = 2
|z2 | = 3
|z3 | = 1 + 9 = 10
|z4 | = 4
(z1 ) = arctan(1/ 3) = /6
z1 = 2 ej/6
z2 = 3 ej/2
(z3 ) = arctan (3)/(1) + 1.24 + 4.39 z3 10 ej4.39
(z2 ) = /2
z4 = 4 ej .
(z4 ) =
40
m
z
z4
z8
z11
2/3
z13
6
z10
z3
z1 /4 12
z7
z /4
9
z14
Figura 22: Con riferimento allEsercizio 5, rappresentazione sul piano Complesso dei numeri zi , i =
1, . . . , 14.
5.6- Si ha:
2 2 cos(/4) + j sin(/4) = 2 + 2j
z6 = 2 cos(/2) + j sin(/2) = 2j
z7 = 3 cos(0) + j sin(0) = 3
1
3
z8 =
cos(2/3) + j sin(2/3) = +
j.
2
2
5.7- Al fine di eseguire la somma fra numeri Complessi, `e utile esprimerli in forma cartesiana, quindi:
z5 =
z1 + z5 = ( 3 + j) + (2 + 2j) = ( 3 + 2) + 3j.
Al fine di eseguire prodotti e divisioni fra numeri Complessi, `e utile esprimerli in forma polare, quindi:
z1 z3 z8
(2 ej/6 ) ( 10 ej4.39 ) (ej2/3 )
z5
2 2 ej/4
2 10 j( 4.39+ 2 + )
3
4
e 6
=
2 2
j0.99
5e
.
Se si preferisce, si pu`
o convertire il risultato in forma cartesiana ed ottenere
z1 z3 z8
5ej0.99 = 5 cos(0.99) + j sin(0.99) 1.23 1.87j.
z5
41
2
1 ,
1
1 0
A= 1 1
2 0
Per il sistema S4 :
A=
0 2
1 3
0
B = 1 ,
2
B=
1
0
0
0
C=
C=
1 4
D=
D = 0.
SOLUZIONE ESERCIZIO 7.
7.1- Le incognite dellequazione differenziale sono e v, possiamo quindi porre
x=
x1
x2
x 2 (t) = 2 x2 (t), u(t)
y(t) = x1 (t).
7.2- Si tratta di un sistema di ordine 2, il sistema `e lineare se e solo se sia 1 che 2 sono funzioni
lineari (ma, non essendo specificata lespressione di tali funzioni, non `e possibile rispondere a tale
domanda), non autonomo, strettamente proprio, SISO.
SOLUZIONE ESERCIZIO 8.
8.1- Un modo standard per trasformare unequazione differenziale di ordine n in un sistema di equazioni differenziali di ordine 1 consiste nel considerare un vettore di stato che colleziona la funzione
incognita dellequazione differenziale e le sue derivate fino allordine n 1. Nel caso particolare
dellequazione considerata, possiamo quindi porre
x=
x1
x2
42
A
C
E
E A
A=E
(a)
(a) (a)
(b)
(c)
(b) (b)
Figura 23: Con riferimento allEsercizio 8.3-4, il pendolo (a) e rappresentazione qualitativa delle
traiettorie in spazio di stato a partire dalle condizioni iniziali specificate (b-c).
lassenza di sollecitazioni esterne sul pendolo significa che il sistema `e autonomo, ossia `e privo di
ingressi; le grandezze di cui si vuole studiare landamento sono e lenergia cinetica Ec = 21 ml2 2 ,
quindi
y1
y=
= 1 2 2 .
y2
2 ml
Di conseguenza, un modello in forma di stato del sistema dinamico considerato `e:
x 1 (t) = x2 (t)
k
ml2 x2 (t)
y1 (t) = x1 (t)
t+
limt+ x1 (t)
limt+ 12 ml2 x22 (t)
0
0
(0)
(t)
=0
.
e
lim y(t) = y(0) =
lim x(t) = x(0) =
t+
t+
0
0
Osservazione: Si noti che nel caso ), il risultato non `e qualitativo, `e esatto.
43
8.4- In assenza di attrito, lenergia meccanica del pendolo si conserva e, a partire da (0) = /2 e
(0)
= 0, il sistema resta in oscillazione permanente. Conseguentemente, la traiettoria in spazio di
stato `e la curva chiusa rappresentata in Figura 23.(c): essa viene percorsa infinite volte. In tal caso,
quindi i due limiti richiesti non esistono.
B. Si tratta di un sistema statico, possiamo infatti supporre con buona approssimazione che la portata
y(t) in uscita dal rubinetto dipenda solo da quanto esso `e aperto correntemente, cio`e da u(t).
C. Si tratta di un sistema dinamico, `e lecito infatti aspettarsi che alla formazione del prezzo di un
bene ad un dato istante non concorra soltanto il tasso di produzione corrente ma anche altri fattori,
quali la presenza di riserve ancora invendute di prodotto, dipendenti dallandamento del tasso di
produzione ad istanti precedenti quello considerato.
D. Si tratta di un sistema dinamico, `e chiaro infatti che la posizione della fronte di un ghiacciaio in
un dato istante non `e individuata dagli accumuli correnti di neve.
E. Si tratta di un sistema statico, infatti la seconda legge della dinamica F~ = m~a stabilisce proprio
la relazione algebrica che sussiste fra la forza agente ad un dato istante su un corpo di massa m e la
1
u(t).
sua accelerazione corrente cio`e, con la notazione introdotta, y(t) = m
Osservazione: si noti che, invece, la relazione stabilita dalla seconda legge della dinamica fra forza
e velocit`
a oppure fra forza e posizione di un corpo di massa m `e dinamica. Da una parte questo `e
chiaro in quanto sia il legame forzavelocit`
a che quello forzaposizione sono espressi da unequazione
differenziale mv(t)
= F (t) e m
x(t) = F (t), rispettivamente . Daltra parte `e anche chiaro che, per
conoscere la velocit`
a o la posizione di un oggetto ad un certo istante, non `e sufficiente conoscere il
valore corrente della sua accelerazione (ossia, della forza agente sul corpo in quel dato istante) ma
occorre conoscere anche quale `e stato landamento della forza negli istanti precedenti, almeno a partire
da unistante t0 in cui si conosca il valore v(t0 ) (nel caso in cui si studi landamento della velocit`
a)
44
o x(t0 ) e v(t0 ) nel caso in cui si studi landamento della posizione: in questo caso il sistema `e di
ordine 2 m
x(t) = F (t) e dunque occorrono 2 condizioni iniziali .
kx0 x
k () il corrispondente movimento x (t) `e tale che kx (t) x
k t 0.
Lo stato di equilibrio x
si dice essere instabile se e solo se non `e stabile.
Lo stato di equilibrio x
si dice essere asintoticamente stabile se e solo se `e stabile e inoltre > 0
tale che x0 con kx0 xk il corrispondente movimento x (t) `e tale che limt+ kx (t) x
k = 0.
Lo stato di equilibrio x
si dice essere semplicemente stabile se e solo se `e stabile ma non asintoticamente stabile.
SOLUZIONE ESERCIZIO 11.
11.1- Poiche per t 0, u(t) 1, basta risolvere il sistema
= x(t)
x(t)
y(t) = x2 (t)
x(0) = 1.
Quindi,
per t 0,
x(t) = et
(18)
y(t) = e2t .
11.2- Il movimento libero dello stato e delluscita si ottiene, per definizione, risolvendo il seguente
sistema ponendo cio`e u(t) 0 :
=0
x(t)
y(t) = x2 (t)
x(0) = 1
e dunque
xL (t) 1
yL (t) 1.
Il movimento forzato dello stato e delluscita si ottiene, per definizione, risolvendo il seguente sistema
ponendo cio`e x(0) = 0 e u(t) = sca(t) :
= x(t)
x(t)
y(t) = x2 (t)
x(0) = 0
dunque,
xF (t) 0
yF (t) 0.
Figura 24: Con riferimento allEsercizio 12.2, rapperesentazione della traiettoria dello stato.
che diverge per qualunque valore di 6= 0, quindi il movimento dello stato considerato cio`e x(t) = et
`e instabile.
= x(t) `e
instabile (ha un autovalore pari a 1) e dunque tutti i suoi movimenti sono instabili.
SOLUZIONE ESERCIZIO 12.
12.1- In modo del tutto analogo a quanto fatto nellEsercizio 1, basta verificare che x(t) = et x0
risolve il sistema: in effetti, x(t)
+
+
X
(At)k (a) X (t)k x0
x0 =
= et x0 ,
k!
k!
k=0
k=0
2
2
2 3
2
1
x(0) = x(0),
x(t) = e x(0) =
2et
et
, t 0.
La traiettoria `e riportata in Figura 24: essa giace quindi sulla retta passante per lorigine e per il
punto x(0) infatti i vettori x(t) sono proporzionali a x(0) : essa parte da x(0) e, poiche al crescere
di t il fattore et `e crescente e divergente, essa prosegue lungo tale retta nel verso corrispondente ad
allontanarsi dallorigine; la traiettoria `e divergente.
46
ea(t ) b
u d
Z t
0
a(t )
xF (t) =
e
bu( ) d =
Z t
ea(t ) b
u d
0
se 0 t < t
se t t,
dove si noti soltanto che, nel caso t t, lintegrale `e calcolato solo fra 0 e t in quanto, per t t, il
segnale dingresso `e nullo e quindi `e nulla la funzione integranda. Calcolando tali integrali, si ottiene
se a 6= 0, e
b
u at
a (e 1)
xF (t) =
at
u at
(1 e )b
e
a
xF (t) =
b
ut
se 0 t < t
(19)
se t t,
se 0 t < t
b
ut se t t,
(20)
se a = 0.
13.2- Si osservi innanzitutto che il sistema considerato `e modellizzato per mezzo di un sistema dinamico della stessa forma del sistema (3) considerato nel punto 1 e che il segnale dingresso `e anchesso
della forma considerata in (4). Il movimento forzato dello stato si ottiene dunque dallequazione (19)
semplicemente sostituendo a = , b = , u = e t = 10. Quindi, senza dover rifare alcun conto,
posto x = , si ha:
se 0 t < 10
1e
xF (t) =
10
e 1
e
se t 10;
il movimento libero dello stato `e dato da xL (t) = 0 et ed infine, x(t) = xL (t) + xF (t).
13.3- Esattamente come nel caso precedente, il movimento forzato dello stato si ottiene dallequazione (19) semplicemente sostituendo a = , b = , u
= p e t = 2. Quindi, senza dover rifare alcun
conto, posto x = h, si ha:
p
t
1e
xF (t) =
e2 1 p t
se 0 t < 2
se t 2;
il movimento libero dello stato `e dato da xL (t) = h0 et ed infine, x(t) = xL (t) + xF (t).
13.4- Esattamente come nei due casi precedenti, il movimento forzato dello stato si ottiene dalle
1
,b= m
, u = F e t = 3. Quindi, senza dover rifare
quazione (19) semplicemente sostituendo a = m
47
Figura 25: Con riferimento allEsercizio 13.5, grafico di u(t) nei tre casi in cui t = 2 (linea blu), t = 1
(linea rossa) e t = 1/2 (linea verde).
F
1e m
xF (t) =
F 3
e m 1 e m t
se 0 t < 3
se t 3;
il movimento libero dello stato `e dato da xL (t) = v0 e m t ed infine, x(t) = xL (t) + xF (t).
Osservazione: le prime quattro domande di questo esercizio permettono di toccare con mano il
significato ed apprezzare i vantaggi del fatto che
i sistemi dinamici sono modelli matematici in grado di astrarre e di fornire una
medesima descrizione per fenomeni di natura completamente differente.
13.5- I grafici dei tre segnali dingresso considerati sono riportati in Figura 25.
Osservazione: si noti che tutti i segnali considerati sono accomunati dal fatto di avere integrale
unitario:
Z +
u(t)dt = 1.
0
Il movimento forzato dello stato corrispondente al generico segnale dingresso del tipo in equazione (4)
si ottiene dalle equazioni (19) e (20) semplicemente sostituendo u
= 1/t. Quindi,
se a 6= 0, e
b
at
at e 1
xF, t(t) =
at
b 1e
eat
at
b t
t
xF, t(t) =
se 0 t < t
se t t,
se 0 t < t
se t t,
se a = 0.
Nel caso in cui a = 1 e b = 1, il grafico richiesto `e riportato in Figura 26 per tre diversi valori di t.
Osservazione: il tratto crescente iniziale del grafico di xF, t(t) e la sua prosecuzione (linea blu
tratteggiata) costituiscono il grafico della risposta forzata corrispondente allingresso costante u(t) u
48
xF, t(t)
vs
gx (t)
1
0.8
0.6
0.4
0.2
0
0
(a)
gx (t)
1.2
1
xF, t(t)
vs
0.8
0.6
0.4
0.2
0
0
gx (t)
(b)
6
5
xF, t(t)
vs
4
3
2
1
0
0 0.2
(c)
Figura 26: Con riferimento allEsercizio 13.5, nel caso in cui a < 0: grafico di gx (t) (linea rossa) e di
xF, t(t) (linea verde) per t = 2 (a), t = 1 (b) e t = 1/5 (c).
49
(la cosiddetta risposta allo scalino), a partire dallistante t = t lingresso si annulla e lo stato tende
a 0 con la dinamica del movimento libero (tende cio`e a 0 come il modo naturale del sistema, ossia
lesponenziale (t) = eat ; pi`
u precisamente, per t t, xF, t(t) = xF, t(t) ea(tt) ).
Per calcolare il limite richiesto, poiche t 0+ e t > 0 `e fissato, `e sufficiente considerare lespressione
di xF, t(t) per t t, dunque
lim +
t0
lim+ xF, t(t) =
t0
b
b 1eat
at
(a)
eat = beat
se a 6= 0
se a = 0,
.
dove, luguaglianza (a) segue dallapprossimazione lineare dellesponenziale, ossia eat = 1 at.
Il grafico di gx (t) = beat `e riportato in Figura 26 (linea rossa) nel caso in cui a < 0 e b = 1; per a = 0,
gx (t) `e costante uguale a b, per a > 0 `e un esponenziale divergente a + se b > 0, a se b < 0.
Osservazione: la funzione gx (t) `e la cosiddetta risposta allimpulso del sistema. Come si vede
anche dai grafici in Figura 25, al diminuire del periodo di tempo t durante il quale agisce il segnale
dingresso u, lintensit`
a dellingresso aumenta e, al limite per t 0+ , tale intensit`
a diverge a +.
Caso A4 : Sistema asintoticamente stabile (ha tutti gli autovalori pari a = 1 < 0).
Modi naturali: 1 (t) = et , 2 (t) = tet , t 0 (la matrice A4 non `e diagonalizzabile,
vedi soluzione dellEsercizio 3).
Caso A5 : Sistema instabile (ha una coppia di autovalori Complessi coniugati = 2 3j con
e() = 2 > 0).
Modi naturali: 1 (t) = e2t cos(3t), 2 (t) = e2t sin(3t), t 0.
= (s + 1)(s2 + 3) cosicch
2,3 = j 3: essendo distinti,
la matrice
e 1 = 1,
`e diagona
lizzabile e sia a (j 3) = g (j 3) = 1 che a (j 3) = g (j 3) = 1 .
Modi naturali: 1 (t) = et , 2 (t) = cos( 3t), 3 (t) = sin( 3t), t 0.
Caso A8 : Sistema asintoticamente stabile pA8 (s) = (s + 3)(s2 + 4s + 5) cosicche 1 = 3, 2,3 =
= 2 j e, i = 1, 2, 3, e(i ) < 0 .
Modi naturali: 1 (t) = e3t , 2 (t) = e2t cos(t), 3 (t) = e2t sin(t), t 0.
SOLUZIONE ESERCIZIO 16.
Caso 1 : Sistema di ordine 2 in quanto i modi specificati sono tutti i modi del sistema (infatti,
lesistenza di ognuno di essi non presuppone lesistenza di altri modi).
Sistema asintoticamente stabile (tutti i modi sono convergenti a 0).
Ad esempio,
2
0
.
A=
0 10
Caso 2 : Sistema di ordine 2 in quanto i modi specificati sono tutti i modi del sistema (infatti,
lesistenza di ognuno di essi non presuppone lesistenza di altri modi).
Sistema asintoticamente stabile (tutti i modi sono convergenti a 0).
Necessariamente9 ,
1 0
.
A=
0 1
Caso 3 : Sistema di ordine 3 in quanto, avendo il modo 2 (t) = et cos(4t), esso ha anche il modo
3 (t) = et sin(4t), t 0.
Sistema instabile ha un modo illimitato, cio`e 1 (t) = e5t , t 0 .
Gli autovalori del sistema sono 1 = 5 e 2,3 = 1 4j. Per ottenere una matrice A
come richiesto, basta costruirla della forma
A=
5 0
0 A
con la matrice A R22 avente gli autovalori 2,3 = 1 4j. Il polinomio caratteristico
= 2 e
di A `e dato da pA (s) = (s + 1 4j)(s + 1 + 4j) = s2 + 2s + 17 quindi, tr(A)
8 Oppure,
pi`
u semplicemente, gli autovalori di A sono gli autovalori di A cambiati di segno.
altra matrice di ordine 2 con 2 autovalori coincidenti pari a 1 non `
e diagonalizzabile (vedi la soluzione
alternativa proposta per lanalisi di diagonalizzabilit`
a della matrice A4 nella soluzione dellEsercizio 3.3) e dunque
avrebbe i modi 1 (t) = et e 2 (t) = tet , t 0.
9 Qualunque
51
0
1
17 2
5
0
0
A= 0
0
1 .
0 17 2
Caso 4 : Sistema di ordine 4 in quanto, avendo il modo 2 (t) = t2 e3t , esso ha anche i modi
3 (t) = te3t e 4 (t) = e3t , t 0.
Sistema semplicemente stabile tutti i modi sono limitati e 1 (t) non converge a 0 .
0
0
0
1
Il sistema ha 1 ingresso e 2 uscite, quindi B R21 , C R22 , D R21 . Lunico vincolo su tali
matrici `e che D 6= 0 in modo tale che il sistema non sia strettamente proprio. In conlcusione, una
possibile soluzione `e:
1
0 0
u(t)
x(t)
+
x(t)
3
0 1
2
0 1
u(t).
x(t) +
y(t) =
0
1 4
SOLUZIONE ESERCIZIO 18.
18.1- Si tratta di un sistema di ordine 1, nonlineare e autonomo.
18.2- Gli equilibri v del sistema v(t)
2
v + g = 0.
m
mg
.
2
Dallo studio del segno di f (v) = m
v + g, si ha che
Se ne deduce quindi che lequilibrio v `e asintoticamente stabile e che, se v(0) > 0, allora
52
2
f (v) = m
v +g
10
5
0
10
15
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
Figura 27: Con riferimento allEsercizio 18.2, grafico di f (v) per m = 100 Kg e = 0.008 Kg/m.
lim v(t) = v
t+
(vedi
la Figura 27). Infine, per determinare i valori di richiesti, basta imporre che v > 330 ossia
q
mg
> 330, da cui
mg
980
0<<
=
0.009 Kg/m.
3302
3302
SOLUZIONE ESERCIZIO 19.
19.1- Lequazione che definisce le coppie (
x, u
) di equilibrio `e x
3 x
u
= 0, ossia x
(
x2 u) = 0. Per
u
= 1, tale equazione diventa
x(
x2 1) = 0 ossia x
(
x + 1)(
x 1) = 0.
Il sistema ha quindi tre stati di equilibrio corrispondenti a u
= 1 dati da
x
(1) = 0,
x
(2) = 1 e
x
(3) = 1.
x(t)
= f
x, u
) x(t) + u
(
x, u
) u(t)
x (
y(t) =
Si ha:
f
(x, u) = 3x2 u;
x
g
x, u
) x(t)
x (
f
(x, u) = x;
u
g
x, u
) u(t).
u (
g
(x, u) = cos(x)
x
53
g
(x, u) = 2u.
u
Sostituendo u = 1 e x = x
(i) nei tre diversi casi, si ottiene:
(
x(t)
= x(t)
(1)
per (
x, u
) = (
x , 1) = (0, 1),
SL :
y(t) = x(t) + 2 u(t)
(
x(t)
= 2 x(t) + u(t)
per (
x, u
) = (
x(2) , 1) = (1, 1), SL :
y(t) = cos(1) x(t) + 2 u(t) 0.54 x(t) + 2 u(t)
(
x(t)
= 2 x(t) u(t)
per (
x, u
) = (
x(3) , 1) = (1, 1),
SL :
y(t) = cos(1) x(t) + 2 u(t) 0.54 x(t) + 2 u(t).
19.2- In virt`
u dei Teoremi 3.9 e 3.10 in [FdA] paragrafo 3.5.2 possiamo concludere che la coppia
di equilibrio (
x(1) , 1) = (0, 1) `e asintoticamente stabile per il sistema nonlineare dato, e che le coppie
di equilibrio (
x(2) , 1) = (1, 1) e (
x(3) , 1) = (1, 1) sono instabili per il sistema nonlineare dato.
SOLUZIONE ESERCIZIO 20.
20.1- Seguendo lo stesso metodo presentato nella soluzione dellEsercizio 8.1, si ponga
x=
Quindi,
=
x 1 (t) = (t)
=
x 2 (t) = (t)
=
cio`e:
x1
x2
x2 (t)
sin (t) + 2 (t) (t)u(t) =
(t)
x2 (t) sin x1 (t) + x21 (t) x1 (t)u(t),
x 1 (t) = x2 (t)
x 2 (t) = x2 (t) sin x1 (t) + x21 (t) x1 (t)u(t)
y(t) = x1 (t).
2 = 0
x2 sin x1 + x
21 x
1 u = 0
y = x
1 ,
2 = 0
x
x
1 (
x1 u) = 0
y = x1 .
cio`e
0
0
x
(2) =
4
0
54
0. Ponendo = 0 e = 0
In alternativa, allequilibrio si ha (t) e dunque (t)
(t)
direttamente nellequazione differenziale di ordine 2 data nel testo dellesercizio, si ottiene lequazione
u = 0
2 +
da cui, per u
= 4, si ottengono i seguenti due valori di equilibrio per : (1) = 0 e (2) = 4.
Per analizzare la stabilit`a dei due equilibri trovati, proviamo a studiare il sistema linearizzato attorno
a tali coppie. Lequazione che definisce x 1 (come pure la trasformazione di uscita) `e gi`a lineare; quella
che definisce x 2 `e f2 (x, u) = x2 sin(x1 ) + x21 x1 u. Quindi:
f2
(x, u) = x2 cos(x1 ) + 2x1 u
x1
f2
(x, u) = sin(x1 ).
x2
= 0 1 x + B1 u
4 0
y = x1
(x = x x
(1) )
0
1
x + B2 u
x
4 sin(4)
y = x1
(x = x x(2) ) .
x
(1) `e uno stato di equilibrio instabile per il sistema nonlineare dato perche il corrispondente
sistema linearizzato ha un autovalore pari a +2 infatti, pA (s) = s2 4 = (s + 2)(s 2) ;
x
(2) `e uno stato di equilibrio asintoticamente stabile per il sistema nonlineare dato, mostriamo
infatti che il corrispondente sistema linearizzato `e asintoticamente instabile. Si ha10
pA (s) = s2 sin(4)s + 4 :
poiche il sistema `e di ordine 2, per lasintotica stabilit`a `e necessario e sufficiente che il polinomio
caratteristico abbia i coefficienti tutti dello stesso segno e ci`o accade in quanto sin(4) < 0.
SOLUZIONE ESERCIZIO 21.
21.1- Si tratta di un sistema di ordine 2, nonlineare, non autonomo, strettamente proprio e MIMO.
21.2- Il sistema di equazioni che definisce le coppie (
x, u
) di equilibrio prende la forma
(
2 + 8
u1 = 0
x1 x
x2 u
21 + 2
x1 + u
2 = 0.
2 + 16 = 0
x
1 x
(21)
4
x2 + 2
x1 = 0.
(22)
10 Si ricordi che sin() = sin() e che largomento della funzione sin( ) si misura in radianti da cui sin(4)
0.76 < 0 .
55
2
x2 x
2 = 16 ossia,
x
2 x
2 = 8.
Quindi x
2 = 4 e, conseguentemente, x1 = 8. Allingresso costante dato, corrisponde quindi un unico
stato di equilibrio dato da
8
x =
4
con relativa uscita di equilibrio
y = x
1 + x
2 = 12.
f1
(x, u) = x2
x1
f1
x1
(x, u) =
x2
2 x2
f1
(x, u) = 8
u1
f1
(x, u) = 0
u2
f2
(x, u) = 2
x1
f2
(x, u) = u21
x2
f2
(x, u) = 2x2 u1
u1
f2
(x, u) = 1.
u2
x1 (t) 8
x2 (t) 4
, u(t) = u(t) u =
u1 (t) 2
u2 (t)
8
0
= 2 2 x +
x
u
16 1
2 4
y = 1 1 x.
La coppia di equilibrio considerata `e asintoticamente stabile per il sistema nonlineare dato in quanto il
corrispondente sistema linearizzato `e asintoticamente stabile infatti, esso ha polinomio caratteristico
pari a pA (s) = s2 + 6s + 12 e, poiche il sistema `e di ordine 2, per lasintotica stabilit`a `e necessario e
sufficiente che il polinomio caratteristico abbia i coefficienti tutti dello stesso segno .
Laffermazione riportata nel testo dellesercizio `e falsa. In generale, uno stato di equilibrio asintoticamente stabile per un sistema nonlineare ha un bacino di attrazione limitato ad un intorno dellequilibrio
stesso in altre parole, solo per condizioni iniziali x(0) sufficientemente vicine allequilibrio x
si ha che
i movimenti dello stato convergono asintoticamente a x , si dice cio`e che lasintotica stabilit`a `e una
propriet`
a locale. Nel caso
fintanto che x2 (t) 0
p specifico, inoltre, lequazione differenziale ha soluzioni
a causa del termine x2 (t) presente nellequazione che definisce x 1 (t) e dunque, condizioni iniziali
con x2 (0) < 0 non sono ammissibili.
SOLUZIONE ESERCIZIO 22.
22.1- Il sistema di equazioni che definisce le coppie (
x, u
) di equilibrio prende la forma
(
(
x2 = 0
x
2 = 0
ossia
g
1
k
x1 ) + ml2 u = 0
x1 ) + ml1 2 u = 0.
2 l sin(
gl sin(
ml2 x
56
(23)
Imponendo che x
1 =
2
mlg.
u
=
2
22.2- La propriet`
a che viene richiesto di verificare `e garantita dallasintotica stabilit`a dellequilibrio.
Verifichiamo dunque, mediante linearizzazione del sistema, che la coppia di equilibrio
2
4
,
u =
x
=
mlg
0
2
`e asintoticamente stabile. Lequazione che definisce x 1 `e gi`a lineare; essendo x 2 = f2 (x, u) =
k
1
gl sin(x1 ) ml
2 x2 + ml2 u, si ha
f2
g
(x, u) = cos(x1 )
x1
l
Quindi, sostituendo x
1 =
4,
x
2 = 0 e u
=
2
2 mlg,
"
=
2l2g
y = x1
k
f2
(x, u) = 2 .
x2
ml
x + B u
2g
k
e, essendo tutti i suoi coefficienti positivi (k > 0
il cui polinomio caratteristico `e pA (s) = s2 + ml
2 s+ 2l
per ipotesi), ci`
o garantisce lasintotica stabilit`a sia del sistema linearizzato che della corrispondente
coppia di equilibrio per il sistema nonlineare dato.
= x(t) + u(t)
y(t) = x(t).
= 12
y(t) = 2x(t).
Allequilibrio,
5
=0
x
+ 21 u
12
y = 2
x:
essendo y = 8, si ottiene x
= 4 e dunque
u
=
23.3- Si ha
5
.
3
5
f
(x, u) = ,
x
24 x
57
(24)
53
30
5
f (x) = 12
x+
1
2
0.5
0.5
0
da cui
f
x, u
)
x (
f
x
5
. Quindi, posto
4, 35 = 48
x(t) = x(t) x
= x(t) 4,
5
3
5
3
1
10
53
30 .
x(t) + 12 u(t)
x(t)
= 48
y(t) = 2x(t)
5
3
23.4- Al fine di impiegare il modello linearizzato, occorre innanzitutto tradurre i dati del problema
(cio`e, la condizione iniziale e la legge di controllo) in funzione delle variabili che compaiono nel
sistema linearizzato. Ricordando che h(t) = x(t), p(t) = u(t) e la definizione delle variabili x e u
data nellequazione (25), si ha:
(
x(0) = x(0) x
= h(0) x
=44=0
1
1
u(t) = u(t) u
= u
+ 10
u
= 10
, t 0.
1
10 ,
t+
12
1 48 1
=
2 5 10
25
t+
t+
12
112
+4=
= 4.48.
25
25
= 5 u e dunque x
= 25 u = 36
4.49.
gresso u
= u + 10 = 3 + 10 = 30 : si ha x
25 302 = 25
Mediante limpiego del metodo grafico si vede che tale eqilibrio `e asintoticamente stabile e che ogni
58
condizione iniziale x(0) > 0 appartiene al suo bacino di attrazione (vedi11 Figura 28). Di conseguenza,
lim h(t) = lim x(t) = x
4.49.
t+
t+
I due risultati sono differenti in quanto il sistema linearizzato non `e equivalente al sistema nonlineare
dato ma ne `e solo unapprossimazione. Dei due risultati `e quindi da considerare pi`
u attendibile quello
basato sullo studio diretto del sistema nonlineare.
SOLUZIONE ESERCIZIO 24.
24.1- Avvalendosi dei metodi basati sulla Trasformata di Laplace, si ha:
X(s) = (sI A)1 x(0) + (sI A)1 BU (s).
Poiche
(sI A)1 =
si ottiene
X(s) =
"
"
1
s
0
1
s
2
s+1
0
1
s+1
"
#
"
1
s
1
s+1
1
2
"
1
s(s+2)
3
(s+1)(s+2)
1
s
#
1
0 s+1
# "
1
,
s+2
U (s) =
1
s
2
s+1
1
3
# "
+
1
s+2
1/2
s
3
s+1
1/2
s+2
3
s+2
Infine,
3/2
1/2
s
s+2
.
=
5
3
+
s+1 s+2
x(t) = L1 X(s) =
3 1 2t
e
2 2
5et + 3e2t
sca(t).
In alternativa, `e comunque possibile risolvere lesercizio direttamente nel dominio del tempo (impiegando la Formula di Lagrange): in questo caso, essendo la matrice A diagonale, non vi `e difficolt`
a
nel calcolo dellesponenziale di matrice e risulta direttamente
e
At
1
0
0
et
59
24.2- Si ha
G(s) =
#
" 1
0
0
1
2
1
1
s
C(sI A) B + D =
=
+
1
0 s+1
1 4
0
3
#
" 3
" 1 #
2
0 1
s
s+1 + 2
=
+
=
12
3
0
1 4
1s s+1
s+1
2s 1
s+1
13s + 1
s(s + 1)
1
,
s
U (s) =
si ottiene:
Y (s) =
"
0 1
1 4
"
2
s+1
1s
8
s+1
1
s
0
#
0
1
s+1
"
#
1
2
2s1
s(s+1)
s13s+1
2 (s+1)
y(t) = L
Y (s) =
"
2
s+1
s1
8
s+1
1
s
"
1s +
s12
12
s
3
s+1
12
s+1
1 + et
t 13 + 4et
sca(t).
b
U (s),
sa
u u
U (s) = L u
sca(t) u sca(t t) = ets ,
s
s
XF (s) =
Posto
1
1
+
s s+1
.
13
4
1
+
2
s
s
s+1
1
quindi
"
2s1
s+1
13s+1
s(s+1)
Infine,
dove
"
b
u
b
u
ets .
(s a)s (s a)s
1
x1 (t) = L
60
b
u
,
(s a)s
(26)
cosicche
x1 (t) =
Conseguentemente,
x1 (t t) =
e
b
u at
(e 1) sca(t).
a
b
u a(tt)
(e
1) sca(t t)
a
xF (t) = x1 (t) x1 (t t) =
i
b
u h at
=
(e 1) sca(t) (ea(tt) 1) sca(t t) =
a
( bu at
se 0 t < t
()
a (e 1)
=
b
u
at
) eat se t t,
a (1 e
dove nellugiaglianza () si usa il fatto che sca(t t) `e nullo per t < t (e uguale a 1 per t t) ed il
fatto che ea(tt) = eat eat.
Se invece a = 0, si ha
b
u
b
u
= 2,
(s a)s
s
cosicche
x1 (t) = b
u t sca(t)
e
xF (t) =
=
()
x1 (t) x1 (t t) =
b
u t sca(t) (t t) sca(t t) =
b
ut
se 0 t < t
b
u t se t t,
dove, come sopra, nellugiaglianza () si usa il fatto che sca(t t) `e nullo per t < t.
Osservazione: le uguaglianze () e () sono state scritte solo per mostrare esplicitamente che il
risultato ottenuto in questo esercizio `e identico a quello trovato nella soluzione dellEsercizio 13.1. Ai
fini della risoluzione di questo esercizio, `e sufficiente fornire le due espressioni di xF (t) poste a monte
delle uguaglianze () e ().
SOLUZIONE ESERCIZIO 26.
26.1- Il sistema di equazioni che definisce gli stati x di equilibrio prende la forma
(
x
1 (
x2 + 1) + x2 = 0
x1 +
x
22
61
x
2 = 0.
(27)
(28)
f1
(x) = x1 + 1
x2
f2
(x) = 1
x1
f2
(x) = 2x2 1.
x2
Quindi, essendo x(t) = x(t) x = x(t) e valutando le espressioni delle derivate in corrispondenza del
valore di equilibrio x = x = 0, si ottiene il seguente sistema linearizzato:
x(t)
= Ax(t) =
1
1
1 1
x(t).
26.2- Impiegando i metodi basati sulla Trasformata di Laplace, la matrice eAt pu`
o essere determinata
nel modo seguente:
"
1 #
s 1 1
At
1
1
1
=
e = L (sI A)
=L
1
s+1
1
1
1
"
#
+
s s2
s+1
1
s2
= L1 s12
= L1
=
1 s 1
1
1
1
2
s
s s2
1+t
t
, t 0.
=
t 1 t
Il sistema linearizzato `e instabile in quanto, dallespressione trovata per la matrice eAt , si deduce che
i modi naturali associati al sistema sono 1 (t) = 1 e 2 (t) = t, t 0, e 2 `e un modo illimitato.
Il sistema linearizzato ha due autovalori nulli il polinomio caratteristico della matrice A `e pA (s) = s2 ,
non `e quindi possibile applicare ne il Teorema 3.9 n`e il Teorema 3.10 in [FdA] paragrafo 3.5.2.
Dunque, dalla sola analisi di stabilit`a del sistema linearizzato, non `e possibile trarre alcuna conclusione
circa le propriet`
a di stabilit`a dellequilibrio x
per il sistema nonlineare dato.
In alternativa, lanalisi di stabilit`
a del sistema linearizzato pu`
o essere condotta come segue: poiche
la matrice A ha due autovalori nulli, il sistema linearizzato `e semplicemente stabile se la matrice A
`e diagonalizzabile oppure instabile se la matrice A non `e diagonalizzabile. Poiche `e facile vedere che
la molteplicit`
a geometrica dellautovalore 0 `e pari a 1, ne consegue che A non `e diagonalizzabile e il
sistema linearizzato `e instabile.
Osservazione: poiche la matrice A non `e diagonalizzabile, lunico metodo che permette di calcolare
eAt e che impieghi solo la teoria svolta nel corso, `e quello basato sulluguaglianza
eAt = L1 (sI A)1 .
26.3- Impiegando i metodi basati sulla Trasformata di Laplace, i movimenti dello stato richiesti
62
Figura 29: Traiettorie in spazio di stato relative ai movimenti x (t) calcolati nellEsercizio 26.3.
(sI A)
nel caso x(0) = x (0) =
1
x(t) = L
"
2 2
s+1
s2
s12
1
s2
s1
s2
s+1
s2
s12
1
s2
s1
s2
si ha
"
#
#
2
2
2
1
s
=L
,
=
2s
2
2
t 0.
Osservazione: il movimento trovato `e costante, ci`
o significa che x (0) = 2 2
`e una condi
zione di equilibrio. In effetti, si riscontra che Ax (0) = 0: chi si accorge di questo fatto fin dallinizio,
risolve lesercizio indicando direttamente la soluzione x(t) x (0), t 0, senza fare alcun conto.
Nel caso x(0) = x (0) = 1 0
si ha invece
1
x(t) = L
"
s+1
s2
s12
1
s2
s1
s2
"
#
#
s+1
1+t
1
2
1
s
=L
,
=
t
0
s12
t 0.
Le traiettorie richeste sono rappresentate in Figura 29. La traiettoria associata al movimento costante
x(t) x (0) `e costituita da un punto posto in x (0). La traiettoria associata al movimento che si origina
dalla condizione iniziale x (0) si determina invece nel modo seguente: le equazioni che definiscono
tale movimento sono
(
x1 (t) = 1 + t
x2 (t) = t;
eliminando t da tali equazioni, si ottiene x2 = x1 + 1 che definisce la retta su cui giace la traiettoria
dello stato; per t 0, x2 (t) = t 0, quindi la traiettoria `e la semi-retta che parte da x (0) e
attraversa il quarto quadrante del piano (x1 , x2 ).
63
0
0
0
1
Infine, affinche il sistema sia SISO occorre che B R21 e che C R12 ; la funzione di trasferimento
del sistema `e strettamente propria se e solo se il sistema `e strattamente proprio, ossia D = 0. In
conclusione, un esempio di sistema con le propriet`
a richieste `e
1
0 0
x(t)
u(t)
x(t) +
=
0
0 1
(29)
y(t) = 1 2 .
27.2- Per il sistema scelto nel punto precedente, si ha
"
#
1s
1
0
1
G(s) = 1 2
= .
1
0 s1
0
s
Quindi, indicati con P e con Z linsieme dei poli e degli zeri del sistema, rispettivamente, e con il
sistema in forma di stato dato nellequazione (29), si ha:
ord(G) = 1 < ord() = 2,
P = {0},
Z=
reldeg(G) = 1.
1
1
64
avremmo ottenuto
G(s) =
Quindi,
1 2
ord(G) = 2 = ord(),
"
1
s
0
1
s1
P = {0 , 1},
#
1
1
s+1
.
s(s 1)
Z = {1},
reldeg(G) = 1
1
2
A=[0 0; 0 1];
B=[1; 0];
C=[1 0];
D=0;
sistema=ss(A,B,C,D);
x0=[1; 2];
initial(sistema,x0)
Si noti che, avendo posto C = [1 0], la variabile di uscita del sistema definito in Matlab `e proprio la
prima componente dello stato x: in effetti, in questa domanda dellesercizio, la cosiddetta variabile
dinteresse `e x1 e dunque dovrebbe essere naturale definire la variabile di uscita come y = x1 .
SOLUZIONE ESERCIZIO 28.
Il movimento dello stato richiesto pu`
o essere calcolato nel modo seguente:
x(t) = L1 X(s) .
Si ha:
1
X(s) = (sI A)
x(0) =
=
1
1
s3
1
=
1
2 s 1
1
s 1 1
1
=
2
s 4s+5
1
2
s3
s
4s + 5
=
.
s + 5
s2 4s + 5
s2
65
+
s +
=
cos(t)
+
sin(t)
et sca(t).
(s )2 + 2
(30)
Il polinomio s2 4s + 5 si pu`
o dunque riscrivere nella forma (s 2)2 + 1. Dunque,
X1 (s) =
s2
s
s
=
4s + 5
(s 2)2 + 1
Inoltre,
x1 (t) = cos(t) + 2 sin(t) e2t ,
X2 (s) =
t 0.
s + 5
s + 5
=
s2 4s + 5
(s 2)2 + 1
Riassumendo,
x2 (t) = cos(t) + 3 sin(t) e2t ,
t 0.
s
"
#
cos(t) + 2 sin(t)
2
1
1 s 4s + 5
1
x(t) = L (sI A) x(0) = L
e2t sca(t).
=
s + 5
cos(t)
+
3
sin(t)
s2 4s + 5
In alternativa, si pu`
o procedere nel modo seguente: poiche gli autovalori di A sono pari a = 2 j,
allora i modi naturali del sistema sono
1 (t) = e2t cos(t)
t 0.
Dal Teorema fondamentale dei modi naturali, sappiamo che le componenti del movimento dello stato
66
cercato sono una combinazione lineare dei modi del sistema, cio`e
x(t) =
"
11 1 (t) + 12 2 (t)
21 1 (t) + 22 2 (t)
"
11 1 (0) + 12 2 (0)
21 1 (0) + 22 2 (0)
1
1
11
21
"
1
1
1 (t) + 12 2 (t)
1 (t) + 22 2 (t)
(31)
A questo punto, per determinare le due incognite 12 e 22 , imponiamo che tale x(t) soddisfi lequazione differenziale x(t)
= Ax(t)
sia soddisfatta per t = 0 (infatti, cos` facendo, troviamo due nuove equazioni che ci permettono di
determinare le due incognite). Da una parte, derivando lespressione di x(t) data nellequazione (31)
e valutandola per t = 0 si ottiene
Daltra parte,
x(t)
=
t=0
"
Ax(0) =
1
1
3
2
1
1
#
e2t
t=0
4
1
2 + 12
22 2
(32)
(33)
"
1 (t) + 22 (t)
1 (t) + 32 (t)
"
cos(t) + 2 sin(t)
cos(t) + 3 sin(t)
e2t ,
t 0.
x(t)
=
=
x (t) x
(t) = Ax (t) + B1 u(t) + B2 w(t) A
x(t) B1 u
(t) =
Ax(t) + B2 w(t).
Poiche la matrice A ha tutti gli autovalori a parte eale negativa (cio`e, il sistema `e asintoticamente
stabile) e il segnale dingresso w(t) `e definitivamente nullo, si ha che limt+ x(t) = 0 indipenden
temente dalla condizione iniziale x(0) in questo particolare esempio, x(0) = x (0) x
(0) = 0 e
dallandamento di w(t) per 0 t < T .
67
dallo studio del denominatore della funzione di trasferimento G(s) `e possibile individuare
a del sistema.
tutti i modi naturali del sistema e dunque concludere lanalisi di stabilit`
30.1- In virt`
u dellipotesi ord(Gi ) = ord(i ), possiamo concludere lanalisi di stabilit`a dei sistemi
dati cos` come riassunto nella seguente tabella:
Sistema
Stabilit`
a
Motivazione
1
2
3
Instabile
Semplicemente stabile
Asintoticamente stabile
Instabile
5
6
7
Instabile
Asintoticamente stabile
Instabile
Semplicemente stabile
Per quanto riguarda il sistema 6 , non essendo disponibili (in questa domanda) informazioni che
permettano di calcolare i poli di G6 (s), conviene applicare il Criterio di Routh-Hurwitz. Cos` facendo
si ottiene la seguente tabella:
1
73/4
7
25
25
73
4
7
25
25
773100
Poiche 73
> 0, allora la prima colonna della tabella `e ben definita e con elementi
4 7 =
28
tutti dello stesso segno, quindi tutte le radici di s3 + 7s2 + 73
4 s + 25 hanno parte eale negativa e il
sistema 6 `e asintoticamente stabile.
68
30.2- I modi naturali dei sistemi dati sono riportati nella seguente tabella:
Sistema
1
2
3
4
Modi naturali (t 0)
3t
1 (t) = e
1 (t) = 1
1 (t) = et
1 (t) = et , 2 (t) = e3t
7
8
s+2
, quindi il sistema
Infatti: G4 (s) = (s+1)(s3)
ha due autovalori distinti pari a 1 e +3.
A1
A2
A3
Infatti: G5 (s) = s1
+ s+2
+ (s+2)
2 , quindi
t
2t
2t
g5 (t) = A1 e + A2 e
+ A3 te , t 0.
Vedi sotto.
Per quanto riguarda il sistema 6 , il fatto che esso ammetta il modo 1 (t) = e4t , t 0, significa che
= 4 `e un polo del sistema e dunque il denominatore di G6 (s) si fattorizza nella forma
s3 + 7s2 +
73
s + 25 = (s + 4)(s2 + as + b).
4
2
Eseguendo, ad esempio, la divisione Euclidea tra s3 + 7s2 + 73
4 s + 25 e s + 4, si ottiene che s + as + b =
25
2
s + 3s + 4 , ossia
s2
.
G6 (s) =
(s + 4) s2 + 3s + 25
4
Il risultato riportato nella tabella segue quindi dal fatto che le radici del polinomio s2 + 3s +
= 23 2j.
25
4
sono
30.3- Gli unici due sistemi asintoticamente stabili sono 3 e 6 , per essi si ha:
Ta =
5
|1|
= 5;
Ta = |e(5dom )| ; come visto nella soluzione del punto precedente, linsieme A degli autovalori di
6 `e dato da A = 4 , 23 + 2j , 23 2j , quindi gli autovalori dominanti (cio`e, quelli pi`
u
5
= 10
3.33.
vicini allasse mmaginario) sono = 32 2j e Ta = 3/2
3
30.4- I sistemi i , i = 1, 2, 3, sono di ordine 1. Le realizzazioni in forma di stato di ordine 1 per tali
sistemi sono dunque individuate da una quadrupla di numeri Reali (matrici 1 1). Indichiamo tali
quadruple con (a, b, c, d): ad esse corrisponde la funzione di trasferimento:
G(s) =
bc
+ d.
sa
Confrontando lespressione di G(s) con la quadrupla di numeri che lha originata, si deduce facilmente
il passaggio inverso per ottenere una realizzazione = (a, b, c, d) di una data G(s) di ordine 1:
1 = (a, b, c, d) = (3, 2, 1, 0) oppure 1 = (3, 1, 2, 0) oppure 1 = (3, 1/3, 6, 0). . . In generale,
1 = (3, b, c, 0) con b e c tali che bc = 2;
69
t 0,
s3 + 5s2 + 8s + 5
1
1
+
1
=
:
+
s + 2 (s + 1)2
(s + 2)(s + 1)2
1
s
U2 (s) =
1
.
s+3
Dunque:
YF 1 (s) =
=
G(s) U1 (s) =
s+2
s+1
s3 +5s2 +8s+5
s(s+2)(s+1)2
(s+1)2
(a)
5/2
s
(b)
1/2
1
1
5/2
,
s
s + 2 s + 1 (s + 1)2
1/2
s+2
s+1
1
(s+1)2
dove in (a) abbiamo usato la formula dei residui ed in (b) abbiamo eseguito il match dei coefficienti.
Quindi,
5 1 2t
t
t
sca(t).
e
e te
yF 1 (t) =
2 2
Analogamente,
YF 2 (s) = G(s) U2 (s) =
1/4
1
1/4
1/2
s3 + 5s2 + 8s + 5
=
,
+
+
2
(s + 3)(s + 2)(s + 1)
s + 3 s + 2 s + 1 (s + 1)2
70
quindi
yF 2 (t) =
1 3t
1 t 1 t
2t
sca(t).
e
+e
e + te
4
4
2
1
2 4
x(t)
u(t)
x(t) +
=
2
7 9
y(t) = 2 0 x(t).
Si ha dunque
G(s) =
=
2
s2
4
7 s + 9
1
1
2
s + 9 4
7
s2
2
s + 7s + 10
1
2
s+1
.
(s + 2)(s + 5)
t+
e dunque
t+
t+
t+
1
= 1;
5
t+
t+
t+
In corrispondenza di u4 (t), per il principio di sovrapposizione degli effetti, si ha yF 4 (t) = 2yF 1 (t)+
yF 2 (t) yF 3 (t) e
lim 2yF 1 (t) + yF 2 (t) yF 3 (t) = 2 + 0 1 = 1.
t+
71
2.5
2
g(t)
1.5
1
0.5
0
0.5
0
0.5
1.5
2.5
Figura 30: Grafico della risposta allimpulso del sistema considerato nellEsercizio 32.
2(s + 1)
2s + 2
1
=
= 3
.
s
(s + 2)(s + 5)s
s + 7s2 + 10s
Poiche si tratta di una funzione razionale strettamente propria, `e possibile applicare il Teorema del
valore iniziale ed ottenere
lim yF (t) = lim sYF (s) = lim
t0+
Inoltre,
2s + 2
= 0.
s2 + 7s + 10
L y F (t) = sYF (s) yF (0) = sYF (s) 0 =
s2
2s + 2
:
+ 7s + 10
poiche si tratta di una funzione razionale strettamente propria, `e possibile applicare il Teorema del
valore iniziale ed ottenere
lim+ y F (t) = lim s L y F (t) = lim
t0
2s2 + 2s
= 2.
+ 7s + 10
s s2
Con riferimento ai grafici riportati in Figura 2, al fine di individuare quello che effettivamente
rappresenta la risposta allo scalino del sistema, possiamo procedere per esclusione nel modo seguente:
Poiche abbiamo trovato che limt0+ y F (t) = 2, possiamo senzaltro escludere i grafici in Figu
ra 2.(a-e-h) nei casi (a-e), y F (0+ ) < 0; nel caso (h), y F (0+ ) = 0 .
Il valore di regime della risposta allo scalino `e dato da
lim yF (t) = G(0) =
t+
1
= 0.2,
5
e sia
y1 (t) la corrispondente uscita forzata, allora
y1 (t) = y(t).
e L y1 (t) = L y(t)
y1 (t) = y(t)
(iniettivit`
a della trasformata di Laplace).
[u(t)=sca(t)]
t0+
t0+
(t), si ha
(t) = 2
(come calcolato al punto precedente). Abbiamo anche gi`a visto al punto 2 che limt+ g(t) = 0.
Per il tracciamento qualitativo del grafico di g(t), basta tracciare qualitativamente il grafico della
derivata della risposta allo scalino: in base al grafico in Figura 2.(d) della risposta allo scalino, la
risposta allimpulso `e inizialmente positiva (perche, per valori di t vicino a 0, la risposta allo scalino `e
crescente) poi diventa negativa (perche, per valori di t > t 0.5, la risposta allo scalino `e decrescente).
Combinando queste due informazioni con i due limiti calcolati precedentemente, si ottiene il grafico
riportato in Figura 30.
Osservazione: come si nota dal grafico in Figura 30, la risposta allimpulso si assesta a 0 in un
tempo di circa 2.5 s, ossia pari al tempo di assestamento del movimento libero del sistema. Ci`
o non
deve sorprendere in quanto, essendo la risposta allimpulso combinazione lineare dei modi propri del
sistema, anchessa si assesta con il tempo del modo pi`
u lento (purch`e questultimo non sia associato
ad un autovalore nascosto del sistema).
In alternativa, `e possibile calcolare esplicitamente la risposta allimpulso. Si ha
2 2t 8 5t
8/3
2/3
1
1
= e
sca(t),
+
+ e
g(t) = L G(s) = L
s+2 s+5
3
3
da cui si trova facilmente che limt0+ g(t) = 23 +
73
8
3
= 2 e limt+ g(t) = 0.
x1
1
s2
(a)
x1
1
s+1
x1
x2
2
s+1
1
s+1
x2
(b)
x1
(c)
x1
x
2
Figura 31: Con riferimento allEsercizio 33, (a) sottosistema (6); (b) sottosistema (7); (c)
1
1
u
rappresentazione alternativa del sottosistema
2 (7).
x1
1
u
SOLUZIONE ESERCIZIO 33.
x1
1
33.1- Si ha
x2
u
2
Tyu (s) = C(sI A)1 B + D = 1
=
= 5
s2
0
1
s+1
2
1
1
1
2
0
=
sI
2
1 1
1
2
1 2
s+1
0
1 s 2
(s2)(s+1)
1
2
s1
.
(s 2)(s + 1)
1
s2
e si pu`
o
y2 (t) = x2 (t),
1
2
cosicche Tx2 x1 (s) = s+1
(ponendo uguale a 0 lingresso u), Tx2 u (s) = s+1
(ponendo uguale a 0
lingresso x1 ) e si pu`
o rappresentare come in Figura 31.(b).
Interconnettendo i due sottosistemi ossia, ricordando che luscita x1 del sottosistema di equazione (6)
coincide con lingresso x1 del sottosistema di equazione (7) e che lingresso u dei due sottosistemi `e lo
stesso e ricordando che y = x1 2x2 , si ottiene la rappresentazione del sistema complessivo riportata
in Figura 32. Lo schema a blocchi della Figura 32 `e equivalente (dal punto di vista della funzione di
trasferimento Tyu ) allo schema di Figura 33 da cui si ottiene facilmente che
Tyu (s) =
1
s2
+ (2)
1
s2
1
(s2)(s+1)
4s6
(s2)(s+1)
s1
.
(s 2)(s + 1)
74
2
s+1
1
s 2
x1
1
s+1
x2
2
s+1
Figura 32: Con riferimento allEsercizio 33, rappresentazione del sistema complessivo come
interconnessione dei sottosistemi (6) e (7).
x1
1
s 2
1
s 2
1
s+1
x1
x2
2
s+1
Figura 33: Con riferimento allEsercizio 33, rielaborazione dello schema in Figura 32.
In alternativa, una diversa rappresentazione del sottosistema di equazione (7) mediante schema a
blocchi si pu`
o ottenere nel modo seguente: si riscriva tale sottosistema come
(
x 2 (t) = x2 (t) + v(t)
y2 (t) = x2 (t),
1
s+1 ,
Osservazione: gli schemi a blocchi in Figura 31.(b-c) sono due diversi modi di rappresentare la stessa
relazione Ingresso-Uscita, ossia quella del sottosistema (7) (che `e di ordine 1). Tuttavia, mentre lordine del sistema sottostante la rappresentazione data in Figura 31.(c) `e pari a 1 e coincide con lordine
del sottosisyema (7), lordine del sistema sottostante la rappresentazione data in Figura 31.(b) `e pari
a 2 (vi sono due blocchi di ordine 1) e dunque `e una rappresentazione ridondante del sottosistema (7),
ossia contenente un autovalore nascosto.
33.3- I movimenti delluscita richiesti sono dati da:
1/3
Per u(t) = u1 (t), si ha yF 1 (t) = L1 Tyu (s) ed essendo Tyu (s) = 5 s2
+
100
40
40
0
0
20
10
20
0.5
(a)
1.5
0
0
, si ha
yF (t)
60
30
yF (t)
yF (t)
80
2/3
s+1
3
2
1
0.5
(b)
1.5
0
0
0.5
1.5
2.5
3.5
(c)
Figura 34: Con riferimento allEsercizio 33, grafico di: (a) yF 1 (t) ; (b) yF 2 (t); (c) yF 3 (t).
75
yF 1 (t) =
5 2t 10 t
sca(t).
e + e
3
3
Il grafico di yF 1 (t) `e riportato in Figura 34.(a) per tracciarlo, si calcoli y F 1(0) = 5, y F 1(0) = 0
e limt+ y F 1(t) = + .
1/3
1/3
5
e dunque
Per u(t) = u2 (t), si ha YF 2 (s) = Tyu (s)U2 (s) = (s2)(s+1)
= 5 s2
s+1
yF 2 (t) =
5 2t 5 t
sca(t).
e e
3
3
Il grafico di yF 2 (t) `e riportato in Figura 34.(b) per tracciarlo, si calcoli y F 2(0) = 0, y F 2(0) = 5
e limt+ y F 2(t) = + .
5(s 1)
s2
5
=
.
(s 2)(s + 1) s 1
s+1
33.4- Poiche il sistema ha un polo in +2, tutti i movimenti dello stato di questo sistema, ed in
particolare i tre movimenti calcolati al punto 3, sono instabili.
SOLUZIONE ESERCIZIO 34.
34.1- Dal grafico in Figura 3 si deduce che G(s) ha le seguenti propriet`
a:
poiche limt+ y(t) = 2 e tale valore coincide con il guadagno statico, allora G(0) = 2 quindi
G 6= G2 , infatti G2 (0) = 1/3 ;
vi `e una risposta inversa, dunque G ha almeno uno zero a parte eale positiva quindi G 6= G1 ;
il tempo di assestamento `e dellordine dei 2 4 s, dunque G ha un polo dominante con parte
eale circa uguale a 2.5 1.25 s quindi G 6= G4 .
12(1s)
(s+2)(s+3) .
34.2- In corrispondenza del segnale dingresso ua (t), applicando il risultato riguardante la risposta
esponenziale, si ha
30
(a)
yR (t) = 5 G(4) e4t = e4t .
7
Per ub (t), applicando il Teorema della risposta armonica, si ha
(b)
yR (t) = 2 |G(5j)| sin 5t + G(5j) .
76
dB
20
10
5.8
0
|G(5j)|dB 5.8 dB
10
20 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
90
G(5j) 205.7
180
205.7
270
1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Figura 35: Diagrammi di Bode di G(s) = 12(1 s)/ (s + 2)(s + 3) : reali (linea blu tratteggiata) e
asintotici (linea verde continua).
Poiche G(5j) =
12(15j)
(2+5j)(3+5j) ,
allora
q
q
1+25
13
G(5j) = 12|15j| = 12
=
12
|2+5j||3+5j|
(4+25)(9+25)
493 1.95
da cui
(b)
1s
,
1 + 13 s
1+
1
2s
77
G(s) `e di tipo 0, quindi il diagramma di Bode asintotico del modulo parte piatto a quota |G |dB
(cio`e, per 0+ , `e una retta a pendenza 0); si ha |G |dB = 20 log10 (2) 6 dB.
Poiche G(s) `e di tipo 0 e G > 0, il diagramma della fase parte da 0 .
Le singolarit`
a, ed il loro effetto sui diagrammi asintotici, sono:
Pulsazione Tipo di
singolarit`
a
= 1 rad/s
= 2 rad/s
= 3 rad/s
zero positivo
polo negativo
polo negativo
la pendenza aumenta di 1
la fase diminuisce di 90
la pendenza diminuisce di 1 la fase diminuisce di 90
la pendenza diminuisce di 1 la fase diminuisce di 90 .
Osservazione: naturalmente, con unaccurata lettura dei diagrammi di Bode di G(s), si trova
(b)
riscontro di quanto calcolato nel punto precedente per trovare yR (t): infatti,
G(5j) 1.95 20 log10 (1.95) 5.8 dB
180
G(5j) 3.59 rad 3.59
205.7.
1
(s + 10)(s + 1)
Tyw (s) =
(34)
1
.
s+1
Nel caso R(s) = k R, il sistema complessivo `e asintoticamente stabile e, dalla relazione (34),
discende che
[w]
[y o ]
yR (t) = yR (t) + yR (t),
[y o ]
[w]
dove yR (t) `e luscita di regime in corrispondenza del segnale dingresso y o e di w(t) 0, e yR (t) `e
luscita di regime in corrispondenza del segnale dingresso w e di y o (t) 0 (principio di sovrapposizione degli effetti).
La richiesta che, per y o (t) = sca(t) e w(t) 0, si abbia limt+ y(t) = 1 equivale quindi a chiedere
[y o = sca(t)]
(t) = 1. Poiche
che yR
[y o = sca(t)]
yR
[y o = sca(t)]
si ottiene yR
Tyyo (s) =
e
k
10
k
,
(s + 10)(s + 1)
= 1, ossia
R(s) = k = 10.
I grafici delle risposte forzate delluscita ai segnali richiesti sono riportati in Figura 36. Per ottenerle
`e sufficiente notare che:
78
1.2
yF (t)
1
0.8
0.6
0.4
0.2
0
0
(a)
1.2
yF (t)
1
0.8
0.6
0.4
0.2
0
0
(b)
2.5
yF (t)
2
1.5
1
0.5
0
0
(c)
Figura 36: Grafici delle risposte forzate yF (t) considerate nellEsercizio 35.1: (a) caso y o (t) = sca(t)
e w(t) 0; (b) caso y o (t) 0 e w(t) = sca(t); (c) caso y o (t) = sca(t) e w(t) = sca(t).
79
Ta = 5 s;
yF (0+ ) = 0 e y F (0+ ) = 1.
35.2- Come nel punto precedente, il sistema retroazionato in Figura 6 ha due variabili dingresso, y o
e w, ed una variabile di uscita, cio`e y. La corrispondente relazione ingresso/uscita `e ancora quella
riportata nellequazione (34), cambia per`
o la forma delle funzioni di trasferimento Tyyo (s) e Tyw (s). In
1
la funzione di anello associata al sistema retroazionato,
questo caso, essendo L(s) = R(s) (s+10)(s+1)
,
(s + )(s + 10)(s + 1)
si ha
Tyyo (s) =
L(s)
=
1 + L(s)
pcl (s)
Tyw (s) =
1
s+1
1 + L(s)
(s + )(s + 10)
,
pcl (s)
(35)
dove
pcl (s) = (s + )(s + 10)(s + 1) +
`e il polinomio caratteristico del sistema in anello chiuso.
A questo punto, imporre che il sistema complessivo risulti asintoticamente stabile e, per y o (t) = sca(t)
e w(t) 0, si abbia limt+ y(t) = 1 equivale a richiedere che Tyyo (0) = 1 e che il polinomio
caratteristico del sistema in anello chiuso abbia tutte le radici a parte eale minore di zero. Si ha:
Tyyo (0) =
= 1 = 0;
10 +
80
10 11
10
Poiche la prima colonna della tabella presenta gli elementi positivi 1 e 11 e, essendo 10 11
=
si ha lasintotica stabilit`
a del sistema retroazionato se e solo se
(
110 > 0
ossia 0 < < 110.
>0
s+ ,
ossia
110
11 ,
le propriet`
a richieste sono garantite se e
R(s) =
s
0 < < 110.
35.3- Nel caso in cui = 5, il sistema complessivo `e asintoticamente stabile e le funzioni di trasferimento riportate nellequazione (35), che permettono di descrivere le relazioni ingresso/uscita per il
sistema di controllo considerato, assumono la seguente forma:
Tyyo (s)
5
(s + 10.05)(s2 + 0.95s + 0.50)
Tyw (s)
s(s + 10)
.
(s + 10.05)(s2 + 0.95s + 0.50)
n2 = 0.50
n = 0.5 0.71
2n = 0.95 =
0.95
2n
0.95
20.71
0.67
yF (t)
1.5
0.5
0
0
2.5
7.5
10
12.5
15
10
12.5
15
10
12.5
15
(a)
0.8
0.6
yF (t)
0.4
0.2
0
0.2
0
2.5
7.5
(b)
yF (t)
1.5
0.5
0
0
2.5
7.5
(c)
Figura 37: Grafici delle risposte forzate yF (t) considerate nellEsercizio 35.3: (a) caso y o (t) = sca(t)
e w(t) 0; (b) caso y o (t) 0 e w(t) = sca(t); (c) caso y o (t) = sca(t) e w(t) = sca(t).
82
5
(b) Ta = 0.47
10.6 s, in quanto abbiamo visto nellanalisi preliminare che i poli dominanti
di Tyyo (s) hanno la parte eale circa uguale a 0.47;
(3)
(c2) Tyyo (s) `e strettamente propria e di ordine 3 (caso C2VI della classificazione introdotta a
lezione). Poiche i suoi poli dominanti sono Complessi e non ha zeri, la sua risposta allo
scalino si approssima con quella di una funzione di trasferimento strettamente propria, di
ordine 2, con poli Complessi e senza zeri (caso C2III). Di tale risposta possiamo quindi
calcolare il periodo delle oscillazioni, che `e dato da
T =
2
2
2
p
=
12 s,
2
|m(1,2 )|
0.52
n 1
Nel caso y o (t) 0 e w(t) = sca(t), luscita forzata yF (t) `e la risposta allo scalino del sistema con
s(s+10)
funzione di trasferimento Tyw (s) (s+10.05)(s
2 +0.95s+0.50) : si osserva la presenza di una quasi
cancellazione fra il polo posto in 10.05 e lo zero posto in 10, possiamo dunque approssimare la
s
.
risposta allo scalino con quella del sistema con funzione di trasferimento Teyw (s) = s2 +0.95s+0.50
In particolare:
(a) limt+ yF (t) = Tyw (0) = 0;
5
0.47
+
(b) Ta =
Infine, nel caso y o (t) = sca(t) e w(t) = sca(t), grazie al principio di sovrapposizione degli effetti,
luscita forzata yF (t) `e la somma delle due uscite forzate considerate nei due casi precedenti. Quindi
lim yF (t) = 1 + 0 = 1.
t+
83
1
2
100(5 + j)
=
+ j (10 + j)
100(5+j)
5 2 + 21
2 j
100(5+j) 5 2 21
2 j
5 2 + 21
2 j
5 2 21
2 j
95
11 2
100
2
j ;
+ 25 +
= 4 401 2
2
+ 4 + 25 2
=
(36)
90j(2 + j)
90 ( + 2j)
=
;
2
5 + 12j + 180
(180 5 2 ) + 12j
G2 (j)
G3 (j)
G4 (j)
G5 (j)
20(2 + j)
;
4 2 + j
G6 (j)
100( 2 1)
.
(0.1 + j)(100 2 + 2j)
1
5
1 2j
2
2 ;
+ j 1 + j
1
1
= 2
;
(1 + j)(1 + j)
+1
Osservazione: lespressione della risposta in frequenza di una data G(s) si ottiene semplicemente
ponendo s = j, cos` come fatto per G3 , G5 e G6 . Tuttavia, talvolta `e opportuno rielaborare
lespressione ottenuta dalla mera sostituzione s = j: ad esempio, a volte `e utile esplicitare la parte
eale e la parte mmaginaria di G(j), cos` come fatto per G1 e G4 ; nel caso di G4 , tale rielaborazione
permette di evidenziare che la risposta in frequenza assume solo valori Reali.
Riscrittura di G(j) nella forma G(j) = e G(j) + m G(j) j
NG (s)
NG (j)
Data una funzione di trasferimento G(s) = D
, si ha G(j) = D
che,
G (s)
G (j)
in generale, assume la forma di un quoziente fra numeri Complessi. Un metodo standard per individuare la parte eale e quella mmaginaria di G(j),
consiste nel moltiplicare numeratore e denominatore di tale quoziente per il
coniugato del denominatore:
G(j) =
NG (j) DG (j)
NG (j) DG (j)
NG (j)
=
=
DG (j)
DG (j)2
DG (j) DG (j)
(si ricordi che, dato z C, z z = |z|2 R); poiche in questultima espressione il denominatore `e un numero Reale, diventa agevole individuare la forma
` utile osservare anche che DG (j) = DG (j).
cartesiana di G(j). E
Il procedimento appena descritto `e esattamente quello impiegato per riscrivere G1 (j) nella forma
data nellequazione (36).
84
36.2- I diagrammi richiesti sono riportati nelle Figure 3843 e possono essere ottenuti nel modo
seguente:
Diagrammi di G1 (s):
Si ha G1 (s) = 100
1+ 15 s
, quindi G1 = 100.
1
(1+2s) 1+ 10
s
G1 (s) `e di tipo 0, quindi il diagramma di Bode asintotico del modulo parte piatto a quota
|G1 |dB = 20 log10 (100) = 40 dB.
Poiche G1 (s) `e di tipo 0 e G1 > 0, il diagramma della fase parte da 0 .
Le singolarit`
a, ed il loro effetto sui diagrammi asintotici, sono:
Pulsazione
Tipo di
singolarit`
a
s 1 21 s
, quindi G2 = 1.
s2
s
36 + 15 +1
G2 (s) `e di tipo -1 quindi il diagramma di Bode asintotico del modulo parte con pendenza +1 e
tale retta interseca lasse a 0 dB in corrispondenza di = |G1 | = 1 rad/s.
2
Poiche G2 (s) `e di tipo -1 e G2 < 0, il diagramma della fase parte da +90 180 = 90 .
Le singolarit`
a non nulle, ed il loro effetto sui diagrammi asintotici, sono:
Pulsazione Tipo di
singolarit`
a
= 2 rad/s
= 6 rad/s
zero positivo
2 poli in C a parte eale negativa
la pendenza aumenta di 1,
la fase diminuisce di 90 ;
la pendenza diminuisce di 2, la fase diminuisce di 180 .
Lo smorzamento dei poli `e pari a 0.2, nel diagramma reale del modulo si evidenzier`
a quindi
un picco di risonanza vicino alla loro pulsazione naturale n = 6 rad/s.
Diagrammi di G3 (s):
(12s)
Si ha G3 (s) = 25 (15s)
2 (1+s)2 , quindi G3 = 25.
G3 (s) `e di tipo 0, quindi il diagramma di Bode asintotico del modulo parte piatto a quota
|G3 |dB = 20 log10 (25) 28 dB.
Poiche G3 (s) `e di tipo 0 e G3 > 0, il diagramma della fase parte da 0 .
Le singolarit`
a, ed il loro effetto sui diagrammi asintotici, sono:
85
Pulsazione
Tipo di
singolarit`
a
Diagrammi di G4 (s):
Si ha G4 (s) =
1
(1+s)(1s) ,
quindi G4 = 1.
G4 (s) `e di tipo 0, quindi il diagramma di Bode asintotico del modulo parte piatto a quota
|G4 |dB = 20 log10 (1) = 0 dB.
Poiche G4 (s) `e di tipo 0 e G4 > 0, il diagramma della fase parte da 0 .
Le singolarit`
a, ed il loro effetto sui diagrammi asintotici, sono:
Pulsazione Tipo di
singolarit`
a
= 1 rad/s
1 polo negativo
e
1 polo positivo
Il diagramma reale della fase coincide con quello asintotico infatti, G4 (j) R .
Diagrammi di G5 (s):
1+ 12 s
Si ha G5 (s) = 10 s2
4
+ s4 +1
, quindi G5 = 10.
G5 (s) `e di tipo 0, quindi il diagramma di Bode asintotico del modulo parte piatto a quota
|G5 |dB = 20 log10 (10) = 20 dB.
Poiche G5 (s) `e di tipo 0 e G5 > 0, il diagramma della fase parte da 0 .
Le singolarit`
a, ed il loro effetto sui diagrammi asintotici, sono:
Pulsazione Tipo di
singolarit`
a
= 2 rad/s
1 zero negativo
e
2 poli in C a parte eale negativa
Lo smorzamento dei poli `e pari a 0.25, nel diagramma reale del modulo si evidenzier`
a quindi
un picco di risonanza vicino alla loro pulsazione naturale n = 2 rad/s.
Diagrammi di G6 (s):
Si ha G6 (s) = 10
(1+10s)
s2 +1
,
s
s2
100 + 50 +1
quindi G6 = 10.
86
G6 (s) `e di tipo 0, quindi il diagramma di Bode asintotico del modulo parte piatto a quota
|G5 |dB = 20 log10 (10) = 20 dB.
Poiche G6 (s) `e di tipo 0 e G6 < 0, il diagramma della fase parte da 180.
Le singolarit`
a, ed il loro effetto sui diagrammi asintotici, sono:
Pulsazione
Tipo di
singolarit`
a
Lo smorzamento degli zeri `e pari a 0 (vi `e una coppia di zeri mmaginari puri posti in
j), esattamente in corrispondenza della loro pulsazione naturale n = 1 rad/s si evidenzier`
a
quindi: un asintoto verticale nel diagramma reale del modulo con limn |G6 (j)|dB =
(antirisonanza); una discontinuit`
a nel diagramma reale della fase con lim+
G6 (j)
n
lim
G6 (j) = 180.
n
Lo smorzamento dei poli Complessi `e pari a 0.1, nel diagramma reale del modulo si evidenzier`
a
quindi un picco di risonanza vicino alla loro pulsazione naturale n = 10 rad/s.
36.3- Si pu`
o applicare il Teorema della risposta armonica al sistema con funzione di trasferimento
G6 (s) in quanto, essendo tutti i poli di G6 (s) a parte eale negativa e non essendoci per ipotesi parti
nascoste, tale sistema `e asintoticamente stabile.
In corrispondenza del segnale dingresso u1 (t), si ha
(1)
yR (t) = |G6 (j)| sin t + G6 (j) = 0
in quanto G6 (j) = 0.
In corrispondenza del segnale dingresso u2 (t), si ha invece
(2)
yR (t) = |G6 (10j)| sin 10t + G6 (10j) 49.5 sin(10t 3.13),
infatti G6 (j) = 10
1 2
(1+10j) 1 100
+ 50
j
99
, cosicche G6 (10j) = 10
e
(1+100j) 1 j
5
G6 (10j) = 990 2 1 = 49.5
1+100 5
G (10j) = arctan(100) 1.56 1.57 = 3.13 rad.
6
2
87
20
0
20
1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(a)
deg
90
1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(b)
Figura 38: Diagrammi di Bode di G1 (s) = 100(s + 5)/ (s + 1/2)(s + 10) : reali (linea blu tratteggiata)
e asintotici (linea verde continua).
88
dB
20
0
20
1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
90
180
270
360
1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
89
10
dB
20
0
20
40
60 2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
180
90
0
90
2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Figura 40: Diagrammi di Bode di G3 (s) = (2s 1)/ (s 1/5)2 (s + 1)2 .
90
10
dB
0
20
40 1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(a)
30
0
30
60
90
1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(b)
Figura 41: Diagrammi di Bode di G4 (s) = 1/ (s + 1)(s
1) . Si noti che il diagramma reale della
fase coincide con quello asintotico infatti, G4 (j) R .
91
dB
20
0
20 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
0
90
180 1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
92
10
dB
20
0
20 2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
90
0
90
180
270
2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Figura 43: Diagrammi di Bode di G6 (s) = 100(s2 + 1)/ (s + 0.1)(s2 + 2s + 100) . Si noti che il
diagramma reale della fase va traslato di 360: ci`o `e dovuto al fatto che Matlab, per il tracciamento
dei diagrammi della fase, adotta convenzioni differenti da quelle introdotte nel corso.
93
dB
5
0
3
5
10
15
20 2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
Spettro di ampiezza
Figura 44: Diagramma di Bode del modulo di GPB (s) = 10s/ (1 + 10s)(1 + s) : reale (linea blu
tratteggiata) e asintotico (linea verde continua).
1.5
f(t)
1
0.5
0
0.5
0
20
40
60
80
100
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
10
10
10
Frequenza [rad/s]
(a)
(b)
Figura 45: Con riferimento allEsercizio 37: linea continua rossa, segnale f(t) (e suo spettro di
ampiezza); linea tratteggiata blu, segnale f (t) (e suo spettro di ampiezza).
Osservazione: Un sistema G(s) con tali caratteristiche viene chiamato filtro passabanda con banda
passante pari a [0.1, 1] rad/s e fattore di amplificazione unitario14 .
94
dB
0
10
20
30
40 0
10
Spettro di ampiezza
1.5
1
p(t)
0.5
0
0.5
1
1.5
0
25
10
Pulsazione [rad/s]
10
s2
625
+ 1) 1 +
2
1
25 s :
0.1
0.01
0.001
10
10
20
30
40
50
60
70
80
Frequenza [rad/s]
(a)
(b)
Figura 47: Con riferimento allEsercizio 38: linea continua rossa, segnale p(t) (e suo spettro di
ampiezza); linea tratteggiata blu, segnale p(t) (e suo spettro di ampiezza).
cancellare. A tal fine, `e sufficiente considerare un sistema lineare asintoticamente stabile e la cui
funzione di trasferimento abbia un diagramma di Bode del modulo con le seguenti caratteristiche:
esso sia circa costante e pari a 0 dB a (quasi) tutte le frequenze e si abbia lim |G(j)|dB =
cio`e, G(j ) = 0 , dove `e la pulsazione corrispondente alla frequenza di rotazione della ventola.
Per costruire una tale G(s), occorre avere una coppia di zeri mmaginari puri posti in j (in
modo da cancellare larmonica del segnale p generata dalla ventola) ed una coppia di poli Reali e
negativi posti in (in tal modo, per pulsazioni 6= , si ottiene un andamento circa costante del
diagramma di Bode del modulo di G). Calcoliamo : poiche
[x]Hz
1
=
,
[x]rad/s
2
allora = 2 3.98 25 rad/s. In conclusione, una possibile soluzione `e data da
GN (s) =
s2
625
+1
2
1
1 + 25
s
il cui diagramma di Bode del modulo (reale e asintotico) `e riportato in Figura 46. In Figura 47 sono
poi riportati i corrispondenti andamenti del segnale filtrato p(t) ossia, luscita del sistema GN (s) in
corrispondenza del segnale dingresso p(t) ed il suo spettro di ampiezza.
Osservazione: Un sistema G(s) con tali caratteristiche viene chiamato filtro notch (a spillo).
Il progetto di tale filtro a spillo `e stato agevolato dal fatto che la pulsazione corrispondente allar-
95
30
w(t)
20
10
0
10
0
10
Figura 48: Con riferimento allEsercizio 39. 2, grafico del segnale w(t) (linea blu) e scomposizione nel
suo contenuto armonico in bassa frequenza (linea verde) ed in quello ad alta frequenza (linea rossa).
monica da cancellare si trova al di fuori della banda [50, 75] rad/s in cui `e principalmente concentrato
lo spettro del segnale p vedi la Figura 47.(b) .
96
dB
0
3
10
15
20
25 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
dB
6
3
0
5
10
15
20 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
dB
0
3
10
15
20 0
10
min
max
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(c)
dB
9.54
6.54
0
5
10
15
20
25
30 0
10
102
10
10
Pulsazione [rad/s]
(d)
Figura 49: Con riferimento allEsercizio 39. 3, diagrammi di Bode del modulo di: (a) G1 (s); (b) G2 (s);
(c) G3 (s); (d) G4 (s). Linea blu: diagramma reale; linea verde tratteggiata: diagramma asintotico;
linea rossa tratteggiata: retta la cui intersezione con il diagramma di Bode del modulo di Gi (s)
permette di individuare gli estremi della banda passante (retta a quota 3 dB al di sotto del guadagno
o del fattore di amplificazione); linea celeste tratteggiata in (b): diagramma di Bode del modulo di
G1 (s) (il diagramma di Bode del modulo di G2 (s) `e quello di G1 (s) traslato verso lalto di 6 dB).
97
G2 (s) `e un filtro passabasso con guadagno pari a 2 G2 (0) = 2 e banda passante pari allintervallo [ 0 , 5 ] rad/s. Si noti che, essendo G2 (s) = 2 G1 (s), il diagramma di Bode del modulo
di G2 (s) `e semplicemente quello di G1 (s) traslato verso lalto di 6 dB infatti, 20 log10 (2) 6 .
G3 (s) `e filtro passabanda con fattore di amplificazione unitario15 e banda passante pari allintervallo [ 5 , 50 ] rad/s (gli estremi inferiore min e superiore max della banda passante si
trovano esattamente in corrispondenza delle pulsazioni associate ai due poli di G3 (s) in quanto
esse distano fra di loro (non meno di) una decade cosicche, come nel caso di un singolo polo,
in corrispondenza delle singolarit`
a associate a tali poli, il diagramma di Bode reale del modulo
passa esattamente 3 dB al di sotto di quello asintotico).
G4 (s) `e un filtro passaalto con attore di amplificazione pari a 3 infatti, lim+ G4 (j) =
lims G4 (s) = 3 e banda passante pari allintervallo [ 76.6 , + ) rad/s.
In questo caso, la banda passante del filtro deve essere determinata attraverso dei calcoli. Si pu`
o
procedere nel modo seguente: in base alla definizione di banda passante di un filtro passaalto,
per calcolare lestremo inferiore
della banda passante, occorre determinare
> 0 tale che
|G4 (j
)|dB = |G4 ()|dB 3 = 20 log10 (3) 3 9.54 3 = 6.54 dB;
poiche
6.54 dB 106.54/20 2.12,
ci`
o `e equivalente a determinare
> 0 tale che16
|G4 (j
)| = 2.12,
|G4 (j
)|2 = (2.12)2 4.5.
ossia
Ora,
G4 (j) =
3j(j + 10)
(50 + j)2
cosicche
|G4 (j)|2 = 4.5
9 2 ( 2 +100)
(502 + 2 )2
|G4 (j)|2 =
= 4.5
9 2 ( 2 + 100)
(502 + 2 )2
2 2 ( 2 +100)
(502 + 2 )2
=1
2 = 2400
p
p
(2400)2 + 504 = 2400 (242 + 54 )104 2400 3465.6.
con
15 Consideriamo come fattore di amplificazione il valore costante del diagramma di Bode asintotico del modulo nellintervallo [ 5 , 50 ] rad/s: in realt`
a, essendo i due poli del filtro a distanza di appena una decade, il diagramma di Bode
reale del modulo non ammette un intervallo di pulsazioni in cui `
e circa costante (si confronti con lesempio di filtro
passabanda presentato nella diapositiva no 50 della Lezione su spettro e filtri). In questo senso, il filtro G3 (s) `
e un
filtro passabanda anomalo.
16 Oppure, pi`
u semplicemente, avendo presente che sottrarre 3 dB equivale, in scala naturale, a dividere per 2, per
determinare lestremo inferiore della banda passante, basta determinare
> 0 tale che
1
3
|G4 (j
)| = |G4 ()| = ,
2
2
ossia
98
|G4 (j
)|2 =
9
= 4.5.
2
39.4- Le corrette associazioni fra i segnali yF (t) riportati in Figura 11 e i filtri che li hanno prodotti
alimentati dal medesimo segnale w(t) sono:
Figura
Figura
Figura
Figura
11.(a)
11.(b)
11.(c)
11.(d)
filtro
filtro
filtro
filtro
G3 (s)
G2 (s)
G4 (s)
G1 (s).
Infatti:
il segnale in Figura 11.(c) presenta solo un contenuto armonico ad alta frequenza ed `e certamente
il risultato di un filtraggio passaalto del segnale dingresso, cio`e G4 (s);
il segnale in Figura 11.(d) riproduce landamento del segnale w(t), a parte la scomparsa delle
oscillazioni ad alta frequenza, esso `e dunque il risultato di un filtraggio passabasso a guadagno
unitario del segnale dingresso, cio`e G1 (s);
il segnale in Figura 11.(b) presenta solo contenuto armonico a bassa frequenza, inoltre ha un
andamento che si discosta da quello di w(t) e che ne amplifica landamento tendenziale, esso `e
dunque il risultato di un filtraggio passabasso a guadagno maggiore di 1 del segnale dingresso,
cio`e G2 (s) si noti anche che il grafico del segnale yF (t) in Figura 11.(b) non `e altro che quello
del segnale in Figura 11.(d) moltiplicato per 2 ;
per esclusione, il segnale in Figura 11.(a) `e il risultato di un filtraggio passabanda di w(t)
in effetti, esso presenta sia lente variazioni dovute al contenuto armonico di w(t) prossimo
allestremo inferiore min = 5 rad/s della banda passante del filtro, che rapide oscillazioni
seppure di ampiezza ridotta rispetto a quelle presenti in w(t) dovute al contenuto armonico di
w(t) prossimo allestremo superiore max = 50 rad/s della banda passante , cio`e G3 (s).
99
1
2
(s + 10) + 100(s + 5) = s2 + 110.5 s + 505
che ha tutte le radici a parte eale minore di 0 in quanto `e un polinomio di grado 2 con tutti i
coefficienti dello stesso segno (regola di Cartesio).
Caso L2 (s):
40.1- Si veda la Figura 51.(ab).
40.3- Si veda la Figura 51.(c).
40.4- Per lanalisi di asintotica stabilit`
a del sistema retroazionato, applichiamo il Criterio di Nyquist:
L2 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0) e il suo diagramma di Nyquist non compie giri
attorno al punto 1 (dunque, N=0): poiche P=N, il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
Caso L3 (s):
40.1- Si veda la Figura 52.(ab).
40.3- Si veda la Figura 52.(cd).
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L3 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0) e
il suo diagramma di Nyquist non compie giri attorno al punto 1 (dunque, N=0): poiche P=N, il
sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
Caso L4 (s):
40.1- Si veda la Figura 53.(ab).
40.2- Stimiamo il valore di :
I. Dal diagramma di Bode reale (qualitativo) della fase ci si potrebbe aspettare che 5 rad/s.
II. Si ha
e, per = 5 rad/s,
L4 (j) = arctan() arctan(/2) arctan(/3)
L4 (5j) = arctan(5) arctan(5/2) arctan(5/3) 78.7 68.2 59 = 205.9.
L4 (5j) 79 68 59 = 206.
20
0
20
1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(a)
deg
90
1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
40
20
0
20
40
0
20
40 60 80 100
Asse Reale
(c)
Figura 50: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L1 (s) = 100(s + 5)/ (s + 1/2)(s + 10) .
101
dB
20
10
0
10
20 1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
30
0
30
60
90
1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
4
2
0
2
4
4
0
2
4
Asse Reale
(c)
Figura 51: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L2 (s) = 100(s + 1/2)/ (s + 5)(s + 10) .
102
dB
0
20
40
60
80 0
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
60
90
120
150
180
0
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
1
0
1
1
0
Asse Reale
(c)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
x 10
2
2
1.5
0.5
0.5
Asse Reale
1.5
2
3
x 10
(d)
Figura 52: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L3 (s) = (s + 100)/ 2(s + 5)(s + 10) : il passaggio da 0
con tangente verticale del diagramma di Nyquist `e evidenziato nello zoom del tratto intorno a 0 del
diagramma stesso riportato in (d).
103
1 + (3.5)2
2.35.
4 + (3.5)2 9 + (3.5)2
40.3- Il diagramma di Nyquist `e riportato in Figura 53.(c). Per il tracciamento del diagramma polare
si osservi che:
L4 (0) = 2 (il diagramma polare parte da 2);
L4 () = 0 e lim+ L4 (j) = 270 (il diagramma polare termina in 0 arrivando
dallalto con tangente verticale);
la fase `e monotona decrescente (il diagramma polare ruota intorno allorigine costantemente
in senso orario) ed `e compresa fra 0 e 270 (il diagramma polare si svolge inizialmente nel
IV quadrante poi nel III ed infine nel II);
il modulo `e inizialmente crescente (il diagramma polare si allontana dallorigine) poi diventa
decrescente (il diagramma polare si avvicina allorigine). Dal diagramma di Bode reale (qualitativo) del modulo si deduce che il valore massimo del modulo `e nellordine dei 10 dB, corrispondente
ad una distanza massima dallorigine raggiunta dal diagramma polare pari a circa
1010/20 = 10 (naturalmente si tratta di una stima grossolana, non di particolare importanza,
volta solo a dare unidea di massima della forma del diagramma polare);
il diagramma polare interseca il semi-asse eale negativo punto A in Figura 53.(c) quando
L4 (j) = 180; dai calcoli fatti nel punto precedente, lintersezione avviene per =
3.5 rad/s cui corrisponde |L4 ( j)| 2.35, quindi
A 2.35.
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L4 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0) e
il suo diagramma di Nyquist compie due giri in senso orario attorno al punto 1 (dunque, N=2):
poiche P6=N, il sistema retroazionato non `e asintoticamente stabile. Di pi`
u, il sistema retroazionato
ha PN=2 poli a parte eale positiva ed `e quindi instabile.
Caso L5 (s):
40.1- Si veda la Figura 54.(ab).
40.2- Stimiamo il valore di :
I. Dal diagramma di Bode reale (qualitativo) della fase ci si potrebbe aspettare che 10 rad/s.
104
II. Si ha
L5 (j) = arctan(/2) + arctan(10) 2 arctan(/100)
e, per = 10 rad/s,
L5 (10j) = arctan(5) + arctan(100) 2 arctan(0.1)
180 78.7 + 89.4 2 5.7 = 180.7.
10 rad/s
appare essere buona. Anche lanalisi del diagramma di Bode reale (qualitativo) del modulo suggerisce
che tale stima permetta di concludere che |L5 ( j)| < 1. In effetti,
|L5 (10j)| = 10
1 + 52
(1 + 1002 ) 1 +
1 2
102
0.505.
L5 (9.5j) = arctan(9.5/2) + arctan(10 9.5) 2 arctan(9.5/100) 179.6
|L5 ( j)| |L5 (9.5j)| 0.506,
1
,
2 + 1
ossia che la risposta in frequenza di L7 (s) assume solo valori eali: il diagramma polare giace quindi
sullasse eale. Dallespressione della risposta in frequenza di L7 (s) discende facilmente che il diagramma polare di L7 (s) `e quello riportato in Figura 56.(c) il diagramma di Bode del modulo di
L7 (s) `e monotono decrescente, L7 (0) = 1 e L7 () = 0 . Per ottenere il diagramma di Nyquist, si
ripercorre allindietro il segmento che costituisce il diagramma polare, cos` come schematizzato in
Figura 56.(d).
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L7 (s) ha un polo a parte eale positiva (dunque, P=1) e
il suo diagramma di Nyquist non compie giri attorno al punto 1 (dunque, N=0): poiche P6=N, il
sistema retroazionato non `e asintoticamente stabile. Di pi`
u, il sistema retroazionato ha PN=1 polo
a parte eale positiva ed `e quindi instabile.
106
dB
10
0
10
20 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
0
90
180
270
1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
3
2
1
0
1
2
3
3 2 1 0 1
Asse Reale
(c)
Figura 53: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L4 (s) = 12(1 s)/ (s + 2)(s + 3) .
107
dB
0
20
40
2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
deg
90
180
270
360
2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
4
2
0
2
4
10 8 6 4 2
Asse Reale
(c)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
1
0.5
0
0.5
1
1
0.5
0
Asse Reale
(d)
Figura 54: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L5 (s) = 10(1 0.5s)/ (1 10s)(1 + 0.01s)2 : il
passaggio da 0 con tangente orizzontale del diagramma di Nyquist `e evidenziato nello zoom del tratto
intorno a 0 del diagramma stesso riportato in (d).
108
dB
20
0
20
40
60 2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
180
90
0
90
2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
10
5
0
5
10
0
10 15 20
Asse Reale
25
(c)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
1
0.5
0
0.5
1
1 0.5 0 0.5
Asse Reale
(d)
Figura 55: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L6 (s) = (2s 1)/ (s 1/5)2 (s + 1)2 : il passaggio
da 0 con tangente verticale del diagramma di Nyquist `e evidenziato nello zoom del tratto intorno a 0
del diagramma stesso riportato in (d).
109
Caso L8 (s):
40.1- Si veda la Figura 57.(ab).
40.3- Il diagramma di Nyquist `e riportato in Figura 57.(cd). Per il tracciamento del diagramma
polare si osservi che:
L8 (0) = 0 e lim0+ L8 (j) = +90 il diagramma polare parte da 0 con tangente verticale
dirigendosi verso lalto, vedi la Figura 57.(d) ;
L8 () = 3 (il diagramma polare termina in 3);
la fase `e inizialmente crescente, raggiunge un valore massimo inferiore a +180 e poi decresce
fino a 0 (il diagramma polare si svolge inizialmente nel II quadrante poi, ruotando intorno
allorigine in senso orario, si porta nel I quadrante e termina sullasse eale);
il modulo `e monotono crescente (il diagramma polare si allontana costantemente dallorigine).
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L8 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0) e
il suo diagramma di Nyquist non compie giri attorno al punto 1 (dunque, N=0): poiche P=N, il
sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
Caso L9 (s):
40.1- Si veda la Figura 58.(ab).
40.2- In questo caso, senza bisogno di fare alcun conto, si ha
= 1 rad/s :
il diagramma di Bode reale della fase `e infatti quello associato a 1/(s + 1)2 e traslato di 90 (a causa
del polo in 0). Il diagramma della fase di 1/(s+ 1)2 passa per 90 in corrispondenza della singolarit`
a
= 1 infatti, il diagramma della fase di 1/(s + 1) passa per 45 in corrispondenza della pulsazione
= 1 associata al polo 1 e il diagramma della fase di 1/(s + 1)2 `e semplicemente due volte quello
di 1/(s + 1) e quindi, aggiungendo il contributo di 90 del polo in 0, si ottiene L9 (j) = 180 .
A tale risultato si pu`
o pervenire anche per via analitica risolvendo lequazione
Dunque,
L9 (j) = ,
ossia
2 arctan() = .
2
L9 (j) = arctan() =
= tan
= 1.
4
4
Corrispondentemente, si ha
1
|L9 (j)| = .
2
40.3- Il diagramma di Nyquist `e riportato in Figura 58.(cd). Per il tracciamento del diagramma
polare si osservi che:
L9 (0) = L9 (s) ha un polo in 0, quindi il diagramma polare parte dallinfinito . Il diagramma
polare arriva dallinfinito lungo un asintoto verticale, per calcolare la posizione di tale asintoto
si pu`
o procedere nel modo seguente: si scriva la risposta in frequenza di L9 (s) nella forma
L9 (j) = e L9 (j) + m L9 (j) j
110
dB
0
20
40 1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(a)
30
0
30
60
90
1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare
1
0
1
1
0
1
Asse Reale
(c)
Diagramma polare/Nyquist
(d)
Figura 56: Diagrammi di Bode, polare e di Nyquist di L7 (s) = 1/ (s + 1)(s 1) .
111
0
10
20
30
40 0
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
180
90
0
0
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
2
1
0
1
2
1
2
Asse Reale
(c)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
0.1
0.05
0
0.05
0.1
0.1 0.05
0
0.05
Asse Reale
0.1
(d)
Figura 57: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L8 (s) = 3s(s + 10)/(s + 50)2 : il passaggio da 0
con tangente verticale del diagramma di Nyquist `e evidenziato nello zoom del tratto intorno a 0 del
diagramma stesso riportato in (d).
112
cos` come illustrato nella soluzione dellEsercizio 36.1 e si calcoli lim0+ e L9 (j) ; il risultato di tale limite fornisce il punto di intersezione fra lasintoto e lasse eale e dunque, essendo
lasintoto verticale, individua univocamente la posizione dellasintoto. Si ha
L9 (j) =
=
=
cosicche
1
j(1+j)2
1
j(1 2 +2j)
2 2 j(1 2 )
4 4 + 2 (1 2 )2
1
2 2 +j(1 2 )
2 2 j(1 2 )
2 4 2 +(1 2 )2
2
2 1
j,
+
4 2 + (1 2 )2
4 2 + (1 2 )2
= .
lim0+ m L9 (j) = lim0+
2
2 2
4 +(1 )
Dunque, il diagramma polare arriva dallinfinito dal basso perche lim0+ m L9 (j) =
del resto, dal diagramma della fase, si ha lim0+ L9 (j) = 90 lungo un asintoto
verticale che interseca lasse eale nel punto 2;
L9 () = 0 e lim+ L9 (j) = 270 (il diagramma polare termina in 0 arrivando
dallalto con tangente verticale);
la fase `e monotona decrescente (il diagramma polare ruota intorno allorigine costantemente
in senso orario) ed `e compresa fra 90 e 270 (il diagramma polare si svolge inizialmente nel
III quadrante poi nel II);
il modulo `e monotono decrescente (il diagramma polare si avvicina costantemente allorigine);
il diagramma polare interseca il semi-asse eale negativo punto A in Figura 58.(d) quando
L9 (j) = 180 ; dai calcoli fatti nel punto precedente, lintersezione avviene per = = 1
rad/s cui corrisponde |L9 ( j)| = 0.5, quindi
A = 0.5;
il diagramma di Nyquist va chiuso allinfinito con una semi-circonferenza che viene percorsa
in senso orario (corrispondente al fatto che il polo in 0 fa perdere fase), quindi cos` come
rappresentato dalla curva rosa in Figura 58.(c).
Osservazione: il valore di richiesto nel punto precedente, pu`
o essere calcolato anche imponendo
m L9 (j) = 0 le soluzioni positive di tale equazione forniscono infatti i valori di > 0 in
corrispondenza dei quali il diagramma polare di L9 (s) interseca lasse eale . Essendo
m L9 (j) =
2 1
,
4 2 + (1 2 )2
lunico valore di > 0 tale che m L9 (j) = 0 `e = 1 e da ci`o discende nuovamente che = 1.
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L9 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0) e
il suo diagramma di Nyquist non compie giri attorno al punto 1 (dunque, N=0): poiche P=N, il
sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
113
40.2- Poiche L10 (j) = L9 (j) , allora = 1 rad/s come calcolato per L9 (s).
40.3- Poiche L10 (j) = 10 L9 (j), il diagramma di Nyquist di L10 (s) si ottiene espandendo di un
fattore 10 quello di L9 (s): cio`e, ad ogni punto P del diagramma di Nyquist di L9 (s) ne corrisponde
uno P nel diagramma di L10 (s) posto sullo stessa semi-retta uscente dallorigine e passante per P ma
a distanza dallorigine dieci volte quella di P. In particolare: lintersezione del diagramma di Nyquist
con il semi-asse eale negativo si ha in corrispondenza del punto
A = 10 A = 10 (0.5) = 5 ;
lasintoto verticale interseca il semi-asse eale negativo nel punto 10 (2) = 20.
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L10 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0) e
il suo diagramma di Nyquist compie due giri in senso orario attorno al punto 1 (dunque, N=2):
poiche P6=N, il sistema retroazionato non `e asintoticamente stabile. Di pi`
u, il sistema retroazionato
ha PN=2 poli a parte eale positiva ed `e quindi instabile.
Caso L11 (s):
40.1- Si veda la Figura 60.(ab).
40.2- Stimiamo il valore di :
I. Dal diagramma di Bode reale (qualitativo) della fase ci si potrebbe aspettare che 0.3 rad/s.
II. Si ha
L11 (0.3j) = 2 arctan(0.6) arctan(3) arctan(0.03)
90 31 71.6 1.7 = 194.3.
1 + (0.4)2
0.24.
(1 + 4)(1 + (0.02)2 )
40.3- Il diagramma di Nyquist `e riportato in Figura 60.(cde). Per il tracciamento del diagramma
polare si osservi che:
L11 (0) = L11 (s) ha un polo in 0, quindi il diagramma polare parte dallinfinito . Il diagramma polare arriva dallinfinito lungo un asintoto verticale, per calcolare la posizione di
tale asintoto si pu`
o procedere in modo analogo a quanto fatto per il caso L9 (s): si ha
L11 (j) =
1
10
1
10
1
10
12j
1
j(1+10j) 1+ 10
j
=
1
j
(12j)(j)(110j) 1 10
1
2 (1+100 2 ) 1+ 100
2
1
(2j)(110j) 1 10
j
1
2 (1+100 2 ) 1+ 100
2
1
10
1
10
1
10
121
100 + 5
(1 + 100 2 ) 1 +
1
(1+100 2 ) 1+ 100
2
1
j
(2+j) 1 2 10+ 10
=
2(1 2 )+ 101
+ 1 2 2 2 101
j
10
10
1
(1+100 2 ) 1+ 100
2
2
121
10 2
1
(1+100 2 ) 1+ 100
1
2
100
=
2
2
+ 1 106
j
5
cosicche
+
53 2
1
+ 25
10
j,
1
2
(1 + 100 2 ) 1 + 100
121
= 1.21
lim0+ e L11 (j) = 100
lim0+ m L11 (j) = .
Dunque, il diagramma polare arriva dallinfinito dal basso perche lim0+ m L11 (j) =
del resto, lim0+ L11 (j) = 90 lungo un asintoto verticale che interseca lasse
eale nel punto 1.21;
L11 () = 0 e lim+ L11 (j) = 360 il diagramma polare termina in 0 arrivando da
destra con tangente orizzontale, vedi la Figura 60.(e) ;
la fase `e monotona decrescente (il diagramma polare ruota intorno allorigine costantemente
115
in senso orario) ed `e compresa fra 90 e 360 (il diagramma polare si svolge inizialmente nel
III quadrante poi nel II ed infine nel I);
il modulo `e monotono decrescente (il diagramma polare si avvicina costantemente allorigine);
il diagramma polare interseca il semi-asse eale negativo punto A in Figura 60.(d) quando
L11 (j) = 180 ; dai calcoli fatti nel punto precedente, lintersezione avviene per =
0.2 rad/s cui corrisponde |L11 ( j)| 0.24, quindi
A 0.24;
il diagramma di Nyquist va chiuso allinfinito con una semi-circonferenza che viene percorsa
in senso orario (corrispondente al fatto che il polo in 0 fa perdere fase), quindi cos` come
rappresentato dalla curva rosa in Figura 60.(c).
Osservazione: come visto nel caso di L9 (s), il valore di (e quindi lintersezione A = L11 (j ) con
il semi-asse eale negativo) pu`
o anche essere calcolato imponendo m L11 (j) = 0. Essendo
m L11 (j) =
si ottiene
=
1
53 2
10
+ 25
,
1
2
(1 + 100 2) 1 + 100
5
0.22 rad/s,
106
da cui
ossia
L11 (j ) = e L11 (j ) =
121
100 + 5
0.21,
1
2
(1 + 1002 ) 1 + 100
A 0.21.
Questultima `e certamente una stima pi`
u accurata dellintersezione cercata.
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L11 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0)
e il suo diagramma di Nyquist non compie giri attorno al punto 1 (dunque, N=0): poiche P=N, il
sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
Caso L12 (s):
40.1- Si veda la Figura 61.(ab).
40.3- Il diagramma di Nyquist `e riportato in Figura 61.(c). Per il tracciamento del diagramma polare
si osservi che
3
L12 (j) = 3 1+j
j = 3 + j ,
quindi:
la parte eale di L12 (j) `e costante e uguale a 3, cio`e il diagramma polare giace sulla retta
verticale passante per il punto 3;
m L12 (j) = 3 cosicche
lim+ m L12 (j) = +
116
lim m L12 (j) = 0.
Dunque, il diagramma polare arriva dallinfinito dallalto del resto, dal diagramma della fase,
si ha lim0+ L12 (j) = 270 +90 e termina nel punto 3 L12 () = 3 ;
il diagramma di Nyquist va chiuso allinfinito con una semi-circonferenza che viene percorsa
in senso orario (corrispondente al fatto che il polo in 0 fa perdere fase), quindi cos` come
rappresentato dalla curva rosa in Figura 61.(c).
40.4- Applichiamo il Criterio di Nyquist: L12 (s) non ha poli a parte eale positiva (dunque, P=0)
e il suo diagramma di Nyquist non compie giri attorno al punto 1 (dunque, N=0): poiche P=N, il
sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
117
dB
0
20
40
60 1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(a)
deg
90
180
270
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
8
4
0
4
8
2
0 2 4 6
Asse Reale
(c)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
0.5
0.5
1
0.5
Asse Reale
(d)
Figura 58: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L9 (s) = 1/ s(s + 1)2 : la semi-circonferenza rosa
in (c) rappresenta la chiusura allinfinito del diagramma di Nyquist; il passaggio da 0 con tangente
verticale del diagramma di Nyquist `e evidenziato nello zoom del tratto intorno a 0 del diagramma
stesso riportato in (d).
118
dB
20
0
20
40 1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(a)
deg
90
180
270
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
80
40
0
40
80
20
20 40 60
Asse Reale
(c)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
2
1
0
1
2
6
3
2
1
Asse Reale
(d)
Figura 59: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L10 (s) = 10/ s(s+1)2 : la semi-circonferenza rosa in (c)
rappresenta la chiusura allinfinito del diagramma di Nyquist; il passaggio da 0 con tangente orizzontale
del diagramma di Nyquist e il fatto che il diagramma circondi il punto 1 sono evidenziati nello
zoom del tratto intorno a 0 del diagramma stesso riportato in (d).
119
20
40
60
80
100 2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
deg
90
180
270
360
2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
8
4
0
4
8
1.2 0
2 4 6
Asse Reale
(c)
Diagramma polare/Nyquist
0.5
0.02
Asse Immaginario
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
1
0
0.5
1
0.5
0
Asse Reale
0.01
0
0.01
0.02
10
0.5
Asse Reale
(d)
5
3
x 10
(e)
Figura 60: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L11 (s) = 0.1(1 2s)/ s(1 + 10s)(1 + 0.1s) : la semicirconferenza rosa in (c) rappresenta la chiusura allinfinito del diagramma di Nyquist; lintersezione
con il semi-asse eale negativo e il passaggio da 0 con tangente orizzontale del diagramma di Nyquist,
sono evidenziati negli zoom del tratto intorno a 0 del diagramma stesso riportati in (de).
120
dB
20
10
0 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
90
0
90
180
270
1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
6
3
0
3
6
9 6 3
Asse Reale
(c)
Figura 61: Diagrammi di Bode e di Nyquist di L12 (s) = 3(s + 1)/s: in (b) si noti che il diagramma
reale della fase va traslato di 360: ci`
o `e dovuto al fatto che Matlab, per il tracciamento dei
diagrammi della fase, adotta convenzioni differenti da quelle introdotte nel corso; la semi-circonferenza
rosa in (c) rappresenta la chiusura allinfinito del diagramma di Nyquist.
121
la fase `e monotona decrescente (il diagramma polare ruota intorno allorigine costantemente
in senso orario) ed `e compresa fra 90 e 360 (il diagramma polare si svolge inizialmente nel
III quadrante poi nel II e infine nel I);
il modulo `e inizialmente crescente (il diagramma polare si allontana dallorigine) poi diventa
decrescente (il diagramma polare si avvicina allorigine). Pi`
u precisamente, il modulo cresce fino
a 6 rad/s, corrispondentemente: |G2 (6j)|dB 34 dB 1034/20 50 e G2 (6j) 255 ;
dunque il diagramma polare raggiunge la distanza massima dallorigine, pari a circa 50, nel punto
in cui la sua fase vale circa 255 si veda il punto M in Figura 62.(c): il vettore viola `e lungo
50 e forma un angolo di 255, ossia di 105 , con il semi-asse eale positivo17 ; fare attenzione
al fatto che, in tale figura, lasse eale e lasse mmaginario hanno due scale differenti .
Lintersezione con la circonferenza unitaria punto A in Figura 62.(d) si ha quando |G2 (j)| =
1, ossia |G2 (j)|dB = 0 dB; dunque, dal diagramma in Figura 62.(a), si ha per = A 0.9
rad/s; corrispondentemente, dal diagramma in Figura 62.(b), G2 (A j) 120 2
3 rad,
cosicche
2
2
3
1
A cos
+ j sin
=
j 0.5 0.87j.
3
3
2
2
Lintersezione con il semi-asse eale negativo punto B in Figura 62.(c) si ha quando G2 (j) =
180; dunque, dal diagramma in Figura 62.(b), si ha per = B 4 rad/s; corrispondentemente, dal diagramma in Figura 62.(a), |G2 (B j)|dB 24 dB 1024/20 16, cosicche
B 16.
Lintersezione con il semi-asse mmaginario positivo punto C in Figura 62.(c) si ha quando
G2 (j) = 270; dunque, dal diagramma in Figura 62.(b), si ha per = C 6.5 rad/s;
corrispondentemente, dal diagramma in Figura 62.(a), |G2 (C j)|dB 33 dB 1033/20 45,
cosicche
C 45j.
Nota bene: lo scopo principale di questo esercizio `e quello di abituare lo studente a leggere i diagrammi di Bode e di Nyquist, di insegnare ad individuare sui due diversi diagrammi la medesima
informazione (e quindi a riconoscere come tali diagrammi siano due diverse rappresentazioni della
17 In realt`
a, impiegando Matlab, si trova che la pulsazione M in cui G2(j) assume il massimo modulo `
e data da
M 6.23 rad/s e, corrispondentemente, |G2 (jM )| 48.23 e G2 (jM ) 262.9 97.1 .
122
dB
B C
0
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
B C
A
0
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
Asse Immaginario
(b)
Diagramma polare/Nyquist
50
40
C
M
30
20
10
B
0
10
20
30
40
50
30 20 10 0 10 20
Asse Reale
(c)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
1
0.5
0
0.5
1
1
0.5
0
Asse Reale
0.5
(d)
Figura 62: Diagrammi di Bode e di Nyquist di G2 (s) = 90s(s 2)/(5s2 + 12s + 180): il passaggio
da 0 con tangente verticale e le intersezioni del diagramma di Nyquist con la circonferenza unitaria
sono evidenziati nello zoom del tratto intorno a 0 del diagramma stesso riportato in (d).
123
stessa cosa, cio`e la risposta in frequenza) e di esercitare la conversione dei dati numerici nella giusta
scala (dB scala naturale, deg rad).
Si ricordi, tuttavia, che in generale non `e necessario tracciare diagrammi polari o di Nyquist con
eccessiva precisione; spesso le informazioni pi`
u importanti che si vogliono ricavare da essi sono: il
numero di giri che esso compie intorno al punto 1; eventuali intersezioni con il semi-asse eale
negativo o con la circonferenza unitaria.
Osservazione (calcolo esatto delle intersezioni): le intersezioni richieste possono essere individuate esattamente (a meno di errori di arrottondamento numerico) nel modo seguente:
Calcolo esatto del punto A.
90j(j 2)
180 5 2 + 12j
|G2 (j)|2 =
902 2 ( 2 + 4)
(180 5 2 )2 + 144 2
cosicche
|G2 (j)|2 = 1
902 2 ( 2 +4)
(1805 2 )2 +144 2
=1
A 0.89 rad/s.
124
A questo punto,
2
G2 (jA ) = arctan(A /2) arctan 12A /(180 5A
) 2.05 rad 117.5,
2
da cui
m G(j) = 0;
90j(j2)
1805 2 +12j
90( 2 2j)
(1805 2 )+12j
90(+2j)[(1805 2 )12j
(1805 2 )2 +144 2
90
(1805 2 )2 +144 2
cosicche
e G2 (j) =
90
(1805 2 )2 +144 2
(204 5 2 ) + 2(180 11 2 )j
(204 5 2 ) =
125
90 2(204 5 2 )
(180 5 2 )2 + 144 2
(37)
Quindi,
m G2 (j) =
90
(1805 2 )2 +144 2
180(180 11 2 )
.
(180 5 2 )2 + 144 2
2(180 11 2 ) =
m G2 (j) = 0 = 0
oppure
(38)
180
4.05 rad/s.
11
La soluzione = 0 corrisponde al punto iniziale del diagramma polare infatti, G2 (0) = 0 , si
ha dunque
B 4.05 rad/s
e, sostituendo nellequazione (37),
B = G2 (jB ) 15.
Inoltre,
e G2 (j) = 0 = 0
oppure
204
6.39 rad/s.
5
126
dB
A B C
0
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
Diagramma di Bode Fase
90
45
deg
0
45
90
135
A B C
180 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare/Nyquist
20
10
0
A
D
10
20
10
20
Asse Reale
(c)
127
deg
dB
A
1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
270
180
90
0
90
180
270
2
10
A
1
10
(a)
B
0
10
Pulsazione [rad/s]
C
1
10
D
2
10
(b)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
30
20
10
0
10
20
30
50 40 30 20 10
Asse Reale
(c)
Diagramma polare
Asse Immaginario
30
20
10
0
10
20
30
50 40 30 20 10
Asse Reale
(d)
Asse Immaginario
Diagramma polare
4
2
A D
0
2
10
B
8
6 4 2
Asse Reale
(e)
128
1
,
|L(j )|
km =
1
0.5
=2
1
0.21
= 4.76.
Poiche per > 0 si ha 90 < L1 (j) < 0 , allora c = L1 (jc ) > 90 e
m = 180 |c | > 90 > 0;
L1 = 100 > 0;
129
Dallanalisi dei diagrammi di Bode reali (qualitativi) si deduce che c > ed essendo il
diagramma della fase monotono decrescente, ci`
o significa che c = L4 (jc ) < 180 ,
ossia che m < 0 vedi anche la Figura 53.(ab) .
Per mostrare che c > si pu`
o ragionare, ad esempio, in uno dei due modi seguenti:
Modo 1: dallanalisi del diagramma di Bode reale (qualitativo) del modulo si deduce
che c 10 rad/s, daltra parte avevamo gi`
a visto nella risoluzione dellEsercizio 40 che
< 4 rad/s;
Modo 2: in modo pi`
u formale, per = 10 rad/s si ha |L4 (10j)| 1.13, quindi c > 10
rad/s; daltra parte, impiegando ad esempio il regolo delle fasi, L4 (10j) 84 79
73 = 236, quindi < 10 rad/s perche il diagramma della fase `e monotono decrescente.
Poiche m < 0, il sistema retroazionato non `e asintoticamente stabile.
In alternativa, si pu`
o procedere al calcolo di c e m nel modo seguente:
1j
c 11.48 rad/s, infatti: L4 (j) = 12 (2+j)(3+j)
, quindi |L4 (j)| = 12
2
1+ 2
(4+ 2 )(9+ 2 )
144+144 2
4 +13 2 +36
=1
4 131 2 108 = 0
+4108
=
la cui unica soluzione 2 > 0 `e data da 2 = 131+ 131
2
Conseguentemente,
131+ 17593
2
131.82.
L9 = 1 > 0.
Poiche m > 0 e L9 > 0, il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile.
Caso L10 (s).
Il Criterio di Bode `e applicabile.
Dallanalisi dei diagrammi di Bode reali (qualitativi), si deduce che c > = 1 rad/s
infatti, |L10 (j)|dB 20 6 = 14 dB > 0 dB, ossia |L10 (j)| > 1 . Essendo il diagramma
della fase monotono decrescente, ci`
o significa che c = L10 (jc ) < 180 , ossia che
m < 0;
c 100 rad/s senza fare conti, per le stesse ragioni viste nel caso L1 (s) ;
Caso L9 (s).
131
1
,
(1 + 2 )
1
1.23;
0.6(1 + (0.6)2 )
1
0.96.
0.7(1 + (0.7)2 )
1
1 + 4 2
2
100 (1 + 100 2) 1 +
1
2
100
,
|L11 (j)|2
1 + 4 2
1
2
.
100 (1 + 100 2)
132
risolviamo
1
1 + 4 2
2
= 1,
100 (1 + 100 2)
ossia
10000 4 + 96 2 1 = 0.
Osservazione: lapprossimazione
1
1+
1, per c ,
1
2
100
essendo c < 0.1 10 rad/s, ossia, essendo c a distanza maggiore di 2 decadi dalla singolarit`a,
lapprossimazione introdotta `e trascurabile (come si vede anche dal confronto fra il risultato
trovato e quello esatto fornito da Matlab).
42.4- Quando il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile e y o (t) = sca(t), si ha yR (t) = Tyyo (0).
L(s)
`e la funzione di sensitivit`
a complementare.
Inoltre, Tyyo (s) = 1+L(s)
Caso L1 (s): in questo caso la funzione di anello `e di tipo 0, quindi L1 (0) = L1 = 100 e
Tyyo (0) =
L1 (0)
100
=
0.99;
1 + L1 (0)
101
1
L2 (0)
= ;
1 + L2 (0)
2
Caso L9 (s) e L11 (s): in questo caso la funzione di anello `e di tipo 1, quindi
Li (s)
=1
s0 1 + Li (s)
che corrisponde ad avere errore nullo a transitorio esaurito, ossia yR (t) = y o (t).
Il grafico della risposta yF (t) ad un riferimento y o (t) = sca(t) nel caso in cui L(s) = L11 (s) `e riportato
in Figura 65. Descriviamo qui di seguito i passaggi che permettono di giungere al suo tracciamento.
(a) limt+ yF (t) = Tyyo (0) = 1 (come appena visto).
133
1.5
3
x 10
0.5
y(t)
y(t)
5
10
15
0.5
0
30
60
90
120
20
0
150
(a)
(b)
Figura 65: Con riferimento allEsercizio 42.4, andamento di yF (t) in risposta ad y o (t) = sca(t) per il
sistema
retroazionato in Figura 16 con funzione di anello pari a L11 (s) = 0.1(1 2s)/ s(1 + 10s)(1 +
0.1s) . La presenza di una (non marcata) risposta inversa ed il fatto che y F (0+ ) = 0 sono evidenziati
nello zoom del tratto in cui t `e vicino a 0 riportato in (b).
Caratteristiche dei poli dominanti: poiche m 42.1 < 75 , ci si aspetta che i poli dominanti siano
Complessi e caratterizzati da
(
n c 0.08 rad/s
m
100
0.42.
Di conseguenza:
(b) Ta
5
n
5
0.420.08
149 s.
Inoltre,
Tyyo (s) =
L11 (s)
0.2s + 0.1
NL11 (s)
0.2s + 0.1
= 3
=
=
,
1 + L11 (s)
DL11 (s) + NL11 (s)
(s + ) + (0.2s + 0.1)
s3 +
quindi
= 0.2
reldeg (Tyyo ) = 2,
n
o
Zeri Tyyo (s) = {0.5}
2
2
2
2
p
p
p
86.5 s.
=
|m(1,2 )|
c 1 (m /100)2
0.08 1 (0.42)2
n 1 2
Non `e invece facile stimare la sovraelongazione massima percentuale della risposta a causa della
presenza di uno zero.
42.5- Quando il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile e y o (t) = et , > 0, in virt`
u del
Teorema della risposta esponenziale si ha yR (t) = Tyyo () et . Inoltre,
Tyyo () =
L11 ()
NL11 ()
.
=
1 + L11 ()
DL11 () + NL11 ()
134
dB
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
deg
90
180
270
2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Figura 66: Diagrammi di Bode di L(s) = 5/ s(s + 10)(1 + s) .
Caso y o (t) = e0.5t : in questo caso = 0.5 e NL11 (0.5) = 0, quindi
yR (t) = 0,
per t Ta 149 s
(propriet`
a bloccante degli zeri).
Caso y o (t) = et : in questo caso = 1, NL11 (1) = 0.1, DL11 (1) = 1 11 1.1 = 12.1, quindi
Tyyo () = 0.1
12 0.0083 e
yR (t) = 0.0083 et ,
per t Ta 149 s.
5
0.5
1
=
s(s + 10)(s + 1)
s (1 + 0.1s)(1 + s)
e i suoi diagrammi di Bode sono riportati in Figura 66. Si osserva inoltre che sono soddisfatte le
ipotesi di applicabilit`
a del Criterio di Bode e che c < 0.5 < : quindi, essendo il diagramma della
fase monotono decrescente, si ha c > 180 e m > 0. Poiche si ha anche L = 0.5 > 0, il sistema
retroazionato risulta asintoticamente stabile.
Calcoliamo i valori di c e m in modo tale da ottenere una stima dei poli dominanti del sistema
135
retroazionato. Si ha
|L(j)|2 =
1
4 2
1+
1
2
100
e
per c 0.5 rad/s,
(1 + 2 )
|L(j)|2
1
+ 2)
4 2 (1
si veda il calcolo approssimato di c per L11 (s) fatto nella soluzione dellEsercizio 42.3 e losserva
zione al termine di tale calcolo . Dunque, impiegando tale approssimazione, si ha
1
= 1 4 4 + 4 2 1 = 0
4 2 (1 + 2 )
1+ 2
2
e dunque
1 +
2
0.46 rad/s.
Corrispondentemente,
c = L(jc ) = 90 arctan(c /10) arctan(c )
da cui
m 62.9 .
Poiche m < 75 , ci si aspetta che i poli dominanti siano Complessi e caratterizzati da
(
n c 0.46 rad/s
m
100
0.63.
p
1 2
m
100 c j c
q
1
1,2 .
0.29 0.36j =
m 2
100
Il grafico qualitativo della risposta yF (t) ad un riferimento y o (t) = sca(t) `e riportato in Figura 67
(linea blu continua) e pu`
o essere ottenuto procedendo come descritto qui di seguito.
(a) limt+ yF (t) = Tyyo (0) = 1 perche il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile e L(s) `e
di tipo 1 ;
(b) Ta
5
n
5
0.630.46
17.2 s.
Inoltre,
Tyyo (s) =
NL (s)
0.5
5
L(s)
=
=
= 3
,
1 + L(s)
DL (s) + NL (s)
(0.1s3 + ) + 0.5
s +
136
1.5
yF (t)
1.25
1
0.75
0.5
0.25
0
0
10
15
20
25
Figura 67: Con riferimento allEsercizio 43, andamento di yF (t) in risposta ad y o (t) = sca(t) e
w(t) 0, funzione di anello pari a L(s) = 5/ s(1 + 10s)(1 + s) . Linea blu continua: risposta
approssimata basata sulla stima empirica dei poli dominanti del sistema; linea rossa tratteggiata:
andamento effettivo.
quindi
reldeg (Tyyo ) = 3,
=5
o
Zeri Tyyo (s) =
(3)
2
2
2
2
p
p
=
17.6 s.
p
2
2
|m(1,2 )|
c 1 (m /100)
0.46 1 (0.63)2
n 1
Landamento qualitativo della risposta allo scalino ottenuto in tal modo risente dellapprossimazione
indotta dalla stima empirica dei poli dominanti ottenuta a partire dai valori di c e m . Confrontando
con i risultati trovati nella soluzione dellEsercizio 35.3, abbiamo
1,2 0.47 0.52j
1,2 0.29 0.36j
137
la parte mmaginaria dei poli dominanti risulta sottostimata (0.36 invece che 0.52, con un errore
relativo del 30.8%) e cos` il periodo delle oscillazioni risulta sovrastimato (17.6 s invece che 12
s, con un errore relativo del 46.7%);
la stima dello smorzamento risulta invece pi`
u accurata (0.63 invece che 0.67, con un errore
relativo del 6%) e ci`
o si riflette su una migliore aderenza tra le stime18 della sovraelongazione
massima percentuale (7.8% invece che 5.8%).
Landamento vero della risposta allo scalino `e riportato in Figura 67 con una linea rossa tratteggiata.
Osservazione: `e doveroso notare che i risultati ottenuti sulla base della regola empirica di stima dei
poli dominanti, per quanto inesatti, forniscono comunque un andamento della risposta allo scalino
macroscopicamente aderente a quello reale (vedi la Figura 67). A tale risultato approssimato si giunge
in modo abbastanza diretto a partire dalle propriet`
a della funzione di anello L(s) (pulsazione critica
e margine di fase) e attraverso calcoli elementari eseguibili a mano. Si noti invece che, per giungere
ai risultati pi`
u accurati ottenuti nella soluzione dellEsercizio 35.3, `e stato necessario conoscere la
fattorizzazione pcl (s) = (s + 10.05)(s2 + 0.95s + 0.50) del polinomio caratteristico in anello chiuso:
essa, invece, non `e normalmente ricavabile a mano; inoltre, la conoscenza di pcl (s) in forma non
fattorizzata non d`
a informazioni dirette utili alla caratterizzazione delle dinamiche dominanti.
SOLUZIONE ESERCIZIO 44.
44.1- La funzione di anello `e
L(s) = G(s)H(s) =
10s
.
(1 + s)4
10j
,
(1 + j)4
4 arctan() e
3
= tan
L(j) = arctan() =
8
3
8
2.41 rad/s,
10
1 + 2
2 0.52,
138
dB
0
20
40
60 2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(a)
deg
0
90
180
270
2
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
(b)
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
3
2
1
0
1
2
3
3 2 1
0 1 2 3
Asse Reale
(c)
139
In alternativa, si pu`
o anche scrivere il polinomio caratteristico del sistema in anello chiuso e studiare
lasintotica stabilit`a mediante il Criterio di Routh-Hurwitz. Tale polinomio caratteristico `e dato da
pcl (s) = (1 + s)4 + 10s = s4 + 4s3 + 6s2 + 14s + 1
e la corrispondente tabella `e la seguente:
1
6 1
4
14 0
5/2 1
62/5
1
Poiche tutti gli elementi della prima colonna hanno lo stesso segno, si ha lasintotica stabilit`a del
sistema retroazionato.
Un po pi`
u laborioso `e il calcolo del margine di guadagno impiegando il Criterio di Routh-Hurwitz.
A tal fine si pu`
o procedere nel modo seguente: si consideri il polinomio caratteristico pcl (s) del
sistema retroazionato quando la funzione di anello `e kL(s); mediante il Criterio di Routh-Hurwitz
si determinino tutti i valori di k R tali che il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile; il
margine di guadagno `e lestremo superiore dellintervallo di tali valori di k contenente il valore k = 1.
Nellesempio specifico si ha:
pcl (s) = (1 + s)4 + 10ks = s4 + 4s3 + 6s2 + (4 + 10k)s + 1;
la corrispondente tabella `e
1
4
5
(2
k)
2
2
5
6
4 + 10k
1
1
0
25k2 40k16
k2
1
e si ha lasintotica stabilit`a del sistema retroazionato se e solo se tutti gli elementi della prima colonna
hanno lo stesso segno, ossia se e solo se
2k >0
che ha per soluzioni
4(1 2)
5
<k<
25k2 40k16
k2
4(1+ 2)
,
5
km =
>0
da cui
4(1 +
5
2)
1.9314
G(s)
1+L(s) ,
cosicche
G(j)
40
G
dB
20
Tyw
0
20
40
60 2
10
H
1
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
Figura 69: Con riferimento allEsercizio 44.2: diagrammi di Bode asintotici del modulo di: G(s), H(s),
1/H(s) e Tyw (s) (linea rossa). Diagramma reale di Tyw (s) (linea arancione spessa e tratteggiata).
10
(1 + 0.1s)2 (1 + 10s)
nel calcolo della quale `e avvenuta una cancellazione di un fattore (1 + 0.1s): ci`
o significa che il
sistema retroazionato ha un autovalore posto in 10; esso non inficia lasintotica stabilit`
a che pu`
o
quindi essere verificata attraverso lo studio della funzione di anello. In Figura 70, sono riportati i
diagrammi di Bode di L(s): si osservi, innanzitutto, che siamo in ipotesi di applicabilit`
a del Criterio
di Bode. Dallanalisi dei diagrammi asintotici, e senza necessit`
a di fare alcun conto, si deduce che19
c 1 rad/s e
10 rad/s.
Impiegando, ad esempio, il regolo delle fasi si trova poi che c = L(jc ) L(j) 84 2
6 = 96 , cosicche
m 84 .
Dal momento che L = 10 > 0 e m > 0, si ha lasintotica stabilit`
a del sistema retroazionato.
Inoltre, poiche |L(j )|dB 26 dB infatti, in = 10 rad/s il diagramma asintotico di |L(j)| vale
-20 dB e vi `e una singolarit`
a dovuta ad una coppia di poli Reali quindi, non essendoci altre singolarit`
a
a distanza inferiore di una decade, il diagramma reale di |L(j)| passa 6 dB al di sotto di quello
asintotico , allora
[km ]dB 26 dB km 1026/20 20.
[Impiegando Matlab, si trova: c 0.98 rad/s, m 84.5 , 10.1 rad/s e km 20.4.]
45.2- Landamento di regime dellerrore `e ben definito in quanto il sistema retroazionato `e asintoti19 Riguardo
141
dB
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
deg
0
90
180
270
2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Figura 70: Diagrammi di Bode di L(s) = 10/ (1 + 0.1s)2 (1 + 10s) .
142
0.3
e(t)
0.2
0.1
0
0.1
0.2
0
Figura 71: Con riferimento allEsercizio 45, risposta di e agli ingressi y o (t) =
1
5 sca(t).
3
10
sca(t) e du (t) =
1
3
Teyo (0) + Tedu (0).
10
5
Inoltre,
Teyo (s) =
1
1 + L(s)
Tedu (s) =
G(s)
,
1 + L(s)
ed essendo sia L(s) che G(s) funzioni di tipo 0, si ha L(0) = L = 10 e G(0) = G = 2, cosicche
Teyo (0) =
1
1
=
,
1 + L
11
e
eR (t) =
Tedu (0) =
2
G
=
1 + L
11
2
1
3
=
.
110 55
110
R(s)
5(1 + 0.1s)3
=
3
1 + L(s)
0.1s + 2.01s2 + 10.2s + 11
1
G(j)
cui corrisponde lapprossimazione del diagramma asintotico del modulo riportato in Figura 72. In
accordo con tale diagramma, si ha
1 1 + 0.1s
.
Tun (s) =
2
1+s
Infine, grazie al Teorema della risposta armonica, in corrispondenza di n(t) = sin(0 t), si ha
uR (t) = |Tun (j0 )| sin 0 t + Tun (j0 ) .
143
dB
c 1
20 R
1/G
G
0
20
Tun
40
60 2
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
Figura 72: Con riferimento allEsercizio 45.3: diagrammi di Bode asintotici del modulo di: G(s),
1/G(s), R(s), L(s) e Tun (s) (linea rossa). Diagramma reale di Tun (s) (linea arancione spessa e
tratteggiata).
Diagramma polare/Nyquist
Asse Immaginario
2
1
0
1
2
0.5
0.5
1
1.5
Asse Reale
2.5
1
10 ,
0
1 1 + 100
1
|Tun (j0 )|2 =
=
2
4 1 + 0
100
02 = 32
0 =
1
100 :
32 5.7 rad/s.
stabilit`
a del sistema retroazionato se e solo se il diagramma di Nyquist di L(s)
non compie giri attorno
1
al punto 1/ e tale richiesta, per < 0, corrisponde ad avere > 2, ossia
1
< < 0.
2
20 Vedi Corollario 10.1 a pagina 276 del libro di testo, P. Bolzern, R. Scattolini e N. Schiavoni, Fondamenti di controlli
automatici Quarta edizione McGraw-Hill.
144
6 j(j5)
(j+10)2 =
6( 2 5j)
(100 2 )+20j
6
(100 2 )2 +400 2 (
6
(100 2 )2 +400 2
6
(100 2 )2 +400 2
6(+5j)
(100 2 )+20j
+ 5j) (100 2 ) 20j =
imponendo m H(j) = 0, si ottiene 25 2 + 500 = 0 da cui A = 20 4.47 rad/s; infine,
r
20 20 + 25
9
3
|H( 20j)| = 6
= ,
=
4
2
20 + 100
quindi
3
.
2
Calcolo del punto Q dintersezione tra il diagramma polare e la circonferenza unitaria: si ha
A=
|H(j)| = 1 |H(j)|2 = 1
da cui si ricava Q2 =
70+ 18900
7
H(jQ ) =
36 2 ( 2 + 25)
= 1 7 4 + 140 2 2000 = 0
( 2 + 100)2
Q
10
+ arctan
2 arctan
quindi
Q = cos(0.42) + j sin(0.42) 0.41 + j0.91.
Il Criterio di Bode non `e applicabile in quanto la funzione di anello H(s) non `e strettamente propria21 .
46.2- Si pu`
o procedere come nella soluzione dellEsercizio 45.4 per mezzo del Criterio di Nyquist esteso. Alternativamente, applichiamo il Criterio di Routh-Hurwitz al polinomio caratteristico dellanello
H (s)
chiuso: essendo L(s) = kH(s) = kN
DH (s) , si ha
pcl (s) = DH (s) + kNH (s) = (1 6k)s2 + 10(2 + 3k)s + 100
e tale polinomio, essendo di secondo grado, `e asintoticamente stabile se e solo se
1 6k > 0
2 + 3k > 0
21 Si noti anche che lattraversamento dellasse a 0 dB (ossia, nel diagramma polare, lattraversamento della circonferenza unitaria) avviene dal basso verso lalto (ossia, da dentro a fuori) anzich
e dallalto verso il basso. Se uno,
dal dire che m = 180 + 24.1 = 204.1 > 0 e, unito al
erroneamente, applicasse
il Criterio di Bode, sarebbe tentato
s(10.2s)
3
(1+0.1s)2 , concluderebbe che il sistema retroazionato `
fatto che H = 3/10 > 0 infatti, H(s) = 10
e asintoticamente
stabile. Si mostrer`
a, invece, nella soluzione del punto successivo che per k = 1 il sistema retroazioanto `
e instabile.
145
dB
0
20
40 1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(a)
deg
90
0
90
180
1
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
10
10
(b)
Asse Immaginario
Diagramma polare
2
1
Q
0
A
1
2
3
4
5
6
7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3
Asse Reale
(c)
Figura 74: Diagrammi di Bode e diagramma polare di H(s) = 6s(s 5)/(s + 10)2 .
146
dB
10
0
10
5.8
20
30 1
10
10
10
10
Pulsazione [rad/s]
Figura 75: Con riferimento allEsercizio 46.4: diagrammi di Bode reali e asintotici del modulo di L(s)
(in verde); diagramma asintotico approssimato di F (s) (linea rossa), con F (s) = L(s)/(1 + L(s));
diagramma reale di F (s) (linea arancione spessa e tratteggiata).
ossia, se e solo se
2
1
<k<
3
6
(si noti che il valore k = 0 corrisponde al caso in cui il sistema `e in anello aperto).
46.3- Poiche Teyo (s) = S(s) =
1
1+kH(s)
ed H(0) = 0, si ha
1
=1
1 + kH(0)
F (j) F (j) =
Osservazione: si noti che, diversamente dai casi in cui `e applicabile il Criterio di Bode, in questo caso
F (s) risulta avere le propriet`
a di un filtro passaalto. Questo fatto spiega nuovamente il motivo per
cui, come visto nella soluzione del punto precedente, il sistema retroazionato ha pessime prestazioni
statiche nellinseguimento di un riferimento y o (t) = sca(t) e, pi`
u in generale, nellinseguimento di
riferimenti con spettro concentrato in bassa frequenza.
Si noti inoltre che, poiche lim+ L(j) = 3, allora
lim F (j) = lim
3
L(j)
= 6= lim F (j) = 1
1 + L(j)
4 +
147
(39)
(vedi in Figura 75 la differenza, per 1, tra la linea rossa e quella arancione tratteggiata22).
46.5- Per k = 12 il sistema retroazionato `e asintoticamente stabile (vedi la soluzione del punto 2).
Quindi, grazie al Teorema della risposta armonica, per y o (t) = sin(100t), si ha
yR (t) = |F (100j)| sin 100t + F (100j)
3
.
4
1 + 10s
10
.
s (1 + 100s)(1 + 0.1s)
[d]
dove eR (t) denota il contributo allerrore di regime causato dal segnale dingresso y o (t) e eR (t)
denota il contributo allerrore
di regime causato dal segnale dingresso d(t).
[y o ]
o
Per y (t) = sca(t), si ha eR (t) = 0 in quanto la funzione di anello L(s) `e di tipo 1.
22 Un
148
[d]
Per d(t) = ram(t), calcoliamo eR (t) per mezzo del Teorema del valore finale. Si ha
E(s) = Ted (s) D(s) =
1
1
,
1 + L(s) s2
cosicche
lim e(t) = lim sE(s) = lim
t+
s0
s0
1
1
1
1
1
= .
= lim
=
1 + L(s) s s0 s + sL(s)
L
10
Dunque,
1
1
= .
10
10
Il tempo di assestamento Ta dellerrore dipende dal modulo della parte eale dei poli dominanti di
Teyo (s) e di Ted (s), ossia di S(s): poiche S(s) = 1 F (s), i poli dominanti di S(s) hanno le stesse
caratteristiche di quelli di F (s). Essendo in ipotesi di applicabilit`
a del Criterio di Bode, possiamo
stimare le caratteristiche di tali poli domininati dal valore dalla pulsazione critica e del margine di
fase della funzione di anello L(s). Avendo a disposizione in Figura 20 i diagrammi di Bode reali di
L(s), non abbiamo bisogno di fare alcun conto e possiamo limitarci ad estrapolare i valori di c e m
ispezionando tali diagrammi: da essi si vede chiaramente che
eR (t) = 0
c 1 rad/s
c 100 ,
cosicche
m 80 .
Poiche m > 75 , `e lecito attendersi che il polo dominante sia Reale e posto circa in c , ossia circa
in 1. Dunque,
5
Ta = 1 s.
1
47.4- Si ha
[d]
[n]
[y o ]
eR (t) = eR (t) + eR (t) + eR (t).
Per y o (t) = ram(t), applicando
il Teorema del valore finale in modo analogo a quanto fatto nel punto
[y o ]
1
.
precedente, si trova eR (t) = 10
Per n(t) = sin(10t), applicando il Teorema della risposta armonica, si ha
[n]
eR (t) = |Ten (10j)| sin 10j + Ten (10j) ,
L(s)
la cui ampiezza `e |Ten (10j)|. Poiche Ten (s) = 1+L(s)
= F (s), dobbiamo stimare |F (10j)| e, dal
momento che c < 10, si ha |F (10j)| |L(10j)|. Dal diagramma del modulo di L(s) si deduce che23
|L(10j)|dB 23 dB, ossia |L(10j)| = 1023/20 0.07.
[d]
Per d(t) = sca(t), si ha eR (t) = 0 in quanto la funzione danello L(s) `e di tipo 1.
In conclusione, indicando con |eR | lampiezza dellerrore di regime cercata, si ha:
|eR |
1
+ 0.07 + 0 = 0.17.
10
23 In quanto in = 10 rad/s vi `
e un polo e le altre singolarit`
a di L(s) distano almeno una decade da tale
pulsazione.
Trattandosi comunque di un risultato approssimato stiamo infatti considerando |F (10j)| |L(10j)| , ai fini della
soluzione dellesercizio, anche la stima |L(10j)|dB = 20 dB 1/10 `
e ritenuta accettabile.
149
Si ha
df
dx (x, u)
= 2(2u + 3)x u
df
du (x, u)
= 2x2 x,
(40)
150
yF (k)
1
0
Figura 76: Con riferimento allEsercizio 49.3, risposta allo scalino del sistema linearizzato di
equazione (40).
k+
k+
k+
49.5- Posto u(k) 1, lequazione che descrive la dinamica dello stato x risulta essere
x(k + 1) = f x(k), 1 = x2 (k) + x(k).
(
x(1) = 1 + 1 = 2
x(2) = 22 + 2 = 6.
Ci`
o viene confermato graficamente in Figura 77.
151
x(k + 1) = f x(k), 1
8
7
6 x(2)
5
4
3
2 x(1)
1
0
x(0) x(1)
1
2
2 1 0 1 2 3
x(k)
x(2)
4
Figura 77: Illustrazione del metodo grafico per la risoluzione dellEsercizio 49.5.
k+
Tale risultato `e drammaticamente differente da quello ottenuto nel punto 4 impiegando il modello
linearizzato: questo perche, in generale, lapprossimazione della dinamica di un sistema non lineare
mediante linearizzazione d`
a risultati affidabili solo localmente, ossia per piccole perturbazioni x e
25 Tale
risultato pu`
o essere dimostrato formalmente nel modo seguente: da x(k + 1) = x2 (k) + x(k) discende immediatamente che, se x(k) > 0, allora x(k + 1) > x(k); quindi la successione {x(k)}kN `
e monotona crescente; allora tale
successione ammette limite per k + e tale limite
potr`
a essere finito e pari a , oppure +; se, per assurdo, il limite
fosse finito, si avrebbe > 0 in quanto x(0) > 0 e
= lim x(k + 1) = lim x2 (k) + x(k) = 2 + ,
k+
k+
da cui = 0, assurdo!
152
In questo specifico esempio, `e facile rendersi conto che la coppia di equilibrio `e instabile, infatti
qualunque sia x(0) > 0, mediante metodo grafico si vede che il movimento dello stato risultante
`e divergente (dunque, in particolare, indipendentemente da quanto x(0) sia vicino allequilibrio
x
, il movimento risultante si allontana comunque da x
). Al riguardo, si veda la soluzione del
punto 4 e la nota a pi`e pagina.
Osservazione: in analogia con quanto accade per i sistemi a tempo continuo, in generale, la
presenza di un sistema linearizzato semplicemente stabile oppure instabile ma senza autovalori
di modulo strettamente maggiore di 1, `e compatibile con qualunque propriet`
a di stabilit`a per la
corrispondente coppia di equilibrio del sistema nonlineare originario.
153