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CHE COSA È LA FOTOGRAFIA

È un mezzo / linguaggio visivo pe comunicare fatti reali o per manifestare idee e pensieri.

Fu inventata nel 1839 e i fotografi erano visti come pericolosi concorrenti dei ritrattisti.

Nella prima metà del XIX secolo molte persone hanno cercato di perfezionare la fotografia inventando
processi e tecniche

Alla fine di questo stesso secolo le attrezzature e i materiali divennero più facili da usare.

Le macchine per istantanee e servizi di sviluppo e stampa per fotografi dilettanti divenne un hobby e alcuni
fotografi personali sentirono il bisogno di prendere le distanze dal gruppo per essere considerati come
artisti e volevano riproporre la sensazione del “fatto a mano” e si definirono fotografi “PITTORALISTI”.
Sceglievano soggetti romantici e pittoreschi usando filtri che rendevano l’immagine più morbida quasi
sfuocata e stampavano su carta speciale in modo da eliminare la crudezza dei dettagli fotografici.

Negli anni 60 ci furono rapidi cambiamenti con l’introduzione di macchine di precisone e di piccolo formato
come le reflex.

Fu introdotta come materia nelle scuole tecniche e in seguito nei licei artistici ed anche nelle università
specialmente negli Stati Uniti.

Negli anni 70 qualche galleria d’arte iniziò ad inserire anche mostre fotografiche.

Negli anni 80 furono introdotti nuovi materiali a colori di qualità superiore ma a costo inferiore e fu
possibile stampare gigantografie a colori creando delle opere artistiche.

La conoscenza tecnica è importante per poter avere a pieno la padronanza degli strumenti.

Il progresso tecnologico ha rivoluzionato il modo di catturare la luce dell’obiettivo attraverso dei sensori
optoelettronici e i risultati possono essere modificati digitalmente tramite i computer, mentre la fotografia
tradizionale usa le pellicole ricoperte di alogenuri d’argento per catturare la luce attraverso un processo
chimico che deve essere svolto al buio.

Comporre una immagine vuol dire renderla gradevole e convincente

Vi sono anche le fotografie scientifiche che vengono manipolate per dimostrare fatti irreali.

Poi vi sono le fotografie decorative per comunicare la bellezza dei paesaggi, monumenti…
LA LUCE

Si propaga in linea retta con un moto ondulatorio, le lunghezze d’onda si misurano in nanometri e
trasmette energia sotto forma di fotoni.

Lo spettro visibile è compreso tra le lunghezze d’onda tra 400 e 700 mm, quindi dal violetto, blu, verde,
giallo al rosso. Sono percepiti come “luce bianca”

Se un oggetto viene illuminato da una sorgente puntiforme, proietta ombre nette e dure e invece se è
illuminato da una sorgente ampia o diffusa produce ombre più sfumate e morbide.

Un materiale opaco assorbe parte della luce che lo colpisce e la rimanente viene riflessa, mentre le superfici
lucide danno una riflessione speculare e la luce viene riflessa in un’unica direzione e quelle opache in tutte
le direzioni.

Un materiale trasparente trasmette direttamente la luce e è definito TRASLUCIDO.

Viene definita RIFRATTA (DEVIATA) la luce che passa in modo obliquo da un materiale a un altro.

Le superfici colorate assorbono, riflettono e trasmettono selettivamente la luce a seconda della loro
lunghezza d’onda.

La quantità di energia luminosa ricevuta da una superficie illuminata da una sorgente puntiforme
diminuisce di quattro volte se raddoppia la distanza della sorgente di luce e le immagini ottenute con il foro
stenopeico, sono poco nitide a causa della diffrazione dei raggi luminosi.

Una lente convergente è più adatta per ottenere un’immagine definita infatti la lente fa convergere nel
punto focale i raggi luminosi divergenti provenienti dal soggetto. il punto focale dipende dalla rifrazione
della lente e dalla distanza del soggetto e la luminosità dipende dal diametro della lente.

La funzionalità della lente è data dalla sua lunghezza focale che è la distanza tra lente, immagine a fuoco di
un soggetto posto all’infinito.

OBIETTIVI

Sono c0mposti da varie lenti convergenti e divergenti allo scopo di correggere le aberrazioni ottiche. Le
superfici della lente sono ricoperte da uno strato molto sottile trasparente semi riflettente che riduce al
minimo l’effetto della riflessione.

La lunghezza focale di un obiettivo normale corrisponde circa alla diagonale dell’immagine che si ottiene
sulla pellicola. Più è piccolo il formato fotografico e più corta sarà la lunghezza focale che usa. Maggiore è la
lunghezza focale e più grande è il movimento dell’obiettivo per focalizzare oggetti a distanze diverse dal
punto di ripresa.

Un punto sfuocato dell’immagine si allarga in un “circolo di confusione”. La messa a fuoco varia dall’infinito
fino alla distanza determinata da quanto l’obiettivo mantiene la qualità dell’immagine soddisfacente.

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