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Relazione di laboratorio di chimica

Classe 3^E
Gruppo: Gobetto Gaia, Preciat Gaia, Tita Sofia
Attività svolta il: 01/03/2023

Titolo: Estrazione del DNA da una banana

Scopo: Estrarre il DNA da una banana e renderlo osservabile a occhio nudo dopo averlo separato
dall’involucro nucleare cellulare di essa.

Materiali:
• banana
• becker
• piatto di plastica
• forchetta di metallo
• garza
• imbuto
• bacchetta di vetro
Sostanze:
• 𝑁𝑎𝐶𝑙 (52,8 g)
• 𝐻2 𝑂 (1L)
• Detersivo da cucina (3 mL)
• 𝐶𝐻3 𝐶𝐻2 𝑂𝐻
Strumenti:
• provetta (sensibilità 1mL)
• pipetta (sensibilità 0,5mL)

Procedimento
• Preparare una soluzione composta da 1L di acqua, 52,8g di NaCl e 3 mL di detergente.
• Schiacciare la banana.
• Prelevare 12 mL di soluzione e mescolarli con una bacchetta di vetro alla
poltiglia di banana molto lentamente in modo da non creare schiuma.
• Posizionare la garza sopra l’imbuto al fine di filtrare il composto.
• Passare il miscuglio attraverso la garza evitando di accelerarne il processo
mescolandolo.
• Aggiungere al composto filtrato in pari quantità l’alcool etilico.
• Aspettare 5 minuti e osservare cosa accade.

Osservazioni e raccolta dati


Osservando la provetta alla conclusione dell’esperimento si sono potuti distinguere
inizialmente due strati: quello inferiore è il composto, mentre quello superiore è
l’alcool etilico. Dopo aver atteso 5 minuti si è creato un ulteriore strato
nell’interfaccia tra le due sostanze: il DNA.

Elaborazione
Durante lo svolgimento dell’esperimento i trattamenti ai quali la banana è stata sottoposta hanno
avuto delle specifiche funzionalità:
• Schiacciare la banana: schiacciando la banana si inizia a destabilizzare la parete cellulare e
si facilita per permettere alla soluzione di permeare (si comincia a destabilizzare la parete
cellulare).
• Aggiungere il detergente e il cloruro di sodio: all’interno del detergente vi sono sostanze che
dissolvono i lipidi, e di conseguenza si distruggono le membrane biologiche che sono
composte da essi. L’aggiunta del cloruro di sodio permette al sodio di legarsi ai gruppi fosfato
cosicché essi abbandonino parzialmente l’acqua.
• Filtrare il composto: la filtrazione elimina i residui cellulari e le parti di tessuto non disgregato.
• Aggiungere alcool etilico: l’aggiunta di alcool etilico al composto ha la funzionalità di creare
due strati ben definiti separati da un’interfaccia dove si stanzierà il DNA.

Conclusioni
Il risultato ricavato dall’esperimento dimostra che è possibile osservare il DNA ad occhio nudo: il
processo di lisi cellulare permette di ottenere il DNA della cellula quasi completamente separato dalle
altre sostanze. Si riesce poi ad evidenziarne la presenza grazie all’aggiunta dell’alcool etilico.
In conclusione si può affermare che lo scopo dell’esperimento è stato verificato.

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