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La fotografia digitale risponde alle stesse regole della fotografia analogica, con la sola differenza
della velocità e facilità della fotografia digitale che può essere a portata di tutti, per questo motivo il
senso artistico è soggettivo e personale.
Per fare vera fotografia bisogna studiare e saper applicare le basi.
DIFFERENZA TRA:
Grazie alla fotografia digitale anche una foto amatoriale può diventare autoriale.
L’Esposimetro:
è uno strumento che viene usato sia in fotografia
che nel cinema per quantificare la luce presente
in una scena.
Termocolorimetro:
è uno strumento usato sia in fotografia che nel cinema per misurare
la temperatura del colore di una sorgente luminosa.
Spettrofotometro:
Strumento per rilevare lo spettro di emissione di una sorgente,
cioè il diagramma dell’intensità delle radiazioni emesse in
funzione della lunghezza d’onda, oppure per rilevare lo spettro
d’assorbimento di una sostanza.
L’uso di questi strumenti è fondamentale in quanto la fotografia è influenzata dal colore della luce
(sia giorno, notte, tramonto o alba).
IL CONTRASTO:
Il contrasto è la gradazione di tonalità che una pellicola riesce a registrare; la gamma di toni che
viene riprodotta è direttamente proporzionale alla sensibilità e questo significa che le pellicole più
sensibili saranno meno contrastate.
Con la fotografia digitale non si ha più questo problema, in quanto il file RAW prodotto dalla
macchinetta fotografica, reflex o mirrorless, può essere modificato ed editato in post-produzione.
In generale la variazione della luminosità tra i valori estremi bassi e alti si estende nell’arco di sei
diaframmi. Tenendo conto dell’interpretazione personale il miglior modo di lavorare in digitale è
essere in possesso di un file con una gamma dinamica.
HDRI
(High Dynamic Rage Imaging)
L’HDRI è una tecnica utilizzata nella grafica computerizzata e soprattutto nel mondo digitale per
ottenere un’immagine dove l’intervallo tra aree visibili più chiare e scure sia più ampio dei soliti
metodi.
La tecnica dell’HDRI si basa sullo scattare multiple fotografie a diverse esposizioni, in modo da
compensare dove c’è una perdita di dettagli. Dopo l’elaborazione in digitale di tutte le foto si potrà
avere un risultato chiaro e accurato.
GIGAPIXEL
Per Gigapixel si individua un tipo di fotografia eseguita con la tecnica dello stitch, ovvero l’unione
di più immagini dello stesso soggetto eseguite in sequenza. A seconda della risoluzione che si vuole
avere, si userà un numero maggiore o minore di foto che riprendono lo stesso soggetto in punti
diversi.
Materiali e parametri
Quando si acquista un’attrezzatura bisogna tenere conto che verrà usata per almeno tre anni.
Bisognerà dare priorità soprattutto a :
computer veloce con massima quantità di RAM;
Un monitor grande e migliore per una visualizzazione migliore.
L’ambiente lavorativo
un ambiente preferibilmente silenzioso e oscurabile
pareti neutre e senza fonti di luce che vadano a riflettere sul monitor
tavolo e sedia comodi.
Hardware
CPU veloce=computer veloce;
Spazio sull’unità disco
RAID
(Redundant Array of Independent Disks) o RAID è un gruppo di unità configurate insieme per
fornire più vantaggi in termini di prestazioni e ridondanza dati.
Raid-0: Inserisce i dati su due o più dischi o partizioni senza offrire ridondanza nei files. Tratta due
unità di disco come se fossero una con un processo detto striping.
(Lo striping permette di scrivere un file a velocità doppia, utilizzando due diverse unità
contemporaneamente le prestazioni aumentano)
Raid-5: Richiede tre unità disco e oltre allo striping ha anche la rindondanza, che permette di
recuperare i file in caso di guastoa d una unità
Tutti i dispositivi non sono uguali tra loro. Due monitor, anche stesso modello, avranno sempre
variazione minime in luci e colori che potrebbero andare a incidere nelle post-produzione. In un
sistema digitale il colore è definito da numeri e devono avere un significato univoco.
Nei monitor ogni pixel è costituito da tre colori diversi: rosso,verde e blu(sub-pixel).
Per esempio, se io voglio avere un rosso più intenso sul mio schermo, dovrò necessariamente
accendere il pixel rosso spegnendo gli altri due. Questo è il canale RGB (composto da 256 valori)
Avendo già confermato il fatto che i monitor non avranno mai gli stessi valori si dovrà quindi fare
un’operazione di CALIBRAZIONE a tre fasi:
1. Calibrazione;
2. Caratterizzazione;
3. generazione profilo ICC.
Per creare un profilo al nostro monitor è sufficiente un colorimetro. Questo vuol dire connettere il
colorimetro al computer e lanciare il software di gestione. Dopo la calibrazione il software farà
vedere sul monitor diversi campioni per prefissare i valori di RGB.
Profilo colore ICC: definisce le curve che possono essere gestite nella scheda grafica, rendendo
così la riproduzione dei colori più fedele.
Sistema di backup
In linea: file su cui si sta lavorando e c’è il bisogno di un accesso rapido;
Quasi in linea: Immagini a cui si può accedere rapidamente ma trasferite su hard disk
esterni;
Risorse non in linea: immagini archiviate in doppia copia di hard disk e-Sata;
FAT-32: file formattati che non hanno bisogno di copia e superiori a 4GB(leggibili sia da
Windows che MAC);
ex_FAT-32: file formattati che possono essere copiati superiori a 4GB(leggibili sia da
Windows che MAC)