Digitale

Bianconero
e il miscelatore
di canali
Conviene fotografare in bianconero o
effettuare la conversione in post-produzione?
Abbiamo messo a confronto le due tecniche
ed il miscelatore di canali di Photoshop si
dimostra nettamente superiore: vediamo
come usarlo.

La fotografia in bianconero è da sempre
uno dei generi più amati. Lʼimmagine a
colori infatti colpisce lʼosservatore per la
sua aderenza alla realtà, ma nello stesso
tempo i colori sono una “distrazione”
per lʼocchio; il bianconero invece offre
maggiori strumenti espressivi al fotografo
e nello stesso tempo costringe lʼosserva-
tore a concentrare la propria attenzione
sui contenuti della composizione. Eʼ ben
noto come il bianconero sia lo strumento
scelto dai grandi fotografi di reportage per
comunicare le emozioni più intense degli
eventi raccontati e che fotografi come
Ansel Adams siano riusciti a rappresen-
tare la natura in tutte le sue meravigliose
sfumature proprio utilizzando la sola scala
dei grigi. Tuttavia per produrre del buon
bianconero è necessario realizzare imma-
gini di elevata qualità, ovvero ricche di
una ampia gamma di toni di grigio.

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Dopo aver aperto lʼimmagine a
colori, nella palette dei Canali
(Channels) noteremo quattro
canali evidenziati: il primo cor-
risponde allʼimmagine a colori
RGB, il secondo al solo canale
monocromatico del Rosso (Red),
il terzo a quello del Verde (Green)
e infine a quello del Blu (Blue).
Ecco un esempio di immagine a colori aperta in Photoshop con la finestra dei canali evidenziata
dalla mano rossa stilizzata. In questo caso è attiva lʼimmagine RGB e la visualizzazione è quindi
a colori.
Lʼavvento del digitale
Con lo sviluppo della tecnica digitale il
bianconero ha trovato nuovi e interessanti
strumenti per la gestione delle tonalità che
hanno ampliato notevolmente le possibili-
tà creative del fotografo, permettendogli
un controllo assai fine del risultato finale.
Senza contare la facilitazione della ripresa
ed i risparmi di tempo.
Semplificando, possiamo dire che una
fotocamera digitale produce un file
costituito da un mosaico di punti in parte
Rossi (25%) in parte Verdi (50%), in parte
Blu (25%).
Ciascun punto del sensore (pixel) infatti è
dotato di un filtro colorato Rosso Verde o
Blu che trasforma la semplice luminosità
rilevata dal sensore. Poi il software inter-
no alla macchina unisce queste informa-
zioni (interpolazione) e mostra sul display
lʼimmagine a colori.
In pratica lʼimmagine a colori è formata
da tre immagini sovrapposte, costituite
ciascuna da tre immagini in scala di gri-
gio, diverse tra loro: una scala di grigio
simile a quella che si avrebbe su pellico-
la fotografando con un filtro Rosso, una
seconda utilizzando un filtro Verde ed una
terza con un filtro Blu.
Questo è ciò che succede nella normale
ripresa a colori. Se invece si imposta
la ripresa bianconero, il software della
fotocamera produrrà unʼimmagine costi-
tuita da tre scale di grigio assolutamente
identiche, e non più diverse tra loro come
nel caso precedente.
A questo punto la domanda che dobbiamo
porci è la seguente: per ottenere il miglior
bianconero conviene scattare direttamente
in bianconero, oppure scattare a colori e
convertire più tardi in fase di fotoritoc-
co?
Il miscelatore di canale
Programmi di fotoritocco evoluti come
Photoshop permettono di gestire con
relativa semplicità la conversione di una
immagine a colori in bianconero in modo
da confrontarla direttamente con quella
prodotta dalla fotocamera digitale diret-
tamente in bianconero.
Le tecniche della conversione possono
essere diverse, ma in questo articolo ci
occupiamo specificamente dello strumen-
to chiamato “Miscelatore di Canale”, o
“Channel Mixer” per chi usa la versione
inglese del programma.
Infatti si tratta di uno strumento evoluto
che offre risultati eccellenti, pur essendo
sostanzialmente semplice da usare.
Come funziona
Apriamo una immagine a colori ed andia-
mo ad osservare la palette denominata
“Canali”. Si notano quattro diversi livelli,
ovvero canali; il primo è chiamato RGB
ed è costituito dalla somma dei tre canali
base (Rosso, Verde, Blu). Il secondo è il
canale Rosso (R) ed equivale alla immagi-
ne filtrata in Rosso; se clicchiamo su que-
sto canale lʼimmagine appare in una scala
di grigio simile a quella che si avrebbe se
avessimo scattato su pellicola utilizzando
un filtro Rosso. Il terzo ed il quarto cana-
le sono rispettivamente le scale di grigio
filtrate in Verde ed in Blu.
Quindi in pratica abbiamo tre scatti bian-
conero della stessa identica immagine,
ma con tre diverse filature, rossa, verde
e blu.
Immaginiamo ora i vantaggi di poter
sovrapporre le tre scale di grigio diver-
se della stessa immagine e di poterle
miscelare in una percentuale scelta da
noi: in questo modo potremmo sfruttare
al meglio ogni singola scala di grigio ed
ottenere unʼimmagine più ricca di toni e
sfumature.
Non sarebbe magnifico? Potremmo otti-
mizzare sia le alte luci che i mezzi toni
o i neri, avendo a disposizione tre scale
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 La stessa immagine di Firenze in cui sono
stati evidenziati rispettivamente il canale
del Rosso, del Verde e del Blu; come è
facile notare, le scale di grigio sono molto
diverse tra loro ed è come se avessimo fatto
tre scatti applicando di volta in volta un
filtro del rispettivo colore. Eʼ importante
osservare attentamente i tre canali esami-
nando come sono distribuiti i toni di grigio;
ad esempio il canale del Rosso mostra un
cielo più scuro e contrastato, ma riproduce
le tegole dei tetti con toni chiari, come pure
lʼacqua e lʼerba, che quasi non si nota. Il
canale del Verde al contrario riproduce
un cielo più chiaro, ma i tetti sono scuri e
risaltano in modo eccessivo sulle facciate
chiare dei palazzi. Infine il Canale del Blu
ci propone un cielo abbastanza “vuoto”,
tetti scurissimi e lʼerba di un bel grigio
intenso.
Evidenziato il canale del Rosso.

Evidenziato il canale del Verde.

da mischiare tra loro invece di una sola,

come eravamo abituati nel BN classico!
Ebbene la cosa è possibile. Questa sem-
plice, ma efficacissima azione è proprio
ciò che fa il miscelatore di canale.

Conclusioni
Come potete vedere nelle immagini, in cui
spieghiamo in modo dettagliato lʼutilizzo
dello strumento, il miscelatore di canale
è uno strumento semplice ma molto
potente, in quanto offre una libertà ed
un controllo nella distribuzione dei grigi
allʼinterno dellʼimmagine, assolutamen-
te impossibile con la ripresa diretta in Evidenziato il canale del Blu.
bianconero.

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 A questo punto atti-
viamo il Miscelatore
di Canale: Menu
Immagine (Image),
Regolazioni
(Adjustments),
Miscelatore Canale
(Channel Mixer).

La finestra del
Miscelatore di Canale
attivata: tre cursori,
uno per canale, un
cursore in basso che
regola la luminosità
globale e unʼopzione
in basso a sinistra Per prima cosa dobbiamo selezionare lʼopzione
per scegliere la visua- “Monocromatico”, come evidenziato dalla manina rossa stiliz-
lizzazione in scala di zata. In questo modo ciascun canale viene visualizzato come una
grigio. scala di grigio e il programma ci propone come scelta standard
il 100% di canale rosso, con gli altri due canali a zero.
Inizia ora il lavoro che richiede più
attenzione: si tratta di miscelare tra
loro i tre canali in diverse percen-
tuali in modo da ottenere unʼim-
magine equilibrata. Naturalmente
non esiste “il risultato migliore”:
si possono produrre immagini
diverse, altrettanto valide e inte-
ressanti, valorizzando gli aspetti
che di volta in volta riterremo
più interessanti. Sotto lʼaspetto
tecnico la procedura è semplice:
ogni cursore mosso verso destra
aumenta lʼintensità dellʼeffetto di
quel filtro; se abbiamo selezionato
la “Preview” vedremo il risultato
in tempo reale. La regola base sug-
gerisce di miscelare i tre canali in
percentuali scelte a piacere, ma
cercando di fare in modo che la
somma dei valori equivalga a
“100%.” Si può comunque infran-
gere la regola arrivando anche a
120% e anche oltre. Infine ricor-
diamoci che, nel caso abbiamo
esagerato un poʼ con i cursori, il
comando “Costante” (Constant) è in grado di riequilibrare la luminosità generale. In questo esempio abbiamo scelto di dare una
prevalenza di rosso, per evidenziare il cielo, un 30% di Verde e un 20% di Blu che ci aiutano ad ottenere i tetti di un bel grigio scuro,
con lʼerba che finalmente si “stacca” sia rispetto ai muri che allʼacqua. A questo punto il file BN ottenuto dalla conversione ha i tre
canali RGB assolutamente identici: ne elimineremo due, in modo da ridurre ad un terzo la dimensione dellʼimmagine.

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 Una immagine a colori convertita in
bianconero con il miscelatore canali:
lʼimmagine ha un buon equilibrio
generale, un ottimo contrasto, tegole
scure in contrasto con le facciate chia-
re, erba intensamente grigia, acqua non
troppo scura.

Ecco invece come appare lʼimmagine

scattando direttamente in bianconero,
utilizzando cioè lʼopzione BN della
reflex digitale. Come si vede, nonostante
lʼottimizzazione dei livelli, della lumi-
nosità e del contrasto, il risultato non
raggiunge quello ottenuto con il misce-
latore di canale, a partire dallo scatto a
colori. Le tegole sono molto più chiare,
i mattoni, sia del palazzo a destra che
del muro lungo il corso del fiume, sono
di un grigio chiaro un poʼ “slavato” e
lʼerba si distingue con difficoltà.

Se ad esempio stiamo elaborando lʼim-
magine di una città, è possibile scegliere
con quale tono di grigio riprodurre i tetti
delle case, lʼacqua del fiume, o il verde
dellʼerba. Oppure ancora, nella fotografia
di ritratto, potremo decidere di riprodur-
re lʼincarnato con toni chiarissimi, quasi
da fotografia allʼinfrarosso, basta dare
prevalenza al canale del Rosso; oppure
al contrario scurirla, se daremo una forte
accentazione ai canali Verde e Blu. Anche
nella fotografia naturalistica potremo otti-
mizzare i nostri risultati, distribuendo i
grigi in modo da valorizzare gli elementi
che ci interessano. In sintesi possiamo
affermare che il Miscelatore di Canale
utilizzato unitamente alla ripresa a colori
costituisce il metodo migliore, e tutto
sommato più semplice, per produrre delle
immagini bianconero di eccellente qualità
tecnica. Come spieghiamo nelle didasca-
lie delle immagini, non ci sono segreti
miracolosi nellʼuso del Miscelatore: un
poʼ di pazienza allʼinizio, accuratezza nel
bilanciamento dei canali e un poʼ di buon
gusto sono più che sufficienti.
Unica avvertenza: occorre osservare
accuratamente come sono distribuiti i
toni di grigio in ciascuno dei tre canali
dellʼimmagine che stiamo ritoccando.
Solo avendoli ben memorizzati è pos-
sibile combinare tra loro le tre imma-
gini nel miglior bianconero possibile.
Dimenticavo… se qualcuno ha una buona
esperienza di camera oscura chimica, stia
sicuro che non andrà sprecata con questo
metodo, anzi!
Elio Pecora

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