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Triennale in Chimica
Scuola di
Università degli
Studi di Torino 2018-2019 Scienze della
Natura
Norme di sicurezza
A) Norme elementari ........................................................................pag.15
B) Norme di utilizzo del laboratorio e del reagentario ............................ “ 16
C) Quaderno di laboratorio ................................................................. “ 18
D) Regolamento del laboratorio .......................................................... “ 18
Condizioni indispensabili per accedere al laboratorio ...................... “ 19
Esperienze di laboratorio
Equilibri acido-base, pH, idrolisi ..........................................................pag.21
Reazioni di ossidoriduzione ................................................................ “ 24
Ciclo del rame .................................................................................. “ 26
Equilibri di solubilità (effetto del pH e dello ione comune) ...................... “ 28
Appendice A
Schede di Sicurezza ..........................................................................pag.33
Frasi di rischio e di sicurezza (Frasi R S e Frasi H P) .............................. “ 37
Appendice B
Elenco sostanze presenti nel reagentario .............................................pag.44
Appendice C
Prodotti di solubilità di alcuni composti inorganici ..................................pag. 45
Appendice D
Tavola dei pesi atomici ......................................................................pag.46
La vetreria
Nella figura che segue è elencata (non in scala) la più comune vetreria di
laboratorio.
Pallone a
Pallone a Pallone Crogiolo
Becker fondo Imbuto
fondo piatto a tre colli filtrante
tondo
Crogiolo
Vetrino Capsula in Mortaio con Pinze in Ancoretta
in
d‟orologio porcellana pestello ottone magnetica
porcellana
Volumetria
Con questo termine si indica, genericamente, la determinazione di un volume;
nella pratica corrente si applica alle sostanze liquide (il dosaggio dei gas viene
effettuato misurando il volume di liquido spostato). Può essere effettuata
mediante l‟uso di contenitori ed apparecchiature tarate, che differiscono per
capacità ed accuratezza (cilindri, matracci, pipette, burette) e che consentono il
prelievo di volumi variabili di liquido oppure permettono il dosaggio di un unico
volume fisso.
Gli strumenti più comuni sono:
Cilindro graduato: Viene utilizzato per misurazioni grossolane, nelle quali è
tollerabile una approssimazione del 5-10%.
Per dosaggi più accurati si deve ricorrere all‟uso degli apparecchi che seguono, le
cui calibrazioni sono riferite all‟acqua alla temperatura di 20°C per tenere conto
anche della dilatazione del vetro e della espansione dei liquidi col calore.
Matracci tarati: Contenitori a volume fisso, indicato da una tacca sul collo del
recipiente, che è provvisto di tappo ermetico, vengono impiegati per la
preparazione di soluzioni a titolo noto.
Si utilizzano nel seguente modo:
- Versare il liquido nel matraccio fino all‟inizio del collo, per mezzo di un imbuto il
cui gambo non oltrepassi la tacca di calibrazione. E‟ infatti importante, per una
corretta determinazione del volume, che non ci siano gocce di liquido al di
sopra della tacca.
- A causa della tensione superficiale, il liquido aderisce alla parete del recipiente;
Filtrazione
Questa operazione consente di separare la fase solida (precipitato) da quella
liquida (filtrato) in un sistema eterogeneo mediante percolazione attraverso un
diaframma poroso (filtro) permeabile solamente al liquido. Il materiale poroso di
impiego più generale è la carta da filtro (disponibile in differenti gradazioni per
uso qualitativo e quantitativo) anche se per alcune applicazioni si ricorre ai setti
in vetro sinterizzato o in ceramica.
Esistono due differenti procedure di filtrazione su carta:
- per gravità, quando il solido è in quantità piccola rispetto al liquido. In questo
caso si usa un filtro conico liscio (o preferibilmente a pieghe) da inserire in un
imbuto di vetro (vedi figura). L‟imbuto viene sospeso con un anello sopra il
recipiente di raccolta del filtrato.
Note operative:
Poiché di solito in questo caso è la fase liquida che interessa maggiormente, è
meglio, per sveltire l‟operazione, lasciare decantare la miscela. versare poi nel
filtro, aiutandosi con una bacchetta di vetro, quasi tutto il liquido e, da ultimo,
anche il solido. Per recuperare tutta la fase liquida, lavare con dell‟altro
solvente il recipiente, il filtro ed il solido separato. Il vantaggio derivante
dall‟utilizzo del filtro a pieghe rispetto a quello liscio è legato alla maggiore
superficie filtrante del primo rispetto al secondo, che consente una filtrazione
più rapida.
Essiccatore
4) gel di silice: silice idrata essiccata marcata con un sale di cobalto che ne rileva
l‟umidità. Nel recipiente chiuso, l‟essiccante assorbe dapprima il vapor d‟acqua
presente nell‟aria, che diviene più secca, favorendo l‟evaporazione dell‟acqua
ancora presente nel solido. Nella tabella seguente sono riportate le varie
alternative inerenti all‟essicamento di composti solidi.
Riscaldamento
Può essere effettuato con modalità differenti, a seconda delle necessità:
Bagnomaria: è una vasca in cui viene termostatata dell‟acqua, nella quale si
immerge il recipiente da riscaldare. Il riscaldamento è efficace e veloce, però si
possono raggiungere solo temperature relativamente basse (al di sotto dei
70°C); inoltre non è possibile ottenere contemporaneamente l‟agitazione
magnetica.
Uscita fiamma
Termocoppia
Regolazione
aria
Valvola di
sicurezza
Ingresso gas
Regolazione
gas
Becco bunsen
Fiamma molto
Zona ossidante luminosa
Fiamma staccata
(viola pallido)
dalla base
Zona riducente
(blu pallido)
A) Norme elementari
Gli incidenti più gravi in laboratorio sono incendi ed esplosioni, mentre gli
infortuni più comuni per le persone sono ustioni e tagli, nonché i danni che sono
conseguenza dell‟utilizzo improprio di sostanze chimiche pericolose. Ecco alcune
fondamentali norme di prevenzione degli infortuni:
- In laboratorio bisogna sempre indossare il camice.
- Gli occhi sono una parte molto delicata, che bisogna proteggere in modo
particolare. E‟ quindi indispensabile essere provvisti di occhiali di sicurezza
(anche se si utilizzano abitualmente occhiali da vista o lenti a contatto perché
entrambi non garantiscono una protezione sufficiente), che devono essere
portati per tutto il tempo durante il quale si permane in laboratorio. Se gli occhi
vengono accidentalmente a contatto con qualunque sostanza bisogna lavarli
immediatamente con abbondante acqua corrente e sciacquarli per diversi
minuti. Particolarmente pericolose sono tutte le basi forti.
- E‟ assolutamente proibito effettuare esperimenti non autorizzati
- In caso di incidente, per quanto lieve esso sia, informare subito il docente che
deciderà alle misure del caso
- Quando si diluisce l‟acido solforico, bisogna versare lentamente l‟acido
nell‟acqua, agitando continuamente la soluzione. Non aggiungere mai
l’acqua all’acido: la miscelazione è un processo fortemente esotermico che
potrebbe far schizzare l‟acido con acqua bollente
C) Quaderno di laboratorio
Al momento del suo ingresso in laboratorio, ciascuno studente deve essere
dotato di un quaderno di laboratorio.
Su tale quaderno lo studente dovrà, prima di ogni esperienza di laboratorio,
annotare le frasi di rischio e di sicurezza relative alle sostanze con le quali viene
a contatto, nonché i dispositivi di sicurezza necessari al corretto svolgimento
delle diverse operazioni di laboratorio (informazioni presenti nelle schede di
sicurezza di ogni sostanza, vedere appendice A).
Il quaderno sarà ovviamente anche utile per annotare calcoli ed osservazioni
relative alle varie esperienze di laboratorio e al termine di ogni giornata dovrà
essere obbligatoriamente vistato da uno dei docenti prima che lo studente lasci
il laboratorio.
Reazioni di ossidoriduzione
Ossidabilità di metalli (Zn, Fe, Cu) e valutazione dei loro potenziali
Potenziali redox dei non metalli (ossidazione I- e Br-)
Costruzione di una pila Daniell (esperienza da svolgersi a gruppi)
HCl 0,1 M
precipitato
filtrazione
filtrato
filtrato
precipitato
filtrazione NaOH filtrazione
precipitato
filtrazione
filtrato
dimetilgliossima
Il Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 31 dicembre 2008, riguarda la classificazione, l'etichettatura e
l'imballaggio delle sostanze e delle miscele; modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e reca
modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006.
Le Frasi R vengono sostituite dalle Frasi H (Hazard statements, "indicazioni di pericolo"), e le Frasi S dalle
Frasi P (Precautionary statements, "consigli di prudenza"). Vengono inoltre introdotti nuovi pittogrammi di
pericolo.
P101 – In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto.
P102 – Tenere fuori dalla portata dei bambini..
P103 – Leggere l'etichetta prima dell'uso.
P201 – Procurarsi istruzioni specifiche prima dell'uso.
P202 – Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze.
P210 – Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. – Non fumare.
P211 – Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione.
P220 – Tenere/conservare lontano da indumenti/……/ materiali combustibili.
P221 – Prendere ogni precauzione per evitare di miscelare con sostanze combustibili….
P222 – Evitare il contatto con l'aria.
P223 – Evitare qualsiasi contatto con l'acqua: pericolo di reazione violenta e di infiammazione spontanea.
P230 – Mantenere umido con….
P231 – Manipolare in atmosfera di gas inerte.
P232 – Proteggere dall'umiditá.
P233 – Tenere il recipiente ben chiuso.
P234 – Conservare soltanto nel contenitore originale.
P235 – Conservare in luogo fresco.
P240 – Mettere a terra/massa il contenitore e il dispositivo ricevente.
P241 – Utilizzare impianti elettrici/di ventilazione/d'illuminazione/…/ a prova di esplosione.
P242 – Utilizzare solo utensili antiscintillamento.
P243 – Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche.
P244 – Mantenere le valvole di riduzione libere da grasso e olio.
Solfati
Idrossidi Ag2SO4 1.2x10-5
Fe(OH)3 1.0x10-36 BaSO4 1.0x10-10
Al(OH)3 5.0x10-33
Cu(OH)2 1.6x10-19 Solfuri
-16
Ni(OH)2 1.6x10 Ag2S 1.0x10-50
AgOH 1.5x10-8 CuS 3.5x10-42
Ba(OH)2 5.0x10-3 Fe2S3 1.0x10-33
NiS 1.0x10-27
Cloruri Bromuri
AgCl 1.2x10-10 AgBr 4.0x10-13
PbCl2 1.6x10-5 PbBr2 4.6x10-6