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178 Didattica della geografia

Box 9.3 - Proposta di prassi

Alla ricerca di indizi sensoriali


(destinatari: scuola dell' infanzia e primi due anni di scuola primaria]

Si anticipa qui un esempio applicativo di progettazione delle unità di apprendimento


- owero i segmenti in cui si articola un curricolo disciplinare, come pure un progetto
formativo-didattico di vasta portata - che verranno trattate in un successivo paragrafo
(cfr. Box 9.5). Gli allievi coinvolti possono essere alunni del primo o secondo anno di
scuola primaria, ma anche quelli dell"ultimo anno di scuola dell ' infanzia, potendo
rientrare a pieno titolo in un progetto di continuità educativo-didattica; un lavoro simi-
le potrebbe comunque essere realiuato da alunni di classi più avanzate, rendendo il
compito sempre più complesso, magari con l' uso dell ' informatica nella fase di riela-
borazione. Il cuore dell 'unità è incentrato sulla uscita didattica per scoprire, giocando
a imitare le indagini di Sherlock Holmes - il celebre personaggio uscito dalla penna di
Arthur Conan Doyle e divenuto sinonimo di investigatore-, una serie di indizi attraver-
so l'attivazione di tutti i sistemi sensopercettivi per riconoscere gli elementi, naturali
e antropici, che compongono un determinato ambiente (il giardino pubblico o il parco
urbano più vicino alla scuola).

Tab. 9.3 Unità di apprendimento interdisciplinare realiuata in una scuola primaria


di Roma sulla base del modello (Tab. 9.5) elaborato dalla coautrice del presente volu-
me e validato dai docenti del primo ciclo di istruzione (primaria e secondaria di primo
grado) con l'applicazione nelle scuole di varie regioni d'Italia.

Titolo dell' UdA • SHERLOCK HOLMES AL PARCO. Conoscere il mondo che


ci circonda attraverso i cinque sensi ».
Allievi 25 alunni di classe seconda di scuola primaria (12 M e 13
e allieve impegnati F), tra i quali è presente una alunna gravemente ipoveden-
Docenti impegnati te. Sono impegnati i seguenti docenti:
......................................................................................
Discipline coinvolte Geografia, Scienze.
Tempi di svolgimento Circa un mese (tre lezioni di due ore + 4 ore per l'uscita
didattica).
Spazi necessari Interni: aula; esterni : parco urbano.
Metodologie Metodologia della ricerca; lavoro di gruppo; metodo geogra-
di lavoro fico di osservazione diretta attraverso un'uscita sul terreno.
Competenze L'alunno/ a: si orienta e compie percorsi nello spazio circo-
da valutare stante utiliuando concetti e indicatori topologici (geografia);
percepisce elementi del paesaggio circostante attraverso i
sistemi sensoriali (scienze/ geografia); distingue elementi
naturali e antropici del paesaggio (geografia); conosce e di-
stingue i cinque apparati sensoriali e le rispettive funzioni
(scienze).
Apprendùnento, competenze, curricolo 179

Tab. 9.3 (segue)

Elementi fisici e antropici dell'ambiente circostante; sistemi


Conoscenze
sensoriali.
Orientarsi nello spazio circostante tramite concetti e indica-
tori topologici (geografia); percepire e distinguere gli elementi
Abilità
di un paesaggio attraverso l'affinamento di tutti i sistemi sen-
soriali oltre a quello della vista (scienze/geografia).
Prima fase , in aula e/o nel cortile/giardino della scuola:
Consolidamento dei necessari prerequisiti: esercizi sul ri-
conoscimento di indizi collegati ai cinque sensi (ciascun
alunno e ciascuna alunna, bendati, riconoscono un oggetto
o un alimento al tatto, attraverso l'olfatto e, ove possibile,
il gusto; devono poi riconoscere la fonte di suoni e rumori
registrati).

Seconda fase , in aula:


Elaborazione, condivisione e formulazione di una ipotesi da
cui partire per l'approccio all 'osservazione: • Un ambiente
può essere "conosciuto" non solo attraverso la vista, ma
con il contributo di tutti i sensi ».
Scelta, condivisa con gli alunni, del luogo nel quale effet-
tuare la sperimentazione (parco urbano vicino all'edificio
scolastico).
Divisione degli alunni in cinque gruppi (uno per ogni siste-
ma sensoriale) e assegnazione delle consegne di lavoro: a
ogni gruppo è stato assegnato un sistema sensoriale ed
Sviluppo del compito è stata distribuita una scheda su cui annotare gli indizi da
di apprendimento ricercare nel parco attivando il sistema sensoriale assegna-
to; è stato anche chiesto di raccogliere materiali (foglie di
diversa forma, frammenti di corteccia, di muschio ecc.) e di
scattare fotografie.

Terza fase , nel parco:


Escursione nel parco e attivazione dei gruppi per la realiz-
zazione del le consegne di lavoro. Con l'aiuto dell'insegnan-
te e degli accompagnatori , gli alunni del gruppo inclusivo
dell'alunna ipovedente (al quale era stato assegnato il sen-
so del tatto) sono stati bendati a turno e guidati per mezzo
degli indicatori topologici verso gli elementi (alberi, panchi-
na ecc.) da esaminare con il tatto.

Quarta fase, in aula:


Recupero e rielaborazione delle attività svolte nel parco. Se-
lezione e catalogazione dei materiali raccolti. Allestimento
di un cartellone per ciascuno dei cinque sensi.
Discussione per la verifica o confutazione dell'ipotesi di
partenza.
Ciascuno dei cinque gruppi ha prodotto un cartellone con
Produzione
gli indizi e i materiali raccolti, illustrato da disegni e da foto-
degli allievi
grafie.
180 Didattica della geografia

Tab. 9.3 (segue)

La stessa realizzazione dei cartelloni con la finalità di diffon-


dere i risultati del lavoro tra i compagni delle classi parallele
Modalità di verifica
e aperta all 'extrascuola con una mostra «attiva• (ossia gui-
e valutazione
data dagli alunni e dalle alunne), è stata assunta e valutata
come compito di realtà.
Riflessioni condivise dagli alunni: • Ci siamo molto divertiti
e abbiamo imparato a riconoscere tante cose anche senza
vederle, ma solo toccandole o annusandole. Abbiamo capi-
to che la nostra ipotesi era giusta: le cose si possono dav-
vero riconoscere anche senza vederle (e anche se a vederle
si fa prima e è molto più bello) e abbiamo pure capito che
la nostra compagna S. fatica più di noi e possiamo aiutarla
meglio perché così anche per lei tutto è un po' più facile•.
Note conclusive Riflessioni condivise dai docenti: • Le strategie didattiche
(metacognizione) si sono rivelate efficaci, avendo ottenuto tutti gli alunni
una valutazione molto soddisfacente. L'uscita sul terreno
ha sicuramente offerto una validissima opportunità per il
raggiungimento delle conoscenze, abilità e competenze pre-
viste. Il processo di inclusione dell'alunna S. ne ha tratto
enorme giovamento, con positive ricadute per lei stessa e
per tutti i compagni. Da migliorare: la gestione e autoge-
stione dei gruppi di lavoro all 'aperto, esigendo un maggiore
rispetto degli incarichi assegnati a ciascuno•.

9.4 La formazione geografica per una società delle competenze

9.4.1 La competenza: competizione o se-rvizio alla comunità?


L'obiettivo prioritario della formazione e di un apprendimento significativo è il
possesso di competenze, richieste oggi sempre di più nel mondo del lavoro e
nelle aspettative della società e dell'opinione pubblica, laddove il termine com-
petenza è sempre più utilizzato, spesso senza una piena comprensione del si-
gnificato e delle valenze. Appare opportuno soffermarsi a chiarire il concetto,
che dal mondo del lavoro è transitato nella scuola per tornare poi, in un proces-
so circolare, di nuovo nel campo dei settori lavorativi, ma con un bagaglio di
preparazione culturale e specifica che dovrebbe essere spendibile nel migliore
dei modi.
Ricorrere all'etimologia delle parole è sempre utile alla comprensione più
chiara dei loro significati. Così appare molto interessante risalire alla radice eti-
mologica del termine «competenza», che deriva dal latino cum-petere, ovvero
« chiedere insieme, convergere verso un medesimo obiettivo», ma anche « ga-
reggiare, misurarsi con qualcuno». La società delle competenze oggi racchiude
nei fatti entrambe queste accezioni e apparenti contraddizioni del termine, pro-
prio perché, come sostiene Guy Le Boterf (2000, p. 18), il vocabolo competenza

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