RELAZIONE
dell’esperienza condottasi tra 4/10/2016 e l’11/10/2016
Strumentazione/vetreria utilizzata : beute, spatolina, pipetta, filtro di carta a pieghe, bacchetta di vetro,
becker, imbuto a gambo corto, bilancia, piastra riscaldante, imbuto sinterizzato, bruciatore
Svolgimento dell’esperienza :
Giorno 4/10/2016 - Pesato 1 g di polvere grezza di acetanilide, si è inserita la stessa in una beuta con pochi
mL di acqua. Dopo aver posto la suddetta beuta sulla piastra riscaldante, si è dovuto attendere un tempo
più che considerevole prima che la soluzione bollisse in modo adeguato e l’olio giallastro scomparisse. Ciò è
stato dovuto a due errori pratici, ponderati solo in seguito :
- la piastra è stata impostata su di una temperatura non sufficiente a un adeguato riscaldamento della
soluzione ;
- la quantità d’acqua aggiunta gradualmente alla soluzione, mentre questa riscaldava, non era sufficiente.
Questi due fattori hanno inficiato molto l’esito dell’esperienza, quindi la resa finale di recupero.
Giorno 11/10/2016 – E’ stata prima di tutto effettuata la pesata dei cristalli puri e asciutti. Sulla bilancia,
sono risultati 0,4 g di acetanilide pura derivati dal grammo grezzo. La resa è stata quindi scarsa, pari a un
40%, a causa degli errori di procedura, già esposti in precedenza, commessi nella prima fase
dell’esperienza, a causa dei quali la sostanza dev’essersi deteriorata o volatilizzata.
I cristalli puri sono poi stati inseriti nel bruciatore per verificarne le temperature di fusione. La stessa
procedura è stata ripetuta con la polvere grezza.
I valori emersi sono i seguenti :
Messina, 15/10/2016