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LA FOTOGRAFIA DI PAESAGGI

GUIDA ESSENZIALE
ALESSIO FURLAN
FOTOGRAFO FREE-LANCE, AUTORE, PHOTO-COACH
PREMESSA La fotografia di paesaggi è, senza dubbio, uno dei rami più
interessanti, assieme alla ritrattistica e reportage, nel mondo della
fotografia. Non c’è fotografo al mondo, dall’amatore al
professionista che, per un certo periodo della sua vita, non abbia
dedicato del tempo allo studio e sviluppo di qualche paesaggio.

Forse è una cosa innata, ma siamo affascinati dalle bellissime


immagini del mondo che ci circonda e per un fotografo diventa
fondamentale interpretare correttamente queste scene,
riprenderle e poi condividerle con un pubblico più ampio,
sperando di riuscire a comunicare a tutti le stesse sensazioni
provate quell’istante.

Creare una buona immagine di paesaggio non è facile. Quando


si inizia a fare questo tipo di fotografia, ben presto, si concretizza
la consapevolezza, specie osservando foto nel web, che i nostri
risultati sono molto scarsi e d’istinto si realizza l’idea - nessuno
escluso - che la soluzione consista nell’acquistare le migliori
fotocamere ed obiettivi idonei per questo scopo. Cosa che ho
fatto anch’io; non c’è nulla di cui vergognarsi! In realtà, non c’è
proprio cosa più sbagliata di questa perché, alla fine, oltre
continuare a far foto mediocri, ci ritroveremo con il portafogli
molto più alleggerito.

Meno appariscente, ma solo in un primo momento, la soluzione


per realizzare delle buone foto consiste semplicemente
nell’apprendere delle conoscenze adeguate. Niente di più e
niente di meno. La conoscenza non si deprezza con il tempo, e
nemmeno è toccata dall’obsolescenza; una volta appresa,
rimane sempre nel nostro bagaglio culturale, al quale potremo
accedere sempre e comunque, senza nemmeno il rischio che ci
possa essere rubata come lo zaino lasciato nell’automobile in un
quartiere malfamato.

Questa piccola guida è solo un antipasto però. Leggi con


attenzione i suggerimenti che ti darò in queste pagine e se vuoi
approfondire l’argomento alla fine di questa guida trovi dei link
che ti potranno interessare!

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CREARE SENSO DI
PROFONDITA’
STEP 1 Quando vuoi realizzare una fotografia di paesaggio, prova a
creare un senso di profondità portando tutti i vari elementi che
compongono la scena perfettamente a fuoco.

Per fare questo bisogna usare un'apertura molto ridotta del


diaframma (f/16-f/22) in modo da avere tutti gli elementi, dal
primo piano allo sfondo, perfettamente a fuoco.

Devi ovviamente posizionare la tua fotocamera su un treppiede


in modo da eliminare eventuali vibrazioni visto che con
un'apertura così ridotta del diaframma sarà necessario usare un
tempo di scatto lungo.

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Dettaglio foto La fotografia a copertina del capitolo (pagina 2) è stata realizzata con
un obiettivo impostando un diaframma molto chiuso (f/16) in modo tale
da poter avere perfettamente a fuoco il rifugio che si trova in primo
piano ma allo stesso tempo poter godere della bellissima scena sullo
sfondo con le montagne innevate e le nuvole alla loro base.

La foto a pagina 3 allo stesso modo sfrutta un diaframma molto chiuso


per poter avere sia gli elementi in primo piano, che nello sfondo,
perfettamente a fuoco e completi di dettagli.

In questo caso, essendo una situazione con poca luce disponibile


essendo già in fase avanzata di tramonto, è stato essenziale usare un
treppiede.

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USARE UN OBIETTIVO
GRANDANGOLARE
STEP 2 Un obiettivo grandangolare é molto comodo per fare della
fotografia di paesaggio in quanto permette di vedere e
fotografare un'area molto ampia della scena.

Inoltre un obiettivo grandangolare permette di avere un'ampia


profondità di campo pur mantenendo un tempo di scatto
abbastanza veloce in quanto riesce a catturare più luce.

Non scoraggiarti se disponi solo di ottiche “non grandangolari”


come un 24-70mm oppure un 24-105mm; ci sono tanti fotografi
molto bravi nella scena mondiale che usano anche dei
teleobiettivi per realizzare le loro opere paesaggistiche.

In ogni caso bisogna ricordarsi la regola fondamentale di


impostare un diaframma molto chiuso (f/16-f/22) per riuscire ad
avere tutti i soggetti a fuoco.

Ricordati di provare inquadrature interessanti con questo


tipo di obiettivi.

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Dettaglio foto Nella foto di copertina (pagina 5) è stato usato un obiettivo
grandangolare impostando un’inquadratura VERTICALE piuttosto che
la solita ORIZZONTALE con lo scopo di enfatizzare ancora di più la
maestosità degli abeti della Foresta del Cansiglio.

Nella foto a pagina 6 invece, al contrario, ho preferito usare


un’inquadratura ORIZZONTALE in quando volevo dare un senso di
dispersione sfruttando anche le striature delle nuvole nel cielo.

Nella foto in basso un esempio di obiettivo grandangolare “tuttofare”


ottimo per il paesaggio e non solo. Si tratta di un 16-35mm, ma allo
stesso modo potrebbe andar bene un 17-40mm e, al limite, anche un
24-70mm.

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OBIETTIVI FISSI OPPURE DEGLI ZOOM?

La scelta se orientarsi verso un obiettivo fisso piuttosto che uno zoom è


assolutamente soggettiva.

Tendenzialmente gli obiettivi fissi godono di una maggiore qualità


ottica, specie per i paesaggi, soffrendo anche in modo minore di
riflessi (flare) tuttavia ritengo che gli zoom moderni abbiano raggiunto
una qualità ottica complessiva che li rendono comunque validi per
questo tipo di utilizzo.

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USARE I FILTRI
STEP 3 Se vuoi puntare all'ottenimento della migliore immagine
paesaggistica possibile ci sono solo due filtri che potrebbero
tornarti utili.

Il filtro polarizzatore scurisce l'azzurro del cielo e lo contrasta in


modo deciso con il bianco delle nuvole. Può essere usato anche
per eliminare i riflessi sulle superfici lisce come un lago.

Il filtro neutro (ND) funziona come un paio di occhiali da sole,


ovvero riduce l'intensità della luce rendendo possibili esposizioni
lunghe anche in condizioni di luce intensa (giorno) permettendo
di catturare il movimento dell'acqua o di una cascata.

Esistono anche i filtri neutri digradanti (NDG), che vanno


regolati in modo tale da permettere di scurire solo parte della
scena inquadrata (tipo il cielo) quando ci sono condizioni di forte
differenza luminosa.

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Nella foto a pagina 10 è stato usato un filtro neutro (ND) applicato
difronte all’obiettivo in modo tale da poter utilizzare un tempo di scatto
di parecchi secondi e catturare il senso di movimento dato dall’acqua
agitata e anche il movimento delle nuvole che si sono spalmate sul
cielo.

Nella foto qui in basso (fonte Wikipedia) invece viene rappresentato


l’effetto tipico di un filtro polarizzatore su una immagine che presenta
la situazione ottimale dove potrebbe essere usato con successo ovvero
un cielo azzurro con delle nuvole bianche.

Questi due filtri sono alleati formidabili del fotografo di paesaggio che
vuole ottenere il massimo dalla sua attrezzatura fotografica.

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Sopra: set tipico di filtri neutri
digradanti (HITECH) in tre densità
com pleti del loro suppor to
(holder) ed anelli per adattarli
agli obiettivi fotografici.

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CATTURARE IL MOVIMENTO
STEP 4 Se ti trovi a fotografare in presenza di acqua in movimento
(oppure soggetti che galleggiano nell'acqua in movimento) puoi
creare degli effetti suggestivi usando un tempo di scatto lungo.

Un metodo per fare questo è quello di usare la modalità Priorità


di Tempo (Tv oppure S) impostando un tempo di esposizione di
2 secondi o più lungo.

Puoi anche usare la modalità Priorità Diaframma (Av oppure A)


impostando un'apertura tipo f/22 (o superiore) che richiede
ovviamente un tempo di scatto lungo per catturare correttamente
l'immagine.

Se ti trovi in condizioni di luminosità intensa dovrai


necessariamente far uso di un filtro neutro (ND) per ridurre la
quantità di luce che arriva alla fotocamera e che ti impedirebbe
di utilizzare un tempo di scatto lungo.

In ogni caso, considerato che alla base di tutto devi impostare


un tempo di scatto lungo, dovrai munirti di un treppiede.

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Dettaglio foto La foto di copertina (pagina 13) e alla pagina 14 sono stati realizzati
con un tempo di scatto lungo attraverso l’applicazione di un filtro
neutro (ND). E’ stato necessario ovviamente usare un treppiede in
modo da catturare il movimento dell’acqua e delle gondole
mantenendo perfettamente nitidi gli elementi “fissi” e non influenzati
dalle onde.

Ovviamente catturare il senso di movimento non significa per forza


usare tempi di scatto “lunghi”. Con un’inquadratura interessante e una
buona dose di attenzione ai particolari puoi cogliere il senso di
movimento anche con tempi di scatto “veloci/brevi” (foto sopra).

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USARE L'ACQUA COME


SPECCHIO
STEP 6 In determinate condizioni luminose l'acqua di un lago o fiume
crea dei bellissimi effetti e riflessi degli elementi limitrofi (vedi foto
a pagina 16 e quella sopra riportata).

Il momento migliore per questo tipo di foto è nelle due "ore


d'oro" che si verificano un ora dopo il sorgere del sole e un
ora prima del tramonto.

Posiziona la tua fotocamera su un treppiede ed imposta la


modalità di scatto in Priorità di Diaframma (Av oppure A). Usa
un diaframma abbastanza chiuso (f/16-f/22) e lascia che la
fotocamera imposti il tempo di scatto adeguato.

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USARE LA REGOLA DEI TERZI


STEP 6 La regola dei terzi è forse la più nota e conosciuta tra le regole
compositive e si basa sull'immaginare (o visualizzare sul display
della fotocamera) due linee orizzontali lungo l'immagine e due
verticali creando così nove quadrati/rettangoli perfettamente
uguali (vedi foto a pagina 20).

Tante immagini sono buone già posizionando il soggetto al


centro e perfettamente a fuoco, tuttavia decentrando il soggetto
chiave della foto facendolo coincidere con uno dei punti di
intersezione delle linee puoi ottenere un miglioramento
significativo dal punto di vista della composizione.

Un'immagine realizzata seguendo la regola dei terzi


generalmente porta il soggetto che osserva la foto ad un
coinvolgimento maggiore con la scena che si concretizza con
l'apprezzamento della foto stessa.

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L’applicazione delle regola dei terzi non si basa solo nel far coincidere
un elemento di interesse nei punti di intersezione delle linee
immaginarie orizzontali e verticali come si può riscontrare nella foto a
pagina 19 (le Tre Cime di Lavaredo sono state volutamente decentrate
in fase di scatto).

Sfruttando sempre l’immaginario reticolo è possibile dare pesi diversi


agli elementi.

Nella foto sottostante 1/3 del fotogramma è stato riservato al cielo,


1/3 all’acqua e 1/3 alla terra. Nella foto di copertina a pagina 18 sono
stati invece dedicati 2/3 del fotogramma al cielo e 1/3 al mare dove si
concentra tuttavia il punto di interesse.

Dettaglio foto

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IMPOSTAZIONI
RACCOMANDATE
STEP 7 Per la fotografia di paesaggi quando scatti durante il giorno puoi
permetterti di usare un diaframma molto chiuso (f/16-f/22) per
ottenere un'immagine esternamente dettagliata.

Se invece vuoi provare a catturare il movimento dell'acqua,


persone o animali dovrai implementare lo scatto con l'uso di un
filtro neutro (ND) per ridurre l'intensità della luce.

Per l'acqua è sufficiente raggiungere un tempo di scatto di 2


secondi per catturarne il movimento.

Per gli animali e persone devi cominciare con l'uso di un tempo


di 1/60” anche se poi dipende dalla focale dell'obiettivo che stai
utilizzando. In ogni caso ti servirà un treppiede.

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BLOCCO DELLO SPECCHIO

Quasi tutte le fotocamere reflex moderne dispongono della funzione di


blocco dello specchio.

Consiste in una impostazione che ti obbliga a realizzare la fotografia in


due fasi (premendo per due volte il tasto di scatto). Alla prima
pressione del tasto di scatto si alza lo specchio della fotocamera, alla
seconda pressione del tasto di scatto viene catturata effettivamente la
foto.

Questa funzionalità è molto utile quando si devono fare delle fotografie


con dei tempi di scatto lunghi in quanto permette di ridurre al minimo
le vibrazioni generate dalla fotocamera annullando le vibrazioni
generate dal sistema meccanico che alza lo specchio interno alla
reflex un attimo prima della registrazione dell’immagine da parte del
sensore.

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ATTREZZATURA
CONSIGLIATA
STEP 8 In condizioni di luce particolarmente intensa avrai necessità di
un obiettivo dotato di paraluce per prevenire dei flare (riflessi).

Munisciti di un filtro neutro (ND) e di un filtro polarizzatore per


ridurre eventuali riflessi fastidiosi e poter giocare con tempi di
scatto lunghi in pieno giorno.

Il treppiede è essenziale per molte necessità, dagli scatti lunghi


fino al semplice posizionamento della fotocamera in tutta
sicurezza anche in contesti normali.

Potrebbe tornarti utile anche il flash, ma solo se devi illuminare


arre o soggetti nella breve distanza.

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COME SI SCEGLIE IL TREPPIEDE?

Ci sono tante marche e modelli di treppiedi a vari prezzi.

La scelta per individuare quello adatto in modo rapido consiste nel


determinare a spanne il peso della nostra attrezzatura fotografica
(fotocamera + obiettivo) e cercare un kit treppiede+testa che sia
adeguato a sostenere tale peso.

Questi dati si possono recuperare nelle schede tecniche del treppiede.

Se si usa un treppiede sottodimensionato non è garantita la capacità di


riduzione delle vibrazioni e sopratutto della stabilità.

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APPROFONDIMENTI
SEI UN APPASSIONATO DI
FOTOGRAFIA?

IL BLOG DEL FOTOGRAFO


WWW.TECNICAFOTOGRAFICA.NET
TECNICA FOTOGRAFICA
LA FOTOGRAFIA DI PAESAGGI
edizione 2014

Il testo completo sulla tecnica fotografia della fotografia


di paesaggi.

DISPONIBILE SU: www.tecnicafotografica.net

TECNICA FOTOGRAFICA
ESPOSIZIONI LUNGHE CON
FILTRI NEUTRI
edizione 2013

Il testo riferimento in Italia su come realizzare delle


esposizioni lunghe con l’uso di filtri neutri (ND)

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