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Titolazione acido forte -base forte.

Preparazione della soluzione di idrossido di sodio e determinazione della sua concentrazione


mediante titolazione con soluzione di acido cloridrico.
Per questa esperienza abbiamo usufruito di diversi materiali presenti all’interno del laboratorio
come prima cosa ci è stato richiesto di mettere dei guanti della propria grandezza. Come
strumenti abbiamo usato: Buretta da 50 ml - Pipetta Pasteur (usa e getta) -Cilindro da 100ml -
Matraccio da 100ml – Beuta da 100ml - Piastra agitante – Bilancia di precisione analitica -
Spatola – Navicella-Agitatore magnetico – Spruzzette- Idrossido di sodio in pellets - Acido
cloridrico in soluzione circa 0,1 M (titolo esatto) - Fenolftaleina in soluzione alcoolica 1 % -
Acqua distillata.
La titolazione acido-base è un metodo di titolazione utilizzato per determinare la
concentrazione di un acido o di una base sconosciuti neutralizzando reazioni che portano alla
formazione di sali e acqua. La soluzione da titolare può essere un acido debole o una base forte.
Il processo si basa sulla reazione tra il titolante e il titolato, che è una reazione acido-base. In
questo caso si tratta di una base forte e acido forte. Il primo passo è lavare la buretta, che è un
tubo di vetro graduato che ad una estremità ha una fessura e sull’altra ha un rubinetto che
consente di chiudere o aprire la seconda estremità, perciò, dopo essermi assicurata che il
rubinetto fosse chiuso mi sono avvicinata al lavandino ed ho inserito L’ Hcl. Ho lasciato girare la
buretta in mano per far scorrere il liquido per tutte le pareti della buretta ed in seguito aprendo
il rubinetto l’ho fatto fuoriuscire non nel lavandino ma in un contenitore. All’interno della
buretta ho inserito circa 50ml di Hcl, “circa” perché per facilitare la riuscita dell’operazione ho
riempito la buretta un po' sopra lo 0 in modo da poter aprire e chiudere il rubinetto
velocemente per far svanire le bolle d’aria che si possono venire a creare sulla porzione
inferiore, ho riempito nuovamente per raggiungere lo 0 guardando con la linea degli occhi sul
livello del liquido in modo da osservare il menisco inferiore dato che l’hcl è trasparente. Questo
passaggio è fondamentale per evitare errori di parallasse; quindi, il menisco inferiore deve
toccare la linea tangente segnata sullo 0. Dopo aver completato questi passaggi ho fissato la
buretta ad un’asta di metallo con una pinza. Il secondo passaggio è pesare L’NaOh (idrossido di
sodio) che si presenta in stato solido sottoforma di pellets. Ho utilizzato una bilancia di
precisione analitica ossia una bilancia che può arrivare fino a quattro cifre decimali. Ho aperto la
vetrata della bilancia in modo di inserire la navicella che è un contenitore (usa e getta) che va
preso all’estremità in modo da non alterare il peso. Ho azzerato la bilancia in modo da eliminare
la tara della navicella per poi inserire velocemente attraverso la spatola (che ho tenuto con
l’indice libero), l’idrossido di sodio. La velocità in questo caso è necessaria perché non è
presente una purezza al 100% del composto ma è del 98 % e si potrebbe alterare ancora di più
dato che è capace di assorbire molta umidità e ciò potrebbe alterare il peso. Ho pesato 0,4208g
di NaOh. Ho sciolto l’NaOh all’interno di un matraccio di 100ml dove ho inserito acqua distillata
che ho preso dalle spruzzette in modo da farlo sciogliere se il pellets non scendeva ci si poteva
aiutare con le spruzzette. Ho chiuso con il tappo la testata del matraccio in modo da poter
agitare e far sciogliere NaOh in questo caso il volume potrebbe anche diminuire perché può
rimanere incastrato nel tappo. Ho prelevato 10 ml di soluzione di NaOH utilizzando il cilindro
per poi versalo in una beuta di 100ml in cui ho inserito dei magnetini ho aggiunto acqua
distillata fino a circa 50 ml e 3 gocce dell’indicatore fenolftaleina. Ho accesso la piastra agitante
che funziona tramite corrente elettrica o regolato la velocità un po' più lenta di come era
impostata in modo da non far sbattere il magnetino contro la parete della beuta. La soluzione è
diventata di colore fuxia (in ambiente basico). Si procede ora alla titolazione aggiungendo,
goccia a goccia, la soluzione titolante(hcl) fino al cambiamento (viraggio) del colore
dell’indicatore, che nel caso della fenolftaleina diventa rosa chiaro dove raggiunge il punto di
equivalenza. Sulla scala graduata della buretta il volume di titolante che ho utilizzato nel mio
caso è stato circa 8.6. ml per due volte consecutive. Infine, se lasciamo scorrere ancora hcl più
del previsto la soluzione è diventata incolore cioè l’effetto della fenolftaleina in ambiente acido.

NaOh+HCl NaCl +H2O


l’acido cloridrico in soluzione si ionizza completamente, liberando ioni H+:
HCl 𝐻 + + 𝐶𝑙 −
L’idrossido di sodio, si dissocia completamente, liberando ioni idrossido OH–:
+
NaOH(s) 𝑁𝑎(𝑎𝑞) + 𝑂𝐻 − (𝑎𝑞)

Gli ioni H+ dell’acido cloridrico verranno “neutralizzati” dagli ioni OH– della base,
idrossido di sodio, secondo la reazione:
𝐻 + + 𝑂𝐻 − 𝐻2 𝑂

ho calcolato il numero di moli dell’idrossido di sodio


𝑔 0.4208𝑔
n= = 𝑔 = 0.01052 mol
𝑃𝑀 40
𝑚𝑜𝑙

Ho ricavato la concentrazione molare dell’idrossido di sodio


prima di effettuare la titolazione:
𝑛 0.01052𝑚𝑜𝑙
𝑀= → = 1.052𝑀
𝑣 0.01𝑙

Al punto di equivalenza le moli dell’acido sono uguali a quelle della base, perciò,
n(base)=n(acido)
𝑀(𝑎𝑐𝑖𝑑𝑜) × 𝑉(𝑎𝑐𝑖𝑑𝑜) = 𝑀(𝑏𝑎𝑠𝑒) × 𝑉(𝑏𝑎𝑠𝑒)
𝑛
𝑀=
𝑉(𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛ⅇ)
Bisogna ricordare che la normalità è uguale alla concentrazione molare moltiplicata per
la valenza della molecola in Hcl è 1 perciò la normalità è uguale alla molarità.
8.6+8.6
Media volumi della buretta: = 8.6 ml cioè 0.0086 l
2
Sostituiamo i valori: 0,1𝑀 × 0,0086𝐿 = 𝑀(𝑏𝑎𝑠𝑒) × 0,010𝐿
0.1𝑀×0.0086𝐿
cioè𝑀(𝑏𝑎𝑠𝑒) = = 0.086 𝑀
0.010𝐿

Firma
Nancy Martilotti matr(230999) Dibest

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