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ISBN 978–88–548–2860–5
SOMMARIO
Capitolo 4
75
La via grafica al calcolo del pH di soluzioni di acidi e basi
Capitolo 1
4.1 Premessa 75
7 4.2 Aspetti geometrici dei diagrammi logaritmici AcidoBase 77
Equilibrio chimico e attività
4.2.1 Analisi geometrica del diagramma logaritmico del sistema AcidoBase
77
monoprotico
La legge di azione di massa (LAM) e gli equilibri ionici in soluzione Analisi geometrica del diagramma logaritmico del sistema AcidoBase
1.1 7 4.2.2 78
acquosa. diprotico
1.2 pH 15 Analisi geometrica del diagramma logaritmico del sistema AcidoBase
La legge di conservazione della massa e i bilanci di massa (BdM) delle 4.2.3 79
triprotico
1.3 19
specie chimiche in una soluzione Analisi geometrica del diagramma logaritmico del sistema AcidoBase
4.2.4 80
Problemi Capitolo 1 22 tetraprotico
4.3 La pratica del calcolo grafico del pH 82
Capitolo 2 4.3.1 pH dell’acqua a varie temperature 82
4.3.2 pH di soluzioni di acidi e basi forti 83
Le conseguenze della legge di azione di massa (LAM) e dei bi- 23
4.3.3 pH di soluzioni di acidi e basi deboli monoprotici 93
lanci di massa (BdM) per le soluzioni di acidi e basi 4.3.4 pH di soluzioni di acidi e basi diprotici 112
4.3.5 pH di soluzioni di acidi e basi triprotici 130
2.1 Acqua 23 pH di soluzioni di acidi e basi tetraprotici e poliacidi 139
4.3.6
2.2 Acidi e basi monoprotici 25 Problemi Capitolo 4 150
2.3 Acidi e basi diprotici 32
2.4 Acidi e basi triprotici 34
Capitolo 5
2.5 Acidi e basi tetraprotici 37 153
2.6 Poliacidi 39 Titolazioni AcidoBase
2.7 Acidi e basi forti 41
2.8 Soluzioni di più sostanze con proprietà AcidoBase 42 5.1
Titolazioni alcalimetriche e acidimetriche 153
2.9 Capacità tamponante segnata e grafico logaritmico di una soluzione 44 Calcolo della pendenza della curva di titolazione dal grafico logaritmico
5.2 159
Problemi Capitolo 2 52 AcidoBase
5.3 Titolazioni analitiche 167
Capitolo 3 Titolazioni fino a un pH predeterminato e valutazione dell’errore sistematico
5.3.1 167
55 di titolazione
Condizione del protone (o CdP) 5.3.2 Titolazioni acido forte-base forte fino a un pH predeterminato 174
5.3.3 Titolazione fino a un pH predeterminato di acidi e basi plurivalenti 175
3.1 Soluzioni di acidi e basi a livello zero primitivo 55 5.3.4 Titolazione fino a un pH predeterminato di specie anfiprotiche 179
3.2 Soluzioni analiticamente indistinguibili di acidi e basi 62 5.3.5 Titolazione fino a un pH predeterminato di miscele di acidi e basi 182
3.3 Soluzioni di acidi e basi pH-equivalenti 64 5.3.6 Titolazioni visuali fino a un pH predeterminato 185
3.4 Soluzioni di acidi e basi che non sono a livello zero primitivo 66 5.4 Standardizzazioni 187
Problemi Capitolo 3 71 Problemi Capitolo 5 195
6 Sommario
Capitolo 6
Interpretazione grafica di tipiche applicazioni basate sugli 199
equilibri AcidoBase
Capitolo 7
Cenni alla via algebrica al calcolo del pH e della capacità 215
tamponante di soluzioni di acidi e basi
7.1 Libreria di Equazioni Generali (LEG) e istanze di equazioni della LEG 215
+
7.2 Equazione risolutiva nell’incognita [H ] 216
7.3 Equazione di Henderson-Hasselbalch 221
+
Altre forme approssimate dell’equazione risolutiva in [H ] per soluzioni
7.4 225
con un singolo soluto uniprotovalente
Forme approssimate dell’equazione risolutiva in [H+] per soluzioni con
7.5 229
un singolo soluto poliprotovalente
7.6 Calcolo algebrico della capacità tamponante 234
Problemi Capitolo 7 239
Simboli 243
Indice 245
Capitolo 2
pH
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
H OH
0 0
Le conseguenze della legge di azione ‐1 ‐1
‐2 ‐2
di massa (LAM) e dei bilanci di massa ‐3 ‐3
(BdM) per le soluzioni di acidi e basi ‐4 ‐4
‐5 ‐5
2.1 Acqua ‐6 ‐6
log[ i ]
‐7 ‐7
Il prodotto ionico dell’acqua può essere scritto in forma logaritmica facen‐
do uso dell’operatore p log : ‐ 8 ‐ 8
p pO p . ‐9 ‐ 9
’ ‐10 ‐10
‐11 ‐11
in cui si è posto:
‐12
p 2.2 ‐12
‐13
pO p 2.3 ‐13
‐14 ‐14
Se nel piano sono definiti due assi cartesiani logaritmici (log[i], pH] ), in cui [ i ]
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
indica la concentrazione di equilibrio della specie chimica “ i ”, si può facil‐
pH = 5.00
mente tracciare un grafico che contiene le due rette di equazioni (2.4) e (2.5)
(che derivano da un riarrangiamento delle equazioni (2.2) e (2.3)):
.
p .
’
Figura 2.1 ‐ Grafico logaritmico AcidoBase dell'acqua a 25°C. Nel grafico è stata tracciata una
verticale a pH = 5.
23
24 Capitolo 2
Un tale grafico, tracciato per una temperatura di 25° (i.e., pKw = 14.00), è pre‐ Tuttavia, se consideriamo l’acqua in assenza di soluti, ossia l’acqua infinita‐
sentato in Figura2.1. mente pura, esiste fra le variabili fin qui introdotte (cioè [H+] e [OH‐])
Il grafico di Figura2.1 verrà chiamato grafico logaritmico AcidoBase dell’acqua. un’ulteriore relazione, oltre al prodotto ionico dell’acqua. Infatti, la reazione di
Esso mostra, a colpo d’occhio, che in acqua la concentrazione di equilibrio dei autoprotolisi dell’acqua produce un ugual numero di moli di H+ e di OH‐. Quin‐
protoni (vedi linea H) e quella degli anioni idrossile (vedi linea OH) non può es‐ di, in acqua infinitamente pura (dove la reazione di autoprotolisi dell’acqua è
sere modificata autonomamente. Un aumento della concentrazione dell’uno l’unica che può aver luogo), deve essere anche verificata la relazione:
corrisponde inevitabilmente a una diminuzione della concentrazione dell’altro.
.
Osserva, infatti, che, se si traccia nel grafico dell’acqua una verticale, per e‐
sempio a pH = 5.0, essa intercetta la linea H in un punto la cui ordinata è
log[H+]; e, analogamente, intercetta la linea OH in un punto la cui ordinata è L’equazione (2.6) esprime, nel caso dell’acqua infinitamente pura, una relazio‐
log[OH‐]. A pH = 5.0 si può leggere dal grafico log[H+] = ‐ 5.00 ± 0.05 e log[OH‐] ne fra le concentrazioni di equilibrio a cui verrà applicato il nome di condizione
= ‐ 9.0 ± 0.05. Prego nota che [H3O+] è stato abbreviato a [H+] e che è stato as‐ del protone (o CdP). La CdP è una relazione fondamentale per lo sviluppo degli
sunto che il grafico possa essere letto con una precisione di ± 0.05 unità loga‐ aspetti quantitativi degli equilibri AcidoBase, e sarà discussa esaurientemente
ritmiche. Se si trasla la verticale verso destra lungo l’asse del pH, si potrà vede‐ nel Capitolo 3. Se è vero, com’è vero, che nell’acqua infinitamente pura deve
re che log[H+] diminuisce (e così anche [H+]) mentre contestualmente log[OH‐] essere verificata la CdP (2.6), allora il pH dell’acqua deve essere, nel grafico di
aumenta (e così anche [OH‐]). Il contrario succede se la verticale viene traslata Figura2.1, l’ascissa corrispondente al punto d’incontro della linea H con la li‐
verso sinistra, a valori di pH più bassi. In generale log[H+] > log[OH‐] (o, che è nea OH. Si può quindi leggere nel grafico che il pH dell’acqua a 25°C è 7.00.
lo stesso, [H+] > [OH‐]) in tutta la regione del grafico dell’acqua in cui la retta H L’acqua infinitamente pura è, per definizione, neutra da un punto di vista Aci‐
giace al di sopra della retta OH (tale regione identifica l’intervallo di pH acidi). doBase. Per estensione, qualunque soluzione acquosa che alla temperatura di
Per contro, log[OH‐] > log[H+] (o, che è lo stesso, [OH‐] > [H+]) nella regione del 25° ha pH = 7. 00 è detta neutra (da un punto di vista AcidoBase). Prego nota
grafico in cui la retta OH giace più in alto della linea H (tale regione definisce che, poiché il prodotto ionico dell’acqua e il suo grafico logaritmico AcidoBase,
l’intervallo di pH alcalini). Con riferimento alla Figura2.1, il segmento staccato che in questo contesto la rappresenta, cambiano con la temperatura, così ac‐
sulla verticale fra le linee H ed OH misura log[H+] ‐ log[OH‐] = log([H+]/[OH‐]) = cade anche del pH dell’acqua e quindi del valore di pH che identifica il punto di
4.00 ± 0.05. Ciò implica, naturalmente, che, a pH = 5, [H+]/[OH‐] = 104.00 ± 0.05. In neutralità AcidoBase di una soluzione acquosa qualunque (vedi Esempio 4.0, Cap. 4).
generale, in un grafico logaritmico, la distanza lungo la verticale fra due linee o Sostanze che dissolte in acqua ne modificano il pH, sono sostanze con proprie‐
curve è una misura del rapporto fra le concentrazioni di equilibrio delle specie tà AcidoBase. In particolare hanno proprietà AcidoBase gli idrossidi dei metalli
rappresentate dalle linee o curve. Si può quindi vedere a colpo d’occhio che, a alcalini, NaOH, KOH, LiOH. Questi idrossidi sono basi forti, e in acqua sono
pH 6, [H+] predomina largamente su [OH‐]; mentre il contrario succede a pH completamente dissociati negli ioni costituenti. Infatti, la costante di equili‐
8. Nella regione 6 < pH < 8, [H+] e [OH‐] hanno valori paragonabili. brio, per esempio, della reazione:
Quanto fin qui esposto, si applica indiscriminatamente a qualunque soluzione
N
acquosa, indipendentemente dal fatto che siano presenti o meno altri soluti.
Le conseguenze della LAM e dei BdM per le soluzioni di acidi e basi 25
è così elevata che non è nota con certezza. Ciò implica che l’aggiunta di x.xx 2.2 Acidi e basi monoprotici
moli/litro di NaOH, KOH o LiOH all’acqua contribuirà per x.xx M alla concen‐
trazione di OH‐ all’equilibrio ([OH‐]). Naturalmente ciò produce un aumento di Un acido è, secondo J. N. Brönsted, una specie chimica che contiene alme‐
pH, poiché, come detto sopra, un aumento della concentrazione di OH‐ deve no un atomo di idrogeno e che ha proprietà AcidoBase. Le proprietà AcidoBa‐
necessariamente produrre una diminuzione della concentrazione di equilibrio se di un acido monoprotico, HA, dipendono esclusivamente dalla sua capacità
di H+. di dissociare un singolo protone, secondo una reazione del tipo:
In generale, si può riguardare l’aggiunta di NaOH all’acqua come una perturba‐
zione tendente a modificare il suo pH. L’acqua (e in generale tutte le soluzioni) H3 O A‐
HA H2 O H3 O A‐ HA
a .
ha una naturale capacità di resistere a una perturbazione tendente a modifi‐ HA
carne il pH. La resistenza che soluzioni diverse offrono alla perturbazione ten‐
dente a modificare il pH, varia largamente, dipendentemente dalla loro com‐
Brönsted chiamò la costante di equilibrio della reazione (2.8), Ka, costante di
posizione analitica. Essa è descritta quantitativamente dalla capacità tampo‐
dissociazione, e usava il suo valore per caratterizzare gli acidi in base alla loro
nante. Si deve capire da ciò che l’acqua (o in generale una qualunque soluzio‐
forza. Gli acidi forti hanno Ka >> 1 (e.g., HCl, HNO3, HClO4, etc…). Per gli acidi
ne) ha non solo un definito valore del pH, come abbiamo dimostrato sopra,
deboli: ∼ 1 > Ka 10 ‐14 (e.g., HF, CH3COOH, NH4+, etc…). È conveniente e con‐
ma anche un ben definito valore della capacità tamponante. Formalmente la
sueto dare il valore della costante di dissociazione di un acido monoprotico
capacità tamponante si può intendere come il numero di moli di NaOH che
sotto forma di pKa = ‐ logKa.
devono essere aggiunti a un litro di acqua (o di una soluzione) per aumentare
Una base monoprotica, B, è una specie chimica che ha una reattività del tipo:
il suo pH di una unità. Strettamente, tuttavia, la definizione di capacità tam‐
ponante implica l’uso del differenziale della concentrazione di NaOH, δCNaOH, B BH OH‐
B H2 O BH OH‐ b .
stabilito nell’acqua, o in una soluzione, a seguito di una perturbazione infinite‐ B
simale, e della corrispondente e conseguente variazione infinitesimale del pH,
δpH. Strettamente si ha:
La costante di equilibrio della reazione (2.9), Kb, è chiamata costante di idrolisi
à .
basica.
à , , Poiché la dissociazione di un acido HA produce una base, A‐, che ha una co‐
stante d’idrolisi basica Kb = Kw/Ka, diremo che HA e A‐ costituiscono una coppia
Dalla definizione (2.7) si deduce subito che la capacità tamponante, η (eta), ha
coniugata AcidoBase. Analogamente, poiché l’idrolisi basica della base B pro‐
le dimensioni di una concentrazione, in particolare essa è espressa come una
duce un acido, BH+, la cui costante di dissociazione è Ka = Kw/Kb, le specie chi‐
concentrazione molare (M). Il problema del calcolo della capacità tamponante
miche B e BH+ costituiscono ancora una coppia coniugata AcidoBase. In gene‐
dell’acqua (o in genere di una data soluzione di acidi e basi), è un esercizio
rale, saranno coniugate due specie chimiche che differiscono per un protone.
complesso che sarà affrontato più avanti.
26 Capitolo 2
La specie deficiente di protoni è la base e la specie ricca di protoni è l’acido Prego nota che Ka e Kb sono inversamente proporzionali (Ka × Kb = Kw ), e la for‐
della coppia coniugata AcidoBase. za di una base diminuisce all’aumentare della forza del suo acido coniugato. In
A causa della sopra descritta relazione fra la costante di dissociazione di un a‐ particolare le basi coniugate di acidi forti, (e.g., NO3‐, Cl‐, etc…) non si idrolizza‐
cido e di idrolisi della sua base coniugata, è sufficiente caratterizzare una cop‐ no in maniera apprezzabile (i.e., Kb 0) e sono in genere considerate inin‐
pia coniugata AcidoBase o con Ka, o con Kb. Nella pratica viene di norma usato fluenti sotto il profilo del pH. Analogamente gli acidi coniugati di basi forti
Ka (o meglio pKa ). (e.g., Na+, Li+, K+, etc…) non si dissociano mai in maniera apprezzabile (i.e., Ka
Per esempio, l’acido acetico, CH3COOH, ha pKa = 4.757: 0), e non hanno un effetto diretto sul pH delle soluzioni in cui sono presenti.
Pertanto, sali di acidi forti con basi forti (e.g., NaClO4, KNO3, NaCl, etc…) non
C COOH H2 O H3 O C COO‐
hanno proprietà AcidoBase.
‐
C COOH H3 O C COO . Un acido reagisce con una qualunque base (eccetto che con la sua base coniu‐
a
C COOH gata) secondo una reazione AcidoBase in cui viene trasferito un protone
’ dall’acido alla base:
HA
e lo ione ammonio, NH4+, ha pKa = 9.244: a BH A‐
HA B BH A‐ K .
BH
a B HA
N H3 O N .
N H2 O H3 O N a
N
Tuttavia, l’applicazione della LAM a reazioni AcidoBase del tipo (2.10) non pro‐
Ciò è sufficiente anche per caratterizzare l’idrolisi basica dello ione acetato cura relazioni, fra le concentrazioni delle specie all’equilibrio, indipendenti da
(base coniugata di CH3COOH) e dell’ammoniaca (base coniugata di NH4+): quelle che si possono ottenere considerando le costanti di dissociazione dei
singoli acidi, HA e BH+. Infatti, come si vede dalla (2.10), la costante di equili‐
C COO‐ H2 O OH‐ C COOH
brio, K, della reazione AcidoBase non è indipendente dalle costanti di dissocia‐
C CO OH‐ C COOH . zione di HA e BH+. Per esempio, la costante di equilibrio della reazione Acido‐
b C COOH
C COO‐ Base fra ione ammonio e ione acetato si può subito calcolare dalle costanti di
a
dissociazione dell’acido acetico e dello ione ammonio:
N
N OH‐ N a .
N H2 O OH‐ N b
.
C COOH
N N
a
a
Nel trattamento grafico degli equilibri AcidoBase, una soluzione che contiene
la coppia coniugata AcidoBase HA|A‐ è rappresentata da un grafico logaritmico
AcidoBase costruito tracciando nel grafico logaritmico AcidoBase dell’acqua
Le conseguenze della LAM e dei BdM per le soluzioni di acidi e basi 27
(vedi Figura2.1) due curve, rappresentanti log[HA] e log[A‐] in funzione del pH. pH
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
Le equazioni di queste due curve sono rispettivamente:
H OH
A H 0 0
HA . 0.1 M
H a HBz Bz -
‐1 ‐1
A a
A‐ . ‐2 ‐2
H a
‐3 ‐3
CA, che compare nelle equazioni (2.11) e (2.12), è la concentrazione analitica
totale della coppia coniugata AcidoBase HA|A‐ nella soluzione rappresentata. ‐4 ‐4
CA ha un significato speciale ed è formalmente definita dal bilancio di massa ‐5 ‐5
(2.13):
‐6 ‐6
. log[ i ]
‐7 ‐7
‐ 8 ‐ 8
‐
Una soluzione che contiene la coppia coniugata HA|A si può preparare scio‐ ‐9 ‐ 9
gliendo in acqua una certa concentrazione dell’acido HA; o, anche, sciogliendo
‐10 ‐10
una certa concentrazione della base A‐; o, ancora, sciogliendo una certa con‐
centrazione dell’acido HA e della base A‐. CA rappresenta sempre la somma ‐11 ‐11
delle concentrazioni dell’acido introdotto come HA e della base introdotta ‐12 ‐12
come A‐. Per esempio, per una soluzione preparata sciogliendo 0.1 moli di
‐13 ‐13
CH3COOH per litro di soluzione, CA = 0.1 M; CA è sempre 0.1 M se si prepara
una soluzione sciogliendo 0.1 moli di CH3COONa (sodio acetato) per litro di so‐ ‐14 ‐14
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
luzione; per una soluzione preparata sciogliendo 0.04 moli di CH3COOH e 0.06
moli di CH3COONa in 1 litro di soluzione, CA è ancora 0.1 M. Da ciò si deve ca‐ pH = pKa = 4.20
pire che un grafico logaritmico AcidoBase, costruito nella maniera detta sopra,
non rappresenta una singola soluzione ma, in astratto, tutte le infinite soluzio‐
ni con la stessa concentrazione totale CA.
Le equazioni (2.11) e (2.12) sono derivate combinando l’espressione (2.8) della
costante di dissociazione dell’acido monoprotico con il suo bilancio di massa
(2.13). Tutto quello che verrà in seguito detto a proposito del grafico logarit‐ Figura 2.2 ‐ Grafico logaritmico AcidoBase di 0.100 M acido benzoico (HBz). La verticale è posi‐
zionata ad un’ascissa corrispondente al punto sistema (i.e., pH = pKa).
28 Capitolo 2
mico di un acido monoprotico è derivato dall’analisi delle equazioni (2.11) e pH
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
(2.12).
H OH
La Figura2.2 presenta il grafico logaritmico AcidoBase di una soluzione 0.100
0 0
M di acido benzoico, HBz (C6H5COOH == HBz; pKa = 4.20). Benché noi chiame‐
remo la Figura2.2 grafico logaritmico AcidoBase di 0.100 M acido benzoico, un ‐1 ‐1
tale grafico rappresenta, come anticipato sopra, anche una soluzione 0.100 M ‐2 ‐2
+
di benzoato di sodio. O, in generale, qualunque soluzione in cui la somma delle 0.001 M NH4 NH3
‐3 ‐3
concentrazioni di HBz e Bz‐, CBz, è 0.100 M. Analogamente il grafico della Figu‐
ra2.3 può essere chiamato grafico logaritmico di 0.001 M ammoniaca ma esso ‐4 ‐4
rappresenta tutte le soluzioni in cui la somma delle concentrazioni ‐5 ‐5
dell’ammoniaca e dello ione ammonio è 0.001 M.
‐6 ‐6
Nel grafico della soluzione di un acido monoprotico, vi è un punto dell’ascissa log[ i ]
(cioè un valore del pH) che ha un significato speciale. Si tratta dell’ascissa pH = ‐ 7 ‐7
pKa, che corrisponde al punto d’intersezione fra le curve dell’acido e della sua ‐ 8
‐ 8
base coniugata. Questa particolare ascissa sarà chiamata ascissa del punto si‐
stema, ed è identificata da una verticale in Figura2.2 e Figura2.3. Per defini‐ ‐ 9 ‐ 9
Per esempio, si vede di primo acchito che il grafico di Figura2.2 rappresenta ‐2 ‐2
+
una soluzione in cui CBz = 0.100 M. Ciò si deduce leggendo l’intercetta sull’asse 0.001 M NH4 NH3
‐3 ‐3
delle ordinate dei segmenti orizzontali delle curve rappresentanti HBz e Bz‐.
Infatti, tali intercette sono logCBz (ossia – 1.00 nel caso della Figura2.2). Analo‐ ‐4 ‐4
gamente il grafico logaritmico AcidoBase della Figura2.3 rappresenta una solu‐ ‐5 ‐5
zione in cui la concentrazione totale della coppia NH4+|NH3 è 0.001 M, in
‐6 ‐6
quanto l’intercetta dei segmenti orizzontali delle curve di NH4+ e NH3 è logCNH3 log[ i ]
= ‐3.0. ‐ 7 ‐7
Al variare della concentrazione CA nelle equazioni (2.11) e (2.12) le curve che ‐ 8
‐ 8
rappresentano HA e A‐ nel grafico logaritmico AcidoBase si modificano. Tutta‐
via, poiché CA appare come un fattore dell’argomento del logaritmo, una va‐ ‐ 9 ‐ 9
riazione di CA produce solo una traslazione lungo l’asse delle ordinate delle ‐10 ‐10
due curve log[HA] e log[A‐], lasciando invariata la loro forma. Al diminuire di CA
‐11 ‐11
le curve che rappresentano HA e A‐ traslano verso il basso, e, viceversa,
all’aumentare di CA traslano verso l’alto. Per tale ragione è utile pensare che ‐12 ‐12
due curve di HBz e Bz‐ e di NH4+ e NH3 (vedi Figura2.4). A partire dal grafico di al layer dell’acqua dei due layers di Figura2.4. Prego nota che i layers dell’acido benzoico e
dell’ammoniaca sono posizionati lungo la verticale in modo che i segmenti orizzontali delle
un acido costruito per una concentrazione arbitraria, il grafico a qualunque curve dell’acido e della base coniugata intercettino l’ordinata in un punto corrispondente al
altra concentrazione si può generare traslando lungo la verticale il layer logaritmo della concentrazione totale.
dell’acido rispetto a quello dell’acqua. In quel che segue il contenuto grafico di
Le conseguenze della LAM e dei BdM per le soluzioni di acidi e basi 31
un layer verrà chiamato diagramma logaritmico AcidoBase. Quindi, la Figu‐ dalla dissociazione di questi sali né dissociano protoni né si idrolizzano apprezzabil‐
ra2.4 presenta, rispettivamente il diagramma logaritmico dell’acido benzoico e mente.
dell’ammoniaca. La Figura2.5 mostra che il grafico logaritmico di una soluzione Tuttavia, la presenza di un sale può avere un effetto indiretto sul pH di una soluzione
in quanto modifica i coefficienti di attività delle specie presenti e il valore delle costan‐
che contiene contemporaneamente le coppie coniugate HBz|Bz‐ e NH4+|NH3
ti di equilibrio pratiche. Infatti, nel caso prospettato in questo esempio, la forza ionica
può essere generato sovrapponendo al grafico dell’acqua di Figura2.1 il layer
della soluzione è I = 1 M. A tale forza ionica il coefficiente di attività dei protoni e degli
dell’acido benzoico (i.e., diagramma logaritmico dell’acido benzoico) e il layer
anioni idrossile si calcola dall’equazione (1.4) del Capitolo 1. Si ha:
dell’ammoniaca (i.e, diagramma logaritmico dell’ammoniaca). Ciascun dia‐
/
gramma è posizionato autonomamente rispetto al grafico dell’acqua come ri‐ 0.512 1
log H log OH 0.1 0.156
1 1/
chiesto dalla concentrazione totale dell’acido nella soluzione rappresentata.
Quindi, il grafico di Figura2.5 rappresenta una soluzione in cui la concentrazio‐ H OH 0.698 I
ne totale di acido benzoico è 0.100 M e la concentrazione totale Il prodotto ionico pratico dell’acqua in 1 M NaCl si calcola dal suo valore a diluizione
dell’ammoniaca è 0.001 M. Per esempio, il grafico di Figura2.5 rappresenta infinita usando la relazione (1.6) del Capitolo 1. Si ha:
una soluzione preparata sciogliendo 0.100 moli di HBz e 0.001 moli di NH3 in .
10 .684
un litro di soluzione. Tuttavia, esso anche rappresenta una soluzione preparata , MN C 10 II
H OH 0.698 0.698
sciogliendo 0.100 moli di benzoato di sodio (NaBz) e 0.001 moli di NH4Cl (am‐
monio cloruro) per litro di soluzione. In pratica, la Figura2.5 rappresenta tutte Usando il valore del prodotto ionico dell’acqua a forza ionica 1 M calcolato in (II), il pH
della soluzione che contiene 1 M NaCl è subito calcolato. Si ha:
le infinite soluzioni in cui la concentrazione totale di acido benzoico fosse
0.100 M e la concentrazione totale di ammoniaca fosse 0.001 M. Il grafico di 1 13.684
pH p , MN C 6.842
una soluzione che contenesse una concentrazione di acido benzoico diversa da 2 2
0.100 M e di ammoniaca diversa da 0.001 M si può generare dalla Figura2.5 Per contro, il p{H} dell’acqua si ottiene sempre, indipendentemente dalla forza ionica,
traslando i layers dell’acido benzoico e dell’ammoniaca lungo la verticale. dal prodotto ionico dell’acqua a diluizione infinita. Si ha:
1 13.997
pH p , 6.999
2 2
Esempi Svolti
Prego nota che i valori calcolati verificano la seguente relazione generale fra pH e
p{H}:
Esempio I
H
Calcolare pH e p{H}, di una soluzione 1 M NaCl, a 25°C. Il prodotto ionico pH p H + log H H
H
dell’acqua, Kw∞, a 25°C e forza ionica zero è 13.997.
////
In questo paragrafo è stato sostenuto che sali di acidi forti con basi forti, come
NaCl, non influenzano direttamente il pH nel senso che l’anione e il catione prodotti
32 Capitolo 2
2.3 Acidi e basi diprotici zione. Infatti, come si vede dalla (2.16) la costante di equilibrio, K, della rea‐
zione di autoprotolisi non è indipendente dalle costanti di dissociazione
Un acido diprotico è una specie chimica, H2D, con proprietà AcidoBase, re‐ dell’acido H2D. Per esempio, la costante della reazione di autoprotolisi
cante almeno due atomi d’idrogeno, e che ha una reattività del tipo descritto dell’anione bicarbonato, HCO3‐, si può calcolare dalla prima e seconda costan‐
dalle reazioni di dissociazione di protoni (2.14) e (2.15): te di dissociazione dell’acido carbonico, H2CO3. Si ha:
‐
HD‐ H3 O a2
.
H2 D H O HD H3 O a . .
H2 D .
a1
Le specie anfiprotiche che derivano dai comuni acidi sono stabili in soluzione
D H3 O acquosa poiché le costanti delle reazioni di autoprotolisi sono di norma 1.
HD‐ H O D H3 O a . Da quanto fin qui detto, si deve dedurre che la dissociazione di un acido dipro‐
HD‐
tico produce tre differenti specie in soluzione, i.e., H2D, HD‐, D2‐. Le specie che
derivano dalla dissociazione di un acido costituiscono un insieme che verrà
Le costanti di equilibrio, Ka1 e Ka2, delle reazioni (2.14) e (2.15) sono rispetti‐ detto sistema AcidoBase. In generale, un sistema AcidoBase è un gruppo di
vamente la prima e la seconda costante di dissociazione dell’acido. Per esem‐ specie chimiche che differiscono solo per il numero di protoni. Per esempio il
pio, sono acidi diprotici l’acido carbonico, H2CO3, l’acido solfidrico, H2S, l’acido sistema AcidoBase dell’acido carbonico è costituito dalle tre specie H2CO3,
ossalico, HOOCCOOH, l’amminoacido glicina, H2Gly+, etc… HCO3‐ e CO32‐.
La specie HD‐, prodotta dalla prima dissociazione di un acido diprotico, è una Nel trattamento grafico degli equilibri AcidoBase, a una soluzione che contiene
specie anfiprotica poiché è sia la base coniugata di H2D, che l’acido coniugato il sistema AcidoBase di un acido diprotico è associato un grafico costruito trac‐
di D2‐. Tali sono, per esempio, il bicarbonato, HCO3‐, il bisolfuro, HS‐, l’ossalato ciando nel grafico dell’acqua (vedi Figura2.1) tre curve rappresentanti rispetti‐
monoacido (o biossalato), HOOCCOO‐, e la molecola di glicina neutra, HGly. La vamente log[H2D], log[HD‐] e log[D2‐] in funzione del pH. Le equazioni di queste
specie anfiprotica prodotta dalla dissociazione di un acido diprotico è capace, tre curve sono nell’ordine:
come tutte le specie anfiprotiche, di una reazione di autoprotolisi: D H
H2 D 2
.
D H2 D H a H a a
‐ a
2HD D H2D .
a HD‐ D a H
HD‐ 2
.
H a H a a
Tuttavia, l’applicazione della LAM alla reazione di autoprotolisi di una specie D a a
D 2
.
anfiprotica non procura una relazione, fra le concentrazioni di equilibrio, indi‐ H a H a a
pendente da quelle che si possono derivare dalla 1° e 2° costante di dissocia‐
Le conseguenze della LAM e dei BdM per le soluzioni di acidi e basi 33
La concentrazione CD che compare nelle equazioni (2.17), (2.18) e (2.19) ha un pH
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
significato speciale. Essa è formalmente definita dal bilancio di massa (2.20) e
H OH
rappresenta la concentrazione totale dell’acido nella soluzione:
0 0
. ‐1
‐1
0.01 M
H2Ft HFt- 2-
Ft
‐2 ‐2
In pratica, a CD si applicano considerazioni analoghe a quelle svolte nel para‐ ‐3 ‐3
grafo precedente per CA. Per esempio, se una soluzione è preparata dissolven‐
‐4 ‐4
do 0.1 moli di Na2CO3 (carbonato di sodio) e 0.1 moli di NaHCO3 (bicarbonato
di sodio) per litro di soluzione, CD sarà uguale alla somma delle concentrazioni ‐5 ‐5
del carbonato e del bicarbonato, cioè 0.2 M. Le equazioni (2.17), (2.18) e ‐6 ‐6
(2.19) sono derivate combinando le espressioni delle costanti di dissociazione log[ i ]
‐7 ‐7
(2.14) e (2.15) con il bilancio di massa dell’acido diprotico (2.20). Tutto ciò che
sarà detto a proposito del grafico logaritmico di una soluzione di un acido di‐ ‐ 8 ‐ 8
protico, è derivato dall’analisi delle equazioni (2.17), (2.18) e (2.19). ‐9 ‐ 9
La Figura2.6 presenta il grafico logaritmico AcidoBase di 0.0100 M acido ftalico
‐10 ‐10
(C6H4(COOH)2 == H2Ft). Benché ci si riferisca a un tale grafico come al grafico
logaritmico AcidoBase dell’acido ftalico, esso rappresenta una qualunque solu‐ ‐11 ‐11
zione in cui la concentrazione totale dell’acido ftalico, CFt, (che è la somma del‐
‐12 ‐12
le concentrazioni di H2Ft, HFt‐ e FT2‐) è 0.0100 M. Quindi, per esempio, la Figu‐
ra2.6 è anche il grafico logaritmico di una soluzione di ftalato di potassio, K2Ft, ‐13 ‐13
go l’ordinata delle tre curve log[H2D], log[HD‐] e log[D2‐], lasciando invariata la l’acido citrico (HOC(COOH)(CH2COOH)2 == H3Cit ), etc… ‐
loro forma. Se a un acido diprotico è allocato un layer il cui contenuto grafico è Fra le quattro specie prodotte dalla dissociazione di un acido triprotico, H
2‐
2T e
costituito esclusivamente dalle tre curve rappresentative di H2D, HD‐ e D2, allo‐ HT sono specie anfiprotiche che danno luogo a reazioni di autoprotolisi del
ra il grafico di un acido diprotico si può costruire sovrapponendo tale layer al tipo:
grafico dell’acqua. Traslando il layer dell’acido diprotico rispetto a quello a HT H3 T
2H2 T ‐ HT H3 T ‐
.
dell’acqua si può generare il grafico di una soluzione che contiene una concen‐ a H2 T
trazione totale, CD, arbitraria dell’acido. Il contenuto grafico del layer allocato
a un dato acido diprotico costituisce il diagramma logaritmico dell’acido dipro‐
tico. Ciò è analogo a quanto visto per un acido monoprotico.
Le conseguenze della LAM e dei BdM per le soluzioni di acidi e basi 35
a H2 T T 3‐ T
2HT2‐ H2 T T 3‐ .
a HT 2‐ T a a a
3
.
H a H a a H a a a
La concentrazione CT, che compare nelle equazioni (2.26), (2.27), (2.28) e
Per esempio, sono specie anfiprotiche il fosfato monoacido, HPO42‐, e il fosfato
(2.29) rappresenta la concentrazione totale dell’acido nella soluzione ed è
diacido, H2PO4‐, la forma non carica dell’amminoacido naturale acido asparti‐
formalmente definita dal bilancio di massa (2.30):
co, H2Asp, etc… L’applicazione della LAM alle reazioni di autoprotolisi delle
due specie anfiprotiche prodotte dalla dissociazione di un acido triprotico non T H3 T .
procura relazioni aggiuntive, fra le concentrazioni di equilibrio, oltre a quel-
le procurate dalle tre costanti di dissociazione dell’acido. Infatti, come si vede
dalla (2.24) e (2.25), le costanti di equilibrio delle reazioni di autoprotolisi pos‐ Le equazioni (2.26), (2.27), (2.28) e (2.29) sono derivate combinando le e‐
sono essere calcolate dalle costanti di dissociazione dell’acido. spressioni delle tre costanti di dissociazione dell’acido triprotico con il suo bi‐
Nel trattamento grafico degli equilibri AcidoBase, a una soluzione che contiene lancio di massa (2.30). Tutto ciò che verrà esposto a proposito del grafico di
il sistema AcidoBase di un acido triprotico è associato un grafico logaritmico una soluzione di un acido triprotico è derivato dall’analisi delle equazioni
che è costruito tracciando nel grafico dell’acqua (vedi Figura2.1) quattro curve (2.26), (2.27), (2.28) e (2.29).
rappresentanti rispettivamente log[H3T], log[H2T‐], log[HT2‐] e log[T3‐] in fun‐ La Figura2.7 è il grafico logaritmico AcidoBase di 0.0100 M acido aspartico
zione del pH. Le equazioni di queste quattro curve sono nell’ordine: (H3C4H5NO4+ == H3Asp+). Il sistema AcidoBase H3Asp+|H2Asp|HAsp‐|Asp2‐ illu‐
stra bene il fatto che la carica elettrica attribuita alle varie specie di un sistema
H3 T AcidoBase, descritto con il formalismo generale HA|A‐ o H2D|HD‐|D2- o
T H H3T|H2T‐|HT2‐|T3‐ o etc…, non deve essere intesa in senso assoluto, ma solo
3
. relativo. A parte ciò, benché ci si riferisca alla Figura2.7 come al grafico loga‐
H a a a H a a a
ritmico AcidoBase dell’acido aspartico o dell’aspartato, esso rappresenta una
H2 T ‐ qualunque soluzione in cui la concentrazione totale, CAsp, dell’acido aspartico
(che è la somma delle concentrazioni di H3Asp+, H2Asp, HAsp‐ e Asp2‐) è 0.01
T a H
3
. M.
H a a a H a a a
Nel grafico di un acido triprotico vi sono tre punti dell’ascissa, cioè tre valori
HT del pH, di speciale significato. Essi sono indicati in Figura2.7 dalle tre verticali,
e sono detti ascisse del 1°, del 2° e del 3° punto sistema. Per definizione
T a a H l’ordinata di tutti i punti sistema è logCAsp. L’ascissa del 1° punto sistema è col‐
3
.
H a a a H a a a locata a pH = pKa1, e corrisponde all’intersezione delle curve di H3Asp+ e H2Asp.
Al pH corrispondente al 1° punto sistema [H3Asp+] = [H2Asp]. L’ascissa del 2°
36 Capitolo 2
punto sistema è in corrispondenza dell’intersezione della curva di H2Asp con la pH
‐ ‐ 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
curva di HAsp a pH = pKa2. Nel 2° punto sistema [H2Asp] = [HAsp ]. L’ascissa del
H OH
3° punto sistema è in corrispondenza dell’intersezione della curva di HAsp‐ con
0 0
la curva di Asp2‐ a pH = pKa3. Nel 3° punto sistema [HAsp‐] = [Asp2‐]. Di norma
pKa3 > pKa2 > pKa1 e i punti sistema, 1°, 2° e 3°, sono rinvenuti nell’ordine da ‐1 ‐1
0.01 M H3Asp+ H2Asp HAsp- Asp2-
bassi verso alti pH, ma esistono eccezioni a questa regola. Si deve capire che, a ‐2 + ‐2
colpo d’occhio, si possono dedurre dal grafico logaritmico di un acido triproti‐
‐3 ‐3
co i valori di pKa1, pKa2 e pKa3 dell’acido rappresentato che vengono rilevati dal‐
le ascisse dei tre punti sistema. Nel caso dell’acido aspartico, si legge dalla Fi‐ ‐4 ‐4
gura2.7, pKa1 =1.90 ± 0.05, pKa2 = 3.70 ± 0.05 e pKa3 = 9.60 ± 0.05. ‐5 ‐5
Una verticale, tracciata a un arbitrario pH, intercetta la curva o linea di ciascu‐
‐6 ‐6
na delle sei differenti specie chimiche presenti in una soluzione di un acido tri‐ log[ i ]
protico in un punto la cui ordinata è il logaritmo della concentrazione di equi‐ ‐ 7 ‐7
librio della specie rappresentata dalla linea o curva. Ciò consente di determi‐ ‐ 8
‐ 8
nare facilmente dal grafico la composizione di equilibrio della soluzione, una
volta che il suo pH fosse noto. ‐ 9 ‐ 9
prodotti di idrolisi dell’acido Zn2+(aq): ZnOH+, Zn(OH)2 e Zn(OH)3‐. Le reazioni di
2‐ 3‐
HQ3‐ H3 O
H2 Q H O HQ H3 O . autoprotolisi non procurano relazioni aggiuntive fra le concentrazioni di equi‐
H2 Q2‐
librio oltre a quelle procurate dalle quattro costanti di dissociazione. Infatti,
come si vede dalla (2.35), (2.36) e (2.37), le costanti di equilibrio, K, delle rea‐
zioni di autoprotolisi delle tre specie anfiprotiche prodotte dalla dissociazione
Q4‐ H3 O
HQ3‐ H O Q4‐ H3 O . di un acido tetraprotico si possono calcolare dalle quatto costanti di dissocia‐
HQ3‐ zione Ka1, Ka2, Ka3 e Ka4.
Nel trattamento grafico degli equilibri AcidoBase, una soluzione che contiene il
sistema AcidoBase di un acido tetraprotico è rappresentata attraverso un gra‐
Le costanti di equilibrio delle reazioni (2.31), (2.32), (2.33) e (2.34), Ka1, Ka2, Ka3
fico logaritmico costruito tracciando nel grafico dell’acqua di Figura2.1 cinque
e Ka4, sono la 1°, 2°, 3° e 4° costante di dissociazione dell’acido tetraprotico.
curve che rappresentano, rispettivamente, log[H4Q], log[H3Q‐], log[H2Q2‐],
38 Capitolo 2
log[HQ3‐] e log[Q4‐] in funzione del pH. Le equazioni di queste cinque curve so‐ si calcola dalla somma delle concentrazioni di H4Q , H3Q‐, H2Q 2‐, HQ 3‐ e Q4‐. Ciò
no nell’ordine: è analogo a quanto esposto in dettaglio per gli altri tipi di acidi presentati nei
paragrafi precedenti. Tutto ciò che sarà esposto a proposito del grafico di una
H4 Q
soluzione di un acido tetraprotico è derivato dall’analisi delle equazioni (2.38),
H (2.39), (2.40), (2.41) e (2.42).
.
H 4 H H
La Figura2.8 è il grafico logaritmico AcidoBase di 0.0200 M acido pirofosforico
(H 4P2O7). Esso rappresenta una qualunque soluzione in cui la concentrazione
H3 Q ‐
totale, CPIRO, dell’acido pirofosforico è 0.02 M.
H
. Nel grafico di un acido tetraprotico vi sono quattro punti lungo l’ascissa, cioè
H 4 H H
quattro valori del pH, di speciale significato. Essi sono indicate in Figura2.8 dal‐
le quattro verticali, e sono dette ascisse del 1°, del 2°, del 3° e del 4° punto si‐
H2 Q ‐
stema. L’ordinata di tutti i punti sistema è per definizione logCPIRO. L’ascissa del
H
. 1° punto sistema è collocata a pH = pKa1, e corrisponde all’intersezione delle
H 4 H H
curve di H4P2O7 e H3P2O7‐. Al pH corrispondente al 1° punto sistema [H4P2O7] =
[H3P2O7‐]. L’ascissa del 2° punto sistema è in corrispondenza dell’intersezione
HQ ‐
della curva di H3P2O7‐ con la curva di H2P2O72‐ a pH = pKa2. Nel 2° punto sistema
H
H 4 H H
. [H3P2O7‐] = [H2P2O72‐]. L’ascissa del 3° punto sistema è in corrispondenza
dell’intersezione della curva di H2P2O72‐ con la curva di HP2O73‐ a pH = pKa3. Nel
Q ‐
3° punto sistema [H2P2O72‐] = [HP2O73‐]. L’ascissa del 4° punto sistema è in cor‐
rispondenza dell’intersezione della curva di HP2O73‐ con la curva di P2O74‐ a pH
. = pKa4. Nel 4° punto sistema [HP2O73‐] = [P2O74‐]. Di norma pKa4 > pKa3 > pKa2 >
H 4 H H
pKa1 e i punti sistema, 1°, 2°, 3° e 4°, sono rinvenuti, nell’ordine, da bassi verso
Le equazioni (2.38), (2.39), (2.40), (2.41) e (2.42) sono derivate combinando le alti pH, ma esistono eccezioni a questa regola. I valori di pKa1, pKa2, pKa3 e pKa4
espressioni delle costanti di dissociazione (2.31), (2.32), (2.33) e (2.34) con il di un acido tetraprotico si deducono dal grafico leggendo l’ascissa dei quattro
bilancio di massa dell’acido tetraprotico (2.43): punti sistema. Nel caso dell’acido pirofosforico, si legge dalla Figura2.8: pKa1 =
0.80 ± 0.05, pKa2 = 2.20 ± 0.05, pKa3 = 6.70 ± 0.05 e pKa4 = 9.40 ± 0.05.
H4 Q H3 Q ‐ . Una verticale, tracciata a un arbitrario pH, intercetta la curva o linea di ciascu‐
na delle sette differenti specie chimiche, presenti in una soluzione in cui è dis‐
solto un sistema AcidoBase tetraprotico, in un punto, la cui ordinata è il loga‐
La concentrazione CQ , che compare nelle equazioni (2.38), (2.39), (2.40), (2.41) ritmo della concentrazione di equilibrio della specie rappresentata dalla linea
e (2.42) è la concentrazione totale dell’acido tetraprotico nella soluzione, che
Le conseguenze della LAM e dei BdM per le soluzioni di acidi e basi 39
o curva. Ciò consente di determinare facilmente, dal grafico, la composizione pH
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
di equilibrio della soluzione, una volta che il suo pH fosse noto.
H OH
Dal grafico logaritmico di un acido tetraprotico si può dedurre la concentra‐
0 0
zione totale, CQ , dell’acido nella soluzione rappresentata osservando il punto
in cui il segmento orizzontale delle curve dell’acido, H4Q , e/o della base, Q4‐, ‐1
H2P2O72‐ P2O74‐
‐1
0.02 M
H3P2O7‐ HP2O73‐
intercetta l’ordinata. Nel grafico della Figura2.8 la curva di H4P2O7 non è utile ‐2 ‐2
per stabilire logCPIRO in quanto non ha un segmento orizzontale visibile a causa
‐3 ‐3
del basso valore di pKa1. Tuttavia, logCPIRO si può leggere in corrispondenza
H4
P 2O
dell’intercetta del segmento orizzontale della curva di P2O74‐ con l’ordinata. ‐4 ‐4
7
Se le curve del grafico logaritmico di un acido tetraprotico rappresentanti H4Q ‐5 ‐5
, H3Q‐, H2Q 2‐, HQ 3‐ e Q4‐ sono allocate in un layer, il grafico dell’acido, per una
‐6 ‐6
concentrazione arbitraria, si può costruire sovrapponendo il contenuto grafico log[ i ]
del layer al grafico dell’acqua di Figura2.1. ‐7 ‐7
‐ 8 ‐ 8
2.6 Poliacidi
‐9 ‐ 9
‐10 ‐10
A un acido poliprotico (o poliprotovalente) HnP, che è in grado di dissociare
oltre quattro protoni (n > 4) è applicato il termine di poliacido. L’acido etilen‐ ‐11 ‐11
diamminotetraacetico, EDTA (== H6EDTA2+), che è un agente complessante dei
‐12 ‐12
metalli molto utilizzato in chimica analitica, scienze biomediche e applicate, è
un noto esempio di poliacido con n = 6 (esaprotovalente). L’osservazione della ‐13 ‐13
H3
ED
ad ascisse corrispondenti a pKa1= ‐ 0.60 ± 0.05, pKa2 = 1.15 ± 0.05, pKa3 = 1.70 ±
TA
‐5 ‐5
‐
0.05, pKa4 = 2.40 ± 0.05, pKa5 = 5.95 ± 0.05, pKa6 = 10.17 ± 0.05, ed indicati dalle
‐6 ‐6
linee verticali. Le ascisse dei punti sistema sono identificabili dal grafico appli‐
cando le seguenti condizioni: ‐ 7 ‐7
log[ i ]
1° punto sistema: [H6EDTA2+] = [H5EDTA+] ‐ 8 ‐ 8
2° punto sistema: [H5EDTA+] = [H4EDTA]
‐ 9 ‐ 9
3° punto sistema: [H4EDTA] = [H3EDTA‐]
4° punto sistema: [H3EDTA‐] = [H2EDTA2‐] ‐10 ‐10
to della curva di EDTA4‐ con l’asse log[ i ] corrisponda al valore corrente del lo‐ H OH
0 0
garitmo della concentrazione totale, i.e., logCEDTA. 0.1 M -
Cl
‐1 ‐1
2.7 Acidi e basi forti ‐2 ‐2
0.001 M
Na+
‐3 ‐3
Gli acidi forti come HCl, HNO3, HClO4, HI, etc., hanno costanti di dissocia‐
‐4 ‐4
zione acida così elevate da non essere note con certezza. Per esempio, pKa(HI)
‐ 10, pKa(HCl) ‐ 7, pKa(HClO4) ‐ 4 e pKa(HNO3) ‐ 4. Nella pratica questi ‐5 ‐5
acidi sono generalmente considerati completamente dissociati, il che, di fatto,
‐6 ‐6
significa che la loro costante di dissociazione è assunta essere uguale a + ∞. log[ i ]
Graficamente una tale assunzione comporta che il diagramma logaritmico di ‐7 ‐7
un acido forte ha l’ascissa del punto sistema a pH = ‐ ∞. Quindi, la curva rap‐ ‐ 8 ‐ 8
presentante l’acido indissociato è al di fuori dell’area grafica. Il grafico loga‐
‐9 ‐ 9
ritmico di un acido forte è semplicemente costituito da una linea orizzontale
rappresentante l’anione coniugato (Cl‐, NO3‐, ClO4‐, etc.). Per generare il grafico ‐10 ‐10
una base forte è semplicemente costituito da una linea orizzontale rappresen‐
tante Na+, Li+, K+, (CH3)4N+, etc., che durante l’uso è sovrapposta al grafico
dell’acqua a un’ordinata uguale al logaritmo della concentrazione analitica del‐
la base forte.