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Principio teorico:
Per lo svolgimento della prova ci siamo basati sul principio teorico della
titolazione.
La titolazione è un metodo chimico usato per determinare la concentrazione di un
soluto in una soluzione. Tale scopo si raggiunge aggiungendo alla soluzione di
concentrazione incognita una soluzione di composizione nota in modo da
determinare una reazione chimica che proceda rapidamente.
In genere, la soluzione reattiva viene aggiunta goccia a goccia utilizzando un
cilindro graduato, chiamato buretta, in modo che al termine della reazione sia
immediato misurare il volume di reattivo aggiunto; da questa misura si risale
alla concentrazione di soluto nella soluzione.
Materiale e sostanze:
Per lo svolgimento dell’esperienza abbiamo utilizzato:
-Buretta
-due becher -aceto
-imbuto -idrossido di sodio (NaOH)
-spruzzetta -fenolftaleina
-spatola -acqua (H2O)
-bilancia
-matraccio
-cilindro graduato
Procedimento:
Inizialmente eseguo passaggi matematici per conoscere la quantità di NaOH che
devo prelevare e poi disciogliere in acqua.
Una volta svolte queste operazioni, prelevo la quantità di idrossido di sodio
necessaria, nel nostro caso 10g; pesato accuratamente il tutto e inserendo il
composto granulare in un becher, aggiungo in esso 50 ml circa di acqua
distillata.
Noto che i granuli di NaOH si solubilizzano in acqua e il miscuglio così
ottenuto produce calore, tanto che abbiamo dovuto bagnare il becher per non
surriscaldarlo troppo.
A questo punto abbiamo versato il tutto in un matraccio, portando la soluzione
ad un volume di 250ml, aggiungendo acqua.
Abbiamo poi preso un buretta graduata e l’abbiamo avvinata con l’idrossido di
sodio in soluzione acquosa, prelevandone un po’ dal matraccio.
Successivamente metto nella buretta 50ml della soluzione nel becher(acqua+NaOH).
Preleviamo poi 20ml di aceto servendoci di un cilindro graduato, ponendoli in un
becher.
A questo punto aggiungo all’aceto 3 gocce di fenolftaleina e non noto alcun
cambiamento.
Infine abbiamo posto il becher sotto la buretta e abbiamo fatto scendere goccia
a goccia la soluzione acquosa di NaOH; mescoliamo intanto la soluzione nel
becher e continuo questa operazione fino a quando l’ aceto, grazie alla
fenolftaleina, assume un colore persistente di un rosa chiaro.
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Quando notiamo che il colore rosato comincia a persistere, chiudo il rubinetto
della buretta e guardo quanti ml di NaOH+acqua sono rimasti nella buretta; a
questo punto svolgo una semplice sottrazione tra i 50ml (portata buretta) e
quello che è rimasto dentro, per trovare la quantità di NaOH che mi reagisce con
l’aceto nel becher.
Svolgo questo procedimento per quattro volte, facendo poi una media tra i valori
trovati.
Si conclude così l’esperienza pratica; tramite dei calcoli matematici sotto
illustrati abbiamo trovato la concentrazione di acido acetico presente nella
nostra soluzione.
Qui sotto è rappresentata la reazione chimica da noi effettuata:
prova 1 20 ml
prova 2 19 ml
prova 3 23 ml
prova 4 18 ml
valore medio 20
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Conclusioni personali:
Lo scopo dell’ esperienza, quello di conoscere la concentrazione di acido
acetico nella soluzione da noi preparata, è stato pienamente raggiunto.
Sono riuscito inoltre a comprendere il principio su cui si basa la titolazione.
L’ambiente esterno non ha influito durante lo svolgimento della prova.
Se dovessi ripetere l’esperienza, non cambierei nessuna procedura, in quanto
siamo riusciti a svolgere ogni prova senza difficoltà.
3/3