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Laboratorio di Scienze Naturali, Biologia e Scienze della

Terra
In base al materiale fornito (microscopi, vetrini con tessuti vegetali)
il candidato deve osservare e descrivere al microscopio ottico i
tessuti vegetali e progettare un percorso didattico.
Il candidato produca a tal fine una relazione sintetica (massimo due
facciate in formato A4) che soddisfi le seguenti caratteristiche:
• • individui la classe di destinazione dell’esperienza
laboratoriale
• • evidenzi i nuclei fondanti della disciplina inerenti l’esperienza
laboratoriale
• • illustri la metodologia adottata e gli strumenti utilizzati
• • analizzi e rappresenti i risultati ottenuti.

La prova ha la durata di 3 ore.


Non sono ammesse altre strumentazioni tranne la calcolatrice scientifica.
Titolo: vegetali al microscopio

Classe di riferimento e contesto scolastico: classe prima, presenza di un alunno con BES (soridtà) e
alunni di madrelingua straniera

Tempistiche: classe prima, secondo quadrimestre, 2 ore in laboratorio

Nuclei fondanti e contenuti disciplinari


Nel corso della classe prima si affronta lo studio dei viventi e la loro classificazione, con attenzione
alla struttura delle cellule, elemento basilare da conoscere per comprendere la struttura degli
esseri viventi. Per permettere agli alunni di avre un’idea chiara di come sono fatte e qual è la
dimensione delle cellule è utile servirsi del microscopio ottico che può ingrandire fino a 400 volte e
che permette quindi di esplorare da vicino campioni vegetali e animali, osservando le strutture
caratteristiche delle cellule che li compongono. Nei vetrini di campioni vegetali, se si osserva una
singola foglia sottile o qualche frammento di pagina di foglie più spesse, è facilmente osservabile la
parete cellulare che delimita le singole cellule e appare al microscopio come un reticolo dove ogni
poligono è in effetti una cellula; se colorato con uno specifico colorante (es. blu di metilene, o
fuscina basica), si può apprezzare anche il nucelo, che appare come un piccolo cerhietto,
solitamente schiacciato verso la parete dal vacuolo, organulo che occupa gran parte dell’interno
della cellula e contiene acqua e minerali, indispensabile per mantenere turgida e vitale la cellula.
In alcuni campioni sarà possibile anche vedere delle struttre verdi piccole e tondeggianti, ricche di
clorofilla e addette alla fotositesi, si tratta dei cloroplasti. Analizzando la pagina inferiore delle
foglie si possono osservare anche gli stomi: strutture che ricordano dei grossi petali verdi di una
margherita il cui bottone centrale è in relatà un foro finemente controllato che permette di
regolare gli scambi gassosi della foglia, collegati quindi ai processi di fotesintesi e respiraizone
cellulare.

Obiettivi
Conoscenze: conoscere la struttura della cellula vegetale; sapere quali sono le funzioni degli
organuli osservati (parete cellulare, nucleo, vacuolo, cloroplasti) e degli stomi presenti sulle foglie.

Abilità: saper utilizzare fluidamente il microscopio; riconoscere i principali organuli osservabili con
il microscopio; saper calcolare con quale ingrandimento si sta osservando un campione.

Competenze: osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli
aspetti di vita quotidiana; formulare e verificare ipotesi servendosi di modelli e schematizzazioni;
comprendere la complessità organizzativa delle cellule vegetli…

Preconoscenze: classificazione dei viventi; struttura delle cellule; differenze tra cellule animali e
vegetali; utilizzo del microscopio ottico e delle sue componenti (messa a fuoco, utilizzo degli
obiettivi e del diaframma).

Strumenti e strategie didattiche, attenzioni pedagogiche


Verranno disposti i microscopi sui banconi, in modo che sia disponibile uno ogni due persone.
L’esperienza verrà svolta dagli studenti in coppia (potranno scegliere liberamente il proprio
compagno), in modo che abbiano la possibilità di osservare con calma i campioni, confrontarsi tra
pari e curiosare il giusto tempo i vetrini, senza annoiarsi per lunghe attese del proprio turno. Il
lavoro a coppie stimola gli studenti a cercare un confronto e aiutarsi a vicenda, la scelta del
compagno rende l’attività più piacevole e costruttiva.
Alla cattedra l’insegnate disporrà di un microscopio con fotocamera che permette di visualizzare
quanto si sta osservando direttamente con il proiettore (o la LIM), potrà così guidare
l’osservazione e aiutare nel riconoscimento delle strutture cellulari.
A ogni studente verrà consegnata una scheda per guidare l’osservazione e sarà chiesto di
disegnare con precisione sul quaderno le strutture osservate.
Durante tutto lo svolgimento dell’esperienza, l’insegnante si sposterà tra le coppie, aiutando chi ne
ha bisogno a regolare il microscopio o individuare gli elementi cellulari, stimolando l’accurata
osservazione e il disegno preciso di quanto osservato.
Questa attività è pensata per essere il più possibile multimodale, per facilitare studenti con
modalità di apprendimento diverso, e inclusiva verso chi non comprende bene l’italiano o non lo
sente affatto. L’approccio pratico e di osservazione della realtà tramite il microscopio dovrebbe
stimolare la curiosità dei ragazzi e allo stesso tempo impratichirli manualmente.
Verrà posta particolare attenzione a far comprendere la consegna anche all’alunno con sordità,
che, osservando i compagni, leggendo la scheda e avendo come riferimento il microscopio
dell’insegnante, dovrebbe essere in grado di svolgere l’attività in maniera autonoma. Gli alunni con
difficoltà linguistica saranno maggiormente seguiti dall’insegnante che appurerà sia loro chiaro di
volta in volta cosa devono cercare nei vetrini.

Strumenti e materiali: microscopio ottico, vetrini di campioni vegetali, scheda guida


dell’esperienza a cura dell’insegnante.

Svolgimento:
Nella prima parte della lezione l’insegnante farà un breve richiamo di quanto visto nelle lezioni
precedenti, in modo da assicurarsi che tutti gli studenti siano pronti all’osservazione coscienziosa e
ponderata dei campioni. Con domande stimolo, immagini significative proiettate e magari
facendosi aiutare da qualche alunno per una dimostrazione partica, verificherà che tutti si
ricordino come regolare correttamente il microscopio, quali sono le strutture fondamentali della
cellula e in particolare quali organuli contraddistinguono quella vegetale (parete, vacuolo,
cloroplasti).
Gli studenti, a coppie, potranno iniziare l’osservazione, con il supporto di una scheda nella quale
verrà indicato, per ogni vetrino, con quale ingrandimento iniziare l’osservazione e quale struttura
dovrebbe essere visibile. Verrà chiesto di fare uno semplice ma chiaro disegno sul proprio
quaderno dei singoli vetrini osservati, indicando con precisione quali strutture si sono osservate;
questo documento sarà utile per il successivo studio in vista di una verifica sommativa.
L’ultimo vetrino, se le coppie avranno avuto sufficiente tempo per analizzare scrupolosamente i
precedenti, sarà fornito senza indicazioni e sarà compito degli studenti osservarlo con attenzione
per capire quali struttre vi si possono individuare.
Alla fine dell’esperienza ci sarà un breve momento in plenaria, guidato dal docente, che
permetterà il confronto tre le coppie, dando la possibilità di commentare quanto si è analizzato e
la verifica di quanto osservato e studiato.

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