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LICEO SCIENTIFICO STATALE “GALILEO GALILEI”

SELVAZZANO DENTRO (PD)


Laboratorio di Scienze

Esercitazione n°: Alunno o gruppo: Lazzarini Alessandro, Salamina Pietro,


Data: 05-05-2018 Santinello Sofia, Spiandore Francesco.
Giudizio / Voto: Classe : 3 Sez.: D

TITOLO: VERIFICA DELL’EQUILIBRIO CHIMICO

Scopo dell’esperienza:
Verificare l’equilibrio chimico di una reazione e la validità del
principio di Le Chatelier.

Principi teorici:

 L’equilibrio chimico è la condizione dipendente dalla temperatura in cui le concentrazioni dei


reagenti e dei prodotti che partecipano a una reazione chimica non variano nel tempo.
 La legge dell’azione di massa (legge di Guldberg-Waage), afferma che per ogni reazione
all’equilibrio chimico è costante il rapporto tra il prodotto delle concentrazioni molari dei prodotti
di reazione, ciascuno elevato al proprio coefficiente stechiometrico, e il prodotto delle
concentrazioni molari dei reagenti, ciascuno elevato al proprio coefficiente stechiometrico.
 Il principio di Le Chatelier afferma che, se un equilibrio viene perturbato dall’esterno, il sistema
risponde in modo da opporsi alla perturbazione, cercando di ristabilire, se possibile, un nuovo
equilibrio.

Apparecchiature/Strumentazioni Reagenti/Prodotti chimici


1.Spatola 1. H2O acqua (reagente e prodotto)
2.CuCl2 dicloruro di rame – cloruro rameico
2.Provette x 8
(reagente)
3.Portaprovette 3.NaCl cloruro di sodio (reagente)
4.CoCl2∙6 H2O 0,2M dicloruro di cobalto esaidrato
4.Pipetta graduata – cloruro di cobalto esaidrato(reagente)

5.HCl 3M cloruro di idrogeno - acido cloridrico


5.Propipetta
(reagente)
6.Pipetta Pasteur 6.Cu2+ ione rameico (prodotti)
7.Capsula Petri 7.Cl- ione cloruro (prodotti)
8.Bacchetta di vetro 8.Na+ ione sodio (prodotti)
9. Becker 9.[CoCl4]2- tetraclorurocobaltato (II) (prodotti)
Indicare frasi di rischio (R), di sicurezza (S) e tipo di pericolo per ciascun
NORME DI SICUREZZA
prodotto
Cloruro di cobalto

Nocivo

Acido cloridrico

Tossico

Corrosivo

Cloruro Rameico

Irritante

Dannoso per l’ambiente

Cloruro di cobalto esaidrato

Tossico

Dannoso per l’ambiente


Procedimento:

1. Con l’ausilio di una spatola abbiamo inserito nella capsula Petri una
piccola quantità di cloruro rameico (CuCl2) e abbiamo aggiunto due
gocce d’acqua (H2O) con la pipetta Pasteur. Quindi per velocizzare la
reazione abbiamo, con una bacchetta di vetro, mescolato la soluzione.
In seguito, abbiamo aggiunto due millilitri di acqua (H2O) poiché due
gocce d’acqua non erano sufficienti per far avvenire completamente la
reazione, ed osservare la variazione di colore. Infine, abbiamo aggiunto
del cloruro di sodio (NaCl) alla soluzione. In questo modo, il cloruro di
sodio si dissocia in Na+ e Cl-, creando così nuove molecole di CuCl2.
La soluzione torna così al colore iniziale (azzurro).
Soluzione con aggiunta NaCl

2. Abbiamo inserito all’interno di otto provette 2ml di dicloruro di cobalto esaidrato (CoCl2∙6 H2O) per poi
aggiungere in tutte, eccezion fatta per la prima che funge da bianco di riferimento, alcuni millilitri di acido
cloridrico (HCl), rispettivamente 0.4 ml, 0.8 ml, 1.2 ml, 1.6 ml, 2.0 ml, 2.4 ml, 2.8 ml. Abbiamo agitato le
provette per favorire l’avvenimento della reazione. Successivamente, al fine di destabilizzare l’equilibrio
chimico formatosi, abbiamo aggiunto 1 ml di acido cloridrico, sempre ad eccezione della provetta di
riferimento. Infine, abbiamo aggiunto 2 ml di nitrato di cobalto (Ca(NO3)2∙6H2O) ad ogni provetta,
escludendo sempre la prima, per destabilizzare ulteriormente l’equilibrio chimico.

Osservazioni:

1. Dopo aver versato le prime due gocce abbiamo notato che alcuni granelli di cloruro rameico (CuCl2) erano
diventati di un verde brillante. Con l’aggiunta poi degli altri 2ml di acqua, tutto il cloruro si è uniformato nel
colore. Col tempo però il miscuglio tendeva a tornare al suo colore naturale diventando di un colore sempre
più simile al verde acqua. Il miscuglio era inodore.

2. In seguito all’aggiunta di acido cloridrico (HCl), abbiamo rilevato che le provette si erano sensibilmente
raffreddate. Inoltre, confrontando il colore delle varie provette, abbiamo potuto osservare che il colore delle
diverse soluzioni variava molto leggermente nei toni del rosa. La soluzione era inodore.

Dati sperimentali (tabelle):

Provetta V(HCl) Colore Colore


(+1ml HCl)
1 0.0 ml (provetta di
riferimento) Rosso Rosso
2 0.4 ml
3 0.8 ml
4 1.2 ml
Diventa sempre Si schiarisce
5 1.6 ml
meno intenso ulteriormente
6 2.0 ml
7 2.4 ml
8 2.8 ml
Elaborazione dei dati (calcoli/grafici)

1. Analisi qualitativa.
H2O

CuCl2 ↔ Cu2+ + 2Cl- Reazione di dissociazione

[𝐶𝑢2+ ]∙[𝐶𝑙− ]2
ke= [𝐶𝑢𝐶𝑙2 ]

Aggiunta di due gocce di Aggiunta di 2 ml di H2O a


H2O a CuCl2. CuCl2

2. Analisi quantitativa.

CoCl2∙6 H2O + 4HCl ↔ [CoCl4]2- + 6H2O

[CoCl42− ]∙[H2O]6
ke=[CoCl2∙6 H2O ]∙[𝐻𝐶𝑙]4

Conclusioni:
1. Osservando la prima parte dell’esperimento, possiamo concludere in un periodo iniziale le due velocità di
reazione, quella dei reagenti e quella dei prodotti, sono diverse. Successivamente raggiungono l’equilibrio
come si evince dal fatto che il colore del sistema rimane invariato in una tonalità a metà tra il blu dei
reagenti e il verde dei prodotti.

2. Osservando invece la seconda parte dell’esperienza, possiamo dedurre che, una volta perturbato l’equilibrio
chimico con l’aggiunta di un reagente, il sistema tende a ritornare all’equilibrio anche se esso è spostato
verso destra (verso i prodotti), come enuncia il principio di Le Chatelier.

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