Sei sulla pagina 1di 11

Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

1 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

Indice

1. IL PENSIERO PSICHIATRICO E CRIMINOLOGICO .................................................................................. 3


2. LA NASCITA DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICA ..................................................................................... 5
3. SVILUPPO DEI TEST MENTALI E MISURA DELL’INTELLIGENZA .................................................................. 8
BIBLIOGRAFIA ................................................................................................................................................. 10

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

2 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

1. Relatività della conoscenza scientifica

Nella tradizione culturale che va dal 1600 alla metà del 1800 la conoscenza scientifica è

stata essenzialmente intesa come una ricerca di verità stabili e definitive. L’affermazione del valore

assoluto della scienza ha precluso l’idea di un progressivo miglioramento nella conoscenza

scientifica fino ad un periodo storico vicino al XX secolo. Le aspirazioni degli scienziati miravano al

consolidamento di certezze e verità cristallizzate alle quali le singole discipline sarebbero prima o

poi giunte in maniera graduale ma inevitabile. Nell’ambito di questa concezione, era

esplicitamente negato quel carattere di relatività che si è in seguito affermato come un elemento

centrale della teoria della scienza moderna. Infatti, è soltanto in tempi recenti che la non

assolutezza dei risultati ottenuti, e quindi la loro continua modificabilità e perfezionabilità, sono

state riconosciute come delle proprietà essenziali della conoscenza scientifica.

Le conoscenze accumulate nelle varie discipline non appaiono più come verità assolute,

ma piuttosto come costruzioni ipotetiche suscettibili di disconferma ma non ancora disconfermate.

La conoscenza scientifica assume così il carattere di relatività, in cui il carattere probabilistico della

ricerca scientifica corrisponde ad una piena consapevolezza critica della natura transitorio di ogni

soluzione. Nessuna ipotesi è ritenuta vera in senso assoluto: essa è continuamente sottoposta a

verifiche e viene assunta come valida in maniera temporanea, fino a quando non sarà

disconfermata da nuove evidenze sperimentali. In tal senso, la crescita della conoscenza viene a

corrispondere ad una progressiva transizione da problemi di portata limitata ad altri problemi di

spessore, profondità e complessità crescenti.

Da un simile cambiamento di prospettiva deriva una tendenza epistemologica1 in cui si

ritiene che la scienza, lungi dal rappresentare un accumulo di conoscenze e verità immutabili, sia

costituita da teorie che hanno l’obiettivo di stabilire delle connessioni logiche tra determinati

assunti concettuali ed una serie di dati empirici, allo scopo di estendere non già la sfera del

1 Secondo il Vocabolario Treccani, s’intende per epistemologia l’indagine critica intorno alla struttura e ai metodi
(osservazione, sperimentazione e inferenza) delle scienze, riguardo anche ai problemi del loro sviluppo e della loro
interazione.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

3 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

conosciuto quanto piuttosto la sfera del prevedibile. Sebbene della teoria si possano oggi fornire

definizioni differenti, il punto cruciale è la teoria organizza il conosciuto, dirige l’attività scientifica,

ed in larga misura predetermina ciò che è conoscibile; essa è allo stesso tempo un insieme di

conoscenze, un insieme di convenzioni, un insieme di aspettative.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

4 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

2. Proprietà delle teorie scientifiche

Nelle fasi iniziali delle varie discipline scientifiche la creazione di teorie corrisponde

essenzialmente alla riflessione spontanea, creativa e arbitrario dello scienziato: esse rappresentano

espressioni soggettive e ideali della realtà oggettiva, che pertanto variano da studioso a studioso.

Tuttavia, nel momento in cui la disciplina progredisce fino ad un punto in cui si pone il problema

del primato tra le diverse teorie in competizione, diventa necessario e fondamentale definire una

serie di criteri che permettono l’accertamento dei loro requisiti formali. Soprattutto nelle scienze

mature (come la fisica o la matematica), la teoria viene quindi a configurarsi come un insieme di

proposizioni fornite di due aspetti essenziali:

 l’aspetto sintattico riguarda il fatto che la teoria deve presentarsi non come un insieme

caotico di proposizioni, ma come un insieme ordinato di proposizioni in cui alcune di esse

vengono considerate come primitive (assiomi) e le altre come derivate. In questo senso,

è necessario che la teoria definisca in maniera chiara e inequivocabile i costrutti e le

regole logiche che permettono di derivare talune proposizioni da una serie di assiomi.

 l’aspetto semantico di una teoria riguarda la sua traduzione empirica, ovvero il legame tra

le proposizioni e i dati osservativi. Questo legame viene realizzato dalle regole di

corrispondenza, le quali permettono di connettere i termini della teoria ai dati

dell’osservazione. In particolare, le definizioni operative permettono di precisare le

operazioni per mezzo delle quali i concetti della teoria corrispondono ad attività ed

eventi suscettibili di essere misurati e modificati. Così, per esempio, il livello di prosocialità

di un bambino potrebbe essere misurato considerando la risposta del bambino stesso

all’item “Divido con gli amici le cose che mi piacciono” (risposte: tante volte, poche

volte, mai).

Il fine di ogni teoria scientifica è quello di promuovere le ricerche in uno specifico settore

disciplinare a partire dall’organizzazione delle conoscenze disponibili fino a quel momento.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

5 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

In questo processo, una componente importante di quasi tutti i sistemi teorici è l’uso di

modelli, nei quali lo studioso rende esplicite le analogie che legano i costrutti teorici ai vari elementi

del modello stesso. In maniera ancora più precisa, una teoria scientifica si qualifica come un

sistema di proposizioni e ipotesi più o meno complesse, suscettibili di essere confermate o falsificate

mediante rigorosi controlli (esperimenti). Con la nozione di verificabilità si intende la possibilità di

confermare, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati empirici, le ipotesi e le previsioni formulate

dalla teoria. Con la nozione di falsificabilità, invece, si intende la necessità che una teoria possa

essere sottoposta a confutazione. Le teorie che non possono essere falsificate ricadono

automaticamente al di fuori della scienza, in quanto non fanno riferimento a dati verificabili a

livello empirico (si pensi alle teorie religiose o metafisiche). Tra gli altri criteri che consentono di

valutare la bontà di una teoria ricordiamo:

 il criterio della semplicità o parsimonia: uno scienziato dovrebbe privilegiare la teoria che

consente di approdare alle stesse spiegazioni o previsioni seguendo percorsi ipotetici

meno complessi e perciò più economici.

 il criterio della chiarezza: si dovrebbe sempre privilegiare la teoria nella quale sono resi

espliciti i presupposti e gli assunti, sono specificate le ipotesi e le previsioni che da esse

derivano, risultano evidenti i dati empirici che sostengono i giudizi di conferma o

disconferma.

 il criterio della comprensività: si riferisce all’estensione, all’articolazione e alla completezza

delle deduzioni empiriche che derivano dalla teoria;

 il criterio della validità interna: corrisponde alla bontà delle proprietà formali della teoria, in

termini di sintassi e semantica; in altri termini, si tratta di valutare l’adeguatezza delle

definizioni dei costrutti teorici nonché la conseguenzialità dei processi di derivazione e

operazionalizzazione delle ipotesi.

 il criterio della validità esterna o ecologica: corrisponde alla rilevanza o utilità pratica della

teoria – ovvero all’influenza che essa esercita nell’orientare la prassi;

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

6 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

 il criterio della valenza euristica: corrisponde all’incidenza di una teoria nell’orientare e nello

stimolare l’attività conoscitiva in uno specifico settore disciplinare.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

7 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

3. L’epistemologia di Karl Popper: il criterio della


falsificabilità

L’epistemologia di Karl Popper (1902-1994) costituisce anche per la psicologia un necessario

punto di riferimento. Per questo studioso, lo scopo dell’attività scientifica consiste nel trovare

spiegazioni soddisfacenti in grado di migliorare lo stato delle conoscenze acquisite in un

determinato settore. La spiegazione, a sua volta, da due tipi di asserzioni: l’explicandum descrive lo

stato di cose che la teoria intende spiegare, mentre l’explicans dell’explicandum descrive le

asserzioni esplicative, le quali costituiscono la spiegazione nel senso più stretto della parola.

Per Popper, il requisito fondamentale perché una spiegazione possa essere considerata

soddisfacente è dato dal grado di controllabilità delle leggi che la costituiscono. Si tratta, in

estrema sintesi, di analizzare la condizione di aderenza che il sistema di asserzioni esplicative ha

con la realtà empirica. Una teoria che intenda acquisire un carattere empirico deve

necessariamente offrirsi alla possibilità di essere confutata o falsificata. Una teoria che non preveda

questa possibilità è automatica esclusa dalla scienza. È dunque il criterio di falsificabilità che

stabilisce la demarcazione tra teorie empiriche e teorie non empiriche:

“Ciò che caratterizza il metodo empirico è la maniera in cui esso espone alla falsificazione,

in ogni modo concepibile, il sistema che si deve controllare. Il suo scopo non è quello di salvare la

vita ai sistemi insostenibili, ma al contrario, quello di scegliere il sistema che al paragone si rivela il

più adatto, dopo averli esposti tutti alla più feroce lotta per la sopravvivenza” (Popper, 1959)

Popper respinge il ricorso a principi metafisici e considera la spiegazione scientifica come

un processo suscettibile di essere costantemente modificato e migliorato. La conoscenza

scientifica è essenzialmente ipotetica e congetturale: in questo senso, gli esperimenti fungono da

sostegno ad una teoria scientifica solo se assumono il ruolo di controllo, ovvero se si presentano

come validi tentativi di falsificare la teoria. Gli esperimenti hanno un ruolo critico nella scienza in

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

8 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

quanto permettono di eliminare le teorie più deboli e garantiscono allo stesso tempo una

conferma più solida alla teoria che ha resistito ai molteplici tentativi di confutazione.

In accordo con quanto esposto nel primo paragrafo, Popper ritiene che le teorie

scientifiche vadano considerate come dei tentativi di risolvere e sollevare nuovi problemi di

complessità crescente. Ma, se questo è vero, qual è il criterio che permette di scegliere tra diverse

teorie quella migliore? Questo interrogativo è strettamente connesso alla determinazione del livello

di verisimilitudine o di approssimazione alla verità delle asserzioni che costituiscono una teoria

scientifica, il quale dipende essenzialmente dal numero di controlli superati dalla teoria stessa. Per

Popper, una teoria T2 è da preferirsi nel caso in cui essa abbia superato controlli più severi e

stringenti rispetto alla teoria T1. Anche nel caso in cui le due teorie siano entrambe false, T2 va

preferita in quanto il fatto di aver superato un maggior numero di controlli assicura che il suo

contenuto di falsità sarà sicuramente inferiore rispetto a quello della T1. Da ciò deriva che la teoria

T2 ha una maggiore aderenza ai fatti empirici rispetto a T1.

Popper ha anche stabilito dei criteri relativi al modo in cui una teoria fa progredire la

ricerca scientifica, determinando un accrescimento della conoscenza. Ciò si verifica quando la

teoria, oltre a rendere conto dello stato di cose che si era prefissa di spiegare, è in grado di portare

a conoscenze empiriche rilevanti e controllabili. Si tratta, in altre parole, di valutare la capacità di

estensione della teoria: ovvero, la possibilità che essa possa essere sottoposta a nuovi controlli, che

possa condurre alla progettazione di nuovi esperimenti, e in definitiva all’accrescimento delle

nostre conoscenze sulla realtà empirica.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

9 di 10
Pietro Spataro - Caratteristiche generali e ruolo della teoria scientifica

Bibliografia

 Caprara, G. V., & Gennaro, A. (1994). Psicologia della personalità. Bologna: Il

Mulino.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

10 di 10

Potrebbero piacerti anche