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Digitale

Una tecnica mista:


dal file alla stampa
chimica
Un’idea originale: creare un grande negativo con tecnica digitale,
e stamparlo a contatto su carta tradizionale.

Dopo il passaggio in camera oscura,


ecco la stampa BN su carta chimica
L’originale: è una foto all’abitato di Carano,
in Trentino, eseguita a colori con fotocamera
digitale Panasonic Lumix FX-7.

Dapprima non c’è nulla di nuovo: si scatta un’im-


magine digitale, che tra l’altro può anche essere
una foto analogica poi sottoposta a scansione, la
si trasferisce nel computer e la si ritocca a piace-
re.
Così si eliminano difetti o si apportano correzioni.
Successivamente si decide un formato di stampa.
Si può eseguire, appunto, una stampa con una stam-
pante a getto d’inchiostro.
Fin qui, quindi, tutto normale. Ma attenzione: la
stampa che effettuiamo non è su carta classica, ma
su supporto trasparente.

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Primo passo: trasformiamo l’immagine da colori
a bianconero desaturandola con Photoshop

Secondo passo: interveniamo sulle zone in


ombra. Sono interventi che corrispondono a
quelli di Mascheratura e Bruciatura della
stampa tradizionale.

Non solo: la facciamo soltanto dopo ave- bianconero tradizionali. seguiamo con il normale trattamento di
re invertito i toni della foto e scambiato Infatti, passando alla camera oscura, met- sviluppo della carta fotografica classica.
il senso, destra-sinistra, dell’immagine. tiamo il negativo così realizzato a con- Il risultato è interessante: otteniamo una
A quale scopo? tatto con un foglio di carta sensibile tra- stampa a contatto con tutte le correzioni
Il nostro proposito è di ottenere un nega- dizionale. desiderate.
tivo di grande formato, perfettamente cor- Poi accendiamo una lampada, che potrà In questo modo abbiamo inventato la
retto e ritoccato. essere anche il fascio di luce di un in- “stampa tradizionale, da un negativo di
Ci serve come base per ottenere stampe granditore, eseguiamo l’esposizione e pro- grandi dimensioni creato con tecnica di-

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Passiamo da positivo a negativo: basta adoperare i co- Sempre con Photoshop facciamo la rotazione a specchio:
mandi Immagine / Regolazioni / Inverti. Abbiamo così un Immagine / Ruota quadro / Rifletti quadro orizzontale. Il fi-
negativo, ma non è ancora pronto per essere stampato: va le “negativo” è ora pronto. Lo stampiamo con una stam-
prima ruotato a specchio destra-sinistra. pante a getto d’inchiostro su di un foglio di carta traspa-
rente, con le impostazioni per carta fotografica lucida.

Entriamo infine in camera oscura e fac-


ciamo un sandwich costituito da un fo-
glio di carta sensibile tradizionale, con
l’emulsione verso l’alto e, sovrapposto,
il negativo ottenuto con la stampante di-
gitale. Sul sandwich occorre disporre un
vetro, abbastanza spesso (es. 5mm). Si
accende la luce dell’ingranditore e si ese-
gue l’esposizione. Poi si sviluppa e fis-
sa la carta da stampa come di consueto.
Ed ecco la stampa finale bianconero del
file digitale.

gitale”.
Perché la tecnica mista? L’idea è valida, ma non è nostra. Ce l’ha
Perché effettuare una stampa bianconero classica? Semplice: perché il cartoncino suggerita Gabriele Guerra, un professio-
sensibile baritato è un materiale splendido, disponibile in differenti grammature e nista di lunga esperienza.
varie superfici e perché può durare centinaia d’anni. È una tecnica certamente insolita, che ri-
Però, il negativo classico ha anche inconvenienti: i segni della polvere richiedono chiede tempi non proprio brevi, ma che,
un impegnativo lavoro di spuntinatura per essere eliminati, e poi possono essere ne- in un mondo fotografico in cui le commi-
cessari difficili interventi di mascheratura e bruciatura per ottenere i giusti equilibri stioni digitale-tradizionale sono sempre
tonali. Le stesse operazioni effettuate a computer sono molto più facili da eseguire. più all’ordine del giorno, è certamente una
Ecco quindi l’utilità di unire le due tecniche, senza contare che il negativo corretto soluzione interessante.
in via definitiva può essere replicato infinite volte, cosa impossibile con gli inter-
venti ‘analogici’. Maurizio Capobussi

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