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Tecnica Light Painting illustrata da Giovanna Griffo

Facebook: http://www.facebook.com/GiovannaGriffo.Photographer
www.giovannagriffo.it

Cos' il "Light Painting"?
La parola "Fotografia" viene dalle parole phos (luce), e graphis (grafia, scrittura) che insieme
significano "scrivere con la luce".
Qual l'oggetto pi comune per scrivere o disegnare? Un pennello! E per disegnare con la luce,
serve proprio un "pennello di luce".
Ecco quindi che nasce la tecnica del "Light Painting" ossia "Disegnare con la luce": una tecnica
fotografica che permette, letteralmente, di utilizzare la luce come fosse un pennello nella mano del
fotografo, che con abilit e maestria, andr a delineare forme e volumi grazie a "pennellate di luce".
Questa tecnica si pu utilizzare in un luogo completamente buio lasciando aperto l'otturatore della
macchina fotografica per tutto il tempo necessario ad illuminare il soggetto, utilizzando una (o
anche pi) sorgenti di illuminazione mobile come una piccola torcia. La lunga esposizione terr
traccia di tutte le "pennellate" fatte dal fotografo ed il risultato finale sar la somma di tutte le
"pennellate" fatte sul soggetto. Non essendoci alcuna sorgente di luce costante impossibile
previsualizzare il risultato finale, n fare alcuna rilevazione esposimetrica. E' tutto assolutamente
nelle mani del fotografo, che grazie alla sua sensibilit e al suo estro creativo dovr avere la
capacit di prefigurarsi il risultato finale, ogni volta diverso, e con un elevato grado di
imprevedibilit. L'unico limite sar esclusivamente la sua fantasia e la sua creativit nell'utilizzo del
"pennello di luce".
La tecnica del Light Painting ci permette di creare quindi delle immagini che l'occhio umano non
sarebbe mai in grado di vedere e che vanno quindi oltre la razionale visione del mondo. La lunga
esposizione sar il mezzo che permetter di miscelare e plasmare la realt con la visione personale
del fotografo, creando immagini dove la luce l'indiscussa protagonista.

Un po di storia.
La tecnica del Light Painting nasce nel lontano 1914 e fu utilizzata la prima volta da Frank Gilbreth
e sua moglie con lo scopo di monitorare i movimenti degli impiegati della loro industria
manifatturiera. Furono utilizzate delle piccole luci per "tracciare" i movimenti grazie una lunga
esposizione.
I coniugi Gilbreth non utilizzarono questa tecnica per scopi artistici, ma per scopi scientifici come la
"semplificazione del lavoro manuale" analizzando tutti gli spostamenti compiuti dagli impiegati.
Per avere il primo utilizzo a scopo artistico di questa tecnica dobbiamo attendere il 1935 ad opera di
Man Ray con la sua serie "Space Writing", per poi avere un crescendo di artisti che fino ai giorni
nostri si sono cimentati nelle pi svariate espressioni artistiche usando questa tecnica.

Introduzione pratica al Light Painting.
La tecnica del Light Painting pu essere utilizzata nei modi pi diversi e creativi per i soggetti pi
disparati.
E' molto interessante per la realizzazione di still life, con luce fuori campo, oppure con luce diretta
nell'obiettivo per creare scie luminose ed ottenere effetti grafici di notevole suggestione. E' una
tecnica che si presta anche per la fotografia notturna in esterno, in questo caso viene chiamata "open
flash", dove vengono utilizzate sorgenti luminose pi potenti per illuminare ampi spazi
(architetture, paesaggi, ecc.).
La tecnica che invece voglio condividere con voi quella del light painting utilizzato nello still life
con luce fuori campo al fine di creare una resa "pittorica" simile ai quadri cinquecenteschi del
Caravaggio. E' un tecnica che vi permetter di fare fotografia di still life in modo non
convenzionale, ma soprattutto senza la necessit di avere uno studio fotografico con costosa
attrezzatura per l'illuminazione.
Vediamo ora cosa necessario per allestire un set per il light painting.

Allestimento fotografico del set:
Stanza completamente buia oppure oscurabile
Pareti della stanza senza oggetti riflettenti (specchi, vetri, ecc. possono creare riflessi
indesiderati durante la fase di illuminazione)
Tavolo abbastanza ampio per accogliere comodamente gli oggetti del nostro still life
Fondale (utilizzo spesso tovaglie di cotone o di lino che rendono molto bene l'atmosfera di
antiche composizioni, possibilmente in tinta unita per non creare confusione cromatica )
Oggetti da usare per la composizione dello still life (io utilizzo spesso frutta, ortaggi,
preparazioni gastronomiche e qualsiasi cosa che possa essere piacevole in una composizione
in stile pittorico)
Strumenti necessari:
Fotocamera con disponibilita' di posa B.
Treppiede (indispensabile per non avere micromosso durante la lunga esposizione, in
mancanza cercare un appoggio solido e stabile).
Torcia o qualsiasi altra fonte luminosa che possa essere utilizzata come un pennello.
Dispositivo per lo scatto flessibile oppure comando di scatto remoto (onde radio o
infrarossi)
Tecnica di ripresa:

Molti mi chiedono come sia possibile calcolare il tempo di esposizione necessario affinch ogni
elemento venga illuminato correttamente: impossibile calcolarlo!
Non possibile utilizzare nessun automatismo esposimetrico fornito dalla macchina (non essendoci
una sorgente di luce fissa o costante) e neppure possibile fare un calcolo del tempo necessario
perch le variabili in gioco sono moltissime ed imprevedibili. Vediamo insieme quali sono:
Potenza della torcia: meno potente la torcia e pi lunga sar la durata dell'esposizione.
Personalmente consiglio sempre una torcia poco potente per poter avere pi tempo a
disposizione per fare tutte le "pennellate" necessarie senza il rischio di "bruciare" le alte luci.

Diaframma: pi stretto il diaframma e pi lunga sar la durata dell'esposizione. Consiglio
sempre di utilizzare diaframmi molto stretti sia per avere una maggiore profondit di campo
(in questo genere di fotografia piacevole l'effetto "tutto nitido") sia per avere pennellate
pi precise e nitide che per ridurre i rischi di sovraesposizione.

Riflettenza dei materiali: molto importante valutare la riflettenza dei materiali usati nello
still life. Un telo scuro rifletter la luce molto meno di un telo chiaro, cos come un materiale
lucido rifletter molto di pi di uno opaco. In base ai materiali dovremo quindi calibrare la
luce da usare.

Velocit delle pennellate: per avere un effetto pi o meno intenso di illuminazione potremo
modulare la velocit della pennellata. Pi lentamente passeremo sul soggetto da illuminare e
pi verr luminoso. Passaggi rapidi invece daranno un effetto meno intenso.

Numero degli oggetti da illuminare: importante considerare quanti sono gli oggetti da
illuminare e creare un "percorso" con il quale illuminare uno ad uno i vari oggetti. Pi
saranno numerosi gli oggetti presenti nella composizione, pi lunga dovr essere
l'esposizione di cui avremo bisogno. Attenzione a non passare troppe volte sopra lo stesso
oggetto, si rischia di creare sovraesposizioni e bruciature, ecco perch importante stabilire
un percorso di illuminazione.

Tutti i punti esposti sopra concorrono a determinare il tempo di esposizione, sar quindi
necessario fare alcune prove prima di riuscire a capire di quante "pennellate" abbiamo
bisogno prima di ottenere l'effetto desiderato, e anche per acquisire la manualit e la
sensibilit necessarie nel modulare l'intensit luminosa della torcia.





Punti di attenzione:

E' importante il modo in cui allestite il set. Ricordate che dovrete muovervi al buio e che
dovete avere ben presente dove collocata la vostra attrezzatura, soprattutto il comando di
scatto remoto quando avete finito di "pennellare" la scena, pena inciampare e far cadere il
cavalletto con la vostra macchina fotografica!
Per la messa a fuoco, utilizzare sempre messa a fuoco manuale affinch non intervenga
l'autofocus al momento dello scatto (essendo al buio non riuscir pi a mettere a fuoco)
Attenzione ai vostri movimenti! Spostandovi ricordatevi di non entrare nell'inquadratura
altrimenti avrete delle "chiazze buie" nel risultato finale.
Attenzione ai movimenti della torcia, se puntate la torcia verso la fotocamera avrete delle
scie luminose, la torcia deve rimanere sempre fuori campo.
Se dovete passare davanti alla fotocamera fatelo con la torcia spenta, di modo da non
registrare il vostro passaggio sul sensore.
Ricordate che se illuminate un oggetto da differenti direzioni avrete delle ombre doppie!
Attenzione quindi anche alla gestione delle ombre, davvero complicate da previsualizzare in
fase di scatto.


Ora non vi resta che provare!
Tutto dipende assolutamente da voi. Non potrete contare su nessun automatismo e aiuto da parte
della macchina (niente esposimetro e niente autofocus), la luce davvero nelle vostre mani e siete
voi che deciderete ogni cosa del risultato finale.
Cercate di accarezzare le forme dei vostri oggetti, evidenziandone i volumi e ponendo molta cura
anche nella gestione delle ombre. La tridimensionalit degli oggetti data dalle ombre, quindi va
posta moltissima cura nella direzione e nella inclinazione dei fasci luminosi affinch siano
"modellanti" e non rischino di appiattire le volumetrie.
Questa tecnica non ha regole ferree ed il risultato del tutto personale e assolutamente
imprevedibile: non avrete mai due scatti uno identico all'altro, saranno sempre unici ed irripetibili.
Ed questa forse la magia di questa tecnica, produrre uno scatto unico, proprio come un quadro, ma
dipinto con la luce. Potrete ottenere molto con poco. Non c' bisogno di set ed attrezzatura costosa
ma solo di tanta creativit, ingegno e tanto buon gusto nel creare una composizione in grado di
suscitare bellezza ed armonia creando delle vere e proprie "fotopitture".
Potete vedere la mia galleria di Light Painting qui:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.189539204457755.47966.120117898066553&type=3

E ora buon divertimento a tutti!
E non dimenticate di dare un'occhiata al mio calendario corsi qui:
https://www.facebook.com/GiovannaGriffo.Photographer/app_103822229704881
Questo tutorial stato pubblicato sulla rivista Tutti Fotografi marzo 2012
Giovanna Griffo

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