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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE PRIMO LEVI Corsi Sperimentali: Biologico, Chimico, Economico, Linguistico Liceo Scientifico Tecnologico

Schede didattiche per le attivit di laboratorio di Biologia


per gli studenti della classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico
Raccolta curata da Prof. Tiziano Belloni
Materiale didattico ad uso interno

Pag 2 Bollate - Settembre 2007

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Indice
1. Costituenti chimici della materia vivente 2. Il microscopio ottico 3. Diffusione e osmosi nelle cellule 4. Permeabilit selettiva della membrana cellulare 5. La catalisi enzimatica 6. La fermentazione 7. Cromatografia di pigmenti delle foglie verdi 8. La struttura e alcune funzioni delle foglie 9. La fotosintesi 10. Estrazione di DNA da cipolle, pesche, kiwi e cipolle Metodo rapido 11. Lorganizzazione a livello cellulare Pag. 37 Pag. 3 Pag. 8 Pag 13 Pag. 17 Pag. 19 Pag. 24 Pag. 27 Pag. 30 Pag. 33 Pag. 36

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Unitariet dei viventi Costituenti chimici della materia vivente U.D. 1

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

1. Scopo dellesperienza
a. Riconoscere, utilizzando specifici reattivi e procedure, la presenza di proteine, di zuccheri, di amido e di lipidi in soluzioni di questi composti. b. Apprendere le modalit di riconoscimento di Amido, Zuccheri, Proteine e Lipidi Attenzione perch si dovranno utilizzare i bagnomaria con l'acqua calda, pertanto sar necessario lavorare in piedi

2. Materiali e reagenti
Provette Sostegno per bagno maria Piastra riscaldante o fornello di Bunsen e Treppiedi completo di Reticella Vetri da orologio Camera a vapori di Iodio Contagocce Reattivo di Fehling (Soluzione A + Soluzione B da miscelare al momento dell'uso) Reattivo di Benedict Reattivo del Biureto Reattivo di Lugol Acido nitrico concentrato Acetone tecnico Spruzzetta con acqua distillata (Attenzione perch l'acido nitriico nocivo per inalazione e corrosivo a contatto con la pelle e i tessuti. Maneggiare con estrema cura. Lavorare sotto una cappa aspirante Neutr-alizzare le gocce cadute con NaHC03 e lavare con abbondante acqua) Soluzione acquosa di Glucosio al 2% Soluzione acquosa di saccarosio al 2% Soluzione acquosa di albumina all' 1% Soluzione acquosa di amido solubile Soluzione di olio alimentare in acetone (2gtt in 20 mi di solvente)

3. Procedimento
l. si preparano tutte le soluzioni necessarie, sia quelle comuni che quelle ad uso dei singoli gruppi di lavoro 2. ciascun gruppo predispone il bagno maria e lo si mette a riscaldare sulla piastra 3. si procede quindi per singole metodiche:

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3.1

Riconoscimento dellAmido

Principio del metodo Lamido non solubile in acqua fredda e per trattamento con acqua calda pu essere separato in due frazioni: una colloidale e gelificabile a freddo lamiloso , laltra insolubile lamilopectina Lamiloso, reagendo con lo Iodio del reattivo di Lugol, assume una colorazione rosso-violacea, mentre lamilopectina assume una colorazione blu scuro caratteristica Procedimento 3.1.1 La prova va eseguita in un vetro da orologio 3.1.2 Alcune gocce di soluzione di amido vengono fatte cadere nel vetrino da orologio, si osserva il colore e laspetto della soluzione e si riportano i dati nel quaderno 3.1.3 Si aggiungono 2-3 gocce di Reattivo di Lugol e fa ruotare delicatamente il vetrino per mescolare le due soluzioni. Osservare e trascrivere nel quaderno i risultati e le relative osservazioni 3.2 Riconoscimento delle Proteine

Saggio con il reattivo del Biureto Principio del metodo I legami peptidici delle proteine reagiscono con il Cu(II) in ambiente alcalino per formare un complesso rosso porpora. Ogni ione Cu(II) pu complessare fino a 6 legami peptidici. Il tartrato aggiunto come stabilizzante e ioni ioduro contribuiscono a prevenire un'autoriduzione del complesso alcalino- rameico. Procedimento 3.2.1 1 ml della soluzione acquosa di albumina viene versato in una provetta 3.2.2 Ad esso di aggiungono 3 ml di Reattivo del Biureto 3.2.3 Si agita delicatamente la provetta per mescolare le due soluzioni 3.2.4 Si osserva e si trascrivono sul quaderno i risultati e le relative considerazioni Saggio della reazione Xantoproteica 3.2.5 Una piccola porzione di campione non sciolto in acqua (albumina solida) viene posto in una provetta, ad esso si aggiungono 10 gocce di acido nitrico concentrato e ci si porta sotto cappa 3.2.6 Si osserva e si trascrivono sul quaderno i risultati e le relative considerazioni 3.3 Riconoscimento degli Zuccheri

Principio del metodo Gli zuccheri reagiscono con i Sali rameici per dare ossido di rame variamente colorati. La reazione risulta essere positiva quando dal colore blu della soluzione caratteristica del solfato

Pag 6 rameico si passa alla formazione di un precipitato rosso o di una sospensione di ossidi di rame di colore verde, giallo o rosso Si seguono due procedimenti per identificare il glucosio e gli altri zuccheri riducenti o il saccarosio e gli altri zuccheri non riducenti Procedimento per il riconoscimento del Glucosio e degli altri zuccheri riducenti 3.3.1 1 ml della soluzione di Glucosio viene versato in una provetta 3.3.2 In una seconda provetta si miscelano 1 ml di soluzione A del Reattivo di Fehling e un uguale volume della soluzione B dello stesso reattivo, si agita accuratamente la provetta per miscelare le due soluzioni 3.3.3 Si preleva 1 ml del Reattivo di Feeling cos preparato e lo si aggiunge al campione di soluzione di Glucosio, si agita e e si mette la provetta in bagnomaria per alcuni minuti 3.3.4 Trascorso questo tempo si osserva il contenuto della provetta e si trascrivono sul quaderno i risultati e le relative considerazioni Procedimento per il riconoscimento del Saccarosio e degli altri zuccheri non riducenti 3.3.6 Si preleva 1 ml del Reattivo di Benedict e lo si aggiunge al campione di soluzione di Saccarosio, si agita e e si mette la provetta in bagnomaria per alcuni minuti. Il colore del precipitato e della soluzione andr dal rosso al giallo e al verde, a seconda della quantit degli zuccheri riducenti presenti 3.3.7 Trascorso questo tempo si osserva il contenuto della provetta e si trascrivono sul quaderno i risultati e le relative considerazioni 3.4 Riconoscimento dei Lipidi Per il riconoscimento dei lipidi si deve lavorare in un ambiente non acquoso, pertanto il campione di oli va preparato usando come solvente lacetone tecnico I riconoscimento dei lipidi verr eseguito seguendo due tecniche - saggio di solubilit - saggio con la camera a vapori di iodio Saggio di solubilit Principio del metodo I grassi sono solubili in solventi organici come lacetone che anche miscibile con lacqua Laggiunta di piccole quantit di acqua fa gradualmente diminuire la solubilit degli acidi grassi che si separano e conferiscono una leggera opalescenza alla soluzione Procedimento 3.4.1 si preleva un ml di soluzione di acidi grassi e lo si versa in una provetta 3.4.2 si aggiungono lentamente alcune gocce di acqua 3.4.3 si osserva e si trascrivono sul quaderno personale i risultati e le considerazioni Saggio con la camera ai vapori di iodio Principio del metodo

Pag 7 Gli acidi grassi specie quelli con legami insaturi reagiscono con lo iodio formando composti colorati di rosso-bruno a causa della fissazione dello iodio nei doppi legami e la formazione di composti colorati Procedimento 3.4.1 1-2 gocce di soluzione di olio in acetone vengono depositate su una piccola striscia di carta da filtro 3.4.2 si lascia evaporare il solvente 3.4.3 si inserisce la striscia di carta della camera a vapori di iodio e si lasciano trascorrere pochi minuti 3.4.4 si osserva e si trascrivono sul quaderno personale i risultati e le considerazioni Informazioni sui Reattivi Utilizzati Reattivo di Feeling Il reattivo di Fehling una miscela di uguali dosi, riunite all'istante in cui si compie la reazione, delle seguenti soluzioni: Soluz. A la soluzione che si ottiene sciogliendo 6,93 g di CUSO4 . 5H2O in acqua distillata e poi portando il volume del liquido a 100 ml con acqua distillata; Soluz. B la soluzione che si ottiene sciogliendo, nella minima quantit possibile di acqua distillata, 34,6 g di tartrato sodico-potassico ("sale di Seignette") e l0 g di soda caustica pura, e poi portando il volume del liquido a 100 ml con altra acqua distillata, La reazione di ossidazione delle funzioni aldeidiche del tutto libere o emiacetalizzate da parte del reattivo di FehIing , schematicamente, questa R-C=O + 2CuSO4 + 5NaOH R-COONa + 2Na2S04 + 3H2O + Cu2O H Il sale di Seignette serve solo ad impedire che il "rame precipiti come idrossido in presenza dell'idrossido di sodio. Reattivo di Benedict Questo reattivo si prepara sciogliendo 100g di Na2CO3 anidro e 173 g di citrato sodico in 800 ml riscaldando. Si porta quindi il volume a 850 ml con acqua. A parte si sciolgono 17.3 g di CuSO45H2O in 100 ml di acqua Si uniscono molto lentamente le due soluzioni, si mescola accuratamente e si porta il volume totale ad 1 litro Reattivo del Biureto In un pallone da 1000 ml si sciolgono 45g di sale di Seignette (Tartrato sodico potassico) in 200ml di NaOH 0,2 mol/l. Si aggiungono 15g di solfato di rame pentaidrato (CuSO4 . 5H2O). Dopo la dissoluzione si aggiungono 5g di ioduro di potassio e si porta a volume con NaOH 0,2 mol/l. Reattivo stabile per 2-3 mesi a temperatura ambiente. Reattivo di Lugol Si tratta di una soluzione alcolica di iodio bisublimato all1% in etanolo al 95% e laggiunta di una punta di spatola di ioduro di potassio per stabilizzare la soluzione

Pag 8 Traccia per report finale Amido 1. Che colore assume il campione dopo laggiunta del Reattivo di Lugol? 2. Chi sar il responsabile della colorazione del residuo ottenuta? 1. Come si presenta il campione di glucosio appena dopo laggiunta del reattivo di Feeling? 2. E dopo il riscaldamento a bagno maria? 3. Da cosa costituito il residuo sul fondo della provetta? 4. Come si presenta il campione di glucosio appena dopo laggiunta del reattivo di Bendict? 5. E dopo il riscaldamento a bagno maria? 6. Dalla osservazione dei reattivi utilizzati possiamo affermare quale dei due zuccheri appartiene alla categoria degli zuccheri riducenti e a quella dei non riducenti? 1. Secondo te esiste una relazione diretta tra la concentrazione delle proteine nella soluzione e lintensit di colore dopo laggiunta del reattivo del biureto? 2. Come imposteresti una prova per verificare lesistenza di questa relazione diretta? 1. Secondo te, quale delle due prove pi sensibile? 2. Come faresti a verificare la presenza di lipidi nelle gocce di sudore prodotte da una persona?

Zuccheri

Proteine

Lipidi

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Unitariet dei viventi Il microscopio ottico U.D. 2

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

2. Scopo dellesperienza - Conoscere lo strumento microscopio - Utilizzare in modo corretto il microscopio ottico a. Materiali e reagenti Microscopio ottico Vetrini porta-oggetto Vetrini copri-oggetto Pinzette Bisturi Pagina di quotidiano Carta millimetrata

2. Il microscopio ottico Leitz HM Lux 3

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2.1 Descrizione dei dettagli 1 Tubo Questo tubo,permette l'osservazione dell'immagine microscopica mediante un oculare dare tubo binoculare (senza illustrazione). Questo ,tubo corrisponde alle nuove concezioni dell'ergonometria, relative all'agevole esame dell'immagine microscopica con entrambi glui occhi, mediante due oculari. 2 Stativo Nel microscopio !o stativo Ielemento centrale, mediante il! quale tutte le parti meccaniche ed ottiche vengono a comporre un' unit: il microscopio 3 Comando di messa a fuoco Questo nuovo meccanismo di regolazione garantisce una sicura messa a fuoco dell'immagine microscopica. Ruotando le manopole disposte da entrambi i lati, si ottiene lo spostamento verticale del tavolino porta oggetti mantenendo la stessa velocit di rotazione, ha luogo un un movimento macrometrico se si lontani dal piano focale dellobiettivo e micrometrico se si vicini: al piano focale. 4 Trasformatore Il trasformatore ha il compito di ridurre la tensione di rete al valore della lampada a basso voltaggio (6 V). Un potenziometro rende possibile la regolazione in continuazione della luminosit dell'immagine. 5 Oculari Gli oculari per portatori di occhiali PERIPLAN 1.0 x consentono Iingrandimento e l'osservazione dellimmagine intermedia proiettata dall'obiettivo, come attraverso una lente d'ingrandimento. Questi.oculari possono essere utilizzati naturalmente anche da coloro che non portano occhiali 6 Revolver portaobiettivi 111 revolver ha posto per 4 obiettivi Per variare l'ingrandimento si possono ruotare gli obiettivi, uno dopo Ialtro, nel percorso ottico. Un preciso meccanismo di scatto interno permette di mantenere nel campo visivo il dettaglio scelto. 7 Obiettivi L'obiettivo riproduce l'immagine, ingrandita, dell'oggetto nel piano dell'immagine intermedia. L'osservazione pu avvenire in campo chiaro, campo scuro, in luce polarizzata oppure in contrasto di fase. Per quest'ultimo procedimento sono necessari obiettivi speciali. Ciascun obiettivo permette un certo numero di ingrandimenti che vengono ampliati da quelli portati dalloculare. Il numero di ingrandimenti totali di ogni osservazione viene dato dal prodotto degli ingrandimenti dellobiettivo per quelli delloculare, come risulta dalla seguente tabella: Oculare 10x 10x 10x Obiettivo 3,2 10x 40x Ingrandimenti totali 32x 100x 400x

Pag 11 importante riportare il numero degli ingrandimenti totali a fianco di ogni disegno o fotografia che rappresenti lei campioni osservati al microscopio 8 Traslatore Il traslatore rende possibile lo spostamento preciso del preparato sull'asse x e y e pertanto la facile scelta di dettagli interessanti, con qualunque ingrandimento. Per osservazioni con lobiettivo 100/1.25 indispensabile l'impiego di un traslatore 9 Tavolino portaoggetti Il preparato viene fissato sul tavolino portaoggetti mediante dei morsetti fermaoggetti spostato per la ricerca dei dettagli interessanti. 10 Condensatore Il condensatore ha il compito di raccogliere la luce e di provvedere all'illuminazione omogenea dell'oggetto. Mediante il diaframma, dapertura si mettono a punto il contrasto e la profondit di campo dell'immagine. 11 Illuminazione Lilluminazione a basso voltaggio incorporata nel basamento dello stativo regolabile in continuazione. La luminosit dellimmagine pu pertanto essere adattata alle rispettive esigenze. 3. Preparazione di un preparato a fresco 3.1 Procedimento generale 3.1.1 Il campione Il campione deve essere uno strato sottilissimo di campione e deve essere sufficientemente trasparente. Lo si deve tagliare utilizzando una lametta o un bisturi, meglio se si usa un microtomo. Per sicurezza si devono fare un po di prove e scegliere il campione pi adatto 3.1.2 Montaggio sul vetrino Prendere un vetrino portaoggetti pulito e asciutto e, tenendone fermi i bordi con i polpastrelli dell indice e del pollice della mano, depositare, con una pipetta di Pasteur (contagocce) una goccia di acqua distillata nel centro. Si taglia una piccolissima porzione di campione e, con una pinzetta, la si deposita delicatamente nel centro della goccia dacqua Si prende un vetrino copri-oggetto e lo si deposita cautamente sopra al campione e si preme leggermente con un pezzo di carta assorbente o carta igienica per far uscire lacqua in eccesso, attenzione a non premere troppo e rompere il vetrino copri-oggetto 3.1.3 Colorazione Una volta montato il preparato sul vetrino si procede alla colorazione del campione con il colorante adatto. La colorazione viene effettuata mettendo a contatto il campione con il colorante e lo si fa, almeno in questa circostanza, facendo filtrare il colorante sotto al vetrino copri-oggetto Si procede cos: si appoggia il contagocce pieno di colorante lungo uno dei lati del vetrino coprioggetto che copre un preparato appena montato e di lascia filtrare il colorante fino a quando a percorso tutta la lunghezza del copri-oggetto

Il

Pag 12 Si attendono alcuni minuti, in modo che la colorazione sia pi decisa, e quindi, utilizzando un foglietto di carta da filtro o assorbente, si assorbe leccesso di colorante. Il campione cos pronto per losservazione al microscopio. Altre modalit pi raffinate di colorazione verranno descritte nelle situazioni particolari che le richiederanno 4. Verificare come appare limmagine al microscopio Ritagliare da una pagina di quotidiano una lettera diversa alla i o dalla l e montarla su un vetrino porta-oggetti come previsto per un qualsiasi altro campione Osservarla attentamente ai tre ingrandimenti e riportare fedelmente sul quaderno il disegno di quanto osservato a ciascun ingrandimento.

5. Calcolare la superficie del campo visivo Definiamo campo visivo la porzione di campione osservabile ad un certo numero di ingrandimenti e con quellobiettivo Tagliare da un foglio di carta millimetrata un quadratino della misura 1cm x 1 cm Montarlo su un vetrino porta-oggetti come previsto per un qualsiasi altro campione Osservarla attentamente ai tre ingrandimenti e riportare fedelmente sul quaderno il disegno di quanto osservato a ciascun ingrandimento Utilizzando le dimensioni della quadrettatura, calcolare larea del campo visivo osservato ad ogni ingrandimento Traccia per report finale - limmagine diritta o capovolta? - Se spostate il preparato, ad esempio lo allontanate da voi, (spostamento verticale del tralsatore) in quale direzione si sposta l'immagine? - Se spostate il preparato verso di voi, come si sposta? - Spostate ora il preparato da destra verso sinistra (spostamento orizzontale del traslatore). In che senso si sposta? - Come si presenta l'inchiostro? Disposto in modo regolare, oppure no? - La carta che aspetto ha? - Provate ora ad aumentare l'ingrandimento, vedete l'oggetto pi grande o pi piccolo? Vedete di esso un'area minore o maggiore? Questa impressione confermata dai calcoli della superficie effettuati? - L'immagine pi nitida o pi sfocata?

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Indicazioni sugli approfondimenti da inserire nel dossier su Microscopio


1. Una scheda teorica su ciascun tipo di microscopio 2. Informazioni aggiuntive sul campo di impiego di ciascun tipo di microscopio 3. Quale dimensione minima pu avere il particolare osservabile per ogni tipo di microscopio 4. Per ogni documento specificare sempre la fonte da cui stato tratto (utilizzare lo schema in uso per le citazioni bibliografiche) Per i libri Per le riviste Per materiale tratto da siti internet Autore, Titolo, Editore, Citt delledizione, anno di edizione e numero delledizione, citazione da pagina a pagina . Autore, Titolo dellarticolo, in titolo della rivista, Editore, numero della pubblicazione e data di edizione, citazione da pagina a pagina Autore, Titolo del testo, il nome del sito, data di reperimento

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Diffusione e osmosi nelle cellule

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

3. Scopo dellesperienza - Osservare in cosa consiste il fenomeno della diffusione - Osservare fenomeni di osmosi in cellule vegetali b. Materiali e reagenti Microscopio ottico Vetrini porta-oggetto Vetrini copri-oggetto Beuta da 100 ml Cilindri graduati da 200 ml Acqua fredda e calda Soluzione concentrata di NaCl Cipolla rossa Foglie di Helodea canadensis Carta da filtro Blu di metilene in soluzione idroalcolica 1% Rosso neutro soluzione acquosa 0,2g/litro

3. Procedimento 3.1 Diffusione Principio del metodo I fluidi (liquido o gas) tendono a distribuirsi in un altro fluido occupando tutto lo spazio a loro disposizione 3.1.1 Preparare due cilindri graduati da 200 ml 3.1.2 Versare in uno di questi dellacqua fredda fino alla tacca corrispondente al volume di 200 ml 3.1.3 far cadere, delicatamente, nellacqua 2-3 gocce di blu di metilene 3.1.4 Osservare il comportamento del colorante 3.1.5 Ripetere le operazioni da 3.2 con laltro cilindro, usando per acqua calda 3.1.6 Osservare il comportamento del colorante 3.1.7 Domande: a) Come pu avvenire il fenomeno della diffusione? b) Chi il responsabile dello spostamento delle particelle di colorante nellacqua? c) Quale influenza ha la temperatura sulla velocit di diffusione del colorante? d) Quale pu essere la sua spiegazione scientifica? 3.2 Osmosi in cellule di cipolla (bulbo di Allium cepa) Principio del metodo

Pag 15 La membrana cellulare delle cellule che costituiscono lepidermide di cipolla sono una parete semi permeabile, nel senso che lasciano passare lacqua ma non i sali in essa disciolti. Se la cellula viene messa a contatto con una soluzione con concentrazione salina pi elevata di quella che ha al proprio interno, la cellula cede, attraverso la membrana cellulare, un certa quantit di acqua Fino a equilibrare le due concentrazioni. Al contrario, se la cellula viene messa a contatto con una soluzione con concentrazione salina inferiore a quella presente allinterno della cellula, allora la cellula assorbir, attraverso la membrana una certa quantit di acqua fino allequilibrio delle due concentrazioni 3.2.1 Montare un vetrino a fresco con della membrana di cipolla rossa 3.2.2 Osservare le cellule a 100 ingrandimenti specialmente la forma del citoplasma, disegnare descrivere quanto osservato 3.2.3 Aggiungere alcune gocce di soluzione concentrata di NaCl, facendola filtrare sotto la vetrino copri-oggetto 3.2.4 Osservare le cellule a 100 ingrandimenti specialmente la forma del citoplasma, disegnare descrivere quanto osservato 3.2.5 Aggiungere ora dellacqua distillata, sempre facendola filtrare sotto la vetrino coprioggetto 3.2.6 Osservare le cellule a 100 ingrandimenti specialmente la forma del citoplasma, disegnare descrivere quanto osservato 3.2.7 Domande: a) La soluzione concentrata di Na Cl una soluzione ipertonica rispetto a quella interna alla cellula. Descrivi il comportamento della cellula al contatto con questa soluzione b) lacqua distillata una soluzione ipotonica rispetto a quella contenuta nella cellula. Descrivi il comportamento della cellula al contatto con questa soluzione c) se usassimo una soluzione isotonica, cio di concentrazione salina uguale a quella contenuta nella cellula, quale potrebbe essere il comportamento delle cellula? d) le soluzioni saline usate per le fleboclisi agli umani sono di soluzione di NaCl in acqua, cerca di reperire il valore della concentrazione percentuale di NaCl in queste soluzioni. 3.3 Osmosi in cellule di Helodea canadensis 3.3.1 Montare un vetrino a fresco con una foglia di Helodea 3.3.2 Osservare le cellule a 100 o a 400 ingrandimenti specialmente la forma del citoplasma, disegnare descrivere quanto osservato 3.3.3 Aggiungere alcune gocce di soluzione concentrata di NaCl, facendola filtrare sotto la vetrino copri-oggetto 3.3.4 Osservare le cellule a 100 o 400 ingrandimenti specialmente la forma del citoplasma, disegnare descrivere quanto osservato 3.3.5 Aggiungere ora dellacqua distillata, sempre facendola filtrare sotto la vetrino coprioggetto 3.3.6 Osservare le cellule a 100 o 400 ingrandimenti specialmente la forma del citoplasma, disegnare descrivere quanto osservato 3.3.7 Domande: a) La soluzione concentrata di Na Cl una soluzione ipertonica rispetto a quella interna alla cellula. Descrivi il comportamento della cellula al contatto con questa soluzione b) lacqua distillata una soluzione ipotonica rispetto a quella contenuta nella cellula. Descrivi il comportamento della cellula al contatto con questa soluzione c) se usassimo una soluzione isotonica, cio di concentrazione salina uguale a quella contenuta nella cellula, quale potrebbe essere il comportamento delle cellula?

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4. Risultati Tabella dei risultati Diffusione Tempo impiegato a freddo N ingrand Osmosi

Tempo impiegato a caldo

Soluzione ipertonica

Soluzione ipotonica

disegno

disegno

ingrand descrizione

ingrand descrizione

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- Sulla base dei risultati delle osservazioni al microscopio, cosa puoi dire circa il fenomeno dellosmosi nella cellula ? - Sai citare alcuni esempio del fenomeno osmotico sfruttati dalluomo? - Come spieghi lutilizzo del sale per trattare le fette di melanzane o di cetriolo prima delluso alimentare? - La salamoia o gli sciroppi zuccherini sono due applicazioni del fenomeno dellosmosi, in che senso possiamo intendere questa affermazione? - La diffusione delle sostanze nei fluidi un fenomeno molto importante per la vita degli esseri viventi, riporta alcuni esempi di applicazione di questo fenomeno negli organismi - Spiega linfluenza della temperatura nel fenomeno della diffusione Indicazioni sugli approfondimenti da inserire nel dossier su Membrana cellulare e semipermeabilit
5. Una scheda teorica sulla membrana cellulare, sua composizione e sue caratteristiche 6. Una scheda informativa sullElodea canadensis e su Cipolla (Allium cepa) Per i libri Per le riviste Per materiale tratto da siti internet Autore, Titolo, Editore, Citt delledizione, anno di edizione e numero delledizione, citazione da pagina a pagina . Autore, Titolo dellarticolo, in titolo della rivista, Editore, numero della pubblicazione e data di edizione, citazione da pagina a pagina Autore, Titolo del testo, il nome del sito, data di reperimento

Traccia per report finale

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Unitariet dei viventi Permeabilit selettiva della membrana cellulare U.D. 2

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

4. Scopo dellesperienza - Verificare quali sostanze attraversano la membrana cellulare e quali c. Materiali e reagenti Microscopio ottico Vetrini porta-oggetto Vetrini copri-oggetto Becker Imbuto in vetro a gambo corto Beuta da 50 cc Carta da filtro Soluz. HCl 0,01 M Soluz Na HCO3 0,5g/100ml Soluz NaOH 0,01M Soluz NH3 0,01M Soluz Rosso neutreo 0,2g/l in acqua distillata Lievito di birra in NaHCO3 1%

3. Procedimento 3.1 Preparare le soluzioni indicate nei materiali 3.2 Mettere in un becker 10 cc di lievito con qualche goccia di rosso neutro 3.3 Dopo 10 prelevare una goccia e osservare al microscopio 3.4 Filtrare il resto della soluzione e osservare il colore del filtrato e il colore del residuo solido 3.5 Mettere 2 cc della sospensione di lievito a scaldare fino allebollizione, lasciar raffreddare e ripetere losservazione (rosso neutro, filtrare e osservare) 3.6 10 cc sospensione di lievito + 10 cc HCl + rosso neutro attendere 10. Prelevare una goccia della sospensione e osservare al microscopio. Filtrare il resto della soluzione e osservare filtrato e residuo 3.7 10 cc sospensione di lievito + 10 cc NH3 + rosso neutro attendere 10, Prelevare una goccia della sospensione e osservare al microscopio. Filtrare il resto della soluzione e osservare filtrato e residuo 3.8 riportare i dati raccolti nellosservazione in una tabella

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4. Risultati Tabella Lievito fresco + rosso neutro Filtrato Cellule sul filtro Cellule al microscopio Lievito bollito + rosso neutro Lievito + HCl + rosso neutro Lievito + NH3 + rosso neutro

Traccia per report finale - Sulla base dei risultati delle osservazioni al microscopio e dellosservazione dei residui e dei filtrati che cosa puoi dire circa la permeabilit della membrana cellulare? - Quali sono state le condizioni che hanno permesso il passaggio di sostanza attraverso la membrana? - Che cosa riuscito a superare la barriera selettiva della membrana? - Quale effetto ha prodotto la bollitura delle cellule di lievito? - Il rosso neutro un colorante vitale, secondo te che cosa significa questa definizione?

Indicazioni sugli approfondimenti da inserire nel dossier su Membrana cellulare e semipermeabilit


7. Una scheda teorica sulla membrana cellulare, sua composizione e sue caratteristiche 8. Una scheda informativa sul lievito di birra 9. Una scheda informativa su ciascun composto utilizzato (informazioni su comportamento chimico, notizie su uso, notizie su nocivit ecc.) Per i libri Per le riviste Per materiale tratto da siti internet Autore, Titolo, Editore, Citt delledizione, anno di edizione e numero delledizione, citazione da pagina a pagina . Autore, Titolo dellarticolo, in titolo della rivista, Editore, numero della pubblicazione e data di edizione, citazione da pagina a pagina Autore, Titolo del testo, il nome del sito, data di reperimento

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Il vivente come sistema aperto Catalisi enzimatica U.D. 3

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

1. Scopo dellesperienza - Osservazione dalcune reazioni di catalisi enzimatica. - Individuazione dei fattori che influenzano lefficienza di un enzima 2. Materiali e reagenti 2.1 Piastre di Petri 2.2 Becher da 50 ml 2.2 Provette e portaprovette 2.3 Gelatina di carne (cubetti di uso comune in cucina) 2.4 Un ananas fresco 2.5 Una confezione di ananas sciroppato ( confezioni duso alimentare) 2.6 Soluzione di saliva (prepararla rispettando la seguente proporzione 3 ml di saliva + 5 ml di acqua distillata) 2.7 Soluzione acquosa di amido cotto (bollitura per almeno 20 minuti) 2.8 Soluzione acquosa di amido crudo 2.9 Reattivo di Fehling (soluz. A + soluz. B, rapporto 1:1) 2.10 Soluzione di HCl 0,001 M 2.11 Soluzione di NH3 0,001 M 2.12 Reattivo di Benedict 3. Procedimento 3.0 Preparare, il giorno precedente la prova, la soluzione di gelatina secondo le istruzioni fornite dalla casa produttrice. La soluzione ancora calda va versata in piastre di petri e poi chiuse nella misura di 1 piastra per ogni gruppo di lavoro e conservate in frigorifero Preparare anche delle provette (nella misura di due provette per ogni gruppo di lavoro) nelle quali si versano 5-6 ml di soluzione di gelatina ancora calda Le provette vengono tappate con del cotone idrofilo e poste in frigorifero per la conservazione 3.1 Presenza denzimi Premessa

Pag 21 Nellananas contenuto un enzima la bromeolina che ha la capacit di attaccare le catene proteiche e di scinderle in aminoacidi 3.1. 2 3.1. 3 3.1. 4 3.2. 1 Si prendono le provette e ogni gruppo di lavoro le si numera con i numero 1 e 2 Nella provetta 1 si versano 2 ml dacqua distillata fredda Nella provetta 2 si versano 2 ml di succo dananas fresco Si lascia reagire per almeno 30 min e poi Registrare i risultati e le relative considerazioni sulle reazioni avvenute, nel quaderno Effetto del calore sulla funzionalit dellattivit enzimatica Premessa Il processo di riscaldamento sopra dei 55C comporta una modificazione della struttura chimica della molecole dellenzima (denaturazione) e questo causa la sua in attivazione Spesso il processo di preparazione degli alimenti per la conservazione prevede la pastorizzazione che un processo basato sul trattamento del prodotto alimentare ad alte temperature e per un tempo prolungato. Questo trattamento comporta la perdita di molti fattori di interesse alimentare e nutrizionale che vengono distrutti dal calore. 3.2. 2 Prendere una piastra di petri con gelatina e tracciare una linea diagonale sul fondo della piastra, dividendola cos in due aree uguali In questo modo:

3.2. 3 3.2. 4 3.2. 5 3.2. 6 3.3

Nellarea di sinistra scrivete una F che significa fresco, mentre nellarea di destra scrivete P che significa pastorizzato Aprite ora il coperchio della piastra di petri e nella zona indicata con la lettera F deponete sulla gelatina due pezzetti dananas fresco. Nella zona indicata con la lettera T deponete sulla gelatina due pezzetti ananas pastorizzato Lasciate le piastre a reagire per circa 30 min. Registrare i risultati e le relative considerazioni nel quaderno Specializzazione dellattivit enzimatica Premessa Gli enzimi sono specializzati nelleseguire una determinata reazione con una specifica categoria

Pag 22 di composti e non con altri. Questa specificit degli enzimi dato dalla stretta relazione tra lenzima e la sostanza con la quale lenzima reagisce (il substrato). Questa relazione enzimasubstrato tanto stretta da essere paragonata in modo efficace alla relazione che esiste nel sistema chiave- serratura Nella saliva contenuto un enzima la ptialina che in grado di intervenire nel processo di digestione dellamido e, in maniera specifica, dellamido cotto 3.3. 1 3.3. 2 Preparare due provette e identificarle, rispettivamente con i numeri 3 e 4 Nella provetta 3 mettere 3 m di soluzione di saliva (preparata secondo le indicazioni riportate in 2.6 e 3 ml di soluzione damido preparata secondo le indicazioni contenute in 2.8 Nella provetta 4 mettere 3 m di soluzione di saliva (preparata secondo le indicazioni riportate in 2.6 e 3 ml di soluzione damido preparata secondo le indicazioni contenute in 2.7 Porre le due provette in bagno termostatico a 37C 3.3. 3 Eseguire prove di riconoscimento dellamido su piccole porzioni delle due soluzioni preparate in 3.3.2 con il reattivo di Lugol. Il restante volume dei campioni viene diviso in due parti uguali. Su una porzione svolgere la reazione di Benedict per la ricerca degli zuccheri non riducenti Sullaltra porzione eseguire la prova con il Reattivo di Fehling per il riconoscimento degli zuccheri riducenti 3.3. 4 Eseguire le prove a tempi diversi di riscaldamento in bagno termostatico secondo la seguente tabella: (RISPOSTA POSITIVA +, RISPOSTA NEGATIVA -) 2 min 3 Lugol 4 4 min 6 min 8 min 3 4 3 4 3 4 10 min 3 4 Note
NB1 la risposta positiva precipitato blu scuro

Reattivi

Benedict

Fehling

Mentre la risposta negativa la sola colorazione bruna della soluzione NB2 la risposta positiva corrisponde ad una sospensione/precipitato giallo, verde o bruno La risposta negativa viene indicata dalla permanenza della colorazione azzurra della soluzione NB2 la risposta positiva corrisponde ad un precipitato rosso di rame metallico La risposta negativa viene indicata dalla permanenza della colorazione blu della soluzione

3.3.

Nel corso delle prove fare molta attenzione a non scambiare mai le pipette

Pag 23 5 3.3. 6 Dopo alcuni minuti di reazione in bagno termostatico la soluzione della provetta 4 dovrebbe fornire risultati negativi Per indagare sulla natura della reazione avvenuta si va a verificare la possibilit che siano formati zuccheri riducenti come il glucosio e il maltosio. 3.3. 7 3.3. 8 3.4 Per fare questo si sottopone un piccolo campione della soluzione della provetta 4 al saggio di Feeling Registrare i risultati e le relative considerazioni nel quaderno Fattori che influenzano la velocit di reazione Premessa Alcuni fattori come la quantit denzima, oppure la quantit di substrato e il pH possono modificare la velocit della reazione 3.4. 1 3.4. 2 Per svolgere questosservazione useremo sempre la soluzione damido cotto e la soluzione di saliva Preparare tre provette di soluzioni madre; * soluz H+ (3 ml soluz damido cotto + 3 ml soluz. di saliva + soluz HCl fino a reazione acida pH 2-3) * soluz. OH- ((3 ml soluz di amido cotto + 3 ml soluz. di saliva + soluz NH 3 fino a reazione basica pH 8-9) * soluz N ((3 ml soluz damido cotto + 3 ml soluz. di saliva, controllare il pH che deve essere vicino a 7) 3.4. 3 Prelevare piccole porzioni da ciascuna provetta secondo il seguente protocollo di lavoro sottoporle al saggio di Feling 4 min H OHN 3.4. 4 Registrare i risultati e le relative considerazioni nel quaderno Traccia per report finale
Dai risultati ottenuti nella prova proposta in 3.1 come puoi affermare che nel succo dananas fresco contenuto un enzima?
+

6 min

8 min

10 min

12 min

15 min

1. Il trattamento di pastorizzazione ha prodotto un qualche effetto sullenzima bromeolina contenuto nellananas conservato? Come hai potuto verificarlo sperimentalmente? 2. Che tipo di specializzazione ha lenzima Ptialina? Come hai potuto verificarlo sperimentalmente? 3. Quali considerazioni puoi trarre dai risultati della prova proposta in 3.4? In quali condizioni di pH agisce pi velocemente lenzima Ptialina? Secondo te, quale pH ha lambiente bocca?

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Indicazioni sugli approfondimenti da inserire nel dossier su Reazioni enzimatiche


10. Una scheda teorica sugli enzimi (struttura chimica, nomenclatura, informazioni varie, ecc.) 11. Una scheda teorica sulle reazioni enzimatiche e catalitiche in genere 12. Una scheda sugli enzimi di interesse biologico, loro collocazione e loro funzione biologica 13. Una scheda sulle reazioni enzimatiche che avvengono nel corpo umano, enzimi necessari e notizie collegate 14. Notizie sugli enzimi presenti in natura in vegetali e animali, loro struttura chimica, nome e funzione Per i libri Per le riviste Per materiale tratto da siti internet Autore, Titolo, Editore, Citt delledizione, anno dedizione e numero delledizione, citazione da pagina a pagina . Autore, Titolo dellarticolo, in titolo della rivista, Editore, numero della pubblicazione e data di edizione, citazione da pagina a pagina Autore, Titolo del testo, il nome del sito, data di reperimento

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Il vivente come sistema aperto La fermentazione U.D. 3.2

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

5. Scopo dellesperienza - Attribuire funzioni vitali anche a microrganismi. - Osservare processi di fermentazione operate da microrganismi quali batteri e lieviti 2. Materiali e reagenti 2.1 Provette e portaprovette 2.2 Becher da 50 ml 2.2 Dadi di carne(cubetti di uso comune in cucina) 2.3 Soluzione di saccarosio 20% in acqua 2.4 Soluzione di indicatore universale 2.5 Sospensione di lievito di birra all1% in acqua 2.6 Confezione di yogurt naturale e intero 2.7 Un pezzetto della cosiddetta madre dellaceto 2.8 Vino bianco 2.9 Latte intero 3. Procedimento 3.0 Premessa Per fermentazione si intende una sequenza di reazioni che liberano energia da molecole organiche, in assenza di ossigeno (respirazione anaerobia) Le fermentazioni sono operate da lieviti e batteri 3.1 Fermentazione alcolica La fermentazione alcolica avviene con la trasformazione di zuccheri in alcol e CO2 grazie alla reazione C6H12O2 3 C2H5OH + 2 CO3+108,7 kJ La reazione avviene in presenza di Saccharomyces cerevisiae 3.1. 2 3.1. 3 Si prendono tre provette e ogni gruppo di lavoro le numera con i numeri 1, 2 e 3 Nella provetta 1 si versano 10 ml dacqua distillata fredda e 5 ml di soluzione di saccarosio Nella provetta 2 si versano 5 ml di soluzione di saccarosio + 1ml di sospensione di lievito Nella provetta 3 si versano 5 ml di soluzione di saccarosio + 3 ml di soluzione di dado di

Pag 26 carne + 1 ml di sospensione di lievito Tappare tutte e tre le provette con un palloncino e aspettare alcune ore 3.1. 4 3.2 Registrare i risultati e le relative considerazioni sulle reazioni avvenute, nel quaderno Fermentazione lattica La fermentazione lattica con la trasformazione di lattosio in acido lattico grazie alla reazione

3CH3-CH(OH)-COOH
La reazione avviene in presenza di Lactobacillus bulgaricus e/o casei e latte con una prima trasformazione del lattosio in glucosio e poi la sua successiva trasformazione in acido lattico 3.2. 1 In una provetta si versano 5 ml di latte intero e si aggiunge 1 ml di yogurt e due gocce di indicatore universale Si agita e si chiude la provetta con un tappo di cotone idrofilo Lasciar reagire per alcuni giorni Leggere le variazioni di colore ogni giorno 3.2. 6 3.3 Registrare i risultati e le relative considerazioni nel quaderno Fermentazione acetica La fermentazione acetica consiste nella trasformazione alcol etilico in acido acetico grazie alla reazione CH3CH2OH + O2 CH3-COOH + H2O La reazione avviene in presenza di Acetobacter aceti e vino 3.3. 1 3.3. 2 Preparare due provette e identificarle, rispettivamente con i numeri 3 e 4 Nella provetta 3 mettere 5 ml di acqua distillata e una piccola porzione della massa di Acetobacter aceti Nella provetta 4 mettere 5 ml di acqua vino bianco, una piccola porzione della massa di Acetobacter aceti e 2 gocce di indicatore universale Lasciar reagire per alcuni giorni Leggere le variazioni di colore ogni giorno 3.3. 3 Registrare i risultati e le relative considerazioni nel quaderno

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Traccia per report finale 1. Alcune reazioni vengono fatte svolgere con la provetta aperta mentre altre con la provetta tappata. Prova a spiegarne il perch. 2. La prova descritta in 3.1 produce un gas, sai dire quale gas si sviluppa e quali sono le condizioni ottimali per lo svolgimento di questa reazione?

Indicazioni sugli approfondimenti da inserire nel dossier su Fermentazione


1. Una scheda teorica sui microrganismi responsabili di alcune fermentazioni utilizzate dalluomo 2. Una scheda teorica sulle reazioni di fermentazione 3. Una scheda sulluso delle tecniche di fermentazione per la produzione di sostanze utili alluomo 4. Biotecnologie: cosa sono, di cosa si interessano e loro utilizzo. Per i libri Per le riviste Per materiale tratto da siti internet Autore, Titolo, Editore, Citt delledizione, anno dedizione e numero delledizione, citazione da pagina a pagina . Autore, Titolo dellarticolo, in titolo della rivista, Editore, numero della pubblicazione e data di edizione, citazione da pagina a pagina Autore, Titolo del testo, il nome del sito, data di reperimento

Pag 28

Metodi separazione
Cromatografia di pigmenti delle foglie verdi

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

6. Scopo dellesperienza - Separare i pigmenti contenuti nelle foglie verdi di spinacio o di erba a foglie larghe d. Materiali e reagenti Mortaio con pestello Provetta da centrifuga Capillare aperto Carta da filtro in strisce Cilindro Eluente 1: n Eptano + Acetone tecnico 90:10 Eluente 2: Diclorometano + Acetato di etile 80:20 Supporto per TLC 1 Striscia di carta da filtro 2 Lastrina al gel di silice Alcol etilico 95% Foglie verdi di spinacio, erbetta, erba a foglia larga Carota Sabbia Camera di sviluppo

3. Procedimento 3.1 Estrazione dei pigmenti dalle foglie Si prendono le foglie verdi di spinacio o di qualsiasi verdura o erba verde a foglie larghe. Si triturano in mortaio con della sabbia Si aggiungono 10-20 ml di alcol etilico o alcol denaturato si agita con il pestello e si filtra con filtro di carta. 3.2 Preparazione delleluente e del supporto cromatografico 3.2.1 Lelunte Eluente 1 Si prepara una miscela di n-eptano e acetone in rapporto 9:1 che sar l'eluente, la si versa in un cilindro che viene chiuso con parafilm Eluente 2 Si prepara una miscela di Diclorometano + Acetato di etile in rapporto 8:2 che sar l'eluente 2, la si versa in una camera di sviluppo che viene chiusa con lapposito coperchio 3.2.2 Il supporto 1. Carta da filtro Si taglia una striscia di carta da filtro, un po pi lunga dell'altezza del cilindro ma con larghezza inferiore al suo diametro. A 1 cm dal bordo inferiore si traccia una linea orizzontale con la matita.

Pag 29 Sulla riga si disegnano due cerchietti di 1-2mm di diametro che saranno il posto della semina dei campioni Il primo sar indicato con la sigla fg e vi semineremo lestratto oliare e il secondo con la sigla car dove semineremo lestratto di carota 2. Lastrina al gel di silice Si prende la lastrina, senza appoggiare le dita sullo strato depositato. A 1 cm dal bordo inferiore si traccia una linea orizzontale con la matita, tracciata leggermente senza incidere lo strato di gel di silice. Sulla riga si disegna un cerchietto di 1-2mm di diametro che sar il posto della semina del campione di estratto foliare e lo si indica con la sigla fg e a circa 2 cm di distanza si disegna un altro cerchietto con le caratteristiche del precedente che sar il posto della semina del campione di estratto di carota e che indicheremo con la sigla car 3.2.3 La semina 1. Su carta da filtro Con un capillare si prelevano poche gocce del campione che si seminano nel centro dello specifico cerchietto, facendo asciugare la macchia tra una semina e l'altra. Si ripete la semina 2-3 volte. Con in cavetto di nichel-cromo sottile si prepara un ponte sull'imboccatura del cilindro e ad esso si "appende la striscia di carta. Il cilindro va chiuso subito dopo con del parafilm e si aspetta il tempo necessario per leluizione 2. Su lastrina di gel di silice Con un capillare si prelevano poche gocce del campione che si seminano nel centro dello specifico cerchietto, facendo asciugare la macchia tra una semina e l'altra. Si ripete la semina 2-3 volte. La lastrina viene collocata nella camera cromatografica che viene chiusa subito con il coperchio 3.2.4 la corsa cromatografica La carta deve pescare nell'eluente senza che la macchia seminata venga sommersa e senza che i bordi laterali tocchino le pareti del cilindro (questo potrebbe far spostare la macchia verso la parete e la cromatografia risultare storta). Si richiude con parafilm e si aspetta che il fronte dell'eluente sia salito per circa i 2/3 della striscia di carta o della lastrina. Si estraggono la striscetta e la lastrina e con una matita si segnano il fronte dell'eluente (la linea fino dove salito) e i contorni delle macchie. 3.2.5 Losservazione dei risultati Dopo un corretto sviluppo, le macchie dovrebbero essere tre: (dal punto della semina) 1) giallo chiaro (xantofille) 2) verde (clorofille) 3) giallo pi deciso (caroteni) Leluizione dellestratto di carota potrebbe dare dei risultati differenti con laseparazone di ulteriori macchie colorate riferibili ai diversi tipi di caroteni (Carotene , e e licopeni) Lascia asciugare completamente leluente.

Pag 30 Con una matita, segnare i contorni delle singole macchie e misurare la distanza percorsa da ciascuna macchia dal punto di partenza. Lavorando alle stesse condizioni, ogni volta la distanza percorsa dovrebbe essere uguale..

Traccia per report finale


1. La funzione clorofilliana una scelta evolutiva dei vegetali (almeno di una buona parte di loro) quali vantaggi assicura? 2. Si sottolinea la presenza di pigmenti diversi nelle foglie e tutti dedicati allo svolgimento del medesimo compito. Cosa ti suggerisce questo fatto? 3. Qual la struttura chimica di ciascuna categoria di pigmenti? 4. Rapporto tra struttura chimica dei campioni e quella delleluente/supporto da questo confronto risulta lefficacia della separazione. Cerca di spiegare il concetto teorico dellaffinit chimica.

Indicazioni sugli approfondimenti da inserire nel dossier su Funzione clorofilliana


5. Una scheda teorica clorofilla, xantofille e caroteni 6. Una scheda teorica sulle funzione clorofilliana e reazioni collegate 7. Una scheda sulluso delle tecniche di separazione TLC

Per i libri Per le riviste Per materiale tratto da siti internet

Autore, Titolo, Editore, Citt delledizione, anno di edizione e numero delledizione, citazione da pagina a pagina . Autore, Titolo dellarticolo, in titolo della rivista, Editore, numero della pubblicazione e data di edizione, citazione da pagina a pagina Autore, Titolo del testo, il nome del sito, data di reperimento

Pag 31

3. Il vivente come sistema aperto


La struttura e alcune funzioni delle foglie

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

1. Scopo dellesperienza - Osservazione dal vivo della struttura e di alcune funzioni della foglia di una pianta 2. Materiali e reagenti - Foglie verdi di piante erbacee o arboree (Taraxacum officinale, Urtica dioica, ecc.) - Bisturi - Pinzetta - Carta da filtro - Becker - Reattivo di Lugol - Alcol etilico 95% - Vetrino portaoggetti - Vetrino copri oggetti - Microscopio ottico - Vetro da orologio 3. Procedimento 3.1 Osservazione della struttura foliare 1 le strutture supeficiali Si prende una delle foglie verdi a disposizione si immerge in acqua bollente per 30-1 e lasi mette poi a raffreddare in acqua ghiacciata. Questo dovrebbe facilitare la separazione delle cuticola esterne. Queste porzioni di cuticole vengono montate su un vetrino nel solito modo e osservate, distinguendo le differenze che caratterizzano la pellicola proveniente dalla faccia superiore da quella proveniente dalla faccia inferiore della foglia Riproduci in questi spazi quanto osservato e cerca di riconoscere le diverse strutture
Campione proveniente dalla superficie superiore Campione proveniente dalla superficie inferiore

3.2. la struttura interna

Pag 32 Si prende una foglia intera e la si chiude tra due strati di sughero ( come se fosse la farcitura di un panino) , utilizzando il bisturi, si tagliano sottilissime sezioni che vengono raccolte in un vetrino da orologio. Uno di queste sezioni viene montata nel solito modo su un vetrino e osservata al microscopio ai diversi ingrandimenti Riportare nei seguenti spazi quello che hai osservato e cerca di riconoscere le diverse strutture 32x 100x 400x

3.3. Strutture particolari Prendere una foglia di Urtica dioica o di altra pianta con foglie ricoperte di peluria Preparane delle sezioni sottili come indicato in 3.1.2 e osservare la struttura dei peli foliari e leventuale presenza di vescicole collegate. Riporta nello spazio sottostante quanto hai osservato e riconosci le diverse parti e la loro funzione ing. tot. _______

3.4. Ricerca le tracce della fotosintesi Una foglia viene immersa in un becker con pieno di alcol a 95% per almeno 30 per estrarre la clorofilla. Quando la foglia risulta decolorata, si estrae dallalcol e si provvede alleliminazione della cuticola superiore, aiutandosi con un bisturi. La foglia cos ottenuta viene immersa in una soluzione di alcol iodato (alcol al 95% con laggiunta di 5-6 gocce di Reattivo di Lugol) per verificare leventuale presenza di amido

Pag 33

Indicazioni sugli approfondimenti da inserire nel dossier su La struttura delle foglie


8. Una scheda teorica sulle foglie delle piante verdi (forme e strutture) 9. Scheda teorica sulle funzione delle foglie nelle piante con clorofilla 10.Scheda sulle strutture delle foglie

Per i libri Per le riviste Per materiale tratto da siti internet

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La fotosintesi

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

Esercitazione tratta da Annamaria Vernazzani Esercitazioni di Biologia Arnoldo Mondatori per la scuola - Milano

0. Premessa teorica Anidride carbonica viene continuamente formata dalla respirazione e dalla combustione di legno, carbone, petrolio ecc. Il contenuto medio di anidride carbonica nell'atmosfera, tuttavia, non varia sensibilmente (0,03%). In questo esperimento ci ripromettiamo di raccogliere dati sugli scambi gassosi che hanno luogo nelle piante verdi, facendo variare alcuni parametri. 1. Scopo dellesperienza Osservare gli effetti della respirazione delle piante utilizzando strumenti di rilevazione indiretta della produzione di CO2 2. Materiali e reagenti Barattoli o vaschette di vetro; sostegno per provette e provette; pipette graduate o siringhe monouso da 2 mI; garza; foglio di alluminio; termometro; contasecondi; lampada da tavolo con lampadina a luce solare; acqua distillata; indicatore al bicarbonato di sodio (vedi sotto), pompa Piante acquatiche (Ceratophyllum, Elodea, Spyrogira) e terrestri (geranio, Tradescantia, Rumex).
2.1 PREPARAZIONE DELL'INDICATORE

Soluzione di base (concentrata). Sciogliere 0,2 g di blu di timolo, aggiungere 0,1 g di rosso cresolo in 20 mi di etanolo. Pesare 0,84 g di bicarbonato di sodio purissimo per analisi e scioglierlo in circa 900 mi di acqua distillata in un pallone tarato da un litro. Aggiungere la soluzione alcolica e portare a 1 litro. Soluzione diluita per l'uso. 25 mi di soluzione base vengono portati a 250 mi con acqua distillata. La soluzione dovrebbe essere rossa. Se il colore non esatto, far assorbire aria atmosferica esterna con una pompa (anche da acquario) o lasciare uno spazio vuoto nel flacone per far venire la soluzione a contatto con l'aria agitando I risultati pi chiari si hanno con uno strato di indicatore di 2,5 cm in una provetta, esaminata su sfondo bianco 3. Procedimento 3.1. CONTROLLO DELL'INDICATORE * Introdurre in una bottiglia con un tappo a due fori un po' di calce sodata; montare la bottiglia in comunicazione con due piccoli recipienti (beute o palloni) contenenti l'indicatore. Si veda lo schema Qui sotto.

Pag 35

* Aspirare aria atmosferica dall'esterno del laboratorio attraverso l'apparecchiatura; si dovr avere colore rosso nel recipiente dove entra aria atmosferica, porpora scuro in Quello dove arriva aria a pi basso contenuto di anidride carbonica (assorbita dalla calce). La variazione nella concentrazione di CO, si pu misurare anche come variazione del pH (vedi tabella Qui sotto); il viraggio dell'indicatore pi efficace

RELAZIONI TRA pH DI UNA SOLUZIONE DI BICARBONATO 0,001 M E LA CONCENTRAZIONE DI CO2 NELL'ARIA A 20C

pH 7-7,6 7,8-8,2 8,2 8,4

p.p.m. di CO2. 800-1500 400-700 300 150 Giallo

colore dell'indicatore

Arancio Rosso Porpora

Nuflield Biology 1/1, pg. 32, ricavata da Zeller 1951.

3.2. CONTROLLO DELL'EFFETTO DELLE PIANTE SUL CONTENUTO IN CO2 DELL'ARIA ATMOSFERICA *Lavare tappi e provette, a seconda delle foglie a disposizione, prima con acqua distillata poi con l'indicatore. Non chiudete le provette con il pollice (l'acidit della pelle pu influire sull'indicatore). * Introdurre 2 mi di indicatore in ciascuna provetta con la siringa e chiudere bene con il tappo. Contrassegnare le provette. . * Introdurre in ciascuna provetta una foglia o un rametto della pianta a disposizione. Chiudere subito per non far entrare aria. Le foglie non devono essere immerse nell'indicatore. Tenere una provetta senza foglie come controllo. * Coprire una delle provette con garza, una con foglio di alluminio; lasciarne una scoperta e introdurle in bagno termostatico. * Illuminare con una lampada a luce solare o, se non possibile, lasciare tutto al sole. * A intervalli regolari osservare il colore dell'indicatore, confrontandolo con Quello del controllo. * Un altro gruppo di studenti pu provare con piante acquatiche. Dopo averle ben lavate per togliere ogni traccia di terra, introdurre un rametto in una provetta con tappo contrassegnata e coprirlo con indicatore.

Pag 36
Procedere poi come per le foglie di piante terrestri. * Raccogliere tutti i dati in una tabella. *Usare per la discussione sia i dati raccolti in classe, sia Quelli che seguono, ricavati dalla letteratura scientifica. Riportare i dati di un grafico, per avere pi facilmente una visione d'insieme delle variabili in gioco e dei loro effetti.

VARIAZIONI NELLA CONCENTRAZIONE DI CO2 NELL'ARIA' concentrazione di CO2. in p.p.m. alle ore indicate altezza dei prelievi dal suolo 50 cm 100 cm 150 cm

23

12

15

425 375 370

360 355 360

380 360 330

320 325 325

260 280 28S

260 280 285

2 1

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Estrazione di DNA da Cipolle, pesche, pesche noci, Kiwi e cipolle [Metodo rapido

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

1. Scopo dellesperienza Estrarre il DNA dalle cellule della polpa della frutta, utilizzando semplici prodotti chimici e un procedimento facile e rapido. 2. Materiali e reagenti Uno o due frutti tra questi: Pomodoro, pesca o pesca noce, Kiwi, cipolla Cloruro di sodio o comune sale da cucina fine, lequivalente di 1 provetta 15mm x 150 mm Sapone liquido, lequivalente di 1 provetta 15mm x 150 mm 100 ml acqua distillata a temperatura ambiente etanolo 99,8% oppure al 95% freddo (conservato in frigorifero +4C) Becker da 200 ml Pipette Ghiaccio Cristallizzatori

3. PROCEDIMENTO In un altro becker versare 100 ml di acqua, aggiungere il sapone liquido e il sale e agitare, tagliare i frutti in piccoli pezzi e metterli nel becker, mescolare dolcemente ma a lungo. Il sapone ha il compito di dissolvere le membrane cellulari, mentre il sale agir sulle proteine . Scaldare per 15 min. a 60 gradi per denaturare la DNAsi. Quindi lasciar raffreddare Frullare con mixer o frullatore e filtrare con filtro in un imbuto. Raccogliere 15-20 ml di soluzione. Aggiungere lentamente e facendolo scivolare lungo le pareti della provetta letanolo freddo. Laumento della quantit di etanolo presente nellacqua far diminuire la solubilit del DNA che comparir rapidamente sotto forma di filamento gelatinoso bianco sospeso nellinterfaccia tra le due fasi (acqua/etanolo) Raccogliere il filamento con uno specillo o con un filo di nichel cromo piegato ad ansa. Se si utilizzano cellule prelevare dalla mucosa della bocca opportuno trattarle con alcuni ml di succo di ananas fresco per almeno 15 minuti prima di aggiungere il detersivo. Questo

Pag 38 permetter la dissoluzione della membrana proteica ch avvolge le cellule animali non facilmente disgregabile con il solo detersivo

Unitariet dei viventi Lorganizzazione a livello cellulare U.D. 2

Classe 3^ Liceo Scientifico Tecnologico Materia Biologia Laboratorio

1. Scopo dellesperienza - Osservare alcune cellule animali e vegetali - Individuare alcune strutture specifiche delluna e dellaltra - Essere in grado di distinguere una cellula vegetale da una animale 2. Materiali e reagenti - Microscopio ottico - Vetrini porta-oggetto - Vetrini copri-oggetto - Pinzette - Bisturi - Cottonfioc - Patata (solanun tuberosum) - Tappo di sughero - Cipolla rossa ( o di Tropea) - Foglie di piante - Coloranti (Blu di metilene e Reattivo di Lugol) 3. Preparazione di un preparato a fresco 3.1 Procedimento generale 3.1.1 Il campione Il campione deve essere uno strato sottilissimo di campione e deve essere sufficientemente trasparente. Lo si deve tagliare utilizzando una lametta o un bisturi, meglio se si usa un microtomo. Per sicurezza si devono fare un po di prove e scegliere il campione pi adatto 3.1.2 Montaggio sul vetrino Prendere un vetrino portaoggetti pulito e asciutto e, tenendone fermi i bordi con i polpastrelli dell indice e del pollice della mano, depositare, con una pipetta di Pasteur (contagocce) una goccia di acqua distillata nel centro. Si taglia una piccolissima porzione di campione e, con una pinzetta, la si deposita delicatamente nel centro della goccia dacqua Si prende un vetrino copri-oggetto e lo si deposita cautamente sopra al campione e si preme leggermente con un pezzo di carta assorbente o carta igienica per far uscire lacqua in eccesso, attenzione a non premere troppo e rompere il vetrino copri-oggetto

Pag 39

3.1.3 Colorazione Una volta montato il preparato sul vetrino si procede alla colorazione del campione con il colorante adatto. La colorazione viene effettuata mettendo a contatto il campione con il colorante e lo si fa, almeno in questa circostanza, facendo filtrare il colorante sotto al vetrino copri-oggetto Si procede in questo modo: si appoggia il contagocce pieno di colorante lungo uno dei lati del vetrino copri-oggetto che copre un preparato appena montato e di lascia filtrare il colorante fino a quando a percorso tutta la lunghezza del copri-oggetto Si attendono alcuni minuti, in modo che la colorazione sia pi decisa, e quindi, utilizzando un foglietto di carta da filtro o assorbente, si assorbe leccesso di colorante. Il campione cos pronto per losservazione al microscopio. Altre modalit pi raffinate di colorazione verranno descritte nelle situazioni particolari che le richiederanno 4. Osservazioni di cellule vegetali morte 4.1 Premessa teorica Questa esercitazione ripropone losservazione fatta dal botanico inglese Robert Hooke nel 1665 che iusc a vedere i resti delle pareti cellulari del sughero ormai secche e vuote. A seguito di queste osservazioni lidea di cellula fu per moltissimo tempo associata allidea di un struttura vuota 4.2 Procedimento Un pezzetto molto piccolo (3-4 mm di lato) di uno strato sottilissimo di sughero viene tagliato con la lametta o con il bisturi e poi montato su un vetrino utilizzando le informazioni date in 3.1.2 Si copre con il vetrino copri-oggetto e si monta sul tavolino traslatore per losservazione Si comincia ad osservare al numero di ingrandimenti minore Si dovrebbe vedere una immagine simile a questa:

50 ingrandimenti In essa si intravedono le strutture delle pareti cellulari secche e vuote. Aumentando il numero degli ingrandimenti a di 3-4 volte si avrebbe una visione molto pi particolareggiata delle strutture del sughero come rappresentato nella figura che segue

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200 ingrandimenti Montare il campione, osservarlo a 32 x, a 100x e a 400 x Riportare sul quaderno i disegni e la descrizione di quanto stato osservato 5. Osservazione di cellule vegetali vive 5.1 Osservazione di cellule di epitelio di cipolla (bulbo di Allium cepa) Si prende una cipolla , meglio se rossa, si divide in quattro spicchi con due tagli a croce fatti sul vertice del bulbo. Si noter che linterno suddiviso in diversi strati, ciascuno di essi protetto da una sottile pellicina (epitelio) colorata di rosso. Per staccarla, basta prendere una scaglia e premere la parte convessa verso linterno, il lembo di epitelio deve essere tagliato in porzioni di pochi millimetri di lato Montare il piccolo campione su un vetrino porta-oggetti e osservare ai tre diversi ingrandimenti Questa prima osservazione allingrandimento minore ci mostrer una specie di parete fatta da mattoncini tutti uguali e rossastri Se andiamo allingrandimento intermedio si potr osservare una immagine simile a questa : 100 x

In essa si possono distinguere la parete cellulare abbastanza rigida, il citoplasma rossastro e il nucleo che si presenta come se fosse una specie di macchia scura ovale immersa nel citoplasma Riportate nel quaderno i disegni di quanto osservato ai tre diversi ingrandimenti e le dettagliate descrizioni di quanto osservato Ripetere ora losservazione dello stesso campione dopo averlo colorato con blu di metilene Riportate nel quaderno i disegni di quanto osservato ai tre diversi ingrandimenti e le dettagliate descrizioni di quanto osservato 5.2 Osservazione di cellule di patata Si preleva un sottilissimo campione di tubero di patata (tubero di Solanun tuberosum) e lo si monta su un vetrino portaoggetti secondo le consuete modalit

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Si noter la forma delle cellule che si presenta differente da quelle dellepitelio del bulbo di cipolla. Quelle della patata sono molto pi spesse, si nota maggiormente una tridimensionalit che viene messa in evidenza se si muove la manopola di messa a fuoco macro e micrometrica Allinterno della parete cellulare si notano numerosi corpuscoli ovoidali biancastri, sono dei granuli di amido, il materiale di riserva della pianta (il tubero un fusto sotterraneo e serve anche alla riproduzione della pianta). Proviamo ora a colorare, con le solite modalit il campione, usando il reattivo di Lugol (soluzione alcolica di iodio stabilizzato con ioduro di potassio) Osservare ai tre diversi ingrandimenti e riportare sul quaderno i disegni e le descrizioni dettagliate di quanto osservato 5.3 Osservazione di una foglia di Elodea (Helodea canadensis) LElodea una pianta acquatica ed utilizzata in laboratorio per la trasparenza dei suoi tessuti foliari che permettono losservazione di alcuni particolari delle cellule Si preleva una piccola porzione di foglia con forbici e pinzetta e la si monta su un vetrino portaoggetto nel modo consueto Si osserva ai diversi ingrandimenti Quanto appare allosservatore dovrebbe essere allincirca questo:

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In questa cellula ci sono delle strutture nuove, dei granuli verdi e mobili i cloroplasti . Osservarli attentamente e descriverne il comportamento nel tempo Riportare sul quaderno i disegni e le descrizioni particolareggiate di quanto osservato 6. Osservazione di cellule animali 6.1 Osservazione di cellule della mucosa interna della guancia prelevate da un essere umano Preparare il donatore facendogli sciacquare la bocca con abbondante acqua corrente Con un cottonfioc o con uno stuzzicadente usato di piatto strisciare sulla parete interna della guancia per alcuni minuti, senza premere. Mettere su un vetrino porta-oggetti una goccia di acqua distillata e immergervi la testa del cottonfioc o la punta dello stecchino, stemperare nella goccia dacqua fino a quando si former un liquido lattiginoso, Coprire con vetrino copri-oggetto, colorare con blu di metilene e osservare allingrandimento minore e poi ai successivi

Pag 43 Si dovrebbe vedere una immagine come questa:

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