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TERZA ESPERIENZA

Titolo: determinazione della durezza totale, temporanea e permanente di acqua


di rete.

Scopo: conoscenza e uso delle titolazioni complessometriche. I più comuni ioni metallici
presenti nelle acque naturali sono Ca2+ e Mg2+. Con questo metodo calcoleremo la
concentrazione totale di ioni metallici che possono reagire con EDTA, supponendo che sia
uguale alla somma delle concentrazioni di Ca2+ e Mg2+. La concentrazione totale degli ioni
metallici sarà espressa come durezza dell’acqua (in gradi francesi). Mediante ebollizione
prolungata si provocherà la precipitazione dei carbonati, si determinerà la durezza
permanente e, per differenza, quella temporanea.

Materiale: tampone a pH 10 già pronto (preparato aggiungendo 142 mL di NH 3 acquosa


al 28% a 17,5 g di NH 4Cl e diluendo a 250 mL con acqua). Indicatore nero eriocromo T in
polvere. Na2H2EDTA x 2 H2O essiccato a 80°C e conservato in essiccatore. Bruciatore
bunsen, piastra riscaldante. 2 becker da 400 mL

Procedimento:

1) Su un fornello bunsen (con treppiede e reticella) mettere a bollire circa 250 mL di acqua
di rubinetto, coprendo con carta stagnola. Lasciare bollire per 25 minuti.

1) Nel frattempo, pesare 0,6 g (esatti) di Na 2H2EDTA x 2 H2O (M r= 372,25) e scioglierli in


300 mL di acqua in becker, aiutandosi con il riscaldamento e agitazione sulla piastra.
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente, mescolare bene e portare a volume in un
matraccio tarato da 500 mL. (attenzione: la taratura dei matracci è relativa a 20°C. Se non
lasciate raffreddare il matraccio, l’espansione termica dell’acqua causa un errore nella
concentrazione di EDTA).
Calcolare la concentrazione molare esatta della soluzione di EDTA preparata.

2) Con una pipetta tarata, trasferire un campione di acqua di rubinetto (non bollita), in
una beuta. Fare una prima prova con 10 mL e, in base al risultato, scegliere se prelevare
nelle prove successive 10 o 25 mL di acqua, in modo che il punto finale si raggiunga con
circa 25 mL di soluzione di EDTA.
A ciascun campione aggiungere circa 3 mL di tampone a pH 10 (con una pipetta graduata
da 5 mL) e una punta di spatola di indicatore nero eriocromo T. Titolare con EDTA usando
una buretta da 50 mL e notare quando il colore vira da rosso vino a blu. 1
3) Ripetere la titolazione su tre campioni per ottenere un valore accurato della
concentrazione totale di Ca2+ + Mg2+.

4) Dopo averla lasciata raffreddare, filtrare l’acqua bollita al punto 1 e ripetere le fasi 2-3)
su un campione di tale acqua tenendo conto che la durezza risulterà inferiore (per la
titolazione di prova titolare 25 mL di acqua).

1
Nella titolazione di prova, può essere utile esercitarsi diverse volte a trovare il punto finale, aggiungendo alla
soluzione virata una ulteriore piccola quantità di acqua del rubinetto (1-2 mL) e titolando con una maggiore quantità di
EDTA fino a nuovo viraggio. Mettere da parte una soluzione giunta al punto finale, da utilizzare come riferimento di
colore per le altre titolazioni.
5) Calcolare (dal risultato dei punti 3 e 4) la concentrazione totale di Ca 2+ + Mg2+ nei due
campioni di acqua analizzati. Calcolare per entrambi i campioni (per i valori di
concentrazione molare) la deviazione standard, il coefficiente di variazione percentuale e
l’intervallo di fiducia al 95%.

6) Esprimere la durezza in gradi francesi dei due campioni di acqua analizzati.


Il campione di acqua bollita fornirà il dato di durezza permanente, quello di acqua non
bollita il dato di durezza totale. La durezza temporanea si ricava per differenza.
Per durezza dell'acqua s’intende un valore che esprime il contenuto di sali di calcio e
magnesio oltre che di eventuali metalli pesanti presenti nell'acqua. Generalmente con
questo termine s’intende riferirsi alla durezza totale; la durezza permanente esprime
invece la quantità di cationi rimasti in soluzione dopo ebollizione prolungata mentre la
durezza temporanea, ottenuta per differenza tra le precedenti durezze, esprime
sostanzialmente il quantitativo di bicarbonati.
La durezza viene generalmente espressa in gradi francesi (°F), dove un grado rappresenta
1 mg di carbonato di calcio (CaCO3, M = 100,09 g/mol) per 100 mL di acqua.

In genere, le acque sono classificate in base alla loro durezza come segue

fino a 4°F: molto dolci


da 4°F a 8°F: dolci
da 8°F a 12°F: mediamente dure
da 12°F a 18°F: discretamente dure
da 18°F a 30°F: dure
oltre 30°F: molto dure

Classificare le acque analizzate secondo la durezza ottenuta.


TERZA ESPERIENZA
Titolo: determinazione complessometrica della durezza dell’acqua

Risultati

Durezza C1 (M) C2 (M) C3 (M) C media (M) Durezza °F

Totale

Permanente

Durezza temporanea _____ °F

Gruppo n._____________

Nome e Cognome______________________Firma_____________________

Nome e Cognome______________________Firma_____________________

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