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Peruzzo Matteo N esperienza: 6

II H

30/11/07

Titolo: tecnica della cromatografia ascendente su carta dellinchiostro e di estratto vegetale, e tecnica della cromatografia radiale di inchiostro. Scopo: cercare di separare i componenti di un miscuglio omogeneo riguardante linchiostro e lestratto fogliare; sfruttando laffinit degli eluenti con le soluzioni. Materiali: pipette di Pasteur, inchiostro di penna (marca Lus e Bic), pennarello (marca Giotto), estratto fogliare, delle forbici, un becher. Strumenti: carta da cromatografia, eluente (CH3CH2OH, acetone CH3OHCH3 ed etere C2H3), 2 beute con tappo da 250 ml.

< una beuta un becher > Procedimento: si lavorato in gruppo di tre persone. 1. Cromatografia A: cromatografia di inchiostro di penna 2. Cromatografia B: cromatografia di estratto fogliare 3. Cromatografia C: cromatografia radiale di inchiostro di penna e pennarello. Per fare una buona cromatografia, bisogna rispettare alcuni accorgimenti: leluente, che racchiuso nella beuta, deve essere abbastanza basso ed in particolare non deve assolutamente coprire linoculo (che il punto dove si mette la soluzione). La carta deve avere la punta cos leluente sale su una colonna ben precisa e non in ordine sparso, e deve esserci una striscia di carta fuori dalla beuta, e la carta non deve toccare le pareti del recipiente; un altro accorgimento che la beuta deve essere immobile, e quindi leluente durante la corsa cromatografica non deve muoversi. La carta, anche se di bassa qualit, porrosa e questo agevola la salita delleluente o tecnicamente la corsa cromatografica. Linoculo non deve essere di grandi dimensioni, ma importante che sia abbastanza denso per avere una buona cromatografia, facendo per attenzione a non bucare la carta. Pi che una soluzione affine alleluente, pi breve sar la sua corsa cromatografica; nella cromatografia A, sconsigliato luso dellinchiostro indelebile, perch totalmente non affine alleluente. Cromatografia A: dopo aver preparato il CH3CH2OH nella beuta, che funger da eluente, e chiusa la beuta con il tappo per evitare levaporazione delletanolo, con le forbici si taglia una striscia di carta cromatografica e le si fa la punta. Con la penna della marca Lus, di inchiostro blu, si fa linoculo sulla carta. Si

toglie il tappo alla beuta, si inserisce la carta cromatografica con linoculo nelleluente, e si misura la corsa cromatografica. Cromatografia B: per preparare lestratto fogliare, si prendono delle foglie di spinacio ( Spinacia oleracea), si fa una centrifugazione delle foglie con il C2H3, e lo si lascia fermo affinch letere reagisca. Poi si filtra il tutto e si ha dellestratto fogliare di Spinacia oleracea. Le foglie dello spinacio usate sono vecchie di un mese, e per questo motivo i risultati della cromatografia non potrebbero essere quelli sperati. Dopo aver ottenuto la soluzione di estratto fogliare pi C2H3, si prende la carta da cromatografia con al punta, e con una pipetta di Pasteur si mette lestratto sulla carta: la carta deve essere orizzontale, e la pipetta deve essere perpendicolare ad essa. Essendo volatile per la presenza di etanolo, si soffia sullinoculo per asciugare la soluzione man mano che si mette lestratto sulla carta. Dopo aver fatto questo procedimento, si prende la beuta contenete il C2H3 + CH3OHCH3 che si aveva preparato precedentemente; bisogna far molta attenzione a questa soluzione, per la presenza delletere che oltre ad essere molto volatile, da soprattutto effetti anestetici; quindi quando si toglie il tappo dalla beuta e introduce la carta cromatografica con linoculo dellestratto fogliare, bisogna farlo possibilmente in fretta o consigliato lavorare sotto cappa se possibile. Dopo aver messo la carta nella beuta, si misura la corsa cromatografica delleluente. Cromatografia C: la cromatografia radiale diversa da quella ascendente, la carta da cromatografia non una striscia, ma rotonda. Sotto la carta si posiziona un becher per raccogliere leluente e linoculo lo si fa al centro della carta. Si fatta la cromatografia dellinchiostro di penna Bic di colore nero e del pennarello di colore nero Giotto. Dopo aver fatto linoculo, con una pipetta di Pasteur si prende il CH3CH2OH e lo si mette sopra linoculo, soffiando poi per asciugarlo. Per linoculo della penna Bic sono state usate dieci gocce, mentre per quelle del pennarello Giotto quattro. Risultati: Dati osservati: Cromatografia A: dopo 5 m e 30s, leluente non ha scomposto in fasi linchiostro. Cromatografia B: dopo 3 m e 15s, si sono viste le fasi dellestratto fogliare. Cromatografia C: dalla penna Bic si vista la scomposizione dellinchiostro nei colori giallo e blu con una fascia esterna nera. Nel pennarello nero si vista la scomposizione dellinchiostro nei colori nero al centro (inoculo), poi arancio, poi violaceo ed infine blu - celeste. Lettura dei dati:

Nella cromatografia A, leluente non riuscito a scomporre in fasi linchiostro blu della penna di marca Lus, forse perch composto da un unico colore o leluente non affin e allinchiostro. Nella cromatografia B, si sono viste le fasi dellestratto fogliare, dal colore si pu notare che il colore della corsa delleluente che pi vicina alla punta di colore giallo, mentre pi ci si allontana diventa verde. Si possono quindi distinguere quattro bande; si inizia con il betacarotene e le xantofille che conferiscono il colore giallo alle foglie quando diventano senescenti, esse hanno una funzione vessillifera (soprattutto nei fiori) che attira gli insetti e gli uccelli che sono responsabili della riproduzione della pianta. Hanno anche propriet organolettiche. Le altre due bande sono di colore verde e quindi esistono due clorofilla, esse catturano lenergia luminosa ed hanno diverse lunghezze donda del visibili per esempio una sul 680. Esse captano le radiazioni della luce solare. Nella cromatografia C, si visto che linchiostro nero non formato da un unico colore, ma da una unione di colori che sono da giallo al blu.

Interpretazione e discussione dei dati: Dai dati avuti, si visto che questa una analisi di tipo qualitativo e non quantitativo, si sono viste la fasi dei miscugli omogenei, e si potuto fare delle considerazioni sulle composizioni delle soluzioni che si sono sperimentate.

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