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ENZIMA CATALASI

Introduzione:
In data 13/05/2023 nel laboratorio scolastico è stato effettuato un esperimento
diviso in 4 fasi il cui scopo era analizzare l’enzima catalasi, verificare se l’enzima dopo
le reazioni è ancora utilizzabile e analizzare in quali condizioni l’enzima non agisce
più.
Fase 1:

Materiali:
 Fegato crudo  Provette x4  Pipetta
 Patata cruda  Portaprovette  Becher con acqua
 Roccia  Pinzette ossigenata al 3%
 Acqua Distillata 3ml  Bacchetta di vetro
Principio del Metodo:
Nei campioni presentati (fegato, patata, roccia, acqua distillata) si vuole osservare se
sono presenti degli enzimi che fanno reagire il campione con l’acqua ossigenata. Se
l’enzima è presente nel campione, allora durante la reazione produrrà bolle.

Procedimento:
Per iniziare si dispongono 4 provette sul portaprovette e si numerano. Si procede poi
immettendo all’interno di ciascuna provetta, tramite le pinzette, un campione
diverso spingendolo in fondo aiutandosi con la bacchetta di vetro. Tramite la pipetta
viene introdotta l’acqua ossigenata nelle provette fino a coprire il campione. Infine si
prende nota dei risultati ottenuti.

Risultati:
Provetta n Campione Osservazioni
1 Fegato crudo Si formano molte bolle e si produce calore
2 Patata cruda Si formano bolle
3 Roccia Non accade nulla
4 Acqua Distillata Non accade nulla

In alcuni casi nel campione della roccia è possibile che si formino anche in questo
caso delle bolle d’aria, non perché questa reagisca con l’acqua ossigenata, ma perché
erano presenti delle impurità che presentavano l’enzima che ha reagito.
Fase 2:

Materiali:
 Fegato crudo  Bacchetta di legno  Becher con acqua
 Patata cruda  Bacchetta di vetro ossigenata al 3%
 Provette x2  Pinzette  Accendino
 Portaprovette  Pipetta
Principio del Metodo:
L’enzima che reagisce con l’acqua ossigenata produce un gas e per scoprire la natura
del gas è possibile utilizzare un bastoncino bruciato per vedere se questo, una volta
introdotto nella provetta, brucia di nuovo.

Procedimento:
Vengono disposte le 2 provette sul portaprovette. Si introducono il fegato crudo e la
patata cruda in provette diverse aiutandosi con la bacchetta di vetro e le pinzette. Si
aggiunge poi l’acqua ossigenata con la pipetta fino a coprire ogni campione. Una
volta che la reazione avviene si brucia il bastoncino con l’accendino e viene poi
spento in modo che si formi la cenere. Il bastoncino viene poi introdotto prima in
una provetta e poi nell’altra, e si osservano i risultati.

Risultati:
Provetta n Campione Risultati
1 Fegato crudo La fiamma si ravviva in modo elevato con un colore
rosa/viola
2 Patata cruda La fiamma si ravviva in modo moderato

Si scopre che durante la reazione il gas che viene prodotto è ossigeno dato che è un
comburente e dato il colore della sua fiamma.
Fase 3:

Materiali:
 Fegato non utilizzato  Provette x4  Pipetta
 Fegato utilizzato  Portaprovette  Becher con acqua
 Patata non utilizzata  Pinzette ossigenata al 3%
 Patata utilizzata  Bacchetta di vetro
Principio del Metodo:
Per verifica che la sostanza che reagisce con l’acqua ossigenata sia effettivamente un
enzima, bisogna utilizzare la proprietà di catalizzatore biologico degli enzimi: gli
enzimi dopo aver reagito mantengono le loro proprietà. Di conseguenza se viene
ripetuto l’esperimento su un pezzo di fegato e di patata che hanno già reagito con
l’acqua ossigenata, e reagiscono nuovamente, si avrà la conferma che la sostanza è
un enzima.

Procedimento:
Si dispongono 4 provette sul portaprovette e si numerano. Vengono inseriti
all’interno delle provette i diversi campioni aiutandosi nuovamente con le pinzetta e
la bacchetta di vetro. Si aggiunge poi l’acqua ossigenata con la pipetta fino a coprire
il campione. Si osservano poi i risultati.

Risultati:
Provetta n Campione Risultati
1 Fegato non utilizzato Produzione di gas in modo elevato
2 Fegato utilizzato Produzione di gas in modo elevato
3 Patata non utilizzata Produzione di gas in modo moderato
4 Patata utilizzata Produzione di gas in modo moderato

Dopo la fase numero 4 si nota che la produzione di gas avviene in ogni caso
dimostrando così che la sostanza non si è consumata ed è effettivamente un enzima.
Fase 4:

Materiali:
 Fegato crudo  Portaprovette  Becher con acqua
 Fegato cotto  Provette x4 ossigenata al 3%
 Patata cruda  Pinzette
 Patata cotta  Bacchetta di vetro
Principio del Metodo:
Dato che gli enzimi dono un particolare tipo di proteina si può verificare
ulteriormente che la sostanza sia un enzima grazie alla denaturazione delle proteine,
secondo la quale se il campione viene cotto e poi fatto reagire, la reazione non andrà
a termine.
Procedimento:
Si dispongono 4 provette sul portaprovette e si numerano. Vengono inseriti
all’interno delle provette i diversi campioni aiutandosi nuovamente con le pinzetta e
la bacchetta di vetro. Si aggiunge poi l’acqua ossigenata con la pipetta fino a coprire
il campione. Si osservano poi i risultati.

Risultati:
Provetta n Campione Risultati
1 Fegato crudo La formazione di gas avviene
2 Fegato cotto La formazione di gas non avviene
3 Patata cruda La formazione di gas avviene
4 Patata cotta La formazione di gas non avviene

Dopo le reazioni si nota che la cottura dei campioni implica un’alterazione nelle
reazioni. Un altro fattore che altera i risultati di una reazione è il livello di ph:
immergendo il campione in una soluzione troppo acida o troppo basica si ottiene
una denaturazione dell’enzima che non funziona più.

Conclusione:
Alla fine dell’esperienza si scopre che la sostanza che reagisce è un enzima chiamato
catalasi. La catalasi La catalasi è un enzima, appartenente alla classe delle
ossidoreduttasi, coinvolto nella detossificazione della cellula da specie reattive
dell'ossigeno.

Bibliografia e Sitografia:
 Appunti
 Libro scolastico
 Skuola.net
 Wikipedia
 Unina.it

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