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Speciale Bianco e Nero

Lo sviluppo del negativo


Una camera oscura per lo sviluppo del ne- sere sicuri che non ci siano infiltrazioni di lare rigorosamente con un buon orologio
gativo richiede un ridottissimo spazio. So- luce dall'esterno, aspettiamo qualche mi- contaminuti, vuotiamo la tank e inseriamo
no sufficienti una bacinella per lo svilup- nuto, in modo che gli occhi si adattino al il bagno di arresto per qualche minuto, do-
po, qualche spirale, qualche bottiglia, una buio. Eventualmente, copriamo le fessure podiché svuotiamo e mettiamo il fissaggio.
provetta graduata e un timer. Una stanza da cui filtra luce con cartoncino nero o con Anche in questo caso il tempo di perma-
buia servirà per mettere e togliere la pelli- stoffa nera. nenza del liquido viene indicato sulle con-
cola nella bacinella. Il resto del trattamen- 3- Una volta certi del buio totale, estraia- fezioni. È importante che il fissaggio sia
to verrà effettuato alla luce. mo la pellicola dal rullino facendo leva sul sempre nuovo.
Come vedremo, sviluppare il bianconero è coperchietto con l'apribottiglia. 9- Un bel lavaggio in acqua corrente di cir-
molto semplice. In queste pagine ci occu- 4- Estrattala, prendiamo la spirale della tank ca 20 minuti, magari con qualche goccia di
piamo del trattamento delle pellicole tra- e iniziamo piano piano a infilare la pelli- imbibente, prodotto che facilita lo scorri-
dizionali bianconero, escludendo quindi cola tra le scanalature, fino al suo termine. mento dell’acqua lungo la pellicola ed evi-
quelle che richiedono il bagno colore C41 Dopodiché tagliamo la pellicola vicino al ta così la formazione di macchie di calca-
e che conviene dare al laboratorio. rocchetto. re. Ora possiamo estrarre la pellicola dal-
Una breve premessa sulla temperatura del Attenzione: è importante che la spirale sia la tank.
trattamento. Se la temperatura della stan- perfettamente asciutta. 10- Per l'asciugatura, appendiamo la pelli-
za è di circa 20 gradi, il controllo e la mes- Se è la prima volta, suggeriamo di prova- cola in un locale pulito, senza polvere, con
sa a punto della temperatura dei prodotti e re ad avvolgere, con la luce accesa, una pel- una comune molletta da bucato.
della bacinella possono essere evitati. In- licola già sviluppata, per verificare in pra- Assolutamente da non fare: usare un asciu-
fatti questa è proprio la temperatura stan- tica le eventuali difficoltà. gacapelli per rendere più rapida l'essicca-
dard di sviluppo per il bianconero. In caso 5- Inseriamo la spirale nella tank e chiu- zione. Il getto d'aria calda convoglia sulla
di necessità i prodotti e la bacinella posso- diamola col suo coperchio a tenuta di luce. emulsione umida non solo il caldo, ma an-
no essere portati a temperatura a bagno- Fatto questo possiamo accendere la luce che tutte le impurità contenute nell'aria del
maria in una vaschetta con acqua calda. Bi- della stanza. locale. Da evitare anche l’uso di pinze di
sogna anche che le soluzioni abbiano qua- 6- Se non l'abbiamo già fatto, prepariamo gomma per togliere il velo d’acqua; il ri-
si la stessa temperatura, pena l'apparire del- i liquidi di trattamento: il rivelatore e il fis- schio di ritrovarsi con rigature è alto.
la reticolatura. E' un fenomeno che si pro- saggio. Possono essere liquidi oppure in
duce sulla gelatina, durante il trattamento polvere. Sono venduti concentrati e vanno 6 consigli pratici
o il lavaggio della pellicola, quando si ve- diluiti con acqua, secondo le istruzioni del- I dati tecnici vanno naturalmente integrati
rifica un brusco cambiamento di tempera- la casa, leggibili sulle confezioni. col proprio quaderno d'appunti, ovvero con
tura. Non è la grana che viene toccata, ma Il coperchio della tank ha un tappo che può la propria esperienza e la propria speri-
lo strato dell'emulsione. Bisogna quindi essere tolto per inserire i liquidi, senza che mentazione.
evitare le variazioni di oltre cinque gradi entri luce all'interno. Questi debbono es- Nella chimica fotografica gli sbagli si pa-
fra i vari bagni. sere rigorosamente alla temperatura indi- gano salati, nel nostro caso con la perdita
cata dalla casa produttrice. parziale o totale di un'immagine, magari
Il trattamento 7- Inseriamo per primo il rivelatore. Ogni importante o preziosa; certo, potrete rifar-
Lo sviluppo trasforma gli alogenuri d'ar- casa dà le indicazioni di trattamento per i la, ma non sarà certamente identica alla pri-
gento dell'emulsione esposti alla luce in ar- diversi tipi di pellicola. Durante lo svilup- ma immagine che avevate scattato. E la co-
gento metallico. po dobbiamo agitare la tank, in modo che sa potrebbe diventare anche molto più pro-
Il bagno di arresto ferma istantaneamente il liquido agisca bene su tutta la superficie blematica se le immagini in oggetto fosse-
l'azione del rivelatore, evitando anche d'in- della pellicola. L'agitazione può avvenire ro, per esempio, un servizio matrimoniale.
quinare il bagno di fissaggio. per capovolgimento della tank oppure gi- Per creare una propria procedura è neces-
Il fissaggio, invece, serve per rendere per- rando la spirale dall'esterno, mediante un sario costruire una sequenza di azioni, in
manente l'immagine sulla pellicola. perno sporgente. un ordine preciso, con il minor numero pos-
Ecco come si procede: Maggiore è l’agitazione, più aumenta il sibile di variabili, così che la procedura pos-
1- Sistemiamo tutto l'occorrente su un ta- contrasto. Sarà poi la nostra esperienza a sa diventare perfettamente ripetibile, anche
volo del locale adibito a camera oscura: consigliarci una maggiore o minore agita- a distanza di anni.
tank aperta, la spirale della tank all'ester- zione a seconda del risultato che vogliamo ● All’inizio, familiarizzate con una sola
no, un paio di forbici e un apribottiglia. ottenere. pellicola, o al massimo con due: una pelli-
2- Spegniamo le luci della stanza. Per es- 8- Finito il tempo di sviluppo, da control- cola di media e l'altra di elevata sensibilità.
Si introduce la coda sagomata nella spi-
rale fino ad oltrepassare le due sfere Con un movimento alternato rotatorio sulle due parti della spirale si avvolge la
d'acciaio di aggancio pellicola. pellicola all'interno della spirale.

Qualche centimetro prima che la pelli-


cola sia completamente avvolta si taglia
con una forbice la coda per separarla Prima di introdurre la spirale nella tank Dopo aver introdotto nel foro centrale
dal rocchetto. È sempre buona norma si dà ancora qualche giro per permette- della spirale il cilindretto che serve per
eliminare completamente tutta la parte re alla coda di entrare completamente mantenere in posizione la spirale ed evi-
di pellicola coperta dal nastro adesivo nella spirale. tare le infiltrazioni di luce, si introduce
per evitare che i collanti di quest'ultimo la spirale caricata nella tank.
inquinino lo sviluppo.

Questo modo di procedere vi dà la possi- re riutilizzate con un allungamento del tem- segue una perdita di sensibilità di 2/3 di
bilità di provare, in poco tempo, l'emul- po di sviluppo richiedono una maggiore diaframma, essendo la sensibilità nomina-
sione in moltissime situazioni, così da co- esperienza. le della Pan F di 50 ISO.
noscere in modo approfondito il suo com- ● È importante che le soluzioni che ven- I rivelatori universali, come ID-11, man-
portamento, i suoi limiti e le sue virtù in gono usate per lo sviluppo del negativo sia- tengono la sensibilità indicata sulla pelli-
base alle vostre reali necessità, e non in ba- no perfette; se usate dei bagni un po’ esau- cola e offrono una eccellente resa di toni.
se alle situazioni teoriche descritte dalle riti in fase di stampa, avrete buttato via un Offrono un ottimo compromesso tra la sen-
istruzioni tecniche del prodotto. pezzo di carta, ma il negativo... sibilità e la finezza della grana.
● Inutile cercare una grana ultrafine quan- ● E per finire, mostrate i vostri lavori a chi I rivelatori che aumentano la sensibilità,
do non stamperete mai immagini di for- ha più esperienza di voi: problemi appa- come il Microphen, sfruttano al meglio la
mato superiore a 13x18cm, così come è rentemente insolubili sono magari gli stes- sensibilità della pellicola.
inutile pretendere da una pellicola una sen- si in cui incappano tanti fotografi e con- Di conseguenza ne risente un po' la niti-
sibilità di 3200 ISO se quello che cercate frontarsi con chi li ha già sperimentati e ri- dezza e la grana. Si prestano molto bene
è una grana impercettibile in una stampa solti è a dir poco confortante. allo sviluppo spinto.
30x40cm. Possiamo anche classificare i rivelatori a
● Almeno in una fase iniziale usate la chi- I rivelatori seconda che si presentino in polvere o li-
mica progettata dal fabbricante dell'emul- Bisogna fare una distinzione tra rivelatori quidi. La scelta è più una questione di pra-
sione, dato che certamente garantisce un a grana fine, rivelatori universali e rivela- ticità, che di risultati.
buon livello di integrazione con la pellico- tori ad alta sensibilità. Prima dello sviluppo la polvere deve esse-
la; ci sarà tempo in seguito per sperimen- I rivelatori a grana fine non sfruttano in re sciolta in soluzione a temperatura di 40
tare eventuali varianti, per personalizzare pieno la sensibilità della pellicola, ma dan- gradi. La soluzione deve, poi, essere raf-
lo sviluppo introducendo diluizioni e tem- no al negativo un'ottima definizione e una freddata. Il rivelatore non può essere uti-
pi di trattamento variato. grana finissima. Ad esempio, Ilford dà per lizzato subito, poiché la soluzione deve re-
● Sempre all’inizio, usate soluzioni di svi- la Pan F una sensibilità di 32 ISO quando stare circa sei ore a riposo per stabilizzar-
luppo a perdere; quelle che possono esse- viene sviluppata con il Perceptol. Ne con- si.
COPERCHIO

IMBOCCATURA
A PROVA
DI LUCE
PER INTRODURRE
GLI SVILUPPI

Il quaderno d'appunti
È forse l'accessorio più prezioso del fotografo. Occorre sempre prendere nota
di tutti i dati, tanto di ripresa quanto di sviluppo, così da tenere quasi un dia-
rio di bordo da consultare anche nel futuro. Per quanto concerne lo sviluppo
del negativo, per ogni lavorazione va segnato il rivelatore impiegato, la dilui-
zione a cui è stato utilizzato, la temperatura di sviluppo, il tempo e la durata SPIRALE PER
L'AVVOLGIMENTO
del fissaggio. DELLA PELLICOLA
Compagno inseparabile del quaderno d'appunti dovrebbe essere un pennarel-
lo indelebile rosso a punta fine, con cui segnare direttamente sul negativo su
uno spazio libero - facile da trovare sul formato 120, un po' meno sul 135 - i Sezione di una tank di sviluppo: la
dati essenziali, come la data della ripresa, la località principale, il tipo e il tem- tank è progettata per permettere l'in-
po di sviluppo. Questi dati accompagneranno il negativo per tutta la sua esi- troduzione e la fuoriscita della chi-
stenza cosicchè, anche se si dovesse perdere il provino con i dati riportati in mica evitando infiltrazioni di luce. La
modo più esteso, quella piccola nota aiuterà non poco a identificare il negati-
pellicola va inserita in completa oscu-
vo, se non altro come data, che è il riferimento più importante in assoluto, e
luogo. rità, mentre il ricambio dei liquidi av-
Usando un pennarello rosso si otterranno sulla provinatura delle scritte bian- viene alla luce.
che molto ben leggibili sul fondo nero del resto del fotogramma. Va natural-
mente ugualmente bene anche un pennarello nero, ma usare il colore rosso,
giocando sull'insensibilità al rosso della carta BN, è una raffinatezza.
G. B.

I concentrati liquidi possono essere diluiti ogni minuto, poiché, in tali condizioni, l'ef- si quanto il margine, ma rivelano i detta-
a volontà e secondo la quantità desiderata fetto di definizione dei contorni, che mi- gli. Le luci sono molto marcate, ma tali da
per essere utilizzati immediatamente. È co- gliora la nitidezza, ha il tempo di esplicar- poter ancora leggere dettagli.
munque consigliabile attendere cinque mi- si. Se le ombre sono trasparenti come il mar-
nuti per lasciare al liquido il tempo di eli- Se non avete esperienza con un determi- gine della pellicola negativa, questo signi-
minare eventuali piccole bolle d'aria che si nato rivelatore, seguite le indicazioni del fica che in fase di ripresa abbiamo sottoe-
creano al momento del rimescolamento tra foglio d'istruzioni, in base alle quali l'agi- sposto. Se, allo stesso tempo, le luci sono
acqua e liquido concentrato. tazione è stata calcolata. Se vengono pro- ben delineate, ma la resa è di un grigio chia-
A seconda dei prodotti, il rivelatore potrà posti capovolgimenti a cadenze più o me- ro, abbiamo sottosviluppato. La prossima
essere impiegato una sola volta o più. Lo no frequenti, scegliete quella più lenta. volta bisognerà esporre di più e sviluppa-
sviluppo unico ha però un vantaggio: si uti- re più a lungo. Se invece le ombre sono ben
lizza sempre un rivelatore fresco, al mas- Analisi del negativo delineate, ma la resa è di un grigio medio,
simo della efficacia. Un ulteriore vantag- L'analisi del negativo richiede molta espe- abbiamo sovraesposto. Se le luci sono di
gio dello sviluppo unico sta nel fatto che, rienza. In genere gli errori di esposizione un nero intenso, abbiamo sia sovresposto
aumentando la diluizione e allungando il o di sviluppo si trovano nelle zone d'om- che sovrasviluppato. Dobbiamo quindi ri-
tempo di trattamento, si migliora l’incisio- bra e di luce. È importante precisare che i durre l'esposizione e la durata dello svi-
ne dell’immagine. due termini "ombra e luce" sono sempre in luppo.
rapporto al soggetto e alla stampa. Le luci
L'agitazione corrispondono sul negativo alle parti più Il trattamento forzato
Durante lo sviluppo della pellicola occor- scure. Per le ombre è il contrario. A volte ci si può trovare in situazioni di lu-
re capovolgere la tank, più volte, a inter- Un negativo si guarda esattamente come ce molto precaria in cui è necessario otte-
valli regolari. Tale movimento permette al una diapositiva. Bisognerà disporre le stri- nere il massimo dalla pellicola; in questi
rivelatore di rinnovarsi sulla superficie del- sce della pellicola su un tavolo luminoso casi è possibile esporla per una sensibilità
la pellicola, assicurando un proseguimen- oppure tenerle davanti a un foglio bianco superiore a quella nominale, ed effettuare
to regolare dello sviluppo. L'intensità del- ben illuminato. Un buon negativo è carat- uno sviluppo prolungato. In questi casi si
l'agitazione ha una grande importanza: più terizzato da una ricchezza di toni comple- dice che la pellicola è "tirata".
sarà frequente, più verrà attivato lo svilup- ta, che si estendono dalle ombre alle luci. Occorre tenere presente che aumentano an-
po. Bisognerà abituarsi a un ritmo regola- Il margine della pellicola è chiaro e tra- che grana e contrasto. Alcune pellicole so-
re, se vogliamo risultati ripetibili. Per esem- sparente, la numerazione della pellicola net- no progettate per questo trattamento e lo
pio: è buona un'agitazione di 10 secondi tamente visibile, le ombre sono chiare qua- reggono meglio.

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