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LEGGI DI LAVOISIER E PROUST

INTRODUZIONE:
Le esperienze effettuate nel laboratorio scolastico in data giovedì 10 marzo e giovedì
17 marzo hanno avuto il compito di dimostrare la legge di conservazione della
massa(Lavoisier) e la legge delle proporzioni definite e costanti(Proust).

ESPERIENZA N.1:
Materiali:
-Acido cloridrico diluito(HCl) in becher
-Carbonato di calcio(CaCO3) in vetro da orologio
-Becher vuoto
-Spatola
-Bilancia

Principio del metodo:


Si è misurata la massa inziale del sistema aperto e, dopo aver fatto reagire il
carbonato di calcio con l’acido cloridrico, si è misurata nuovamente la massa del
sistema.

Procedimento:
Immettere all’interno del becher vuoto con la spatola una quantità casuale di
carbonato di calcio.
Misurare la massa sulla bilancia assieme al becher contenente l’acido cloridrico
diluito senza far avvenire la reazione.
Annotare la massa e dopodiché versare l’acido cloridrico all’interno del becher con il
carbonato di calcio, in modo da far avvenire la reazione, restando sempre all’interno
della bilancia.
Finita la reazione, misurare nuovamente la massa.

Risultati:
Dalla reazione avvenuta vengono prodotti cloruro di calcio(CaCl 2), anidride
carbonica(CO2) e acqua(H2O). Si nota che durante la reazione tra i due reagenti, vi è
la produzione di anidride carbonica, segno di avvenuta reazione chimica, e un
abbassamento della massa.
M1=48,41g/M2=48,38g M1>M2

Conclusioni:
Dato che il sistema in cui è avvenuta la reazione è un sistema aperto, la produzione
di anidride carbonica, sottoforma di effervescenza, si è liberata nell’ambiente,
provocando così un abbassamento della massa.

ESPERIENZA N.2:
Materiali:
-Acido cloridrico diluito(HCl) in beuta
-Carbonato di calcio(CaCO3) in vetro da orologio
-Palloncino
-Parafilm
-Spatola
-Bilancia

Principio del metodo:


Si è misurata la massa inziale del sistema chiuso e, dopo aver fatto reagire il
carbonato di calcio con l’acido cloridrico, si è misurata nuovamente la massa del
sistema.

Procedimento:
Immettere all’interno del palloncino, con la spatola, una quantità casuale di
carbonato di calcio.
Attaccare il palloncino alla beuta, in modo che la parte del palloncino in cui viene
introdotta l’aria per essere gonfiata coincida con la bocca della beuta e sigillare con
il parafilm.
Misurare la massa del sistema.
Rovesciare il carbonato di calcio contenuto nel palloncino per far avvenire la
reazione.
Misurare nuovamente la massa del sistema.

Risultati:
Dalla reazione otteniamo, come nella reazione precedente, cloruro di calcio(CaCl 2),
anidride carbonica(CO2) e acqua(H2O). Si nota che durante la reazione chimica, vi è la
produzione di anidride carbonica, la quale fa gonfiare il palloncino, e che la massa
non subisce variazioni.
M1=91,50g/M2=91,50g M1=M2

Conclusioni:
Durante la reazione, dato che il sistema è chiuso, l’anidride carbonica che si
sprigiona sottoforma di effervescenza rimane all’interno del sistema mantenendo
così la massa invariata, come dice la legge di conservazione della massa.

ESPERIENZA N.3:
Materiali:
-Nitrato di piombo(Pb(NO3)2) in becher
-Ioduro di potassio(KI) in becher
-20 ml d’acqua distillata
-2 becher vuoti
-Bilancia

Principio del metodo:


Si è misurata la massa inziale del sistema aperto e, dopo aver fatto reagire il
carbonato di calcio con l’acido cloridrico, si è misurata nuovamente la massa del
sistema.

Procedimento:
Mettere nel becher del nitrato di piombo, nell’altro dello ioduro di potassio.
Versare per ciascuno dei due becher 10 ml di acqua distillata e misurare la massa del
sistema sulla bilancia.
Dopo aver appuntato la massa, versare il contenuto di uno dei due becher
all’interno dell’altro per avvenire la reazione.
Misurare nuovamente la massa.

Risultati:
Dalla reazione si ottengono ioduro di piombo(PbI2) e nitrato di potassio(KNO3). Si
forma anche un precipitato dal colore giallo, e la misura della massa non cambia,
pur essendo in un sistema aperto.
M1=62,77g/M2=62,77g M1=M2
Conclusione:
La massa, come nell’esperienza n.2, rimane invariata, dato che non vi è la
formazione di alcun gas, vi è però la formazione di un precipitato che non effettua
scambi di materia con l’ambiente, e mantiene la sua massa.

ESPERIENZA N.4:
Materiali:
-Zinco(Zn) in becher
- 25 ml acido cloridrico diluito(HCl) in becher
-Beuta
-Piastra riscaldata
-Stufa
-Bilancia

Principio del metodo:


Si è fatto reagire delle diverse quantità di zolfo con dell’acido cloridrico diluito in
eccesso. Si è poi separata l’acqua dal composto e si è calcolato il rapporto tra zinco e
il cloro ottenuto per ogni gruppo.

Procedimento:
-Dividersi in 6 gruppi diversi, ognuno di questi gruppi misura una quantità diversa di
zinco.
-Trasferire lo zinco in una beuta e aggiungere l’acido cloridrico diluito in eccesso, in
modo di far reagire tutto lo zinco.
-Una volta avvenuta la reazione, mettere la beuta con il composto su una piastra
riscaldata per rimuovere l’acqua.
-Per accertarsi che l’acqua sia completamente vaporizzata mettere il composto in
una stufa.
-Misurare la massa del sistema alla fine della reazione.

Risultati:
Dalla reazione otteniamo cloruro di zinco(ZnCl2) e idrogeno. Dato che il sistema è
aperto, l’idrogeno si libera nell’ambiente, causando l’abbassamento della massa del
sistema.
Tabella raccolta dati
Gruppo m. Beuta m. Zinco m. reale V. HCl m. ZnCl2+beuta
1 29,66g 1g 1,00g 25ml 31,85g
2 57,82g 1,2g 1,20g 25ml 60,48g
3 61,94g 1,4g 1,40g 25ml 65,07g
4 56,18g 1,6g 1,60g 25ml 59,70g
5 61,95g 1,8g 1,84g 25ml 65,95g
6 51,80g 2g 2,00g 25ml 56,08g

Tabella elaborazione dati


Rapporto
Gruppo m.ZnCl2 Cl Zn/Cl %Cl %Zn
1 2,19g 1,19g 0,84034 54,3% 45,7%
2 2,66g 1,46g 0,82192 54,8% 45,2%
3 3,13g 1,73g 0,80925 54,2% 45,8%
4 3,52g 1,92g 0,83333 54,5% 45,4%
5 4g 2,2g 0,81818 55% 45%
6 4,28g 2,28g 0,87719 53,3% 46,7%

Conclusioni:
Dalla tabella di può vedere che esiste un rapporto costante tra le masse dei reagenti
e che di conseguenza interagiscono in quantità regolate.

SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA:
-Appunti
-PTable
-Wikipedia

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