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Relazione N: 1 07/12/2007

Titolo:
Cromatografia delle foglie verdi

Obiettivo:
Separazione dei pigmenti foto sintetici e osservazione delle varie bande colorate

Principio Teorico:

Cromatografia:
La cromatografia, nata come tecnica separativa e sviluppatasi in seguito anche come tecnica
analitica, si basa sul fatto che i vari elementi di una miscela tendono a ripartirsi in modo diverso tra
due fasi, in funzione della loro affinità con ciascuna di esse.
Mentre una fase rimane fissa (la fase stazionaria), ed è generalmente un solido o un gel, un'altra
fase, liquida o gassosa, (la fase mobile) fluisce su di essa trascinando con sé in quantità maggiore i
componenti della miscela che più risultano affini a lei.
Rispetto alla cromatografia su strato la cromatografia su carta è una tecnica
più antica, la separazione dei componenti di un miscuglio, deposto sulla carta
sotto forma di macchia, è provocata dalla fase mobile. Il solvente si muove
attraverso la fase fissa per azione capillare, le diverse sostanze del miscuglio si
muovono a velocità diversa e perciò si separano.

In chimica per solubilità s’intende la concentrazione di soluto a soluzione satura. Una soluzione si
dice satura quando, in una data quantità di solvente a una certa temperatura, non è possibile
sciogliere ulteriore soluto.
Il rapporto tra soluto e solvente per unità di soluzione è espresso dalla concentrazione.
La solubilità di un certo soluto in un certo solvente dipende, oltre che dalle caratteristiche delle due
sostanze, anche dalla temperatura e dalla pressione.

Strumenti Adoperati:
Becker, Pipetta Pasteur, Mortaio con pestello, Carta Da Filtro, Foglie Verdi (Spinaci), Acetone,
Alcool Etilico, Vetrino D’orologio.

Procedimento:
Si sono prese alcune foglie di spinaci, e dopo averle tagliate in piccoli pezzi, si
sono pestate nel mortaio. Si è ottenuta una soluzione di colore verde.
In contemporanea si è preparata la carta per cromatogramma tagliandola in
una striscia che entrasse nel becher in verticale e che lasciasse qualche
centimetro libero per l’introduzione del solvente. Quest’ultimo era costituito da
una soluzione di alcool e acetone.
Sulla striscia per il cromatogramma si è tracciata con la matita una linea
orizzontale, (la linea di partenza) a 2 cm dal fondo, sulla quale è stata posta la
soluzione (Semina), ottenuta dopo aver pestato le foglie di spinaci, tramite la
pipetta Pasteur.

Alunno: Nisci Fabio


Classe: IV M
2

Carotene
Linea di Fronte

Xantofille
Semina

Linea di base Clorofilla A

Clorofilla B

Conclusioni
Il solvente, risalendo per capillarità la carta, ha suddiviso la soluzione nei vari
pigmenti, di cui era composta, visualizzando una serie di bande colorate più
alcuni residui che ha trasportato con se fino a quando non si è fermato
formando il fronte del solvente.
Il cromatogramma ha mostrato quattro bande colorate (com’è ben visibile nello
schema soprastante) corrispondenti alla clorofilla A, clorofilla B, xantofille e
carotenoidi.

Alunno: Nisci Fabio


Classe: IV M

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