Sei sulla pagina 1di 3

Laboratorio di Scienze Naturali, Biologia e

Scienze della Terra


In base al materiale fornito (spinaci, acqua e alcol o acetone al 50%,
mortaio, carta da filtro e carta per cromatografia) il candidato deve
realizzare la cromatografia su carta e progettare un percorso didattico.
Il candidato produca a tal fine una relazione sintetica (massimo due
facciate in formato A4) che soddisfi le seguenti caratteristiche:
• individui la classe di destinazione dell’esperienza laboratoriale
• evidenzi i nuclei fondanti della disciplina inerenti l’esperienza
laboratoriale
• illustri la metodologia adottata e gli strumenti utilizzati
• analizzi e rappresenti i risultati ottenuti.
Cromatografia su carta per individuazione della clorofilla, in spinaci

Classe: classe prima, secondo periodo dell’anno


Obiettivi:
Conoscenze Abilità Competenze
Basi di cromatografia Maneggiare con destrezza Capacità di cooperare e
strumentazione di laboratorio lavorare in team
Filtrazione Osservare e dedurre Comprendere la complessità
racchiusa in ciò che ci
circonda
Componenti dei vegetali Saper lavorare in maniera Interpretare i risultati e
ordinata e precisa saperli contestualizzare
Proprietà dell’acqua:
capillarità

Pre-conoscenze:
La fotosintesi clorofilliana
La classificazione dei viventi
L’acqua e le sue proprietà
Soluzioni, miscugli, sostanze pure
Solubilità,
Norme basilari di comportamento in laboratorio

Tempistiche e dettagli: lezione in laboratorio, lavoro in gruppi. 2ore

Materiali: spinaci, acqua e acetone al 50%, mortaio, pestello, imbuto, carta da filtro
e carta per cromatografia

Attenzioni pedagogiche:
La classe verrà suddivisa in piccoli gruppi, facendo in modo che siano eterogenei e
che eventuali studenti con disturbi di apprendimento o con bisogni educativi speciali
siano il più possibile distribuiti; all’interno dei gruppi ogni studente avrà un compito
preciso (colui che manipola mortaio e pestello, chi utilizza e predispone la carta da
filtro, chi prende appunti, e chi poi esporrà i risultati ottenuti -questi ultimi due
possono anche essere la stessa persona). Saranno predisposte dall’insegnante delle
schede per guidare le attività, con alcune domande per stimolare il ragionamento da
parte di tutti i membri del gruppo, verranno anche proiettate alcune immagini dei
passaggi significativi per aiutare il corretto svolgimento dell’attività da parte di tutti
gli studenti.

Svolgimento della lezione:


Per iniziare l’insegnate introdurrà i materiali a disposizione degli studenti e ne
spiegherà l’utilizzo, magari chiamando qualche studente per mostrare alla classe
come adoperare nella maniera corretta il mortaio e il pestello.
Verrà poi chiesto, in maniera plenaria, quali sono le aspettative circa l’attività che si
sta per andare a fare, cosa sarà possibile vedere sulla carta da filtro? Cosa speriamo
di ottenere dagli spinaci?
I ragazzi, divisi in gruppi, dovranno iniziare l’attività utilizzando mortaio e pestello
per ridurre in piccoli pezzi le foglie di spinaci, non prima di aver osservato per bene
le foglie ed aver ipotizzato quali colori siano presenti all’interno dello spinacio e che
cosa questi rappresentino.
Una volta ridotte in poltiglia le foglie, aggiungendo poco alcol, si otterrà un prodotto
verde che, non essendo omogeneo (i ragazzi devono classificarlo come miscuglio)
dovrà essere filtrato utilizzando imbuto e carta da filtro per eliminare i residui di
foglia e ottenere una soluzione verde il più possibile omogenea.
Una volta ottenuta la soluzione si procederà con la cromotografia su carta. Si tratta
di una tecnica che permette la separazione dei vari componenti della soluzione (nel
nostro caso gli spianci) sfruttando la diversa affinità di questi per la fase fissa (la
carta da cromatografia) e l’eluente, cioè la soluzione di acqua e acetone. La carta da
filtro è immersa solo per qualche cm nella soluzione di acqua e acetone e, mano a
mano che il fronte del liquido sale per capillarità, le sostanze disciolte nella soluzione
da analizzare saliranno più o meno rapidamente, a seconda della loro affinità per la
carta e la loro solubilità nell’eluente.
Sulla carta da filtro verrà tracciata una linea di base a matita e, con l’aiuto di un
capillare in vetro o un cotton fioc, verrà depositata su questa linea una piccola
quantità della nostra soluzione verde (meglio ripetere l’applicazione in modo da
creare una macchia più concnetrata); dopodichè, all’interno di un becker, verrà
versata una piccola quantità do soluzione 50% acetone-acqua (può essere fatta
preparare da un solo studente in cattedra, sotto supervisione dell’insegnante) e vi
verrà appoggiata la base del foglio di carta da cromatografia, in modo che la linea di
base non sia, per poco, immersa in acetone-acqua.
Bisognerà quindi attendere osservando mentre la linea del fronte del bagnato sale
lentamente, portandosi dietro i colori. Una volta completata la salita, con l’aiuto di
una pinzetta, verranno estratti i fogli di carta cromatografica, con la matita segnata
la linea del fronte e quindi saranno lasciati asciugare lentamente.
I colori che si osservano sono alcune delle sostanze contenute nelle foglie analizzate,
in particolare dovremmo riuscire a distinguere la clorofilla (verde), le xantofille
(gialle) e i carotenoidi (arancioni).
Sarebbe auspicabile una discussione dapprima all’interno dei singoli gruppi,
basansodi magari sulle domande guida della scheda o su suggerimenti forniti
dall’insegnante; in un secondo tempo in modo plenario, così da confrontare i risultati
ottenuti dai diversi gruppi e approfondire le conoscenze sulla clorofilla e il suo
essenziale ruolo nel metabolismo dei vegetali. Interessante anche far notare che,
oltre alla verde clorofilla, sono presenti anche altri colori che confermano la presenza
di altre sostanze colorate, ugualmente deputate alla fotosintesi e che rendono lo
spinacio del tipico colore verde brillante.
La clorofilla, con gli altri elementi deputati alla fotosintesi, è essenziale per
permettere ai vegetali la conversione della luce solare in energia, con la produzione
di ossigeno e l’utilizzo di anidride carbonica e acqua.

Valutazione: durante l’intera attività l’insegnante si sposterà tra i gruppi, avendo


modo di osservare la manualità e la capacità organizzativa dei ragazzi, stimolare la
riflessione e il ragionamento, elargire consigli e suggerimenti e fare alcune
osservazioni utili ai fini di una valutazione formativa.

Potrebbero piacerti anche