PROBLEMA-DOMANDA: l’inchiostro nero della bic è formato da un'unica
sostanza o è una miscela di sostanze diverse?
TITOLO DELL’ESPERIMENTO: cromatografia su carta dell’inchiostro della bic
nera
SCOPO: rilevare se ci sono sostanze diverse nell’inchiostro della bic
PRINCIPI E RIFERIMENTI TEORICI: 1) teoria particellare della materia
2) capillarità
STRUMENTI ATTREZZATURE E MATERIALI E
APPARECCHIATURE SOSTANZE
1) becher 1) acqua di rubinetto
2) carta da filtro 2) alcol etilico 3) bic nera 3) inchiostro della bic nera
PROCEDIMENTO:
1- Preparare delle striscioline di carta da filtro, larghe 2 cm e alte all’incirca
quanto il becher. 2- Versare una piccola quantità di acqua e alcol etilico (solvente). 3- Tracciare un tratto di inchiostro, sulla carta da filtro, con la bic nera e al di sopra del livello del solvente. 4- Immergere la strisciolina di carta da filtro nel becher, avendo cura di farla rimanere “in piedi”, appoggiandola alla parete del becher. 5- Lasciare riposare e osservare il fenomeno. SCHEMA DI MONTAGGIO DELLE APPARECCHIATURE
Prima Dopo
Solvente (acqua + alcol) tratto di inchiostro cromatogramma
OSSERVAZIONI: abbiamo osservato che la miscela di alcol e acqua saliva per
capillarità lungo la carta, trascinando con sé l’inchiostro nero e scomponendolo in vari componenti di diversi colori. Alla fine il tratto di inchiostro nero era quasi scomparso, o meglio si era suddiviso nei suoi diversi componenti, osservabili uno dopo l’altro al di sopra del tratto.
CONCLUSIONI: si può concludere, affermando che l’inchiostro nero della bic,
anche se risulta di colore uniforme, in realtà è formato da più sostanze diverse, ovvero è una miscela omogenea di pigmenti diversi, resi evidenti dall’azione di trascinamento del solvente (acqua + alcol etilico) e dalla diversa velocità con cui i pigmenti vengono trascinati.