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Liceo Mascheroni Laboratorio di Scienze naturali

Componenti gruppo:  Rinaldi Michela


Esp. n° 1 Rinaldi
 Panseri Andrea
4CS n° 14
16/10/21 Michela

VELOCITA’ DI REAZIONE

OBIETTIVO:
In laboratorio si sono svolti due esperimenti legati alla velocità di reazione per verificare le nozioni
teoriche apprese in classe. Si è osservato come la velocità di una reazione può essere alterata da
alcuni fattori, come la concentrazione dei reagenti, l’uso dei catalizzatori, la superficie di contatto.

ESPERIMENTO 1

ATTREZZATURE:

 3 beker
 Cilindro graduato 10 ml
 3 pipette pasteur
 Acqua distillata dH2O
 Tiosolfato di sodio Na2S2O3 al 20% massa/volume
 Acido cloridrico HCl 1M

TEORIA:
Na2S2O3 + 2HCl → S + SO2 + 2NaCl + H2O
La reazione che avviene tra il tiosolfato di sodio e l'acido cloridrico genera differenti prodotti:
anidride solforosa, cloruro di sodio, acqua, ma soprattutto lo zolfo colloidale. Quest'ultimo sarà la
chiave dell'esperienza poichè rendendo torbida la soluzione fungerà da indicatore di avvenuta
reazione.

METODI:
La prima fase dell’esperimento consiste nel preparare 3 soluzioni di Na2S2O3 con concentrazioni
molari differenti: nel primo beker si sono messi 2 ml di tiosolfato di sodio, nel secondo 4ml e nel
terzo 8ml, attraverso l’uso della pipetta pasteur e del cilindro graduato. Successivamente si è
aggiunta l’acqua distillata in modo da avere tre soluzioni a stesso volume (10ml). Infine, misurando
con il contagocce si sono aggiunti 2 ml di acido cloridrico HCl e utilizzando il telefono come
cronometro si sono visti i tempi di reazione di ogni soluzione.
RISULTATI:
TEMPO 1: 26,11 s
TEMPO 2: 14,10 s
TEMPO 3: 7,95 s

CONLCUSIONI:
Si è osservato che il tempo impiegato dai reagenti per far avvenire la reazione è maggiore minore
è la concentrazione; quindi, una reazione è più veloce a maggior concentrazione e più lenta a
concentrazione minore. La terza soluzione è quella più densa, con lo zolfo come precipitato.

ESPERIMENTO 2
ATTREZZATURE:

 KMnO₄ permanganato di potassio


 C₂H₂O₄ acido ossalico, una provetta con catalizzatore e una senza
 Solfato ferroso FeSO4
 Acido solforico H₂SO₄
 Termometro
 Telefono come cronometro
 3 ml di acido cloridrico HCl
 Zinco (Zn) in polvere
 Zinco (Zn) in granuli
METODI:
Nella prima fase dell’esperimento si fa reagire KMnO4 con C₂H₂O₄ (3ml), con la presenza di acido
solforico per rendere l’ambiente acido.
Nella seconda fase si fa reagire KMnO4 con FeSO4, sempre con la presenza di acido solforico.
Nella terza fase si fa reagire KMnO4 con C₂H₂O₄ ma con l’utilizzo del catalizzatore.
Per ogni razione si è misurata la temperatura iniziale, finale e il tempo di reazione.
Come esperimento finale si è fatto reagire l’acido cloridrico con lo zinco in polvere, e con lo zinco
in granuli (1g).

RISULTATI:

TEMPO 1: 4,30 min; TEMPERATURA INIZIALE: 20 gradi, TEMPERATURA FINALE: 25 gradi


TEMPO 2: immediata; TEMPERATURA INIZIALE: 20 gradi, TEMPERATURA FINALE: 21 gradi
TEMPO 3: 10 s; TEMPERATURA INIZIALE: 20 gradi, TEMPERATURA FINALE: 25 gradi

Esperimento finale: ha reagito prima con lo zinco in polvere.


CONLUSIONI:
La seconda reazione è quella più veloce, mentre la terza è più veloce rispetto alla prima grazie al
catalizzatore, in quanto favorisce la reazione.
Lo zinco in polvere velocizza la reazione, per il fattore di maggiore superficie di contatto rispetto a
quello in granuli.
Le reazioni sono esotermiche.

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