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ESTRAZIONE DEL DNA DAL KIWI

SCOPO: Rendere visibile il DNA del frutto


MATERIALE: 1 kiwi, 1 coltello, frullatore, contenitore
graduato, alcool ghiacciato, colorante blu di metilene, un
pizzico di sale fino, 270 ml di acqua, colino, detersivo per
piatti, bacchettina di vetro, 2 provette di vetro, bastoncino di
legno
PROCEDIMENTO: Per prima cosa abbiamo sbucciato il kiwi
e l’abbiamo affettato, riponendolo, poi, all’interno di un
contenitore graduato; esso occupa 90 ml circa.
Successivamente abbiamo aggiunto un pizzico di sale e 170
ml circa di acqua (la quantità dell’acqua deve essere doppia
della quantità, misurata dal contenitore graduato, del kiwi) ed
abbiamo versato il tutto nel contenitore graduato. In un
secondo momento abbiamo frullato il tutto per 15 secondi
circa e con l’aiuto di un colino abbiamo filtrato il composto in
un secondo contenitore graduato misurando 125 ml circa.
[Abbiamo utilizzato la soluzione salina poiché serve a
recuperare le cellule del kiwi che grazie all’azione meccanica
esercitata dal frullatore, si staccano con più facilità dalla
parete cellulare del kiwi]. In seguito abbiamo addizionato alla
soluzione (contenente il kiwi e la soluzione salina) 20,8 ml
circa di detersivo per piatti (risultando così 1/6 rispetto al
volume ottenuto) ed abbiamo mescolato con una bacchettina
di vetro. [Abbiamo utilizzato il detersivo per piatti poiché esso
provoca la rottura delle cellule permettendo la fuoriuscita del
DNA]. Poi abbiamo versato il composto pari a 1/3 della
provetta, in 2 provette di vetro, aggiungendo in un secondo
momento 1/3 di alcool ghiacciato rispetto alla provetta di
vetro. [Abbiamo utilizzato l’alcool poiché fa percepire il DNA
rendendolo visibile sotto forma di una sostanza biancastra
filamentosa]. Abbiamo quindi notato che il DNA ha
incominciato a distaccarsi formando dei filamenti biancastri e
per cercare di prelevarlo abbiamo mescolato la soluzione con
un bastoncino di legno. Per evidenziare maggiormente il DNA
abbiamo aggiunto 1-2 gocce di colorante blu di metilene
poiché essendo una sostanza basica, ha affinità con il DNA.
CONCLUSIONE: Pertanto risulta indispensabile affermare
che il risultato ottenuto è dovuto a diverse reazioni chimiche.
Il detersivo ha reso possibile la rottura delle membrane
cellulari e la fuoriuscita del DNA, non visibile in un primo
momento. Aggiungendo poi l’alcool etilico ghiacciato ha fatto
sì che il precipitato filamentoso del DNA di colore biancastro
potesse divenire visibile a occhio nudo.

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