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Scopo dell’esperienza:
Verificare l’equilibrio chimico di una reazione e la validità del
principio di Le Chatelier.
Principi teorici:
Nocivo
Acido cloridrico
Tossico
Corrosivo
Cloruro Rameico
Irritante
Tossico
1. Con l’ausilio di una spatola abbiamo inserito nella capsula Petri una
piccola quantità di cloruro rameico (CuCl2) e abbiamo aggiunto due
gocce d’acqua (H2O) con la pipetta Pasteur. Quindi per velocizzare la
reazione abbiamo, con una bacchetta di vetro, mescolato la soluzione.
In seguito, abbiamo aggiunto due millilitri di acqua (H2O) poiché due
gocce d’acqua non erano sufficienti per far avvenire completamente la
reazione, ed osservare la variazione di colore. Infine, abbiamo aggiunto
del cloruro di sodio (NaCl) alla soluzione. In questo modo, il cloruro di
sodio si dissocia in Na+ e Cl-, creando così nuove molecole di CuCl2.
La soluzione torna così al colore iniziale (azzurro).
Soluzione con aggiunta NaCl
2. Abbiamo inserito all’interno di otto provette 2ml di dicloruro di cobalto esaidrato (CoCl2∙6 H2O) per poi
aggiungere in tutte, eccezion fatta per la prima che funge da bianco di riferimento, alcuni millilitri di acido
cloridrico (HCl), rispettivamente 0.4 ml, 0.8 ml, 1.2 ml, 1.6 ml, 2.0 ml, 2.4 ml, 2.8 ml. Abbiamo agitato le
provette per favorire l’avvenimento della reazione. Successivamente, al fine di destabilizzare l’equilibrio
chimico formatosi, abbiamo aggiunto 1 ml di acido cloridrico, sempre ad eccezione della provetta di
riferimento. Infine, abbiamo aggiunto 2 ml di nitrato di cobalto (Ca(NO3)2∙6H2O) ad ogni provetta,
escludendo sempre la prima, per destabilizzare ulteriormente l’equilibrio chimico.
Osservazioni:
1. Dopo aver versato le prime due gocce abbiamo notato che alcuni granelli di cloruro rameico (CuCl2) erano
diventati di un verde brillante. Con l’aggiunta poi degli altri 2ml di acqua, tutto il cloruro si è uniformato nel
colore. Col tempo però il miscuglio tendeva a tornare al suo colore naturale diventando di un colore sempre
più simile al verde acqua. Il miscuglio era inodore.
2. In seguito all’aggiunta di acido cloridrico (HCl), abbiamo rilevato che le provette si erano sensibilmente
raffreddate. Inoltre, confrontando il colore delle varie provette, abbiamo potuto osservare che il colore delle
diverse soluzioni variava molto leggermente nei toni del rosa. La soluzione era inodore.
1. Analisi qualitativa.
H2O
[𝐶𝑢2+ ]∙[𝐶𝑙− ]2
ke= [𝐶𝑢𝐶𝑙2 ]
2. Analisi quantitativa.
[CoCl42− ]∙[H2O]6
ke=[CoCl2∙6 H2O ]∙[𝐻𝐶𝑙]4
Conclusioni:
1. Osservando la prima parte dell’esperimento, possiamo concludere in un periodo iniziale le due velocità di
reazione, quella dei reagenti e quella dei prodotti, sono diverse. Successivamente raggiungono l’equilibrio
come si evince dal fatto che il colore del sistema rimane invariato in una tonalità a metà tra il blu dei
reagenti e il verde dei prodotti.
2. Osservando invece la seconda parte dell’esperienza, possiamo dedurre che, una volta perturbato l’equilibrio
chimico con l’aggiunta di un reagente, il sistema tende a ritornare all’equilibrio anche se esso è spostato
verso destra (verso i prodotti), come enuncia il principio di Le Chatelier.