3. MATERIALE E STRUMENTAZIONE
- Imbuto
- Becker da 100 mL
- Beuta da 250 mL
- Cilindro da 100 mL
- Vetrino d’orologio
- Matraccio tarato da 250 mL
- Buretta da 50 mL
- Pipetta graduata e pipetta di pasteur
- Carta da filtro
- Agitatore ed ancoretta magnetica
4. REATTIVI
- Soluzione di NaOH 0,1 M
Pesare 1,0027 g di NaOH e scioglierli in 50 mL di H20 deionizzata, potare a volume in un
matraccio tarato da 250 mL
- Indicatore: Blu di bromo timolo (intervallo di viraggio 6 – 7,6)
5. PROCEDIMENTO
Versare 30 mL di campione in un becker e sottoporre ad agitazione magnetica per almeno 0 minuti
allo scopo di allontanare la CO2. Terminata l’operazione filtrare la soluzione e passare alla
determinazione.
Si prelevano 5 mL di campione da sottoporre ad analisi in una beuta da 250 mL, si addizionano 100
mL di acqua deionizzata e 3-4 goccie di indicatore.
Si agita la soluzione e sotto continua agitazione si titola con la soluzione di NaOH 0,1 M, al viraggio
dell’indicatore da giallo a blu si arresta la titolazione. La colorazione blu deve essere persistente per
almeno 30 secondi. Si annota il volume di titolante impiegato e si eseguono altre 2 prove per ogni
campione da analizzare.
8. CONCLUSIONI
Il vino da tavola analizzato ha un acidità di 6,50 ± 0,09 g/L di acido tartarico che rientra nel range
previsto dalla legge.