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SPECIALE BIANCO NERO

I VIRAGGI
Parlare di viraggio può sembrare un atteg- tre qualunque programma di gestione delle sciacqua e si pone poi ad asciugare. E su
giamento contro corrente, oggi, quando con immagini consente il ripristino della situa- questo non ci dilungheremo ulteriormente;
un semplice clic del mouse è possibile pe- zione iniziale. In camera oscura (C.O.) è i risultati non sono entusiasmanti, il contra-
scare uno delle tante migliaia di colori dal- proibito sbagliare, quasi sempre, con un pro- sto si abbassa, perché si sporcano sostan-
la tavolozza proposta dal software, sul PC gramma di fotoritocco invece si rimedia qua- zialmente i bianchi. Il viraggio invece mo-
di casa e colorare a piacere un’immagine. si a tutto, basta saperci fare. difica l’argento nero della stampa, trasfor-
L’affermazione è però semplicistica, e ri- Viraggio o intonazione: una pratica larga- mandolo in un composto a differente tona-
chiede qualche precisazione. Anzitutto ci mente usata fin dalla seconda metà del 1800, lità, oppure ricoprendolo con un sottilissi-
sembra logico pensare che gli operatori di quando la fotografia muoveva ancora i pri- mo strato di altri materiali, come per esem-
camera oscura con buona esperienza - e for- mi passi. E’ il caso di ricordare come il ter- pio l’oro, migliorando la resistenza agli agen-
niti di attrezzatura - possano preferire la via mine viraggio sia da riservare ai soli pro- ti atmosferici aggressivi. Sotto questo pun-
chimica a quella informatica, e viceversa, cessi che operano sull’argento metallico ne- to di vista il viraggio all’oro è più da con-
naturalmente, se non altro per non essere co- ro, e quindi non operano sui bianchi del- siderarsi un trattamento conservativo che un
stretti a investire un bel po’ di soldi in un l’immagine, che restano tali. La coloritura, viraggio cromatico nel vero senso della pa-
settore d’interesse nuovo, mai praticato, con invece, si ottiene con soluzioni di coloranti rola, anche se in molti casi può produrre una
tutte le incognite del caso. C’è poi la pro- ed è quindi più avvertibile nei bianchi che sensibile alterazione del tono.
pensione del singolo per l’uno o l’altro mo- nelle ombre dense; si può lasciare per esem- Tutti i processi di viraggio hanno in comu-
do operativo; il seguire le proprie inclina- pio una stampa a bagno nel te, a temperatu- ne una caratteristica purtroppo negativa: lo
zioni è una potente calamita. ra ambiente, per ottenere un’immagine ca- stesso trattamento può produrre risultati di-
E si deve anche mettere in conto la sottile moscio, lo stesso colore del te. E’ possibile versi, non solo su carte diverse, ma anche
ebbrezza della delusione provocata da un usare anche altri coloranti solubili in acqua, sulle stesse carte, che siano state però trat-
viraggio mal condotto, che non solo non rag- meglio se diluiti e per tempi lunghi d’im- tate in rivelatori differenti. Le formulazioni
giunge lo scopo, ma rovina irrimediabil- mersione che concentrati, che potrebbero relative sono quindi da prendere con bene-
mente l’immagine su cui è applicato, men- macchiare; il processo si segue a vista, si ficio d’inventario; in linea di massima è pre-
feribile virare stampe ottenute su carte ba-
ritate, quindi non le RC, sulle quali manca
ancora la completezza dell’esperienza fatta
sulle prime; va anche aggiunto che i pro-
cessi di viraggio si applicano esclusivamente
alle immagini argentiche: sembrerebbe pleo-
nastico il dirlo, ma non è il caso di provar-
ci con le immagini a colori - sono costitui-
te da coloranti - che possono solo sbiadirsi
o distruggersi del tutto.
Tutti i viraggi, tranne rarissime eccezioni,
vanno condotti sulle stampe finite, cioè svi-
luppate, lavate, fissate e lavate alla fine mol-
to bene, a fondo. Prima di entrare nel vivo,
la solita raccomandazione, mai superflua: i
bagni usati in fotografia, viraggi compresi,
utilizzano prodotti chimici diversi; è quindi
necessario prestare la massima attenzione
nella loro manipolazione, oltre a conservar-
li al di fuori della portata di persone che non
sono in grado di valutarne la pericolosità.

Il viraggio seppia
E’ il viraggio più noto e praticato: esecu-
zione senza problemi, funziona anche sulle
carte politenate, costa poco e migliora la sta-
Una sbianca non a fondo non elimina completamente i neri: la successiva seppiatura bilità nel tempo delle stampe convenziona-
lascia neri profondi, anche se caldi. li. Esistono prodotti già pronti, facili da usa-
Il viraggio localizzato
L’estetica dell’immagine può giovar-
si non poco del viraggio localizzato,
limitato a piccole zone o a particola-
ri della fotografia; l’abbiamo già det-
to, ma vogliamo precisare che la scel-
ta del colore e la sua localizzazione
possono conferire a un’immagine ba-
nale un notevole valore estetico.
Un esempio di questa efficace appli-
cazione del viraggio è offerto dalle
opere di Mario Stellatelli; Progresso
Fotografico gli ha dedicato un artico-
lo nel n. 4/85, con formulazioni spe-
cificamente studiate a questo scopo.
Applicare le soluzioni con un picco-
lo pennello, evitando sbavature; asciu-
gare con carta da filtro e lavare; se ne-
cessario, ripetere l’operazione per
rinforzare i toni.
Toni seppia – Viraggio per solfura-
zione
Sbiancare con: acqua 100ml; potas-
sio ferr(i)cianuro 1g; potassio bromuro
2.5g. Solfurare con: acqua 100ml; so-
dio solfuro (molto puro) 1g.
Toni purpurei – Viraggio al solfose-
leniuro
Sbiancare come nel caso precedente.
Preparare la soluzione di viraggio, pe-
stando in mortaio di vetro fino a dis-
soluzione 1g di selenio in polvere fi-
ne con 5ml d’acqua e 2.5g di solfuro
di sodio molto puro.
Toni blu – Viraggio al ferro
Sol. base: acqua circa 70ml; cloruro
ferr(i)co 7g; ossalato d’ammonio 5g;
portare a 100ml.
Per l’uso: acqua circa 70ml; sol. ba-
se 3.5ml; sol. di ferr(i)cianuro di po-
tassio al 10% 2.5ml; portare a 100ml.
Toni rossi - Viraggio al rame
a – 10g di solfato di rame in 100ml
d’acqua; b – 10g di citrato di sodio in
100ml d’acqua; c – 10g di ferr(i)cia-
nuro di potassio in 100ml d’acqua.
Per l’uso: 10ml di a + 80ml di b + 10ml Un viraggio localizzato del maestro Mario Stellatelli; grande pazienza, estrema cura e
di c. notevole gusto estetico sono le non comuni doti necessarie per queste straordinarie rea-
lizzazioni.

re; in questa sede esaminiamo il procedi- muro di potassio, il tutto sciolto in 1000ml 15’-20’, per eliminare il giallo del ferricia-
mento per meglio comprenderlo. d’acqua; la soluzione si conserva molto a nuro, e si immerge nel liquido di solfura-
Il solfuro d’argento, in cui si trasforma con lungo e può essere usata ripetutamente fino zione: tiourea (o sulfurea) 2g; potassio bro-
la seppiatura l’argento dell’immagine, è mol- a che non funziona più. La stampa da vira- muro 10g; sodio idrossido 2g; acqua fino a
to più stabile del metallo. re viene immersa in questo bagno, fino a che 500ml. L’operazione procede abbastanza in
E’ un processo a due stadi: la sbianca e la l’immagine scompare completamente o qua- fretta; al termine, quando il tono non cam-
solfurazione. Il bagno di sbianca non è cri- si; l’argento metallico nero si è trasformato bia più, si lava a fondo e si pone ad asciu-
tico, e può essere composto da 20-50g di in bromuro d’argento. gare.
ferr(i)cianuro di potassio e da altrettanto bro- Si lava a fondo in acqua corrente, almeno Diluendo anche di molto il primo bagno si
Una stampa virata all’oro; non si avvertono variazioni tonali ap- La coloritura al te simula il tono delle vecchie immagini. Nota-
prezzabili rispetto al convenzionale B&N, ma si garantisce una re la riduzione del contrasto dovuta alla maggior evidenza del-
lunga vita. la coloritura sui bianchi.

Un’immagine seppiata con il processo a due bagni. La stessa immagine, seppiata ma poi virata all’oro; si noti la va-
riazione tonale verso il rosso.

Preparare da sè il viraggio seppia compreso, nella A+B sempre agitando energicamente. Il clo-
La seppiatura in due bagni è certamente il viraggio più utiliz- ruro d’argento si scioglie e la soluzione diventa praticamente
zato, non solo per il gradevole tono che si ottiene, ma anche limpida; un leggero precipitato nerastro è ininfluente. Portare
per la grande stabilità nel tempo che le stampe acquistano. Esi- il tutto a 1000ml; il bagno è pronto, si conserva a lungo, anche
ste però una seconda tecnica di seppiatura, capace di toni me- se ripetutamente usato.
no caldi di quelli ottenuti con i due bagni; si chiama seppia Per l’impiego – meglio su stampe un po’ dense, sovresposte
graduale, perché il processo può essere arrestato in qualsiasi del 10-15% e sovrasviluppate del 20-30% - il bagno preriscal-
momento, quando l’operatore giudichi che si sia raggiunto un dato a 40-45 °C viene posto in una bacinella, immersa a sua
tono soddisfacente. volta in un’altra bacinella più ampia, contenente acqua calda
Preparare tre soluzioni: A – 120g di tiosolfato di sodio in 700ml a 55-60 °C. Quando la temperatura del bagno, nella prima ba-
d’acqua; B – 30g di allume di potassio in 160ml d’acqua a 50- cinella, raggiunge senza superare i 49-50 °C, vi si immerge la
60 °C; appena disciolto l’allume, questa soluzione viene ver- stampa da virare, agitando continuamente - dolce dondolio -
sata nella sol. A sotto energica agitazione, ottenendo la solu- per 8’-15’ e fermandosi al raggiungimento del tono desidera-
zione A+B. to. Estrarre la copia e pulirne delicatamente la superficie per
Per la sol. C sciogliere 1g di nitrato d’argento in 16ml d’acqua, leggero strofinamento di una spugna morbida intrisa d’acqua
aggiungendo poi, sotto energica agitazione, 1g di cloruro di so- calda. Lavare poi in acqua corrente per circa 60’.
dio, il sale da cucina; si produce un abbondante precipitato ca- Questo trattamento – come quello della seppia in due bagni -
seoso di cloruro d’argento. Questa sol. C si versa, precipitato prolunga la durata nel tempo delle stampe.
Preparare da sè
il viraggio al selenio
Il viraggio al selenio è reperibile in confe-
zione commerciale sotto forma di liquido con-
centrato, ma può essere preparato in casa, fa-
cendo molta attenzione alla tossicità del se-
lenio; operare quindi possibilmente all’aper-
to, o in ambiente ben ventilato, conservare i
prodotti in recipienti ben tappati.
Si prepara una soluzione madre di seleno-
solfato di sodio aggiungendo 3g di selenio fi-
nemente polverizzato in mortaio di vetro, a
100ml di soluzione tiepida di solfito di sodio
anidro al 20%, pestando e mescolando fino
a completa dissoluzione. E’ prudente copri-
re mortaio e pestello con un sacchetto di po-
litene, che consenta di operare, ma minimiz-
zi la diffusione dei vapori tossici nell’am-
Un viraggio biente.
blu al ferro. Immergere la stampa per 3’-5’ in una solu-
zione al 30% di tiosolfato di sodio, a cui si
aggiungono 5ml/litro della sol. madre di se-
lenosolfato; la soluzione si conserva e serve
per circa 1.5 mq di carta. Un’alternativa è il
trattamento al selenio-solfuro; la stampa vie-
ne sbiancata come per la convenzionale sep-
piatura; successivamente viene immersa per
qualche minuto nel bagno di seleno-solfura-
zione, che si prepara pestando finemente in
mortaio di vetro – con le precauzioni già det-
te - 1g di selenio in una soluzione di 15g di
solfuro di sodio puro in 30-50ml d’acqua, fi-
no a dissoluzione, e portando poi a 1000ml.
Si lava a fondo e si essicca. Un eventuale to-
no giallo viene eliminato per immersione di
2’-3’ in una soluzione al 5% di bisolfito di
sodio o di metabisolfito di potassio.
Viraggio al rame e al ferro.

Preparare da sè il viraggio all’oro


Una difficoltà pratica è invece l’approvvigionamento del clo- B – Viraggio all’oro-tiourea – E’ il Kodak T-26, che produce
ruro d’oro; si consiglia di non rivolgersi a un orefice, ma – ve- toni neri tendenti al blu. Aggiungere 10ml di cloruro d’oro
di Pagine Gialle – a chi fa dorature elettrolitiche, a un artigia- all’1% a 250ml d’acqua e poi, agitando, 0.25 di tiourea, 0.25g
no che può cedere 1g di cloruro d’oro a un prezzo non molto di acido tartarico e 3.8g di solfato di sodio anidro. La soluzio-
superiore a 10 euro. Il prodotto va poi sciolto in 100ml di ac- ne va preparata immediatamente prima dell’uso; vi si immer-
qua distillata, ottenendo una soluzione all’1%. La letteratura ge la stampa umida per 8’-45’ a 20 °C, o per 2’-15’ a 38-40 °C.
riporta alcune diverse formulazioni di bagni per il viraggio al- Il processo inizia dalle alte luci e non va arrestato prima che
l’oro; comune a tutte è la proprietà di perdere abbastanza ra- interessi anche le ombre. Lavare per almeno 30’.
pidamente la loro efficacia. E’ quindi necessario preparare il C – Viraggio all’oro-solfocianuro – Sol. base: acqua distilla-
bagno al momento dell’uso, salvo ripristinarne l’efficienza – ta 1000ml; sodio solfocianuro 46g. Per l’uso aggiungere 10ml
un volta usato e dopo qualche giorno al massimo – con l’ag- di cloruro d’oro all’1% a 100ml di sol. base.
giunta di soluzione fresca di cloruro d’oro all’1%. D – Viraggio all’oro-borace-bicarbonato – Sol. base: acqua
A - Viraggio all’oro-borace – Sol. base: acqua distillata 980ml; distillata 1000ml; borace 1.5g; sodio bicarbonato 6g. Per l’u-
borace 2g. Per l’uso aggiungere 2ml di cloruro d’oro all’1% a so aggiungere 1ml di cloruro d’oro all’1% a 100ml di sol. ba-
100ml di sol. base. se.
può rallentare il processo, interrompendo- molto piccolo, con cui sbiancare con pre- oppure di nuovo in argento nero, con un ri-
lo quando la sbianca non è ancora totale; cisione una zona senza sbavature, senza velatore.
si ottiene così un viraggio intermedio fra invadere superfici vicine che non si desi-
il seppia e il BN. Lo stesso bagno diluito dera seppiare, anche se è sempre possibi- Il viraggio all’oro e al selenio
permette di operare viraggi localizzati; con le rimediare a eventuali errori, ripristinan- Il viraggio all’oro è un processo molto usa-
un piccolo pennello, lavorando con atten- do il nero di una zona che si fosse sbian- to fin dalla metà del 1800; conferisce alle
zione, è possibile sbiancare zone localiz- cata per errore con il solito pennellino, ap- stampe una maggiore conservazione nel tem-
zate di una qualsiasi immagine; la succes- pena bagnato, questa volta, con un con- po. Il bagno produce un rivestimento assai
siva seppiatura potrà agire solo sulle parti venzionale rivelatore per carte. sottile degli agglomerati d’argento metalli-
sbiancate, lasciando inalterato il resto. E’ Il bromuro d’argento che si forma per azio- co nero, con l’oro, da cui la maggior resi-
così possibile rendere bruni i capelli, o gli ne della sbianca sull’argento metallico ne- stenza agli agenti aggressivi atmosferici. Il
occhi, di un ritratto, lasciando nero il re- ro, può essere, a piacere, trasformato in sol- processo può produrre anche una certa alte-
sto. Occorre imparare a usare un pennello furo bruno con il bagno di solfurazione, razione del tono dell’immagine, legata allo
stato di aggregazione degli agglomerati dei
Viraggio con lo sviluppo cromogeno granuli d’argento; è quindi assai difficile da-
re regole generali che consentano di preve-
Un’attenzione del tutto particolare deve essere riservata al viraggio per risviluppo cro- dere il risultato, variabile in funzione della
mogeno, che trae il suo nome dal fatto che usa un bagno tipico dello sviluppo colore. carta usata e del trattamento a cui è stata sot-
La stampa in BN – meglio se un po’ densa – viene sbiancata con la stessa procedura toposta.
usata per la seppiatura e lavata poi per 15’-20’ in acqua corrente. Interessanti toni rossi si ottengono virando
Come si è detto, l’argento metallico nero viene trasformato in bromuro d’argento, che all’oro una stampa precedentemente seppiata
si può risviluppare con il rivelatore cromogeno: acqua circa 700ml; EDTA Na4 (sale con il processo a due bagni.
tetrasodico dell’acido etilendiammino-tetra-acetico) 2g; dietil-p-fenilendiammina 3g; Un succedaneo economico del viraggio al-
sodio carbonato anidro 30g; sodio solfito anidro 1g; potassio bromuro 1g; acqua fino l’oro è il viraggio al selenio, che influisce
a 1000ml. ancora meno sul tono dell’immagine.
Prima dell’uso, aggiungere 1/10 del volume di rivelatore di una soluzione all’1% in al- Il viraggio è una tecnica ancora attuale e che
cool puro di un copulante, che determina il colore che si ottiene: alfa-naftolo, per ave- offre ampi spazi alla creatività. Ricordate
re un colore blu; p-nitrofenilacetonitrile per il porpora; 1-fenil-3-metil-5-pirazolone, però che alla base c’è la scelta del come mo-
per il rosso arancio; acetoacetoanilide per il giallo. dificare l’immagine, e qui bisogna fare i con-
Il bagno non si conserva; il trattamento si fa alla luce di una comune lampada a fila- ti con il buon gusto... e non è da tutti, cre-
detemi!
mento; si tratta per 4’-5’. Funziona come il cromogeno dei processi C-41 o E-6: risvi-
luppa il bromuro prodotto dalla sbianca, riducendolo ad argento metallico, contempo-
Giampaolo Bolognesi
raneamente i prodotti d’ossidazione della dietil-p-fenilendiammina si combinano con
uno dei copulanti succitati, per produrre il colorante, ma solo nelle zone dove si è for-
mato l’argento metallico.
Nei processi del colore i copulanti sono tre, e sono già contenuti nei tre strati dell’e-
mulsione; qui, invece, il copulante viene aggiunto al bagno. Dopo questo trattamento,
Viraggi già pronti
l’immagine è formata dal colorante e dall’argento metallico, che maschera il colore: Maco
occorre eliminarlo con una sbianca della stessa composizione della prima, ma non la Viraggio seppia: LP-Sepia, Liquido, vi-
stessa; è necessario usare due bagni distinti, da non scambiare, per la prima e la se- raggio seppia inodore
conda sbianca. Si fissa poi per un paio di minuti in un convenzionale fissaggio per car- LP-Sepia (Cod. LPH 42) Kit 2x250ml:
te, si lava a fondo e si essicca, come al solito. euro 12.55
Viraggio al selenio: LP-Selenia, Liqui-
do
LP-Selenia (Cod. LPH 42) 2x250ml (500
ml): euro 25.00
LP-Selenia (Cod. LPH 41) - 1 lt. : euro
40.50
Colorvir
Kit seppia (Cod. 36014) 2x125 ml: euro
12.75
Kit seppia (Cod. 36021) 2x500 ml: euro
26.00
Kit oro (Cod. 36028) (60+60 ml 1 e 2 sep-
pia, 120 ml oro): euro 38.50
P.F.G. Punto Foto Group,
Via Aristotele 67, 20128 Milano
02 27000793
info@puntofoto.it
Un viraggio blu ottenuto con la tecnica del risviluppo cromogeno. www.puntofoto.it

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